Storia della Valtellina e delle già contee di Bormio e Chiavenna ; 1
® processione, e sotto baldacchino, con splendida pompa, scòrto * quella cattedrale. Rifiutò egli certi straordinari onori, e il dì seguente ( 6 febbrajo ) rivide Milano che presto lasciò per recarsi a Vigevano, indi a campeggiare intorno a Novara per dilìgerla: Aveva egli seco di Germania condotte alcune compagnie È Sviz- £ei«°, e dall’ imperatore ricevuta in dono molte artiglierìa, volle che per Bormio, Valtellina e Como gli fosse ài campo tradótta. Éntro la piazza crasi chiuso il Trivulaio- Cominciossl
con vigóre l'attacco, e i francesi, anche per quello diremo , cesserò al duca, il quale entratovi colle sue genti, mentre dispone per starvi teeglio al sicuro, ingrossa l'oste nemica per nuove truppe con dotte da Luigi De La Tremouille, che intende quindi a ritorte Novara. Unitosi perciò al Trivulzio il De Ugni e cosi accozzato nn esercito di mille cinquecento lancio, dieci mila fanti svizzeri e sei mila francesi, cominciasi a battere furiosamente la piazza. affare nuli’ostante ito sarebbe, se non