924 Ergebnisse
Sortieren nach:
Relevanz
Relevanz
Erscheinungsjahr aufsteigend
Erscheinungsjahr absteigend
Titel A - Z
Titel Z - A
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/203700/203700_623_object_5374904.png
Seite 623 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
luglio 1568, contro il console e i membri del Consiglio speciale di Desenzano, Vincenzo Pasini, Bat tista Andreis, Bo insorte Pischeria, Giovanni Guatare lo, B er nardo Segala, Francesco Tirchi, Giacomo Berti, Michele Mojoli, Giangiacomo Vili io, Antonio Chi sta fai etti, Lorenzo Lorenzi, Giova unantonio Rafia, fu pubblicata la scomunica maggiore, e sugli ultimi del 1568 tutta la terra fu colpita d’interdetto. Il senno dei reggitori del Comune e della popolazione, e l’ appoggio e fermezza del governo

INTERDETTO DI DESENZANO. di Pio Y°, che non 8' imaginava d’ esser giuocato da chi Pattorniava. D’altra parte la politica di Venezia in materia ecclesiastica non era tale da inclinare verso lei un uomo come Pio V 0 . tenace ne 5 suoi propositi ed esageratamente geloso delle prerogative ed autorità del suo grado. Nuove pratiche avviate dall 5 ambasciatore veneto col Lana stesso, che parvero da prima portassero ad un com ponimento, abortirono, anzi, sempre più inasprendosi la divergenza, nel

tolsero ogni effetto ad un atto che in altre circostanze e per diverso motivo Avrebbe potuto avere conseguenze disastrose; in Desen zano infatti continuarono gii uffici divini, nè la vita com merciale del paese ebbe a soffrirne alcun danno. 1 nuovi tentativi di Venezia per accomodare la faccenda non ebbero miglior risultato dei primi per F ostinazione del Pontefice, che ormai ne faceva una. questione personale, e chi sa quanto la rottura e F interdetto sarebbero durati se la morte di Pio V° (1° maggio

1
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/203700/203700_91_object_5374372.png
Seite 91 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
'78 «PESCA DELLA TROTA. La carne della trota è bianca, morbida, saporitissima; da alcuni buongustai è preferita a quella del carpione (*), la trota del Ben a co si esporta in più città dell'alta Italia •e all'estero, e si Tende in media a tre lire al chilogramma. Per la facilità che hanno le trote di. vivere in ogni acqua, e per 1' istinto che le porta a cambiar dimora so vente, e di preferire la ristrettezza del fiume all' amplitu dine del lago per deporre le loro uova, se ne trovano in ‘Ogni

fiumicello e torrente, e vorrei dire rigagnolo, che confluisce nel Ben a co ; piccolette per do più, ma saporite •assai. Nel Toscolano se ne pesca di una qualità detta mi niate, che si ritiene erroneamente esclusiva di quel fiume. Il Gratarolo a questo proposito scrisse che il fiume Tosco lano « produce alcuni pesci che di delicatezza osano con correre co’ i Carpioni del Lago, riescono quasi dell' istessa grandezza, e sono dell' istessa forma, hanno la schena az zurra, e sono sparsi di.alcune macchie

rosse come di minio, onde alcuni dicono che hanno pigliato il nome, con càos La •cosa che si chiamino Minio che, quasi miniati ». Il Tiboni questo stesso pesce, detto pure mimalo perchè ha il corpo chiazzato di puntini quasi di rosso minio, lo vide copioso nel fiume San Michele e in quel di Nota. Nè in essi solamente si trova, ma ancora in altre acque della nostra regione (-). La trota si pesca in vari modi : uno dei più comuni oggi è la dirlindana, quella stessa che si adopera per (*) Jodoco loda

assai la nostra trota e la mette innanzi al sal mone per la grazia del corpo e la delicatezza delle carni ; • i • . Lubrica puniccis variatus tergora guttis Salmo, quem Rhodanus, Liger, iliimisque Mosella Sequanaque extollunt (quamvis magis ille rubescat Viscere consci so, quamvis sit corpore major) Huic cedit; melior sapor est et gratia Troctae Major. (Op. cit. Lib. V».) - ( 2 ) Delicatissimi miniati si pescano nel Caffiirò, affluente di destra -del Chiese. ' 1 -

2
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/203700/203700_706_object_5374987.png
Seite 706 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
LA CISALPINA. L’Austria intanto si preparava alla rivincita. La lonta nanza del Buonaparte; gli errori del governo francese, svigorito e incerto- il disordine della Cisalpina; i segreti iiicorag'giamenti degli altri Stati italiani; V alleanza già stretta colla Russia, la consigliavano ad agire senza indugi. 'Nel marzo (1799) A aprirono le ostilità. Il generale Sellerei*, comandante in capo delle forze francesi in Italia, decide di farsi incontro al nemico in grossato sull’Adige, e il 26 marzo

lo attacca, lo vince e passa sulla sinistra del fiume; ma pochi giorni dopo (5 aprile), in un nuovo combattimento, è rigettato al di là ■■dell’Adige, e costretto a ritirarsi sul!Adda. A rinforzo degli Austriaci, scendevano frattanto dal Trentino nuove milizie agli ordini del generale Wukasso- Avicli, parte per Yal Sabbia, parte per Tremosine e Tignale direttamente sul lago. I Francesi, dopo breve resistenza al Calibro e a Rocca d’Àufo, respinti, ripiegarono su Brescia. Con gli Austriaci erano grosse

torme di emigrati Val- sabbini e Rivieraschi, che, primi a entrare ne ? paesi, vi ■portavano la confusione, atterravano l'albero della libertà, e con urla e imprecazioni sbigottivano il popolo. 0arginino attaccato da una flottiglia tedesca arrivata dalla sponda ■veronese, dopo breve difesa dei pochi Francesi che vi erano, veniva occupato (8 aprile): le case del Pederzoli, del Collini ■del Bacciiielli noti cisalpini, erano svaligiate: la stessa sorte toccava il giorno dopo a Toscolano e a Ma-derno

. Tracagni, Michele Nicolosi. (fi Stefani. Op. cit. - « Memorie Grisetti »,

3
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/203700/203700_579_object_5374860.png
Seite 579 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
4)58 ' VITA PUBBLICA. Sulla sponda opposta erano frequentatissime le fiere di 8. Anna in Malcesine, di s. Michele a san Zeno di Mon tagna, di Calmasino a Bardolino, della Madonna a Garda, di 8. Martino a Lazise, di s. Sebastiano a Castelletto, di s. Andrea e dei Sette fratelli a Riva, ricordate queste in documenti del 1300; senza dire delle scampagnate dome nicali a Caprino, a Costermano, a s. Zeno, a Torri, a s. Vigilio, a Cisano, che radunavano ogni festa numerosa .gioventù. TP ingegno pronto

e sottile e avveduti nei negozi erano in generale i Benacensì antichi, e insieme onesti, laboriosi, economi: di carattere rude, fiero e indipendente, non tolle ravano offesa e solleciti la vendicavano se ricevuta; tenaci negli odi, maneschi, e tra loro spesso in litigi ed in guerra. Ecco come il Gratarolo giudicava i suoi corup atri otti della Riviera « Questi popoli per la sottigliezza loro sono Repubblica che in esso s ? erano ridotti. L‘ edificazione del tempio fu cominciata probabilmente sul

principio del XVI 0 secolo; il Gratarolo la chiamò chiesa spettàbile dinota e celebre . La festa della Madonna di Noncastello si celebrava - come al presente - al? otto di settembre, e vi concorrevano devoti c? ogni parte della regione •come in pio pellegrinaggio a impetrar favori e sciogliere voti: le pareti dei tempio sono tappezzate dei più strani oggetti antichi e recenti, collocativi dai fedeli in segno di grazie ricevute. Al forestiero che sale oggi lassù fa da guida e da cicerone il custode

- romito - che in una parte del castello trasformata ha la sua abitazione. Parlando dei miracoli compiuti dalla Patrona del . tempio, scopre egli riverente un’ ìmagine sbiadita che sta dietro Imitar maggiore, e spiega come nè valentìa di artista, nè bontà di ■colori abbiano mai potuto restituirle chiarezza di contorni, nè du rata di tìnte. Uscito sullo spianato, e appoggiato al parapetto dì muro che verso il lago assicura dall’abisso sottoposto, gode il viaggiatore una vista incantevole, e varcato

il portone ad areo che .segna il limite dell’antica, cinta del fortilizio, scende per. bella strada a Gardola, pieni la mente e gli occhi del barbaglìo dì luccicanti armature e di luminose aureole di santi.

4
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/203700/203700_498_object_5374779.png
Seite 498 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
mia i prodotti della loro industria, migliori dì quelli die altrove si ottenevano. Capnonis vii*bus erit ut-que industria inaiar. La poderosa forza del fiume traboccante dall’alto tra dirupi spaventosi, infrenata e diretta dab’mgegno dell'nomo, docilmente aiutava la fatica di lui. Omnia componi! Capnon leviore labore. Vero è die Jodoeo scriveva, quando già- Venezia, conscia del beneficio che a se stessa-’ne derivava, aveva aiutato V incremento di quest/ industria privilegiandola sia colla

li bera entrata del minerale in Campione senza onere di dazio, sia facilitandone V esportazione e la vendita nelle diverse terre del suo dominio con speciali esenzioni; ma tuttavia: è da credere eie essa fosse di molto più antica se quando il poeta scriveva già uvea toccato così alto grado di prosperità e di fama. Nell’Archivio notarile di Salò si. leggono atti del tredi cesimo secolo, nei quali è menzione di vendite e contratti diversi di ferro e di rame, compiuti da industriali di quel tempo, tra

i quali notevoli i fratelli Ibi butani di antichis sima e cospicua famiglia della Riviera occidentale ( 4 ). (b Non nello Stato Veneto soltanto, ma per tutta Italia e anche in Francia i prodotti delle officine di Campione erano conosciuti e apprezzati, e il commercio che se ne faceva era vivissimo e lar gamente rimunerativo. Nel secolo scorso acquistato l’intero pro montorio dai marchesi Archetti di Brescia, l’industria del ferro, alquanto_ decaduta, ebbe nuovo impulso, tanto che - secondo il Cocche

tti - se ne produceva per il valore di circa 4000 zecchini all’anno. Gli Archetti abbellirono Campione erigendovi vasta fab brica, ancor oggi esistente, ad uso di filanda e filatoio di seta, e un grandioso palazzo di buona architettura fuorché nelle porte barocche e troppo basse e non corrispondenti affatto al resto dell’edifìcio. Nel 1807 il fiume (Campionej straordinariamente in grossato nella valle superiore di 8. Michele, rovinando con violenza sul promontorio, lo inondò per ampio tratto

5
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/203700/203700_524_object_5374805.png
Seite 524 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
Apostolico con autorità Pontificia il Reverendo Cardinal Borromeo, a istanza del quale ci aggiunsero le dette Capette nuove, gli ridusse a meno, portandone due e tre in una. Esso accompagnò all Aitar grande che è dell'Annunciata quel del Corpo di Ohristo ; a quel di Santo Giorgio quel di Santo Michele ; a quel di Santo Stefano quel di 8. Giuseppe; a quel di S. Aluigi, quello di 8. Marco e seco quel di Santa Giustina; a quel di 8. An tonio Abbate quel dì 8. Antonio da Padova; a quello di 8. Giacomo

possiamo aggiungere noi. meschina idea del suo buon gusto ( { ). Assicurato a una trave che attraversava l’abside del imitar maggiore stava anticamente un Crocefisso di legno, egregiamente scolpito, di grandezza più del naturale; opera di un intagliatore famoso di nome Boseaglino, che, secondo il Cattaneo, fece lavori di pregio in Salò e in Riviera; o di un artefice tedesco, al dir del Gratarolo, lodata dai celebre pittore Andrea Mantegna e messo in credito di uno de ' più, be’ Crocifissi

e Filippo Apostoli quel della Concettarne-e quel del Rosario della Vergine ; a quel del nome di Giesù quel di 3. Catterìna e di 8. Se bastiano, e così ha latto di qualche altro. Alcuni dei quali per esser dotato di buone rendite (erano di jus patronato di alcune ricche fami glie saiodia ne che con r mmi licenza li ■provvedevano) ha dato cagione di te et a Brescia et a Venezia, et a Roma, talmente poverite delle famiglie ricche », (Op, cit. Lib. 2°). Alcuni anni or sono (1890) la Fabbriceria di Salò

determinati e senza badare a spesa, il meno male si è lascisir le cose come sono. r-2 litigar ostinatameli che se ne sono ini o p Aggiunge il Gratarolo che quel tedesco, persona assai hiz- y.ara, avendo dipoi fatto un altro -Croeefisso miglior ancora del primo, e domandando denaro a chi glielo aveva commesso, e non

6
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/203700/203700_279_object_5374560.png
Seite 279 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
dossi trasmutano in latte dolcissimo (*). Pascoli sulla riviera occidentale si stendono sui monti più interni del territorio di Trernosine, sogli alti dossi del Lori.ua, dei Trema Izo. del Lavino; sul Denervo in terri torio di Garg’nano : numerosissimi e d ; importanza assai grande quelli nella Valle Sabbia ( 3 j. a- -t Fino da antichi tempi furono gli orti cura e delizia dei padri nostri: molti e feraci ve iPerano inforno a Salò. {'; Il pascolo, a differenza del prato, non si taglia, e da pastura

, — questo eccellente, quello discreto -, che non rappresentano però P intera produzione del territorio,-perchè molti proprietari di man drie non fanno parte della Società. A Pieve di Trernosine si è or ora istituita un'altra Latterìa sociale. Nella vicina V. Sabbia i pascoli più importanti per estensione e quantità di mucche, sono quelli in comune di Bagolino, dove pure si fabbrica il più pregiato formaggio, conosciuto in commercio •coi nome di bagozzo. La stagionatura di esso si fa a Brescia e a Salò

: in quest 5 ultimo luogo nei magazzeni delle ditte Michele Gi rardi. Giuseppe Pasini e Gio. Antonio Filippini, che ne acquistano ■considerevoli partite - la ditta Girardi principalmente -, e ne fanno commercio nella regione e fuori. Nella V. Sabbia da anni lavora no Latterie sociali modello.

7
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/203700/203700_397_object_5374678.png
Seite 397 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
pagavano tributo al conquistatore, da loz tributo, e nel nome : di - Gardoncino, piccola terra nel comune di Manerba, da Warte - guardia, e nel titolare della parocchiale di Puegnago sacra a s. Michele, assunto dai Longobardi come principale protettore in sostituzione al patrio dio Irminsnl, e nei nomi propri di Isemberga, Erizolo, V ualdo, Maginfredo, Bumingo etc., proprietari di case e poderi in Puegnago, citati in un . documento pub blicato dal Bettoni nel God. dipi, dì Riviera (?).. Parimente Garda

, sulla riva d’oriente, Gardone su quella d’occidente, e Gardola in territorio di Tremosine serbano nella radicale del nome traccia,del battesimo avuto da tedeschi come Gardoncino sopra, nominato ; . dicasi lo stesso dì Bardolino, col mutamento de) g in A che frequentissimo s’incontra.- Così Morgnaga, frazione di Gardone R., e Mor- naga, .piccola t'erra- in..comune dì Gargnano, ebbero forse il nome da morgen, - mattino - perchè interamente, rivolte-a. levante, come*, probabilmente, Moniga. -, Anche

la passione (fi Leggesi questo fatto nella «• Il istoriala di Rodolfo Notaio » (Vedi:., Odorici Storie prese, Cpd. diplomi, . v. 3°), Qui..è necessario avvertire che Vhisioriola scoperta é pubblicata dal Bienrum .nel 1750. r per lungo, tempo creduta autentica e come tale citata da autorevoli scrittori di storia, più tardi fu pòsta, in .dubbio e ritenuta, inven zione e. canzonatura del, Biemmi .stesso ..che cosi avrebbe voluto, burlarsi dei dotti e della storia.. insieme.' Carlo Cocchetti dubitò dell

’ autenticità di,, essa 'fin dal, 1851';, più tardi, espose: il sospetto, che fosse opera del Biemmi, (Brescia e sua provincia). ... ,, - (H. Sommario.- St. d J Italia. .... . / ■ • ( 3 ) Fossati « Valle Tehense ». Brescia 1891.' , ''■■■■ - -

8
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/203700/203700_17_object_5374298.png
Seite 17 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
OROGRAFIA - ALPI DI LEDRO. / / 5 il vago seno di Limone 8. Giovanni ; la morena rotta in più punti e sfasciata sul pendio più basso, a un terzo circa del monte, s’adagia declinando dolce a bagnarsi nell 5 acqua, coperta di splendida vegetazione. Una folla di olivi, di agrumi, di oleandri, d’allori e d’erbe d 5 ogni verde più lieto spicca e si stacca e folleggia sotto la tristezza del monte: a tergo la nuda dolomia torva e accigliata guarda dall’alto e protegge tanta gaiezza di vita e di colore

. La cima Muglierà sovrasta coll’alto dosso rotondeggiante e sopporta un allegro altipiano, sul quale pascoli e selve e terre coltivate e casali. Dopo Limone, la muraglia continua erta difficile senza sentiero, qua corrosa e disciolta, più in là a solchi; poi, dopo il ridente seno di Anzello, levigata, lucida come terso cristallo, alta sempre e minacciosa, coi sovrapposti altipiani di Bine, e massi contorti e spezzati. Più in dentro la valle del Brasa c l’accidentato territorio di Treni osine lieto

di sole e di viti, e in fondo la- punta di Monte 8. Michele. Sul l’altipiano bianche case e paesetti, alcuni prossimi al preci pizio occhieggiano e ridono: Villa e Vesio, e più in basso. Ustecchio e Voltino e Priezzo, e più a mezzodì Pieve di Tremoline. Là in alto tra i depositi morenici profondi si granito sieni- incontrano ad ogni passo massi erratici « fcico, di cui sono in massima- parte costrutti gli davanzali delle finestre e gli architravi e le soglie porte delie case. Di quel granito Vesio

in antico non solo. largamente usava per se, ma faceva- anche commercio coi paesi del lago: ( l ) e col granito alla rinfusa mescolati e avvicendati massi di micaschisto e di arenaria rossa. Nello stessce territorio di Tremosine, presso a Sermerio, tra gli strati giu resi, appare mi filone di manganese, ricordato già dallo storico salodiano Bongianni Gratarolo (*) e recen : .temente dal prof. Paglia. si) Paglia «Sulla morena laterale destra dell’antico ghiacciaio dell’Adige ete. » in Atti della Società

9
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/203700/203700_394_object_5374675.png
Seite 394 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
In questo tempo pieno di superstizione ma ricco anche di fede vera e salda sorgevano in Italia infinite chiese e monasteri, quali fondati da vescovi, quali da re e da duchi longobardi o dalle mogli e figli loro. E Desiderio per pietà religiosa, o per vanità.,- o per suoi fini politici, o per tutti questi sentimenti insieme, è ricordato come fondatore di. chiese e di monasteri prima ancora che diventasse re e dopo. Tra i monasteri attribuitigli si annoverano quelli dì s. Michele e di s. Pietro

in Brescia, e quello ricchissimo di Leno detto del Salvatore, che qui sì ricorda perchè ne fu primo abate un Ermoaldo già parroco della Pieve della Valtenese nella nostra Riviera (fi. Ad altro cenobio brescia no, detto, come quel di Leno, del Salvatore, Desiderio faceva ricche elargizioni, e con suo diploma del 760 lo regalava, tra altre terre, dì Chissenagìo in Jìnihifs Sermionensi (-). In Sirmione già di questo tempo erano chiese intitolate a s. Martino, a s. Vito e a s. Pietro, quest 5 ultima

costumi attirato F odio di alcuni ma levoli, venne accusato presso il vescovo come ipocrita, fornicatore e adultero. Recatosi il vescovo presso Ermoaldo per esaminare la verità delle accuse, comprese tosto trattarsi di calunnie, ma volendo pure che con qualche prova fosse l’innocenza del par roco dimostrata, gli propose il giuramento, Ermoaldo vi si rifiutò, ma fatta breve preghiera, entrò nel Iago e passeggiandovi sopra pervenne salvo all’ isola di Benaco, di là non molto discosta. In questo fatto

10
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/203700/203700_523_object_5374804.png
Seite 523 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
spondenza colle navate minori, stanno due cappelle, quella a destra intitolata,, a s, Giuseppe, l’altra a. s. Michele. La luce è portata nel tempio da un fìnestrone circolare, - ornilo - aperto nella facciata, ed ivi pure da due strette finestre rettangolari, 6 lateralmente da due ordini di finestre; le superiori aperte nella- navata, di mezzo da una parte e dall’altra nella vòlta ’maggiore, di forma gotica; le più basse nella navata destra, rettangolari; altri due fin estroni pure rettangolari

illuminano l’abside j 1 ;. Corrispondenti alle campate, tra colonna e colonna, si aprono lateralmente-nelle due navate minori dieci cappelle, cinque per parte, avanzate all’esterno tra i piloni di rin forzo delle muraglie maestre: l’accesso è ad arco a tulio sesto, e a vòlta i soppalchi interni, Furono costrutte sul finire del XVI" secolo, dopo la visita, in Riviera di s. Carlo Borromeo (1580), e se dimostrano - come scrisse lo storico -Saiodiano - la- pietà dì chi le ha, ordinate, danno altresì

, (*) (*) È chiaro che il secondo ordine di finestre, come pure le ret tangolari della facciata e quelle dell’abside non facevano parte del l’originario disegno, perchè non in relazione collo stile del tempio. Nel muro esterno dell’abside si veggono ancora i segni degli antichi fin estro ni gotici, chiusi probabilmente per dar posto alle t ran di tele che occupano la parete di fondo del coro. Tra quei nestroni era anticamente, con superbo effetto e in armonia collo stile della chiesa, collocata la splendida

11
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/203700/203700_743_object_5375024.png
Seite 743 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
, sui confini della regione, due filatoi, uno a Gavardo della, ditta .Sor- rnarii di Milano, V altro a Donato della ditta A Monio Cval tieri j 3 }. L'industria delle botti ebbe comincia mento in Salò nei primi anni del secolo corrente, introdottavi da un Michele Pederzoli di Proseglie, nella cui famiglia esercitata senza interruzione di padre in figlio, dura anche al presente. Rozza sul principio, andò di mano in mano migliorando così da diventar quasi perfetta, per l’ intelligenza e attività

si. chiuse l'incannatoio da seta della ditta Vammi e C., posto nella piazza Napoleone di fronte al Palazzo del Municipio. In Desenzano, vicino al Collegio-Convitto, v’ era reputata filanda della ditta. Anelli {-). A Villanuova sul Chiese godeva buona fama il setificio della ditta Varimi-Cimi li. Sulla sponda opposta fiorenti erano le filande delle ditte Merlo Domenico e t , figlio a Garda, e Poggi Francesco a Castel letto di Bronzone (nella frazione Assensa). Di così florida industria, restano solamente

, e quasi direi passione, del lavoratori, cresciuti a poco a poco di numero e di esperienza. E col perfezionarsi, comin di Veggasi nota N. La pag. 258. p) A Desenzano fi tiene anodo al presente buon mercato di- bozzoli. P) Si^ pària come di cosa certa dell’impianto e.v novo di un opi ficio a Toseolano per la tessitura della seta, con l'impiego di una forza di circa cento cavalli, - fornita dalla nuova officina elettrica che si costruirà tra breve sul fiume Losco!ano per cura della So cietà per la luce

12
Bücher
Kategorie:
Geschichte , Religion, Theologie
Jahr:
1897
Regesto cronologico dei documenti, delle carte, delle scritture del principato vescovile di Trento esistenti nell'I. R. archivio di corte e di stato in Vienna
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/RPVT/RPVT_187_object_3897813.png
Seite 187 von 201
Autor: Dominez, Guido / Guido Dominez
Ort: Cividale
Verlag: Strazzolini
Umfang: VIII, 192 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: c.Wien / Haus-, Hof- und Staatsarchiv ; g.Trient <Diözese> ; s.Regest ; f.Verzeichnis
Signatur: II 102.538
Intern-ID: 87423
, a piè del monte Corno, 386, 480, 486, 626, 769, 818. S. Michele all'Adige, com. della valle dell'Adige a circa 15 km. sopra Trento, 483, 485, 609, 644, 958. S. Michele di Bressanone, cast, nella Pusterthal presso Bruneck, 518. S. Michele d'Eppan, v. Eppan. Migazzone, cas. presso Bosentino a pon.' del lago di Caldonazzo, 735, 878, 923, 924. Milano, umile cas. sulla sin. dello Sporeggio, affi, del Noce, 253. Milano, 782, 1119. 1143, 1155. Filippo Maria Visconti (m. 1447), 996, 1042. ~ Francesco Sforza

S. Mauro, cas^ alle 'sorgenti del Siila nella valle di Pine, 663. Mazzagnigo, f'raz. del com. di Civez- 7j!U)o. 4.44, 797. Meane, vili, alla sin.-dell'Adige a circa 6 km. sopra Trento, 515, 663. Mecklenburg, 1165. Memmingen, c. del regno di Baviera, 742, 1107. Merano, c. del Tirolo allo sbocco della Passina nella valle dell'Adige, 482, 637, 741, 769, 895, 981. Merlino, collina in Pieve di Bono nelle Giudicane, 987. Metsch, Matsch (Amasia), com. e cast, presso lo sbocco della Maische,r- thal

nella. Val Venosta, 966, 974, 1022, 1047. Mezlaun, cas. del com. di Lauregno nella valle della Pescara, affi, di silicei Noce, 748. Mezzaco l'Olia o Mezzotedesco ( Meta teutonica ), allo sbocco della valle del Noce nella valle dell'Adige, 7, 21, 75,' 282, 438, 481, 584. 623, 662, 711, 840, 892, 987. Mezzana, com. della Val di Sole sulla sin. dei Noce a circa 10 km. sopra Malè, 107, 112. Mezzolago, vili, sul lago di Ledro, 702. Mezzolombardo (Meta longobardica), grossa borg, sulla des. del Noce

(m. 1460), 1047. Giov, Galeazzo Maria, figlio del pre cedente (ni. 1476), 1075, 1085. Lodovico il Moro (m. 1508), 1080, 1085. miniere, 32, 77-79, 160, 548, 936. Miola, vili, presso il lago della Serra- glia, fraz. del com. di Pinè, 874. Missiaa, vii], presso S. Paolo d'Ep- paiì, 50. Moena, grossa borgata allo sbocco della valle di S. Pellegrino nelle valli di Fiemme e di Fassa, 808. Molina, com. della Val di Ledro sulla sin. del rivo di Pönale, 210, 670, 671. Monclassico, com. della Val di Sole sulla

sin. del Noce a circa 3 km. sopra Male, 268. moneta, 22. Montagnaga, vili, della valle 'di Pinè sul Rio Negro, 785. Montan, vili, sulla des. dell'Adige a circa 3 km., sopra Egna, 949, 950. Mori (. Murius ), grossa borg, a più del Monte Baldo a circa 6 km. da Ro vereto, 11-13, 18, 31, 65, 108 nota, 129, 214, 266, 267, 291, 367, 368, 434, 577, 694, 833, 860, 972. — V. Albano. Münster, c. nel cantone svizzero del l'Arg'o via, 931. Mura, cas. della valle di Pine presso il lago della Serraglia, 341

16
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/203700/203700_597_object_5374878.png
Seite 597 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
Mentre le milizie di Francia s’accampavano intorno a Peschiera, Riva, desolata dagl’ imperiali, deliberava di darsi spontaneamente al vescovo di Trento, Giorgio. I patti della resa furono redatti in Trento, e il 29 maggio Antonio Tabarelli de Fatis decano del Consiglio prese possesso della città in nome e per conto del vescovo 9). Contemporaneamente i conti d'Arco, approfittando del generale trambusto, s’impadronivano delle terre di Torbole e A ago e del castello di Penede (-). Lodovico

si fermava al Mincio, die era il limite di sua conquista assegnatogli nel trattato dagli altri potentati, mentre la sponda orientale cadeva in mano del vescovo di Trento luogotenente dell’ imperatore, e il conte di Lo (irono occupava alcuni castelli in vicinanza del lago. Verona intanto, die già s’era rifiutata d’aprir le porte all’ esercito del Pitigiiano, inviava legati a far atto di omaggio al re di Francia; ma egli già impaziente di licenziare l’esercito perchè a corto di quattrini, si rifiutava

di riceverli riman dandoli a Massimiliano cui la città loro era destinata. Narra il Guicciardini che prima di tornarsene in Fran cia-, desideroso Lodovico di trovarsi a colloquio coll’impe ratore che indugiava a Trento, essendo suo parlamentario mente proprietà della famìglia del signor Bortolo Castelli. Un Ste- fanino Calsene ebbe la difesa d’uria parte dei bastioni di Brescia nel famoso assedio del 1438 sotto i comandi del cronista e soldato Cristoforo Soldo. 11 Francesco Cai sono di cui qui si tratta

pare abbia abbracciato giovanissimo la carriera deìl’armi e che prima mente sia andato dì presidio in Cremona dove anche si distinse come ingegnere militare. È inutile ch’io aggiunga che ho tratto queste notizie dalla monografia del Fossati, diligentemente da lui messa insieme col sussidio di vecchie carte della famiglia Calsene, avute dagli eredi del salodiano Paolo Peninomi. (9 Uno dei primi atti del nuovo signore fu la concessione, ac cordata per mezzo del suo rappresentante capitano bus taccino

' di Neydegg (9 luglio), a Maffeo e Pasino Girelli, a Matteo Patorelli e a Marco de Toffili di Bogliacco dì poter esercitare la pesca dei carpioni e di altri pesci nel lago dalla pietra del porto fino a Cam pione sotto i confini del Comune di Tignale, verso onoranza di 25 carpioni. (Ambrosi. Op. cit. v. 1°), (*) Ambrosi. Op. cit. v. 1°).

17
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/203700/203700_257_object_5374538.png
Seite 257 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
242 ' ■ CANTI NK SO,CIAIJ. . - una piccola città deir Ungheria orientale che appena supera i cinquemila- abitanti, a piedi della catena Heg*yialija; nes suno crederà che il vino tanto celebre che da lei prende nome si fabbrichi soltanto colle uve del ristretto territorio •che le dipende, Yi concorre naturalmente Finterà regione .delle vulcaniche colline che le stanno a fianco per una lunghezza di circa cinquanta chilometri, tutte splendida- niente e intensa niente coltivate a vigneto. Lo stesso

dicasi del Bordeaux, del. JohaiiLsberger, del Malaga : e per dire dei nostri italiani, del Barolo, del Nebiolo, dell’ Asti, del Gattinara, del Chianti, del Lambnisco, del Collegllano, del Barbera etc. (*). K inutile dire che la Società 'stessa potrebbe con confe renze e in altri modi farsi centro di progresso viticolo in tutta la regione per estirpare vecchi pregiudizi e render più intensa la coltura della vite, e grado grado introdurre' più razionali sistemi di coltivazione (-). (i) La ristrettezza

del territorio non è assolutamente una ragione seria: essa viene distrutta dal fatto. Tra i migliori vini della Lom bardia vanno certamente annoverati il Grumello, l’ Inferno , il Sas sella. dei quali oltre il consumo in Italia, che non è piccolo, si espor tano ogni anno in Svizzera, Germania e America più di 40 mila ettolitri. Eppure tutti sanno che le zone di territorio che li pro ducono sono ristrette assai, più che non sia la regione benaeense largamente intesa. E gli esempi si potrebbero

moltiplicare a cen tinaia. Quanto poi alle differenze dì sapore e qualità generali dell' uve, dovute alla differenza costituzionale dei terreni, esse vengono corrette nella fabbricazione stessa del vino ; senza contare che con impiantì più razionali - sostituiti gradatamente agli attuali - e. lavorazione diversa del vigneto, si potrebbe già ottenere maggior uniformità di produzione. Chi può dire quante delle uve meridio nali italiane, prima della rottura dei trattati commerciali, siano passate in Francia

e poi ritornate a noi ridotte in vino con classica etichetta francese ? (-) Se si potessero persuadere uria buona volta i nostri conta dini ad abbandonare la coltivazione del granoturco e degli altri cereali nei vigneti, se si potessero persuadere che la vite va coltivata sola, eh’ essa non ..soffre mescolanze, perchè è egoista e non vuoi dividere con nessun’altra pianta il suo regno, che bel passo avanti si farebbe ad un tratto !...

18
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/203700/203700_45_object_5374326.png
Seite 45 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
eh 5 og'g'i con ipotesi più o meno ingegnose e prossime alla Merita si tenta spiegare. Il Benaco è soggetto a oscillazioni di livello, che variano d’intensità e di durata. Le pioggie lunghe e abbondanti che ingrossano i tributari del lago ; l’ampiezza del bacino in confronto alla ristrettezza del suo unico emissario, il Mincio; balzarsi del letto di questo per l’accumulamento di materiali; gli impedimenti creativi con pescaie, col gran ponte per la ferrovia ed altri manufatti che certo

ritardano il libero deflusso dell’acqua; e ancora il diboscamento che nella regione nostra si fece su larga scala e alterò i ter reni slegandoli, per così dire, e rendendo più facili e più rovinose le frane; tutte queste paiono cause sufficienti a spiegare il crescere del lago sopra l’ordinario livello. Il prof. G-oiran però non se ne contenta-, e pur ammet tendo che i fatti sopra accennati possano, debbano anzi influire sulle piene del Benaco, non li reputa bastanti a dar ragione intera del fenomeno

. Egli crede che « esista una incontrastabile coincidenza o almeno prossimità delle maggiori piene e delle massime magre del Benaco coi pe riodi sismici del monte Baldo e coi fenomeni d’indole vul canica che o vennero osservati in altri punti della nostra provincia (quella di Verona) ovvero tormentarono non solo la penisola ma benanco altre regioni. » Lo stesso profes sore opina che sulle oscillazioni del livello del nostro lago possano esercitare qualche influenza anche le correnti subacquee

(*). Quantunque la su esposta opinione sia confortata da copiose citazioni di date e di fatti, intese a dimostrare la costante corrispondenza delle oscillazioni straordinarie di livello delle acque del Benaco con mo vimenti tellurici con fi) A. Goiran « Storia sismica della provincia di Verona ». Ve- roia-PadovE. 1880. Benaco. . 3

19
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/203700/203700_675_object_5374956.png
Seite 675 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
restava che alla Chiusa; contro l’Aivmzi non avea miglior fortuna il Massella che tentava impedirgli il passaggio del Brenta: se non che il genio del Buona.]»arte doveva anche questa volta trionfare, e la battaglia d’Arcale ridava il sopravvento alla Francia. Le schiere tedesche già uscenti dalle gole del Baldo, udita la rotta dell? Alvinzi. rimonta rono fino a Trento; nè per il restante anno 1796 vi furono più fazioni importanti dì. Nel gennaio del 1797 si riaccese la guerra ; l’Austria voleva

Sabbia un andirivieni di soldati francesi per impedir la calata degli Austriaci che ogni tanto comparivano sui monti e si dile guavano poscia come fantasmi (" 2 ). Giorno per giorno i cronisti del tempo notarono i movimenti dei soldati e le piccole fazioni qui avvenute, che om metto perchè di nes sun lume alla nostra storia. Il disegno del generalissimo austriaco già pareva riu scire; il Proverà ributtava dall’Adige le schiere francesi e avanzava verso Mantova; l J Alvinzi stava per sforzare

la (*) (*) Ecco le posizioni che rispettivamente occupavano i due eserciti belligeranti sul finire del 1796. I Francesi erano stesi.dalla Chiusa d’Adige lungo la catena del Baldo fino a Verona, poi di là del Mincio intorno a Mantova : gli Austrìaci dalle gole del Brenta in giù fino alla pianura padovana. {-) 11 24 dicembre il generale Murai entrò in Salò con una mezza brigata di soldati e prese alloggio nella casa Lombardi di qui si portò a Cargo a no, d’onde ripartì per via di lago ai primi del 1797 e sbarcò

a Torri; di là s’arrampicò su pei dossi del Baldo, in tempo per portare il soccorso del suo braccio all’ esercito fran cese che attaccava gli Austriaci a Rivoli. {Cantoni. Mss. cit.)

20
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/203700/203700_38_object_5374319.png
Seite 38 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
quanti scrissero 6 scrivono di lui; essa è veramente' la nota più alta, e gentile che nel concerto di tante armonie inalza il Bona co nella vasta serenità- che lo copre, e pud ■ attribuirsi alla, ‘qualità e quantità delle correnti che gli portano tributo di acque, al colore del cielo che gli si riflette nel seno, ina anche, senza alcun dubbio, alla natura dei sali che contiene in soluzione. In tutti i toni canta, il Benaco la gloria del suo colore, che si diffonde lieto per la vasta superficie

scherzando coi mille riflessi del sole, e muore più pallido sulle rive che bacia. È nel mattino roseo, quando nessuna nuvola offende la purezza del cielo lucido e trasparente lavato di fresco dal l’uragano, e Fonda rotta da vento leggero danza snella e capricciosa ; è allora che coll 5 azzurro purissimo del fir mamento contende l’azzurro brillante del lago. Per poco Focchio s 5 inganna, e le due azzurre su perii ci in una con fonde, e su di esse come su di una sola viaggia, quasi in preda ad un sogno

• il senso dubita per un istante e tutto il corpo trascina nell’ etere lucente, finché svanisce a poco a poco il sogno fugace, s'acquetano il palpito e l'ansia dell 5 infinito e, piena ancora della dolcezza dell’estasi pas sata, senza sbalzi nè asprezza, ritorna la verità. Brilla sul capo al sognatore, circonfusa di luce, la conca, azzurra e lontana; di sotto, al suo piede più azzurra e vicina si stende la conca gentile del lago. Ma è nel mezzo dove spariscon le rive e non danno i monti più ombra, e dove

il gorgo è più profondo che l’azzurro del Benaco spiega tutta la sua magnificenza: ogni onda pieci 'detta che corre e s’apre e si ripiega sulle compagne e raffretta., mostra incanti nuovi di luce ed ogni gradazione di tinta del soave colore. E azzurre sem brano l’erbe che si piegano alle interne correnti che le- travagliano, azzurre le arene del fondo, e azzurri sono i pensieri del solitario viaggiatore, che. il cuore ha gonfio- di tenerezza e d’amore. Ninfe leggiadre, che foste un tèmpo regine del

21