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Geschichte
Jahr:
1824
Illustrazione del monumento eretto dalla città di Trento al suo patrono Caio Valerio Mariano
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Seite 195 von 198
Autor: Tartarotti, Girolamo ; Stoffella DellaCroce, Bartolommeo Giuseppe / opera postuma dell'ab. Girolamo Tartarotti. Supplita nella parte mancante dall'ab. Bart. Gius. Stoffella dalla Croce
Ort: Rovereto
Verlag: Stamperia Marchesani
Umfang: XVI, 180 S. : 1 Portr.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Marianus, Valerius Gaius
Signatur: III 39.802
Intern-ID: 215787
abbia mostrato Marco Aurelio Imperatore, e insieme gran concetto, di Valerio Mariano destinandolo non solo Sopranten dente in Trento alla militar vettovaglia della terza legio ne italica, ma costituendolo eziandio, come sembra Giudice degli Scelecti nella Colonia. Quanto poi alla Prefettura de’ Fabbri è u- gualmenle onorevole per Trento se la rigirardiam per un corpo ci vile che militare. Se civile 1 , non picciola Colonia vuole essere slata la Trentina, ove tante persone applicate alle diverse

C A PO X X. S U P P 1 E M- E N T O. 17I che civili, e delle statue alle persone imperiali innalzate, o pure al merito de’ cittadini. Altri pubblici monumenti abbiamo osservato nel basso della città , e precipua attenzione qual Colonia Romana a se richiamava il'Campo . Marzo e l’Anfiteatro. VI. Queste sono cose, che in generale la lapida di Mariano ci 'condusse a cercare. Ma ella stessa di molte altre prerogative della Colonia trentina ci porse diritta notizia. Per lei dicendosi Trento Colonia

abbiam riveriti i Duumviri, i Censori, gli Edili, i Decu rioni, cbe un giorno reggevano questa Città. Conoscevamo un Se viro augustale di Trento, e altri Se viri augustah del territorio Tren tino in Avio, ma la nostra-Iscrizione rende completo il Culto d’Au- gùsto in Trento mostrando in Valerio Mariano il Flamine di Roma e d’Augusto. Niente meno d’onore alla Colonia trentina debbono recare i giuochi Quinquennali, de’ quali Valerio si mostra Prefetto. Queste sono solennità, cbe non a tutte le città

possono convenire, perchè richiedono grande apparato, e grande spesa. Che vi fosse un Collegio d’Auguri in Trento, sapendo che era Colonia si pote va bensì congbietlurarlo, ma la sola nostra Iscrizione ci dà questa notizia precisa. Più e più ragguardevole poi diventa questa Colo nia, perché oltre alle proprie diede anche ricetto alle sacre funzio ni di straniere città, quali furono le Tusculane per antichità e ve nerazione assai celebrate. Una cura singolare poi della nostra Co lonia si può crédere

maniere di 1 avori eri, cbe abbraccia la parola fabbro, si trovano, da potersene formare un Collegio ; e Collegio di qualche riguardo e di belle rendite fornito, se un Valerio Mariano ne fu Prefetto. Se jpoi que sto debb’essere un corpo Militare, ciò mostrerebbe, che Trento per 1 opportuna sua situazione, e per la sua ampiezza e stata scelta a sede di una delle principali parti della Legione. Il Titolo di Tri buno dato a Valerio, ove si dovesse intendere Tribuno onorario della Legione nelle Rezie

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1824
Discorso sopra un'iscrizione Trentina del tempo degli Antonini.- (Intorno all'origine e condizione antica di Trento ; [1])
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Seite 92 von 108
Autor: Giovanelli, Benedetto / del Conte Benedetto Giovanelli
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: 105 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 89.156/1
Intern-ID: 175827
9 ° benissimo che G. Valerio Mariano poteva già essere uom» eli sommo credito nella Colonia di Trento nell’anno lyi ed essere ivi stato conosciuto da Pertinace quando qui for mò la Terza Italica. E poiché, se Tesser il sasso eli C. Va lerio scolpito (bilia stessa mano che quello del Tribuno Cajo Giulio Ingenuo, indica eh’ egli è di quel tomo di tempo, non toglie tuttavia, eh 5 egli possa essere stato lavorato qual che anno prima; cosi stando alle probabilità da me addot te, non credo di porre

piede in fallo, se no desumo, che da Marco Aurelio il nostro Mariano, fattogli conoscere da Pertinace, sia stato chiamato al governo dell’Annona della Legione terza, e poscia, come dice Capitolino essere stato co stume di questo Principe, alla Cura de’ Mantovani e alla Pre fettura de’.Fabri della Fortezza di Trento; che in quell’ e-, poca i Trentini lo abbiano nominato loro Patrono e ©retto in memòria questo monumento; che C. Valerio, morto M. Aurelio, da Commodo sia stato promosso al grado

di Legato della Legione III Italica, e che spento Gominodo, dal suc cessore Pertinace sia poi stato chiamato a Roma per assu mere ivi la Prefettura di quella Annona. Marco Aurelio morì nell’ anno 180, laonde T iscrizione Trentina io la credo fatta entro gli otto anni che scorsero fra T istituzione della Legione III (che seguì nell’anno i ji ) e T anno 180 sud- detto in ciu M, Aurelio morì: e la Romana che è manife stamente posteriore alla Trentina, dopo T esaltazione di Pertinace al soglio imperiale, 9

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1824
Illustrazione del monumento eretto dalla città di Trento al suo patrono Caio Valerio Mariano
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Seite 192 von 198
Autor: Tartarotti, Girolamo ; Stoffella DellaCroce, Bartolommeo Giuseppe / opera postuma dell'ab. Girolamo Tartarotti. Supplita nella parte mancante dall'ab. Bart. Gius. Stoffella dalla Croce
Ort: Rovereto
Verlag: Stamperia Marchesani
Umfang: XVI, 180 S. : 1 Portr.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Marianus, Valerius Gaius
Signatur: III 39.802
Intern-ID: 215787
, quantochè la voglia di ossequiare i successori di Augusto dovea fare ambire più che gli altri un tale onore, 'il quale molto più prezioso diventa, perché non aveva colleglli, • essendo a ciascun nume un Flamine solo deputato. Un’altra sacra incumbenza rende cospicuo il nostro Patrono cioè la Prefettura dei sacri giuochi detti Quinquennali, ragguardevole assai, perchè non .esitò già di presie dervi Domiziano medesimo. Abbiamo riconosciuto in Valerio l’altro offizio di Augure, onorevolissimo nei tempi

pagani, il quale fu già esercitato da Cicerone stesso, da Ortensio, da Plinio, da Frontino , e da altri insigni personaggi. Dopo questi onori risplende nell' I- scrizione quello, che fu probabilmente motivo per cui Valerio in Trento si stabili; la gelosa carica cioè di Prefetto delle vettovaglie della terza legione Italica, impiego che sicuramente gli Imperatori cercavano dì conferire a personaggi de’ più segnalati per integrità, e forniti di convenienti ricchezze per la -debita malleveria

. Un’ al tro onore sacro e de’ piu antichi e de’ più venerati ci significa la nostra lapida -dicendo Mariano sodale dei .Sacri Tusculani. Altre cariche civili niente meno onorifiche succedono alle sacre e milita ri. L’ essere Giudice fra i selecti portava con se la equestre dignità e là stima dell' Imperatore. L’essere poi Decurione in Trento, cioè uno di quelli, che formavano l’ordine amplissimo e splendidissimo , e il Senato delle Colonie, ce lo manifesta possessore di non mediocri ricchezze nei Trentino

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1824
Illustrazione del monumento eretto dalla città di Trento al suo patrono Caio Valerio Mariano
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Seite 176 von 198
Autor: Tartarotti, Girolamo ; Stoffella DellaCroce, Bartolommeo Giuseppe / opera postuma dell'ab. Girolamo Tartarotti. Supplita nella parte mancante dall'ab. Bart. Gius. Stoffella dalla Croce
Ort: Rovereto
Verlag: Stamperia Marchesani
Umfang: XVI, 180 S. : 1 Portr.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Marianus, Valerius Gaius
Signatur: III 39.802
Intern-ID: 215787
1:60 C A P .0 5 V I I- S JJ P P L. E M E .,H T 0. accuratamente dal eh. Dr. Labus (sulla Tribù ecc. di Brescia p. 18.) par la di un Decurione di Brescia, eli Verona, e di Trento, ma nello stesso tempo si mostra o -contemporaneo o posteriore ad Adriano , perché vi si accenna una sacerdotessa di Plotina, annoverata fra gli Dei dallo stesso Adriano. Un altro Decurione di Trento e insieme di Brescia ci porge la nostra medesima Iscrizione, la quale non solo L poste riore ad Adriano, ma anche

sicuramente ad Antonino Pio. Trento. è mentovato come patria di un Valerio Veranio in una Iscrizione presso il Or utero (pag. 108. 1-), ma il'Consolalo ivi aggiunto si riferisce all’anno 1Ò0 di Cristo, come ha osservato il Tartarotti in questa stessa dissertazione al capo II. n. 6. Due altre volte in altri sìmili monumenti ivi riferiti si fa memoria di Trento., ma 1’ uno appartiene all'anno 144>, l’altro .a-1 171. di Cristo, e così tutti e ire si mostrano posteriori ad Adriano, il quale morì, nel 138. Ben

ché non nominino Trento, tuttavia mostrano, -che già era Città e avea proprio reggimento, ed era probabilmente Colonia le basi di una statua di Faustina, e l’altra d’ignoto Imperatore sopra riferite. Quella di Faustina è senza dubbio posteriore ad Adriano , 1’altra poi secondo ogni probabilità sembra anch’ella ò posteriore a questo Augusto o al più .contemporanea. Tutti questi Scrittori e monumenti contemporanei o posteriori all Imperatore Adriano, come si é veduto avendo dimenticata la regione

èd i .popoli Tridentini, della sola Città e Colonia di Trento fanno concordemente. menzione, e danno, forza .alla mia conghiettura, che questa mutazion di parlare proven ga dalla mutata .condizione di Trento, che avendo per lungo tem po formato parte del territorio Bresciano fu poi come pare .da Adriano .elevato alla dignità di Colonia. • . XXX. Ma come mai Trento fatto Colonia da Adriano in tempi ne’quali gl’Imperatori Romani rare le Colonie deducevano? E come mai in Trento dedotta una Colonia

, se si é detto, .non essere il suo territòrio opportuno da fondarvi Colonie? Per rispondere a tal di manda faccio ricordare quella terza specie di Colonie di sopra men tovate, delle quali una come molte altre credo, che fosse anche Tren to. Quanto ad Adriano sembra, che questo Imperatore ne’moltissimi viaggi suoi, g co’quali trascorse l’orbe Romano beneficando in diverse maniere con pubblici fabbricati e con varie guise d’onori le Città, che visitava, giunto in Trento e veduto il paese ingrossato e.'prospera

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1824
Illustrazione del monumento eretto dalla città di Trento al suo patrono Caio Valerio Mariano
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Seite 15 von 198
Autor: Tartarotti, Girolamo ; Stoffella DellaCroce, Bartolommeo Giuseppe / opera postuma dell'ab. Girolamo Tartarotti. Supplita nella parte mancante dall'ab. Bart. Gius. Stoffella dalla Croce
Ort: Rovereto
Verlag: Stamperia Marchesani
Umfang: XVI, 180 S. : 1 Portr.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Marianus, Valerius Gaius
Signatur: III 39.802
Intern-ID: 215787
Missioni. Cimbri, jioji fui ojiO' disfatti da 3VI firio a "Vei’celli y ma sul 'Vci'ohgsc* CAPO III'. Delle Tribù Romane, loro numero, e nomi. Trento era' della Fà-- piria, o della Papia, Notizie circa la Papiria. La Papia non fu, che un nuovo no me derivante da famiglia. La sigla PAP. pub significare tanto Luna, che l’altra. CAPO IV. Della forinola HONORES - GMNES - ADEPTV8. Municipium■ ir qualche volta lo stesso-, ehe Polonia. Gli onori nella nostra-Iscrizione accennati, furono da G. Valerio

conseguiti in Trento. Il Muratori difeso contro al MaffeL. CAPO V. Roma tenuta per Dea. Augusto divinizzato in- vita. Dopo morte a- dorato dappertutto qual Dio. Tempj in onore di Roma’insieme, e di Augusto. Del la voce Goncivis. Passo, di Plinio esaminato» Se Pomponio Secondo fosse Veronese. Della voce Civis. Flamine era il Sacerdote destinato al culto di. cadami Dio. Se un Flamine potesse servire a più Dei. Trento ebbe tempio in onore di Roma, e di Augusto. De’ Sodali ,, e S eviri 1 Augustali. Erano

nella Colonia di Trento, ed anche in qualche suo vico. Della sigla GUAI. Della Dea Feronia, e de’ Sacerdoti Gra tuiti. Gli Augustali non venivano estratti' dall’ Ordine de’ Decurioni. CAPO VI. Delle Sigle PRAEF. Q. Q., e PRAEF. I. D. Q. Q, e come deb bano interpretarsi. De’ òriuochi Quinquennali. Delle Feste dette Quihquutriu. Era no probabilmente in Trento. CAPO VII. Degli augurj de’ Gentili. La dottrina de’ Filosofi intorno a ! mede simi è falsa. Se Aristotile gli ammettesse. Sentimento

dì Cicerone circa gli stessi. Del dubitare. Uffizio degli Auguri, e autorità de’ medesimi. L’ Augurato era carica vitalizia. Trento ebbe Collegio, di Auguri, Come vi si venisse ascritto. Di quanti Sacerdoti fosse composto nelle Colonie. E dell’ultime dignità- da C. Valerio Ma riano conseguite. CAPO Vili. Adlectus che significhi. Adlectus Annonae qual ufficio fosse. No tizie intorno alla Legion III. Italica. Teriolis dèlia No Mia Imperii non è Tiolo in Valtellina, ma Castel Tirolo nel Tirolo. La sigla

ANiNON, può anche significare— Annonarius. Annona militare in che consistesse. Falsa lezione d’un passo di S. A- gostino. Etimologia delle Rezie. Che si debba dire delle trasformazioni d’ uomini in animali. CAPO IX. De’ Sacrifizj- Municipali. I sacrifizj Tusculani erano in Trento. Donde così fossero nominati. Tusculo e sua etimologia. Era ascritto alla stessa tri 1 - -lii di Trento. Toscolano della Riviera di Salò. I sacrifizj Tusculani di Trento non derivano da questo, CAPO X. De’ Giudici Selecti

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1824
Discorso sopra un'iscrizione Trentina del tempo degli Antonini.- (Intorno all'origine e condizione antica di Trento ; [1])
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Seite 82 von 108
Autor: Giovanelli, Benedetto / del Conte Benedetto Giovanelli
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: 105 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 89.156/1
Intern-ID: 175827
Roma e di Augusto, v il nome di Augusto dato ad una contrada della città: il che tutto mostra la singolar premura ed affezione di quel Principe, e bandisce quasi la città di Trento qual nuova creatura di quel Sovrano, Accenna il Panvinio, e la cavò da antico sasso, una COLONIA . AVGVSTA . RHETGRVM ( 79 ) e moneta pure antica di Tiberio produce il Golzio coll’ epigrafe COL . AVGVSTA . RHÀETORVM, (80) le quali memorie, se furono veramente, ( a die in quanto a quella del Panvinio non

è da dubitarsi, non così di quella del Golzio) io credo che debbano essere attribuite a Trento, e per tal maniera gotto più e più di conferma, che una colonia qui conduces se Augusto: poiché di colonie spedite nella Rezia non ovvi memoria che ili due. Fona in Trento, come insegna il no stro sasso, e in Augusta 1 altra, come abbiamo dagli Scrit tori, é quest’ ultima propriamente della Vnulelicia. Gol rio pur di questa' produce la medaglia colf esergo GOL. AVGVSTA . VINELLIGOR.. L’ altra non può spettare che

a Trento e perchè vi manca il distintivo Vind&Uco- rum e perchè la A indelicia allora non ebbe ancora il nome di Rezia, e non si trova con tal nome che per congettura ne’tempi dello storico Tacito, ebe scrisse sotto Domiziano, e F addotto nummo appartiene a Tiberio, uno de’ fratelli conquistatori delia Rezia e della Vindeiicia sotto gli Au- spizj di Augusto, e successore di questo. Tuttavia io non sarò ostinato nel volere cbe queste me morie parlino di Trento perciò appunto che da altri

10
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1824
Illustrazione del monumento eretto dalla città di Trento al suo patrono Caio Valerio Mariano
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Seite 174 von 198
Autor: Tartarotti, Girolamo ; Stoffella DellaCroce, Bartolommeo Giuseppe / opera postuma dell'ab. Girolamo Tartarotti. Supplita nella parte mancante dall'ab. Bart. Gius. Stoffella dalla Croce
Ort: Rovereto
Verlag: Stamperia Marchesani
Umfang: XVI, 180 S. : 1 Portr.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Marianus, Valerius Gaius
Signatur: III 39.802
Intern-ID: 215787
153 CAPO X T X li SU P P lì E Itf E I* . T . O. Questa lapida proveniente dal colle vicino a Trento, cLe sopra ac cennai come luogo principale della Colonia Trentina, è stata dotta mente illustrala dal Barone Giangiacomo Cresseri, il quale con plau sibili argomenti mostrò, die questo monumento ' probabilmente ci tramanda la memoria dell'avere Augusto assegnato quel colle, per la sua forma meraviglioso, e secondo l’arte militare di que’ tempi opportunissimo, a fabbricarvi un castello, tanto per

servire contro le incursioni de'barbari, quanto com’io. credo, per far paura e tenere in freno gli inquieti abitatori dei monti Tridentini, La cosa s’accorda a meraviglia col detto di Strabone; poiché è ben ragionevole, che alle- strade abbia aggiunto qua e la delle stazioni di soldati in luoghi forti, che le custodissero ; ma sarebbe questa un’Iscrizione opportu na se a Trento non solo un castello avesse edificato, ma anche una Colonia di Romani cittadini condotta? Se poi consideriamo la natura

dovesse essere più coltivata e popolata, che a quelli d’Augusto. XXVIII. Ma quando giunse poi Trento a esser Colonia, quale- si mostra nella Lapida di Mariano, e come vi giunse? Io avviso, che al tempo ché Trento godeva di questo, onore, la maniera di panarne degli Scrittori debba essere del tutto mutata da quello, che fin qui abbiamo sentito. Non è probabile, cbe Trento fatto Colonia non abbia subitamente eretti monumenti, come allo stato Colonico d’una città s’addiceva. Ma non per tanto nel corso

denominazione non fa che convalidare il nostro sentimento circa l’appellarsi Tridentini tutti gli abitatori lungo l’Adige alpino. L’altro luogo di Plinio nel medesimo, libro, al n. 23 - comincia a dame qualche lume più chiaro circa l’esser, di Trento. Egli descrive la region decima dell’Italia, alla, quale i

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Jahr:
1824
Illustrazione del monumento eretto dalla città di Trento al suo patrono Caio Valerio Mariano
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Seite 26 von 198
Autor: Tartarotti, Girolamo ; Stoffella DellaCroce, Bartolommeo Giuseppe / opera postuma dell'ab. Girolamo Tartarotti. Supplita nella parte mancante dall'ab. Bart. Gius. Stoffella dalla Croce
Ort: Rovereto
Verlag: Stamperia Marchesani
Umfang: XVI, 180 S. : 1 Portr.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Marianus, Valerius Gaius
Signatur: III 39.802
Intern-ID: 215787
esercitato del mio faceva veramente qui di mestieri : pure a misu ra delle tenni mie fòrze ho procurato d’ appagare anche in questa parte la lodevole curiosità d’alcuni amici miei, a. ciò destinando tutta la presente dissertazione. L’ osservare, che per aver qualche lume dello stato, e costituzione di Trento ne’tempi Romani, più di gran lunga da questa Iscrizione s’ impara, che da tutto il com plesso degli antichi Scrittori sì Greci, che Latini ; e 1’ osservare al tresì come de’ due storici

di Trento , che abbiamo a stampa, Gia no Pirro Pincio, e Michelangelo Mariani, il primo non dà pur segno d’ averla mai veduta o letta, ancorché o in Trento, o poco lontano si trovasse il marmo, e 1’Apiano 1' avesse poco prima col le stampe pubblicata: 1’ altro poi la vide bensì, e ne fece uso, ma in maniera, che non facendolo, maggior senno avrebbe mostralo; fortemente m’ invogliarono di accingermi senz’altri riguardi all’im presa, ben sicuro, che se non avessi colto sempre nel segno, avrei certamente

eccitati altri a correggere i falli miei, e l’Iscri zione tutta con maggior dottrina, ed erudizione illustrare. Inco mincia questa 1’ elogio di C. Valerio dagli onori, ed uffizj spettan ti alla Religione, indi passa a’ civili. Secondo quest’ ordine adun que ancor noi la verremo successivamente “sponendo, dopo esserci su’ primi quattro versi alcun poco ìntèrtenuti; nè tralasceremo di aggiungere sul fine quelle conseguenze, e conghletture, che dalle cose disputate a prò e vantaggio della storia di Trento

si potran no raccogliere. CAPO IL . De’Nomi de’Romani. Cajus; onde derivi, e suo uso. Della gente Valeria, e suoi vestigj sul Trentino. vCoine venuta in Trento. Marianus, onde venga. Memorie votive di Soldati Trentini, e monumenti di Oneste Missioni. Cimbri, non furono disfatti da Mario a Vercelli, ma sul Veronese. 1. Qajo Valerio, Cali Jilio, Mariano. Oltre al prenome, che noi appelliamo nome battesimale, e al nome gentilizio comune a tutti i diversi rami dello stesso ceppo, che noi diciamo cognome

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Kategorie:
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Jahr:
1824
Illustrazione del monumento eretto dalla città di Trento al suo patrono Caio Valerio Mariano
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Seite 65 von 198
Autor: Tartarotti, Girolamo ; Stoffella DellaCroce, Bartolommeo Giuseppe / opera postuma dell'ab. Girolamo Tartarotti. Supplita nella parte mancante dall'ab. Bart. Gius. Stoffella dalla Croce
Ort: Rovereto
Verlag: Stamperia Marchesani
Umfang: XVI, 180 S. : 1 Portr.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Marianus, Valerius Gaius
Signatur: III 39.802
Intern-ID: 215787
Padri antichi, e certi santi Padri moderni. Non solo novelle somiglianti, ma più ridicole e vergognose d’assai, vogliono questi a viva forza, che si credano, echi non volesse cre derle, dee contentarsi di passare per mezzo eretico. Questo è -il frut to delle loro grandi occupazioni, e i lumi, e le dottrine recondite, -onde intendono di compensarci secolari, che li satollano, e vestono. CAPO I X. De’ Sacrijìzj Municipali. I sacrijìzj Tusculani erano in Trento . Donde così fossero nominati. Tusculo

e sua etimologia. Era ascritto alla stessa tribù di Trento. Toscolano della Riviera di Salo. I sacrijìzj Tusculani di Trento non derivano da questo. 1. òodali Sacrorum Tusculanorum. Sua cuique Civitati reli gio est: nostra nobis, diceva Cicerone pro Flacco H. 18. Anche prima d’essere fatte Colonie Romane le Città tutte d’Italia avevano i loro Dei, il loro culto, i loro sacrifìzj, che perciò chiamavansT eziandio municipali: Municipalia Sacra, (dice Festo) vocabantur quaè ab initio habuerunt ante

Civitatem Romanam acceptam; quae observare eos voluerunt Pontifices, et eo more facere, quo adsuessent antiquitus; onde Minucio Felice Octav. fy. 6- Per universa impe ria, provincias, oppida videmus singulos sacrorum ritus Gentiles habere, et Deos colere municipes. Trento dunque, anche prima dì venire alla divozion de’ Romani, aveva i suoi particolari Dei, e sacrifìzj. Altri dovette acquistare dappoi colla comunicazione e cor rispondenza di Roma, e de’ Popoli a quella soggetti, è tra questi

prohahilmente furonvi i Sacri Tusculani qui mentovali. Ma qual sorta di sacrifìzj era cotesla, e donde a Trento arrivarono? Sacri Tusculani nominò Varrone nel Lib. 5- de lingua latina > ma èrano libri, cbe trattavano di cose sacre. In Tusculanis sacris est: vinum novum ne vehatur in urbem , antequam Vinalia halentur. Così altrove lo stesso Autore: Athenis in libris sacrorum scriptum est t

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Kategorie:
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Jahr:
1824
Illustrazione del monumento eretto dalla città di Trento al suo patrono Caio Valerio Mariano
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Seite 177 von 198
Autor: Tartarotti, Girolamo ; Stoffella DellaCroce, Bartolommeo Giuseppe / opera postuma dell'ab. Girolamo Tartarotti. Supplita nella parte mancante dall'ab. Bart. Gius. Stoffella dalla Croce
Ort: Rovereto
Verlag: Stamperia Marchesani
Umfang: XVI, 180 S. : 1 Portr.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Marianus, Valerius Gaius
Signatur: III 39.802
Intern-ID: 215787
Trento Colonia ebbi occasione di cercare e porre assieme^ nelle quali non intendo già, come si è detto, di stabilire inconcusse verità; anzi mi reputerò assai avventurato, ove mi sia dato di a- vere prodotto intorno all’antico stato di Trento sino al secondo se colo cristiano le più probabili conghietture. CAPO XIIX. SUPPLEMENTO. Dell’uso della dizione Publice. La varia disposizione delle parole, e forma delle lettere nelle antiche Iscrizioni serve a spiegarne V intendimento. I. Publice. Questa

parola è come il suggello di tutta l’Iscri zione, alla quale cresce autorità, e cresce onore insieme a Trento; poiché mostra, che nòri privata ambizione la scrisse, ma pubblico sentimento la dettò. Considerando le diverse maniere di conchiude re i decreti praticate dalle Colonie e da’ Municipii Romani -si-può credere, che non senza ragione nei monumenti si trovi scritto di versamente; ora publice, ora Decreto Decurionum , ora Decreto Decuriomim postulante plebe ; talvolta Senalus et populus ossia

dei Decurioni e la plebe. Pare adunque, che il nostro Valerio Mariano, essendo del pari ac cetto e alle famiglie piò cospicue di Trento e alla plebe, dai con cordi voti di questa e di quelle sia stato eletto a Patrono della Co lonia Trentina, e per le concordi premure dei cittadini di Trento gli sia stato eretto questo monumento di onorevole statua e di bella gl

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1824
Illustrazione del monumento eretto dalla città di Trento al suo patrono Caio Valerio Mariano
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Seite 175 von 198
Autor: Tartarotti, Girolamo ; Stoffella DellaCroce, Bartolommeo Giuseppe / opera postuma dell'ab. Girolamo Tartarotti. Supplita nella parte mancante dall'ab. Bart. Gius. Stoffella dalla Croce
Ort: Rovereto
Verlag: Stamperia Marchesani
Umfang: XVI, 180 S. : 1 Portr.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Marianus, Valerius Gaius
Signatur: III 39.802
Intern-ID: 215787
CAPO X V I r. SUPPLEMENTO. 1 5(J Tridentini appartenevano, e venendo alla parte mediterranea, dopo averne annoverate le Colonie, e fatto un cenno dell’origine dei Ve neti e dei Cenomani aggiunge: Tridentini , j Fertini, Breunenses ,Rhctetica oppida: Se Trento fosse stato già una Colonia, o un Mu nicipio esistente per sé non avrebbe già parlato in questa maniera, ma avrebbe detto Tridenturn, come quivi medesimo- disse non so lo Cremona e Briocia ma anche Steste et oppida Acelmn, Opiter- giiiìn

in quella stessa maniera, cbe Plinio poco sotto appella i Camuni e altri simili popoli finitimi s. attributi municipiis. XXIX. Così pare, che Trento venisse avanzando sino, che al tempo di Adriano si manifesta città esistente per se, e probabil mente Colonia. A questo Imperatore io ascrivo l’origine della Colonia Trentina perché incominciando appunto da lui tutte le antiche memorie tanto scritte che sculte mutano improvvisamente favella, ove di Trento ragionano. Fin qui non udimmo, che appellazioni

, e fu anzi Liberto di questo Imperatore, col quale forse viaggiando avrà in Trento udito, e così alla buona creduto il fatto, che racconta di una don na,.che partorì serpenti. Dopo costui incontriamo Trento nominato fra le città Cenomanorum , qui sub . Venetia sunt djl geografo Tolommeo, che visse e scrisse sotto Antonino, immediato succes sore d’Adriano. Anche Giuslino, che nomina Tridenturn insieme con altre città come Vicenza, Bergamo, Verona, Brescia, Como, e Milano scrisse ai tempi dello stesso

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1824
Illustrazione del monumento eretto dalla città di Trento al suo patrono Caio Valerio Mariano
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Seite 25 von 198
Autor: Tartarotti, Girolamo ; Stoffella DellaCroce, Bartolommeo Giuseppe / opera postuma dell'ab. Girolamo Tartarotti. Supplita nella parte mancante dall'ab. Bart. Gius. Stoffella dalla Croce
Ort: Rovereto
Verlag: Stamperia Marchesani
Umfang: XVI, 180 S. : 1 Portr.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Marianus, Valerius Gaius
Signatur: III 39.802
Intern-ID: 215787
tissima, e in tutto conforme all’originale ; poiché attesta d’averlo ocularmente consideralo in Trento. Lapidem 1. Octobris 1734. summa cum voluptate perspexi. Niente dimeno vi si veggono tut ti gli errori del Velsero, anche il TRID. invece di TRIB., che é il piò grave, e considerabile. XIII. In questo punto vengo avvertito , come la nostra Iscri zione si trova ancora alla pag. Ó7. d'un libro intitolato: Findiciae Romani IVlartyrologii. Veronae 1751- L’ Autore, che è nativo del la Diocesi

di Trento, e che in Trento forse scrisse quella sua 0- pera, aveva certamente l’opportunità di darla meglio di tutti, men tre senza grande incomodo poteva visitar l’originale. Ture egli si contentò di copiarla dal Velsero cogli errori, che in quello appari scono, e quantunque il marmo innegabilmente fosse allora in Tren to , pure lo pone inter Bauzanum et Tridentum , perchè così sta scritto nel Velsero. Di qui veggiamo, che questo valoroso Illustra tore di Trento, o non sapeva, che in Trento trovavasi

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Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1824
Illustrazione del monumento eretto dalla città di Trento al suo patrono Caio Valerio Mariano
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Autor: Tartarotti, Girolamo ; Stoffella DellaCroce, Bartolommeo Giuseppe / opera postuma dell'ab. Girolamo Tartarotti. Supplita nella parte mancante dall'ab. Bart. Gius. Stoffella dalla Croce
Ort: Rovereto
Verlag: Stamperia Marchesani
Umfang: XVI, 180 S. : 1 Portr.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Marianus, Valerius Gaius
Signatur: III 39.802
Intern-ID: 215787
152 , CAPO XVII. SUPPLEMENTO. fatto sia vero)., che sino al piede delle Alpi? Mi da motivo di dubitarne Polibio stesso, che mi avverte, avere i Galli oltre i campi o sia le pianure propriamente dette Gallia Cisalpina posseduto i paesi di molti vicini popoli da loro assoggettatL ( L. II.). Taccio Giustino compendiatore del Gallo Trogo-, che manifestamente Galli {lice i Tridentini, e Tolommeo geografo, che Città de’Cenomani o sia de’Bresciani appella Trento. Con tutto ciò io non voglio aver

Scrittori nuove ricerche fatte sui marmi antichi, e sopra altri monumenti, ricerche che ne possano dare un indizio della lingua, de’ costumi , della religione e della condizione di questi popoli, si cerchi à qua le altra gente d’Italia sieno più consentanei, se agli Etruschi o ai Cenomani, e .allora si potrà forse qualche probabile argomento recar in mozzo. E chi sa, che non ne risulti una analogia di cose Tridentine colle Bresciane da far credere Trento e Brescia della stirpe medesima? Io ridico che

questa ricerca sarebbe assai lunga, e perciò non reco in mezzo ohe .alcune delle osservazioni da pie fatte. Brescia era della Tribù Fabia, e questa stessa tribù s’incontra as sai più frequentemente d’ ogn’ altra nel territorio Trentino. I due soli Decurioni di Trento a noi cogniti tali erano anche di Brescia, l’unico Seviro Augustale di Trento, di cui rimanga memoria è pur 8eviro di Brescia. Ma per converso altri pubblici, officiali del Muni cipio Bresciano troviamo nel territorio di Trento. Un Edile

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1824
Illustrazione del monumento eretto dalla città di Trento al suo patrono Caio Valerio Mariano
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Seite 34 von 198
Autor: Tartarotti, Girolamo ; Stoffella DellaCroce, Bartolommeo Giuseppe / opera postuma dell'ab. Girolamo Tartarotti. Supplita nella parte mancante dall'ab. Bart. Gius. Stoffella dalla Croce
Ort: Rovereto
Verlag: Stamperia Marchesani
Umfang: XVI, 180 S. : 1 Portr.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Marianus, Valerius Gaius
Signatur: III 39.802
Intern-ID: 215787
Milano sotto la Tribù Oufentma, o Mentina, Modana sotto la Follia, Padova e Brescia sotto la Fa bia, Vicenza sotto la Menenia, Verona sotto la Popillia, o sia Publilia, e cosi và discorrendo dell’altre. Trento adunque era a- scritto alla Tribù Papiria, di che la nostra Lapida, che ad onore d’un suo Cittadino fu eretta, ci fa indubitata fede. Il Marchese Maffei alla pag. 5- Dell’ Antica condizion di Verona dice del no stro C. Valerio, cbe per Trentino dalla Tribù Papia si manifesta , e cita

il Panvinio Antiquit. Veronens. pag. 5Q., il quale altro Mo numento, cbe la 'Stessa nostra lapida non apporta. Non è à mia notizia, cbe Trento si faccia della Tribù Papia, o sia Papiria, se non coll’autorità appunto di questa stessa lapida. Ora stando la cosa cosi, C. Valerio sarebbe Trentino, perchè era della Tribù Papia, e Trento sarebbe della Tribù Papia, perchè G. Valerio era di quella. Per togliere però questo irregolar modo di ragionare direi piuttosto, che C. Valerio si palesa per Cittadino

di Trento dal tenore sì di questa Iscrizione, che dell’altra, di cui nel Capo antecedente si è fatto cenno, in cui s’esprime la Patria Tridentum, e che dichia randosi in amen due della Tribù Papia ossia Papiria, indi si argui sce, cbe i Cittadini di Trento a questa dovessero essere ascritti. III. Ma, e qual Tribù era cotesta, Urbana, o Rustica? Rusti ca senza dubbio, cioè delle più nobili, e riputate, mentre le Ur bane , come da Varrò ne Lib. 4 - de lingua latina , da Plinio nel .citato luogo, da Testo

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