151 Ergebnisse
Sortieren nach:
Relevanz
Relevanz
Erscheinungsjahr aufsteigend
Erscheinungsjahr absteigend
Titel A - Z
Titel Z - A
Bücher
Kategorie:
Literaturwissenschaft
Jahr:
1999
Vittorio Alfieri : (1749 - 1802) ; nel 250° anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 20 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/226050/226050_33_object_5785790.png
Seite 33 von 220
Autor: Cotteri, Roberto [Red.] ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Ort: Merano
Verlag: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIII, 199 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Schlagwort: p.Alfieri, Vittorio
Signatur: II 179.278
Intern-ID: 226050
NOTE 1) I tre scritti cui mi riferisco sono: Introduzione alla lettura del teatro alfieriano (tragedie e commedie), Firenze, Salani, 1958; La natura teatrale dell’ispirazione alfierana e altri scritti alfieriani, Milano, Principato, 1963 (cap. “Introduzione alla Vita”, pp. 213-249); Biografia e autobiografia (II modello alfieriano), Roma, Bulzoni, 1976. 2) Ph. LEJEUNE , II patto autobiografico (1975), tr. it. Bologna, II Mulino, 1986, pp.12-13. 3) W. BINNI, Vita interiore dell’ Alfieri, Bologna

, Cappelli, 1942 (compreso poi nel volume Saggi alfieriani, Firenze, La Nuova Italia, 1969, pp. 207-340; il volume di Varese è del 1941, ripubblicato con aggiunte nel 1966). II suo finale, complessivo ritratto delf Alfieri Binni lo ha consegnato al capitolo compreso nel Settecento, Vol. VI della Storia della letteratura italiana, diretta da E. Cecchi e N. Sapegno, Milano, Garzanti, 1968, pp. 907-1024 (sulla Vita, “che non è certo - afferma qui Binni - pur nel suo interesse un capolavoro poetico

da paragonare alle grandi tragedie”, pp. 1017-1018). 4) G. DEBENEDETTI, Vocazione di Vittorio Alfieri, Roma, Editori riuniti, 1977 (vol. che raccoglie anche gli scritti apparsi già nel 1959). 5) E. RAIMONDI, Le pietre del sogno. II modemo dopo il sublime, Bologna, II Mulino, 1985, pp. 66-67 (cit. dal cap. “Le ombre sulTabisso”, del 1981). Nu- merosi contributi all’interpretazione della Vita sono compresi infine nel vol. degli “Atti” del Convegno di studi di San Salvatore Monferrato, 22-24 sett. 1983

, Vittorio Alfieri e la culturajpiemontese fra illuminismo e rivoluzione, a c. di G. Ioli, Torino, Bona, 1985. 6) M. CERRUTI, “II Settecento”, in Storia della civiltà letteraria italiana, vol. IV, Törino, Utet, 1992, p. 148. 7) Le citazioni della Vita che seguono recheranno, come qui, l’indicazione dell’epoca e del capitolo (e, quando occorra, dell’anno). 8) Su Francesco Elia di Ferrere d’Asti è indispensabile il bellissimo ‘ritratto’, ben documentato fino ai limiti del possibile, disegnato da L. CARETTI

nel primo capitolo del libro II fidato’ Elia e altre note alfieriane, Padova, Liviana, 1961, pp. 9-48. Le lettere pubblicate da Caretti di Elia alla sorella e al cognato di Alfieri confermano la sostanziaie verità, per lo piú, del racconto autobiografico alfieriano e soprattutto consentono di verificare che i dati reali, concreti e ma- teriali a cose e a casi illustrati da Alfieri nella Vita sul filo di una memoria ostinata a rintracciare le linee e i particolari dell’esistenza passata, sono

1
Bücher
Kategorie:
Literaturwissenschaft
Jahr:
1999
Vittorio Alfieri : (1749 - 1802) ; nel 250° anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 20 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/226050/226050_179_object_5786040.png
Seite 179 von 220
Autor: Cotteri, Roberto [Red.] ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Ort: Merano
Verlag: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIII, 199 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Schlagwort: p.Alfieri, Vittorio
Signatur: II 179.278
Intern-ID: 226050
La rimozione del presente storico e la parallela conquista di una metastoricità mitica appaiono a questo punto complete. L’immaginario sublime si apre alla prospettiva di una nuova storia nazionale, fondaie mitico dal quale emerge il nuovo protagonista: l’eroe-scrittore. La nuova storia, a sua volta, viene identificata classicisticamente con il ritomo della storia antica. 16 II poeta vive ormai postumo a se stesso attendendo gloria e giustizia dalla posterità, da quella “futura Italia”, piü

volte invocata, che lo riconoscerà come suo profeta. 17 II poeta vate si specchia in un futuro che gli appartiene interamente, come un sogno intatto. L’Alfieri abbandona da trionfatore la scena dclla storia, ovvero del tempo storico, del tempo - in termini heideggeriani - presentifica- to. Dalle ceneri del mito politico e del mito tragico rinasce, piú asso- luto che mai, il mito personale. La storia futura è profezia, sogno: uno spazio onirico e letterario, una prospettiva infinita che proietta

il poeta oltre il tempo, nello spazio senza tempo del mito letterario. NOTE 1) Cfr. O. Brunner, Vita nobiliare e cultura europea, trad. it., Bologna, II Mulino 1972, p. 108. Sulla letteratura di viaggio del Settecento si vedano le antologie Viaggiatori del Settecento, a cura di L. Vincenti, Torino, UTET 1950 (con importante Introduzione); Letterati, memorialisti e viaggiatori del Settecento, a cura di E. Bonora, Milano-Napoli, Ricciardi 1951. Si vedano inoltre E. Bono- RA, Letteratura di viaggi nel

2
Bücher
Kategorie:
Literaturwissenschaft
Jahr:
1999
Vittorio Alfieri : (1749 - 1802) ; nel 250° anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 20 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/226050/226050_86_object_5785880.png
Seite 86 von 220
Autor: Cotteri, Roberto [Red.] ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Ort: Merano
Verlag: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIII, 199 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Schlagwort: p.Alfieri, Vittorio
Signatur: II 179.278
Intern-ID: 226050
opinio dalla critica alfieriana, idee di base ehe vorrei brevemente riassumere: 1) La Vita è un testo intrinsecamente artificiale, costruito sulla base di un sistema di rimandi intertestuali, un testo che si intende come finzionale che non pretende di riflettere la realtà empirica del Settecento. 2) La Vita rispetta i principi strutturali propri del genere autobio- grafico che esigono, da parte dell’autore, la scelta di un’idea fonda- mentale e coerente intomo alla quale organizzare gli episodi della

propria vita. Nel caso concreto della Vita, Fidea fondamentale, il ge- neratore del testo, è lo scopo del narratore di “farsi autore tragico” e presentarsi al pubblico come tale. 3) L’autostilizzazione come letterato porta Alfieri ad orientarsi verso la tradizione pseudo-aristotelica del genio malinconico. 4) L’autostilizzazione come letterato equivale inoltre a un profi- larsi di sé come intellettuale liberale, propagatore, tanto nelle sue tra- gedie quanto nella sua vita empirica, degli ideali della

libertà e dell ’ antiassolutismo. L’antiassolutismo sta in relazione al topos del genio malinconi- co. È ben noto, nell’ambito di questa tradizione, che il malinconico va cercando la solitudine e l’autoriflessione ed evita la vita di coitigiano e i divertimenti di corte. I due temi menzionati, quello del genio malinconico e quello del letterato e intellettuale liberale, sono Leitmo- tive della Vita, generatori narrativi che determinano il testo in una quantità di episodi. Ci concentreremo nelle pagine

che seguono su alcuni passaggi che uniscono il tema del viaggio a quello della malin- 69

3
Bücher
Kategorie:
Literaturwissenschaft
Jahr:
1999
Vittorio Alfieri : (1749 - 1802) ; nel 250° anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 20 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/226050/226050_99_object_5785902.png
Seite 99 von 220
Autor: Cotteri, Roberto [Red.] ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Ort: Merano
Verlag: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIII, 199 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Schlagwort: p.Alfieri, Vittorio
Signatur: II 179.278
Intern-ID: 226050
qualsiasi tradizione generica, mantenendosi identico nelle piú diverse situazioni comunicative. Cosi l’atteggiamento eroico dell’io che non lascia mai di difendere la nobiltà dell’arte colpisce ancora di piú quando non appare necessa- riamente in sintonia col suo contesto generico. Nel racconto della Vita gli esempi di un tale atteggiamento eroico da parte del narratore ab- bondano talmente che non sembra il caso di commentarli. Ne vorrei menzionare uno solo, e cioé l’episodio, a prima vista

assai strano, dell’ “orribile rissa” di Alfieri col suo servitore Elia. II servitore suscita, perché si mostra maldestro in un servizio, l’ira del suo signore Alfieri che reagisce con un movimento di incontrollato furore colpendo con un candeliere il servitore alla testa. In rapporto ad usi e comportamenti del Settecento potrebbe trattarsi di un episodio piuttosto quotidiano se non fosse per la conseguenza di quel gesto di stizza. II servitore non si lascia piú picchiare, ma salta addosso al suo

signore per scatenare una “zuffa” secondo Alfieri “tragicomica”, che finisce comunque colla vittoria del signore che è piú veloce nell’uso della spada. Ció che segue risulta invece decisamente non-quotidiano e sintomatico dell’atteggiamento alfieriano. Alfieri fa di tutto per tra- sformare la zuffa da “tragicomica” - come doveva apparire secondo i criteri sociali dell’epoca - in un avvenimento patetico e tendenzialmente tragico. Per arrivare a quest’effetto di eroicità non piu contaminata comicamente

, il signore rinuncia al privilegio che gli spetta dalla sua nobiltà sociale per cercare una nobiltà piú alta e sublime che sarebbe appunto quella eroica del rischio volontario della vita. Alfieri approva infatti il contrattacco del suo servitore ("Elia [...] mi era saltato addos- so per picchiarmi; e ben fece”) e si espone consapevolmente alla sua vendetta, lasciando anche di notte aperta la porta di comunicazione colla camera di Elia, malgrado gli avvertimenti di un amico che teme il risentimento del

servitore. Ne risulta cosi una lotta non piú di odio, ma di generosità fra servo e signore (secondo Alfieri “da uomo ad uomo”) che non lascia di ricordare le novelle della decima giomata del Decameron. Se il signore si comporta eroicamente, questo significa 82

4
Bücher
Kategorie:
Literaturwissenschaft
Jahr:
1999
Vittorio Alfieri : (1749 - 1802) ; nel 250° anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 20 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/226050/226050_51_object_5785821.png
Seite 51 von 220
Autor: Cotteri, Roberto [Red.] ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Ort: Merano
Verlag: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIII, 199 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Schlagwort: p.Alfieri, Vittorio
Signatur: II 179.278
Intern-ID: 226050
rà dimostrare fino a che punto i suoi studi - del resto consueti del tempo deH’illuminismo apertosi anche linguisticamente allo studio delle fonti e delle strutture dei testi classici - basino su un rigido concetto che rispetta l’originale nella traduzione - tradizione che anche per il latino e il greco stava assillando il drammaturgo che vi attingeva i suoi temi. Non ci meraviglia quindi che nell’elenco delle letture intraprese figurino i nomi piú prestigiosi della cultura delVAbendland

: Vi si trova Omero che leggeva subito nel greeo solo ad alta voce, traducendo in latino letteralmente, servendosi dell’apparecchio com- mentativo anche del suo proprio tempo, e aggiungendo di proprio quanto ai materiali da lui usati era sfuggito. Risalta da questo studio soprattutto un’attività pertanto trascurata del Nostro che si mette a fare il glottologo sulla base del lettore e del traduttore, correggendo quanto gli sembra erroneo nei testi ripresi: accanto a Omero lo interessa, Pindaro su cui aveva

già fatto uno studio piú ancora di piombo Ma questo non mi bastava, ed intrapresi.... di prendere un altro Pindaro greco solo, di edizione antica e scorrettissimo, e mal punteggiato, quel del Calliergi di Roma... e su quello leggeva a prima vista, come dissi delVOmero, subito in latino letteralmente sul greco mettendo di piú poi in ultimo una dichiarazione marginale mia in greco delVintenzione delVautore; cioé il pensiero spogliato del figurato {26) . Ponendosi cosi al di fuori degli eventi

5
Bücher
Kategorie:
Literaturwissenschaft
Jahr:
1999
Vittorio Alfieri : (1749 - 1802) ; nel 250° anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 20 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/226050/226050_47_object_5785814.png
Seite 47 von 220
Autor: Cotteri, Roberto [Red.] ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Ort: Merano
Verlag: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIII, 199 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Schlagwort: p.Alfieri, Vittorio
Signatur: II 179.278
Intern-ID: 226050
al drammaturgo un vortice che gli toglie l’iniziativa di continuare la sua propria circolazione attraverso l’Europa. Questa Europa, con tutti i suoi patti poiitici, con cui, si è visto, non succede cio che “doveva e poteva ” non versa nella meglio di una tanto ambita forma del govemo, un govemo ideale che l’Autore della Vita aveva sostenuto di aver riscontrato solo nell’Inghilterra e nell’Olanda. Non attendendosi da nessuno degli Stati convolti nell’avventura napo- leonica la salvezza dal governo della

“sedicente repubblica” FAlfieri, ripiegato su di sé, vota per Fesilio interiore. 4.4. II momento gli dà tutte le giustificazioni per ritirarsi nella solitudine. Come nella revisione del 1799 cosl Vittorio Alfieri registra le calamità del 1800, poi del 1801 e del 1802 sommariamente sullo stesso tono in cui dà per vissuto l’anno del suo anniversario: lafavo- losa battaglia di Marengo nel giugno 1800, diede in poche ore Vltalia tutta in preda di costoro m . E qui si riafferma il senso nazionale

di italianità del Nostro a eui, in Firenze, era anche piaciuto di dichiararsi forestiere. Non avrà 1’ anno lunghissimo dell’800, la di cui seconda metà era stata sí funesta, e terribile a tutti i galantuomini, altro segui- to nel 1801 in cui si venne finalmente a quella orribil sedicente pace (di Luneville) che ancora dura, e tiene tutta l’Europa in armi, in timore, ed in schiavitu, cominciando dalla Francia stessa, che a tutte Valtre dando legge, la riceve poi essa da un perpetuo console piú dura ed infame

, che non la dà aV) . Sotto questo segno di veder perpetuato l’inizio del nuovo secolo verso un futuro imprevidibile, Vittorio Alfieri si ritira dal vissuto im- 30

6
Bücher
Kategorie:
Literaturwissenschaft
Jahr:
1999
Vittorio Alfieri : (1749 - 1802) ; nel 250° anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 20 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/226050/226050_180_object_5786041.png
Seite 180 von 220
Autor: Cotteri, Roberto [Red.] ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Ort: Merano
Verlag: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIII, 199 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Schlagwort: p.Alfieri, Vittorio
Signatur: II 179.278
Intern-ID: 226050
L’anglomania e l’influsso inglese in Italia nel secolo XVIII, Torino, Loescher 1911, pp. 49-50 e 65-66; A. Battistini, Vittorio Alfieri, le “mosehe” francesi e le “api" inglesi, in La rivoluzione francese in Inghilterra, a cura di L. M. Crisafulli Jones, Napoli, Liguori 1990, pp. 399-419. Per un esame analitico dei trattati Della Tirannide e Del Principe e delle Lettere rinviamo al nostro volume Lo stile e l’idea. Elaborazione dei trattati alfieriani, Milano, Franco Angeli 1994. 4) Salvo

melodramma alla tragedia, Torino, Centro Studi Piemontesi, 1980. A C. Jannaco si deve la fondamentale edizione critica del Filippo, vol. I delle Tragedie nell’Edizione affidata al Cen- tro Nazionale di Studi Alfieriani (Asti, Casa d’Alfieri, 1952), seguita da quelle del Polinice (1953) e deWAntigone (1953) curate dallo stesso Jannaco. Per l’infíuenza della tragedia francese sugli esordi dell’Alfieri tragico, con partico- lare riferimento al Filippo, cfr. N. Impallomeni, Saggio critico sul “Filippo

” di Vittorio Alfieri, Cosenza, Aprea 1989; E. Levi, Gli antecedenti del “Filippo” dell’Alfieri, in “Rassegna bibliografica della letteratura italiana”, XXI (1913), 12, pp. 347-457; G. M. PASQUINI, Di alcuni rapporti della tragedia delTAlfieri con la tragedia francese, in Vittorio Alfieri. Studi commemorativi in occasione del centenario della nascita, Firenze, Società Editriee Universitaria, 1951, pp. 155-181. 7) V. Alfieri, Mirandomi in appannato specchio, a cura di A. Di Benedetto, Palermo, Sellerio 1994

, p. 24. Cfr. inoltre Vita, III, 1 [1766]: “alcune memo- riette ridicole ch’io andava schiccherando su questi miei viaggi, erano pure in francese [...] non sapendo io questa linguaccia se non se a caso [...] e molto meno ancora sapendo l’italiano, raccoglieva cosi il frutto dovuto della disgrazia primitiva del nascere in un paese anfibio”. 8) Sul primo apprendistato linguistico alfieriano si veda particolarmente V. Alfie- ri, Appunti di lingua e traduzionacce prime, a cura di C. lannaco, Törino, S.E.I

., 1946. Si veda inoltre la Prefazione di G. L. Beccaria a V. Alfieri, Appunti di lingua e letterari, Asti, Casa d’Alfieri 1983. Gli Appunti di lingua sono stati pubblicati da G. L. Beccaria nella prima sezione del volume. Pubbli- cati per la prima volta dal Cibrario nel 1827 (ma non sull’autografo), gli Ap- punti di lingua sono stati successivamente editi da C. Jannaco nel volume citato, comprendente anche lo studio Usi e forme francesi delTAlfieri, poi ripro- posto nel volume Studi alfieriani vecchi

7
Bücher
Kategorie:
Literaturwissenschaft
Jahr:
1999
Vittorio Alfieri : (1749 - 1802) ; nel 250° anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 20 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/226050/226050_163_object_5786012.png
Seite 163 von 220
Autor: Cotteri, Roberto [Red.] ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Ort: Merano
Verlag: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIII, 199 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Schlagwort: p.Alfieri, Vittorio
Signatur: II 179.278
Intern-ID: 226050
3) V. Alfieri, Vita scritta da esso, I, Edizione critica della stesura definitiva, a cura di L. Fassó, Asti, Casa d’Alfieri, 1951, p. 140. Di qui sono tratte le citazioni, colla semplice indicazione di pagina tra parentesi. 4) V. Alfieri, Vita, Rime e Satire, a cura di L. Fassó, Torino, Utet, 1965, p. 507. 5) Cfr. E. Del Cerro, Vittorio Alfieri e la contessa d’Albany. Storia d’una grande passione, Torino-Roma, Roux e Viarengo, 1905 (anastatica, Torino, Druetto, 1996), p. 247. La citazione

è riportata in A. Di Benedetto, Vittorio Alfieri, in Storia della Letteratura italiana, Diretta da E. Malato, VI, II Settecento, Roma, Salemo Editrice, 1998, pp. 935-1014; la cit. è a p. 952. 6) Lettera del Signor Abate di Caluso qui aggiunta a dar compimento all’opera col racconto deíla morte dell’autore, in V. Alfieri, Vita cit., I, pp. 353-59; la cit. è alle pp. 355-56. 7) È riprodotto ora in apertura di Vita cit., I, p. IX: e cfr. pp. LXI-LXIV. 8) Come appunto avvenne: quella dell’Alfieri

fu sostituita da un’altra brevissima; quella per la d’Albany fu mutilata del riferimento al poeta; cfr. Vita di Vittorio Alfieri da Asti scritta da esso, con note di E. Bertana, Napoli, Perrella, seconda ristampa, s.a., p. 438. Si leggono in Vita cit., I, pp. 320-21. Del Bertana si veda anche la monografia, Vittorio Alfieri studiato nella vita, nel pensiero e nell’arte, con lettere e documenti inediti, ritratti e fac-simile, Torino, Loescher, 1902. 9) Lo si veda in Vita cit., II, pp. 251-55; la cit

. è a p. 255. Si noti che la pubbli- cazione doveva avvenire in vita dell’autore (“Dall’anno 1807 in poi vegetare, e pedantizzare su i classici”): Tincompiutezza era dunque programmata. 10) Lettera del Signor Abate cit., pp. 354-55. 11) Nel saggio del Foscolo la morte di Alessandro Pepoli, drammaturgo rivale dell’Alfieri, è narrata in termini non troppo diversi: “mori nel 1796, prima di raggiungere i quarant’anni, d’un’affezione polmonare che si prese in una gara di corsa con un lacchè” (Saggi

sconosciuti senza legger- le: “ogni lettera, nella cui soprascritta non riconoscesse una mano ben nota e il sigillo d’un amico, egli gettava nel fuoco senza aprirla” (Saggi di letteratura italiana cit., II, p. 521). 12) Lettera del Signor Abate cit., p. 355 (e cfr. nota 1). Cfr. Vita [...] con note di E. Bertana ciL, p. 437, nota 1. 13) Sono segnalati tra l’altro in V. Alfieri, Opere, Introduzione e scelta di M. Fubini, Testo e commento a cura di A. Di Benedetto, Milano-Napoli, Ricciardi, 1977, p. 7, nota

8
Bücher
Kategorie:
Literaturwissenschaft
Jahr:
1999
Vittorio Alfieri : (1749 - 1802) ; nel 250° anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 20 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/226050/226050_174_object_5786032.png
Seite 174 von 220
Autor: Cotteri, Roberto [Red.] ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Ort: Merano
Verlag: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIII, 199 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Schlagwort: p.Alfieri, Vittorio
Signatur: II 179.278
Intern-ID: 226050
, scritta tra ii dicembre del 1773 e la seconda metà del 1774. II bilinguismo alfintemo del quale procedono tra molte difficoltà le prime esperienze letterarie delfAlfieri riflette il cosmopolitismo lin- guistico e culturale del giovane philosophe. Negli anni del Grand tour l’Alfieri aveva dimenticato quasi completamente l’italiano: “e quanto alla lingua italiana sempre piú m’era uscita dalfanimo e dall’intendimento a tal segno, che ogni qualunque autore sopra il Metastasio mi dava molto imbroglio

ad intenderlo” (Vita, III, 12). 5 La crisi linguistica attraversata dal giovane tragico è documentata, oltre che dal Giornale (1774-1777), dalle prime stesure in prosa francese della Cleopatra, del Filippo, del Polinice e dell’incompiuto Charles premier. 6 La prima parte del Giornale è scritta in francese. La seconda, scritta in italiano, segue ad un’interruzione di oltre due anni dovuta innanzitutto al problema della lingua, come precisa f Alfieri in apertu- ra: “la difficoltà d’esprimermi in toscano era

9
Bücher
Kategorie:
Literaturwissenschaft
Jahr:
1999
Vittorio Alfieri : (1749 - 1802) ; nel 250° anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 20 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/226050/226050_169_object_5786023.png
Seite 169 von 220
Autor: Cotteri, Roberto [Red.] ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Ort: Merano
Verlag: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIII, 199 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Schlagwort: p.Alfieri, Vittorio
Signatur: II 179.278
Intern-ID: 226050
all’egemonia dei modelli fisico-matematici: critica il “tempo spazializ- zato” della fisica, cui oppone ia concreta esperienza interiore del tem- po come durata: il tempo concretamente vissuto dalla coscienza è una durata, in cui il momento presente conserva insieme i caratteri del processo da cui proviene e gii elementi nuovi che si sono aggiunti. Appare estremamente significativa al riguardo la discussione con Ein- stein sviluppata in Durata e simultaneità (1922). Husserl ripropone a sua

volta il problema metafisico del tempo attraverso l’analisi fenome- nologica del vissuto coscienziale, con ii reciproco implicarsi nella presenza di una ritenzione del passato e di una protensione verso il futuro. Alla metafisica occidentale, che privilegia da sempre la dimen- sionc del presente. in Essere e tempo Heidegger oppone infine il mo- mento del futuro. II tempo è condizione dell’esistenza intesa come progetto e come decisione anticipatrice, che riconosce la finitudine esistenziale

deli’uomo in quanto essere per la morte. La concezione scientifica del tempo fondata sulla meccanica ga- lileiana era stata codificata dalla fisica newtoniana. La speculazione di Kant è rivolta proprio al superamento della frattura fra tempo scien- tifico ed esperienza temporale. La temporalità classica entra in crisi, com’é noto, con la scoperta della non-unicità della serie temporale: non esiste un tempo unico e universale per tutti i fatti fisici. Questa crisi approda da un lato alllo spazio-tempo

10
Bücher
Kategorie:
Literaturwissenschaft
Jahr:
1999
Vittorio Alfieri : (1749 - 1802) ; nel 250° anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 20 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/226050/226050_138_object_5785969.png
Seite 138 von 220
Autor: Cotteri, Roberto [Red.] ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Ort: Merano
Verlag: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIII, 199 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Schlagwort: p.Alfieri, Vittorio
Signatur: II 179.278
Intern-ID: 226050
quello del Foscolo: in entrambi, benché con diverse motivazioni, è registrata la mancata confessione del moribondo. Proprio quella con- fessione che invece nel primo pericolo di morte l’eroe non aveva tra- scurato, anticipando addirittura la richiesta dei familiari. Su questo probabile frammento di verità dovremo tornare. 2. II problema della verità, naturalmente, non si pone soltanto quando a raccontare sono gli altri. Un’autobiografia (a differenza del diario) è soggetta per natura all’errore

di memoria, quand’anche nella narrazione non siano introdotte modifiche volontarie dell’accaduto. Per 1’Alfieri si possono citare, come esempi di immediata evidenza, gli errori anagrafici ricoirenti nel primo capitolo dell’Epoca prima. Rela- tivi al numero dei fratelli, figli di un precedente o di un succesivo matrimonio della madre: “due femmine ed un maschio del di lei primo marito” (p. 11: in reaità una femmina e un maschio) e “i due soli maschi del terzo” (p. 11: in realtà tre maschi). 13 All’età

dell’amatissima sorella: “avea di quasi due anni preceduto il mio nascimento” (p. 10). In realtà era nata nel 1746, quasi tre anni prima di lui. E persino all’età del padre. che egli crede abbia sposato la madre a einquantacinque anni e sia morto a sessanta, nell’anno stesso della sua nascita, quando invece si sposó a quarantanove anni e mori a cinquantaquattro (era nato nel 1695), per curiosa coincidenza alla stessa età a cui sarebbe poi morto il figlio. Per quest’ultimo errore si puó forse cercare l’origine

in un corto circuito mnemonico, che attribuisce al padre l’età raggiunta invece dallo zio, Pellegrino Alfieri, figura sostitutiva dell’autorità patema, sia perché tutore (“al quale era stata affidata la tutela de’ miei beni sin dalla morte di mio padre”, p. 23), sia perché Vittorio ne acquistó anche l’eredità (“tutto il sufficiente patrimonio patemo accresciuto anche dall’eredità non piccola di questo zio”, p. 50). 14 L’età dei sessanta anni è del resto registrata come tappa significativa, come termine

11
Bücher
Kategorie:
Literaturwissenschaft
Jahr:
1999
Vittorio Alfieri : (1749 - 1802) ; nel 250° anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 20 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/226050/226050_137_object_5785967.png
Seite 137 von 220
Autor: Cotteri, Roberto [Red.] ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Ort: Merano
Verlag: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIII, 199 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Schlagwort: p.Alfieri, Vittorio
Signatur: II 179.278
Intern-ID: 226050
giorno ci veniva a piedi a vedermivi, essendo uomo alla buona e di semplicissime maniere. Ma ritrovandosi già oltre l’anno sessagesimo di sua età, ancorché fosse vegeto e robusto, tuttavia quello strapazzo continuo, non badando egli nè a rigor di stagione né ad altro, fe’ si che riscaldatosi un giorno oltre modo in quella sua periodica visita che mi faceva, si prese una puntura di cui in pochi giorni mori” (Ep. I, cap. 1, p. 10). 11 L’ aggiunta postuma, di mano del Caluso, non è che l’ultima delle

tante esibizioni documentarie che accompagnano la Vita, collocate nelle Appendici, nelle note d’autore o nel corpo stesso del testo come ga- ranzia di verità. Assimilata alle altre pezze d’appoggio, non è in realtà a loro omogenea, ed è certo la piú al riparo da verifiche documentarie e da smentite. Si puo supporre che il racconto del Caluso sia piú vicino al vero di quello del Foscolo, che non ebbe mai la possibilità di incontrare l’Alfieri e solo in anni piú tardi frequentó, con una certa

assiduità, la contessa d’Albany e altre persone che lo avevano cono- sciuto. Non è però escluso che lacune e modifiche si siano introdotte anche nel resoconto del Caluso, costruito a partire dalle lettere della contessa. La stessa d’Albany aveva, come è noto, piú di un motivo per fornire un resoconto autorizzato e corretto di quella morte. È docu- mentabile, per esempio, che alla lettera del Caluso fu aggiunta una frase, “senza il parere dei medici”, 12 per giustificare l’operato di questi ultimi, tra

i quali era il fratello del pittore Fabre, da tempo amante della contessa. E facilmente documentabili sono anche altri interventi, di censura e di modifica, operati dai curatori nella prima edizione dell’opera. Su un punto concordano peró sia il racconto dei Caluso sia 120

12
Bücher
Kategorie:
Literaturwissenschaft
Jahr:
1999
Vittorio Alfieri : (1749 - 1802) ; nel 250° anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 20 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/226050/226050_116_object_5785931.png
Seite 116 von 220
Autor: Cotteri, Roberto [Red.] ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Ort: Merano
Verlag: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIII, 199 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Schlagwort: p.Alfieri, Vittorio
Signatur: II 179.278
Intern-ID: 226050
può che essere “non sublime, non provido, non buono, / nè ispirato, nè libero, nè forte” (11) . Tutti i “rischi” corsi dall’Alfieri neila propria vita (quello di restare un dilettante delle lettere attento ai favori e ai gusti del pubblico, quello di perseverare a leggere e a scrivere in francese, quello di aderire sci- occamente alle idee dominanti ed alla letteratura europea dominante, quello insomma di essere un prodotto del “secol vile”) sono, per il poeta del 1796, defmitivamente

ed eroicamente, alle spalle: l’allontanamento dal proprio auctor giovanile si può dire completato nel segno di una alteritas che piü radicale e totale non si potrebbe desiderare. Sennonchè, proprio mentre si celebra il rito della contrapposizio- ne (che comporta, necessariamente, Fuccisione del vecchio padre), ecco che qualche segno (qualche sintomoT) delFantico legame sembra ancora “far problema”. La stessa virulenza dell’attacco non si addice a chi sia (e da tempo) del tutto immune dall’antica somiglianza

la città, e a cui vengono confiscati “cavalli, mobili, libri, e ogni cosa”? (12) Oppure perchè il “lepido stile” imparato alla scuola dello scrittore francese tomerà piü o meno inconsapevolmente alla penna alfieriana, di li a pochi anni, con i personaggi della Fine- strina? O ancora, e piú radicalmente, perché 1’ Alfieri del 1796 si sente piü che mai figlio di quel nichilismo che proprio Voltaire “Disinven- tore od Inventor del Nulla” avrebbe instaurato abbattendo le antiche certezze, gli anciens

13
Bücher
Kategorie:
Literaturwissenschaft
Jahr:
1999
Vittorio Alfieri : (1749 - 1802) ; nel 250° anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 20 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/226050/226050_19_object_5785767.png
Seite 19 von 220
Autor: Cotteri, Roberto [Red.] ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Ort: Merano
Verlag: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIII, 199 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Schlagwort: p.Alfieri, Vittorio
Signatur: II 179.278
Intern-ID: 226050
- no, anzi tutto l’Alfieri, dentro alla dimensione della “vita interiore”, che era appunto il titolo del suo libro del 1942, anche se in parte, ma parte bene accettata, si doveva alla titolazione della collana in cui apparve (e ehe comprendeva, per esempio, anche una Vita interiore del Foscolo di Claudio Varese) (3) ; oppure quale Debenedetti, che ha rico- nosciuto in Alfieri, da una parte, “l’ingegnoso nemico di se stesso” e, dall’altra, l’autobiografo della speranza, nel senso che il ripensamento

di sé che è l’autobiografia, romanzesco specificava lo stesso Raimondi, “nel senso piú pieno della parola, tanto è vero che noi potremmo rileggere la sua vita come il primo grande esempio di ro- manzo dentro un secolo e in una tradizione che sono in arretrato rispetto a ciò che accade in Europa sul piano del romanzesco”. E continua - mi pare con straordinaria forza interpretativa del personag- gio e del testo che questi elabora - annotando: “II primo Alfieri, non ancora ventenne (e che guarda a questo

suo tempo anteriore dall’età di un poco piú che quarantenne, fatto che bisogna non sfugga) si costruisce deliberatamente sui grandi modelli di romanzo e di melo- dramma che circolano nell’Europa, con quelli che sono i grandi temi o i grandi miti attomo al 1760-1770: la noia, il sentimento del niente, 2

14
Bücher
Kategorie:
Literaturwissenschaft
Jahr:
1999
Vittorio Alfieri : (1749 - 1802) ; nel 250° anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 20 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/226050/226050_170_object_5786024.png
Seite 170 von 220
Autor: Cotteri, Roberto [Red.] ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Ort: Merano
Verlag: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIII, 199 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Schlagwort: p.Alfieri, Vittorio
Signatur: II 179.278
Intern-ID: 226050
bisogni di comunicazione e di conoscenza a viaggi che sono innanzi- tutto viaggi intellettuali. Ne risulta, soprattutto nella seconda metà del Settecento, una straordinaria floritura della letteratura di viaggio, spes- so strettamente legata ad un’epistolografia e ad una memorialistica di tipo nuovo. II viaggio stesso, riflettendo una passione cosmopolita ed una curiosità intellettuale nuove, diviene nel secolo dei Lumi qualcosa di profondamente diverso rispetto ai secoli precedenti

attraverso l’Europa - il quale al ritorno è di solito ben piü pieno che alla partenza. Si instaura una filosofia ed una pratica del viaggio diversa dalle precedenti, anche da quella che sul finire del Seicento aveva trovato la sua testimonianza piu significativa nei libri del Ge- melli Careri (Viaggi in Europa, 1693, Giro del mondo, 1699-1700). I viaggiatori illuministi sono viaggiatori filosofi, come indica il titolo dato dal trentino Carlantonio Pilati - figura complessa e irrequieta vicina

alle espressioni piú radicali deirilluminismo europeo, partico- larmente rappresentativa della circolazione delle idee che si svolge fra Italia e Germania nella seconda metà del Settecento - alla ristampa italiana di una scelta dei suoi Voyages en différens pays de VEurope (1777): Lettere scelte del signor *** viaggiatore e filosofo, tradotte dal tedesco (1781). II prototipo di questo nuovo intellettuale enciclopedico, cosmopo- lita e viaggiatore in Italia è il veneziano Algarotti. I Viaggi di Russia

15
Bücher
Kategorie:
Literaturwissenschaft
Jahr:
1999
Vittorio Alfieri : (1749 - 1802) ; nel 250° anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 20 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/226050/226050_181_object_5786043.png
Seite 181 von 220
Autor: Cotteri, Roberto [Red.] ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Ort: Merano
Verlag: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIII, 199 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Schlagwort: p.Alfieri, Vittorio
Signatur: II 179.278
Intern-ID: 226050
liflessi dell’apprendistato linguistico alfieriano sull’epistolario cfr. L. Caretti, Introduzione a V. Alfieri, Epistolario, vol. I, Asti, Casa d’Alfieri 1963, pp. IX e XIV. 9) La parte di Firenze, in Varianti e altra linguistica, Torino, Einaudi, 1970, pp. 628-629. 10) Si vedano sull’argomento G.L. Beccaria, I segni senza ruggine. Alfieri e la volontà del verso tragico, in “Sigma”, IX, 1976, 1-2, pp. 107-151, e la Prefa- zione dello stesso Beccaria agli Appunti di lingua, in V. Alfieri

, Appunti di lingua e letterari cit, particolarmente pp. 12-13. 11) La presenza delle dimensioni del tempo e dello spazio nella Vita alfieriana è stata esaminata da G. GETTO in un saggio di notevole interesse: II tempo e lo spazio nella “ Vita” di Alfieri, in “Studi Piemontesi”, VII, 1978, 1, pp. 3-22. 12) Sulle descrizioni dei viaggi nella Vita alfieriana si veda, oltre allo studio di G. Getto sopra citato, S. COSTA, La vita e il libro. SulVAlfieri viaggiatore, in Lo specchio di Narciso: autoritratto

di un “homme de lettres ”. Su Alfieri autobio- grafo, Roma, Bulzoni, 1983, pp. 97-144. Si veda inoltre il capitolo dedicato all’Alfieri nell’antologia Viaggiatori del Settecento citata in apertura di questo studio. 13) Sull’episodio si veda il nostro volume Tra mito e palinodia. Itinerari alfieriani, Modena, Mucchi, 1999, pp. 275-277. 14) La presenza del tema classico della ixeXéTiri fiavaTou nell’ambito della rifles- sione alfieriana è stata esaminata da A. DI BENEDETTO: cfr. Da un tema dell’antica

saggezza a Vittorio Alfieri, in Le passioni e il limite. Un’interpretazione di Vittorio Alfieri, nuova edizione, Napoli, Liguori 1994, pp. 105-124. Cfr. inoltre Tra mito e palinodia cit., pp. 253-254. 15) Cfr. Rime, Parte seconda, 291: “Pieno il non empio core e l’intelletto, I Di timor no, ma del desío sublime / Di quel Futur che in vita c’é interdetto/ [...] / Mi volgeró bramosamente eretto / Per iscoprir di Etemità le cime”. 16) II tema è naturalmente presente già nelle prose politiche: si veda

, oltre al penul- timo capitolo del Del Principe e delle Lettere, intitolato con emblematico ri- chiamo al Machiavelli Esortazione a liberar la Italia dai barbari, il Panegirico di Plinio a Trajano: “e già io, di baldanzosa speme, di profetico spirto ripieno, antiveggo [...] risorgere la Roma novella” (ed. cit., p. 73). Per De Sanctis “Alfieri è l’uomo nuovo in veste classica [...]. La sua Italia futura è Fantica Italia” (Storia della letteratura italiana, a cura di N. Gallo, vol. II, Torino, Einaudi

16
Bücher
Kategorie:
Literaturwissenschaft
Jahr:
1999
Vittorio Alfieri : (1749 - 1802) ; nel 250° anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 20 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/226050/226050_151_object_5785992.png
Seite 151 von 220
Autor: Cotteri, Roberto [Red.] ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Ort: Merano
Verlag: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIII, 199 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Schlagwort: p.Alfieri, Vittorio
Signatur: II 179.278
Intern-ID: 226050
in seguito nel separarsi da una donna amata: “E speculando poi dopo su quegli effetti e sintomi del cuore provati allora, trovo essere stati per l’appunto quegli stessi che poi in appresso provai quando nel bollore degli anni giovenili mi trovai costretto a dividermi da una qualche amata mia donna; ed anche nel separarmi da un qualche vero amico” (p. 13). Persino la malinconia seguita a quella separazione e l’inclinazione allo studio come compenso alla lontananza (“specialmen- te dopo che usci

reale: la manipolazione simbolica della realtà tramite la parola non è certo operazione di scarso significato nella carriera di un futuro scrittore. 30 Ed è lo stesso Alfieri ad additare quelfepisodio come paradigmatico: “Chiunque vorrà riflettere alquan- to su quest’inezia, e rintracciarvi il seme delle passioni dell’uomo, non la troverà forse nè tanto risibile né tanto puerile, quanto ella pare” (p. 15). Del tentato suicidio infantile con l’erba del giardino, l’autore in- namorato della lingua

greca sottolinea la classicità del modello: “Io avea sentito dire non so da chi, nè come, né quando, che v’era un’erba detta cicuta che avvelenava e faceva morire” (p. 15). Tace invece un’altra possibile fonte, la novella decameroniana della salvia avvele- nata (IV, 7), con la cui protagonista il bambino condivide invece sia la volontà di morire sia il gesto di raccogliere il veleno direttamente dalla pianta. La storietta costituisce poi il ‘seme’ di un altro tentato suicidio, interrotto

dall’intervento del servitore, narrato alla fine del prímo intoppo amoroso (Ep. III, cap. 6, p. 91). All’inizio del quarto capitolo, che si propone di mostrare lo “svi- luppo dell’indole” tramite la narrazione di vari fatterelli, è descritto il 134

17
Bücher
Kategorie:
Literaturwissenschaft
Jahr:
1999
Vittorio Alfieri : (1749 - 1802) ; nel 250° anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 20 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/226050/226050_91_object_5785889.png
Seite 91 von 220
Autor: Cotteri, Roberto [Red.] ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Ort: Merano
Verlag: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIII, 199 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Schlagwort: p.Alfieri, Vittorio
Signatur: II 179.278
Intern-ID: 226050
Non c’è dubbio che questi eccessi di malinconia, sofferti e allo stesso tempo goduti dal narratore, sentimenti completamente con- trastanti con il topos settecentesco di Venezia come “città del piacere” possono essere intesi come antecipazione del mal du siécle, del Welt- schmerz tanto divulgato e coltivato dai romantici e decadentisti come mito di Venezia. Un’associazione topica per il lettore moderno. Ma visto che Alfieri parte dall’idea di presentarsi al pubblico come genio malinconico

e, implicitamente, come letterato italiano di alto rango, la sua messa in scena della malinconia nell’ambito veneziano risulta del tutto logica. Questa messa in scena lo invita inoltre a calarsi di nuovo nella tradizione di Petrarca e gli fa riprendere un altro motivo ancora legato al tema della malinconia, motivo non ancora menzionato, cioé l’antipatia per i divertimenti della città. II personaggio Francesco dice nel Secretum: “Quis vite mee tedia et quotidianum fastidium sufficien- ter exprimat, mestissimam

la stmttura portante del presente intervento. Mi sono deciso per una lettura intertestuale. Quello che ho cercato di mostrare attraverso l’analisi di alcuni episodi della Vita, è che Alfieri non intende presentare in quest’opera la realtà extratestuale del Sette- cento, bensi una realtà letterarizzata, costruita sulla base di rimandi ad altri testi. Alfieri, com’é noto, propone una stilizzazione di se stesso come ‘autore tragico’ e come ‘genio malinconico’. È del resto lo stes- so genere autobiografico

18
Bücher
Kategorie:
Literaturwissenschaft
Jahr:
1999
Vittorio Alfieri : (1749 - 1802) ; nel 250° anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 20 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/226050/226050_177_object_5786036.png
Seite 177 von 220
Autor: Cotteri, Roberto [Red.] ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Ort: Merano
Verlag: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIII, 199 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Schlagwort: p.Alfieri, Vittorio
Signatur: II 179.278
Intern-ID: 226050
fatica: la gloria letteraria, l’etemità dei classici. Colmata questa distan- za, raggiunta questa méta, lo spazio non esiste piú. La casa diviene uno spazio simbolico, un mausoleo; il tempo un’attesa dell’etemità letteraria. La coscienza alfieriana del tempo - si pensi alla Zeitform heideggeriana - si ripiega sempre piú in questa metastoricità ideale. Con il passare degli anni l’Alfieri diviene sempre piú antico, mentre aumenta vertiginosamente il suo disprezzo per il tempo presente, per

la storia contemporanea, per la modernité illuministica. L’episodio della creazione dell’Ordine di Omero narrato nell’ultimo capitolo della Vita, lungi dal configurarsi come una diver- tita trouvaille, si carica a questo punto di un significato simbolico del quale l’Alfieri è perfettamente consapevole. Giunto all’epilogo della propria carriera letteraria, soddisfatto dei rjsultati conseguiti nell’apprendimento del greco e nella traduzione da questa lingua, anzi orgoglioso “di una si fatta vittoria

di identificazione risale sempre piu indietro nel tempo seguendo il pro- gressivo spostamento a ritroso della cronologia ideale verso l’atemporalità mitica dei classici. L’antico diviene un rifugio inte- riore, una eompensazione dello scacco subito dagli eroici furori li- bertari. Risolutamente anteposti alla stessa creazione letteraria, sono ora gli studi a scandire il tempo vitale dell’Alfieri, a cominciare dalle ore del giomo. Agli studi sono riservate, come un’autentica liturgia laica del mattutino, le prime

ore del giomo: nel capitolo ventisette- simo dell’Epoca quarta della Vita l’Alfieri descrive questa distribu- zione del tempo dedicato allo studio nell’arco della giomata e della settimana: 160

19
Bücher
Kategorie:
Literaturwissenschaft
Jahr:
1999
Vittorio Alfieri : (1749 - 1802) ; nel 250° anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 20 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/226050/226050_125_object_5785946.png
Seite 125 von 220
Autor: Cotteri, Roberto [Red.] ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Ort: Merano
Verlag: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIII, 199 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Schlagwort: p.Alfieri, Vittorio
Signatur: II 179.278
Intern-ID: 226050
di trarre dalfambiente necessario e verisimile un interlocutore, per liberare sia i protagonisti sia il pubblico dagli orribili monologhi [um die Helden sowohl die Zuhörer von den schrecklichen Monologen zu entbinden]V° II giudizio limitativo qui espresso su alcuni aspetti della tragedia di Alfieri - aspirazioni troppo grandiose, una certa aridità ideativa e in particolare sul punto fondamentale della sua riforma teatrale; l’eliminazione del ruolo del confidente (quel ruolo già difeso, nel primo

Settecento, da L. A. Muratori nella Perfetta poesia italiana), servivano a Goethe per far meglio risaltare l’esemplarità da lui riconosciuta in- vece a Manzoni: quante scene teatrali abbiamo noi - commentava infatti lo scrittore tedesco -, che si possano paragonare alla prima scena del secondo atto [del Conte di Carmagnola], nella tenda del Malatesti? Le riserve dichiarate da Goethe, non è difficile intuirlo, scaturi- scono dalla diversità dei mondi artistici dei due autori: è questa appun

- to la condizione che rende acuto il suo sguardo. Alfeffetto angoscioso dei monologhi alfieriani si accenna anche nei Wilhelm Meisters Wan- derjahre (III, 2), dove Hersilie paragona in una lettera, con una sfu- matura di amara ironia, la propria situazione a quella dei solitari per- sonaggi del teatro del poeta italiano: “Vivo come in una tragedia di Alfieri: mancano i confidenti, e ogni cosa dev’essere espressa in monologhi 11 108

20
Bücher
Kategorie:
Literaturwissenschaft
Jahr:
1999
Vittorio Alfieri : (1749 - 1802) ; nel 250° anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 20 )
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/226050/226050_173_object_5786030.png
Seite 173 von 220
Autor: Cotteri, Roberto [Red.] ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / [ediz. curata dall'Accademia di Studi italo-tedeschi sotto la direz. di Roberto Cotteri]
Ort: Merano
Verlag: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Umfang: XIII, 199 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Beitr. teilw. dt., teilw. ital. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Schlagwort: p.Alfieri, Vittorio
Signatur: II 179.278
Intern-ID: 226050
l’ambizione del “far grande” che esploderà piú tardi. La crisalide del nobile irrequieto, dell’impertinente philosophe non ha ancora prodotto la farfalla della piena autocoscienza letteraria, ovvero la decisione di farsi autor tragico. Nella coscienza del giovane philosophe non sono ancora esplose le contraddizioni e le ambizioni - prima fra tutte quella della gloria letteraria - che trasformeranno l’estro libertino in furore libertario dando avvio alla sua “conversione letteraria e politica

” (ma c’erano an- che le opere di Voltaire). L’autobiografia offre il romanzesco ritratto di un giovane aristocratico libertino, in tutto figlio del suo secolo. II giovane Alfieri si presenta come un intellettuale irrequieto, in linea con le mode letterarie e culturali del tempo che avevano largamente codi- ficato il personaggio del nobile dalla vita avventurosa: basti pensare a quei Mémoires et aventures d’un homme de qualité che l’adolescente Alfieri “rilessc almen dieci volte” (Vita, II, 6), al Gil Blas

21