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Seite 3 von 12
Datum: 07.10.1981
Umfang: 12
no ad un campione di circa 1400-1500 interviste. Tutti i dati riportati sono da intendersi in percentuale. In ca so di più risposte ammesse il to tale può superare il 100%. 1. Di quale madrelingua si ri tiene? 1) Italiano 36,8 2) Tedesco 54,3 3) Ladino 5,2 4) Dì più lingue tra quelle sopra indicate 2,4 5) Altro 0,6 6 ) Non so 0,8 2) QuaWi linguale vieno^ven- gono abitualmente paria- ta/e in casa? (fino a un max. di 3 risposte) 1) Italiano 45,2 2) Tedesco 64,6 3) Ladino 6,2 4) Altro 1,2 3. Lei sa quando avrà

so a ciascuna delle se guenti proposizioni) 1) Ogni cittadino dovrà in dicare a quale gruppo lin guistico (Italiano, tedesco, ladino, altro) apparteneva no / appartengono i suoi genitori a) Si 30,1 b) No 57,1 c) Non so 12,8 2) Ogni cittadino maggio renne dovrà sottoscrivere una dichiarazione di appar tenenza. vincolante per i prossimi 10 anni, sceglien do uno tra i tre gruppi lin guistici (italiano, tedesco, ladino). a) Si 83,7 b) No 8,7 c) Non so 7,6 3) I genitori dovranno sot toscrivere una dichiarazio

ne di appartenenza a uno dei gruppi linguistici (italia no, tedesco, ladino) per ogni figlio minorenne. a) Si 77,6 b) No 10 c) Non so 12,4 4) La dichiarazione di ap partenenza ad uno dei gruppi linguistici (italiano, tedesco, ladino) avrà carat tere di anonimato. a) Si 26,1 b) No 58,7 c) Non so 15,2 5) La dichiarazione di ap partenenza a uno dei grup pi linguistici (Italiano, tede sco, ladino) sarà custodita per 10 anni presso il comu ne di residenza e avrà valo re vincolante a tutti gli ef fetti. a) Si 73,9

) 1) Le autorità 22,1 2) I partiti 18,7 3) La radio, la televisione, la stampa 40,2 4) La chiesa 6,7 5) Il sindacato 3,8 6 ) Non so 8,6 7. In occasione del prossimo censimento generale ogni cittadino maggiorenne do vrà sottoscrivere obbligato riamente una dichiarazione di appartenenza, scegliendo uno tra i tre gruppi lingui stici (italiano, tedesco, ladi no) di carattere vincolante per i prossimi 10 anni; inol tre, i genitori dovranno sot toscrivere una dichiarazio ne di appartenenza lingui stica anche per

linguistica? (fino a un max. di 2 risposte) 1) Italiano 5,7 2) Tedesco 47,6 3) Ladino 2,7 4) Nessuno in particolare 30,4 5) Non so 19,5 9. Secondo lei, i risultati del censimento rispecchieran no la reale consistenza dei gruppi linguistici? 1) Si, la rispecchieranno 24,7 2) No. il gruppo italiano ri sulterà maggiore di quanto non sia in realtà 6,0 3) No, il gruppo tedesco ri sulterà maggiore di quanto non sia in realtà 43,4 4) No. il gruppo ladino ri sulterà maggiore di quanto non sia in realtà 0,5 5) Non

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Seite 2 von 8
Datum: 16.12.1981
Umfang: 8
2 aktuelles-attualità 1&12.IM1 Le cifre del censimento Uno schiaffo in faccia alla democrazia Se le cifre del censimento sulla distribuzione dei gruppi linguistici - che danno. Io ricordiamo, uno sposta mento del 5% circa in favore del gruppo tedesco e un'analoga perdita di quello italiano - fossero vere, sarebbe la più clamorosa smentita per la scienza demografica. Ristrutturazioni cosi consistenti si hanno normalmente solo in casi di guerre, epidemie, trasferimenti massicci di popolazioni

: dai dati dei censimenti del 1961 e del 1971 si nota che il gruppo italiano è meno rappresentato nelle fasce di età sot to i 5 anni, dove - nel 1971 - rag giunge solo il 29,5% rispetto ad un 33,3% della popolazione totale. Se ne deduce, anche in base ad altri indicatori, che la natalità nel grup po linguistico tedesco è superiore, ma che tale differenza si sta lenta mente appianando, come già si ca pisce dai confronto dei dati sul 1961 e sul 1971. La spiegazione del mistero non è molto difficile

: in ge nere le popolazioni rurali hanno una natalità mollo superiore a quel le urbane, e nella nostra provincia quasi tutta la popolazione rurale è di lingua tedesca. Tendenzialmente però la generale diminuzione della natalità colpisce tutti, senza riguar do al gruppo linguistico. E con il passare degli anni il gruppo italiano si è reso più stabile in provincia, e quindi è più frequente che i suoi bambini nascano qui invece che ar rivare in età successiva, come nella maggioranza dei casi dai 40 anni

con inu tili commesse militari si gette ranno ria miliardi in piena crisi economica. I redattori del «Dossier Lancia» gruppo ted., italiano Lad., altri 1961 34,3% 1971 33,3% 1981 32,5 • 32,6% 65,7% 66,7% 67,4 - 67,5% Nella stessa pagina in cui ripor tano questa tabella (p. 122), preve dono anche - in base a calcoli assai complessi - che il gruppo italiano nell’anno 2000 dovrebbe avvicinar si (ma non scendere sotto) alla so glia del 30%, secondo le dinamiche demografiche sin.qui note. Ed invece

’60 la distribuzione linguistica deU’emi- grazione veniva stimata, dagli stes si uffici delia Provincia, in un 60% de! gruppo tedesco ed un 40% del gruppo italiano: allora ovviamente gli emigranti italiani venivano assai più facilmente rimpiazzati, mentre i sudtirolesi di lìngua tedesca sono oggettivamente «insostituibili», per ché non possono essere compensati daU'arrivo di nuovi immigranti di lingua tedesca - salvo singoli casi di cittadini esteri che si stabiliscono in provincia. Oggi il saldo migratorio

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Seite 12 von 12
Datum: 11.03.1981
Umfang: 12
wird Freitag, den 13. März, um 21 Uhr eine Podiumsdiskussion mit Senator Peter Brugger ISVP), Claudio Emeri (PSD, Remo Ferretti (DC). Anselmo Gouthier (PCI-KPI) und Alexander Langer (Neue Linke-Nuova Sinistra) ausgestrahlt. Discussione tra studenti «Non farai mica lo scherzo di dichiararti tedesco» • Per me è una violenza, io non so proprio come fare, sono di famiglia mista»: è una ragazza del liceo scientifico italiano di Bolzano, e parla della dichiarazione etnica al prossimo censimento. Tra l'altro

, univocamente «italiana», ad esprimere la sua opinione sul censi mento. fin famiglia mia invece lo vedono come un fatto normalissi mo» ribatte un ragazzo dello stesso istituto, «ma io mi rendo conto che avrà delle grosse conseguenze: uno per esempio potrà anche imparare bene il tedesco, ma poi avrà sempre scritto in fronte che è italiano. Una dichiarazione così dovrebbe semmai corrispondere a quello che sento io, e non andarmi a bloccare sul lavoro». «Beh, guarda, noi abbiamo un cognome tedesco, mio padre

dice che possiamo benissimo dichiararci tedeschi, io invece mi dichiarerei italiano, ma lui dice che dovrò fare come vogliono loro; per intanto sa ranno loro a firmare per me, per ché non sarò maggiorenne al mo mento del censimento, lo penso che tanti italiani si dichiareranno tede schi, il cognome può essere forse una spintarella, tanto più che in ca sa ci è arrivato il foglio della SVP che ci invitava a modificare il nome in tedesco», è il racconto di un altro studente, che si dice convinto che

è di famiglia mista e di territorialità non italiana e le mie due figlie par lano bene sia italiano che tedesco. 2) C'è la tendenza a dare troppa importanza all'appartenenza ad un gruppo linguistico ed è purtroppo diffusa la semplificazione secondo la quale dichiararsi tedesco equi varrebbe ad avere un posto di lavo ro assicurato (qui da noi. per le no te vicende storiche, gli italiani ten dono a ridurre le possibilità di lavo ro al pubblico impiego!. Sembra che questa errata con vinzione possa indurre

il 10-15% degli italiani a dichiararsi di lingua tedesca. Sarebbe un grave errore perchè verrebbe messa in grosso pericolo la consistenza della mino ranza linguistica italiana in Alto Adige. Per evitare distorsioni in questo senso mi sentirei di fare un appello contrario a quello che altri hanno fatto per la non dichiarazio ne, io inviterei le persone di aperta veduta di lingua tedesca a dichia rarsi di lingua italiana, per tutelare il gruppo linguistico italiano oggi in maggiore difficoltà. Ma al di là dei

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Seite 14 von 16
Datum: 22.12.1981
Umfang: 16
per sta tuto. e io non ho niente da dire in più di quel che dice lo statuto». Se le cifre del censimento fossero vere, se ne dovrebbe dedurre una forte contrazione del gruppo di lin gua italiana, nel Sudtirolo. Para dossalmente questa contrazione (che. tuttavia, solo in pane è reale) avviene nel momento in cui questa popolazione sta mettendo e consoli dando le proprie radici in provin cia di Bolzano. Gli altoatesini italiani qualcuno si ostina a volerli chiamare «gruppo etnico italiano», mentre

italiano e si for nisca degli adeguati strumenti lin guistici, potrebbe trarre frutto da entrambi i campi. Purtroppo queste possibilità sono ancora poco sfrut tate. perché il gruppo linguistico italiano condivide il destino di tutti gli italiani. L'Italia del dopoguerra ha dovuto risolvere il problema di realizzare un grosso acculturamen- to di base e di massa. Abbiamo molto da recuperare, come anche il gruppo di lingua tedesca. Questo comporta la conseguenza che è dif ficile aprirsi alla cultura

dell'altro gruppo; quando ci sono già proble mi ad imparare l'italiano è chiaro che diventa motto complicato impa rare il tedesco per entrare nella cultura altrui. Semmai si studia per il patentino, per trovare un posto. A Bolzano il gruppo linguistico italiano ha molli strumenti e li usa, anche spettacoli critici e anticon venzionali trovano rispondenza, la gente è disponibile. In questi ultimi 2 anni si comincia a capire che bi sogna offrire iniziative non solo a livello di élite. Ma il grosso proble

ma è per le piccole comunità nelie valli, che dovrebbero avere almeno la possibilità di collegarsi a quel che accade a Bolzano. TANDEM: Cosa può fare in que sta situazione l’ente pubblico? Nolet: Bisognerebbe sperimentare incontri e confronti tra i mondi cul turali italiano e tedesco, ma è diffi cile. Inoltre si tende a trascurare la cultura di tipo scientifico, si com mette spesso l'errore di ideologizza re troppo. La Provincia ha compe tenza nel campo dell'educazione permanente. E il compito

- noviana», sia pure di segno opposto. TANDEM: Secondo lei. i cittadini italiani qui si sentono parte di que sto territorio o ospiti? Nolet: I bolzanini, che sono quelli che danno il «la», fino ad oggi han no pensato che Bolzano fosse un luogo dove potevano stare collegan dosi con la cultura nazionale ed in teressandosi delle stesse cose di cui •ci si interessa in altre città del ta glio di Bolzano. Forse con una pun ta di apertura maggiore. A mio mo desto avviso il gruppo linguistico italiano

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Seite 1 von 12
Datum: 13.10.1982
Umfang: 12
suo schie ramento (ormai praticamente maggiorita rio) della nuova destra fatta di tce’.o me dio» e di intransigenza nazionali 'tica: si spera di rimandare per sempre la c> *usura del •pacchetto», spremendo prima . vesto limone fino in fondo per poi buttarlo la e proclamare la radicale riapertura della questione (internazionalizzazione, richie sta di autodeterminazione, ecc.). L'insi pienza sembra invece caratterizzare il go verno italiano ed 1 cosiddetti •partiti del pacchetto» (DC, PCI, PSl

alla SVP ed al suo modello di separazione etnica, concorrono a creare lo scenario desiderato dalla SVP. E' uno scenario in cui al popo lo sudtirolese si dimostra che il governo italiano non mantiene le sue promesse, non fa abbastanza per realizzare la tutela etnico-linguistica dei sudtirolesi (e nessu no potrà dire che la lingua tedesca è dav vero equiparala a quella italiana nella prassi giudiziaria ed amministrativa!), fa il furbo per regalare a Trento la preminen za sul tribunale amministrativo

di Bolza no e per non scontentare gli avvocati di lin gua italiana. Quale conseguenza trarne, se non quel la di rafforzare ancora la SVP e. di riser va. sostenere la sua linea più intrans (gen te, visto che finora ha pagalo e che il go verno italiano ha sempre solo voluto inten dere il linguaggio della forza (elettorale e non)? In questo gioco delle parti si sono susse guiti via via I sintomi di cui parlavamo pri ma. La lenta marcia di espansione della nuova destra nella SVP; il crescente peso

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Seite 13 von 16
Datum: 22.04.1981
Umfang: 16
Un Ladino ci scrive in italienischer, deutscher und ladinischer Sprache Ladini, dichiarazione etnica e costituzione Certamente i rappresentanti poli tici e diplomatici del gruppo etnico nazionale (italiano) e del gruppo et nico minoritario (tedesco - tirolese) hanno diligentemente ed intelligen temente congeniato l'istituto del l'autonomia in modo da consentire loro ('esistenza, in una situazione di relativo buon equilibrio, e da assi curare. tramite lo strumento della proporzionale

avanti ancora. Ma, scusatemi, non credete che forse bisognerebbe dare un ta glio più deciso al contenuto, dicia mo cosi, politico? Perché afferrare la vostra collocazione politica, nel vasto panorama italiano, proprio non mi riesce. Forse per quanto ri guarda la parte in lingua tedesca, il problema è più semplice: marciare contro là S.V.P. è sempre bene. Ma non credo che basti essere «contro». Si finisce per scadere in un qualun quismo di sinistra che è di sinistra, ma è anche sempre qualunquismo

. Perché non cercate di dare dei contenuti più precisi al vostro esse re contro? Ce n'è tanto bisogno, nella nostra epoca. Grazie per l'ospitalità e auguri Luigi Degli Esposti Voglio provare ad aprire una di scussione sulla convivenza in Sud tirolo tra il gruppo etnico italiano, dove ritengo, che al di là delle posi zioni politiche ed ideologiche dei compagni non si è capito che tra i lavoratori non c'è molta chiarezza su come si raggiunge la convivenza. Ritengo che proprio partendo dai lavoratori

11: potevate fare la tradu zione degli schemi!!; pagina 12: tutto o quasi italiano per bilancia re? Forse perché non sono abituato ad andare in tandem ma mi sembra che tira troppo da una parte oppure che non siamo insieme a guidarlo! Nella speranza che tutto continui e che migliori vi saluto. IVANO - SALORNO Noù abbiamo mai contato le bat tute italiane e tedesche. Dopo que sta lettera, però, abbiamo controlla to e risulta che il numero contestato contiene il 52,5% di lesto tedesco e il 47,5% di testo

italiano. Noi vor remmo, però, che la validità della formula bilingue del giornale fosse giudicata più per la sua qualità che per la sua quantità. La REDAZIO NE.

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Seite 3 von 20
Datum: 05.08.1981
Umfang: 20
dire, in modo abbastanza esemplare il disagio di un «italiano di periferia»: con tinte piuttosto na zionalistiche. senza grandi passioni civili e sociali, con molta attenzio ne, invece, ai fatti del potere e del prestigio locale, soprattutto con ri ferimento alla Bassa Atesina. Troviamo, infatti, ritagli che par lano ben due volte di Egna: delle vicende del complesso scolastico «per italiani» e dello scambio di stu denti tra Egna e Rheinfelden, citta dina tedesca gemellata, dove i ra gazzi

, al «clou» politico. È sempre difficile decifrare le sigle che rivendicano attentati. Questa volta siamo addirittura di fronte al primo attentato rinteretico»: alla viglilia dell'arrivo di Pertini in Alto Adige, sono esplose quattro cariche esplosive contro la Provincia ed il Commissariato del Governo, contro l'abitazione di Magnago e TulTicio di Alcide Berloffa, presso la sede democristiana di Bolzano. Apparentemente una serie di azioni dinamitarde di facile lettura: malcontento italiano contro

vo un accenno al pubblico impiego) e della convivenza in positivo, men tre dominano i segni dell'orgoglio italiano ferito; un orgoglio di picco lo cabotaggio - da parrocchia, si di rebbe. I comunicati Di particolare interesse, poi, due comunicati. Il primo viene dalla di rezione provinciale della DC, che tra l'altro accusa la Nuova Sinistra «che, rifiutando lo statuto di auto nomia quale strumento di pace fra le popolazioni diverse, ritiene che esasperando gli animi e fomentan do le passioni nazionaliste

nr. 1. Rivendichiamo la responsabilità degli attentati compiuti nella città di Bolzano. Questa autonomia non ci piace. Il governo italiano deve smetterla di delegare tutto alla SVP. Il censi mento dell'ottobre 1981 non s'ha da fare! Generale Dalla Chiesa, tor na al tuo paese!». Il tutto è firmato: «L'API-culto- re». Umorismo da oratorio, sì direb be. Come anche la reminiscenza manzoniana del «non s'ha da fa re...». Il riferimento al censimento, dunque, compare esplicitamente la prima volta solo il 2 agosto - eppu

un processo che nella DC rimane soffocato dagli equilibri interni ed esterni di pote re? In fondo, a confezionare qualche bomba non ci vuole molto. Soprat tutto se si hanno degli agganci negli ambienti militari o di ex-militari. Cbe si tratti di «brigate bianche» che puntano ad ottenere un rime- scolamento del panorama politico locale, «italiano» soprattutto, con forme nuove di rappresentanza e di organizzazione, neanche necessa riamente interne alla DC, magari con quel «melone italiano», risposta alla

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Seite 12 von 12
Datum: 04.11.1981
Umfang: 12
die letzteTultima Si riparla di vendita del quotidiano Presto avremo un «Alto Adige» più simile al «Dolomiten» Un’operazione di «normalizzazione» neU’informazione in italiano È di nuovo in vendita il quotidiano «Alto Adige», oggi senz'altro il più diffuso della regione? Gli scioperi che ne hanno ultimamente impedito l'uscita per ben due volte nel corso di un'unica settima na (il 25 ed il 31 ottobre) sono solo il riflesso della più generale crisi della casa editrice Rizzoli, quel la della

. Un esem pio in questo senso viene già fornito dalle vicende di TVB. la televisione privata più seguila della zona: in terviste chilometriche a Magmago e Ferretti cercano di rendere digeri bile ad un pubblico prcvaleniemrn te italiano, e spesso a disagio nella realtà locale, la politica dominante; la selezione dell'informazione che i padroni di Telebolzano (gli indù striali ed i finanzieri locali! impon gono, ha da essere lilodemocristiana e non troppo ostile alla SVP. Un quotidiano più amico della SVP

Ed è questo anche il destino pre visto per l'.Alto Adige»: trasformare questo quotidiano in tempi rapidi ulteriormente in un bollettino del potere economico e politico locale, dell'Associazione industriali, dei p.irtiti di giunta, dei vari notabili locali. La formula preventivata sembrerebbe concretizzarsi così: «tanto nazionalismo italiano quanto occorre per farsi leggere volentieri, tanta comprensione per la politica per la SVP quanta lo stomaco dei lettori ne può (gradualmente) sop portare: molta

» in esclusiva ad un mi scuglio fatto da SPS, Jenny e PCI) II modello Hartmann Gallmetzer C'è già chi vede in Hartmann Gallmetzer. l'attuale uomo di colle gumento tra gli interessi editoriali, politici ed economici l’ilo siraussumi ed il capitale nord italiano, una li gura chiave di questa operazione. Gallmetzer opera oggi come corri spandente sia per la «Tiroler Tage sz.eitung*. il quotidiano di Inn sbruck assai vicino alla Volkspartei austriaca e alle forze dominanti a Monaco di Baviera, sia per «Il Gior

naie» di Milano, chi* inserendolo nelle proprie file ha chiuso la ver chia guerra di Indro Muntam-lli contro i sudtirolesi per farne invece un propagandista del modello SVP Che sia quello il nuovo modello per il giornalismo italiano a Bolzano? ag- Gerüchte um «Alto Adige» - Verkauf mehren sich Auch ein Stück Pressefreiheit l or einigen Monaten hatte die Südtiroler Volkspartei grossspung die Bildung einer * Medicnkonvnission • ungekiin digt: muti wollte die politische Berichterstattung der lokalen

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Seite 1 von 8
Datum: 02.12.1981
Umfang: 8
Niederlage des stark rechtsnational ausgerichteten «Mittelstandes* Forsetzung S. 3 Il Piavi ha cedi - I primi risultati del censimento giungono quasi come notizie fram mentane dal fronte: centinaia di persone che si sono /asciate intimi dire e ricattare, andando a firmare il 30 novembre la loro opzione etni ca (costretta}; le prime indicazioni sui rapporti di forza tra i gruppi hn guistici danno un calo medio del gruppo italiano del 5%. Verrebbe cioè sensibilmente infranta quella barriera del

in dicava il calo italiano nella misura del 5%. C'è molta reticenza, negli am bienti ufficiali, e te fonti ih informa ztone tentennano. Troppo si è esal tata la Itberta e la positività di que sto censimento per poter dire ora che era tutta una truffa, che i mille ricatti ed intimidazioni che hanno fino all ultimo cercato di estorcere dai renitenti una firma su quel mo dulo erniro Ifirma che. del resto, potrà essere recuperata anche nei prossimi mesi, se si vuote!!, erano anche ricatti ed intimidazioni

che in molti casi hanno convinto gli in certi a schierarsi dalla parte del piu forte. Nel 1971 sicuramente le cose stavano diversamente, nel decennio è intervenuto un reale mutamento demografico, in favore del gruppo tedesco. Ma non delle proporzioni che il censimento indica. 3i tratta chiaramente di una conta truccata, influenzata soprattutto dalle conse guenze giuridiche ed economiche che comporta il dichiararsi «tede sco» invece che «italiano» (per non parlare dei non optanti, che hanno

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Seite 10 von 12
Datum: 11.02.1981
Umfang: 12
mi seramente: ultimo la sofrtunata «Concentrazione italiana» delle ulti me elezioni regionali, parto del ge nio di quel tal lattieri, approdato poi alle sponde di un fantasioso «partito popolare pensionati - Volk- spartei der PensiorUsten». Ma oggi le cose sembrano profi larsi in maniera diversa. Chi oggi pensa ad esprimere fuori e contro i partiti tradizionali il malcontento «italiano» dell’lAlto Adige, non lavo ra certo per raccattare i rimasugli di una destra sfasciata e screditata. Piuttosto si punta

ne dice? Non è escluso che da parie SVP si veda persino con un certo favore la tendenza ad un possibile «Melone italiano» nel Sudtirolo: in fondo tut to il sistema autonomistico è taglia to su misura per sollecitare la for mazione di un «partito tedesco» ed uno «italiano», e forse il partito do minante sudtirolese si illude che un maggior distacco degli italiani loca li dai partiti di Roma possa al tem po stesso fornire un interlocutore più afferrabile ed un nuovo alibi per l'appello alla coesione

naziona listica. Ciò che si sottovaluta, è che le propaggini di un eventuale «Me lone* mobilitato intorno alla riven dicazione di un «pacchetto italiano» o dello smantellamento di quello «tedesco», arriverebbero fin dentro le forze governative e padronali: con un peso che sicuramente la si nistra non saprebbe mettere in campo, presso il governo centrale. È ancora presto per dire se un disegno latente di questo segno - che sembra oggi galvanizzare forze che si trovano anche dentro i partiti di governo

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Seite 4 von 12
Datum: 13.05.1981
Umfang: 12
e pubblico. Il •Dolomiten» dal canto suo. ha solo saputo cogliere ed atiac care un Gatterer squilibrato verso la «Aftsc/tfcu/rur* e la sini stra Scomunicato. L’incontro di Claus Gatterer con un pubblico «italiano» Fine pacchetto e seconda autonomia Non spaventatevi, non ho l'inten zione di fare un lungo discorso, e non ho la veste per farvi una predi ca. Non ho praticamente alcuna ve ste che m’autorizzi a parlarvi: sono un sudtirolese «fuoruscito», non esi liato. non emigrato, e nonostante i miei oltre

giovani. A scuola studiano per sei. sette, otto anni il tedesco, ma in pratica si sentono inibiti ad usarlo. Parlano magari l'inglese die non hanno studiato che tre anni, ma non i) tedesco. ( ..) stente organizzazione sindacale ti rolese, sperò in facili guadagni. E su tutto ciò Fincognita d'un fu turo tutto da inventare, con tanti punti interrogativi per sè e per i fi- Rii- Anche di qui dunque per il grup po italiano motivi non solo per amare riflessioni, che spesso sfocia no in rigurgiti

compo ste da ferrovieri, postini, carabinie ri. finanzieri, maestri costretti a vi vere «nel mare tirolese». Eppure, in città ed in campagna aveva il pote re dalla sua parte (anche se negli anni dal 1939 al 45 il potere locale italiano era dapprima carente e poi sostituito dai tedeschi, ma a far le spese di queste carenze e di questa sostituzione erano stati in primo luogo i sudtirolesi optanti per l'Ita lia). L'esser italiani comportava ad esempio il diritto, o il privilegio, di poter usare

dovunque la propria lingua senza Fobbligo - naturale o decretato per legge - di imparare o usare la lingua degli altri. £ non è poco.!...) Sentendosi e sapendosi dalla par te del potere e padroni della lingua «di tutti» ci si poteva, almeno super ficialmente, benissimo sentir di ca sa, senza curarsi delle tradizioni, delle strutture naturali, dell'anima Io sarà Fuliiiuo a dir male o a denigrare lo stato italiano (anche sapendo che a ciò gli italiani stessi provvedono molto meglio che io possa

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Seite 11 von 12
Datum: 23.09.1981
Umfang: 12
un articolo in italiano (di Thomas Benedikter) che sostiene e difende le ragioni del «Proporz» e con un articolo in tedesco (di Alexander Langer) che vede nella «proporzionale» il coronamento della «perversione dell'autonomia» pur riconoscendo le ragioni storiche che hanno portato alla sua rivendicazione ed introdu- zione. Proporz- Controporz È l'ideologìa della Sammelpaitei che va attaccata, non la proporzionale Soffermiamoci invece sugli aspetti centrali della proporzionale: le sue premesse, i suoi fini

vede quali privilegi ci sarebbero da difendere e quali sa rebbero quelli a cui rinunciare. SÌ, che c'era la discrìminazio- ne delle minoranze, ti dicono; si che c'era il difTerìmento dell'at tuazione dell’autonomia fino ai no stri giorni ed oltre, ma che c'entria mo - dicono - nella politica dello stato centralista? Non veniamo en trambi, tu tedesco ed io italiano, trattati male dallo Stato e dai politi ci? Vogliamo una restaurazione o una politica senza steccati? Superficialità? Astorìcismo? Assi

- milazionismo? Non credo. Ma cerchiamo di approfondire ancora un attimo i fini di questo si stema della proporzionale: parteci pazione dei gruppi etnici, oppure dei loro «rappresentanti», ai proces si di decisione secondo criteri di consistenza numerica; creazione di un equilibrio in certi settori dei ser vizi pubblici e della pubblica ammi nistrazione; tutela delle minoranze etniche nei confronti dell* affluenza di persone dal resto del territorio italiano. Certi nazionalisti non hanno mai accettato queste

di potere che non possono essere iden tificati con il popolo sudtirolese, co si come la DC che malgoveraa l'ita - lia, non si identifica con il popolo italiano». Thomas Benedikter Öffnen wir das Ventil, bevor es eine Explosion gibt (...) Natürlich braucht Südtirol eine möglichst inhaltsreiche Autonomie. Aber es braucht vor allem eine Bevölkerung, die aus dieser Autonomie etwas machen kann und will, und ein ■autonomi- stisches Projekt», einen Gesell schaftsentwurf. der eine gemein same und überzeugende

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Seite 3 von 12
Datum: 30.01.1981
Umfang: 12
chiaramente un Magnago (seppur presidente- di tutto il governo pro vinciale) e sentito il «Presidente dei tedeschi;» ed altrettanto chiara mente un Commissario del gover no o un sindaco di Bolzano è av vertito come esponente «italiano», die nessun sudtirolese di lingua tedesca facilmente potrebbe senti re anche «suo». Nello stesso tempo la Chiesa, ovviamente nel Suo ambito e con le su*.* caratteristiche specifiche, è l'unica istituzione indigena e tradi zionale. in cui la popolazione di lin gua italiana

abbia potuto trovare una qualche integrazione. A diffe renza delle strutture civili, la Chie sti non è stata totalmente «italia nizzata» nel periodo fascista, ed ha potuto (grazie ai vantaggi concor datari. tra l'altro) difendere le pro prie radici locali e culturali, diven tando un tal modo capace anche di accogliere, senza traumi insupe rabili. ( «innesto» italiano. Non po tendo contare sulle -(legioni» della colonizzazione statale, gli «italiani» che volevano inserirsi nell'ambito

II» il suddetto con Rizzi come decano e Rier come vice parroco, salva questa unità (ti vertice, poi troviamo il clero tedesco da una parte e quello italiano dall altra, e pare che neanche a pranzo riesca no a vedersi ed a conversare insie me 1 Gli stessi ordini religiose che in provincia contano una grande quantità di addetti, sono pratica- mente allineati lunqo la linea della separazione etnica • chi, essendo di Lingua italiana, aspira a farsi mo naco o frate, farà bene a scegliere un ordine «italiano

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Seite 11 von 12
Datum: 06.05.1981
Umfang: 12
, e in par te nello stato italiano, appunto con le cosiddette Valli Occitane. Si trat ta di 12 valli della Regione Piemon te. dall'alta Val Susa all'alta Val Tanaro, appartenenti alle province di Torino e Cuneo, più alcune fra zioni ed il Comune di Olivetta San Michele in provincia di Imperia. Circa 4.300 kmq. di territorio, abi tati da circa 170.000 persone. Al meno altri 80.000 occitani sono emigrati nel dopoguerra per andare in Francia, a Torino, a Milano, nel la pianura piemontese circostante, ecc

ne da pane dello Stato italiano, e si ipotizzò una lotta di liberazione, che aH'inlemo del quadro istituzio nale italiano, trovasse nella via au tonomistica uno strumento di rea lizzazione. Il MAO chiese l'istituzione di una Regione autonoma Occitana a sta tuto speciale, con poteri: di governo politico nelle valli, di gestione e programmazione socio economica e territoriale con la proprietà regio nale delle risorse economiche, ed infine con competenza in campo linguistico e culturale e la parifica zione

non è un fatto isolato all'interno dello Stato italiano, ma è strettamente legata alle altre realtà di nazionali tà minoritarie in questo Stato. Essa può avanzare nei suoi contenuti più seri e più corretti solo se. parimen ti, avanzerà la lotta delle altre mi noranze nazionali. Un maggior collegamento e la collaborazione tra le organizzazioni rappresentative di queste nazionali tà oggi si impone! Dino Matteodo ABBIAMO SCAVATO MILIONI DI CHILOMETRI DI GALLERIE SELEZIONATO RADICI FECONDATO MILIARDI

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Seite 2 von 12
Datum: 20.05.1981
Umfang: 12
Khomeini nostrani, ma dietro ai tanti NO c'è l'ombra dei Reagan. Antonio V accanì Bisogno di sicurezza Mentre sull' aborto l'eleuorato italiano si è rivelato più civile di quanto anche i paniti progressisti pensassero, è sconfortante che ì tre referendum che si riferivano alla convivenza civile, alla possibilità cioè di vivere assieme senza stru menti di repressione accentuali. sono stati bocciati con delle percen tuali altissime, il che significa che in un momento di grandi tensioni sociali

e politiche, con una violenza cosi dilagante, il momento si è rii mostrato psicologicamente assai poco opportuno per andare a chie dere alla gente di rinunciare a quel li che ritiene dei presidi alle sue si curezze. La conseguenza più immediata e pericolosa sarà quella sull'ergasto lo. Il Parlamento italiano era sul punto di abrogarlo con propria leg ge. Ora mi chiedo se avrà il corag gio e la forza di andare incontro ad un «NO» che coinvolge i 3 4 dell'e lettorato italiano. Il referendum qui rischia

complessivo per la provincia è del 40‘ o . Vi è sta ta dunqu»- una spaccatura netta tra voto italiano e voto tedesco? La po polazione di lingua tedesca ha se guito rigorosamente le indicazioni della SVP che negli ultimi giorni della campagna elettorale aveva dato ripetute e chiare indicazioni sul voto sulla scheda verde altra verso i propri organi dì stampa e. nei paesi, mobilitando quell'appnra to invisibile a chi è abituato agli apparati di partito, tna in realtà estremamente efficace e concreta mente

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Seite 5 von 12
Datum: 25.02.1981
Umfang: 12
precedente, è avvertita da po chi. La richiesta di unificare i di versi trattamenti ed enti previden ziali (con abolizione delle svariatis sime casse speciali che assicurano pensioni privilegiate a categoria ri strette di lavoratori in quiescenza) viene avanzata soprattutto dai fun zionari sindacali, che in italiano e tedesco parlano ad una platea at tentissima - purtroppo il ligunggio degli oratori spesso non sembra te ner conto degli ascoltatori, e cosi dal palco scendono discorsi lunghi c difficili

a! tavolo, non lo costrinse a zittirsi. Il bastonatore? Naturalmente l'unico che portava sempre seco l’arma im propria: l'Obmann Magnago. Prese allora la parola, in un ita liano perfetto, anche se mal pro nunciato, quel certo Baumgartner. ■Signori miei - disse - questi prò bletni. per noi liberi imprenditori non sono mai esistiti: proporzionali, bilinguismo, tutte cose superate da un pezzo nel nostro ambiente, lo e il mio amico fratello Canal lavo riamo da anni d'amore e d’accordo. Lui italiano

, io sudtirolese trattiamo i clienti con lo stesso amore e prò fessmnalità. Abbiamo amici in tutto il mondo, specialmente nei paesi piu piccoli e insignificanti quali il Lichtenstein e il Lussemburgo. Dii rante i nostri consigli di ammini strazione il problema linguistico non si pone: se ci sono io gli atti vengono trascritti in tedesco; se c é il mio socio, in italiano. Vi diro di più! Vi sono molti atti scritti parte in italiano e parte in tedesco. Si alzò, allora, commosso, il ma go della finanza: abbracciò

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