¬La¬ campagna dei volontari italiani nel Tirolo : seguita da alcune riflessioni sulle riforme militari
unità strategica dei movimenti sfa nell'unità dell’azione e dell’obiettivo, cui si mira, di guisa che tuiti i Corpi concorrano ad unico scopo, e possano in ogni circo stanza coadiuvarsi a vicenda. L’ipotesi favorita di alcuni che l'esercito italiano avesse dov-ulo riunirsi in ima-sola massa , per agire esclusivamente sulla linea del Po, è tal cosa che quando si esamini senza spirito di prevenzione, si troverà quasi inattuabile, atteso le condizioni speciali, con le' quali si apriva la campagna
. Senza i volontari, l’esercito italiano contava un effettivo, che assai s’approssimava ai 240;000 comlialtenti. Accalcare tutta questa enorme massa di' nomini nel terreno angusto e frastagliato del Po lesine, e ciò in presenza di un'esercito nomine clic poteva attaccarla di fianco, era cosa clic ni un ceneraio al mondo avrebbe mai saputo consigliare, nè voluto eseguire. Non restava altro dunque, che mentre il Corpo di Cialdini si fosse avanzato nel Polesine, accennando a Rovigo, gli altri Corpi sotto