Vittorio Alfieri : (1749 - 1802) ; nel 250° anniversario della nascita.- (Studi italo-tedeschi ; 20 )
3) V. Alfieri, Vita scritta da esso, I, Edizione critica della stesura definitiva, a cura di L. Fassó, Asti, Casa d’Alfieri, 1951, p. 140. Di qui sono tratte le citazioni, colla semplice indicazione di pagina tra parentesi. 4) V. Alfieri, Vita, Rime e Satire, a cura di L. Fassó, Torino, Utet, 1965, p. 507. 5) Cfr. E. Del Cerro, Vittorio Alfieri e la contessa d’Albany. Storia d’una grande passione, Torino-Roma, Roux e Viarengo, 1905 (anastatica, Torino, Druetto, 1996), p. 247. La citazione
è riportata in A. Di Benedetto, Vittorio Alfieri, in Storia della Letteratura italiana, Diretta da E. Malato, VI, II Settecento, Roma, Salemo Editrice, 1998, pp. 935-1014; la cit. è a p. 952. 6) Lettera del Signor Abate di Caluso qui aggiunta a dar compimento all’opera col racconto deíla morte dell’autore, in V. Alfieri, Vita cit., I, pp. 353-59; la cit. è alle pp. 355-56. 7) È riprodotto ora in apertura di Vita cit., I, p. IX: e cfr. pp. LXI-LXIV. 8) Come appunto avvenne: quella dell’Alfieri
fu sostituita da un’altra brevissima; quella per la d’Albany fu mutilata del riferimento al poeta; cfr. Vita di Vittorio Alfieri da Asti scritta da esso, con note di E. Bertana, Napoli, Perrella, seconda ristampa, s.a., p. 438. Si leggono in Vita cit., I, pp. 320-21. Del Bertana si veda anche la monografia, Vittorio Alfieri studiato nella vita, nel pensiero e nell’arte, con lettere e documenti inediti, ritratti e fac-simile, Torino, Loescher, 1902. 9) Lo si veda in Vita cit., II, pp. 251-55; la cit
. è a p. 255. Si noti che la pubbli- cazione doveva avvenire in vita dell’autore (“Dall’anno 1807 in poi vegetare, e pedantizzare su i classici”): Tincompiutezza era dunque programmata. 10) Lettera del Signor Abate cit., pp. 354-55. 11) Nel saggio del Foscolo la morte di Alessandro Pepoli, drammaturgo rivale dell’Alfieri, è narrata in termini non troppo diversi: “mori nel 1796, prima di raggiungere i quarant’anni, d’un’affezione polmonare che si prese in una gara di corsa con un lacchè” (Saggi
sconosciuti senza legger- le: “ogni lettera, nella cui soprascritta non riconoscesse una mano ben nota e il sigillo d’un amico, egli gettava nel fuoco senza aprirla” (Saggi di letteratura italiana cit., II, p. 521). 12) Lettera del Signor Abate cit., p. 355 (e cfr. nota 1). Cfr. Vita [...] con note di E. Bertana ciL, p. 437, nota 1. 13) Sono segnalati tra l’altro in V. Alfieri, Opere, Introduzione e scelta di M. Fubini, Testo e commento a cura di A. Di Benedetto, Milano-Napoli, Ricciardi, 1977, p. 7, nota