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Bücher
Kategorie:
Naturwissenschaften, Landwirtschaft, Hauswirtschaft
Jahr:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Seite 48 von 122
Autor: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Ort: Roma
Verlag: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Umfang: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturverz. S. 115 - 117
Schlagwort: g.Südtirol;s.Obstbau
Signatur: III 1.372
Intern-ID: 231099
La distribuzione dell’area occupata dal melo e dal pero è rias sunta nel precedente specchietto, dal quale appare l’imponente inten sità frutticola dei Comuni circostanti a Merano (in ragione dell’84 per cento dell’area coltivata) ed a Bolzano (con circa il 72%). La restan. te area frutticola è data dalla Venosta, che segna un’evoluzione rapi dissima negli ultimi anni per la razionalità degli impianti, e dalla conca di Bressanone, sulla quale la frutticoltura trovasi —* eccettuate poche plaghe

(superfici ripetute), sono bensì assai diffusi, ma non rivestono dal lato economico- socialr. l’importanza dei meli e peri. Il ciliegio si riscontra ovunque fino alle massime altitudini e occupa in coltura pro miscua circa 2800 ettari; predomina l’uso casalingo, fatta eccezione dello smercio nelle plaghe di Bolzano e di singole altre utilizzazioni. Il susino si estende su circa 500 ettari ed offre in talune plaghe qualche notevole contributo allo smercio. Il castagneto da jrutto è diffuso su circa 420

; è coltivato negli ultimi anni a coltura specializzata su qualche appczzamento; complessivamente si estenderebbe su circa 1100 ettari nelle zone attigue alle città di Bolzano e Merano, Infine Yalbicocco sarebbe coltivato su circa 760 ettari (di cui 423 a coltura specializzata); mentre si inten sifica la coltivazione nei dintorni di Bolzano e di Merano, decade nella zona classica della Venosta per le citate ragioni. Tale svarietà di fruttiferi può essere attuata per la coesistenza di due principi, l’uno

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