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Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Seite 597 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
Mentre le milizie di Francia s’accampavano intorno a Peschiera, Riva, desolata dagl’ imperiali, deliberava di darsi spontaneamente al vescovo di Trento, Giorgio. I patti della resa furono redatti in Trento, e il 29 maggio Antonio Tabarelli de Fatis decano del Consiglio prese possesso della città in nome e per conto del vescovo 9). Contemporaneamente i conti d'Arco, approfittando del generale trambusto, s’impadronivano delle terre di Torbole e A ago e del castello di Penede (-). Lodovico

si fermava al Mincio, die era il limite di sua conquista assegnatogli nel trattato dagli altri potentati, mentre la sponda orientale cadeva in mano del vescovo di Trento luogotenente dell’ imperatore, e il conte di Lo (irono occupava alcuni castelli in vicinanza del lago. Verona intanto, die già s’era rifiutata d’aprir le porte all’ esercito del Pitigiiano, inviava legati a far atto di omaggio al re di Francia; ma egli già impaziente di licenziare l’esercito perchè a corto di quattrini, si rifiutava

di riceverli riman dandoli a Massimiliano cui la città loro era destinata. Narra il Guicciardini che prima di tornarsene in Fran cia-, desideroso Lodovico di trovarsi a colloquio coll’impe ratore che indugiava a Trento, essendo suo parlamentario mente proprietà della famìglia del signor Bortolo Castelli. Un Ste- fanino Calsene ebbe la difesa d’uria parte dei bastioni di Brescia nel famoso assedio del 1438 sotto i comandi del cronista e soldato Cristoforo Soldo. 11 Francesco Cai sono di cui qui si tratta

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Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Seite 379 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
nelle mani di un feu datario diverso e lontano. N’è esempio il feudo stesso di Tignale, ohe già venduto o ceduto dal vescovo di Trento, era, nel 1212 con atto del 28 marzo, restituito al. vescovo trentino Federico Wanga da Graziadeo de G ani bara, Manfredo de Salis canonico di Brescia o M fiori e di San Gervasio e suo figlio Oprando e Oriehetto ed Ugo db Salis con ogni diritto eccettuato il fodro episcopale di due marche ànnue d’argento e cento soldi imperiali, pei quali veniva ad essi impe gnato

il ripatico di Riva e il feudo di. Bagolino. Tignale fu di nuovo impegnato nel 1349 dal vescovo di Trento Giovanni III 0 a Mastino II della Scala. Altro esempio ci fornisce Garda: nel 1167 il vescovo dentino Alberto la otteneva in feudo dall’Imperatore Federico I °he Pavea tolta ai Turisendi - come vedremo - col patto di non poterla mai alienare, impegnare, subinfeudare. Se non che l’anno- dopo per una rivolta dei-Bolzanesi, approfittando di uy momento iri cui le faccende imperiali in Italia volgevano

, al peggio, lo stesso Vescovo, sul infeudava il castello e dominio di Garda alla famiglia vero nese dei Carlessari, da cui si vuole originata 1/attuale dei marchesi Parlotti. • . { Vedi gli Annali del principato ecclesiastico di Trento compilati su documenti da Frane. Felice degli Alberti vescovo e principe, e rein tegrati e annotati da Tomaso Gq.t. - Trento 1860).

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