81 Ergebnisse
Sortieren nach:
Relevanz
Relevanz
Erscheinungsjahr aufsteigend
Erscheinungsjahr absteigend
Titel A - Z
Titel Z - A
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/AA/AA_24_object_3824323.png
Seite 24 von 105
Autor: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Ort: Novara [u.a.]
Verlag: De Agostini
Umfang: 74 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Signatur: II 87.677 ; 1.088
Intern-ID: 88598
mitiche,-il cui limite occidentale è dato dal corso trasversale dell'A dige. Yi è sviluppàtissima una flora calcico!a, ricca di specie e di endemismi, fra le quali prevalgono il Pinus Mugus e il Rhododendron Mrsutnm, che sostituisce il Ti. ferrngineum dei terreni silicei, il quale qui è assolutamente assente. Più rare sono Loiseleuria e Alnus Alno- hetula, mentre la Garex firma può dar luogo a vere formazioni. Dei vari distretti floristici di questo settore, nei limiti dell'Alto Adige

, si ha solo quello delle A.Ipi Doländliche, che comprende tutta l'alta regione chiusa fra l'Isarco e l'Avisio, il G-adéra e l'Ampezzano. Solo un breve tratto attorno al gruppo del Sella ha flora silici cola con scarsi elementi meridionali e con specie provenienti dalle vicine zone a roccie,vulca niche del Sasso di Mezzodì e di Col Bel sull'Alto Avi si o. La ricca flora del territorio dolomitico dell'Alto Adige ha come specie ende miche: Remerà alpina, Primula Tiroliensis f Saxifraga Facchinii, Phy- teuma

di pini (Pinns Gembra), di abeti (Abies cxcelna, A. Alba) e di larici (Larix decidua) al limite superiore del bosco; mentre nel sottobosco ombrofilo si hanno Polygonatum verticillatum, Aconitum, Adenostylcs, Senecio, Gir- sium. Xon mancano anche radure prative a fiori smaglianti, e flora idrofila lungo i torrenti o nei terreni sortumosi. Essa occupa la massima parte dei fianchi vallivi dell'Alto Adige e buona parte degli alti pianori montuosi dove si ha la massima esten sione del bosco, il cui limite

inferiore è artificiale, perchè ben spesso dovuto al diboscamento, per estendere le colture che si insediano verso il fondo vallivo. 11 limite superiore dei boschi, nell'Alto Adige come altrove, varia ili relazione alle condizioni climatiche e all'elevarsi o deprimersi delle masse montuose. Così mentre sul lato occidentale dell'Alto Adige, dove si hanno i colossi alpini (Alpi Yenoste, Gruppo Órtles-Cevedale), il bosco si spinge fin sopra i 2200 m. s. m. ed anche 2300 sulle Alpi Venoste occidentali ; sul

1
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/AA/AA_7_object_3824288.png
Seite 7 von 105
Autor: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Ort: Novara [u.a.]
Verlag: De Agostini
Umfang: 74 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Signatur: II 87.677 ; 1.088
Intern-ID: 88598
L'ALTO ADIGE AVVERTENZE. — La descrizione che segue è ordinata secondo la disposizione di ognuna delle tavole di questo atlante. Le tavole furono costruite sul fondo di 1:500 000, già edito dall'Istituto Geografico De Agostini, e portano la toponomastica italiana stabilita dal 'Prontuario dei nomi locali dall'Alto Adige,, a cura della R. Società Geografica Italiana (Roma 1916). Sono accentati tutti i nomi geografici che non sono piani. CONFINI GEOGRAFICI, STORICI, POLITICI ED AMMINISTRATIVI

(TAT. I). Alto Adige fu detta da Ettore Tolomei quella parte della Venezia Tridentina, ehe si trova a nord del Trentino propriamente detto, Ano al limite geografico d'Italia, giacché esso forma il bacino superiore imbrifero di questo fiume. L'Alto Adige corrisponde, in buona parte, a quella sezione della provincia austriaca del Tirolo, che è detta dai Tedeschi Deutsch - Si«] - Tirol , dove si stende la zona di passaggio fra l'elemento italiano del Trentino e quello tedesco transalpino, oggi quassù

, dopo alterne e seco lari vicende storiche, rimescolati e sovrapposti fra loro. 1. CON FI XI. — L'Alto Adige geograficamente è limitato, ad ovest, a nord e ad est, dalla linea di crinale alpino eli e dal Giogo dello Stélvio (Stilfser Joch), al passo di Résia (Reschen-Scbeideck), al Brénnero, fino alla Sella di Dobbinco (Toblacti) separa le acque del l'Adige da quelle che scorrono ai bacini dell'Imi e della Brava (Danu bio); mentre a sud le due lunghe catene di monti che scendono dal gruppo

2
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/AA/AA_61_object_3824397.png
Seite 61 von 105
Autor: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Ort: Novara [u.a.]
Verlag: De Agostini
Umfang: 74 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Signatur: II 87.677 ; 1.088
Intern-ID: 88598
per il passo di' Ferrera (m. 2137) e scende in Val Badia a Corvara; infine la strada delle Dolomiti, la grande linea d' arrocca mento strategico costruita dall'Austria nel 1904 lungo tutto il vecchio confine politico d'Italia, la quale però, in buona parte, è fuori del limite dell'Alto Adige. Essa parte da Cortina d'Ampezzo in Val del Boi te (m. 1224), sale al passo di Falzärego (m. 2117), scende ad Andrà,z nel bacino del Cordévole (m. 1421), risale al passo del Pordói (m. 2242) per ridiscendere

a Canazéi (m. 1463) in Val dì Fassa,, dove prosegue fino a Predazzo. Oltre alle arterie sopra elencate di grande comunicazione, si hanno pure numerose altre carrozzabili e carreggiabili, che fiancheggiano le grandi valli della regione, che intersecano gli ampi pianori, che ri salgono molto addentro le valli affilienti e che costituiscono una rete stradale, che si calcola complessivamente superiore ai 1500 km,, entro il confine amministrativo dell' Alto Adige, ciò che darebbe più di 20 km. di strada ogni

100 kmq. di superficie e circa 63 km. ogni 10 000 ab., il che rappresenta un valore assai elevato sopratutto ri spetto ad altre regioni contermini e al carattere alpino dell'Alto Adige, 11 quale ha estese superflui disabitate. 4. B-IFUGI ALPINI. — Nel cuore delle Alpi, coli'attrattiva in superabile delle sue vaste vedrette e dei meravigliosi paesaggi della zona dolomitica, l'Alto Adige è uno dei primissimi teatri di turismo alpinistico di fama mondiale, con una rete sviluppatissima, e perfetto

3
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/AA/AA_28_object_3824331.png
Seite 28 von 105
Autor: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Ort: Novara [u.a.]
Verlag: De Agostini
Umfang: 74 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Signatur: II 87.677 ; 1.088
Intern-ID: 88598
, nel l'Alto Adige, come in tutte le Alpi, è di solito parallelo a quello delle coltivazioni dei cereali, tenendosi però nell'Alto Adige, in media più basso di esso di circa 30 o GO m.; solo in Val Solda (Suldental) lungo la grande strada dello Stélvio, le dimore permanenti s'inalzano in media 50 m. sopra) gli ultimi campi celli. Di regola sull'Órtles e sulle Alpi Yenoste le ultime case isolate, nei luoghi meglio esposti, giungono circa verso i 1800 m. s. ni., mentre sul lato orientale della catena

principale, il limite medio si abbassa fra i 1500 e 1600 m., e scende fra i 1400 e i 1700 nella zona dolomi tica, a causa della grande estensione dei terreni improduttivi (ghiaioni), che scendono fino al fondo dei bacini vallivi. In relazione a questi limiti sta l'area della, zona abitata perma nentemente, la quale nel complesso rappresenta un terzo della super ficie totale dell'Alto Adige. Ma mentre la zona porfirica e calcarea, dove si hanno pianori non molto elevati coperti di abbondante ed umido

delle pareti dolomitiche, la popolazione si restringe attorno alle conche alte ed aperte, l'area abitata non costituendo che il 14,1 °/ 0 dell'intera superficie. ■ Ne deriva che la densità della popolazione, - la quale calcolata, come vedremo, sull'intera superficie dell'Alto Adige ha un valore di 31,7 ab. per kmq. -, rispetto invece alla sola zona abitata permanen temente si eleva in media a 101,9 ab. per kmq. con un massimo di 130 ab. nella regione delle Dolomiti, dove più limitate sono le aree

4
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/AA/AA_64_object_3824403.png
Seite 64 von 105
Autor: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Ort: Novara [u.a.]
Verlag: De Agostini
Umfang: 74 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Signatur: II 87.677 ; 1.088
Intern-ID: 88598
— 62 — e il 1867, originariamente ad un solo binario, ora in gran parte rad doppiato. lì. ima delle poclie ferrovie transalpine, clie supera il cri nale a cielo scoperto, con una massima pendenza del 44 °/oo f' ra Colle Isa,reo (Gossensass) e il Brennero. Entro i confini dell'Alto Adige essa non è che un tronco della linea di grande traffico intemazionale: Verona- Ala-Trento-Bolzano-Bressanone-Imisbruck-Kufstein-Mónaco; la linea più diretta che unisce l'Europa centrale con quella meridionale

dell'Alto Adige risulta, che se il reticolato delle ferrovie principali è abbastanza rado, a causa della montuosità della regione, è però assai completo, stendendosi lungo tutte le valli principali; mancando per ora soltanto in Val Passìria, dove tuttavia v'è in progetto una ferrovia fra Merano e Vipiteno, sotto il Passo del Giovo, onde unire direttamente la Venosta al Brénnero; cosicché ferroviariamente è una regione molto più completa del Tren tino, il quale oltre la linea longitudinale del Brénnero

, non possiede che la sola linea trasversale della Val Sugana (Trento-Bassano-Venezia). Le ferrovie secondarie dell'Alto Adige, se sono invece numeri camente assai più numerose di quelle del Trentino, non ne hanno però l'importanza, economica. Infatti se si tolgono le linee Bolzano-Oaldaro, Merano-Lana, Bressanone-Vania, Brunìco-Sand e la ferrovia del llenón, iu complesso una rete di non oltre 60 km., le quali servono anche al movimento locale, riunendo i principali centri agricoli ai loro rispet

6
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/AA/AA_50_object_3824374.png
Seite 50 von 105
Autor: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Ort: Novara [u.a.]
Verlag: De Agostini
Umfang: 74 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Signatur: II 87.677 ; 1.088
Intern-ID: 88598
Le cifre percentuali dell'incremento naturale dimostrano un con tinuo accrescersi della popolazione non solo complessivamente nell'Alto Adige, ma anche nei singoli capitanati, salvo che per quello alpestre di Ampezzo. Ciò è dovuto sopratutto alla forte natalità della regione; massima^ nel capitanato agxicolo di Bolzano, abitato da italiani, dove raggiunse, nel decennio 1900-1910, la media annua del 32,9 per mille ab., seguita poi dal quoziente dei capitanati alpestri di Brunìco e Silandro (30,0

e 31,1 % 0 ), mentre la minima natalità è data dalle città di Bol zano e Merano, dove si lia appena TI,9 °/oo e dove pure si hanno le massime cifre dei nati illegittimi (3,05 e 2,65 %o) a conferma dei. noti fenomeni dell'urbanesimo; nascite illegittime che nei capitanati rurali presentano invece un minimo (1,01 %o) nella zona italiana attorno a Bolzano. Le condizioni di salute pubblica sono oggi soddisfacenti in tutto l'Alto Adige, la mortalità raggiungendo complessivamente soltanto la media annua

, anche dal capitanato di Brunìco (8,1 %o) P er minima mortalità. Meno uniforme andamento ha il fenomeno migratorio nei vari capitanati e in periodi successivi. Mentre l'emigrazione permanente o temporanea al di fuori dell'Alto Adige, può dirsi quasi sconosciuta come fenomeno normale, presenta invece importanza l'immigrazione, permanente o temporanea, degli ita liani del Trentino o del Begno, nonché gli spostamenti interni della popolazione fra i vari capitanati. Se noi escludiamo le città di Merano

8
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/AA/AA_65_object_3824405.png
Seite 65 von 105
Autor: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Ort: Novara [u.a.]
Verlag: De Agostini
Umfang: 74 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Signatur: II 87.677 ; 1.088
Intern-ID: 88598
Predazzo, e Gardena fino a Piano (Pian), costruite durante le ostilità dall'Austria a solo scopo militare. Indice della buona viabilità ferroviaria dell'Alto Adige avanti la guerra, è il dato di 4,8 km. di ferrovia- ogni 100 kmq. di superficie, mentre il Trentino non ne aveva eliti 3,9; e 4,2 l'intera provincia austriaca del Tirolo. La massima densità, di ferrovia risulta per il Capitanato di Bolzano, a questa città confluendo tutto il movimento ferroviario della regione (km. 7,1 ogni 100 kmq

.)', mentre di ferrovie è stato fin. ora assolutamente privo il Capitanato di Ampezzo, dove attualmente è in costruzione la linea Dobbiaco-Cortina, Stara era invece la viabilità ferroviaria rispetto al ninnerò degli abitanti (km. 15,0, ogni 10 000 abit.) rispetto ad altre regioni, benché già molto superiore a quella del Trentino (km. 0,5 ogni 10 000 ab.), cioè 1 kmq. di ferrovia ogni 666 ab.; ma bensì sufficiente, essendo nel l'Alto Adige quasi tutta la popolazione addensata sul fondo delle valli seguite

che questi pro getti ferroviari si realizzino, la zona dolomitica dell'Alto Adige a con fine col Trentino. - che come vedemmo mancava, di ferrovie e tram vi e - prima della guerra era servita da linee automobilistiche esercitate in gran parte dallo Stato, per una lunghezza complessiva di km. 231 e che avevano un. forte traffico, specie nella stagione estiva per l'affluenza dei turisti. Le principali linee erano: Dobbiàco-Cortina d'Ampezzo . . . Km. 32 Egli a-Preda zzo . . . . » 38 Bolzano-Egna

9
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/AA/AA_41_object_3824357.png
Seite 41 von 105
Autor: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Ort: Novara [u.a.]
Verlag: De Agostini
Umfang: 74 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Signatur: II 87.677 ; 1.088
Intern-ID: 88598
frutta, coltivati razionalmente, e il cui prodotto si asportava in grande quantità, con accurato la,voro d'imballaggio. Nel 1918 dalla sola sta zione di Bolzano vennero spediti 1300 carri ferroviari di frutta, oltre quelle adoperate nelle fabbriche di conserva di Bolzano. Seminativi. I campi coltivati nell'Alto Adige misurano kmq. 367,72, il 4,9 °/ 0 dell'intera superficie. Naturalmente essi si stendono di prefe renza nelle zone meno elevate della regione e sulle costiere a solatio; così nel

riparata ed. asciutta Val Venosta si hanno coltivazioni, per quanto limitate (capitanato di Sil an tiro 2,8 °/ 0 a^ea totale), specialmente di frumento, il cui prodotto è assai reputato, insieme a quelle più prettamente montane di orzo, avena e segala. Questi ultimi cereali rappresentano poi il maggior reddito di tutte le zone alpestri dell'Alto Adige, raggiungendo il 64,5 °/ 0 dell'insieme delle colture. Tuttavia il prodotto dei cereali è ben lungi dal bastare al fabbisogno locale, che viene coperto

coll'importazione, sebbene non manchino altre coltivazioni supplementari di patate, fagioli e cavoli di montagna, che nel complesso superano il 9,9 % dell'area coltivata,. 3. BOSCHI ( Tav . Vili). — L'estensione maggiore dell'area pro duttiva dell'Alto Adige è occupata dal bosco di abete, pino, larice, faggio, e betulla (kmq. 2983,40) ehe si stende in tutta la zona subal pina, compresa fra il fondo vallivo e la zona pratense alpina, specie nei versanti ad ombria non coltivati. Il bosco copre il 39,0

11
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/AA/AA_18_object_3824310.png
Seite 18 von 105
Autor: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Ort: Novara [u.a.]
Verlag: De Agostini
Umfang: 74 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Signatur: II 87.677 ; 1.088
Intern-ID: 88598
— 16 — La regione dell'Alto Adige è relativamente scarsa di laghi. pre dominando solo i piccoli laghetti d'origine glaciale, cbe s'annidano poco al disotto delle vette alpine, o sul fondo delle alte vallate. Fra questi si possono ricordare, più per la loro importanza turistica che per quella idrografica, il Lago Nero (Schwarz See) nell'Alta Val Pas- siria, il Lago Yak!urna (Durnhoìzer See) in Val Sarentina, il laghetto di Costalovära (Wolfsgruben See) sull'altopiano di Renón, il lago

), quello di Mezzo (Mitter See, m. 1470) e quello della muta (Haider See, m. 1463); e poi il più grande di tutti i laghi dell'Alto Adige, quello di Caldaro (m. 208 s. m. ? kmq. 1,5 di superficie, profondità m. 7) chiuso fra i colli dell' Olträdige bol zanino e le alluvioni dell'Adige, che eoi loro accumularsi lo hanno formato, e dove ora impaluda in terreni sortiamosi presso Termeno e sopra Egna, da poco prosciugati con recenti canali di scolo, e le cui acque confluiscono all'Adige in territorio

trentino. ISOTERME E ISOIETE ANNUE (TAT. III). L'ambiente climatico dell'Alto Adige è stato posto in evidenza da lunga serie di osservazioni compiute nella estesa rete di stazioni meteorologiche e pluviometriche, che oggi in numero di 45 sono distri buite nelle varie vallate, con una media d'una stazione ogni 175 kmq., ciò che supera di assai quanto si ha nella restante Europa centrale ed occidentale, dove la media è solo di una stazione ogni 250 kmq. La diversità delle condizioni climatiche che

12
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/AA/AA_10_object_3824294.png
Seite 10 von 105
Autor: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Ort: Novara [u.a.]
Verlag: De Agostini
Umfang: 74 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Signatur: II 87.677 ; 1.088
Intern-ID: 88598
Gaìdaro. Castelrotto, Chiusa, Egna, liana, Merano, Passnio, Sarentiiio, Sil andrò. Questi 10 decanati sono suddivisi in 56 parrocchie e rispet tive curazie; parrocchie che hanno un'a,rea media kmq. 64,6 e mia popolazione media di 2800 anime, assai superiore a quella dei comuni. A Bolzano risiede un Prevosto infoiato, vicario per la, parte atesina della Diocesi di Trento. Le sorgenti dell'Adige, tutto il distretto di G-lorenza, noncliè il tratto orientale dell'Alto Adige, colle valli della

Biénza e dell' Isar co e tutto ]' Ampezzano, appartengono al vescovato di Bressanone, anch'esso oggi suffraganeo di. Salisburgo, originariamente di Aquileia, che si estende al di là del crinale alpino, co ni premieri do Innsbruck e il resto del Tirolo col Vorarlberg. Nei limiti dell'Alto Adige annovera 8 deca nati : Ampezzo, Livinallongo, Bressanone, Brunico, Mälles, Marebbe, Türes e Stìlves. Alla diocesi di Coirà, suffraganea di Ma,gonza, ma che una, volta dipendeva da Milano e comprendeva buona

parte della Val Venosta, appartiene oggi, nell'Alto Adige, la Val Monastero, nella quale però più della metà della popolazione è di confessione evangelica. 5. DIVISIONI STORICHE. — I primi abitatori delle alte valli atesine, come di quelle del sottostante Trentino, appartennero alle stirpi mediterranee, anzi al ramo italico con preponderanti caratteristi che etnische, che nei tempi storici le popolazioni del piano chiamarono Beti. Ma l'impronta della latinità su queste genti alpine venne im pressa

14
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/AA/AA_12_object_3824298.png
Seite 12 von 105
Autor: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Ort: Novara [u.a.]
Verlag: De Agostini
Umfang: 74 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Signatur: II 87.677 ; 1.088
Intern-ID: 88598
sull'altipiano di S. G-enesio, tagliava a metà la Val Sareiitina e sceii-^ deva in Val d'Adige a.l disotto di Castel/rotto, da dove seguiva le creste dolomitiche della destra dell'Avisio verso oriente, escludendo le valli Gardena e Badia e raggiungeva il Dipartimento del Piave, al quale erano aggregate invece Ampezzo e Livinallongo. Neil' ottobre 1814 tutto l'Alto Adige, insieme al Trentino, tornava all'Austria, era annesso al Tirolo e vincolato, nel 1.818, alla Confederazione Germanica-, fino

regione trentina. Colla seconda proposta cedeva, quasi unter il Trentino, ina nulla dell'Alto Adige e dell'Ampezzano ; anzi si tratteli èva- le posi zioni strategiche dominanti, come tutta l'alta Anaunia. (distretto di Fondo e metà di quello di Oes fino al F. Noce), l'altipiano di Ante- rivo, clie domina la stretta fra Val Gern bra e Val di Fiemme, e inoltre tutta la Val dì Fassa, sul!' alto Avisio. È noto come queste trattative, non avendo serio fondamento, vennero a cadere e condussero alla guerra

per i confini naturali d'Italia. ZONE ALTIMETRICHE E GEOMORFOLOGICHE (T ay . II). Nel cuore della, massa alpina, l'Alto Adige è tuttx^un paese mon tuoso, ma i grandi corsi d'acqua che lo intersecano scendendo al l'Adriatico, la diversa natura dei terreni che costituiscono la sua

15
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/AA/AA_22_object_3824318.png
Seite 22 von 105
Autor: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Ort: Novara [u.a.]
Verlag: De Agostini
Umfang: 74 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Signatur: II 87.677 ; 1.088
Intern-ID: 88598
avvicinano ai 1800 mm. annui, per essere esse direttamente esposte agli, influssi dei venti provenienti dall'Adriatico e per costituire, colle loro creste rotte e disuguali uno scarso riparo alle vallate e ai monti retrostanti. Il regione stagionale delle pioggie è, in tutto l'Alto Adige, di tipo conti ri en tale-al pino, con un massimo estivo (fra luglio e agosto) e un accentuato minimo invernale (circa il 10 °/ 0 dell'intera quantità annua di pioggia); ma mentre sul lato occidentale

invernali sono spesso serene e tepide, che le nevi invernali sono scarse sui fondi vallivi, dove invece di notte si stende facilmente un velo di nebbia che impedisce una forte irradiazione, e che la nevosità va invece aumentando verso la primavera, così in quantità come in numero di giornate nevose, specie sul lato orientale dell'Alto Adige e sulle Dolomiti, dove però per il loro tardo accumularsi hanno anche una breve durata sul suolo. REGIONI FLORISTICHE E LIMITI DI VEGETAZIONE (T ay . IV). Per quanto

l'Alto Adige sia una regione eminentemente alpina e quindi si abbia in esso una flora da riferirsi prevalentemente al dominio delle Alpi, tuttavia, per'le differenze del suo clima nelle diverse parti, per la varietà geologica del suo suolo, esso presenta regioni floristiche distinte, che danno luogo a colture e a sfruttamento dei prodotti della terra assai diversi da zona a zona. In senso verticale si riscontrano infatti tre tipi di flora, caratte rizzati sopratutto dalle diverse condizioni

16
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/AA/AA_53_object_3824380.png
Seite 53 von 105
Autor: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Ort: Novara [u.a.]
Verlag: De Agostini
Umfang: 74 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Signatur: II 87.677 ; 1.088
Intern-ID: 88598
1. FORZE IDRO-ELETTRICHE. — Manca per l'Alto Adige, come per gran parte delle zone alpine, un esatto preventivo delle forze idroelettriche utilizzabili; tuttavia da. calcoli sommari basati sull'esten sione dei singoli bacini idrografici, sulla permeabilità, del loro suolo, sulla quantità inedia di pioggia e di evaporazione e sulle caratteri stiche idrauliche dei principali corsi d'acqua, si può stimare che nel l'insieme della regione fìsica vi siano circa 308 000 HP teorici utiliz zabili, cioè

43,1 HP per kmq. ; quantitativo medio superiore non solo a quello del Regno d'Italia (17 HP per kmq.) ma a quello stesso della Svizzera (36 HP per kmq.). Il maggiore dei bacini idraulici dell'Alto Adige è quello veno- stano, che comprende, oltre il tratto superiore dell'Adige, anche la Val Passi ri a fino a Merano e la Yal d'Ültiino fino a Lana, le quali pre sentano caratteristiche idrografiche simili a quelle della Val Venosta. In tale bacino si calcolano complessivamente 120 000 HP teorici (49,7

per kmq.) uno dei più alti valori della zona alpina.; dei quali oggi è usufruito solo il 24,3 °/ 0 (HP 29 200) con 12 centrali idro-elettriche, fra cui le due massime di tutto l'Alto Adige, quelle di iSTaturno (11 000 HP) e quelle di Télles presso Merano (15 000 IIP), che alimentano le tramvie di Merano e Bolzano, la ferrovia elettrica di Lana e parecchie industrie, fra le quali massima quella del carburo presso Mera.no. Gli impianti inferiori a 50 HP producono complessivamente 38ö HP di forza.

18
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1919
¬L'¬Alto Adige : cenni geografici e statistici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/AA/AA_9_object_3824292.png
Seite 9 von 105
Autor: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Ort: Novara [u.a.]
Verlag: De Agostini
Umfang: 74 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Südtirol ; s.Landeskunde
Signatur: II 87.677 ; 1.088
Intern-ID: 88598
L'estensione media dei comuni dell'Alto Adige è di oltre 30 kmq., in confronto di 40 kmq., che è P area media dei comuni del Tirolo transalpino e di 18 kmq. di quelli del Trentino. La superfìcie più piccola del territorio comunale si ha nei di stretti giudiziari d'i Brunico (media kmq. 12,(50), di Merano (kmq. 20,92) e di Egna (kmq. 22,60), che occupano gran parte dei fondi vallivi a, coltura, intensiva; le massime aree si hanno invece nei distretti di Passìrio (kmq. 62,38), di Castelrotto (kmq

. 54,30), di Badìa (kmq. 50,10) i quali si stendono prevalentemente sulle alte costiere montuose a coltura prativa, o boschiva. 4. DIVISIONI ECCLESIASTICHE. - Il territorio dell'Alto Adige è sotto' l'amministrazione ecclesiastica di tre diocesi: Trento, Bressanone e Coirà : la parte centrale e più vasta appartiene però alla diocesi di Trento, governata dal Principe-vescovo di Trento. Questa diocesi, che attraverso i secoli dipese da Aquiléia e da Mila.no, fu aggregata, nel 1825, all'archidiocesi

di Salisburgo e si estende, oltre all'intero Trentino, ad est fino al di là «Iella Chiusa, il suo con fine orientale coincidendo anch'oggi in parte coll'antico confine romano del Municipio Tridentino; ad occidente invece occupa buona parte della bassa Val Venosta,, fin quasi alla Val Soldana (Sulden Th.). La diocesi di Trento, nel tratto dell'Alto Adige, comprende 10 Decanati di lingua, mista (italiano-tedesca), i cui territori corrispon dono all'incirca ai rispettivi distretti giudiziari. Essi sono

21