Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
, e in compenso gli cede parte della Provenza ; ma anche questo ripiego fu mutile. I malcontenti invitano Arnoldo, duca di Baviera, a scendere contro Ugo. Trento e Verona gli aprono le porte; ma giunto al Po, è battuto dall’avvanguardia regia, onde Ar noldo è costretto a rifare la via delle Alpi. Ugo riebbe allora Verona e Trento; e nel 934, fatti vani sforzi per riprendere Roma, ritorna in Lombardia, e tratta così tirannescamente i suoi vassalli, che Be rengario, figlio di Adelberlo marchese d’Ivrea, temendo
di lui, fugge presso Ottone Sassone re di Germania. Gl’ Italiani sollecitavano questo re a inviar loro il marchese per togliersi dalla tirannia di Ugo, e la Corte di Pavia lo chiedeva per vendicarsene. Berengario era tuttora nel suo volontario esilio, quando per mezzo di certo Amadeo potè assicurarsi della simpatia che aveano per lui i vescovi italiani, i conti ed il popolo. Mosse” allora alla volta d’Italia, prendendo la via di Trento (945) ; ma su questa città governava Manasse, vescovo dì Arles