Ricerche storiche riguardanti l'autorità e giurisdizione del magistrato consolare di Trento
Dopo questa donazione, sino al 1182 , non appa risce vestìgio alcuno di governo che i Vescovi abbiano avuto della città di Trento, nè si può esso compro vare con alcun documento anteriore ; laddove non pochi ne furono pubblicati dal Bonelli (1) che fanno testi monianza dì giurisdizione esercitata nel contado, prima di quell’anno, dai vescovi e da molti loro feudatarie Il Bonelli, da un documento del 1171 , risguardante il castello di Stcnico, in fine al quale si citano i nomi di coloro clic
vi furon presenti, e si aggiungo et cmlerì Consules , crede poter dedurre, pel loro inter vento ad un alto vescovile, che la città di Trento sin da quell’anno ubbidisse al vescovo. Ma la presenza alla pubblicazione d’un istrumento, a norma del co stume del tempo, se dà indizio di grado talvolta rag guardevole, non prova alcuna dipendenza dei testimonii. Nemmeno i titoli di duca, di marchese, di conte, che varii vescovi di Trento portarono avanti il 1182, in vigore della clausola inserita nella
donazione dì Cor-: rado, provano eli'essi ne avessero già esercitata la si gnoria. Portava i titoli di duca, marchese e conte anche scia, I’ ultimo di Maggio 1027, concede in perpetuo alla Chiesa di Trento, della quale era vescovo Udalrico, il Comitato Tri dentino con tutte le sue appartenenze e con quelle utilità, che fino allora ne aveano avuto i duchi, ì conti ed i marchesi; eccettuandone quelle cose, entro i confini del Comitato, che' per consenso ed istanza del vescovo di Trento, erano state
concedute alla chiesa di Feltro. (I) Notizie storico-critiche della Chiesa di Trento. Ivi, Mo- nauni, 17(50-05. Voi. 4 in 4. u