Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
di paese in cerca di nuovi studj. Lo studio di Bologna era uno dei più attraenti pei nostri Trentini 2 ), e v andavano coloro che ama vano approfondirsi nelle scienze sacre e nelle profane. Il vescovo Giovanni IV proteggeva le lettere e le arti ; e, sotto di lui si fecero in Trento le prime stampe, come fu notato altrove. La Catìnia , com media in italiano, che vi fu stampata l’anno 1482 ci rammenta un celebre nostro scrittore, primo che inaugurasse quella vita intellettuale, che nel Trentino troviamo
libertà ed ài progresso. Nicolò d’Arco, che visse tra gli anni 1479 e 1546 si distinse tra gli altri trentini nel poetare in latino, e . lasciò cose di , vario argomento, che furon stampate la prima volta dal Fruticeno in Mantova con il tìtolo : Nicolai Archii Comitis Numeri (1546) * Giovanni Lagarino di famiglia oriunda parmigiana venuta a stabilirsi in-Ala trentina era suo contemporaneo, e fece versi latini, che furono tratti dalla polvere dal nostro bravo giovane Giuseppe Papaleoni V). ' Altri
latinisti verseggiatori del tempo di Nicolò d’Arco furono Alberti Alberto di Trento, Lodovico Betta, e Giovanni della Betta di Arco, non meno che Jacopo Vargnano pure di Arco, i cui versi sono di recente pubblicazione 3 ), il cardinale Cristoforo Madruzzo ü ), ed altri,die forse il tempo e le raddoppiate investigazioni ci potranno rivelare. l) Scrittori ed Arlisti Trentini, pag, 253. q Susteb Guido : I Trentini all' Università di Bologna. Roma, Aceti.- St. per Trieste ecc. Ili, pag. 99 0 seg