le lagune, da Grado a Venezia, alzavasi lentamente un nebbione, cupo e pesante. Dalla parte di Trieste, però, c’.era ancora fra le nubi bianchiceie, uno slargo di sereno: ed il sole prossimo al tramonto mandava da quell’apertura il bacio roseo d’un suo r • raggio sulla bella città, febbrilmente attiva, rumorosa, e sul suo San giusto severo e solitario : fu allora, che strisciando lo sguardo su quel raggio dorato, inviai a fior di labbra, come un bacio, a Trieste il mio ultimo saluto — saluto ed augurio