fi ano IL GOLFO DI SAGONA, IL MAGGIORE DELLA CORSICA. SULLA RIVA SETTTENTRIONALE È STABILITA, DAL 1774, LA COLONIA GRECA DI CARGESE, CHE CONSERVA QUALCHE TRACCIA DELLE PRIMITIVE USANZE. [Fot. Morelli) SFOGLI Ari DO LA GUIDA DELLA CU. l cMa Qfòóica Li to' suspiri e pianti I pigliami par canti. Non è necessaria un'eccezionale limpidezza dell'atmosfera per scorgere, navigando lungo le coste liguri, il Capo Corso, non dissimile, nell'azzurra chiarità marina, dal pro filo delle vicine Capraia
ed Elba. Da queste invece, e più dal medio Tirreno, si profila tutta quanta Cimo, potentemente gibbosa, che verso settentrione si restringe nella lunga penisola del Capo Corso e verso mezzodì scende precipite (i poeti vi hanno veduto un cuore in cui è tutto penetrato un pugnale, emergendone solo l'im pugnatura); ma, quasi appena toccato il «suol marino», si risolleva di nuovo verso il cielo: non più Corsica, ma Sardegna. Sardegna e Corsica: duplice nome di un'unica conformazione geologica che cor
* - ' antica parte emersa dell'Italia; d un'unica terra che non ha quasi discontinuità di aspetto, di lingua, di costumi dal Capo Corso al Capo Teulada. La Corsica, l'isola più montuosa del Medi terraneo, non ha avuto, come alcune fra le sue sorelle - quali Creta, Cipro e Malta, focolai di vita e di arte — il privilegio di una civiltà pro pria, che abbia efficacemente influito sulla storia dell'umanità. La Corsica ebbe invece accentuate le caratte ristiche della sua insularità; ma essa era troppo vicina
