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. , che » di Claudiano , e Magoriano, nulla di certo it fa 5 fe non quel poco, 55 che abbiamo dagli Atti di S.Vigilio, e da quefti altro non s'impara, fe „ non che folTero fratelli del Santo Vefeovo, ch' era Romano, che Deo fi~ 3 , dritter deferviebant 3 e che l'accompagnarono inRendena, ove fu mar' , 5 «rizzato. Bartolommeo da Trento, ed altri Scrittori recenti gli fan- „ no con tal occafione Confefforii ma ciò dagli Atti con ficurezza non 3 , fi raccoglie, nè fino al 15^0. la Chiefa di Trento

commemorazione „ ne fece nella Mefla e nell' Uffizio , non Vedendoli il nome loro nel ,, Calendario Madruzziano ec. Non è dunque maraviglia, fe in onore » degli accennati Santi non prefcrilTe ferie lo Statuto di Trento ; ma 35 Io farebbe bensì il non averle preferitte in onore d' Alberto, quan- 5, do per vero Santo, e per vero Martire lo avelie creduto. ,, Tutte girandole, arzigogoli , paralogifmi , impofiure , menzogne , inezie , babocce- rie 3 fecondo il gentile urbanismo linguaggio dell' Avverfario

. 1. Perchè dal non vederli i nomi de' SS. Magoriano, e Claudiano nel Calendario Madruzziano può ben arguirli, che non aveffero per anche confeguito ¥ univerfal Mefa i ed Uffizio in tutta U Diocefi , ma non già per mio avvilo, che ne tampoco la Chiefa di Trento commemorazione noil ne faceiTe nella Mejfa, ed Uffizio , potendoli nella Cattedrale di Tren to ( cui furono fotto-il Vefeovo Altemanno trasferiti infieme col Corpo di S. MalTenza ) far di loro commemorazione nella Meffa, ed Uffi zio y lenza che

de medefimi fi rein tafle unimerfal Mejfa , ed Uffizio in tutta la Diocefi . E quando ben anche non avellerò avuto nella Cattedrale di Trento commemorazione nella Me fa , ed Uffizio , non per quefto farebbero fiati privi di pubblico Culto immemorabile , infe stando Benedetto XIV. L, 2. c. 23. contra lo Scacco , che giulla la S° nftle «udine, delia Sacra Congregazione ? darli può Immemorabi- i , m Tr Hwtavdus & hptem Fir Lnut Ecelmm otarius de Cam- P*CivìsTridenti Pie arms &>jus reddens in Civi

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Geschichte

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(1761)

Seite 243 von 828

146 a N K 0 T 53 ter direxit, qui multa Caftra & 3> Villas eorum tarn inccndUs, quàm „ rapinis crudeliter devaftavit, Eo- dem tempore Eccelinum de Egna „ filiurn Sororis fuae conjecit in j, vinculis &c. „ Che però fcrif- fc anche il Sig. Muratori negli An nali d'Italia To. 10. pag. m. 47 6. , che in quefl' anno ( MCCLV. ) la Città di Trento fi levò dalV ubbidien za di Eccelim da Romano y dove quel fofùlo doveva aver fatta anch' ejfo pruo- «yrf di quella crudeltà, ch'egli feguita

- •va ad efercitar in Tadona 5 e mil' al tre Città a lui fottopofle . Sia però detto con tutto il rispetto dovuto al gran Muratori, ed a'Cronici da lui riferiti 9 qualar s'intendano quefti di modo che eodem millefimo (MCCLV.) circaprincipiami sJprììis , rimane/Te la Città di Trento dall' invasione del detto Tiranno tutt' affatto libera, e salva, la verità del fatto non reg ge ; sì perchè la prima Lettera di ^ile/andrò IV. suppone tuttavia du rante la perfecuzion d 'Ezelino con tra la Chiefs di Trento ì sì anco

, e eh' egli per ritrar da naro z neeeßirato venne ad inveftir certo Sig. Udalrico dal Ponte figli uolo del q .lAdelpreto di Cimon Cit tadino di Trento, d'una parte del la Muta solita pagarli al Ponte deli' Adige 3 e ciò in utilitatem Ecclefie fue. videlicet pro folvendis expenfis Cuflodum in CalUmperg.6' in Caftro Sjhe & Caßro Ve ter i. & pro folvendis Baieftr ari is & Militibus contra Dnum Ecelinum de Romano ad defenfionem Civitatis & Territory Tridentini <&c. Il che vieppiù fi conferma da altra

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Jahr:

1890

Storia della Val di Sole

Seite 25 von 104

Autor: Bottèa, Tommaso / Tomaso Vigilio Bottèa

Umfang: 103 S.. - 2a ed.

BJ Dopo la erezione del Principato. Più abbondante materia alla nostra narrazione viene offerta dall' epoca dell'istituzione del civile Principato di Trento, mercè i molti documenti, che ci hanno conservata la memoria dei fatti dopo quella accaduti. Il Codice Wanghiano, gli Annali Alberti, i Volumi del Bonetti, e le nostre domestiche carte contengono notizie interessanti non solo per la Storia della Val di Sole, ma per quella eziandio di tutto il Trentino, come si rileverà da quan to in seguito

vengo esponendo. L'Imperatore Corrado, detto il Salico, volendo imitare 1' e- sempio di qualche suo antecessore, con solenne diploma dato in Brescia nel 1027, fece ampia e perpetua donazione alla Chiesa di S. Vigilio in Trento, vale a dire al. Vescovo di questa Città e successori, del paese formante il Comitato Tridentino, con tutte quelle pertinenze e diritti, che prima d'allora vi aveano esercita to i Duchi, i Conti e i Marchiani, posti a governo di questa provincia; l'anno dopo lo stesso

Imperatore vi aggiunse simile donazione dei Comitati della Venosta e di Bolzano. Da questo momento il Vescovo di Trento fu insignito col titolo di Principe, e. riguardato quale gran Feudatario dell'Impero Romano, otte neva la imperiale investitura delle. regalie, cioè dei diritti sovra ni inerenti al Principato. Questo poi abbracciava nei primi tem pi un territorio assai vasto; poiché dalla Chiusa di Verona si e- s tende va per tutta la Valle dell'Adige, e per tutte le Valli la terali. che spingono all

' Adige le loro acque, non che per quelle bagnate dal Sarca e dal Chiese. Subì in seguito per parte di e- stemì ed interni nemici violente manomissioni, e fu ristretto a minor circondario; potè nullameno sostenere per quasi otto seco li la propria dignità, soccombendo solo allora, quando le maggiori Sovrane Potenze ne decretarono la secolarizzazione (1803). Non sì tosto i Vescovi di Trento furono investiti della civile giurisdizione, presero a cuore e la tutela dei feudali diritti, e il buon governo

Signatur: II 8.254

Intern-ID: 339179

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Geschichte

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(1761)

Seite 215 von 828

gli Eretici Ma nichei, o fia Paca ri ni, come in fa- vore della libertà degli Ecclefiafti- ci cc. Che Ezelim da Romano non giugnefic a dominar > 0 piuttofto tiranneggiar in Trento fin dall' an no 12 2 2., ma guari dopo, sembra a me più che certo, e lo vedremo \ fuo , Iu0 o° • 0ra batti il dire , che 1* affenza di cjuefto noftro Ve- icovo non portò già quelle futiefle conscguente, a cagtQg delle quali AZIONI morto pretended , come la dimo* Arano Varia Inßrumsnta in publicam formam redaSìa a Mufone

Hotario D. Ottonii Rom. Regis de mandato D. Ge- rardi <j4nhidiaconi & Delegati DE pi« feopi ^Alberti anno 1222. IndiB. io. die 14. intran. Jmmr. in Tatst. E pi- [copi. Così pur è molto lungi dal vero, che da allora in poi fi per- delle da' Vescovi di Trento il di-« ritto ed ufo di batter monete, cer ta cofa effendo da una Carta au tentica da me veduta, segnata no 126z. IndiB. 5. die Dom. 14. exeun. Septemb. Trìd, in Talat. Epìfc. , che vi fi continuò lo ftefTo diritto, ed ufo; mentre „ Dns Egno

EpüsTri- dentinus jure pignoris pro cen« tum & 50. libris quas accepei- at a D. Fazino . Thurefendo &c ; eos conftituit Maflarios . Dnos . & Reftores . ad Monetam annis viginti fabricandam. laborandam. operandam. faciendam legaliter . prout HACTENUS juxta illaai ligam. compofitionem. fabricham. pondus . opcrantes exercucrunt Jacobinus. & ejus foeii&c. „ On de parlando del diritto di batter moneta accordato a* Vescovi e Prin cipi di Trento , ed annoverato da! dotto Zafio inter Regalia nella fua

elegante Epitome de' Feudi ; attefta Innocenzo da Prato pag. z6. , che di effe coniate in Trento aliqtm ex- cufae adbuc edam b§die ni dent ur, a Trasdcccjfvribus Driis Tridenti Traefu- Itbitf , Jpedali ter ab Epifcopo Nicolao Bruna fttb anno 1340. jam ducenti* & quadraginta annis cum imagine ip- fivs 3) >3 3) 5? 33 3) 53 )) 3> 33

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Geschichte

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(1761)

Seite 818 von 828

. Paldo 667. Penede 52.6. b. 668. Pergin« 434. Pietra 665. Piflavacca 408. a. Povo 112. b. Pratalia 476. 506. <366. 665. Pressano 420. Ravenftcui 115. a. Reftauro, o Veruca Fiduae xlv. a. 151, a. Riva 382,. Raceabruna 408. b. Romano 376; b. 616. Roveredo 671. b. Salorno 585. Segonzano 410. b. Selva 12-3. b. 6z8. Serniaria 6551. b. $eravalle 587.651.667. Sufcignalo 550. 667. 7H Stenico pi. b, 42.0. Tenno 545. a. 616. Tirolo 415. a. Ti fens p6. b. Tonno,Thunn, Vifion $>6. b. 586. b. Trento 608. Valfana

93. b. Valvenftein 88. a.' Veruca xlvi/' a. Vigalzano 436. a. Vigolo 106. b. i ix. v b. Ulten 496. 580. Polene $ 702,. a. Wanga 103. b. di Caftelbarco. Alberto 172.. b. Aldrighetti lxxxvj. 466. 454. 558. 593. 671. b, Azzolino 184. a. Azzone 558. Beatrice 568. a. Briano 105. b. 127. b. 506.510.52p« 531. 548. Bonifacio Canonico, ed Arcidiacono di Trento 130. 574. Bonifacio altro 17z. b. Engilberone 384. Federigo 594. b. Giorgio 386. b Guglielmi ipz. a. 595. a. Ó50. 670. 672. a. 700. a. Marcobruno 671. a. Soffia

700. a. Tommafina Abbadefla in Trento 568. Altri 613. di Caftelbarco di Lizzana Antonia 508. a. Antonio 595. b., e di Lizzana di Ca ftelbarco JLldrighetto 654. b. di Caftelcòrno ( infelice ) Abbadefla in Trento 568. a. di Caftel Fondo Giovanni 455. di Caftellione Cino 530 b. di Caftel Nano Federigo 174. b. - di Caftelnuovo di Val Lagarina Federigo 133. a. 568. Oluradino ed .Albertino 133. b. di Caftelnuovo di Val Sugana Geremia 138. a. 610. diCaftelrutto *Adelpretoqü 3. Gotfcalco 93.a. Y y y y Ca-

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Religion, Theologie

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1860

Annali del principato ecclesiastico di Trento : dal 1022 al 1540.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 12 - 15 : Annali, Cronache, Diarii)

Seite 512 von 828

Autor: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Anmerkungen: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Schlagwort: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

, 80; di Bando, 252; di Barco, 48, 252, 416; di Belvedere, 19, 167 ; di Bei- visi no . 290 ; di Besagno , 105; di Boseno, 58, 62, 66, 203, 210, 515, 527, 352, 540, 544, 575; di Bosco, 55, 76; di Bradalica, 252; di Bragliiero, 290, 445; di Breguzzo, 246, 261, 288, 294^ 508, 515; di Brenta, 155, 156; di Brentonico, 67, 87, 252 ; del Buon Con siglio io Trento, 203, 246, 277, 279, 289, 296, 297, 511, 512, 541, 546, 559, 485; di Cagno, 291 ; di Cai- desio, 100, 108, 469; di Caldonazzo, 49, 95, 152 , 290

, 178, 521; di Castel- nuovo nella Valsngana, 105, 107, 117, 259, 247, 248, 254, 256, 258, 160; di Ca slelnnovo ^vicino a Garda, 25, 58, 164; di Caslelpiano, 228; di Castelromaoo, V. Romano; di Castelsejano, V. Sejano; di Caslelrollo , 59; di Castel Trento, V. Trento ; di Castelvecchio nella Valsngana, 118, 126, 156; di Castelselva,-V. Sel va ; di Cilli, 205; di desio, 215, 292, 294, 297, 298, 299 , 425, 457, 451, 454, 464, 475, 485 ; di Corredo, 295, 553, 539, 562, 363, 566, 579, 404; di Cunisper

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Geschichte

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(1761)

Seite 676 von 828

DEL XI li. SECOLO. 57A ?>, g na 415, tócetiae notnen Campi Martii 1. de Geftis Treviror. cap. 4. Campus autem s adhuc fu pere/1 -, & eundem quoque pa- longitudine & latitudine fpatiofus Mortis vo* » tuilTe extra Civitatem Forojulienfem , cabatur, ubi tyrones inflruebantur. Qualor „ ubi generosa Juventus hafliludiis exer- ti confideri l'antichità di Trento a' tempi ,, cebatur nos ex veceribusChartis didici- de Reti, la celebrità dello flesso a' tempi « raus. ,, A quefti Campi Marzi potrà

fi conveniva a Trenta il Armata ec., non potrà non sembrar veri- Campo Marzio per esercizio delle armi, non simile il Campo Marzio di Trento nel fen- menò che alle prelodate Città jimpercioc- fo avvitato. chè non essendo mancato alla noftra Cìt- (b) Negli Midi ctlülh del Chiarissi- tà a'tempi degli antichi Romani un fa- mo Lodovico Antonio Muratori all'An- mofo Caftello, detto Ferma, e da Cassio- no MCCXXXVI. fi narra: „ Nel dì doro L. 5. Fariar. Epi(l. 48. chiamato Ca- A, 16. d'Agosto arrivà !' Irnperador

. Onde nel Glossario del Cangio v. d'Agoflo del medefimo anno tutti e due Campus Martins fi rapporta un' antica If- j Fratelli da Romano , sì Eccelino , che crizione, che dice : Qua in arcem eitur, Alberico, vennero in Trento ad incon- CampuM ubi ludunt &c. ; e fi riferifee in trarlo, oltre, che al dir di GoHchero Monaco L. LXXXV. 1241. filamento fatto dal Conte Ulrico J Ulten Crociato> in favore et Egnone Eietto di Breffanone, e di Federigo e Giorgio figli uoli del qu. Co. Okico cì Eppan , tratto

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Geschichte

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(1761)

Seite 686 von 828

. prior , ai Saec.VL Benedikt. ne non più nei Palazzo Vefcovile preffo . (fi) faldeflorittnij, Faldiftorìum &c. Sedia il Duomo, ma nel Caftello di Trento. Wuita in Chiefa da' Prelati . - (f) Con quefta Carta fi conferita queli. (c) Quindi abbiamo notiziad'una Ghie- slà, che osi fopra recatnrno n. XIV. fa dei noftro S. Vigilio nel Territòrio di (g) Qilì feguono le foli te Autentica- Cremona, come altresì d'un Inftrumen- zioni di 4. Nocari , che per motivo di to di Donazione, ed Offerta fatta dal

brevità da noi fi tralasciano, q. Conte Tudino figliuolo del q. 'Pipino. XG. 1258, Carta originale (a) in cai Egnone Vescovo di Trento concede Indulgente a chi fomminiftrerà ìimcfme alfe Monache dell'Or* dine de Minori del Moniftero di S. Michele preffo Trento, cadute in fomma povertà per le guerre d E%elino da Romano ; nella qual Carta fi legge'. GLORIOSÖRUM MARTI* RUM VIGILI! ETADELPRETTI PATRQUQRUM KOSTRORUM. Confervafi nelì Arch, del predetto Mpnìftero. EGNQ g ratla Tridentine pcclefie Eps

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Geschichte

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(1761)

Seite 140 von 828

SL DITTICO UDSLRICISNO. 4 3 3*3 Emerite di Verona, ma vicino a z, quella di Trento, per cui tra i s>. Vescovi di quelle due Città fa- zz cil cofa è nafcetfe contesa. „ Io però lento qualche difficoltà in ammettere questa interpretazione , poiché se la lite era di momento , come fopra dicemmo , e trattavafi de quibufdam rebus Sfianae Villus , come potè intendere Giovanni Vili- de quibufdam rebus spettanti ad una miferabil tenuta della fu Villa di Padano ? Il de quibufdam rebus ligni ficherebbe

, fecondochè pensa va un dì anche il nostro degniflì- mo Monfig. Pantaleone Bor zi, di fel. mem. , Can. e Vie. Generale di Trento. Nel citato Atto dell'an no 845-. fi nomina Martinus de Svi ; y' era dunque allora Vivia na Villa . Anzi fuvvi molto prima, attefe più Lapide Romane quivi sco perteli . Se non che quando non piaccia T interpretazione dell' Sfia~ nae Villae per vianae Villae , po trà forfè intenderli quella, che pres so TErud. Sig. Canonico e Mar chese de' Dioni Ci in Topograph. Tub. Expofit. pag

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Geschichte

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(1761)

Seite 252 von 828

. 6. intran. Marc, in Domo ò 1 Ca* i flro Dfit E pi. prefentibus D- Olderico circhi diacono. DHo Goceli Decano. D. Calepino Judice . D. Manfredino de Clejs. D. Trentino q. D. Ononis Gau di . D. Sjcberio q. Dm Beatricis de fris zio de Corona &c. Se ha egli fimil- mente impegnato al Sig. Tremino fi gliuolo del q. Sig. Ottone Gando di Trento duos Manfos juris EpatusTrid. jacentes in Villa & pertìmntiis Terme- ni ; come pure de Caflro Cunisbeberg & de redditi bus & frugibus eidem Ca~ flro pertinentibus , ciò

feguì ex mutuo 1500. librar. denar.Ver. parv.pro me li or amento & defenfi one Civitatis Trid. ò' Epatus & ad werram faciendam ftando in Trid. contra Dnm Ecelinum de Romano & fuos fequaces , conforme aflìcura un'altra Carta emanata nel lo ftefifo anno 1258. a* li. di No vembre , alla presenza dell'Arcidia cono della Chiefa di Trento , del Prepofito di S. Michele ec. Per la fteffa urgentiflìma caufa accordò il medefimo iióftro Egnone varj Feudi al molto benemerito Sig. Conrado di Formigaro, o fia

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Religion, Theologie

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1860

Seite 547 von 828

Autor: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Anmerkungen: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Schlagwort: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

, 504, 549; Pecorario, 71 ; Ilegina, 269. Rocchetta (passo e castello del la) nel!' Anaunia, 564, 467. Rodolfo I, imperatore, 460, 161, 163, 171, 175, 200. Rodolfo, duca d'Austria, conte del Tirolo. Y, Tirolo. Rodolfo, cancelliere imperiale, 165, 165. Rodolfo, vescovo di Coirà, 95, — dei Betlenzaui di Tren to. V, Dcllenzani. Rodolfo , arcidiacono.di Trento, 98, 409. Rodolfo di Egna, canonico, i98. . — di Eiche o della do vere, 25. V. Rovere, Rodolfo eli Cagno, 108. — di Welisan, 'V. Welisan. Roggia

, castello, 180, 252, 515, 449. Romanpuhel, 121. Romedio (chiesa, ospizio e ca stello di San), 8, il, 12, 14, 76, 100, 203, 485. Romeno , curia, scarìa, comune ed ospizio, 54, 154 , 225, 224, 226, 475. Ronca forte, presso Trento, 527. Ronchi di Termeno,'149. Roneodonego di Sopramonte, 115. Ronzo , villa, 292, 296, 404, 421, 445. • Ronzone, persona, 32. — villa, 294. Rosa (Girolamo dalla), 454. Rosenburg (contessa di), 224. Rossi Antonio , 460. Rothbach (Ottone di), 460. Rotei Elisabetta, 342. Rollenburg

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(1761)

Seite 56 von 828

, che i detti degli antichi Padri intorno alla propagarlo ^ della Fede Criftiana vogliono ìnterpretarfi delle principali Città 5 S ì ancora p- r quella asserzione ; ebe, paffuta la Rezia fitto il dominio d'Auguflo^ Trento f 0 j/ e / Città principale , i pregj di cui niun'altra della Rezia non filo non abbia mai fuptrati mani tampoco eguagliati 3 avrei milk prove per di moß rar lo ec., mercech^ parole contenute eie. pag. 77. del surriferito Ragionamento , alla pubblio. cazionc del quale l'Autore

fi confessa incoraggiato in ifpecie dal Ci. Sf~ Abate Girolamo tartar otti . Se dunque tai detti de' Padri vanno inteQ ì delle Trinci pali Città ^ e Trento era allora Citta 'Principale , non v* h a j chi non vegga la conseguenza, cioè, che della Città flessa di Treti^ tanto non fono male intefi , che anzi della medesima debbono interpretarß XXVIII. Che se üno qui vago fofìfe di ricercarmi, quali contarf- possano tra' pi imi Banditori Vangelici nelle noftre contrade della Rezi^ § crederei di potergli

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1860

Seite 150 von 828

Autor: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Anmerkungen: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Schlagwort: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

ranno Ezzelino III da Romano, per ferita riportata in una gamba, menir'era prigione in Solicino, d'anni 65, passati in continue violenze e rapine. Il principato di Trento fu da lui condotto quasi air estrema rovina. Con servasi nell' Archivio vescovile un codiceilo, scritto mi anno prima della sua morte, e contenente la depo sizione di varie persone convocate in pubblica regola nel prato di S. Stefano presso Mori, la domenica dei G di giugno 1258, le quali giurarono di manifestare i beni

e rendite del Vescovato e dei signori nella valle Lagarina, che non si piegarono ai comandi di Ezzelino, e favorivano le parti del vescovo di Trento (l).,Di Ez zelino era stato fautore, tra i feudatari dell'Episcopato, anche Albertino di Campo con Graziadeo suo figliuolo, e perciò furono loro confiscati tulli i beni per sentenza di Egnone. Ma, nel novembre di quest' anno i suddetti signori, pentiti della lor fellonìa, ottennero dal nostro vescovo F assoluzione dalla sentenza, e la rinnovazione della

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(1761)

Seite 558 von 828

B. <Adelpreto. (g) Quelle terribili minacele troppo erano necessarie per raffrenar al poffi- bile gli Arnaldifti d' allora , che pofeia furono in Verona da Lucio HI. feomu- nicaci. XLII. 1178. Carta autentica intorno ad una Inveftitura fatta da Salomons r ?fcovo di Trento ad Arnaìdmo , o fia ArnaldodAla della Val Lagar'ma , e regiftrata nel Codice Egnoniano. (a) L. >J«S. jk Nno Dni Dei eterni M. C. feptuagefimo ottavo Inditt. XT. A\ die Lune XIIII. exeunte Decembri in Trento fuper Pa- laciuom in Camera

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(1760)

Seite 460 von 503

. I., che di S. Remedio, e de' Compàgini ^Àbramo , e Davi- «te, nè pur un cenno fi fa da' più antichi 3 e celebri Scrìttovi , tra' quali Wiguleo Mundio , tuttoché quefti ne faccia efprelTa menzione To. III. pag. 267. dell'Edizione di Ratisbonà del 1719. Per T oppofito non fognò già la Chiefa di Trento nel credere vero Santo, molto diverfo da qua lunque altro, Remedio ; la qual Chiefa, anche allora quando vuolfi più fprovveduta, richiefe a Rodoaldo Patriarca d' Aquileja ut» Vefcovo,che le prefiedélfe

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(1760)

Seite 406 von 503

del 1625. Alber to ebbe in Trento Uffizio, e Mefla. „ Come dunque ne T Apo logia , nè tampoco i ladri Boltandißi , ebbero lume anteriore ali* anno 1627- • XII. Replica j che „ confondono effi gli anni del fuo Vefcova do , e fenza neceffità veruna imbrogliano il Catalogo de' Vefcovi Trentini, che in quella parte è beniflimo ordinato; ma quello non è un confermare la Santità, e Martirio d' Alberto . „ Ottimamente ; ma chi fi è fognato giammai, che quefto fia un confermare la Santità , e Martirio

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(1761)

Seite 690 von 828

BEL xiu. S E C O L O. XCI. 12 59, A$olu%ione dalla Sentenza fulminata da Egnone Vescovo di Trento contra Aldrighetto di C aftelbarco ^ eh' erafi confederato con E%elino di Romano. Sì conferva ¥ Autentica nei Codke Wanghiano accresciuto num. 260. IN Xpi Nomine. Nos Egno Del gratia Tridentinus Eps . more pi£ Patris. qui offendentes filios odifle noti poteft. manfvvetudinis reti- nentes affe&um. juxta folitam ejufdem Patris Mifericordiam. qui non mortem peccatorum queric. fed pocius

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Seite 141 von 828

Autor: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Anmerkungen: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Schlagwort: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

di Jacopino e di Sinibaldo, due a quelle del vescovo, e gli altri due a carico di Bartolomeo di Brentonico (!). Nulla però giovò; imperocché i suddetti signori non eseguirono gli impegni contratti; ma anzi si unirono ben presto a Ezzelino, contro il loro signore legit timo. , E qui da notarsi ciò che asseriscono alcuni cro nisti, e specialmente Parisio di Cerreto e il Monaco Padovano, che la città di Trento scuotesse il giogo Ezzeliniano nell'aprile del 1255, ajutala dai signori di Gastelbareo; ma che

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Jahr:

1858

Vita di Alessandro Vittoria, sculture trentino composta dal Conte Benedetto Dei Giovanelli.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; 1)

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Autor: Giovanelli, Benedetto ; Gar, Tommaso [Vorredner] ; / rif. e accresciuta da Tommaso Gar

di Trento. Questo monu mento, sormontato dal busto del doge, fu posto nella chiesa della Carità ; ma ora non ne rimane che il busto c r iscrizione, collocati amendue nel chiostro del Se* minano patriarcale. E fu pure in quel tempo , che Alessandro scolpì per F aitar maggiore di San Jacopo la statua di questo santo, opera tenuta in molto pregio» Ma nuovo e grandissimo onore fece la Repubblica ad Alessandro Vittoria nell'anno 1597. Il cardinale Domenico Crimani, desideroso di lasciare di sò me moria alla

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Kategorie:

Geschichte

Jahr:

(1760)

Seite 475 von 503

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Kategorie:

Geschichte

Jahr:

(1761)

Seite 396 von 828