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Geschichte
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1859
Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7 - 9 : Municipii e Comunità)
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Seite 24 von 409
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] ; Cresseri, Simone / con un introduz. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: XLVIII, 359 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Rovereto ; s.Satzung ; z.Geschichte 1425-1610 ; f.Quelle
Signatur: II 173.697
Intern-ID: 206447
proiezione elei suo principe ecclesiastico, Vcggonsi non dimeno anche in Rovereto adottali la esclusione del l'istituto collegiale sui giudi/li, il sistema prettamente italiano dei podestà o prelori con attribuzioni persino più estese che non lo trentine. Lo Statuto Roveretano non contiene le qualifica zioni necessarie per ottenere la carica di pretore. Vi si trova stabilito soltanto, che la conferma dovesse se guire, da parte del principe, secondo le forme ed i privilegi della città e terra

di Rovereto (1) e che il pretore prestasse il giuramento di fedeltà al Sovrano e di retta osservanza de' suoi doveri d'ufficio nelle mani del Capitano di Rovereto. Entrava .egli in carica circa al mese di Settembre, e vi rimaneva per un biennio ; spirato il quale , soggiaceva al sindacato di tre sindacatori, due scelti dal Consiglio Comunale, ed uno dal capitano del principe. Terminate le sue fun zioni , traltenevasi a tale oggetto ancora per otto giorni in città, e doe volto al giorno presentavasi

ai sindaca tori , onde udirvi le querele che si potessero muovere contro di Ini, c alle quali personalmente o mediante procuratore era suo debito di rispondere. Scorso co testo termine, non gli si impediva il partire, anche a pendenza di cause, purché prestasse idonea cauzione. (1) Secondo i capitoli dell'alto eli dedizione ed il diploma dell'imperatore Massimiliano dei 5 Novembre 1510, venivano dal Comune di Rovereto presentali al Sovrano o al di lui luo gotenente Ire do Ilo ri in legge, estranei

a Rovereto, ma sud diti austriaci, periti nell'italiana favella; fra i quali egli sce glieva o nominava il pretore.

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Geschichte
Jahr:
1859
Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7 - 9 : Municipii e Comunità)
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Seite 23 von 409
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] ; Cresseri, Simone / con un introduz. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: XLVIII, 359 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Rovereto ; s.Satzung ; z.Geschichte 1425-1610 ; f.Quelle
Signatur: II 173.697
Intern-ID: 206447
un qualche miglioramento nella di zione e nelF ordine logico delle materie, L 5 autonomia del Comune vi rimane inviolata nella sua essenza; ma la speciale relazione politica di Rovereto dovette por tare necessariamente una diversità nella costituzione del corpo morale. Rovereto , terra originariamente sog getta a signori feudatarii del Principe Vescovo di Trento, indi al Dominio Veneto, non poteva avere a capo un Magistrato Consolare, come n' ora insignito Trento , ciltà una volta autonoma, poi quasi

libera sotto la (1) Una lettera pubblicala dal doge Francesco Foscari (27 Ottobre 1443 )'inculcava al podestà veneto di non ledere i privilegi e le consuetudini del Comune di Rovereto c della Valle Lagarina. Questo principio fu seguito con tale conse guenza, che a proposito di un reclamo della città contro l'or dine dì servirsi esclusivamente del sale dell' appallo di Ve rona, venne ingiunto al podestà di Rovereto ed al capitano di Verona di esaminare diligentemente la cosa, c, verifican dosi una

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Jahr:
1859
Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7 - 9 : Municipii e Comunità)
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Seite 8 von 409
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] ; Cresseri, Simone / con un introduz. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: XLVIII, 359 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Rovereto ; s.Satzung ; z.Geschichte 1425-1610 ; f.Quelle
Signatur: II 173.697
Intern-ID: 206447
di premunirsi vi emaggi or- mente. presero pure temporär io possesso dei forti pro pugnacoli della Pietra e di Beseno, i quali guarda vano da ima improvvisa irruzione le frontiere della vaile Lag arma verso Rovereto e Verona; e chiesero ad Àldrighetto, di un altra linea dei Casielbarco, signore di Lizzano, e di Rovereto, che loro aprisse, a un bisogno, le proprie castella. Questi , non sola mente ne ricusava l'assenso , ma dava manifestamente ricetto ai ribelli e ai banditi dalle terre della Re pubblica

, chiudeva i passi, ,e imponeva un arbitra rio dazio di transito sul legname, elm dai boschi del Trenimo si conduceva a Verona. Perciò i Vene ziani , venutivi a oste con numerosi drappelli, deva starono il territorio di Rovereto, che loro si diede a patti li 4 di Ottobre 1410. Avuto sentore di queste mosse, Federico duca d'Austria e conte del Ti roto. usurpatore del Principato Trentino, al quale era ri corso Àldrighetto, gli spediva in ajuto una grossa banda di tedeschi, che furono al primo attacco

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Jahr:
1859
Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7 - 9 : Municipii e Comunità)
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Seite 18 von 409
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] ; Cresseri, Simone / con un introduz. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: XLVIII, 359 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Rovereto ; s.Satzung ; z.Geschichte 1425-1610 ; f.Quelle
Signatur: II 173.697
Intern-ID: 206447
, dimoranti in dette provincie. La Repubblica non si riserbava che di porre a capo del governo delle città e terre suddite uno o più magistrati, tolti dal ceto de suoi nobili, col titolo di provveditore, di podestà, di pretore, di capitano, di vicario ec. secondo l'im portanza ■ del luògo, e con poteri più o meno estesi. L'appellazione delle cause era devoluta al Senato. Al governo di Rovereto, nella prima sua occupa zione (i 44 7) fu preposto il nobile veneto Andrea Va- • Her, col titolo di Provveditore

, I successori vi aveano nome di Podestà e Capitano di tutta la Valle Laga- rina; e nella rocca di Rovereto risiedeva contempora neamente un castellano, che comandava ai soldati. Ond'empiere le lacune e togliere alcune dubbiezze nel vecchio e nuovo Statuto dei Rover etani, il Senato di Venezia pubblicava di tempo in tempo certe sue deliberazioni o decreti, conosciuti sotto il nome di let tere ducali. Riguardavano queste, per l'ordinario, a oggetti di tassa e di procedura. Delle più interessanti tra esse

, in punto giuridico, vicn fatto cenno opportuno nel seguente Discorso sullo Statuto di Rovereto. ììxi

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1859
Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7 - 9 : Municipii e Comunità)
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Seite 19 von 409
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] ; Cresseri, Simone / con un introduz. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: XLVIII, 359 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Rovereto ; s.Satzung ; z.Geschichte 1425-1610 ; f.Quelle
Signatur: II 173.697
Intern-ID: 206447
, e si mi naccia per ¥ avvenire la pena di cento ducati; e quella del 1,° Ottobre 1476, con cui il doge Andrea Vendra- mino, insistendo sulla relazione e sul giudizio degli Avvogadori , condanna per simili concussioni Alvise Quirini, già podestà di Rovereto, alla restituzione del l'estorto, a sei mesi di carcere, al pagamento delle spese agli Avvogadori ed al Sindaco, e lo. dichiara per sempre incapace della carica di podestà. Datosi Rovereto, come vedemmo, spontaneamente all'imperatore Massimiliano, da lui

emanarono diversi, decreti, relativi per la massima parte a provvidenze politiche e militari, a conferme o ampli azioni di pri vilegi, a tutele e riconoscimenti di particolari diritti. Nel 1552 fu stipulata in Ratisbona una convenzione fra il re de' Romani e il cardinale Bernardo desio, colla quale fu stabilito che i Quattro Vicariati , V alto dominio dei quali spettava ai principi vescovi di Tren to, tornerebbero sotto la signoria vescovile ; e che la città e distretto di Rovereto rimarrebbero

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Jahr:
1859
Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7 - 9 : Municipii e Comunità)
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Seite 26 von 409
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] ; Cresseri, Simone / con un introduz. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: XLVIII, 359 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Rovereto ; s.Satzung ; z.Geschichte 1425-1610 ; f.Quelle
Signatur: II 173.697
Intern-ID: 206447
dolio superiorità, o contrarie alla forma degli Stalliti. (Lib. I. Cap. 3. 4. *00. 401. 102. 141. 142.) Nelle sue funzioni giudiziarie era il pretore assi stilo da un cancelliere , ed aveva a disposizione, quale forza esecutiva, un bargello (cavaUanus) scelto da lui, il quale soggiaceva • a sindacato, e parecchi satelliti, (Lib. I, Cap. 107. 120.) Non esisteva in Rovereto un Collegio dei procu ratori e dei notai. Yietavasi tuttavia V esercizio del no tariato a chi non fosse assunto nella

matricola per l' autorità del pretore e dei provveditori. Le .qualifiche a ciò necessarie limitavansi a sufficiente capacità, a buona fama e a decenne domicilio in Rovereto. In via di eccezione, e soltanto in casi di estrema urgenza, si assumevano atti da notari forensi anche in città, ma verso l'obbligo di rassegnarli entro otto giorni alla cancelleria. Gli istrumenti notarili dovevano contenere con tutta esattezza la data del 'tempo e del luogo, l'estesa designazione dei contraenti e dei testimoni

, inserirsi in libri a pagine numerate, che al finire dell'anno si legavano regolarmente. Multe considerevoli pesavano sopra coloro, ai quali ne andassero smarriti. Alla morie di un liotajo si consegnavano i di lui atti ad altro colle ga. Le tasse notarili si trovano esattamente specificate nello Statuto. (Lib. I. Cap. 87—99.) Il civico regolamento, compreso pure nello Sta tuto, sembra un riflesso delle venete istituzioni. Aveva Rovereto un consigli j generale, un consiglio dei trent uno , quattro

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Jahr:
1859
Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7 - 9 : Municipii e Comunità)
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Seite 22 von 409
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] ; Cresseri, Simone / con un introduz. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: XLVIII, 359 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Rovereto ; s.Satzung ; z.Geschichte 1425-1610 ; f.Quelle
Signatur: II 173.697
Intern-ID: 206447
DELLO , STATUTO 1)1 ROVERETO. lio spirilo del tempo, le mutate relazioni politiche del paese, l'incremento dell'industria, lo sviluppo in cipiente del commercio, il progresso continuo nella intellettuale coltura reclamavano anche nelle vecchie leggi modificazioni c riforme. Quelle che avvennero nello Statuto di Trento nel secolo XV. erano insuffi cienti; e troppo parziali, sebbene sapienti, quelle che vi andò introducendo il Veneto Dominio, mediante le lettere ducali. Mancava ancor sempre

un corpo di leggi bene ordinate, un modo di procedura che ne rendesse meno intralciata e scabrosa Y applicazione. Spinto da questo imperioso bisogno il Comune di Rovereto proponeva all'Arciduca Massimiliano, Conte del Tirolo, un novello Statuto ; il quale, approvalo li 10 Dicembre 1610 dal principe territoriale, che di moto proprio, v'inserì qualche aggiunta, otteneva la sua formale provulgazione, mediante proclama del pre tore di Rovereto, li 9 Febbrajo 1611. Ren lungi ancora dai sistemi moderni

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1859
Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7 - 9 : Municipii e Comunità)
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Seite 16 von 409
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] ; Cresseri, Simone / con un introduz. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: XLVIII, 359 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Rovereto ; s.Satzung ; z.Geschichte 1425-1610 ; f.Quelle
Signatur: II 173.697
Intern-ID: 206447
Sulla fine del secolo X III, i signori di Caslclbarco, che a titolo feudale erano stati investiti dai vescovi della giurisdizione d'una parte della Valle Lagarina, tenevano in Rovereto un vicario per far ragione ai loro soggetti, secondo le prescrizioni dello Statuto Tren tino. Di una sequela di questi giudici, delti vicarii, troviamo fatta menzione in parecchi documenti dal 1292 al 1410, cioè fino al passaggio di una buona porzione delle terre castrobarcensi sotto il dominio dei Vene ziani

dalle antiche consuetudini, dalle deliberazioni dei comuni e dei signori feudali, e dai privilegi particolari. Il Comune di Rovereto, sorto e costituito più tardi che non la massima parte degli altri, e composto d'uo mini liberi delle pievi circonvicine, adottava dunque fin dal princìpio il codice delle leggi trentine, limitale in seguito parzialmente dagli interessi locali e dall' in fluenza politica e fiscale dei varii dominatori. Belle relazioni tra i gran feudatarii e i comuni soggetti alla loro

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Jahr:
1859
Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7 - 9 : Municipii e Comunità)
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Seite 15 von 409
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] ; Cresseri, Simone / con un introduz. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: XLVIII, 359 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Rovereto ; s.Satzung ; z.Geschichte 1425-1610 ; f.Quelle
Signatur: II 173.697
Intern-ID: 206447
gm, allorché venne occupata dagli imperiali. Tre giorni dopo, dovette rendersi a palli la rocca. I paesi circon vicini seguirono tosto l'esempio di Rovereto. Pervenuti di questo modo sotto la signoria di Casa d'Austria e aggregati alla Contea del Tiralo, i Rwereiam ottennero da Massimiliano la conferma delle domande o capitoli che gli arcano proposti al momento della lor dedizione, e poscia quella degli Statuti e pri vilegi coi quali furono retti dalla Signoria 'di Venezia ; Statuii che

elementi di civile e materiale coltura. Cadendo ì primordi di Rovereto in pieno medio evo, anzi nel l'epoca del declino del feudalismo, frenato nelle sue enor- mezze dall' autorità dell'Impero e da quella della opi nione, temperato dall'influenza delle signorie vescovili, e combattuto sistematicamente dalla sorgente democrazia dei Comuni, è ben naturale, che quella piccola terra, legata ad un feudo episcopale, assumesse di preferenza i principii regolatori della giustizia e dell'ordine, con segnati

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1859
Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7 - 9 : Municipii e Comunità)
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Seite 38 von 409
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] ; Cresseri, Simone / con un introduz. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: XLVIII, 359 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Rovereto ; s.Satzung ; z.Geschichte 1425-1610 ; f.Quelle
Signatur: II 173.697
Intern-ID: 206447
10 Statuto di Trento , ma circoscritta alle sole cessioni di ragioni ed azioni a potenti, a curiali, a prelati, senza distinzione se terrieri od estranei. Ben diverso era il fondamento dell'una da quello dell'altra legge; più filantropico quello di Trento , ma indizio nel tempo medesimo della fiacchezza pubblica nel dare corso ed effetto agli atti di giustizia, e insieme del timore della prepotenza dei grandi e degli intrighi dei legulei: tutto fiscale all'opposto quello di Rovereto; ma fidente

nella forza dei tribunali, a segno di non temere la possibi lità di futuri imbarazzi noli'alienante. In Trento, detta- vasi quella legge « ut obmelur malitiis et cavillalio- nibus , ex quibus homines Tridenti, contra jnstitiam, htibus et controversiis multiplicibus involvuntur ac aliìs oneHbus aggravantur : » in Rovereto invece « praeser- tìm pro faciliore emotione steurarum ac distributione onerimi et funclionum. » ( Gap. 32.) 1/usura era severamente punita con multa eguale al quadruplo valore

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1859
Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7 - 9 : Municipii e Comunità)
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Seite 14 von 409
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] ; Cresseri, Simone / con un introduz. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: XLVIII, 359 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Rovereto ; s.Satzung ; z.Geschichte 1425-1610 ; f.Quelle
Signatur: II 173.697
Intern-ID: 206447
Radunatosi secrelamente il Consiglio della Comu nità, vi furono discussi e conchiusi i palli della spon tanea sottomissione. A quest'atto solenne, sottoscritto da ventitré cittadini e recalo in Trento al vescovo prin cipe e al comandante imperiale da quattro dei prin cipali tra essi, vien dato dal Consiglio di Rovereto uno straordinario rilievo ; magnificandosi nel preambolo l'importanza del luogo e dell' inespugnabile suo castello, alla rosa del quale mollo contribuirono, con pericolo dello

vite loro, i Rover ciani. DiffaUi , per mettere un argine alla mina che soprastava alle ' cose venete da queste parti, il Senato inviava un ambasciatore a Mas similiano, clic non era ancora calalo.a lor- danni, colla proposta di restituirgli le terre l[ anno innanzi oc cupale, e di riconoscere da lui la Terraferma collo sborso d'un annuo tributo; ma commetteva nel tempo stesso a Bartolomeo Dandolo, podestà di Rovereto, di far ridurre in castello quanta maggior munizione fosse espediente a vigorosa

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