in gran parte al Dominio Tenete, sia quando la Commissione Àustro-Veneta, per sopire le secolari differenze tra Vicentini e Folgaretani, restrinse di molto il suolo di questi ultimi nel 17.52, non toccarono in guisa alcuna la giurisdizione spirituale del Ye- . scovo di Trento, nò per conseguenza quella del parroco di Folgaria. Nei molteplici documenti relativi a questa faccenda non si legge, nò da alcuna memoria si capisce, che il Vescovo di Trento sia mai stato interpellato, od abbia almeno
acconsentito ad una dimi nuzione della sua Diocesi verso quella parte. Pel contrario appa risce da queste carte, che le famiglie abitanti di là dèli'Astico sul suolo venete rimanevano aggregate alla Parrocchia di Polgaria, e che quando esse domandarono nel 1710 eli erigere colà una cap pella, e di avere un proprio sacerdote, si rivolsero alla Curia Epi scopale di Trento. Neppure nella nuova conterminazione della Diocesi, effettuata per Ordine Sovrano nel penultimo decennio del secolo scorso, non risulta
alcun cenno di innovazione per conto di questa Parrocchia ; benché conoscami' cambiamenti allor convenuti tra il Yescovo di Trento e quello di Padova e di Vicenza per riguardo alle Parrocchie di Lavarono, di Terragnolo e di Vallarsa. Sicché il benemerito parroco di qui, Don Misturi, provocato nel 1797 a dettare i con fini della sua Parrocchia, non seppe altri riferirne da quelli già segnati nel documento del 1222. E questo sia detto a difesa delle patrie ragioni, e per norma dei Sacerdoti