241 Ergebnisse
Sortieren nach:
Relevanz
Relevanz
Erscheinungsjahr aufsteigend
Erscheinungsjahr absteigend
Titel A - Z
Titel Z - A
Bücher
Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Pädagogik, Unterricht , Recht, Politik
Jahr:
1986
¬L'¬ unità d'Europa e il problema educativo nel mondo culturale italiano e nel mondo culturale tedesco : atti del XVI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 20 ottobre 1979
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/4889/4889_151_object_5791377.png
Seite 151 von 392
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <16, 1979, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Ort: Meran
Umfang: XXXIX, 341 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und das Erziehungsproblem in der deutschen und italienischen Kulturwelt Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Europäische Integration ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <1979>
Signatur: II Z 759/16(1979)
Intern-ID: 62146
Vepoca delle riforme, vengono dal vertice le disposizioniperché nelle Università le materie scientifiche non vengano piü insegnate in latino, ma vengano inse- gnate nella lingua volgare, normale. E una rivoluzione nell’insegnamento, ma non solo nelVinsegnamento. Stavo facendo due annifa delle ricerche su Volta e mi ero vista tutto ilprimoperiodo della sua attività con unaproduzione scienti- fica in latino, il secondo periodo con la produzione scientifica in italiano. E da questo momento che

l’Europa perde la lingua universale della sua cultura ed incomincia la torre di Babele, perché non solo perde la lingua universale della cultura, ma entrano anche nelgioco delle relazioni sociali, e poi delle relazioni culturali, le altre lingue chefino a quel momento erano rimaste soprattutto come lingue di una relativamente ristretta area, cio'e inglese e tedesco. La questione aveva avuto immediato riflesso anche nelle disposizione per la strutturazione nuova delle scuole, nel momento in cui lo Stato

per laprima volta si interessava della scuola, non piü solo delle Università, ma della Scuola Media e della Scuola Elementare e, sottraendola alViniziativa privata, la regolamentava: le famose Scuole Normali, ma non solo quelle. In questo momento nasce e sipone come problema deipedagogisti dell’epoca e dei legislatori dell’epoca Ílproblema delVinsegnamento della Ungua straniera come materia d’obbligo nelle scuole, mentreprima questa lingua non esiste, cioe i corsi ufficiali non la contemplano

. Io guardavo i programmi delle Scuole gesuitiche, dei Barnabiti, etc.: erano di solito programmi umanistici, Di fianco a questo tutta la gente sapeva peró il francese o sapeva un ’altra lingua moderna, ma se la studiava perproprio conto, cosi come c’erano scuole di lingue straniere per le attività commerciali; erano scuole private, erano iniziative parallele ai corsi ufficiali. Da questo momento invece la lingua straniera entra nelprogramma ufficiale delle scuole e direi che si éfatto moltoparlare

in questo periodo e in questigiorni di Europa e diproblemi delVinsegnamentoper VEuropa. Penso che una dellegrosse questioni, dellegrosse diffcoltà che l’Europa dovrà superare sarà quella di superare questa Babele delle lingue e di riuscire a trovare un Unguaggio comune in cui intendersi.» Infine le considerazioni del Professor Aurelio VALERIANI: «Un problema, importante e discusso, riguardante Vinsegnamento della storia, é quello relativo ai libri di testo, sia a livello di Scuola secondaria superiore

2
Bücher
Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Pädagogik, Unterricht , Recht, Politik
Jahr:
1986
¬L'¬ unità d'Europa e il problema educativo nel mondo culturale italiano e nel mondo culturale tedesco : atti del XVI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 20 ottobre 1979
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/4889/4889_229_object_5791514.png
Seite 229 von 392
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <16, 1979, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Ort: Meran
Umfang: XXXIX, 341 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und das Erziehungsproblem in der deutschen und italienischen Kulturwelt Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Europäische Integration ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <1979>
Signatur: II Z 759/16(1979)
Intern-ID: 62146
problemi delPumanità, nel contesto sociale italiano, europeo, mondiale, e quindi a fare acquisire comportamenti civilmente e socialmente responsabili». Si assegna, tra gli obiettivi: «la crescita della volontà di partecipazione personale alla soluzione dei pro- blemi dell’uomo della società nazionale e internazionale». Quali contenuti specifici si indica esplicitamente, insieme allo studio e approfondimento della lingua italiana, «la conoscenza delle fun- zioni e delle attività dei principali

organismi di cooperazione e di integrazione europea, nonché l’attenzione per i problemi delle minoranze linguistiche per quanto riguarda il loro significato e valore sul piano culturale e sociale». Infine, circa i temi da appro- fondire gradualmente, viene chiaramente indicata la necessità di raffrontare il testo della Costituzione italiana con i testi costitu- zionali di altri stati soprattutto europei. Per realizzare gli obiettivi che si propone Pinsegnamento della storia, tra i quali il superamento

dei dannosi nazionalismi, si sug- gerisce agli insegnanti di privilegiare gli aspetti connessi con la formazione e lo sviluppo (in particolare nel mondo classico e nelPEuropa moderna, medievale e contemporanea) delle forme di organizzazione della vita associata, nei loro risvolti politici e culturali, nonché delle istituzioni religiose e giuridico-ammini- strative, ecc. Viene ribadita inoltre «la necessità di fornire Pinfor- mazione basilare sulla storia delle singole minoranze lingui- stiche

presenti in Italia». Per quanto concerne poi Pinsegnamento della lingua straniera, dopo aver riconosciuto il contributo che esso apporta ad allar- gare gli orizzonti culturali dell’allievo «in quanto la lingua rispec- chia i diversi modi di vivere delle comunità che la parlano, ed esprime in modo diverso i dati dell’esperienza umana», viene sot- tolineata Pimportanza della lingua straniera quale strumento di comunicazione «tenendo conto che si vive in un’epoea in cui le relazioni con gli altri paesi

3
Bücher
Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Pädagogik, Unterricht , Recht, Politik
Jahr:
1986
¬L'¬ unità d'Europa e il problema educativo nel mondo culturale italiano e nel mondo culturale tedesco : atti del XVI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 20 ottobre 1979
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/4889/4889_346_object_5791721.png
Seite 346 von 392
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <16, 1979, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Ort: Meran
Umfang: XXXIX, 341 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und das Erziehungsproblem in der deutschen und italienischen Kulturwelt Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Europäische Integration ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <1979>
Signatur: II Z 759/16(1979)
Intern-ID: 62146
di scorrimento verso l’università e verso le occupazioni. Altre critiche riguardano il suo stato di conflittualità permanente, gene- rato dall’astrattismo rivoluzionario; il suo disordine gestionale, provocato dall’appropriazione ingiustificata, da parte di alcune sue componenti, di competenze e di funzioni non pertinenti; la sua dequalificazione, originata dai miti dell’uguaglianza o delle culture alternative e dall’impreparazione degli insegnanti; i tentativi di autogestione deglí studenti, prodotti

. La politica scolastica — per ovviare alla crisi del sistema formativo — sta seguendo in Europa due vie, a cui corrispondono altrettanti modelli di svi- luppo: la via delle riforme che consentono di riordinare o ristrutturare set- torialmente il sistema scolastico esistente per rispondere piú alle sollecita- zioni immediate che a quelle profonde della società in trasformazione; e la via di un profondo cambiamento delle strutture formative nella prospettiva dell’educazione permanente, dell’integrazione

europea e, conseguente- mente, della nascita di «una comunità europea dell’educazione». Le tendenze generali e comuni di questa politica dell’educazione nei paesi che fanno parte della Comunità europea si possono sintetizzare nelle seguenti: 1) La politica europea dell’educazione si fonda, anzitutto, sullo scambio delle informazioni circa le strutture scolastiche, i certificati e i diplomi, i metodi pedagogici ecc. Provvede a metterle in comune allo scopo di garantire una politica comune

dell’educazione; assicurare un costante confronto delle politiche dell’educazione degli Stati membri; rivedere i diversi sistemi educativi in ordine a comuni obiettivi. 2) Questa politica, poi, tende a garantire a tutti i ragazzi l’uguaglianza delle possibilità ed il pieno accesso a tutte le forme di insegnamento, elimi- nando o riducendo gli ostacoli che impediscono loro di portare a ter- 300

4
Bücher
Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Pädagogik, Unterricht , Recht, Politik
Jahr:
1986
¬L'¬ unità d'Europa e il problema educativo nel mondo culturale italiano e nel mondo culturale tedesco : atti del XVI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 20 ottobre 1979
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/4889/4889_293_object_5791625.png
Seite 293 von 392
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <16, 1979, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Ort: Meran
Umfang: XXXIX, 341 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und das Erziehungsproblem in der deutschen und italienischen Kulturwelt Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Europäische Integration ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <1979>
Signatur: II Z 759/16(1979)
Intern-ID: 62146
peo; né ha preteso che ad una professionalità moderna ed aperta, ma solida e ben configurata, fosse dedicata la parte di gran lunga premi- nente degli studi universitari. Si é, insomma, seguita la via piu facile del facile arbitrio, dimenticando il rilievo che oggi riveste la prepara- zione specifica e conoscitiva approfondita dell’attività professionale. Senza dire della necessaria rispondenza, per una solida formazione professionale, delle strutture alla quantità di elementi immessi negli

connessione piú viva ed equilibrata tra Università e vita soeiale è egualmente possibile uno sviluppo su linee di un avanza- mento equilibrato. Non è piú accettabile, intanto, che le Università maggiori e minori non possano limitare le iscrizioni in relazione alle capacità delle rispettive strutture; non si tratta tanto di «numero chiuso», quanto di «numero rispondente» alle strutture di cui ogni Università dispone. Occorre che le strutture delle Università cosid- dette minori siano piú adeguatamente

utilizzate e che d’altra parte si evitino eccessivi affollamenti nelle grandi sedi universitarie, a tutto detrimento della formazione dei giovani. È del pari importante che ogni Università stringa rapporti costrut- tivi col territorio nel quale opera, soprattutto per una chiara determi- nazione delle possibilità di lavoro che lo caratterizzano. È passato il tempo in cui la iscrizione dei giovani all’Università poteva essere gui- data in modo esclusivo o da tradizioni familiari, o dalle cosiddette

vocazioni individuali; oggi inevitabilmente incidono nell’orienta- mento dei giovani la chiara conoscenza delle disponibilità di lavoro, la sua rispondenza con la configurazione del territorio. Non si tratta tanto di pensare ad una rigida determinazione delle scelte, quanto di renderle piu concrete attraverso una ampia e precisa informazione. È ben vero che a tale informazione, ampia e circostanziata, si dovrebbe 247

5
Bücher
Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Pädagogik, Unterricht , Recht, Politik
Jahr:
1986
¬L'¬ unità d'Europa e il problema educativo nel mondo culturale italiano e nel mondo culturale tedesco : atti del XVI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 20 ottobre 1979
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/4889/4889_191_object_5791449.png
Seite 191 von 392
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <16, 1979, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Ort: Meran
Umfang: XXXIX, 341 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und das Erziehungsproblem in der deutschen und italienischen Kulturwelt Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Europäische Integration ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <1979>
Signatur: II Z 759/16(1979)
Intern-ID: 62146
Per ragioni culturali ed economiche, nel XIX secolo l’inglese entra a poco a poco in concorrenza con il francese, anche se, inizialmente, in campi piu pratici. Nella diplomazia comincia ad essere presente, soprattutto per influsso americano, nei trattati di pace successivi alla prima guerra mondiale. L’in- glese e il francese furono le lingue della Società delle Nazioni. A1 momento della costituzione dell’ONU, a differenza del francese, l’inglese non ebbe difficoltà ad imporsi come una delle

delle lingue ufficiali è limitato, resta immu- tato «espresso riconoscimento della molteplicità e dell’equiparazione di tutte le lingue europee» che, come espressione dell’individuahtà europea, devono essere non solo riconosciute ma anche sostenute e incrementate. All’apprendimento delle altre lingue europee deve quindi venire attri- buita un’importante funzione in vista di un’Europa realmente unita. Si rifiuta perció nelle CommissÍoni europee sia un’egemonia de iure di una lingua che l’introduzione

di una lingua artificiale. Ogni europeo dovrebbe essere in grado, e questa è la meta da raggiungere, di riconoscere, o piuttosto, di impiegare almeno una, ma ancora meglio se due lingue straniere. A questo scopo delle Commissioni europee elaborano proposte e metodi di insegnamento e mettono a disposizione del materiale. Nonostante le dichiarazioni programmatiche del Consiglio dei Ministri europeo, la realtà è molto diversa. Se qualcosa è avvenuto nel campo dell’istruzione per adulti, grazie a moderni

6
Bücher
Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Pädagogik, Unterricht , Recht, Politik
Jahr:
1986
¬L'¬ unità d'Europa e il problema educativo nel mondo culturale italiano e nel mondo culturale tedesco : atti del XVI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 20 ottobre 1979
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/4889/4889_80_object_5791254.png
Seite 80 von 392
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <16, 1979, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Ort: Meran
Umfang: XXXIX, 341 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und das Erziehungsproblem in der deutschen und italienischen Kulturwelt Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Europäische Integration ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <1979>
Signatur: II Z 759/16(1979)
Intern-ID: 62146
uno spirito di collaborazione, possibile su un piano di reciproca dedi- zione personale, permetterà quella convivenza, che non è unitario livellamento e conformismo, ma estrema articolazione, e dunque varietà, del sistema sociale. Solo per questa via, una Europa, unita ma varia, permetterà, oltre la coesistenza delle singole nazionalità, il loro reciproco comune convivere. Se l’Europa vuole avere un suo volto - altrettanto si dica per l’uomo europeo - ció sarà possibile soltanto se le nazioni

(anche delle classi), e infme anche l’assolutismo politici. Se oggi, nel quadro delle rivoluzioni socialiste, si mira al riconosci- mento ed alla realizzazione dei diritti, del singolo come delle classi sociali, attraverso l’equiparazione dei ruoli, si deve accettare che, per questa via, lungi dall’assumere la convivenza europea come obiettivo da raggiungere, si abbia inevitabilmente la vittoria del piú forte sul debole: e poco conta allora se ció potrà essere giustificato in nome del criterio

democratico della maggioranza. Se a questo ci si limita, inevitabile è pervenire al criterio delle democrazie orientali; per le quali, poiché è inevitabile che le minoranze si adattino alle scelte maggioritarie, ne conseguirà che maggioranza è uguale totalità. Gli attuali dibattiti intorno al «dissenso» ne possono dare preeisa con- ferma. La verità è che, se il diritto del singolo vuole essere veramente, cioè di fatto, riconosciuto, esso non puó significare se non possibilità di dissentire anche dalla

7
Bücher
Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Pädagogik, Unterricht , Recht, Politik
Jahr:
1986
¬L'¬ unità d'Europa e il problema educativo nel mondo culturale italiano e nel mondo culturale tedesco : atti del XVI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 20 ottobre 1979
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/4889/4889_228_object_5791513.png
Seite 228 von 392
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <16, 1979, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Ort: Meran
Umfang: XXXIX, 341 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und das Erziehungsproblem in der deutschen und italienischen Kulturwelt Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Europäische Integration ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <1979>
Signatur: II Z 759/16(1979)
Intern-ID: 62146
all’insegnamento del latino, al diverso peso attri- buito alle materie di studio, alla presenza delle classi differen- ziali), hanno convinto, anche a seguito delle nuove disposizioni emanate dai Decreti delegati (di cui parleremo), di procedere alla modifíca dei programmi che, per la verità, è andata oltre la previ- sione di apportare dei semplici «ritocchi». I nuovi programmi emanati nel 1978 non intendono peró met- tere in discussione la legge del 1962, ma soltanto allargare e approfondire il discorso

, peraltro già pre- viste in precedenti disposizioni di legge (n. 348 e n. 517), possono essere ricondotte alle seguenti: eliminazione del latino come materia a sé stante ma riconosciuto come una delle componenti implicite della lingua italiana anche nei suoi sviluppi storici; eliminazione degli insegnamenti facoltativi; scomparsa delle classi differenziali per favorire I’inserimento degli alunni portatori di handicaps nelle classi normali (tale pratica è attualmente oggetto di revisione); ado- zione

di nuovi criteri di valutazione. Particolare rilievo, in prospettiva europea, assumono gli insegna- menti della educazione civica, della storia, della lingua straniera. Per quanto riguarda l’educazione civica, i programmi impe- gnano tra l’altro, i docenti a «far maturare la coscienza delle responsabilità morali, civiche, politiche, comunitarie di fronte ai 182

8
Bücher
Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Pädagogik, Unterricht , Recht, Politik
Jahr:
1986
¬L'¬ unità d'Europa e il problema educativo nel mondo culturale italiano e nel mondo culturale tedesco : atti del XVI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 20 ottobre 1979
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/4889/4889_234_object_5791523.png
Seite 234 von 392
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <16, 1979, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Ort: Meran
Umfang: XXXIX, 341 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und das Erziehungsproblem in der deutschen und italienischen Kulturwelt Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Europäische Integration ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <1979>
Signatur: II Z 759/16(1979)
Intern-ID: 62146
zioni; è sufficiente indicarne sommariamente gli aspetti piú caratterizzanti. Alla concezione monadistica del presente ordinamento si viene sostituendo quella di una scuola intesa come «comunità edu- cante», con una propria autonomia e con una dimensione sociale di indubbia rilevanza. II coinvolgimento nella funzione educa- tiva delia scuola: dei docenti, delle famiglie, degli alunni, delle forze sociali, vuol dire in concreto abbandonare il criterio dell’organizzazione burocratica, per

assumere quello della orga- nizzazione pedagogica, che muove dalle effettive richieste dei fruitori del servizio scolastico. La programmazione educativa, Padeguamento dei programmi alla realtà ambientale, l’integra- zione scolastica, la sperimentazione didattica, la valutazione, il recupero dei disadattati, l’aggiornamento dei docenti, sono tutte funzioni demandate alla collegialità delle varie componenti che collaborano alla gestione della scuola, a garanzia di democrati- cità e di partecipazione

responsabile. Dobbiamo peró riconoscere che la gestione sociale della scuola in Italia presenta motivi di perplessità circa la sua realizzazione pratica, in quanto il controllo sociale, e quindi necessariamente anche politico, corre il rischio di soverchiare il controllo pedago- gico, e quindi di fare della scuola un luogo di conflittualità o quanto meno l’espressione di un vacuo parlamentarismo. Inoltre, l’impreparazione delle famiglie e degli stessi docenti a questo nuovo modo di essere e di fare scuola

, rende difficile rea- lizzare un’effíciente collegialità, e favorisce: o forme di parteci- pazione non competenti oppure disinteresse e rifiuto della parte- cipazione stessa, e con ció anche disinteresse alla nuova espe- rienza democratica. Queste oggettive difficoltà non devono peró cancellare il signifi- cato e il valore delle profonde innovazioni introdotte dai Decreti delegati. Sono i primi anni di un rodaggio difficile e delicato. Spetta soprattutto ai docenti e a quanti nella scuola partecipano

9
Bücher
Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Pädagogik, Unterricht , Recht, Politik
Jahr:
1986
¬L'¬ unità d'Europa e il problema educativo nel mondo culturale italiano e nel mondo culturale tedesco : atti del XVI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 20 ottobre 1979
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/4889/4889_194_object_5791454.png
Seite 194 von 392
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <16, 1979, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Ort: Meran
Umfang: XXXIX, 341 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und das Erziehungsproblem in der deutschen und italienischen Kulturwelt Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Europäische Integration ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <1979>
Signatur: II Z 759/16(1979)
Intern-ID: 62146
niente ma non puó valere come soluzione ideale, in quanto la compren- sione realmente precisa e piena di una lingua straniera, delle sue strutture e delle sue sfumature non puó non presupporre un certo grado di attiva padronanza della lingua stessa. - Relativamente alle sterili controversie sul primato linguistico che continuamente hanno luogo all’interno degli orga- nismi europei, sarebbe auspicabile una separazione fra lingua e politica, ma non si puó non ammettere che i problemi linguistici

sopranazionali non possono essere risolti senza il contributo dei pohtici; c’é da aggiungere poi che la politica culturale - cui fa capo anche l’insegnamento delle lingue stra- niere - segue un indirizzo che nelle sue linee essenziali è determinato pro- prio dai politici. - Con la proposta di considerare l’inglese, nella sua qualità di mezzo di comunicazione linguistica piú diffuso nel mondo, come «hors concours», e perció non come lingua straniera vera e propria, potrei anche consentire: in molte

da affrontare. Sulla base delle esperienze fatte a partire dalla metà di questo secolo risulta che il latino non è affatto unanimemente considerato una lingua neutrale, al contrario, esso è a molti sospetto (in particolare anche ad autorevoli politici) in quanto lin- gua della Chiesa e della borghesia colta, Dato che difficilmente, poi, le scuole elementari - dove da un certo tempo, nelle ultime classi vengono impartite lezioni di lingua straniera - inserirebbero il latino nel loro pro- gramma di studi

10
Bücher
Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Pädagogik, Unterricht , Recht, Politik
Jahr:
1986
¬L'¬ unità d'Europa e il problema educativo nel mondo culturale italiano e nel mondo culturale tedesco : atti del XVI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 20 ottobre 1979
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/4889/4889_382_object_5791782.png
Seite 382 von 392
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <16, 1979, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Ort: Meran
Umfang: XXXIX, 341 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und das Erziehungsproblem in der deutschen und italienischen Kulturwelt Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Europäische Integration ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <1979>
Signatur: II Z 759/16(1979)
Intern-ID: 62146
. C’é in questa dottrina politica, collegato alla società e al diritto, un momento culminante dell’oggettività rosminiana, una delle forme di ogget- tivazione dell’idea dell’essere di cui si costituisce l’intelligenza umana onde il soggetto «vede l’idea dell’essere, oggetto», come dice lo stesso Rosmini nel Nuovo saggio sulVorigine delle idee (Ed. Naz. a cura di F. Orestano, Roma, 1934, p. 14). Se l’idea dell’essere accende la luce dell’intelligenza ed è ogget- tiva in quanto ci fa conoscere

consapevolezza di sé. L’essere è la verità, è principio unificatore delle intelligenze. Da questa comunione nella verità nasce la comunione nell’amore, ché la volontà è il momento pratico dell’intelli- genza e l’amore è proprio comunione delle volontà. Amare poi è realizzare la persona, come ció che dev’essere, nei suoi fíni, nella sua libertà e quindi nella sua vocazione. Perció quando ama, l’uomo «desidera e procaccia il bene della amata persona, senza alcuna considerazione del bene proprio, talora anche

11
Bücher
Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Pädagogik, Unterricht , Recht, Politik
Jahr:
1986
¬L'¬ unità d'Europa e il problema educativo nel mondo culturale italiano e nel mondo culturale tedesco : atti del XVI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 20 ottobre 1979
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/4889/4889_339_object_5791709.png
Seite 339 von 392
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <16, 1979, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Ort: Meran
Umfang: XXXIX, 341 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und das Erziehungsproblem in der deutschen und italienischen Kulturwelt Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Europäische Integration ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <1979>
Signatur: II Z 759/16(1979)
Intern-ID: 62146
d’Arcais, nella vita dell’occidente. Non di meno, sempre e inevitabilmente ne risalta uno «specifico», la capacità di restituire l’uomo a migliori garanzie, rispetto agli arbitri dell’antropocentrismo e dél tecnicismo contemporanei, grazie alle garanzie che gli provengono dalla sua qualità creaturale e, quindi, dalla sua insopprimibile dimensione verticale. Ció schiude rasserenanti orizzonti alla delicata partita dei diritti e dei doveri, delle prevaricazioni e delle soggezioni, inscrivendo nella

organizzazione collettiva. Ma si tratta d’una parte ben delimitata e precisata, che lascia intatta la dialettica dei diritti personali d’ognuno, in ognuno riconoscibili e da riconoscersi, tosto afferendo al ver- sante delle obbligazioni interpersonali, peraltro non piú nell’ambiguo giuoco dei rapporti di forza insiti o nel vieto postulato della demarcazione dei diritti dell’uno ove inizino quelli altrui o in quello altrettanto manipola- bile della demarcazione dei diritti del singolo ove abbiano a porsi

in eserci- zio quelli del sistema politico. Di piu: vengono cosi a conciliarsi, in equilibrata ed armonica ricongiun- zione, i termini del distintivo individuale (la singolarità, irrepetibile, d’ogni persona) e della compresenza comunitaria. Ogni uomo nasce, rivolto alla fruizione delle opportunità offertegli nella sua condizione esistenziale, essendo portatore di potenzialità proprie, insiste in lui al concepimento, destinate, con la loro realizzazione, a sempre piú attuare l’originale e inconfondibile

12
Bücher
Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Pädagogik, Unterricht , Recht, Politik
Jahr:
1986
¬L'¬ unità d'Europa e il problema educativo nel mondo culturale italiano e nel mondo culturale tedesco : atti del XVI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 20 ottobre 1979
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/4889/4889_71_object_5791239.png
Seite 71 von 392
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <16, 1979, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Ort: Meran
Umfang: XXXIX, 341 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und das Erziehungsproblem in der deutschen und italienischen Kulturwelt Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Europäische Integration ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <1979>
Signatur: II Z 759/16(1979)
Intern-ID: 62146
logica delle idee. II fatto b un Parlamento di eletti a suffragio univer- sale, chiamati a rappresentare - in qualche modo o in tutti i modi pos- sibili - l’Europa; attraverso essi sono impegnati, piü ancora che i governi, quei partiti che della sovranità democratica sono oggi i custodi tenaci ed insopprimibili. E ció a dispetto di tutte le critiche che alla partitocrazia possono essere mosse. II fatto stesso che al di là delle indubbie differenze, si sia organizzato un consenso europeo fra i diversi

socialismi, o tra i diversi partiti democristiani - e altrettanto dicasi per tutti gli altri partiti, compresi quelli comunisti - porta, non puó non portare, ad un inevitabile superamento delle insopprimibili strutture della politica interna, e quindi a tradurre il tatticismo del momento in una visione strategica, da cui a sua volta trarrà benefici la prassi giornaliera di ciascuna ideologia. È proprio per la presenza dei partiti che l’Europa - comunque fatta - sarà una entità supernazionale che non

negazione, di siffatti valori finirebbe infatti per riper- cuotersi negativamente, all’interno di ciascun Stato, con danni verifi- cabili anche a livello egoistico. È inevitabile che per l’Europa awenga quel che è awenuto e sta awenendo nel rapporto tra Stato e regioni. Non il frantumamento, come si è detto, della unità nella molteplicità regionalistica, bensi la dinamica delle articolazioni, la rivitalizzazione del periferico nei confronti del buroeraticismo accentratore. Certamente siffatto

13
Bücher
Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Pädagogik, Unterricht , Recht, Politik
Jahr:
1986
¬L'¬ unità d'Europa e il problema educativo nel mondo culturale italiano e nel mondo culturale tedesco : atti del XVI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 20 ottobre 1979
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/4889/4889_213_object_5791487.png
Seite 213 von 392
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <16, 1979, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Ort: Meran
Umfang: XXXIX, 341 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und das Erziehungsproblem in der deutschen und italienischen Kulturwelt Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Europäische Integration ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <1979>
Signatur: II Z 759/16(1979)
Intern-ID: 62146
2) la chiesa cattoÜca romana oggi non è piu l’unica forza religiosa — anche se in termini di percentuale ad essa appartiene ancora la maggioranza della popolazione europea — se si considera: a) il pluralismo delle confessioni esistente fin dalla riforma; b) il pluralismo delle religioni che negli ultimi decenni si estende sempre di piu in Europa (attraverso l’immigrazione di persone appartenenti a reli- gioni di diffusione mondiale ma di natura non cristiana: lavoratori stranieri e profughi dal

vicino e dall’estremo oriente e dall’Africa); a questo si aggiunge c) l’influsso sempre piú potente delle ideologie materialistico-ateistiche sull’uomo europeo e d) un pluralismo di valori nel senso della crescente messa in discussione di un consenso — una volta indiscutibile — ai valori relativi all’etica ed alla concezione del mondo (si pensi ad esempio al dibattersi del problema dell’aborto su tutto il territorio europeo, una volta inconcepibile, oppure alla discussione sui valori di base che

unita non dovrà diventare un’en- tità unica sotto il profilo etnico, culturale e politieo, ma un’«unità nella plu- ralità»? 1) Conseguente educazione dell’uomo nello spirito della religione cri- stiana perché essa è piú conforme allo spirito europeo, alla storia e tradi- zione d’Europa; 2) educazione volta alla tolleranza e all’ecumenismo nei confronti delle altre religioni cristiane; 3) informazione obiettiva sulle altre religioni e sulle concezioni del mondo non cristiane connessa ad una giusta

14
Bücher
Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Pädagogik, Unterricht , Recht, Politik
Jahr:
1986
¬L'¬ unità d'Europa e il problema educativo nel mondo culturale italiano e nel mondo culturale tedesco : atti del XVI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 20 ottobre 1979
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/4889/4889_298_object_5791633.png
Seite 298 von 392
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <16, 1979, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Ort: Meran
Umfang: XXXIX, 341 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und das Erziehungsproblem in der deutschen und italienischen Kulturwelt Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Europäische Integration ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <1979>
Signatur: II Z 759/16(1979)
Intern-ID: 62146
ci riferiscono il testo delle lezioni tenute dai «magistri» medievali nell’Uni- versità indicano gli studenti come «socii». Tuttavia il «magister» (ed è questo Íl secondo aspetto delI’Università medievale che volevo richiamare) non manca di pronunciarsi e di assumere, pur nella associazione, una precisa responsabilità scientifica; la didattica prevede tutta una graduatoria com- plessa di esercizi per la ricerca, ma l’intervento del «magister» è elemento determinante di esssa. Se poi si volesse tener conto

del fatto che nella età medievale le varie Facoltà sono disposte secondo un ordinamento che rispecchia una sorta di gerarchia nell’organizzazione dei vari campi del sapere (si pensi al primato della Facoltà teologica ed al posto che occupano gli strumenti logici nella Facoltà delle arti), si troverebbe in esso la premessa della odierna ricerca dell’unità del sapere. Indubbiamente l’Università dei nostri giorni deriva piú direttamente dalle strutture culturali dell’Illumi- nismo che dall’Università

si fossero affermati tre tipi diversi di scuola superiore; vicino infatti all’Accademia di Platone, si ebbero la scuola pitagorica e la scuoJa dei sofisti; e se la prima è prevalente- mente volta alla ricerca teorica, nei suoi aspetti piu generali, la seconda ha per obiettivo immediato la ricerca scientifica, mentre Ja terza ha di mira l’esercizio delle arti e dell’attività politica. Non è sempre facile risolvere in modo adeguato la fusione di ricerca scientifica e di formazione professio- nale

, ma è certo che è questa una delle direzioni ideali dell’impegno della Università dei nostri giorni. U Professor S a n t i n e 11 o infine chiede se, nella attuale crisi dell’Uni- versità, entri in crisi la formazione dell’uomo nei suoi aspetti piú generali o si inceppi il funzionamento del modello istituzionale al quale piú immedia- 252

15
Bücher
Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Pädagogik, Unterricht , Recht, Politik
Jahr:
1986
¬L'¬ unità d'Europa e il problema educativo nel mondo culturale italiano e nel mondo culturale tedesco : atti del XVI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 20 ottobre 1979
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/4889/4889_89_object_5791269.png
Seite 89 von 392
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <16, 1979, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Ort: Meran
Umfang: XXXIX, 341 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und das Erziehungsproblem in der deutschen und italienischen Kulturwelt Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Europäische Integration ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <1979>
Signatur: II Z 759/16(1979)
Intern-ID: 62146
, ed infatti lo stesso King riconosce «che al momento attuale in Europa l’unica speranza per un maggiore sviluppo industriale e commerciale è costituita dalla possibilità di creare una vasta area di interdipendenza internazionale, con un grandissimo mercato». 8) Non si vuole certo negare l’importanza del fattore economico, condizione indispensabile per il benessere delle genti: ma si è preoc- cupati che la dimensione europea si riduca a questo fattore, o almeno sia considerata troppo prevalentemente

delle cri- tiche da piú parti mosse alle tesi del produttivismo consumistico. Anche per questo ci sembra ineliminabile ed insostituibile la strut- tura «umanistica» della scuola, a patto che naturalmente si sappia intendere l’umanesimo secondo i criteri di una storiografia aggior- nata e consapevole che, al di là del richiamo archeologico, esiste un umanesimo in cui il problema uomo è affrontato secondo le misure del nostro tempo. Non per nuha si è parlato, oltre che di umanesimo integrale

, di un neo-umanesimo moderno. Ma, al di là delle etichette e delle denominazioni, la scuola umanistica europea, mentre non dovrà ignorare l’humus nazionale su cui si costituisce, dovrà rispon- dere a quei criteri metodologici che oggi la pedagogia ha doverosa- mente richiamato alla luce. In primo luogo la criticità, che significa anche atteggiamento antidogmatico e capacità di apertura, anzi di 45

16
Bücher
Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Pädagogik, Unterricht , Recht, Politik
Jahr:
1986
¬L'¬ unità d'Europa e il problema educativo nel mondo culturale italiano e nel mondo culturale tedesco : atti del XVI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 20 ottobre 1979
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/4889/4889_290_object_5791620.png
Seite 290 von 392
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <16, 1979, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Ort: Meran
Umfang: XXXIX, 341 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und das Erziehungsproblem in der deutschen und italienischen Kulturwelt Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Europäische Integration ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <1979>
Signatur: II Z 759/16(1979)
Intern-ID: 62146
voli per un awicinamento della riflessione filosofica ai problemi ed ai metodi delle scienze matematiche e naturali; non solo è stato isti- tuito, tra gli insegnamenti filosofici, quello della logica e di filosofia della scienza; ma sono anche state prese alcune iniziative presso le stesse Facoltà scientifiche per renderle piú aperte ai problemi della metodologia e dell’epistemologia. Nulla tuttavia è stato modificato circa la collocazione del corso di laurea in filosofia; esso rimane ancora

strettamente legato alla Facoltà di Lettere e ció crea un osta- colo rilevante ai suoi rapporti con gli studi delle Facoltà scientifiche. È ormai matura l’introduzione del dipartimento in luogo delle antiche Facoltà: si tratta di un organismo piú agile e mobile e, nello stesso tempo, aperto ad integrazioni con altri organismi collaterali. Dall’organizzazione in Dipartimento gli studi filosofici in particolare potrebbero trarre occasione per la realizzazione di una loro maggiore autonomia rispetto agli

una sollecitazione non superfieiale ad una rinnovata unità culturale, non fatta di propositi astratti, ma di concrefi orientamenti della ricerca; ed è solo con un lavoro paziente ed approfondito in tale direzione che puó, sia pure con lenta gradualità, essere superata la divisione delle due culture. Ora ogni passo che sarà compiuto in tale senso sarà di grande utilità per il rinnovamento dell’Università che riuscirà tanto piú agevol- mente ad aprirsi a compiti molteplici e nuovi quanto piú troverà

17
Bücher
Kategorie:
Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Pädagogik, Unterricht , Recht, Politik
Jahr:
1986
¬L'¬ unità d'Europa e il problema educativo nel mondo culturale italiano e nel mondo culturale tedesco : atti del XVI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 20 ottobre 1979
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/4889/4889_337_object_5791705.png
Seite 337 von 392
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <16, 1979, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Ort: Meran
Umfang: XXXIX, 341 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und das Erziehungsproblem in der deutschen und italienischen Kulturwelt Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: s.Europäische Integration ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <1979>
Signatur: II Z 759/16(1979)
Intern-ID: 62146
GIOVANNI CATTANEI PERSONALISMO PEDAGOGICO: UNA VIA PER L’EDUCAZIONE ALLA COSCIENZA EUROPEA Nel parlare della formazione della coseienza europea o di quella stessa che oggi puó riscontrarsi in vari settori delle società del Continente, parrebbe d’obbligo riferirci, se non altro, all’eredità lasciata da tanti filosofí, pensa- tori e politici dell’Ottocento. In questa sede, io devo prescinderne, se non altro per brevità. Non posso tuttavia non ricordare come di quella cospicua e insigne tradizione

del secolo scorso sia sopravvissuto un patrimonio pre- valentemente filosofico-politico, circoscritto in una figura per lo piú d'élite. Si sa come grave carenza sia rimasta la perdita della lezione mazziniana che, quanto meno, sollevava l’imprescindibile esigenza di coscientizza- zione delle popolazioni agli eventi politici, secondo convinzioni e movi- menti di base, che coinvolgessero piu largamente possibile le genti, confe- rendo ai processi d’unificazione un carattere d’universalità rimasto

eluso. Ma, pure a tralasciare questa considerazione, emerge, comunque, il fatto che le cose andarono come andarono nella stessa acquisizione dei concetti di «patria». Come gli itinerari nazionali, anche quelli internazionali d’integrazione - o di ideale avvicinamento delle genti - finirono per muovere su di un trac- ciato eminentemente riservato ai pochi, agli «addetti ai lavori», ad alcuni intellettuali. La vera partecipazione di base rimaneva esclusa dai maggiori eventi e dalle maggiori

prospettive che avrebbero accumulato l’eredità a cui ho fatto cenno. Nell’ultimo dopoguerra, l’unificazione europea, quale che essa fosse in realtà, ed il graduale addivenire delle Comunità d’Europa seguirono una linea - come è noto - prevalentemente, quando non meramente, economica 291

18
Bücher
Kategorie:
Literaturwissenschaft
Jahr:
1986
Alessandro Manzoni : 1785 - 1873 ; 1973 - Celebrazioni nel I. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 7 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/62094/62094_19_object_5807687.png
Seite 19 von 92
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Ort: Merano
Verlag: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: 72 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Schlagwort: p.Manzoni, Alessandro ; f.Kongress ; g.Meran <1973>
Signatur: II 128.055
Intern-ID: 62094
rito manzoniano, opera segretamente anche alfinterno delle inven- zioni artistiche, come vi opera tutto quel modo squisitamente manzo- niano di vedere e di sentire f uomo nel suo rapporto con Dio, che è ben presente anche nei suoi scritti di pensiero, e in questi si esprime sovente in «stile», uno stile che richiama spesso da vicino, in un inciso, in una frase, in un periodo, quello del romanzo. Pensiero e arte sono dunque due facce della stessa personalità, e funa riflette la sua luce

sulfaltra. Lo scopo di questo mio breve discorso sul Manzoni pensatore non vuol essere un’esposizione in qualche modo compiuta delle idee filo- sofiche del Manzoni, ma piuttosto un tentativo di cogliere, attraverso alcuni nuclei particolarmente rilevanti del suo pensiero, quei tratti, quei lineamenti essenziali della sua personalità di pensatore, che val- gono a recare qualche luce sulla sua personalità intera di scrittore, che costituiscono come f innervatura profonda e sottostante a tutta la sua

implicitamente contenuta quella filosofia rosminiana cui il Manzoni aderirà in seguito: contenuta in quanto il mondo del romanzo già respira entro quei valori che la filosofia rosminiana in modo partico- lare colloca, sul piano della riflessione, in vividissima luce. II Manzoni, come pensatore, produsse vari scritti in cui viene delineata la sua «poetica». Talvolta si parla, e a pieno diritto, di un’«estetica» manzo- niana, ma occorre precisare che quegli scritti sono, per la massima parte delle idee ivi

20