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Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1988
Donatello : 1386 - 1466 ; 1986 - Celebrazioni nel VI. centenario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 10 )
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Seite 69 von 124
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Ort: Merano
Verlag: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIIII, 102 S. : Ill.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung
Schlagwort: p.Donatello ; f.Kongress ; g.Meran <1986>
Signatur: II 128.058
Intern-ID: 62099
Grabmal, Dom, Siena Tino da Camaino, Fronte del Sarcofago della tomba Petroni, Duomo, Siena Donatello, Markus, Or San Michele, Florenz Donatello, Marco, Or San Michele, Firenze Donatello, David, Bargello, Florenz Donatello, David, Bargello, Firenze Donatello, Zuccone, Domopera, Florenz Donatello, Zuccone, Museo de'll’Opera del Duomo, Firenze Donatello, Magdalena, Domopera, Florenz Donatello, Maddalena, Museo dell’Opera del Duomo, Firenze Donatello, Sakramentstabernakel, St. Peter, Rom Donatello

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 VERZEICHNIS DER ABRILDUNGEN ELENCO DELLE ILLUSTRAZIONI Donatello, Drachenkampf des hl. Georg, Or San Michele, Florenz Donatello, San Giorgio contro il drago, Or San Michele, Firenze Nanni di Banco, Eligiuswunder, Or San Michele, Florenz Nanni di Banco, II miracolo di S. Eligio, Or San Míchele, Firenze Donatello, Gastmahl des Herodes, Baptisterium, Siena DonateUo, II banchetto di Erode, Battistero, Siena Ghiberti, Der zwölfjâhrige Jesus im Tempel

, Tabernacolo, S. Pietro, Roma Donatello, Cosciamonument, Baptisteríum, Florenz Donatello, Monumento di Coscia, Battistero, Firenze Gtabmal Neri Corsiní, Sto. Spirito, Florenz Tomba Neri Corsini, SantO' Spírito, Fírenze Donatello, Grabmal Pecci, Dom, Síena Donatello, Tomba Pec'ci, Duomo, Siena Donatello, Cantoria, Domopera, Florenz DonateUo, Cantoria, Museo dell’Opera del Duomo, Fírenze — 51

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1988
Brunico : passato, presente e dintorni
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Seite 26 von 132
Autor: Pellizzari, Marco / Marco Pellizzari
Ort: Spinea
Verlag: Ed. Multigraf
Umfang: 125 S. : zahlr. Ill., Kt.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Bruneck ; s.Heimatkunde<br>g.Bruneck ; z.Geschichte
Signatur: II 94.364
Intern-ID: 108030
). CASTEL S. MICHELE/ MICHELSBURG, l’imponente maniero, oggi in fase di restauro, che domina la frazione di S. Martino di S. Lorenzo in riva sinistra del Rienza, fu sede dei conti della Pusteria. La sua costruzione risale probabilmente al 1000. SAN LORENZO DI SEBATO, sorto sulle rovine dell’antico centro romano di Sebatum ai tempi della dominazione bajuvara, pare derivi il nome da quello di una chiesa paleocristiana, peraltro mai ritrovata, dedicata al santo. E’, se non la piü antica, una delle piü

PAESI E CASTELLI DELLA CONCA BRUNICENSE ALLA META DEL XIII SECOLO Prima di affrontare la fondazione e Pevolversi della storia di Brunico seguendo gli awenimenti riportatici dalla cronaca di Johann Nepomuk Tinkhauser, ü oppor- tuno dare uno sguardo a come appariva, intorno al 1250, la conca brunicense. Tutti i paesi che oggi fanno corona al capoluogo pusterese, e che in parte ne costi- tuiscono le frazioni, a quell’epoca esistevano giä. In un certo senso, come vedre- mo, esisteva giä anche

Brunico, o per lo meno il suo nucleo originario, ma proce- diamo con ordine. CASTEL BADIA/SONNENBURG, che domina a valle di San Lorenzo la confluenza del torrente Gadera, proveniente dalla Val Badia, nel fiu- me Rienza, viene menzionato per la prima volta nel 1020 con il nome di ”Suana- purch” o ”Sunnipurch”. Giä appartenuto ai conti della Pusteria, fu destinato da uno di questi, tale Volkhold, a convento di monache e dotato di numerosi feudi intorno al 1030 (e non nel 1018 come si pensavafinora

antiche parrocchie della Val Pusteria ed ä menzionato come tale fin dal 1070 (St. Laurentium). STEGONA, situata alla confluenza del torrente Aurino nel Rienza, deve aver ri- vestito, ancor prima del 1000, una notevole importanza. Si trova giä menzionata nel 995 come "Stega” o ”Stege” (ponte). Doveva trattarsi allora del centro abitato piü popoloso della conca, tanto che fu quasi certamente da qui che l’imperatore Corrado II il Salico emanö, 1’8 giugno del 1027,1’ ”Actum Stegon” con cui donava

la contea delle valli d’ Isarco e dell’Inn al vescovo di Bressanone (si veda a questo proposito anche il capitolo dedicato alla fiera di Stegona). Il paese subi numerosi danni a causa delle frequenti inondazioni del Rienza e dell’Aurino. SAN GIORGIO, P attuale frazione brunicense all’ imbocco della Valle di Tures, ü menzionato per la prima volta insieme alla sua chiesa, allora sede parrocchiale, in un documento di donazione dell’anno 861. In questo modo sappiamo che, alme- no per un certo periodo

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1988
Brunico : passato, presente e dintorni
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Seite 35 von 132
Autor: Pellizzari, Marco / Marco Pellizzari
Ort: Spinea
Verlag: Ed. Multigraf
Umfang: 125 S. : zahlr. Ill., Kt.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Bruneck ; s.Heimatkunde<br>g.Bruneck ; z.Geschichte
Signatur: II 94.364
Intern-ID: 108030
ni e piedi a tutti i pescatori del conte che avessero incontrato. L’ anno successivo i giudici del conte chiesero al tribunale di Brunico la consegna di un pericolosissi- mo brigante, tale Peter Zimmermann. II vescovo non acconsenti ed inviö per pre- cauzione 1.000 fanti e 100 cavalieri nella nostra citta dove il criminale fu giusti- ziato sulla ruota. II retaggio feudale dei conflitti di competenza era ancora ben lungi dall’essere eliminato. Le controversie raggiunsero il loro apice quando

, nel 1450, il papa Niccolö V no- minö principe-vescovo di Bressanone il cardinale Niccolö di Cusa contro il pare- re del capitolo del duomo di Bressanone e del duca Sigismondo che avevano giä proweduto ad eleggere un ecclesiastico locale. Al di lä delle vicende esposte in seguito, vale la pena di ricordare brevemente la figura del Cusano, uno dei mag- giori dotti del suo tempo: fu teologo, filosofo, matematico, astronomo nonchö fautore della riforma tendente a riportare ordine e moralita fra gli

ecclesiastici. Preso possesso della sua diocesi egli operö energicamente in questa direzione cer- cando nel contempo di riaffermare, per quanto possibile, il potere temporale dei principi-vescovi. Si scontrö cosi in modo particolare con Verena von Stuben, ba- dessa del convento di Castel Badia/Sonnenburg, che non aveva alcuna intenzio- ne di osservare la severa clausura che il Cusano intendeva imporre. A sostenere la badessa intervenne il duca Sigismondo che non aveva mai visto di buon occhio il cardinale

che, fra l’altro, aveva scomunicato diversi maggiorenti del capitolo del duomo di Bressanone, sostenitori del duca, che gli si erano opposti. Su richiesta del Cusano il papa scomunicö Sigismondo ed i suoi accoliti e lanciö l’interdetto sul Tirolo, misura questa che ebbe ben poca efficacia stanti anche le innimicizie che il cardinale andava raccogliendo, e non solo fra il clero ed i nobili, a causa del suo rigore. Il conflitto fra i due si protrasse per cinque anni e non ö questa la sede per

- va del duca era inattesa e che il suo esercito, anche se probabilmente inferiore per effettivi alle cifre suesposte, doveva comunque essere piü numeroso dei difensori. Il castello, dove il cardinale si era rifugiato, resistette invece per alcuni giomi, ma invano. Il Cusano, secondo la leggenda, fu imprigionato nella torre del maniero finchö non acconsenti a firmare un documento in cui rinunciava in pratica la suo potere temporale in favore del duca Sigismondo e del capitolo del duomo di Bres sanone

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1988
Brunico : passato, presente e dintorni
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Seite 24 von 132
Autor: Pellizzari, Marco / Marco Pellizzari
Ort: Spinea
Verlag: Ed. Multigraf
Umfang: 125 S. : zahlr. Ill., Kt.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Bruneck ; s.Heimatkunde<br>g.Bruneck ; z.Geschichte
Signatur: II 94.364
Intern-ID: 108030
per le comunicazioni nord-sud, quäle appunto la nostra, in un periodo di anar- chia feudale, l’imperatore Corrado II il Salico decise di investire di potere tempo rale i vescovi di Trento e Bressanone donando loro delle contee ed elevandoli al rango di principi del Sacro Romano Impero. In tal modo i due principati furono staccati dal Ducato di Baviera di cui fino ad allora avevano fatto parte. II princi pe-vescovo di Bressanone ricevette cosi nel 1027 la giurisdizione sulla contea delle Valli

d’ Isarco e delPInn cui si aggiunse nel 1091 per donazione dell’impera- tore Enrico IV quella sulla contea della Val Pusteria (Vallis Pustrissa). I vescovi non amministrarono direttamente i loro possedimenti, ma diedero in feudo le contee ad altrettanti conti. Le varie circoscrizioni giudiziarie ed ammini- strative minori furono affidate a ”ministeriali” vescovili che risiedevano solita- mente in castelli. I vescovi incaricarono inoltre un conte del protettorato (”awo- cazia”) sulla diocesi, vale a dire

che i conti "awocati” avrebbero dovuto costituire il braccio armato del principe-vescovo. Ben presto perö sia i conti che i ministe- riali vescovili ottennero l’ereditarieta della loro carica ed iniziarono a combatter- si per ingrandire quelli che consideravano ormai come i ”loro” feudi. Diversi si ri- voltarono anche contro il vescovo loro signore disputandogli, non di rado con successo, castelli e possedimenti. Non da meno furono i conti chiamati ad eserci- tare l’awocazia sulla diocesi, i quali

, ottenuta anch’ essi l’ereditarieta della loro carica, finirono per controllare di fatto la maggior parte del territorio dei principi- vescovi di cui, formalmente, erano vassalli. L’ awocazia sulla diocesi di Bressanone fu affidata dapprima ai conti di Greifen- stein-Morith, quindi a quelli di Andechs-Meranien e, con l’estinguersi di quest’ ultimo casato, ai conti della Val Venosta che, dal castello da loro edificato sopra Merano, si chiamarono conti di Tirolo. Ottenuta l’awocazia sulla diocesi di Tren

to e poi (1241) su quella di Bressanone, essi tolsero di fatto ai due principi-vesco- vi, feudo dopo feudo, gran parte del principato. Alla morte di Alberto, 1’ ultimo conte di Tirolo che nel 1248 aveva riunito sotto il suo controllo quasi tutte le valli a sud del fiume Inn fino alla Marca Tridentina, il ”paese fra i monti” veniva giä in- dicato come "dominium comitis Tyrolis”, ossia "signoria del conte di Tirolo” (Forcher). Non avendo lasciato Alberto eredi maschi, la signoria fu divisa fra i due

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Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1988
Donatello : 1386 - 1466 ; 1986 - Celebrazioni nel VI. centenario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 10 )
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Seite 32 von 124
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Ort: Merano
Verlag: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIIII, 102 S. : Ill.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung
Schlagwort: p.Donatello ; f.Kongress ; g.Meran <1986>
Signatur: II 128.058
Intern-ID: 62099
ELENCO DELLE ILLUSTRAZIONI VERZEICHNIS DER ABBILDUNGEN 1 Donatello, David. Firenze. Museo del Bargello Donatello, David. Florenz, Museo del Bargello 2 S. Giovanni evangelista. Firenze, Museo dell’Opera del Duomo S. Giovanni Evangelist. Florenz, Domopera 3 S. Giovanni evangelista. Firenze, Museo dell’Opera del Duomo S. Giovanni Evangelist. Florenz, Domopera 4 S. Marco. Firenze, Orsanmichele S. Marco. Florenz, Orsanmichele 5 S. Giorgio. Firenze, Orsanmichele S. Giorgio. Florenz, Orsanmichele

6 S. Giorgio. Firenze, Orsanmichele S. Giorgio. Florenz, Orsanmichele 7 Geremia. Firenze, Museo dell’Opera del Duomo Geremia. Florenz, Domopera 8 Profeta. Firenze, Museo dell’Opera del Duomo Prophet. Florenz, Domopera 9 Abacuc. Firenze, Museo dell’Opera del Duomo Abacuc. Florenz, Domopera 10 Abacuc (particolare). Firenze, Museo dell’Opera del Duomo Abacuc (Detail). Florenz, Domopera 11 Niccoló da Uzzano. Firenze, Museo del Bargello Niccoló da Uzzano. Florenz, Museo del Bargello 12 S. Ludovico da Tolosa

. Firenze, già in Orsanmichele, ora in Museo di S. Croce S. Ludovico da Tolosa. Florenz, friiher in Orsanmichele, heute in Museo di Santa Croce 13 S. Ludovico visto da tergo S. Ludovico von hinten gesehen 14 Ludovico da Tolosa (particolare). Museo di Santa Croce Ludovico da Tolosa (Detail). Museo di Santa Croce 15 David. Firenze, Museo del Bargello David. Florenz, Museo del Bargello 16 Giuditta e Oloferne. Firenze, Palazzo Vecchio Giuditta und Oloferne. Florenz, Palazzo Vecchio 17 Giuditta e Oloferne

(partícolare). Firenze, Museo del Bargello Giuditta und Oloferne (Detail). Florenz, Museo del Bargello 18 Maddalena. Firenze, Museo dell’Opera del Duomo Magdalena. Florenz, Domopera 19 Maddalena (particolare). Firenze, Museo dell’Opera del Duomo Magdalena (Detail). Florenz, Domopera 20 Maddalena (particolare). Firenze, Museo dell’Opera del Duomo Magdalena (Detail). Florenz, Domopera 14 —

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Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1988
Donatello : 1386 - 1466 ; 1986 - Celebrazioni nel VI. centenario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 10 )
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Seite 26 von 124
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Ort: Merano
Verlag: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIIII, 102 S. : Ill.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung
Schlagwort: p.Donatello ; f.Kongress ; g.Meran <1986>
Signatur: II 128.058
Intern-ID: 62099
della statuaria fiorentina di Donatello sembra chiudersi con la statua bronzea del David ora al Bargello, un’opera straordinaria che costituisce attualmente forse il piu appassionante e difficile tra i tanti quesiti donatelliani. L’ipotesi formulata una prima volta dal Lànyi, ripresa ampiamente dal Parronchi, sulla vera identità del personaggio rappresentato, Mercurio e non David, trova ora sem- pre piú credito e attendibilità, mentre la cronologia ancora discussa tende ora a stabilirsi intorno

ai primi anni del quarto decennio. La sua esecuzione verrebbe cosi a coincidere con la costruzione del cortiie di Palazzo Medici al cui centro la statua era destinata su un alto basamen- to di mano di Desiderio da Settignano, ora perduto. Vista ad un’altezza probabilmente assai superiore a quella in cui essa è posta oggi, la statua si presentava probabilmente quasi come un prezioso oggetto di colle- zione privata, accentuando cosi quella classicità che l’esecuzione squi- sitamente cesellata e il tema

del nudo virile suggeriscono intensamente. L’opera rientra quindi pienamente nell’atmosfera di crescente gusto umanistico che caratterizza l’evoluzione delle arti figurative a Firenze in quegli anni e se fosse stata eseguita, come ritiene il Parronchi, 11) dopo l’esito deludente, per Piero e Cosimo de’ Medici, del certame co- ronario del 1441 come un’allegoria della Verità che sconfigge l’Invidia, il sottile allegorismo coinciderebbe perfettamente con il gusto letterario dell’epoca

. La straordinaria padronanza della tecnica che ha preziosità da cesello esalta la sottile sensualità dell’immagine, certamente poco consona all’immagine del guerriero adolescente del popolo ebraico, che meglio si addice alla qualità contemplativa sostanzialmente anti eroica del personaggio e del viso pensieroso sotto Pombra del grande cappello coronato di foglie. Per incontrare un’altra opera di statuaria fiorentina di Donatello bi- sognerà attendere il ritorno di Donatello a Firenze dopo il decennio pa- dovano

. Benché nessun documento lo attesti si sa che lo scultore attese ad un gruppo bronzeo raffigurante la Giuditta vittoriosa su Oloferne tra il 1454 e il 1457; e poiché nella tradizione scritturale la Giuditta, al pari del David, è figura vindice del popolo ebraico si è pensato che essa rivestisse un significato politico. In particolare il Parronchi ha supposto 8 —

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1988
Brunico : passato, presente e dintorni
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Seite 31 von 132
Autor: Pellizzari, Marco / Marco Pellizzari
Ort: Spinea
Verlag: Ed. Multigraf
Umfang: 125 S. : zahlr. Ill., Kt.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Bruneck ; s.Heimatkunde<br>g.Bruneck ; z.Geschichte
Signatur: II 94.364
Intern-ID: 108030
, tanto che quasi ogni casa disponeva di una stalla con bovini ed ovini. L’ ultima stalla, in Via Centrale, esisteva ancora una ventina d’anni or sono. Se le case sorsero in un tempo relativamente breve, le opere difensive della citta ne richiesero molto di piü, tanto che alla morte del principe-vescovo Bruno, awe- nuta nel 1288, esse erano ben lungi dall’essere ultimate. Uno dei suoi successori, Hans Sax, concesse ad alcuni cittadini nel 1305 un’esenzione fiscale a patto che s’ impegnassero a portare

a termine la costruzione delle mura. Fu perö appena du- rante il principato del vescovo Albert von Enn (1323-1336) che le opere difensive furono ultimate. Allo stesso periodo risalgono probabilmente diverse delle case che dalla porta orientale (detta oggi ”portico di Unterreiner”) si estendono fino alla chiesa parrocchiale. A difesa di queste ultime, in parte giä protette dal fiume, non furono erette mura, ma non si ha notizia che abbiano mai subito danni a cau sa di eventi bellici. Le mura cittadine

sono in parte ancora visibili lungo la strada che porta a Risco- ne. Per il resto costituiscono le facciate degli edifici che fiancheggiano senza solu- zione di continuita l’attuale Via Bastioni. Esse si congiungevano alla cinta mura- ria autonoma del castello ed erano munite di diverse torri di cui alcune sono arri- vate sino a noi. Due sono incorporate nel tratto di mura superstite lungo la strada per Riscone, un’ altra s’incontra salendo al castello dal portico di Unterreiner, ed un’ altra

ancora, la cosiddetta ”Kälberskopf ’ (testa di vitello), la troviamo in Via Bastioni prima del ponte sul Rienza ed ospita oggi un bar. Anche il campanile del la chiesa delle Orsoline faceva parte in origine dell’apparato difensivo: si nota an cora il cammino di ronda munito di feritoie ed alcuni lo individuano nello stem- ma di Brunico. Quattro porte della citta, inserite in altrettante torri, ci sono arri- vate pressoch& intatte. Esse erano munite di ponte levatoio sul fossato esterno al- lagato con

le acque del Rienza. Una quinta porta, aperta forse in epoca successiva nella cinta muraria, dava accesso dal vicolo posteriore al lungorienza (oggi pas- seggiata Groß Gerau) e si nota ancora su una fotografia dell’alluvione del 1882. Essa non disponeva di ponte levatoio ed era difesa da un basso cammino di guar- dia munito di feritoie. L’unica via cittadina sfociava in una piazza, unica anch’ es sa alPintemo delle mura, che oggi costituisce in gran parte il cortile interno del convento delle Orsoline

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1988
Brunico : passato, presente e dintorni
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Seite 39 von 132
Autor: Pellizzari, Marco / Marco Pellizzari
Ort: Spinea
Verlag: Ed. Multigraf
Umfang: 125 S. : zahlr. Ill., Kt.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Bruneck ; s.Heimatkunde<br>g.Bruneck ; z.Geschichte
Signatur: II 94.364
Intern-ID: 108030
1523 aveva iniziato a fare molti proseliti anche in Val Puste ria e che, al contrario dei primi, non disponeva di protezioni influenti. Oltre 600 anabattisti furono giustiziati in quegli anni: gli uomini sul rogo e le donne annega- te. In Val Pusteria ne vennero uccisi 56 di cui 27 solo a Castel S. Michele/Michel- sburg sopra San Lorenzo. A partire dal 1529 iniziö 1’ esodo di oltre 6.000 anabatti sti verso la Mora via. Essi furono guidati dal loro capo indiscusso, Jakob Hutter (o Hüter

), un pusterese di San Lorenzo che fu poi arso vivo ad Innsbruck nel 1536. Dopo lunghe peregrinazioni nei secoli attraverso 1’ Ungheria, la Russia ed il Ca- nada, gli ”Hutherian Brethren” (i fratelli di Hutter) vivono oggi in numero di 10.000 negli Stati Uniti e nel Canada. Insieme agli austeri precetti del loro credo, che prevedono tra l’altro la comunita di tutti i beni, essi conservano ancora 1’ an- tico dialetto tirolese. Dopo il Concilio di Trento (1545-1563), grazie anche alPimpiego di diversi ordini

religiosi fra cui i Gesuiti ed i Cappuccini, le idee della Riforma andarono lenta- mente scomparendo anche dalla nostra vallata. L’ opera di ripristino della ”vera fede” e di moralizzazione del clero non fu comunque facile, come risulta dai ver- bali delle ”visitazioni” compiute da funzionari vescovili in Val Pusteria negli anni 1572,1577, e 1582 e riportati dal Tinkhauser nella sua cronaca. Il parroco di San Lorenzo, ad esempio, viveva dal 1565 con una concubina dalla quäle aveva avuto cinque figli

. Sua figlia Dorothea sposö nel 1594 il maestro di Sillian (A) che altri non era se non il figlio del canonico Fabruzi di San Candido. A Brunico numerosi cittadini non andavano a confessarsi, altri assistevano solo alla predica durante la messa e molti, compreso il sindaco Andreas Schrottenegger, possedevano libri di Lutero che furono sequestrati e bruciati. Al maestro della scuola latina Barthlmä Hueber fu imposto di leggere ai bambini il catechismo del Canisio e di smettere di insegnare loro

le canzoni proibite di Lutero. In Valle Aurina la situazione risultö ancora peggiore e gli Ultimi luterani vi si estinsero appena sul finire del XVIII secolo. In seguito al tentativo di Gaismair di prendere la citta, a Brunico si decise l’acqui- sto di cannoni e la tozza Kälberskopf (1527) fu trasformata da prigione in polve- riera. Forse anche in seguito alle idee luterane che circolavano fra la popolazione,

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1988
Brunico : passato, presente e dintorni
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Seite 86 von 132
Autor: Pellizzari, Marco / Marco Pellizzari
Ort: Spinea
Verlag: Ed. Multigraf
Umfang: 125 S. : zahlr. Ill., Kt.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Bruneck ; s.Heimatkunde<br>g.Bruneck ; z.Geschichte
Signatur: II 94.364
Intern-ID: 108030
Ripassando davanti alla chiesa ed alla canonica, attraverso il Vicolo dei Molini si raggiunge il fiume Rienza. L’ultima casa sulla destra del vicolo, un antichissimo molino chiamato HANNESMÜHLE, porta un prezioso affresco della prima me- ta del XVI secolo raffigurante al centro un’allegoria della Crocifissione ed ai lati figure di santi. Passato il ponte di legno e proseguendo sulla sinistra per Via Bruder Willram, s’incontra sulla destra, dopo il Bar Gasser, la casa natale del poeta brunicense

cui la via & intitolata e sulla quäle ö stata posta una targa ricordo. Proseguendo ancora per poche decine di metri si giunge in Via Stuck. Süll’ edificio dell’albergo Agnel- lo Bianco, che fa angolo fra le due vie, e posta una targa che ricorda la casa natale di Anton Steger, combattente per la libertä tirolese del 1809. Al primo piano dell’albergo e interessante vedere la ”Künstlerstube” (Stube degli artisti), uno dei pochi locali pubblici brunicensi che conserva un arredamento tradizionale

. L’edificio successivo, anch’esso molto antico, ospitö dal 1375 al 1943 l’ospedale di Brunico ed e noto come OSPEDALE VECCHIO. Recentemente restaurato (1986) esso ospita il Consorzio per l’Assistenza di Base, i circoli degli anziani ed alcuni appartamentini, sempre destinati agli anziani. Nel corso del restauro sono venute alla luce alcune antiche porte ad arco acuto. Sul lato opposto della via sor ge la CHIESA DELLO SPIRITO SANTO detta anche ”dell’ospedale”. Nelle sue attuali forme barocche essa risale

al 1759/60. La chiesa precedente, consacrata nel 1381 fu abbattuta poiche pericolante. Gli affreschi della volta che rappresen- tano la Pentecoste con gli evangelisti e scene della vita di San Giovanni Battista sono di Jakob Anton Delai (1760) e lo stesso dicasi di quelli sull’arco del coro. Gli altari e le belle decorazioni a stucco sono di Hannibal Bittner. La pala dell’al- tar maggiore, raffigurante il battesimo di Gesü, e quella dell’altare laterale destro con Sant’ Elisabetta sono di Francesco

(XVI secolo). L’orga- no £ di Franz Weber e risale al secolo scorso. Interessante notare la croce di Lorena sul tetto e sul campanile a bulbo della chie sa. Uscendo dalla stessa, sulla destra, su uno zoccolo di granito si trova il busto del MONUMENTO ALL’ALPINO, distrutto da un attentato terroristico l’l 1 settem- bre del 1979. Eretto nel 1938 in memoria dei caduti nella guerra d’Etiopia, il mo- numento £ stato oggetto di ben tre attentati (1943-1966-1969) ed attende tuttora una sistemazione

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1988
Brunico : passato, presente e dintorni
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/108030_BRUNICO/108030_BRUNICO_34_object_5485824.png
Seite 34 von 132
Autor: Pellizzari, Marco / Marco Pellizzari
Ort: Spinea
Verlag: Ed. Multigraf
Umfang: 125 S. : zahlr. Ill., Kt.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Bruneck ; s.Heimatkunde<br>g.Bruneck ; z.Geschichte
Signatur: II 94.364
Intern-ID: 108030
I concesse ai cittadini di Brunico di edificare una cappella dedicata alla Santissima Trinita all’intemo delle mura in prossimitä dell’edificio della dogana ("Ballhaus”). Inve- ce di una cappella fu costruita una chiesa che prese il nome di "Neukirche” (chie sa nuova) e che oggi e la chiesa delle Orsoline. Agli inizi del 1400 sorsero in citta numerosi edifici a ridosso della cinta muraria. Si trattava per lo piü di stalle, magazzini e officine artigiane che diedero origine ad una via parallela all’unica

di fronte alla casa natale del poeta Bruder Willram nell’omonima via. Col tempo la citta acquistö sempre piü importanza anche dal punto di vista am- ministrativo. Nel 1371 l’imperatore Carlo IV concesse al tribunale cittadino di prowedere da solo all’esecuzione delle sentenze senza dover piü dipendere dai giudici del conte di Gorizia e la torre chiamata ”Kälberskopf ’ fu cosi adibita a pri- gione. Sei anni dopo, nel 1378, il principe-vescovo Friedrich von Erdingen tra- sferi le competenze del tribunale

vescovile, per ciö che si riferiva alla nostra citta, al capitano del castello. Nel 1422, sempre per concessione vescovile, la neocosti- tuita amministrazione comunale fu abilitata ad autorizzare la compravendita di case e terreni dietro versamento dell’imposta di sigillo nelle casse cittadine. In virtü della ricchezza e del benessere derivante dai traffici mercantili, fra il XIV ed il XV secolo fiorirono in citta anche le arti e soprattutto la pittura e la scultura. Basti ricordare a questo proposito

i nomi di Hans von Bruneck e di Friedrich e Michael Pacher, considerato quest’ultimo uno dei maggiori maestri del tardo go- tico a livello europeo. Per quanto riguarda la cronaca del XIV e XV secolo vanno ricordate una disastro- sa invasione di cavallette (1340), una grande inondazione che distrusse sei case, tutti i mulini ed i ponti sul Rienza (1385), e la mobilitazione della milizia bruni- cense in vista delle paventate invasioni dei turchi (1444 e 1477) e dei grigioni svizzeri (1499). Nel 1420

Federico IV d’Asburgo, detto il ’Tascavuota” trasferi da Merano a Innsbruck la capitale della Contea Principesca del Tirolo. Ciö che caratterizzö nel XV secolo la nostra vallata, e la citta di Brunico in parti- colare, furono perö i conflitti, mai sopiti, fra autorita religiosa e potere temporale che dovevano sfociare in guerra aperta fra il cardinale e principe-vescovo Nicco- lö Cusano ed il duca Sigismondo d’ Asburgo, conte del Tirolo, fra il 1455 ed il 1460. Giä nel 1428 si era arrivati ai ferri

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1988
Brunico : passato, presente e dintorni
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Seite 108 von 132
Autor: Pellizzari, Marco / Marco Pellizzari
Ort: Spinea
Verlag: Ed. Multigraf
Umfang: 125 S. : zahlr. Ill., Kt.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Bruneck ; s.Heimatkunde<br>g.Bruneck ; z.Geschichte
Signatur: II 94.364
Intern-ID: 108030
Max GRUBER (Brunico 1914 - Fronte del Caucaso 1942) Laureatosi presso l’Universitä di Vienna, si rivelö storico di grande talento scri- vendo uno Studio sulla sollevazione tirolese del 1809 contro i franco-bavaresi dal titolo ”Bruneck und das Westliche Pustertal im Jahre 1809” che fu pubblicato po- stumo nel 1952. Non ebbe modo di guadagnarsi altri meriti: mori sul fronte del Caucaso durante Pultimo conflitto mondiale. Otto GUEM (Brunico 1899 - Enns 1976) Prima awocato e poi notaio, collaborö

attivamente alla redazione del "Pusterta- ler Bote”, edito a Brunico fino al 1927. Trasferitosi in Austria in seguito all’accor- do Hitler-Mussolini sulle opzioni, fu autore di numerosi racconti e poesie ispirati alla sua terra natia. Fra i suoi romanzi piü noti ricordiamo ”Silvia Ingram” e ”Der Heimkehrer”. HANS von BRUNECK (XV secolo) Fu pittore affrescatore di grande talento ed e un peccato che scarsissime siano le notizie su di lui. Viene ricordato anche come "Meister Hans” (Maestro Hans), "Johann

Maler aus Bruneck” (Johann pittore di Brunico) o come il "Maestro del- la IV arcata” per via degli affreschi da lui realizzati appunto sulla IV arcata del chiostro del duomo di Bressanone e dell’abazia di Novacella. Nella nostra citta ci rimangono affreschi di Hans von Bruneck sulla porta occidentale (detta anche delle Orsoline), sul capitello in Via Dante al bivio per Teodone (il piü antico del Tirolo) e nella chiesa parrocchiale della frazione di Teodone. Altri affreschi del grande maestro

e dei lettori cattolici) che raccolse ben presto una trentina di biblioteche. Scrisse poesie e fu membro dell’associazione degli scrittori cattolici. Oswald von HÖRMANN (Brunico - Innsbruck 1917) I suoi meriti sono legati alle opere di carita. Entrato nel 1882 a far parte della Con- ferenza di S. Vincenzo di Hötting Wüten (Innsbruck), nel 1890 fu co-fondatore del Consiglio delle Conferenze di S. Vincenzo del Tirolo. Nel 1904 ne divenne presidente, carica che mantenne per 12 anni. In questo periodo

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1988
Brunico : passato, presente e dintorni
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Seite 119 von 132
Autor: Pellizzari, Marco / Marco Pellizzari
Ort: Spinea
Verlag: Ed. Multigraf
Umfang: 125 S. : zahlr. Ill., Kt.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Bruneck ; s.Heimatkunde<br>g.Bruneck ; z.Geschichte
Signatur: II 94.364
Intern-ID: 108030
del paese di San Giorgio. Prima menzione in documenti ufficiali dei paesi di Villa Santa Cateri- na e Gais. Prima menzione in documenti ufficiali dell’abitato di Ragen. Prima menzione in documenti ufficiali dei paesi di Stegona e Teodo- ne. Sorgono Castel San Michele/Michelsburg ed il Castello di Chela/ Kehlburg. Viene fondato il convento di monache di Castel Badia/Sonnenburg. Prima menzione in documenti ufficiali degli abitati di Riscone e Fal zes. Prima menzione in documenti ufficiali del paese

CRONOLOGIA ESSENZIALE 15 a.C. 476 d.C. 493 552 592-612 VIII sec. 769 788 861 985 990 c. 995 1000 c. 1030-1035 1050 1070 1091 1180 1250 1252 1256 1271 1305 I Romani, guidati da Nerone Claudio Druso, occupano la nostra re- gione. Sorgono Sebatum, Littamum e Aguntum. Crolla l’Impero Romano d’Occidente. Le provincie della Rezia e del Norico entrano a far parte dei domini di Odoacre. Odoacre viene sconfitto da Teodorico, re degli Ostrogoti, ed anche la nostra regione entra a far parte del dominio

di San Lorenzo. L’imperatore Enrico IV fa dono al vescovo Altwin di Bressanone del la Contea della Val Pusteria. Prima menzione in documenti ufficiali dell’abitato di Perca. Bruno di Bullenstätten e Kirchberg viene nominato principe vescovo di Bressanone. Probabile inizio dei lavori di costruzione del castello e della citta di Brunico. Prima menzione di Brunico in un documento ufficiale. Mainardo II e Alberto di Gorizia e Tirolo si dividono le contee: la Val Pusteria entra a far parte della Contea

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1988
Brunico : passato, presente e dintorni
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Seite 110 von 132
Autor: Pellizzari, Marco / Marco Pellizzari
Ort: Spinea
Verlag: Ed. Multigraf
Umfang: 125 S. : zahlr. Ill., Kt.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Bruneck ; s.Heimatkunde<br>g.Bruneck ; z.Geschichte
Signatur: II 94.364
Intern-ID: 108030
po di fondare un parti to d’ ispirazione cristianodemocratica, ma nel settembre del 1944 fu nuovamente arrestato dalla GESTAPO e internato nel campo di concen- tramento di Mauthausen. Condotto a Vienna nel gennaio del 1945 per essere pro- cessato per alto tradimento, si salvö insieme a Figl e altri dalla sicura condanna a morte grazie all’avanzata delle truppe alleate. Ripresa la sua professione, il 17 aprile del 1945 fu fra i fondatori della Österreichische Volkspartei di cui fu anche

segratrio generale dagli inizi fino al 1951. Dal dicembre del 1945 al gennaio del 1952 fu ministro della pubblica istruzione nel gabinetto Figl. Dal 1946 al 1951 fu anche vicepresidente della "Nouvelles Equipes Internationales”, la prima inter- nazionale dei partiti cristiano-democratici (NEI). Dal 1953 al 1959 fu primo pre- sidente del "Nationalrat”, uno dei rami del parlamento austriaco e dal 1962 al 1966 presidente del gruppo Parlamentäre della ÖVP. Fino alla morte rimase membro della direzione

nazionale del parti to. Felix Hurdes ha al suo attivo anche alcune pubblicazioni: "Österreichische Kulturpolitik” (1948), "Europäischer So- lidarismus” (1948) e "Vaterunser” (Padrenostro) ispirato alla sua esperienza in campo di concentramento (1950). Nel 1981, a ottant’anni dalla sua nascita, la ÖVP ha apposto una targa ricordo al n. 101 della Cobenzlgasse a Grinzing (Vien na) dove Hurdes, durante la guerra, aveva preso i primi contatti per la futura fon- dazione del partito. FONTE: Budesparteileitung

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1988
Brunico : passato, presente e dintorni
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Seite 107 von 132
Autor: Pellizzari, Marco / Marco Pellizzari
Ort: Spinea
Verlag: Ed. Multigraf
Umfang: 125 S. : zahlr. Ill., Kt.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Bruneck ; s.Heimatkunde<br>g.Bruneck ; z.Geschichte
Signatur: II 94.364
Intern-ID: 108030
"Sophienslieder” (dedicati alla brunicense Sophie Petter da lui amata), "Sonette aus dem PustertaP’ e "Schartllieder”, ispirati questi Ultimi a Bad Schartl, i bagni sulle pendici del Plan de Corones dove la borghesia brunicense di allora soleva ri- trovarsi per divertirsi e far salotto. Da Brunico Gilm fu trasferito a Rovereto, poi a Vienna ed infine a Linz. La copiosa corrispondenza con gli amici brunicensi testimonia il suo attacca- mento alla nostra cittä, un ricordo che mai lo lasciö

. Hermann von Gilm e consi- derato il massimo lirico tirolese del suo tempo ed alcune delle sue composizioni sono state anche tradotte in italiano ed in inglese. A lui Brunico ha dedicato una piazzetta ed una lapide e stata posta sulla casa in cui soggiornö al n. 62 della Via Centrale (Banca Nazionale del Lavoro). Fonte: DÖRRER Anton, Op. citata a pag. 51 Eduard von GREBMER (Brunico 1821 - ivi 1875) Studio giurisprudenza alle universita di Innsbruck, Graz e Padova, dove si laureö nel 1846. Nel 1848

divenne sindaco di Teodone e partecipö alla guerra contro l’Italia come capitano degli "Schützen” brunicensi. Nel 1861 divenne sindaco di Brunico ed entrö a far parte del consiglio regionale del Tirolo e del "Reichsrat”, il parlamento austriaco. Dal 1863 al 1865 fece parte della commissione finanze del consiglio regionale per essere poi nominato, nel 1865, vicepresidente dello stesso consiglio ed insignito dell’”Ordine di Francesco Giuseppe”. Il 1866 lo vide di nuovo in guerra contro l’Italia con gli

"Schützen” della Val Pusteria. Nel 1869 di venne presidente del consiglio regionale. Nel 1870 fu nuovamente eletto in parla mento e riconfermato poi nel 1873 alle prime vere e proprie libere elezioni in Au stria. In parlamento fu presidente del "Fortschrittsklub” (gruppo progressista) e, da sempre, liberale. Uomo d’ azione, amato dai suoi concittadini, seppe guada- gnarsi numerosi meriti, tanto che lo stesso anno della morte, i brunicensi decisero di ricordarlo con il busto bronzeo che si puo ammirare

in Via Bastioni. Fonte: Pustertaler Bote, Bruneck, 15. länner 1875. Joseph Matthias GRÖBNER (Brunico 1815 - Haidhausen 1882) Straordinariamente dotato dal punto di vista artistico Joseph Matthias Gröbner si formö a Monaco di Baviera sotto la guida del professor Schwanthaler divenendo un apprezzatissimo scultore. Sempre a Monaco apri un proprio "atelier” in cui spesso si notava il re Ludovico di Baviera che lo stimava assai. Quattro grandi Sta tue di Gröbner furono poste ad ornare il "Münzgebäude

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1988
Brunico : passato, presente e dintorni
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Seite 81 von 132
Autor: Pellizzari, Marco / Marco Pellizzari
Ort: Spinea
Verlag: Ed. Multigraf
Umfang: 125 S. : zahlr. Ill., Kt.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Bruneck ; s.Heimatkunde<br>g.Bruneck ; z.Geschichte
Signatur: II 94.364
Intern-ID: 108030
che non c’ e piü, troviamo una targa che ricorda il poeta Hermann von Gilm. Interessante e l’edificio n. 53 sul lato sinistro delle via che conserva caratteristi- che di architettura gotica. Piü avanti, al n. 58 sul lato opposto, una targa ricorda il grande artista Friedrich Pacher che vi tenne bottega nella seconda metä del XV secolo. Sulla sinistra, dopo la Farmacia, si apre VIA SAN FLORIANO che conduce all’omonima porta della citta. Sull’esterno di quest’ultima si puö ammirare un af- fresco

di Rudol Stolz (1874-1960) con al centro lo stemma di Brunico. La viuzza parallela alla Via Centrale e il VICOLO POSTERIORE, sorto agli inizi del 1400 a ridosso delle mura. In origine ospitava stalle e botteghe artigiane, mentre ora at- tende di essere valorizzato. In Via S. Floriano, sul lato opposto a quello della far macia, si puö ammirare in alto una statua del Santo, opera dello scultore bruni- cense Josef Bachlechner. Ritornando in Via Centrale, al n. 39 una targa ricorda la casa natale dello

storico e poeta Paul Tschurtschenthaler, mentre l’edificio n. 42, piü avanti sulla destra, ospitö fino al 1799 il municipio. In alto, sopra la bifora, si puö ancora notare l’al- loggiamento della campana che serviva a chiamare a raccolta i consiglieri. Di fronte, al n. 29, un’iscrizione ricorda il massimo artista brunicense, il maestro del tardo gotico Michael Pacher che qui tenne bottega nella seconda meta del XV se colo. Piü avanti s’incontrano due edifici affrescati. Sul primo (n. 23) si riconosco

della ricostruzione operata nel 1667 dal nobile cittadino Stephan von Wenzl. L’abside appartenne perö con ogni probabilita alla primitiva cappella fatta costruire nel 1340 da Niko laus von Stuck e destinata anche a tomba di famiglia. Nel coro si puö notare la pietra tombale di Leonhard von Stuck, datata 1378. Al 1667 risale le massiccia torre campanaria che poggia direttamente sulla volta della chiesa. La parte superiore a sezione ottogonale e la guglia a doppio bulbo sono invece un rifacimento del

1724, dopo che la chiesa era stata coinvolta nel tragico incendio che distrusse quasi completamente la citta. All’estemo si possono ammirare due affreschi ben conservati: sopra la porta laterale di sinistra ö rappresentata la deca- piazione di Santa Caterina e, sul portale, la Santa fra San Sebastiano e San Wol- fango. Il primo risale al XVII secolo, il secondo alla prima meta del XVIII. Sul tamburo ottogonale del campanile sono affrescati gli stemmi del Tirolo, di Bruni co e delle famiglie

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1988
Brunico : passato, presente e dintorni
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Seite 88 von 132
Autor: Pellizzari, Marco / Marco Pellizzari
Ort: Spinea
Verlag: Ed. Multigraf
Umfang: 125 S. : zahlr. Ill., Kt.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Bruneck ; s.Heimatkunde<br>g.Bruneck ; z.Geschichte
Signatur: II 94.364
Intern-ID: 108030
IL CIMITERO DI GUERRA DI BRUNICO AlPinizio della strada che da Brunico conduce a Riscone, sulla destra un ripido sentiero s’inerpica nel bosco. E’ il sentiero che porta al cimitero di guerra o ”cimi- tero degli eroi” se si traduce la denominazione tedesca, uno dei piü belli e sugge- stivi di tutta la regione. Le sue origini risalgono agli inizi del primo conflitto mondiale quando, in seguito alla dichiarazione di guerra italiana all’ impero austro-ungarico del 24 maggio del 1915, Brunico

si venne a trovare improwisamente nelle immediate retrovie del fronte dolomitico; un fronte che si estendeva per oltre 450 km dal Monte Elmo, presso Sesto Pusteria, attraverso la Marmolada fino all’Ortles. Una delle zone che furono teatro dei piü aspri combattimenti nel corso della lunga guerra di posizio- ne che contrappose per anni i due eserciti fu quella del Col di Lana, il massiccio si- tuato fra i passi dolomitici del Falzarego e del Pordoi che domina l’abitato di Pie- ve di Livinallongo. Tanti

furono i caduti da entrambe le parti per il controllo del Col di Lana che la montagna si guadagnö il triste appellativo di ”Col di Sangue”. Distante 38 km dal teatro d’operazioni, Brunico, allora sede del capitanato man- damentale, fu trasformata in cittä ospedale. Nella scuola delle suore Orsoline, in Municipio, nel Palazzo Sternbach, ed anche in case private (Madile) furono rico- verati i feriti che, attraverso il Passo di Campolongo e la Val Badia, affluivano in cittä. Ben presto si presentö

la necessitä di reperire uno spazio da destinare alla sepoltura dei caduti ed il comandante austriaco del settore, generale Goiginger, chiese ed ottenne a tale scopo dall’allora sindaco di Brunico Josef Schifferegger un appezzamento di terreno sulla collina di fronte al castello vescovile. La pro- gettazione fu affidata al tenente Bechtold, architetto ed ingegnere di Bregenz, mentre i lavori vennero eseguiti da prigionieri russi sotto la direzione del tenente Herbeck, anch’egli ingegnere. Il cimitero, che

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1988
Brunico : passato, presente e dintorni
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Seite 99 von 132
Autor: Pellizzari, Marco / Marco Pellizzari
Ort: Spinea
Verlag: Ed. Multigraf
Umfang: 125 S. : zahlr. Ill., Kt.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Bruneck ; s.Heimatkunde<br>g.Bruneck ; z.Geschichte
Signatur: II 94.364
Intern-ID: 108030
cimitero. All’esterno un affresco raffigura una scena del Monte degli Ulivi attri- buito a Hans von Bruneck, cui sono attribuiti anche gli affreschi venuti alla luce nel 1967 all’interno della chiesa e che raffigurano l’adorazione del Magi. Nella cappella laterale si puö ammirara un bell’affresco di Simon von Taisten (1506). La pala dell’altar maggiore e di Josef Renzler (1826). La costruzione della chiesa risale in gran parte al XIII secolo. Sempre a Teodone, sopra il paese, si trova

un piccolo ma pittoresco cimitero di guerra dedicato ai caduti della sollevazione ti rolese del 1809. Una croce ricorda anche i caduti dell’armata napoleonica ed ogni anno una delegazione francese vi tiene una piccola commemorazione. Poco distante da Teodone sorge la frazione di VILLA SANTA CATERINA dove, oltre a tre belle residenze gentilizie, vale la pena di visitare la chiesa parrocchiale. Costruito nel 1360, l’edificio fu ristrutturato nel XV secolo e rimodernato, per ciö che si riferisce agli arredi

interni, nel 1835. La pala dell’altar maggiore b di Franz Hellweger (1837) e raffigura la Madonna col Bambino e S. Caterina. Le pale degli altari laterali sono del brunicense Anton Bachlechner. Le Statue di S. Barbara e S. Agnese sull’altar maggiore sono del XVIII secolo. Le pitture murali all’interno ri- salgono al 1835, mentre gli affreschi aH’esterno sono del XV e XVI secolo. FONTI: KNOTIG Karl, Op. citata a pag. 26 MAURBERGER Peter, ”Die Kirche von Gais”, Gais im Tauferer-Ahrntal - Dorfbuch, Gais

, 1986. MITTERHOFER Michael, "Kunstgeschichtliche Betrachtung von St. Georgen”, St. Georgen an der Ahr - Dorfbuch, St. Georgen, 1985. WEINGARTEN Josef, Op. citata a pag. 85 LA FIERA DI STEGONA L’attuale frazione brunicense di Stegona affonda le sue origini nei secoli bui del Medioevo. II suo nome, che compare per la prima volta in documenti ufficiali in- torno al 995 nella forma ”Stega” o ”Stege” e quindi ”Stegon”, significava in antico tedesco ”ponte” o ”ponti” ed ancor’ oggi il termine "Steg” sta

ad indicare un pon- ticello o una passerella. La cosa £ abbastanza logica in quanto il paese sorge in prossimita della confluenza dell’Aurino nel Rienza e l’esistenza di uno o piü ponti ü presumibile giä in epoca romana. Intorno all’anno 1000 Stegona doveva rivestire un ruolo molto importante nella vallata. Il fatto b testimoniato tra l’altro in uno scritto del principe-vescovo Jo hann Sax il quäle, in una controversia con il conte di Gorizia (1305), vi afferma che, prima della costruzione di Brunico

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1988
Brunico : passato, presente e dintorni
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Seite 52 von 132
Autor: Pellizzari, Marco / Marco Pellizzari
Ort: Spinea
Verlag: Ed. Multigraf
Umfang: 125 S. : zahlr. Ill., Kt.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Bruneck ; s.Heimatkunde<br>g.Bruneck ; z.Geschichte
Signatur: II 94.364
Intern-ID: 108030
zatrice, la ”K.K. Südbahn-Gesellschaft”, costrui propri alberghi lungo il tracciato nei pressi delle stazioni. Poiche la stazione di Brunico fu realizzata piü a valle del previsto, l’albergo fu venduto a privati ed e oggi la sede della ditta Innerhofer in Via Dante. Fu in quegli anni che si verificö il grande sviluppo turistico di diversi centri pusteresi come Dobbiaco e Villabassa. Brunico, giä da prima luogo di vil- leggiatura, non rimase estranea al fenomeno. Nel 1881 Johann Angerer, segreta

- rio della Camera di Commercio di Bolzano, scriveva a proposito della nostra cit- tä! ”Diversi alberghi posseggono 140 camere con 250 letti che in maggio e settem- bre sono occupati per un terzo, in giugno per la metä ed in luglio e agosto del tutto. Gli appartamenti vengono occupati da circa 100 forestieri per tre mesi”. Nel 1884 Amonn annotava nel suo diario: ”A Brunico ci sono 27 alberghi” (probabilmente vanno intesi tutti gli esercizi pubblici). Nel 1899 usciva giä la IV edizione della guida

"Bruneck und seine Umgebung” (Brunico e dintorni) redatta e pubblicata da Johann Georg Mahl, mentre nel 1906 fu stampato il primo vero e proprio ”de- pliant” turistico illustrato che ad 80 anni di distanza e stato riedito a cura dell’Azienda di Soggiorno. Nel 1903, con l’entrata in esercizio della centrale di Rio Molino (Gais), la cittä fu dotata di energia elettrica (5 dicembre). Nello stesso anno era stata realizzata, li dove si trova tuttora, la piscina pubblica, la seconda del Tirolo

panorama economico ricordiamo ancora l’entrata in servizio, il 20 luglio del 1908, della ferrovia Brunico-Campo Tures. Es sa fu realizzata e gestita da una societä promossa dall’awocato brunicense Hans Leiter insieme ai signori Webhofer, Jungmann e Beikircher, questi Ultimi due di Campo Tures. Passata alle Ferrovie dello Stato dopo la Prima Guerra Mondiale, la linea fu soppressa per scarso rendimento il primo febbraio del 1957. La ferrovia e l’industria portarono anche alle prime associazioni

di lavoratori. Nel 1897 fu fondato a Brunico il primo ”Katholischer Arbeiterverein” (Associa- zione Cattolica dei Lavoratori) dell’Alto Adige. Piü o meno contemporaneamen- te sorse anche 1”’Allgemeiner Gewerkschaftsverein”, un sindacato vero e proprio, che ebbe perö pochissimi iscritti nella nostra cittä al contrario di Lienz e Fortezza dove esisteva una maggiore concentrazione di ferrovieri. All’associazionismo non rimasero estranei neppure i contadini, tanto che il 21 febbraio del 1902 si ten

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1988
Brunico : passato, presente e dintorni
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Seite 104 von 132
Autor: Pellizzari, Marco / Marco Pellizzari
Ort: Spinea
Verlag: Ed. Multigraf
Umfang: 125 S. : zahlr. Ill., Kt.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Bruneck ; s.Heimatkunde<br>g.Bruneck ; z.Geschichte
Signatur: II 94.364
Intern-ID: 108030
particolare devozione popotare di cui era oggetto. Nel 1710 fu la volta dell’altare della chiesa dei Francescani a Salisburgo che fu letteralmente fatto a pezzi per ri- cavame l’oro e l’argento impiegati nella costruzione. Anche di questa realizzazio- ne, alta 17 metri da terra, ei rimane una statua della Madonna col Bambino (quest’ ultimo un tardo rifacimento) salvatasi sempre in virtü della devozione po- polare. L’altare di Salisburgo fu anche Pultima opera del maestro brunicense che

si spense, forse proprio in quella cittä dove l’aveva appena terminata, fra la fine di luglio e la metä di agosto del 1498 La riscoperta di Michael Pacher, dopo tre secoli di oblio, awenne nel 1822 quan- do dietro Paltare della chiesa di St. Wolfgang am Abersee nell’Alta Austria (Salz kammergut), si scopri un’ iscrizione in latino che gliene attribuiva la paternitä: ”Benedictus abbas in mansee hoc opus fieri fecit ac complevit per magistrum Michaelem Pacher de prawneck Anno Domini MCCCCLXXXI” (Benedetto

aba- te di Mondsee fece fare e portö a compimento quest’ opera per mezzo del maestro Michael Pacher di Brunico nell’Anno del Signore 1481). Gli studi su Michael Pacher ebbero inizio nel 1838 e proseguono tuttora. Su di lm sono state scritte diverse biografie sia in italiano che in tedesco ed una e sfäta tra- dotta anche in inglese. Della sua opera, malgrado lo scempio fattone soprattutto nel periodo barocco, ci rimangono ancora diverse testimonianze. Oltre a quelle giä citate ricordiamo Paltare

della vecchia chiesa parrocchiale di Gries (Bolzano). A Innsbruck, al Museo "Ferdinandeum”, e conservata una por- tella dell’altare di Wilten insieme ad un’ immagine di S. Lorenzo di cui non si co- nosce pero la provenienza. Alla ”Alte Pinakothek” di Monaco di Baviera si pos- sono ammirare l’Incoroftazione di Maria, proveniente dal castello di Ambras presso Innsbruck, Paltare del Dottori della Chiesa, trafugato da Novacella (Bres- sanone) durante P occupazione bavarese, e le porteile di un altro

altare ad ante, forse quello di San Lorenzo di Sebato. Sempre a Monaco, ma al "Bayrisches Na tionalmuseum”, e conservata una statua di S. Lorenzo, parte sicuramente di un’ opera piü grande di cui perö si e persa la memoria. Al "Museum Johanneum” di Graz (A) si possono ammirare le tavole dell’altare dedicato a Thomas Becket, provenienti dall’abazia di Novacella. Alla "Österreichische Galerie” di Vienna si trovano quattro tavolette provenienti da una predella del monastero di Wilten (Innsbruck), due

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Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1988
Brunico : passato, presente e dintorni
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Seite 14 von 132
Autor: Pellizzari, Marco / Marco Pellizzari
Ort: Spinea
Verlag: Ed. Multigraf
Umfang: 125 S. : zahlr. Ill., Kt.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Bruneck ; s.Heimatkunde<br>g.Bruneck ; z.Geschichte
Signatur: II 94.364
Intern-ID: 108030
17,9° (Jentsch). D’inverno, soprattutto alla confluenza delle valli laterali, si rag- giungono minime intorno ai - 27°, mentre d’estate la colonnina del mercurio puö superare anche i + 30°. La media annuale delle precipitazioni nella zona di Bruni- co si aggira sugli 800 millimetri. FONTI: < FRASS Hermann, Val Pusteria, Bolzano, Athesia, 1982. JENTSCH Christoph, Das Brunecker Becken, Innsbruck, Wagner, 1962. X KLEBELSBERG Reimund, ”Aus der jüngsten geologischen Vergangenheit der Brunecker

neolitica di pietra verde levigata del tipo a tallone appuntito, venuta alla luce a Rasun di Sopra nel 1960. A giudicare dal sito del ritrovamento sembra di poter stabilire che l’insediamento neolitico si trovasse sul conoide di deiezione che scende verso il Rio Anterselva. Come giä accennato nel capitolo precedente, ö infatti ipotizzabile che il fondovalle fosse in buona parte paludoso e per trovarvi i primi insediamenti stabili, o una consistente espansione della fre- quentazione umana, si deve

attendere fino all’Etä del Bronzo (ca. 1700 a.C.). A partire dall’Etä del Rame o Eneolitico (2500-1800 a.C.) la presenza dell’uomo nella conca brunicense e documentata senza soluzione di continuitä fino in epo- ca storica. Nel 1975, nel corso dei lavori di ristrutturazione di Castel Badia/Son- nenburg a San Lorenzo, l’archeologo brunicense Reimo Lunz, direttore del Mu seo Civico di Bolzano, riportö alla luce strumenti in pietra risalenti appunto all’Etä del Rame. Pur nella loro unicitä essi richiamano

favorevole all’insediamento anche per ragioni strategiche legate alla natura del terreno ed alla coincidenza con lo sbocco della Val Badia che, al contrario della Valle Aurina, rivestiva giä una certa importanza fin dai tempi piü antichi. Costituiva infatti il percorso piü breve per i contatti con la Valle Padana e quindi con la regione mediterranea. All’Etä del Bronzo (1500-1000 a.C.) risalgono i pani di fusione in rame grezzo ri trovati, oltre che al Temerbühel presso San Lorenzo, anche a Brunico nei

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Südtiroler Dorfbücher
Jahr:
1988
Brunico : passato, presente e dintorni
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Seite 111 von 132
Autor: Pellizzari, Marco / Marco Pellizzari
Ort: Spinea
Verlag: Ed. Multigraf
Umfang: 125 S. : zahlr. Ill., Kt.. - 1. ed.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Bruneck ; s.Heimatkunde<br>g.Bruneck ; z.Geschichte
Signatur: II 94.364
Intern-ID: 108030
” e la ferro- via. Nello stesso tempo occupo le massime cariche giudiziarie della regione. Nel 1848 fu eletto nel consiglio regionale del Tirolo e quindi al parlamento di Vienna. Dal 1861 fino alla morte, 1’8 dicembre del 1862, fu presidente della giunta regio nale del Tirolo. Per i suoi alti meriti fu insignito dell”’Ordine di Francesco Giu seppe”. Hugo KLEIN (Brunico 1883 - Innsbruck 1970) Prima insegnante e poi preside di una scuola superiore di Innsbruck, Klein si de- dicö con passione alte Studio

della storia e delle tradizioni della sua terra. Pubbli- cö numerosi articoli e studi sull’argomento fra cui ricordiamo ’Tiroler Heilbäder und Gesundquellen” (Bagni e fonti termali del Tirolo). In omaggio alla sua cittä pubblicö sulla rivista ”Der Schiern” un articolo intitolato "Alte brunecker Erin nerungen” (Antichi ricordi brunicensi). Gustav KUPRIAN (Brunico - Innsbruck 1953) Pioniere della formazione professionale, fu fra i promotori della riforma del siste- ma degli istituti di formazione

professionale del Tirolo, riforma poi ripresa da altri paesi di lingua tedesca. Scrisse anche numerosi articoli sull’argomento sulla rivi sta didattica "Österreichische Berufschulbildung”. Johann Georg MAHL (Rattenberg 1823 - Brunico 1901) Fra tutti i personaggi finora citati Mahl fu quello che piü si adoperö per Brunico, sua cittä di adozione. Proveniente da Innsbruck, dove a 16 anni aveva iniziato a lavorare come apprendista in una tipografia, nel 1849 approdö a Brunico dove ne apn una sua, la prima

in cittä. Appena un anno dopo fondö il "Pustertaler Bote”, un settimanale locale che usci regolarmente fino al 1927. Nel 1853 Mahl fu eletto nella giunta municipale di cui fece parte per quasi mezzo secolo. Nel 1864 fondö il corpo volontario dei vigili del fuoco e nel 1870 lo ”Stadtverschönerungs-Ve- rein”, una sorta di pro loco cittadina, la prima in tutta la regione, di cui rimase pre sidente fino alla morte. Si devono alla sua iniziativa, tra l’altro, le strade che con- ducono alla Villa del Bosco

ed i relativi glorietti. A lui si devono pure numerose fotografie della disastrosa alluvione che colpi la cittä e l’intera vallata nel 1882. Fu inoltre membro del consiglio direttivo della Cassa di Risparmio di Brunico e della Camera di Commercio di Bolzano. Johann Georg Mahl fu, per un certo pe riodo, sindaco di Brunico.

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