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Südtiroler Volkszeitung
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Seite 20 von 22
Datum: 16.01.1981
Umfang: 22
, e lo sappiano gli stes si ignoti attentatori, qualora credessero di potersi inserire a loro modo in una campagna che non gli appartiene. Bolzano. 7 gennaio 1981 FIRMATE! Il Comitato di iniziativa contro le opzioni ’ 81 Oltre 3000 persone hanno sinora sottoscritto l'appello del Comitato d’iniziativa contro le opzioni 1981, in favore di una tempestiva nuova regolamentazione delle leggi esistenti in ma teria di dichiarazione etnica al censimento, che per la prima volta nel 1981 sarà obbligatoria. Occorrono

richiesta; ha organizzato dibattiti e conferenze; ha promosso azioni e mani festazioni pubbliche (tra cui anche una simbolica, occupazione della RAI di Bolzano per ottenere una maggiore informazione sulla questione del censi mento e della scelta etni ca connessa); ha lanciato un appello pubblico, ha pubblicato e diffuso un ampio opuscolo informa tivo: ha fatto pervenire ad autorità, partiti e sin dacati documentazione e materiali relativi ai pro blemi del censimento; ha tenuto un pubblico con vegno

salto qualitativo: le forze attuali non basta no. : Ecco perché invitiamo . tutti gli interessati ad in tervenire attivamente in questa campagna, nelle molte forme, in cui è possibile. Riunioni del gruppo cen trale del Comitato: Ogni venerdì alle ore 18,30 al Centro di docu mentazione di Bolzano (Via Portici 49/11, tei. 0471 - 24555). Orario di presenza del Comitato: Ogni mercoledì e venerdì dalle 18,30 alle 20 al Cen tro di documentazione, Bolzano, Via Portici 49/11, tei. 0471 - 24555. Recapito

telefonico anche attraverso i seguenti nu meri: 0471 - 920015 (Gianna Vfascis Benedik- ter) e 0471 - 48306 (Ger mana Nitz). Conto bancario: Cassa rurale Bolzano - Gries - c.c. nr. 105818-5 (Raiffeisen). Indirizzo del Comitato: Comitato d’iniziativa contro le opzioni 1981 - c/o CENDOK - c.p. 233 - V. Portici 49/11 - 39100 BOLZANO. Disponibili presso il Co mitato: - l'opuscolo «Nuove op zioni?» (L. 2000 - infor mazione ampia) - moduli per le firme di solidarietà - questo foglio informati vo (tutto bilingue

italiano - tedesco, contributi anche in ladino). I—| Con la mia firma sostengo l’appello del Comitato '—' contro le opzioni 1981 [ j Vorrei essere informatalo anche su ulteriori ini- □ ziative in questo senso Vorrei lavorare attivamente con il Comitato (nome, cognome ed indirizzo) (tei.) (professione, funzione, età, eventuali altre indicazioni) i (osservazioni) (data) (firma) ritagliare COMITATO OPZIONI cas. post. 233 e spedire a: pr. CENDOK I 39100 BOLZANO

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Südtiroler Volkszeitung
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Seite 4 von 22
Datum: 16.01.1981
Umfang: 22
le Scuole Medie Foscolo e Fermi e successi vamente l’ITC e l’IPIA. Hanno contribuito le scuole: Me dia Foscolo, Fermi, Alfieri, Media Filzi e Franzelin di Laives, Media Stifter, classe 2 B Media Negri, media Convitto e Conservatorio, Media E. Lienz, Media S. Giacomo, Media Pascoli di Appiano, V. C. del la Se. Elementare don Milani, Ist. Magistrale Pascoli, Liceo Scientifico di Merano, Ipc di Bolzano, Ipia e ITC di Bolzano, Liceo Classicodi Bolzano. Con i soldi raccolti (circa 30.000.000) sono state

tutto ciò che può servire, dalle stoviglie all'ago - filo, a libri e gio cattoli, ecc.). Si vogliono tenere contatti con le persone che usano le roulottes. Sono iniziate corrisponden ze tra ragazzi. Uno studente della V IPC è venuto a Bolzano con l’ultimo viaggio di gennaio. È ospite di una famiglia e frequenta a Bolzano la V ITC. Inta ito è nata un'altra idea: le roulottes potrebbero essere utilizza- oder überhaupt nicht; 5. das sk schliesst sich mit seinen sämtlichen mitgliedern der südti roler

volkspartei an und anerkennt deren Statuten. im vertrauen auf eine segens- glor- und überhaupt reiche Zukunft te a fini sociali qui o altrove. Sareb be l'inizio per creare un piccolo parco roulottes gestito dalle scuole di Bolzano. Non solo: perché non ipotizzare la realizzazione di un progetto per la protezione civile a Bolzano, partendo dalle scuole ma aperto a chi è interessato? E perché non costruire un archi vio «Per capire il terremoto»? Le persone che tornano dal terremoto, da Ricigliano

in particolare, ci rife riscono di una situazione ancora drammatica, di sofferenze, bisogni, paura, disorganizzazione, lentezze burocratiche. Non vogliamo qui de scrivere la situazione di Ricigliano, il paese adottato dalla Provincia di Bolzano. Adesso Ricigliano è coper ta di neve e ghiaccio, raggiungibile con grandi difficoltà. E a tutt'oggi non ha, ad esempio uno spartineve, né un auto con gancio per spostare le roulottes. Forse è ora che Rici gliano non sia più solo un problema di qualche pompiere

e tecnico pro vinciale, ma un problema di tutti i cittadini (o almeno molti) della pro vincia di Bolzano. Come? Forse chiedendo programmi e informazio ni alla Provincia; fornendo compe tenze, volontariato, idee, organizza zione, soldi. 4 . a 7 andergassen duminikus in seiner eigenschaft als landesgeneralsekretär und ausserordentlicher referent in kulturfragen des SÜDTIROLER KULTURZEN TRUMS Mentre con Stefano viaggiavo verso il terremoto nel freddo e sco modo furgone «prò terremotati» che ludo ci aveva

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Südtiroler Volkszeitung
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Seite 4 von 10
Datum: 18.05.1979
Umfang: 10
Seite 4 Sonderseite Südtiroler Volkszeitung Siegesdenkmal Fortsetzung von Seite 3 dal collo ancora stretto dalla corda ese crata che l'ha strangolato, dal braccio de stro nudo e cascante come il braccio di Cristo nella Pietà di Michelangelo, ammo nirà da Bolzano i barbari che il Brennero è confine sacro ed inviolabile, perché con quistata a prezzo di purissimo sangue." Während Faschisten und Militaristen sich in ähnlichen Vorschlägen überboten, woll ten auch die Besitzer von Porphyr

von einem „monumento alla grande Italia” di Rede. Einen Monat spä ter wird bereits die Bezeichnung „monu mento a'lla Vittoria in Bolzano” verwendet. Mit dessen Errichtung wird am 23. April der römische Architekt Marcello Piacenti- ni beauftragt, der bereits beim Entwurf eines Gefallenendenkmals in Genzano bei Rom einschlägige Erfahrungen gesammelt hatte. Piacentini zeigt sich hoch erfreut. In einem Brief an Mussolini schreibt er: (Siehe Hervorhebung-Abbildung N. 4) Die Ausführung der Bildhauerarbeiten wurde vier

auf die Ergeben heit der Südtiroler Bevölkerung schließen zu können: In einem Telegramm des Prä fekten Guadagnini an Innenminister Fe- derzoni etwa wird das Ereignis folgender maßen beschrieben: „Programme visita Bolzano Sua Maestä esauritosi ora. Tutte cerimonie svoltesi fra grande entusiasmo e senza aleun incidente. Da tutte valli Alto Adige sono convenuti numerosissimi ele menti allogeni che hanno costituito enorme maggioranza grande folla che ha stipato oggi Bolzano pittoresco corteo oltre nove- mila

des feierlichen Ereignisses nahm in Bozen „Ra dio Bolzano" seine Sendungen auf, wobei die Königsrede direkt übertragen wurde. Es handelte sich um die vierte Rundfunk station Italiens nach jenen von Rom, Mai land und Neapel. Der Sender war in kür zester Zeit errichtet worden, um für die faschistische Propaganda eingesetzt zu werden. Zur Übertragung der Feierlich keiten hatte man auch auf dem Walther- p'latz einige Lautsprecher aufgestellt (2). Die eigentliche Festrede hielt der Mini ster für öffentliche

in Südtirol vom Faschismus bis zum Pa ket. In: Medienlandschaft in Südtirol. SKI. Comm.Arch 2 Marcello Piacentini Roma 23 Aprile 1926,- Piazza Grazioli 5, Roma tel 34-ti: A S.E. Benito Mussolini Primo Ministro a'Italia Eccellenza ! In questo momento S.E. il Conte Su ardo mi comunica la volontà di V.E. di affidarmi definitivamente l'incarico del Monumento alla Vittoria in Bolzano. ["Esprimo a V.E. tutta la mia più profonda riconoscenza por guesto attestato di cosi grande fiducia. Io mi permetto assicurare

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Südtiroler Volkszeitung
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Seite 8 von 8
Datum: 26.09.1980
Umfang: 8
raccordarsi con la periferia. In questo senso si gioca il destino e la vocazione di Bolzano come città - capoluogo che possa essere espres sione della pluralistica realtà della provincia. Dovrebbe essere un no uindi a Bolzano italiana separata alla provincia tedesca, un sì a Bolzano che rifiuta la tendenza in atto a essere dominata dal settore terziario. Qualificare Bolzano come centro dello sviluppo culturale sudtirolese significa però dotarlo di strutture culturali, di adeguati spazi urbanistici

, di autonomia culturale capace di superare i confini di Salorno e del Brennero e di affermare la volontà del confronto con le diverse culture. Forse è vero che esiste il pericolo che con il confronto si possa perdere la propria identità ma non esiste cultura senza confronto, ne identità, se non intesa come identità che sopravvive. La terza contraddizione - la più attuale perché verosimilmente sarà oggetto di scontri politici fra Comune di Bolzano e Giunta provinciale, fra i partiti presenti all’interno del

Consiglio comunale di Bolzano e fra i prevedibili partner della stessa Giunta - è legata alla destinazione dell'area del vecchio ospedale sul quale peraltro si ono appuntati gli occhi, sembra, di finanziarie private e di noti istituti di credito. Svanita la possibilità di utilizzare il cinema Corso per farne un teatro, constatata l'impossibilità di adattare a teatro il cinema Augusteo (saico che se liberato dalla gestione privata potrebbe essere adibito dignitosamente a sala da concerti) si sono

esaurite tutte le altre possibilità di localizzare un'area in zona centrale destinata a strutture culturali se non nell'area del vecchio ospedale. Di questa i privati vogliono farne uffici intasando ulteriormente il centro storico accentuando e forse portando a compimento l'opera di terziarizzazione di Bolzano, la SVP vuole farne case per allegerire la fame di case senza intaccare altri terreni agricoli e forse anche intravvedendo una pericolosa concorrenza al Kulturhaus e al Kulturinstitut, la destra

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Südtiroler Volkszeitung
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Seite 5 von 22
Datum: 16.01.1981
Umfang: 22
provinciali, il problema dalle rou lotte edite ancora. Ne mancano almeno 50 per eliminare le tende in cui non d può ao- pravvivare in zone che a 100 metri di altezza hanno un clima paragonabile a quello noatro in alta montagna. (Betti - Insegnante Media Foscolo). La Provìncia Autonoma di Bolzano e il terremoto Leggendo i comunicati ufficiali che ci vengono somministrati attra verso la stampa locale si ricavano le direttive della Giunta: a Riciglia no l'emergenza è finita; i cittadini, gruppi

(es. Regione Piemonte - Caritas e FLM di Ivrea - Scouts di Modena - Co mune di Trieste)? - Si sa quali Enti pubblici e pri vati in Provincia di Bolzano aderi scono al Comitato di Coordinamen to promosso dalla Giunta? Con quanti mezzi e a quali condizioni? Sono sufficienti i fondi raccolti per garantire l'ambizioso compito con il gemellaggio? - Esiste un luogo permanente in cui chi è interessato può ricevere informazioni e partecipare alle de cisioni sulle linee di intervento? Avere o costruire una risposta

- Volontario). La Provincia di Bolzano à intervenuta nell'emergenza principalmente con la mecca in opera di circa 40 box metallici donati da ditte private. Sul poeto cono alati battezzati «Box - Bolzano» per dietinguerii, come riaulta dalla foto, da quelli che invece hanno oppocto qualche reeietanza al vento. (Giuliano - insegnante ITC Bolzano). Ein Christbaum für Ricigliano Die Walsch'n da unten in Ricigliano, hab'n eh' Glück gehabt, dass ihnen das Erdbeben passiert ist! Jetzt kümmern

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Südtiroler Volkszeitung
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Seite 4 von 8
Datum: 16.05.1980
Umfang: 8
, Maia e Avelengo. Quanto potranno valere tutte queste attività. È difficile da stabilire: forse 15, forse 20 o più miliardi. Fatto sta che da questo ragguardevole patrimonio (senza tener conto che il sig. Eisenkeil è anche Presidente della BANCA POPOLARE DI MERANO e SOCIO DELLA CASSA DI RISPARMIO DI BOLZANO) il nostro albergatore ne ricava - stando alla dichiara zione dei redditi un profitto dello 0,90% ca. (90 milioni denunciati nel 76); mentre la moglie, che pure è in società e amministra

attività cementiere e im mobiliari (l’ultima realizzazione immobi liare è stata la costruzione del «TRADE CENTER» - l’enorme palazzone di rame vicino alla stazione -occupato, tra gli alti dalla Centralauto, dal Banco di Roma e dalla Camera del Commercio); la CEN TRALAUTO SPA una delle concessiona rie FIAT in Bolzano. Ufficialmente solo una parte dell’lFI è di proprietà del sig. Max Staffler, il rimanen te - forse per paura dei rapimenti - è stato o dovrebbe essere stato intestato ad una fiduciaria

di emanazione bancariad’UNIO- NE FIDUCIARIA DK MILANO SPA (creata da 108 banche popolari-fra le quali la Banca Popolare di Bolzano). Altra società fiduciaria che avrebbe dovuto avere stretti rapporti con il sig. MAX STAFFLER è la CONFIDA di Mi lano (quella che ha rilevato la Banca Italo Israeliana, la CELLSA). Negli ambienti bancari si parla anche di una società Sviz zera con sede in Ginevra-una chiacchera che se riusciremo a confermare potrà rive larsi interessante. Il finanziere, industriale, albergatore

per tutte le innumerevoli attività che ammini stra (e possiede), per tutte le proprietà per sonali (è ricco di famiglia) ricava solamente -stando alla sua dichiarazione - L. 29.469.000 (dichiarazione IRPEF 1976), una vera miseria per il carico di responsa bilità che pesa sulle spalle del povero MAX. Ma torniamo agli alberghi comunemente detti «di Staftler». IL LAURINO E IL GRIFONE - senza voler offendere nessuno -sono il meglio - in fatto di Hotel - che si possa trovare in provincia di Bolzano

l’emozione di quanto abbiamo vissuto. Partiti da Bolzano pieni di trepidazione ci siamo ritrovati in una Vienna amica, disponibile, attenta ai nostri problemi, sollecita nel cercare di venirci incontro anche se, come ben sappiamo, le possibilità non sono molte. Importante è stata questa esperienza per noi che a Vienna siamo andati. Abbiamo potuto godere con gioia della calda ospita- Die nächste Nummer erscheint am 30 . 5.80 risii si fermi per tre notti al Laurino. I casi sono due: o per le tre notti

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Südtiroler Volkszeitung
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Seite 21 von 22
Datum: 16.01.1981
Umfang: 22
di uno statuto speciale di autonomia. L'autonomia secondo i sudtirolesi, tuttavia, do veva essere circoscritta al Sudtirolo (provincia di Bolzano - Bozen) la DC impose invece - nell'apposita sotto commissione dell'Assemblea Costi tuente - Taccorpamento tra Sudti rolo e Trentino nel quadro della Regione Trentino - Alto Adige» en tro la quale il gruppo tirolese era di nuovo in minoranza. Da qui le lun ghe lotte autonomistiche che sfoce- ranno nel nuovo statuto del 1972, costitutivo, finalmente, di una

aU’Austria alla prospettiva di una netta separazione delle due comunità (tipo «apartheid» sudafri cana, o convivenza senza nessuna commissione, come nel vecchio Li bano, esaltato un tempo col nome di «Svizzera del Medio Oriente»), Ricerca dell'eqemonia politica da parte del Land Bayern, della CSU. di Strauss. Non solo geograficamen te, ma anche politicamente, Mona co di Baviera - München è oggi più vicina a Bolzano - Bozen di quanto non lo sia la vecchia Wien - Vienna, capitale di quella Austria della

termine, ad un altro obiettivo: Separazione netta, radicale, isti tuzionale del Siidtirol - Alto Adige, della provincia di Bolzano - Bozen in due comunità isolate luna dal l'altra. Il punto di partenza di que sta politica è la utilizzazione «estre mistica» del cosiddetto «pacchetto» cioè dei provvedimenti concordati tra il partito di lingua tedesca e i principali partili italiani (e intesi, almeno dalle sinistre italiane, in senso ben diverso, anche se forse con qualche ingenuinità, come mo do per

ci sembrano andare almeno in qualche misura nella direzione delle richieste del Comitato di Iniziativa contro le op zioni (forzate) del 1981, al quale però il PCI come tale non partecipa, e di altre iniziative consimili (per es. il Comitato aperto per il bilingui smo, del quale è animatrice la pro fessoressa Carla Lazzerini, e che ha sede presso l'Istituto magistrale Pa- minoritària, ma abbastanza forte, infine la piccola comunità ladina. Il scoli di Bolzano; l’altro Comitato, più importante, sopra

segnalato è legato alla Siidtiroler Volkszeitung e al centro di documentazione di Bolzano). Si tratta di una nostra previsione in prospettiva, che va al di là della polemica del PCI-KPI altoatesino e dello stesso Serri, nella primavera del 1980, sull'uso del termine «op zione». Nel discorso già citato Rino Serri ha detto infatti: «Le opzioni erano davvero altre cose: i nazisti posero il dilemma tra restare in Al to Adige, ma a condizione di accet tare la snominalizzazione la rinun cia al proprio gruppo

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Südtiroler Volkszeitung
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Seite 19 von 22
Datum: 16.01.1981
Umfang: 22
statistica circa l'appartenenza ai gruppi linguistici conviventi in provincia di Bolzano aveva il solo scopo di accertare ta lingua parlata in famiglia, ta rilevazione che verrà attuata in occasione del prossimo cen simento che avrà luogo nel 1981 dovrà es sere correlata a precise norme dello staralo di autonomia del Trentino-Alto Adige, che fu approvato con il volo favorevole del due ter zi dei membri del Parlamento, e delle rela tive nonne di attuazione. L'articolo 89 di detto statuto, infatti, pre

vede l'istitùzione nella provincia di Bolzanc di ruoli del personale statale distinti pet carriera e stabilisce che l'accesso ai posti di tali ruoli è riservato ai cittadini appartenen ti a ciascuno dei tre gruppi linguistici con viventi in Alto Adige in rapporto alla consi stenza dei gruppi stessi, quale risulta dalle dichiarazioni di appartenenza rese nel censi mento ufficiale della popolazione. Inoltre, in forza dell'articolo 15, ultimo comma, del citato statuto, la provincia di Bolzano utilizza

il Trentino-Alto Adige, ha dato applicazio ne, con l'articolo 18 del decreto del Presi dente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752, al principio contenuto nel menzionato arti colo 89 dello statuto stesso, regolando con precise norme la procedura con la quale deve essere resa ta dichiarazione di appar tenenza ai gruppi linguistici in occasione del censimento generale della popolazione. Di qui il particolare rilievo che è destina to ad avere per la provincia di Bolzano il prossimo censimento e quindi

te residenza — la dichiarazione fatta al mo mento del censimento; 8) su una dichiarazione non è fatta se condo le istruzioni, viene considerata frut to di errore u l'interessalo sarà .richiesto di lenificarla ai sensi dcH’articoiu IR del cita to decreto n. 752; 9) il cittadino straniero che abbia ac quistalo la cittadinanza italiana c sia resi dente in provincia di Bolzano sarà tenuto a i ispettore il particolare ordinamento sce gliendo — ai fini predetti — tra uno dei ire gì uopi linguistici locali

della pro vincia di Bolzano maturi compiutamente la consapevolezza necessaria per affrontare questa prova civica con serenità, fuori da ogni contrapposizione o allarmismo e quin di secondo una linea di comportamento che tuteli l'identità delle diverse popolazioni pro prio perchè aumenti per tutti la garanzia di una reale prospettiva costruttiva. Se questa è statistica... Ogni persona di buon senso pensereb- ben di prirtio acchito, che i censimenti c’en-, trano con la statistica e con la demografia

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Südtiroler Volkszeitung
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Seite 4 von 12
Datum: 19.12.1980
Umfang: 12
, né alle elezioni dell'Assemblea Co stituente, nel 1946. Il 5 settembre 1946 un trattato italo - autriaco («accordo De Gaspe- ri - Gruber») segnava la rinuncia delTAustria a rivendicazioni sul Sud Tirolo, in cambio di uno statuto speciale di autonomia. L'autonomia secondo i sudtirolesi, tuttavia, do veva essere circoscritta al Sudtirolo (provincia di Bolzano - Bozen) la DC impose invece - nell'apposita sotto commissione dell'Assemblea Costi tuente - Taccorpamento tra Sudti rolo e Trentino nel quadro della

, di Strauss. Non solo geograficamen te, ma anche politicamente, Mona co di Baviera - München è oggi più vicina a Bolzano - Bozen di quanto non lo sia la vecchia Wien - Vienna, capitale di quella Austria della qua le il Südtirol è stato per tanto tempo parte perfettamente integrata nel tutto. La Regione Baviera aspira in modo chiaro e sostanzialmente di chiarato, alla leadership nella zona centrale delle Alpi, e nelle regioni sudorientali fino alTadriatico. Ci sono poi rapporti strettissimi tra la CSU

e la SVP come tali, non ché tra le organizzazioni collaterali, numerose e «capillari» dell'uno e dell'altro partito. (...) La politica della SVP, e della CSU, mira nelTimmediato a breve e direi a medio termine, ad un altro obiettivo: Separazione netta, radicale, isti tuzionale del Siidtirol - Alto Adige, della provincia di Bolzano - Bozen in due comunità isolate luna dal l'altra. Il punto di partenza di que sta politica è la utilizzazione «estre mistica» del cosiddetto «pacchetto» cioè dei

fessoressa Carla Lazzerini, e che ha sede presso l'Istituto magistrale Pa- miribritària, ma abbastanza forte, infine la piccola comunità ladina. Il scoli di Bolzano; l'altro Comitato, più importante, sopra segnalato è legato alla Sùdtiroler Volkszeitung e al centro di documentazione di Bolzano). Si tratta di una nostra previsione in prospettiva, che va al dì là della polemica del PCI-KPI altoatesino e dello stesso Serri, nella primavera del 1980, sull'uso del termine «op zione». Nel discorso già citato

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Südtiroler Volkszeitung
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Seite 6 von 8
Datum: 05.12.1980
Umfang: 8
culturale a Bolzano? Intervista col neo-assessore socialista alle Finanze e alta Cultura, avvocato Emeri SVZ: L'azione più rilevante in cam po culturale della precedente am ministrazione cittadina è stata l'ab battimento del Monopolio. Questa direzione di intervento repressivo nei confronti delle iniziative dal basso verrà continuata? EMERI: Il mio giudizio sulla que stione del Monopolio resta identico Studentenprotest Wertvolle Archivalien und Urkunden zur Erforschung der Geschichte Südtirols

superare le difficol tà che incontreremo non basta la nostra buona volontà, abbiamo bi sogno del consenso della parte viva della popolazione. L'ambiente dei Circoli Culturali sa di avere un al leato qui in Giunta, ma occorrono ampi consensi perchè le nostre pro poste vengano accolte. Istituiremo un organismo che consenta un con tatto più vivo con la popolazione e attendiamo proposte della cittadi nanza da sostenere. SVZ: Quali sono, secondo lei, le necessità culturali più urgenti a Bolzano? EMERI

interetniche o bilingui? EMERI: Io personalmente le tro vo molto interessanti, ma non so di re quale sia l'orientamento dei miei colleghi su questo punto. Finora non ho avuto proposte concrete in questo senso. Di fronte a una inizia tiva concreta si porrà il problema, e in quel caso saggerò le reazioni de gli altri gruppi. Il mio orientamento in proposito è aperto. Abbiamo già ottenuto che l'Assessorato sia uni co. Non è detto che la posizione uf ficiale dell'SVP coincida con quella del Comune di Bolzano

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Seite 18 von 22
Datum: 16.01.1981
Umfang: 22
Quel giorno in ottobre... Con una decisione a sor presa il Parlamento italia no ha deciso di attuare il censimento nell’autunno 1981, dopo che preceden temente il governo aveva deciso di rimandarlo al 1982. Nel Sudtirolo per la pri ma volta vi sarà connessa la dichiarazione obbligato ria di appartenenza ad uno dei tre gruppi linguistici, italiano, tedesco o ladino. La dovrà rendere perso nalmente ogni cittadino maggiorenne che abbia la sua residenza in provincia di Bolzano. Per i minoren

è essenziale dimostrare la solidarietà ed il seguito, su cui il Comitato può contare, in tante maniere pubbliche, a cominciare dalla firma dell’appello. «Italiani di qua, tedeschi di là!» Nel mese di giugno 1980, per alcuni giorni consecutivi, diversi esponenti del «Comitato contro le opzioni 1981» hanno voluto dimostrare alla gente con un’azione simbo lica che cosa significherà il censimento etnico dal lato pratico. Il ponte Talvera di Bolzano è stato scelto come sede dell’«esperimento»: lungo la corsia

centrale, riser vata ai pedoni, veniva tesa una corda, ed i due corridoi separati, cosi ricavati, venivano riservati rispettivamente ai passanti «italiani» e «tedeschi» (i «ladini» - si sa - a Bolzano non sono previsti, per cui non può esserci ponte per loro, e gli «altri» dopo il nuovo censimento non dovranno più esistere). Per decidere in quale corsia inca nalarsi, ad ogni passante veniva chiesto di riempire il suo «certificato etnico», come se si trovasse in un giorno d’ottobre, del 1981, a riempire

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Seite 8 von 10
Datum: 04.05.1979
Umfang: 10
...” wollte nur eine kleine Idee zum kleinen Ausdruck bringen ... ganz schüch tern und hochachtungsvoll ein armer Hascher (Name der Redaktion bekannt) „Kunstwoche” Con riferimento all’articolo pubblicato in da ta 64-1979 „Kunstwoche” e firmato gfb. Pur condividendo molte delle affermazioni conte nute nell’articolo di cui sopra, nella mia qua lità di responsabile del SIABA di Bolzano sono tenuto a chiedere alcune rettifiche: — Il SIABA non ha competenza alcuna nella gestione del chiostro dei Domenicani. — La „Galleria

Domenicani” non è una galle ria Comunale, di cui anche noi ne lamen tiamo l’assenza, ma bensì una struttura creata dal S.K.B. (Sudtiroler Kiinstlerbund) e dal S.I.A.B.A. (Sindacato Italiano Artisti Belle Arti), che hanno chiesto al Comune di Bolzano alcuni locali in affitto ad uso esposizione. — Il SIABA pone in atto una totale apertura verso gli artisti locali senza preclusioni et niche e ideologiche. In particolare vige la massima disponibilità nei confronti degli iscritti di altre Confederazioni

sindacali e Associazioni. — Precisiamo nel 1978-79; nel 1978 tutte le richieste per esposizioni pervenuteci presso la Galleria Domenicani sono state accolte senza esitazioni, dìconsi: Giulio Mariotti (FNLAV. CGIL), Rosanna Cavallini (CGIL di Trento), Mara Rauzi (FNLAV CGIL), e Fiorio Vecellio (UNAIL UIL di Bolzano). Colgo l’occasione per ribadire la disponibi lità del SIABA nel mettere a disposizione le ' sue strutture ed il suo potenziale organizzativo per iniziative, manifestazioni e proposte che

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