Ufficio della cultura umanistica tradizionale ed esigenze della vita moderna nel mondo di lingua italiana e nel mondo di lingua tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : filosofia e pedagogia , scienza e tecnica, teologia, letteratura ; atti del IX convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 16 - 21 aprile 1968
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Autor:
Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <9, 1968, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco - Merano
Ort:
Meran
Umfang:
XXV, 397 S.
Sprache:
Deutsch; Italienisch
Anmerkungen:
Parallelsacht.: Auftrag der herkömmlichen humanistischen Kultur und Anforderungen des modernen Lebens im deutschen und italienischen Sprachraum im Rahmen der europäischen Kultureinheit
Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort:
g.Europa ; s.Humanistische Bildung ; s.Bildungsauftrag ; f.Kongress ; g.Meran <1968>
Signatur:
II Z 759/9(1968)
Intern-ID:
116763
, piu che una irriducibile divergenza teoretica (difficile a precisarsi, dato il piano in cui si muove lo strutturalismo), un diverso e forse irriducibile modo di sentire la vita. Passiamo ora a verificare questa considerazione a livello di legge morale. In quale situazione viene a trovarsi la legge morale nei due contesti antropologici? La risposta a questa domanda ci riserva qualche interessante, ulteriore considera- zione. Tanto lo strutturalismo quanto l'antropologia classica, per lo meno come
costumi culturali, sono piú sensibili alla oggettitvità della norma che ai conflitti della coscienza, sia pure con le notevolissime e note diversità. Che cosa è allora quel diverso ed irriducibile modo di sentire la vita se tale diversità non deriva da una esperienza dei conflitti coscienziali portata in primo piano? II rapporto tra legge morale e mon- do della vita riceverebbe in tal modo un nuovo chiarimento. Le differenze dottrinali tra le due antropologie, sotto il profilo della legge morale
disegnare il compiuto svolgimento del modello stesso. Ma si tratta di una vita idealizzata, una temporalità rarefatta privata di rile- vanze esistenziali, una specie di ideale condizione- ambiente per espe- rire, in un laboratorio di scienza morale, le armonie del comportamento di un modello formale di uomo. Sia pure su di un piano diverso, anche per l’antropologia strutturale il primato della struttura comporta una 294 —