¬L'¬ unità d'Europa e il problema educativo nel mondo culturale italiano e nel mondo culturale tedesco : atti del XVI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 20 ottobre 1979
Seite 151 von 392
Autor:
Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <16, 1979, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Ort:
Meran
Umfang:
XXXIX, 341 S.
Sprache:
Deutsch; Italienisch
Anmerkungen:
Parallelsacht.: ¬Die¬ Einheit Europas und das Erziehungsproblem in der deutschen und italienischen Kulturwelt
Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort:
s.Europäische Integration ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <1979>
Signatur:
II Z 759/16(1979)
Intern-ID:
62146
Vepoca delle riforme, vengono dal vertice le disposizioniperché nelle Università le materie scientifiche non vengano piü insegnate in latino, ma vengano inse- gnate nella lingua volgare, normale. E una rivoluzione nell’insegnamento, ma non solo nelVinsegnamento. Stavo facendo due annifa delle ricerche su Volta e mi ero vista tutto ilprimoperiodo della sua attività con unaproduzione scienti- fica in latino, il secondo periodo con la produzione scientifica in italiano. E da questo momento che
l’Europa perde la lingua universale della sua cultura ed incomincia la torre di Babele, perché non solo perde la lingua universale della cultura, ma entrano anche nelgioco delle relazioni sociali, e poi delle relazioni culturali, le altre lingue chefino a quel momento erano rimaste soprattutto come lingue di una relativamente ristretta area, cio'e inglese e tedesco. La questione aveva avuto immediato riflesso anche nelle disposizione per la strutturazione nuova delle scuole, nel momento in cui lo Stato
per laprima volta si interessava della scuola, non piü solo delle Università, ma della Scuola Media e della Scuola Elementare e, sottraendola alViniziativa privata, la regolamentava: le famose Scuole Normali, ma non solo quelle. In questo momento nasce e sipone come problema deipedagogisti dell’epoca e dei legislatori dell’epoca Ílproblema delVinsegnamento della Ungua straniera come materia d’obbligo nelle scuole, mentreprima questa lingua non esiste, cioe i corsi ufficiali non la contemplano
. Io guardavo i programmi delle Scuole gesuitiche, dei Barnabiti, etc.: erano di solito programmi umanistici, Di fianco a questo tutta la gente sapeva peró il francese o sapeva un ’altra lingua moderna, ma se la studiava perproprio conto, cosi come c’erano scuole di lingue straniere per le attività commerciali; erano scuole private, erano iniziative parallele ai corsi ufficiali. Da questo momento invece la lingua straniera entra nelprogramma ufficiale delle scuole e direi che si éfatto moltoparlare
in questo periodo e in questigiorni di Europa e diproblemi delVinsegnamentoper VEuropa. Penso che una dellegrosse questioni, dellegrosse diffcoltà che l’Europa dovrà superare sarà quella di superare questa Babele delle lingue e di riuscire a trovare un Unguaggio comune in cui intendersi.» Infine le considerazioni del Professor Aurelio VALERIANI: «Un problema, importante e discusso, riguardante Vinsegnamento della storia, é quello relativo ai libri di testo, sia a livello di Scuola secondaria superiore