Vita di Alessandro Vittoria, sculture trentino composta dal Conte Benedetto Dei Giovanelli.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; 1)
roìamo da Trento, clic fiori sul finire dello stesso se colo e in principio del XVI. Egli non è ricordato da nessuno scrittore d'arti; ina basta a stimarlo pittore di vaglia la bella tavola rappresentante Cristo alla co lonna , appiè d 5 un magnifico fabbricato, attorniato da molte figure, ben panneggiate e colorite; se non che tiene alcun poco della maniera tedesca della seconda metà del secolo decimoquinto. Questo quadro ben con servato c segnato: IHEROMMUS . PIGTOR . F . TRI- DENTO . 1 502
, appartiene alla Congregazione di Carità. Dalla stessa scuola usciva nella prima metà del secolo XVI quel maestro Antonio da Trento, detto al trimenti Antonio Fantocci, forse scolare di Girolamo, e poscia compagno del Mazzuoli da Panna, di cui scol piva e incideva i disegni; e riuscì cosi esperto nel maneggio del bulino e nell' incisione particolarmente a chiaroscuro su due, tre e sino a quattro legni (che di mano in mano imprimeva stillo stesso foglio, onde con traffarvi il mezzo. il lume e l'ombra) che
forse non v ebbe al suo tempo chi lo superasse. E uscì quindi Leopoldo dal Pozzo, clic operò in mosaico in San Marco di Venezia: lo Scolari, che si distinse nell'incisione dei coiiii dfacciajo per le monete e medaglie, nella zecca di Guglielmo duca di Baviera; e prima ancora un Bosso Trentino, nominato dal Mattioli nel suo poema: Il mafjno pala zza del Cardinal di Trento . Sappiamo che i due fratelli Dosso, ferraresi, lavorarono in Trento; e non oseremmo dire che quello sia un terzo, se non