136 Ergebnisse
Sortieren nach:
Relevanz
Relevanz
Erscheinungsjahr aufsteigend
Erscheinungsjahr absteigend
Titel A - Z
Titel Z - A
Bücher
Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1923
Albino Egger-Lienz
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/324430/324430_41_object_4345919.png
Seite 41 von 46
Autor: Hammer, Heinrich ; Weingartner, Josef ; Garber, Josef ; Jülg, Karl [Übers.] / [Enrico Hammer ; Gius. Weingartner ; Gius. Garber. Trad.: Carlo Jülg]
Ort: Bolzano
Verlag: Tyrolia
Umfang: 38 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Der Schlern ; 4,6
Schlagwort: p.Egger-Lienz, Albin
Signatur: III 1.826
Intern-ID: 324430
di una collina per evocare l'immagine del Mondo, la Casa non è che un' impalcatura, la Stanza è soltanto accennata con vaghi contorni ; il suo movimento è il ritmo del l' universo. In quanto alla composizione tutto è sottoposto alle leggi del parallelismo e del contrasto. L' Egger-Lienz non ha mai voluto divertirci con narrazioni piacevoli e idilli ; i suoi pensieri erano sempre rivolti alla grandezza austera e grave dell vita, all' inesorabile fatalità del destino. A lui ripugna dipingere il con

tadino che si diverte, la sua concezione della vita è più alta. Non ama la folla clamorosa, le grandi affluenze di gente come il Defregger ; nella « Danza macabra » per esempio con solo quattro figure rivela le sofferenze imposte dal destino a tutta l'umanità. Il suo « Seminatore » e il < Falciatore > diventano simbolo del lavoro. E sempre 1' ultimo e più profondo senso del l' Essere, il mistero del nascere e morire, 1' alternarsi continuo delle vicende umane si rispecchiano nella vita dei suoi

contadini. La costruzione della casa (Vita), il pasto (Pranzo, Benedicite), il gesto con cui un vegliardo prende 1' acqua santa e ogni altra occupazione per quanto semplice diventano quasi un rito sacro pieno di supremi arcani. In questi contadini eterne verità si manifestano: mangerai il tuo pane nel sudore della fronte ; memento quia pulvis es et in pulverem reverteris ; la parabola del seminatore e del diavolo dimostra 1' eterno contrasto tra il Male e il Bene. Ed ecco 1' ultima evoluzione del

maestro che si accinge a rappresentare in simboli giganteschi le più profondi leggi dell' umanità: 1' ultimo nesso fra mondo reale e soprannaturale svanisce e le sue tele diventano possenti visioni mistiche. La religione ha sempre avuto grandissima influenza sull'arte del l'Egger-Lienz. Gli uomini sono formati di polvere ma animati da Dio di cui sono le prime creature, gli umili servi legati intimamente a lui ; e sono anche tanto vicini al loro Creatore che tutti i misteri religiosi si manifestano

e si rinnovano in loro. Molti anni fa il maestro aveva concepito una variante dei < Pellegrini » nella quale il calice e la ostia spiccavano su di una tavola invece del crocefisso. Già allora dunque si avrebbe potuto intravvedere a quale perfezione nella concezione mistica il maestro anelasse. Più tardi poi nel quadro « Donne durante la guerra » le sue figure hanno un' espressione del tutto visionaria ; queste donne trasognate quasi appartenessero ad un mondo irreale e soprannaturale, siedono in una stanza

2
Bücher
Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1923
Albino Egger-Lienz
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/324430/324430_14_object_4345833.png
Seite 14 von 46
Autor: Hammer, Heinrich ; Weingartner, Josef ; Garber, Josef ; Jülg, Karl [Übers.] / [Enrico Hammer ; Gius. Weingartner ; Gius. Garber. Trad.: Carlo Jülg]
Ort: Bolzano
Verlag: Tyrolia
Umfang: 38 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Der Schlern ; 4,6
Schlagwort: p.Egger-Lienz, Albin
Signatur: III 1.826
Intern-ID: 324430
Però le tele monumentali che esigono una certa riserba tczza non dimostrano bene l'evoluzione dell'artista. E' più Facile di trovare le novità nei piccoli lavori, nelle prove, negli abbozzi ; e non c'è più dubbio: l'arte del maestro rinasce sotto 1111 nuovo giorno. Nei .suoi periodi di rinnovamento 1' Egger soleva sempre riprendere dei vecchi motivi, ma osservati da un altro punto di vista. E' un risparmio di energia: l'arbusto è già cresciuto ; ina un bel giorno mette un nuovo ramo

, sorprendente e più forte degli altri. Può darsi che l'artista riconosca nella nuova forma quella che da bel principio aveva sempre cercalo ; ma nella gioia ingenua del creare egli dimentica forse che non la avrebbe mai potuto trovare prima di oggi. Per me tutte queste riprese 11011 significano altro che una felice fusione delle diverse virtù che l'artista ha acquistate attraverso le epoche dell'opera sua. Se ripete i motivi nei (piali brillava l'aria e la luce, è per infondere a loro la forza tranquilla

di un «grande stile ;> che il maestro oramai padroneggia. E quando egli si ripiega sui suoi lavori professanti uno stilismo assoluto è per farvi entrare un'onda di aria e di luce. E' mollo istruttivo un confronto fra la tela del 1909 e quella del 1920, tulle 0 due rappresentanti ' Il seminatore e il diavolo». 'Nel nuovo quadro, le due figure, quella chiara del seminatore e quella stur del diavolo, sono screziate di ombre irrequiete che danno un movi mento mollo più vivace di prima a tutta la composizione

. Nel lavoro del 1909 (p. 28) il contorno taglia lo spazio come una lama affilata : invece nel secondo, del 1920 (p. 29), il contorno s' ingrossa, forma un orlo nerastro, laceralo e confuso con le cose vicine. Strisele nere attraversano il cielo che prima era vuoto. Vibrano i contrasti di luce, il colore assume una grande forza e invece scompare quella chiarezza ideale, forse più facile ai sensi, ma priva dell'ardente passionalità, che ora è diffusa attraverso tutta la tela. Ciò che vale per questa

, più ricco di colori di sfumature e di ombre. Ora, se questo soffio ardente spira attraverso un lavoro quale : La danza macabra >, il ritmo già possente dapprima, ora deve crescere a una forza inaudita. L' Egger vi riusci stupendamente, alterando solo un poco alcuni particolari ma infon dendo nell'opera l'ardore di una concezione veramente grande. Sfilano le figure avanti a una capanna oscura, non piti come prima avanti a l'orizzonte vuoto. Cosi scompare l'isolamento e dei singoli nel gruppo e del

3
Bücher
Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1923
Albino Egger-Lienz
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/324430/324430_23_object_4345861.png
Seite 23 von 46
Autor: Hammer, Heinrich ; Weingartner, Josef ; Garber, Josef ; Jülg, Karl [Übers.] / [Enrico Hammer ; Gius. Weingartner ; Gius. Garber. Trad.: Carlo Jülg]
Ort: Bolzano
Verlag: Tyrolia
Umfang: 38 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Der Schlern ; 4,6
Schlagwort: p.Egger-Lienz, Albin
Signatur: III 1.826
Intern-ID: 324430
(p. c. nella ' Creazione.) di liberarsi intieramente da tutte le limitazioni locali e così sotto 1' impressione terribile della guerra mondiale e del suo tragico esito nacquero tre grandi quadri della guerra (J5)lf>—1918) nei quali i personaggi e le località non hanno più carattere tirolese. Ma negli ultimi anni 1' Egger-Lienz ritornò nuovamente alla rappresentazione della vita contadinesca ; riprese alcune delle sue pivi vecchie composizioni non vera mente riproducendole ma adattandole alla

sua nuova tecnica ; e creò nuove tele come Donne durante la guerra (pag. 21), <: La famiglia» (pag. 22), Benedicite . (No. 5), Risurrezione >. E da lutti questi quadri risulta chiaramente che 1' Egger-Lienz vede nel contadino solamente 1'l'omo e nella vita del contadino solamente la Vita in generale con tutta la sua semplicità e grandezza. Anche qui la scelta del motivo dimostra come nei quadri del ISO!) la serietà della sua concezione elica. Mancano intieramente frivolezze, debolezze o scene

sopportano la vita fiduciosi del proprio valore, fieri della loro responsabilità ma rassegnandosi alle necessità del destino : lentamente le forze diminuiscono, il lavoro stanca sempre più e infine il vegliardo spossalo scende per i gradini stringendo nel pugno sempre il suo arnese, come già lo tenne indolentemente il lanciullo. La nostra vita è senza dubbio dura, seria e tetra. Trascorre secondo le leggi eterne e inesorabili del nascere e del morire, girando come attorno a perni giganteschi. Ma anche

qui le pitture del Egger-Lienz colla loro energica espressione di concelti religiosi e soprannaturali rivelano una forte tendenza verso la riconciliazione ed il ragguagliamento, I'] sempre, il maestro dà la preferenza ai motivi seri. E' la croce e sempre la croce che preferisce per esprimere meglio la sua concezione religioso-morale. Si confrontino la Croce (pag. •>). ' i Pellegrini (No. 2), 1' < Ilaspingcr ma specialmente i quadri più recenti. E' sempre la croce che rianima ed emana virili

4
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1923
Guida illustrata della stazione climatica di Merano : la perla sudalpina
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/421248/421248_70_object_4621913.png
Seite 70 von 106
Autor: Wiesler, Giovanni ¬de¬ [Bearb.] / 2a ed. ital. rived. ed emendata da Giovanni de Wiesler
Ort: Merano
Verlag: Pötzelberger
Umfang: 95 S. : Ill.. - 2a ed. ital. rived. ed emendata da Giovanni de Wiesler
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Meran;f.Führer
Signatur: I 243.094
Intern-ID: 421248
setta di S. Pietro; questo cammino per niente difficile offre la miglior vista del castel Tirolo e lo sfondo delle grigie pareti del Picco Ivigna (Ifinger) e della Punta Cervina (Hirzer). S. Pietro, solida costruzione del 12 mo secolo, è probabilmente la più vecchia chiesa parrochiale del Burgraviato, e, secondo un' antica tradizione, fu eretta sul sito di un tempio pagano. La terrazza della vicina osteria invita a goder quietamente la vista magnifica. Seguendo poi quel cammino, si viene

a Castel Torre (Turnstein), rocca ritenuta un forte avanzato del castel Tirolo. E qui siamo giunti alla Via Re Laurino, passeggiata carrozzabile che offre sempre belle viste sulla vallata e le montagne circostanti. Sulla riva destra dell'Adige, Meta piacevole sull' altra sponda del fiume è il villaggio di Marlengo, ed un pò più lontano quello di Lana; si può andarvi passeggiando fra i prati di Maia Bassa oppure in tramvia. Il villaggio di Lana, esteso assai per lungo verso sud, è una gita prescelta dai

forestieri. Da Lana di sopra (Oberlana) si può visitare il borro della Valsura (Falschauer), breve passeggio molto interessante, e poi continuare a pia cere la comoda strada a Lana di mezzo e Lana di sotto (Mittel- u Niederlana). Sul pendio del monte sta il castello di Montebruno (Braunsberg), e un po più lontano si vedono gli avanzi del vecchio castello di Brandis; al di sotto di questo il bel castello Nova- brandis (Neu-Brandis). Più lontano ancora vi è il Castello Leone (Leonburg) castello del

5
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1923
Guida illustrata della stazione climatica di Merano : la perla sudalpina
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/421248/421248_47_object_4621890.png
Seite 47 von 106
Autor: Wiesler, Giovanni ¬de¬ [Bearb.] / 2a ed. ital. rived. ed emendata da Giovanni de Wiesler
Ort: Merano
Verlag: Pötzelberger
Umfang: 95 S. : Ill.. - 2a ed. ital. rived. ed emendata da Giovanni de Wiesler
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Meran;f.Führer
Signatur: I 243.094
Intern-ID: 421248
9. Li vicina è la Chiesa parrocchiale di Maia Bassa, riedificata dopo un incendio nel 1878. La statua di Maria dell' altare laterale è pur essa di Francesco Pendi; sulla parete nord del coro e sull' altra col ritratto del fondatore, un signore von Auer, si tro vano affreschi del 1444. Esteriormente al coro è collocato un antico bassorilievo in pietra, sul cui soggetto i pareri dei dotti ancora oggidì sono diver genti. Vicino alla chiesa s' erge ancora un resto di an tiche fortificazioni, che

il popolo chiama ,,Suppan- turm'. 10. La Chiesa anglicana sta accanto al „Grand Hotel e Meranerhof', da un lato del parco. 11. I Cimiteri, muti ed imparziali testimoni del cosmopolitismo del luogo ed abbandonati entro 1' abi tato, rendono evidente lo sviluppo rapidissimo di Merano. Per i bei monumenti funerari contenuti qua e là, non sarà inutile una visita. Noveriamo: i 4 cattolici, quello vecchio di Me rano, situato nella Via Carlo Teodoro accanto alla chiesa di S. Spirito; quello nuovo Comunale con

la cella mortuaria e una capella, costruito al di là della ferrovia su piani del Prof. Fischer di Stoccarda; e i due di Maia Bassa accanto alle chiese citate al No; 8 e 9; i 2 evangelici, quello vecchio, accanto al vecchio cattolico, (aperto dalle 14—16, altrimenti domandare la chiave al sagrestano nella parrocchia protestante sulla Passeggiata inferiore) con monumenti interes santi e una cappella del più puro stile gotico. La statua del Cristo in essa esistente venne fusa a Mo naco di Baviera per

6
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1923
Guida illustrata della stazione climatica di Merano : la perla sudalpina
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/421248/421248_88_object_4621931.png
Seite 88 von 106
Autor: Wiesler, Giovanni ¬de¬ [Bearb.] / 2a ed. ital. rived. ed emendata da Giovanni de Wiesler
Ort: Merano
Verlag: Pötzelberger
Umfang: 95 S. : Ill.. - 2a ed. ital. rived. ed emendata da Giovanni de Wiesler
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Meran;f.Führer
Signatur: I 243.094
Intern-ID: 421248
La Punta Cervina (Hirzer). Questa vetta, alta 2785 m, fa parte delle Alpi sarentine. La salita si fa di solito da Scena, per Verdins e Viadacana (Videgg), attraverso la malga di Talle (Tallner Alm) fino al rifugio della Cervina. Un' altro cammino va da Verdins verso la gola Masul e poi pure al rifugio. Sopra ammottamenti sassosi ed una parete erta, si arriva alla cresta del monte, e su per un sentiero co struito dalla società alpina alla cima. La vista somiglia a quella del Monte Luco

(Rotwand) in 2}4 ore alla cima piccola del Pino Ivigna. L' ascensione della Cima Grande è penosa, anzi pericolosa. La vista somiglia a quella della Cervina (Hirzer), è però un po' più ristretta perchè in parte coperta da quest' ultimo. La discesa si può fare per la capella S. Oswaldo e la gola Masul a Verdins e Scena. Val di Sopranes (Spronser Tal) o la vai dei laghr. A settentrione di Merano, lungo il vecchio Castel di Aura (Auer), un sentiero sulla riva destra del Rio Finale (Finele- bach), monta

al Lungavalle Longvallhof (3 ore) e al lago della Carezza (Karersee). In questa parte elevata della Val di Sopra nes (Spronsertal), in mezzo alle pareti ripide delle altissime cime circostanti, vi sono 9 laghi, i più grandi di nome Lago Lungo (Langsee), Lago Verde (Grünsee) e Lago Nero (Schwarz see.) Negli anni ove la temperatura rimana alquanto bassa, i laghi superiori conservano il loro strato di ghiaccio anche du rante 1' estate. Passando sulle sponde del Lago Verde e del Lago Nero, il sentiero conduce

al Passo di Sopranes (Spronser- joch) 2579 m. La Croda del Cavallo (Gfallwand). Fra tutte le cime della regione di Merano, la Croda del Cavallo (Gfallwand) 3179 m, presenta un panorama dei più grandiosi. La salita più praticabile porta da Parcines (Part-

7
Bücher
Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1923
Albino Egger-Lienz
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/324430/324430_3_object_4345797.png
Seite 3 von 46
Autor: Hammer, Heinrich ; Weingartner, Josef ; Garber, Josef ; Jülg, Karl [Übers.] / [Enrico Hammer ; Gius. Weingartner ; Gius. Garber. Trad.: Carlo Jülg]
Ort: Bolzano
Verlag: Tyrolia
Umfang: 38 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Der Schlern ; 4,6
Schlagwort: p.Egger-Lienz, Albin
Signatur: III 1.826
Intern-ID: 324430
iUihW ff Ai li) 2 — Di certo un artista sempre incurante tanto del plauso quanto della negazione dell' opera sua non si è piegato ad accondiscendere ai comodi sensi del pubblico. E' assai più logico di cercare nelle apparenti contraddizioni ii sorgere di una nuova concezione d'arte. Forse l'assoluto linearismo non gli sembrò più l'unica espressione possibile per lo stile monumentale come pure l'estrema fusione delle forme non lo è per quello pittoresco. Forse gli ripugnò di proseguire sulla via

artisti. 11 pittore è assorbito pienamente dal problema che si è posto ; non lo concepisce come tappa del suo sviluppo ma come un' unità organica indipendente. 1 mezzi gli sono indifferenti, li addalta al compito prefissosi : per dipinti di grande mole preferisce lo stile monumentale, per manifestazioni intime si fa colorista. Il contemplatore però si compiace a ritrovare in ogni singolo dipinto la personalità dell'artista. Egli vuole — e ne ha il diritto — afferrare il complesso dell'opera artistica

seguendolo di quadro in quadro ; vuole intuire lo spirito creatorio contemplandone le origini, il crescere e le trasformazioni. — Per quanto il mutamento nell'arte cieli' Egger non sia ancora ben definito è però lecito indagare se realmente si possa parlare di novità. Allorché 1' Egger-Lienz neli' ultimo decennio del secolo trascorso si applicò a rinnovare la pittura della storia e dei costumi tirolesi decaduta e resa triviale dagli epigoni di Defregger, scelse decisamente ii mezzo del racconto

naturalistico nel quale 1' avvenimento rievocato suggestivamente con tutte le circostanze anche accidentali del momento è reso presente ed attuale al con templatore affascinato che s'illude di riconoscere e località e personaggi. Così nei suoi primi dipinti fa rinascere l'anno eroico 1809; ne trae un fallo unico : ma ogni singolo contadino premurosamente individualizzato é porta tore dell'idea fondamentale. (La croce, 1901, p. 3.) E subito sorpassa i suoi pre cursori, che come Defregger disponevano i loro

personaggi in gruppi piacevoli e teatrali. Egli narra la guerra negli attimi più terribili con estremo realismo e afferra appassionatamente e senza alcun riguardo il solo momento dram matico in cui tutta una massa compatta è spinta innanzi dall' impeto della tragedia. Intento a riprodurre soltanto la violenza del movimento in quel l'attimo, poco si preoccupa della simmetria: i personaggi accidentalmente dimezzati dalla cornice si ammassano nello sfondo, diradandosi verso il proscenio in forma di conio

8
Bücher
Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1923
Albino Egger-Lienz
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/324430/324430_7_object_4345811.png
Seite 7 von 46
Autor: Hammer, Heinrich ; Weingartner, Josef ; Garber, Josef ; Jülg, Karl [Übers.] / [Enrico Hammer ; Gius. Weingartner ; Gius. Garber. Trad.: Carlo Jülg]
Ort: Bolzano
Verlag: Tyrolia
Umfang: 38 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Der Schlern ; 4,6
Schlagwort: p.Egger-Lienz, Albin
Signatur: III 1.826
Intern-ID: 324430
una catena ritmica, in un movimento severamente alternato. Un anno dopo « Il seminatore e il diavolo » (1909, p. 28) è ben ancora un quadro di genere, ma la stilizzazione è già evidente. Nel 1902 1' Egger-Lienz aveva dipinto un seminatore che s'avanza dallo sfondo attraverso le zolle e — rammentando la maniera del Millet — il personaggio è ancora in nesso collo spazio ; ma per quanto la concezione sia austera e veramente grande, vi si trova raffinila col quadro di genere. Invece, nell? tele del

1909 ha rotto con le tradizioni : « 11 seminatore e il diavolo» è di concezione strettamente analoga alla danza macabra ; ritorna il pessimismo già espresso nel motivo dei combattenti morituri. Nello stesso solco in cui devotamente 1' uomo dei campi sparge il seme, il Malefico pestando le orme del buon seminatore vi getta le male erbe. La Perdizione segue la probità. La vita del contadino, la vita in generale è una lotta continua col Male. Nella tecnica, ecco la predilezione per il bassorilievo

, la riduzione a contorni e risalti ; nella composizione ecco il ritmo il contrasto ben misurato, — quasi troppo premeditati i gesti che sapientemente contradicono l'uno l'altro —; nella divisione dello spazio una grande simmetria ; nel colore larghe superfìci opache dalle tinte rosse gialle brune bianche. La base per una figurazione monumentale è raggiunta. 11 maestro d'ora innanzi non tende che a approfondire il suo pensiero e a semplificarne la forma, egli ha rappresentato l'antica e santa opera del

espressione del suo nuovo pensiero l'Egger-Lienz lottò aspramente dal 1909—1912. Ne spicca forse troppo I' intenzione e ne è troppo visibile lo sforzo per quanto ammirabile nella tela che sorse in questo periodo e che ne forma l'opera più importante, cioè: s N'ita » (1909—1912, pag. 11). L'idea di trovare il simbolo della vita nella costruzione della casa era venuta all'artista già nel 1905 in «Nascente Primavera »; l'uomo robusto l'adolescente pensoso, il vegliardo statt pongono le prime travi di una

casa, mentre dalla montagna il scirocco caccia le valanghe contro I' opera umana. Questo è un racconto, un epopea meglio ; mentre nella tela del 1912 domina la sola idea, affatto staccata dall'ambiente : la travatura letteralmente non forma che le cornici per i singoli personaggi che non si affaticano più all'opera ma che come rapili nel mondo delle astrazioni, rappresentano semplicemente la sognante fanciullezza, l'adolescente dalle forze esuberanti il padre accasciato dalla rude bisogna la donna

9
Bücher
Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1923
Albino Egger-Lienz
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/324430/324430_9_object_4345818.png
Seite 9 von 46
Autor: Hammer, Heinrich ; Weingartner, Josef ; Garber, Josef ; Jülg, Karl [Übers.] / [Enrico Hammer ; Gius. Weingartner ; Gius. Garber. Trad.: Carlo Jülg]
Ort: Bolzano
Verlag: Tyrolia
Umfang: 38 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Der Schlern ; 4,6
Schlagwort: p.Egger-Lienz, Albin
Signatur: III 1.826
Intern-ID: 324430
Eppure, quanto sono pesanti e affini alla terra patria queste possenti ligure nelle quali l'Egger raggiunse il culmine del suo stilismo — in con fronto alle leggere cariti hodleriane, che, tessute di linee vibranti sembrano volare, prive di ogni peso terrestre. In esse il Hodler realizzò l'ultima finezza della sua arte. Anche nell'espressione più estrema lo siile dcll'Egger con siste sempre nella massa plastica delle forme — per il Hod 1 er invece nella superfice e nei contorni. Didatti

disegnatrice del Hocller, ma serbano una rotonda mollezza. E' vero, che il contorno raggiunse sempre maggiore significazione, ma esso non diventa mai cosi sottile e tagliente come quello hodleriano, invece resta forte e. largo. Mai la linea prende possesso della forma interna; la forma appunto è dala a mezzo di molli superfici d'ombra e di luce, mentre sui quadri del Hodler è raggiunta a mezzo di striscio. 1 contorni crudi e le linee interne, cozzanti l'ima con l'altra prestano alle figure hodleriane una

durezza di roccia, i con torni rotondi e le superfici largamente modellate dcll'Egger invece producono l'effetto tranquillo di una forma fusa. Si può perseguire questo contrasto fino negli abbozzi disegnali dei due artisti e là conoscerne le radici. 11 Hodler abbozza a linee fine, leggere, assai sentile già da bel principio, quasi esclusivamente a contorni e a poche linee interne, quasi del lutto senza ombre, ma con leggere intonazioni di colore. (ìli studi dcll'Egger invece non sono nul l'ai Irò che

una modellazione della forma, a larghe luci e ombre, talvolta poste crudamente le une vicino alle altre, talvolta morbidamente confondendosi. Nell'abbozzo il colore non assume nessuna importanza, esso rimane in una specie di monocromismo rosso-bruno. I na visione l'ormale aifatlo diversa è da trovarsi in qucsle maniere eonlraposle dei due artisti. L'elemento del Hodler è la .superfice, quello dcll'Egger il corpo, lo spazio. Questa visione diversa della forma ha l'ultima origine in un mondo diverso

di immaginazioni e di sentimenti. L'angusto suolo patrio ha l'ornilo a tutti e due gli artisti i primi molivi: ma il Hodler ben presto lo abbandonò, mentre l'Egger gli rimase tenacemente fedele, (ili ulteriori quadri storici dello Svizzero sono di carattere molto cosmopolita, nei quadro di libera figurazione egli diparte bensì da una visione ollremodo intensiva di tipi patrii, ma poi si crea un mondo del lutto a parte, lontano dal tempo e dal luogo, dove vivono essere liberi di ogni peso materiale: nelle

11
Bücher
Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1923
Albino Egger-Lienz
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/324430/324430_13_object_4345830.png
Seite 13 von 46
Autor: Hammer, Heinrich ; Weingartner, Josef ; Garber, Josef ; Jülg, Karl [Übers.] / [Enrico Hammer ; Gius. Weingartner ; Gius. Garber. Trad.: Carlo Jülg]
Ort: Bolzano
Verlag: Tyrolia
Umfang: 38 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Der Schlern ; 4,6
Schlagwort: p.Egger-Lienz, Albin
Signatur: III 1.826
Intern-ID: 324430
Ma in « Inverno (1918) che è la continuazione del ciclo Creazione-• 10 spazio assume maggiore importanza. Benché questi vegliardi siano sovrapposti l'uno all'altro nel piano, certe banche tagliando i corpi accennano a una prospettiva che riscontreremo sempre più nei quadri susseguenti, lullavia manca ancora ogni proiezione di ombre. In <-Donne durante la guerra'- (1918—21, p. 21) però il mutamento appare evidente. La forte accentuazione dello spazio è effettuata per mezzo delle linee del

soffitto e del pavimento Fuggenti verso lo sfondo di questa stranissima camera, vera dimora per la desolazione. Lontanissima appare per esempio una banchetta — e ciò per l'esagerazione voluta di un disegno troppo piccolo. Tulle le cose gettano le loro ombre vigorose. Mentre nel- 1' « epoca fiel rossobnmo la modellazione veniva raggiunta per mezzo del rosso sovrapposto al rosso, del blu sovrapposto al blu, ora le ombre nerastre contrastono col fondo rosasporco. Lo spazio si riempie di vita, la mera

manca il filo e la rocca. Una sola tiene le mani in grembo ed è animala ancora dalla tristezza smisurata dei suoi pensieri. Ma ce n' è una che dal di fuori per la finestra pare stia spiando la sventura delle sorelle. La compagine stilistica del quadro, la durezza di queste linee, gli angoli che si spingono uno nell'altro servono mirabilmente a esprimere l'orrore di questa esistenza gelata nel l'estrema penuria. E ogni colore di vita è spento, è sparilo quel rosso-ruggine che il maestro prediligeva

12
Bücher
Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1923
Albino Egger-Lienz
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/324430/324430_5_object_4345804.png
Seite 5 von 46
Autor: Hammer, Heinrich ; Weingartner, Josef ; Garber, Josef ; Jülg, Karl [Übers.] / [Enrico Hammer ; Gius. Weingartner ; Gius. Garber. Trad.: Carlo Jülg]
Ort: Bolzano
Verlag: Tyrolia
Umfang: 38 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Der Schlern ; 4,6
Schlagwort: p.Egger-Lienz, Albin
Signatur: III 1.826
Intern-ID: 324430
mente caratterizzati. E' proprio una danze macabra : 1' ebbrezza del sangue, l'apatia della consuetudine, l'irrevocabile convinzione sono le poche note di una melodia semplice e truce. Non c'è che un personaggio che volgendosi indietro mette un soffio di melanconia in questa marcia verso la ìnorte. Ormai è abbandonata l'antica tradizione della pittura storica tirolese e [' Egger-Lienz ha trovato una nuova espressione artistica di grande stile. E' abolito ogni scenario illustrativo. Il paesaggio

, il costume sono appena accennati e si allontanano dal carattere tirolese semplificandosi e genera lizzandosi sul tipo del contadino. Domina dunque il tipo sopra l'individuo. La sembianza e il gesto dei personaggi sorpassano tutte le convenzioni in favore del concetto astratto, dacché l'astrazione rifiuta un'arbitraria copia della natura. Chi aspira verso lo stile deve trovare un' espressione d'intellet tualità che s' innalzi sopra il semplice naturalismo. In questo caso 1' accidente, F attualità

, 1' evidenza devono cedere il posto all' esenziale e al permanente. Alcune poche figure massiccie risaltano possenti dallo sfondo quasi vuoto in tutte le loro forme caratteristiche e riempiono simmetricamente tutto il quadro. Non prorompono dunque dallo siondo ma attraversano il quadro ; non più disposte pittoricamente nello spazio ma nel piano a guisa di rilievo. Una rigida struttura architettonica prende il posto del fortuito ritaglio, 1' artificioso intreccio delle figure e il ritmo dei loro gesti

frattempo l'artista si è creato un secondo punto di vista per la pittura simbolica. Nei suoi primi anni si era compiaciuto, simile al Defregger, dell'aneddoto, del pittoresco dettaglio (Il giullare 188(3). Più tardi invece si avvicina al Millet, il quale senza trattenersi in scenette divertenti, con una grande e austera semplicità esalta la vita del contadino e della Terra. Ecco la seminazione, la messe, 1' uomo dei campi che costruisce la sua casa, che adora il suo Dio, devoto man non genuflesso, che

13
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1923
Guida illustrata della stazione climatica di Merano : la perla sudalpina
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/421248/421248_52_object_4621895.png
Seite 52 von 106
Autor: Wiesler, Giovanni ¬de¬ [Bearb.] / 2a ed. ital. rived. ed emendata da Giovanni de Wiesler
Ort: Merano
Verlag: Pötzelberger
Umfang: 95 S. : Ill.. - 2a ed. ital. rived. ed emendata da Giovanni de Wiesler
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Meran;f.Führer
Signatur: I 243.094
Intern-ID: 421248
Via delle Corse ricorda come in quella casa Andrea Hofer, prigioniero del generale Huard, subì un interrogatorio. 22. Per essere completi annoveriamo ancora: un busto di Schiller del Prof. Zumbusch nel giardino della Villa Schillerhof a Maia Alta; il busto del poeta Oskar von Redwitz dello stesso autore nel giardino Mazegger di Maia Alta, i busti del famoso oculista duca Carlo Teodoro di Baviera, dei borgomastri Valentino Haller, Dott. Pircher e de Pernwerth in marmo di Lasa (Laas) sotto

la passeggiata coperta (Wandelhalle); il busto del Dott. Tappeiner sulla pas seggiata omonima; il monumento di Beda Weber nel giardino Gilf; il monumento del capitano Biasio Trogmann, dei tiragliatori tirolesi dell' anno 1809, di fronte alla chiesa di Maria Trost a Maia Bassa; un bassorilievo in marmo dedicato al principe eredi tario Rodolfo nel parco estivo e una targa nella Val di Nova a oriente di Maia Alta ricordante come lo stesso principe, arrampicatosi fanciullo in luogo in accessibile, fu salvato

gotico dai cav. di Forst, passò in possesso del cons, aulico Leitner, che lo fece riattare interamente, e infine fu acquistato da Mrs. Cross, che lo arredò di

14
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1923
Guida illustrata della stazione climatica di Merano : la perla sudalpina
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/421248/421248_87_object_4621930.png
Seite 87 von 106
Autor: Wiesler, Giovanni ¬de¬ [Bearb.] / 2a ed. ital. rived. ed emendata da Giovanni de Wiesler
Ort: Merano
Verlag: Pötzelberger
Umfang: 95 S. : Ill.. - 2a ed. ital. rived. ed emendata da Giovanni de Wiesler
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Meran;f.Führer
Signatur: I 243.094
Intern-ID: 421248
Escursioni sulle alte montagne. Le cime altissime che cingono il bacino di Merano offrono molteplici occasioni per vere ascensioni alpinistiche, più o meno elevate. Per tutte le gite si raccomanda però agli alpi nisti poco esperti di prendere una guida, perchè sulle alte montagne improvvisamente possono avvenire casi particolari in cui anche un buon alpinista non potrebbe privarsi del soccorso o del consiglio di una scorta, familiare con tutti i pericoli delle montagne. Il Monte Luco

(Laugenspitz). Un' ascensione molto soddisfacente è quella del Monte Luco (Laugenspitze), il cui picco, in direzione sud-est di Bagni di Mezzo di Maraun, si eleva fino a 2433 m. In conseguenza della sua posizione scoperta, esso offre un grandioso panorama delle montagne circostanti, panorama assai più vasto di quello d' altre vette più alte e molto più difficili a superare. Da Bagni di Mezzo di Maraun (Mitterbad), una strada ca valcabile principiando tra boschi e poi su tra pascoli, con duce verso sud

in un' ora al Laugenhof e in un' altra ora alla malga del Luco (Laugenalm); poi alla cresta del monte e lungo quella alla capanna, a 10 minuti sotto la vetta. Una seconda salita, anche questa cavalcabile, conduce da mezzogiorno al piccolo pellegrinaggio Madonna nel Bosco (Unsere liebe Frau im Walde) e in 3 ore alla vetta. Dalla cima la splendida vista abbraccia tutta la vallata del l' Adige da Merano fino Bolzano, le valli Passiria, di Non e del Sülles (Sulzberg), la Valle Ultimo ed al di là di questi

15
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1923
Guida illustrata della stazione climatica di Merano : la perla sudalpina
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/421248/421248_29_object_4621872.png
Seite 29 von 106
Autor: Wiesler, Giovanni ¬de¬ [Bearb.] / 2a ed. ital. rived. ed emendata da Giovanni de Wiesler
Ort: Merano
Verlag: Pötzelberger
Umfang: 95 S. : Ill.. - 2a ed. ital. rived. ed emendata da Giovanni de Wiesler
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Meran;f.Führer
Signatur: I 243.094
Intern-ID: 421248
sottostante, che permette di tenerla costantemente alla temperatura desiderata. — Due scompartimenti contigui, uno per signori, 1' altro per signore, per mettono le più svariate cure d' acqua fredda, im pacchi, ecc. V' è perfino un apparato di massaggio a doccia, quale non esisteva finora che a Aix-les-Bains. Vi si fanno pure bagni di fango. Alla terapeutica inalativa è dedicato uno speciale tratto del fabbricato con sale singole e comuni, con un apparato Hofbaur per la cura dell' asma e con

poi anche diversi sanatori per le cure più varie, così quello del Consigliere di sanità Dott. de Kaan a Martinsbrunn per le malattie ner vose e interne, il sanatorio „Aders' per i disturbi digestivi, 1' „Hungaria' del Dott. de Gara per i tuber colotici, la „Stephanie' del Dott. Binder per malattie interne, il „Waldpark' del Dott. Bermann e 1 „Eden' del Dott. Wassermann per malattie degli organi nutritivi. Sanatorio „Wartburg per malattie dello stomaco e degli intestini. Propr. Dott. L. Brauner

. Sanatorio ginecologico e per malattie di donne del Dott. Weinhardt, Viale Maia. Neil' „Aders', nella »Stephanie' e nel „Maendlhof' esistono impianti per la cura dell' acqua fredda accessibili anche a esterni.

16
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1923
Guida illustrata della stazione climatica di Merano : la perla sudalpina
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/421248/421248_81_object_4621924.png
Seite 81 von 106
Autor: Wiesler, Giovanni ¬de¬ [Bearb.] / 2a ed. ital. rived. ed emendata da Giovanni de Wiesler
Ort: Merano
Verlag: Pötzelberger
Umfang: 95 S. : Ill.. - 2a ed. ital. rived. ed emendata da Giovanni de Wiesler
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Meran;f.Führer
Signatur: I 243.094
Intern-ID: 421248
— Merano. Gite di un giorno. Merano — Bolzano — Val d' Ega — Lago di Carezza (Karersee) — Passo di Costalunga — e ritorno. Merano — Appiano — Passo della Mendola e ritorno. *Merano — Mendola — Lago di Molveno — San Michele — Valle Atesina — Merano. *Merano — Costalunga — Vigo di Fassa — Predazzo — Passo del Rolle — San Martino di Castrozza — Predazzo — Ora — Bolzano — Merano. *Merano — Passo del Giovo — Vipiteno — Valle dell' Isarco — Bolzano — Merano. Merano — Spondigna — Trafoi e ritorno. *Merano

Merano — Lago di Carezza (Karersee) — Passo di Costalunga — Passo del Rolle — San Martino di Castrozza — Primiero — Passo del Brocone — Roncegno e Levico (Valsugana) — Trento — Bol zano — Merano. *Merano — Mendola — Valle Anaunia — Trento — Castel Toblino — Arco — Riva — Mori — Rove reto — Valle dell' Adige — Trento — Bolzano —Merano. Merano — Spondigna — Solda — Trafoi — Passo dello Stelvio — Bormio — Tirano — Edolo — Passo d' Oprica — Passo di Tonale — Madonna di Campiglio — Mendola — Bolzano

17
Bücher
Kategorie:
Naturwissenschaften, Landwirtschaft, Hauswirtschaft
Jahr:
1923
Obstsortenschau für den Bezirk Meran vom 14. bis 21. Oktober 1923 im Kleinen Saal des Kurhauses
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/244137/244137_29_object_4966281.png
Seite 29 von 36
Ort: Meran
Verlag: Pötzelberger
Umfang: [10] Bl.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Nebent.: Esposizione frutta circondario di Merano dal 14 al 21 ottobre 1923 nella Sala Piccola del Kurhaus. - Text dt. und ital.;
Schlagwort: g.Meran;s.Obst;f.Ausstellung;g.Meran <1923>
Signatur: II 59.320
Intern-ID: 244137
da tavola di primo rango con contenuto alto di zucchero, è insupera bile in riguardo alla produzione. Non è esi gente in riguardo al terreno. Fruttifica presto. Svantaggi della varietà: Grande sensible lità della buccia contro 1‘ irrolazione con rimedi cuprici. In seguito del sopracarico della corona la mela resta piccola. In clima migliore di viticoltura (Bolzano, e basso ter ritorio d‘ Adige) perde sapore e conserva- bili tà Osservazione per la coltura. La varietà ha grande importanza come frutto

d' espor tazione per il distretto di Merano e si dovrebbe mantenerla come varietà princi pale, Esistendo parecchi tipi di questa va rietà è da tentare la selezione del miglior tipo per la propagazione nel futuro. Piante vecchie sono da schiarire nella corona e anche da reinnestare con altre varietà, RENETTA RUGGIONOSA APPUNTITA. Nome locale: Ruggini. Patria e dilinsione: E’ origine dell’ Alto Adige e ha trovato diffusione soltanto nella zena viticola. In siti medi ed alti la matu razione del frutto non

principale. Nella pianura Bolzano-Merano fino Silandro vale per varietà secondaria. La coltura segue soltanto come forma di mezzo ed alto fusto. RENETTA DEL CANADA. Nome locale: Renetta Rambour, Patria e diffusione: Conosciuta in tutti i paesi frutticoitori del mondo. In questo ter ritorio si trova in estensione limitata. Maturazione: Ottobre fino Aprile: Vantaggi della varietà: Mela dà tavola e da mercato preziosa, che è adattissima al trasporto. La pianta è di fruttificazione pronta, ricca e regolare

18
Bücher
Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1923
Albino Egger-Lienz
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/324430/324430_39_object_4345913.png
Seite 39 von 46
Autor: Hammer, Heinrich ; Weingartner, Josef ; Garber, Josef ; Jülg, Karl [Übers.] / [Enrico Hammer ; Gius. Weingartner ; Gius. Garber. Trad.: Carlo Jülg]
Ort: Bolzano
Verlag: Tyrolia
Umfang: 38 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Der Schlern ; 4,6
Schlagwort: p.Egger-Lienz, Albin
Signatur: III 1.826
Intern-ID: 324430
(1826—1886). Francesco Defregger frequentò la scuola del Pilotv e in sul principio anche Defregger fu pittore storico, ma invece di prendere i suoi soggetti dalla storia universale, preferi la storia della patria del 1809 colle sue figure contadinesche. Così Defregger per tramite della pittura storica ben presto diventa il pittore di scene villereccie. Già Giuseppe Koch (1768—1839), « il padre del paesaggio eroico », scelse motivi del 1809 ed anche i maestri anziani dipinsero volentieri delle

scene prese dal popolo tirolese. Ma queste furono eccezioni che lasciarono presentire un ricchissimo materiale artistico ancora da utilizzare. Il Defregger scoperse il tesoro nascosto. Egli è il primo pittore di contadini tirolesi ed è appunto la scelta di questi temi, che gli torna a tanta gloria. Diventò un eccellente narratore, sia nel dipingere la storia del paese o la vita dei suoi compaesani. lì Defregger ha imperalo molto dai pittori olandesi, i suoi uomini però sono sempre idealizzati

. La sua composizione è piacevole, presa dalla vita e intelligibile per tutti. Egli prende per base un avvenimento tipico, la guerra oppure il convegno di contadini nelle loro case, in montagna, alla malga e sempre sa ritrarre i suoi personaggi, veduti nel giusto momento psicologico con sorprendente sicurezza persuasiva. In brevissimo tempo le pitture del Defregger divennero popolari e non è sua colpa se i quadri di genere tirolese trovarono troppi imitatori e così persero di originalità. Il Defregger

20