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Monats-Tandem
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Seite 5 von 32
Datum: 01.03.1984
Umfang: 32
, Bolzano, Fil mar Altvater, prof, univ., Berlino — Ljco- pold Spira, scrittore, Vienna — Lziciana Ca stellina, deputata europea, Roma — Günther Rauch, Georg Rottensteiner, Alberto Stcni- co, Franco lago, Hubert Sparer, Guido la- coni, Klaus Reider, Giuseppe Job, Monika Trenner, Giacinto Giardini, Josef Stricker, Toni Auer, Ant. v. I lartungen, sindacalisti, tra ì quali i segretari confederali della CGIL-, della C.ISL e della UIL provinciale di Bolza no — Arnold Tribus, consigliere comunale, segretario

partito radicale, Bolzano — Rena to Ballardini, consigliere regionale “Sini stra indipendente”, Trento — Roberto Franceschini, consigliere regionale “Usta verde”, 'Trento — coordinamento naziona le “Arcipelago verde”, Bologna — Coordina mento nazionale lavoratori ile-ila scuola, Trento — Andreina Ardi/.zone F.meri, con sigliere regionale “per l’altro Sudtirolo”, Bolzano — Rudi Bcncdikter, ricercatore uni versitario, Bolzano/Vienna — Enrico Testa ed Krmctc Realacci, presidente e vicepresi dente “lega

ambiente” ARCI, Roma — Mar co Boato, ex-deputato, Venezia/Trento — Joseph und Marialuise- Maurer, Algund — Jo hannes Agnoli, prof, univ., Berlino — Dirk Schneider, deputato “Alternative Uste” al parlamento di Bonn — Otto Schily, depu tato ilei “Grünen”, Bonn — Toni Viscntini, giornalista, corrispondente ANSA, Bolzano — I lenning Klüver, giornalista D1F. ZF.TT, Amburgo — Peter Kämmerer, docente uni versitario, Roma/Bcrlino/Urbino — Paola A- gosti, fotoreporter, Roma — Christa Mess- pagare al gruppo

, capogruppo “Alternati ve Uste” al parlamento di Berlino — Brigitte Gruber, giornalista Roma — Franca Berger, del partito radicale di Trento — Gregorio Ba- lich, medico, Bolzano — Antonio Caramelle, operaio, Bolzano — Anna Maria De Guidi Gambassi, insegnante, Montevarchi, — Ro molo Calò, funzionario provinciale e sinda calista, Bolzano — Direttivo prov. sindacato scuola CGIL, Bolzano — Marco bronza, in segnante, Bolzano — Silvio 1 conardi, segreta rio PR1, Bolzano - Sigrid 1 lauser, assistente

u- niversitaria, Vienna e numerosi studenti sud tirolesi iscritti all’Università di Vienna; — con altre centinaia di firme di cittadini di ogni gruppo linguistico della provincia di Bolzano. Continua da pag. 3 schi, che nel convegno di 'Trento han no parlato con molta franchezza dei loro successi e delle loro grandi diffi coltà di non lasciarsi plagiare dalla (pur importante) attività parlamentare, è stato utile e significativo. La proposta di “nuova ecologia” (era presente il direttore Andrea Poggio

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Monats-Tandem
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Seite 52 von 72
Datum: 01.07.1983
Umfang: 72
A BOLZANO, AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE. Il primo luglio 1983 il Consiglio di Stato a Roma affronterà per la prima volta il caso di un cittadino sudtirolese che nel censimento 1981 non ha reso la dichiara zione di appartenenza etnica, considerandola una coartazione intollerabile a schierarsi nel fronte etnico. Così è venuto a perdere il suo posto di insegnante — sempre stimato — nella scuola di lingua tedesca. Il caso di Arnold Tribus, vittima dì questa misura discriminatoria, sarà quindi il primo banco

(Entwicklungshelfer/cooperatore intemazionale, Roma( — Adria no Sofri (Firenze/Roma) — Sandro Canestrini (avvocato, Rovereto) — Gerhard Mumelter (RAI-Joumalist, Bozen) — Paole Borella (giornalista RAI, Bolzano) — Ivo Bamabo Micheli (regista/Regisseur, Roma) — Sandro Boato (consigliere regio nale, Trento) — M.Grazia Barbiero De Chirico (consigliere regionale, Merano) — Matthias Schönweger (Künstler, Meran) — Roland Veneri (Architekt, Bozen) — Italo Mauro (professore, Bolzano) — Cristina Herz (Verantw. Red. TANDEM

) — Antonia Dondio (WWF, Bolzano) — Günther Baur (Gewerkschafter SGB/CISL, Brixen) — Anton Auer (Gewerkschafter, SGK/UIL, Bozen) — Andreina Emeri (avvocato, Bolzano) — Alessandra Zendron (programmista RAI, Bolzano) — Chri stian Cassar (Dozent an der Kunstakademie, Urbino/Bozen) — Erwin Demichiel (Psychologe, Bozen) — Karl Spitaler (Architekt, Schlanders) — Sergio Fabbrini (docente Università Trento) — Günther Pallaver (Lehrer, Branzoll) — Siegfried Baur (Schuldirektor, München/Bozen) — Roberto

Schöllberger (psicologo, Bolza no) — Albert Strobl (Altvorsitzender der Südtiroler Hochschülerschaft, Bozen) — Luis Benedikter (Lehrer, Bozen) — Robert Wiesner (Journalist, Wien) — Luis Pich ler (suspendierter Arbeiterpriester, Bozen) — Helene Profanter (Leiterin der Dro genberatungsstelle, Brixen) — Emma Baumgartner ( docente Università Trento, Bolzano) — Frida Piazza (Urtijei) — Gotthard Boneil (Künstler, Truden) — Klaus Menapace (Assistent, Tramin) — Amo Teutsch (Gewerkschafter und Journalist, Leifers

) — Franco Lago (sindacalista FLM/GVM, Bolzano) — Gabriella Cecchelin (membro assemblea USL, Bolzano) — Leone Sriccotti (ACLI, LOC, MIR, Bolza no) — Ursula Demeter (Journalistin, München und Südtirol) — Martin Schweiggl (SPS-Gemeinderat, Kurtatsch) — Leonhard Barbieri (Arbeiter, St. Jakob,/Bozen) — Werner v. Aufschnaiter (Landesbeamter, Bozen) — Aldo Mazza (insegnante, Marlengo) — Renate Mumelter (Altvorsitzende der S.H., Bozen) — Elisabeth Hög- Cinque minuti j i L’udienza del Consiglio di Stato

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Seite 12 von 40
Datum: 01.01.1985
Umfang: 40
Bolzano, con filtro Lavoro per la città, lavoro nella città — La partita “verde” si gioca in fabbrica — Proposte per recuperare l’IVECO. A metà dell’anno scorso i cassintegrati della FIAT-IVECO di Bolzano, i con siglieri di fabbrica ed i sindacalisti per l’ennesima volta hanno confrontato il sindaco della nostra città con i proble mi occupazionali della “zona” e con la drammatica realtà della vita cassinte- grata. La sola 1VECO oggi ha circa 350 operai in cassa integrazione, che da un anno

e più stanno a casa, “consolati” dalla promessa di poter montare il panzer della seconda e terza genera zione ... negli anni ’90. Illusorie spe ranze queste, anche se alimentate an cora, solo pochi giorni fa, dal sotto- segretario alla difesa Olcese. Illusorie, perché Agnelli — il padrone della fab brica, che vede il futuro dell’IVECO nella progettazione di “idee belliche”, nella modernizzazione anche dello sta bilimento di Bolzano — quei 350 non li farà mai più entrare in fabbrica. Piut tosto

cercherà di sbarazzarsi di altri degli attuali 1.350 dipendenti “attivi” a Bolzano. I cassintegrati questo lo sanno, lo te mono. Consiglieri e sindacalisti da tem po avanzano proposte alternative, di rette per lo più alla mano pubblica, prima interessata — si penserebbe — in un recupero delle capacità professio nali di tante persone (nonché del mac chinario) nel quadro di una conver sione della produzione IVECO a fi ni di utilità sociale. “Ma — spiega Da niele Carboni (CdF-IVECO) — quelli in cassa

integrazione non vogliono u scire dalla produzione bellica ... Vogliono rientrare in fabbrica ... vogliono prima un lavoro e poi discutere le alternative!” Sono pronti, però, di fare anche un lavoro “alter nativo”. “Ripariamo l’ambiente” Su questo sfondo dunque si colloca la proposta che i cassintegrati IVECO hanno avanzato al Comune di Bolzano sei mesi fa, e che non tardano a ripete re tuttoggi. E’ una proposta “dispera ta”: Chiedono di poter svolgere lavori di pubblica utilità in città e in provin cia

cassintegrati di aver qualche appoggio dalla loro città. E questo appoggio non è certo questione di soldi per Bolzano che proprio pochi giorni fa ha avuto il suo contributo an nuale dal bilancio della Provincia, 3,75 miliardi per opere pubbliche. No, man ca invece il senso di responsabilità so ciale e quel pizzico di fantasia che po trebbe rompere la vergognosa inerzia di un comune bloccato, perché subal terno. Ci vuole il terremoto? Prima di parlare di alternative al siste ma industriale vigente, che

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Seite 16 von 40
Datum: 01.01.1985
Umfang: 40
BOLZANO / UN DOCUMENTO FOTOGRAFICO Trasformazione e conservazione in una città che non cresce di Silvano Bassetti La documentazione fotogra fica è stata raccolta da ESTER VALZOLGHER. Le foto della Bolzano o- diema sono di OTHMAR SEEHAUSER. La città è il luogo delle perpetue tra sformazioni fisiche. Se l’organismo urbano cessasse di tra sformarsi sarebbe morto ed ancora su di esso opererebbe il tempo con l’ultima trasformazione delle pietre in sabbia. Leggere le trasformazioni urbane, sco prirne

le ragioni, verificarne gli esiti, corrisponde dunque alla ricerca dei motivi vitali di una città. Ciò vale an che per Bolzano. Per questo mi pare interessante analizzare alcune questio ni che riguardano la trasformazione della nostra città e il suo contrario, cioè la conservazione. Non c’è lo spazio, e non sarebbe que sta l’occasione giusta, per una lettura storica organica, che partisse dalle ori gini di Bolzano, per cui mi limiterò a considerare la fase storica che viviamo, risalendo indietro nel

tempo solo quel tanto che ci torna utile per capire certi fatti dei giorni nostri. Ciò che più clamorosamente caratteriz za la fase storica presente della città di Bolzano é la “stabilizzazione”. Bol zano da circa un decennio non cresce. In particolare non cresce la sua popo lazione mentre il tessuto edilizio com pleta, quasi per inerzia, le ultime fran ge di periferia. Va subito detto che questa condizione è comune a tutte le città. Siamo infat ti in una fase storica caratterizzata, ge neralmente

storiche precedenti alla nostra. Esemplari sono a questo ri guardo per Bolzano due periodi che ne hanno fortemente caratterizzato la at tuale fisionomia: la fine ottocento e 1’ era fascista. Voglio qui brevemente tracciare un profilo di queste due fasi della storia bolzanina, ovviamente senza alcuna velleità di tracciare quadri storici e- saurienti, ma con il solo intento di in dividuare alcuni elementi utili ad un giudizio sul presente. m lem L

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Seite 28 von 40
Datum: 01.01.1985
Umfang: 40
PIANO DI ALLARME ANTINQUINAMENTO IN SUDTIROLO La Ruhr non è poi così lontana Le condizioni microclimatiche che hanno favorito la condensa di smog nella Ruhr possono verificarsi anche a Bolzano. Diverso sarebbe il piano d'intervento: nella Ruhr (’allarme di III grado scatta con i valori d’inquinamento che nel piano anti smog della provincia di Bolzano sono riconosciuti di II grado. E ciò perché local mente si è preferito ricopiare la legge meno allarmistica del Baden-Württemberg. La Germania

o su periore a 6, e nel III stadio sia pari o superiore al sestuplo o superiore a 9. Si tiene inoltre conto del perdurare dell’inversione termica e dell’assenza dei venti. I valori inquinanti di II grado sono quelli che hanno provocato la serie di pesanti interventi nella Ruhr peraltro previsti anche nel piano antinquina mento sudtirolese per il III stadio d’al larme. La situazione a Bolzano, Merano, Bressanone Bolzano è una città che può registrare le condizioni microclimatiche favore voli

ad un’inversione termica. E’ situa ta in una conca, a 500 — 600 metri di altezza si ritrova un vento caldo, che in contrasto con altri venti e in presenza di bassa pressione può causare “la cap pa” di smog già sperimentata in Ger mania. Se poi si considera, per ammissione dello stesso don. Willeit direttore del Laboratorio chimico provinciale, che i rilevatori a Bolzano sono al di fuori delle fonti dirette d’inquinamento, c’è

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Seite 35 von 40
Datum: 01.12.1984
Umfang: 40
Sconfitta da disinformazione Anche a Bolzano il referendum abrogativo sulla caccia nel Trentino è stato segui to, ha fatto sperare e tenuto con il fiato sospeso molti protezionisti. Tra questi Nietta Dondio, presidente del WWF di Bolzano, entusiasta estimatrice degli ani mali, la cui difesa l’ha sempre vista in prima fila. A lei Tandem richiede un’analisi sulla sconfitta del 25 novembre. trentina, a spese dell’intera comunità provinciale, che paga per sentirsi fischiare le orecchie perfino

. Sandro Boato INTERVISTA WWF BOLZANO Tandem: Nietta, secondo te, quali sono le cause di questo insuccesso? Dondio: La disinformazione. La gente comune sapeva molto poco di questo referendum. L’informazione doveva essere capillare. Ma per farlo ci vole vano mezzi, soldi, tanto per intender ci. La Federcaccia riceve annualmente, dalla Provincia di Trento, 400 milioni di contributo. Così ha potuto propa gandare le proprie “ragioni” ovunque. L’Enpa, il WWF di Trento con il dott. Borzaga in testa, si sono

gestione pubblica o privata della caccia e che se il referen dum fosse stato contro la caccia, la cosa sarebbe andata meglio? D. Certo. Un referendum anticaccia avrebbe avuto più successo. Ne fa fede un’indagine svolta a Milano dalla Lega anticaccia che ha dato dei risultati in credibili. Il 90 per cento della popola zione si è espresso contro la caccia. Ma io questa iniziativa la vedo su sca la nazionale. T. Perchè il Referendum è stato fatto a Trento e non anche a Bolzano? D. Devo fare

un po’ di cronistoria. Nel ’79 l’Enpa di Trento ha raccolto le firme necessarie per avere il diritto a richiedere il referendum. Solamente quest’anno vi si è arrivati . Nel frat tempo si è inutilmente tentato di mo dificare le norme provinciali sulla caccia. Lo scopo del referendum parte da una premessa e cioè dal fatto che la legge “regionale” (Trento e Bolzano) sulla caccia è basata su quella dello Stato, la 1016 del ’39. Lo Stato nel 1977 si è dato una nuova legge, la 968. Le Provincie autonome con competen

- Perchè non a Bolzano? za primaria sulla caccia e pesca, non hanno recepito il rinnovamento della nuova legge statale. Dico rinnovamen to perchè la 1016 qualifica la fauna selvatica come “res nullis” (cosa di nessuno) mentre la 968 nell’art. 1 la definisce patrimonio dello Stato, e la tutela nell’interesse di tutti i cittadini. La Provincia autonoma di Bolzano e per essa il Comitato Caccia e Pesca ha recepito soltanto una piccolissima parte della 968, l’aggiornamento delle sanzioni. 11 referendum

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Seite 4 von 32
Datum: 01.12.1983
Umfang: 32
a Bolzano e Merano Italienische Stimmen in Bozen und Meran dert italienischen Wählern Südtirols gaben 28,2 der DC die Stimme, 18,9 den Neufaschisten, 17,5 den Kommu nisten; in den beiden Städten Bozen und Meran liegen vor allem die Werte der Faschisten noch höher; mehr als ein Italiener auf fünf hat die MSI- Flamme angekreuzt. Auf unseren Tabellen lassen sich die Daten detailliert ablescn; die Liste fürs andere Südtirol (AS), die rund die Hälfte ihrer Wähler aus dem italieni schen Lager bezieht, kommt

-Parteien sind. Christ demokraten und Sozialisten haben als einzige italienische Parteien eine gewis se Präsenz in den kleineren Gemein den; wohl auch durch ihre Vertretun gen in den Ratsstuben. Ausschließlich die alternative Liste fürs andere Südtirol kann, Dank ihrer mehrsprachigen . Zusammensetzung, auf die relativ größte Ausgewogenheit Fortsetzung auf S. 29 Tab. 6/1; Il “proporz” degli elettori a Bolzano e Merano voti validi ital. % ted./dt. % lad.altro/andere % Bolzano 72.291 52.000 72 18.000

25 2.300 3 Merano 22.269 10.500 47 10.500 47 1.300 6 (dati calcolati in base ai risultati del censimento 1981, tenendo conto delle classe di età: valori arrotondati) Tab. 6/2 : II voto degli italiani “dichiarati" a Bolzano e Merano DC MSI PCI PSI AS PRI ALTRI Bolzano 13.496 52.000 11.166 (10.000) (6.100) (4.500) (3.500) 3.200 100% 26,0% 21,5% 19,2% 11.7% 8.7% 6,7% 6,2% Merano 10.500 3.736 2.197 (1.800) (1.100) (600) (800) (300) 100% 35,6% 20,9% 17,1% 10,5% 5,7% 7,6% 2,6% (le cifre tra parentesi sono

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Seite 12 von 48
Datum: 01.04.1984
Umfang: 48
BOLZANO / LE FORZE ARMATE DURANTE IL VENTENNIO Nostalgia a convegno Mancavano solo i cavalli di Frisia, per completare lo stato d’assedio di domenica 18 marzo a Castel Mareccio. Non era chiaro, però, a quale pericolosità intendesse far fronte lo spiegamento di forza pubblica, quella dei bolzanini pigramente assa poranti l’incipiente primavera o quella dei personaggi radunatisi nel castello. Veniamo al sodo, dirà il lettore, di co sa si trattava? Prodigi della democrazia, in suo seno possono

esprimersi, manifestare, pub blicizzare ecc. anche i suoi critici, de trattori, nemici. Tra i vari anniversari di questi tempi, non è passato inosservato il centena rio della nascita di Benito Mussolini. Il “Comitato” costituitosi per le rela tive celebrazioni ha ritenuto, dopo a naloghi appuntamenti a Bari, Napoli e Milano, di indire proprio a Bolzano un convegno su “Le Forze Armate du rante il ventennio”. Per motivare l’abbinamento di tema c luogo si è fatta ricorso ad eventi, che effettivamente per

alcuni giorni porta rono alla ribalta Bolzano: il Consiglio dei Ministri tenutosi a Bolzano il 28 agosto 1935, il soggiorno a Bolzano di Mussolini, con sue visite in città e pro vincia, c, più attinenti al tema, le ma novre svoltesi in Val di Non: si conclu sero col discorso che il 31 agosto Mus solini rivolse a 100 mila “Camerati Ufficiali, Sottufficiali, Caporali, Solda ti e Camicie Nere” dicendo tra l’altro “Le prove che avete fornito in questi giorni, ma soprattutto l’altissimo mo rale che

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Seite 23 von 32
Datum: 01.03.1984
Umfang: 32
un’arma a doppio taglio? Comodi per ché sono tutti vicini, ma scomodi per accedervi specie se si trovano nel cen tro? Tr. Anche questo dovrebbe essere pre visto in un piano urbanistico organico. Si sa che gli uffici creano indiretta mente traffico per cui occorre pro grammare la disloca/ione. Vede, quello che manca a Bolzano è un ufficio di coordinamento urbani stico che tenga conto delle esigenze del traffico, del parcheggio, della edificabi lità, dell’espansione, ecc. Questa caren za produce

la frammentarietà c la di sorganicità degli interventi urbanistici a Bolzano. E la sua lenta asfissia. Si può’ ancora rimediare T. Architetto Bassetti Lei ha già c- sprcsso le sue perplessità in merito al progetto di parcheggio sotterraneo in piazza Walther durante il dibattito or ganizzato a Castel Mareccio. In quella sede Lei ha avanzato una proposta, di ciamo ragionevole, che La pregherei di circostanziare. Basscttti: Il difetto più grosso, ma nel contempo rimediabile, 'del progetto approvato dalla Giunta

in piazza Walther con le difficoltà economiche del Comune di Bolzano. La ditta austriaca che co struirà c gestirà per 99 anni il parcheg gio si assumerà infatti l’onere finanzia rio della sua realizzazione. Qualcuno critica questa scelta “puramente” eco nomica e suggerisce di risparmiare al cuni miliardi attraverso la ristruttura zione del vecchio ponte Talvera. P. Queste sono opinioni di persone mal informate. Quando una ditta scria come quella da noi interpellata, ci con ferma quanto i nostri tecnici

hanno già detto, io ci credo e di conseguenza agisco. Il vecchio ponte ristrutturato potrebbe rivelare in seguito i suoi li miti di resistenza. F. allora sarebbe un po’ tardi rimediare. T. Assessore, perché non si c scelta piazza Verdi per il parcheggio sotter raneo? F. Per piazza Verdi non c’erano finan ziatori. Il Comune di Bolzano non ha un bilancio che gli consente di fare tutto ciò che serve. Purtroppo la co struzione del Palazzctto dello Sport, del Teatro, ci costeranno fiordi miliar di. Ciò

, dell’in quinamento e della manomissione del centro storico che a Bolzano non c co si abbondante da sprecare. Si dà trop pa attenzione agli interessi economici e poca ai vari interessi della popolazio ne. Questa è la triste realtà. Si parla di risanamento del centro e ci si limi ta a svuotare gli edifici, a mantenerne la facciata. Si depreca l’uso delle auto mobili e di fatto se ne incentiva l’uso con la costruzione di parcheggi che ar rivano quasi sotto i Portici. E poi si parla di rivitalizzazione

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Monats-Tandem
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Seite 2 von 32
Datum: 01.11.1984
Umfang: 32
IL BLITZ DI CRAXI "Un’operazione d’immagine" e stata chiamata dà qualche giornale la visita lampo di Bettino Craxi a Bolzano. Si curamente il Presidente del Consiglio poteva venire in diversi modi, e con di versi esiti. Per esempio con una qual che idea sulla rapida conclusione della vicenda "pacchetto”, o su possibili correzioni di tiro nella politica gover nativa per l’Alto Adige; idee da verifi care, magari, con i suoi numerosi inter locutori. Invece sembra che Craxi sia venuto proprio

soltanto per farsi un’idea, noti per verificarne alcuna. Per annusare, in sostanza. Chissà con quale nuovo quadro della situazione Craxi sarà ripartito. E chis sà se dopo la puntata su Bolzano, egli tornerà ad occuparsi della questione anche in futuro. Di positivo c’è da rimarcare intanto il fatto di aver voluto dare un segnale di attenzione. Dopo alcuni'sintomi di po larizzazione etnica piuttosto conflit tuale, il capo del governo italiano ha voluto rassicurare i sudtirolesi di lin gua tedesca che

„Pa; ket”-politik zuviel ethnische Trennung und Frontstellung, und gräbt sich sel ber dadurch das Wasser ab, daß sie den „dritten Pol” (die Kräfte der intereth nischen Zusammenarbeit) unmöglich internamente appaltare la provincia di Bolzano a Magnago ed al suo partito. Anche la scelta di voler ascoltare tutte le rappresentanze politiche locali ed importanti voci della vita sociale (il vescovo Gargitter, i sindacati, gli espo nenti del padronato) è stato un segnale rilevante. Ma non più di un segnale

, il cui seguito rimane interamente indeterminato. Perché il Presidente del Consiglio non solo non ha preso impegni di alcun ge nere, né ha fatto proposte o espresso intenzioni concrete, ma ha addirittura riassicurato a Magnago la permanenza di quello speciale rapporto privilegiato con la SVP di cui lo stesso Craxi aveva già dato prova al momento di varare le norme di attuazione su quel “tribunale speciale” che è il tribunale amministra tivo (TAR) di Bolzano e Trento. L'altro segnale dato da Craxi era

um alles und jedes erst von der SVP .bitten lassen und dadurch bei vielen Südtirolern den Fortsetzung auf S. 6 KNOTEN NUR BESICHTIGT - NICHT GELÖST Hrsg./edit.: Südtiroler Volkszeitung G.miJ.H. — Postfach / casella postale 155 — I 39100 BOLZANO/BOZEN, tei. (0471) 24555 — Bank/banca — KK/cc Nr. 1884/8 Raiffeisenkasse/Cassa rurale — BZ — Conto corrente postale/Postscheckkonto Nr. 14440390 TANDEM „Südtiroler Volkszeitung" — Abonnement/abbonamento: L. 20.000 (Ausland/estero L. 25.000) Verantwortlicher Direktor/direttore

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Seite 10 von 32
Datum: 01.11.1984
Umfang: 32
BOLZANO / UNA CITTA’ A DIFESA DI UN PONTE Il vecchio ponte Talvera è interetnico Il 46 3 per cento dei 22.000 firmatari a favore del vecchio ponte Talvera è ita liano. Questa massiccia, interetnica adesione dei cittadini di Bolzano all’iniziativa coordinata dal Comitato per il ponte Talvera, dimostra una maturità politico-so ciale insospettata. “Perché, come dice Trebo uno dei quaranta architetti che han no sottoscritto la petizione, dietro l’aspetto tecnico di viabilità, c’è da parte della

gente, la voglia di veder mutare il modo di far politica urbanistica”. La sfiducia verso gli amministratori, è infatti, il primo dato che i raccoglitori di firme hanno potuto riscontrare nel loro cocciuto, entusiasmante sondaggio, defini to, a torto, dagli avversari “poco ortodosso”. I come e i perché La signora Emmi Delazer è stata entu siasta, efficientissimo "punto di riferi mento” dei volontari che nei giorni scorsi hanno raccolto, nei vari quartieri di Bolzano, le firme a favore del risana

scelte più significati ve. Si sarebbe risparmiato quest'inutile, costoso “braccio di ferro” se l’ammini strazione comunale avesse porto l’orec chio all’opinione pubblica. E la questione tecnica? Ne parliamo con l’architetto Hermann Trebo, autore di noti studi urbanistici e di viabilità sulla città di Bolzano. TANDEM: Il sindaco de Guelmi, attra verso le pagine dell’Alto Adige, ha in vitato la popolazione e i partiti alla coerenza e a considerare non solo l’a spetto estetico-sentimentale, ma i pro

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Seite 33 von 40
Datum: 01.12.1984
Umfang: 40
risteria, sull'alimentazione e la salute. Quest’anno saranno rilasciati per la pri ma volta degli attestati, prcvii esami. L’iscrizione ai seminari costa 10.000 Lire. L’Università mette inoltre gratuita mente a disposizione degli anziani, con possibilità di scambio, 15 abbonamen ti per il teatro, 10 per i concerti del mattino, 30 per gli spettacoli cinema tografici. La CLAB è l’associazione lavoratori anziani di Bolzano e forse la risposta ideale alle teorie sociologiche moder ne sulla terza

: in giardineria, nell’edilizia con le piccole riparazioni, nel facchinaggio, con il ASSOCIAZIONI CHE IN BOLZANO GESTISCONO CLUBS PER AN ZIANI FINANZIATE NEL 1983 DALLA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO Arbeitsgemeinschaft SE- NIORENBETRUUNG 10.05.83 L. 2.805.000 Ass.to assistenza AT LA 10.03.83 L. 54.300.000 Ass.to assistenza 03.06.83 L. 4.000.000 30.12.83 L. 3.870.000 30.12.83 L. 2.000.000 16.05.83 L. 2.000.000 Ass.to cultura 16.08.083 L. 1 . 000.000 PARROCCHIA S. GIACOMO 10.05.83 L. 2.580.000 Ass.to assistenza

bella realizzazione”. L’assessore Magnabosco mi spiega che tutto ciò che riguarda l’edilizia cade sotto la legislazione provinciale, la qua le affida all’lpea la gestione degli allog gi pubblici. Il Comune di Bolzano ha già reperito in parte i finanziamenti per la costruzione dei minappartamen- ti per anziani, ma dovrebbe cederne la gestione e quindi l’assegnazione all’ Ipca. Di questo il Comune non è per nulla soddisfatto. K in tal modo le iniziative più interes santi, la cosidetta assistenza

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Monats-Tandem
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Datum: 01.09.1983
Umfang: 32
” von Schloß Maretsch Schule gemacht hat. Denn auch die Begeg nung zum Thema Arbeit wird sich un ter ähnlichen Voraussetzungen ab spielen: die mehr oder weniger promi nenten Redner werden in eigener Ver antwortung, nicht in Vertretung von Organisationen sprechen, das Fehlen eines partei- oder gewerkschaftspoli- II convegno di Mareccio “per un altro Sudtirolo”. ha fatto scuola. A fine settembre e nei primi due giorni di ottobre Bolzano ospiterà un altro in contro di dialogo altamente qualifica to, questa

posizioni di relativa forza della classe operaia occupata, per poi spesso non compensare queste perdite in alcun modo, nè in favore de gli occupati, nè a beneficio di chi non ha lavoro. E’ sorta cosi l’idea di chiamare a con sulto, proprio a Bolzano, illustri ed impegnati sindacalisti (come p.es. Bru no Trentin e Peter Kreisky, o come al tri esponenti delle Camere del lavoro di Vienna e Innsbruck), operai com battivi e spregiudicati (Tom Adler, Sal vatore Antonuzzo, l’operaio-scrittore- sindacalista

sociali di Vienna, che affronterà Io “specifico femminile” della proble matica, e quello dello psichiatra Giu seppe Dell’Acqua di Trieste (“impazzi re di lavoro?”). TANDEM pubblica in questo numero alcuni articoli inerenti alla stessa te matica ed il programma del convegno; td ripromettiamo di tornarci su dopo il simposio. CONVEGNO INTERNAZIONALE A BOLZANO ADDIO AL LAVORO - DAVVERO? Hrsgyedit.: "Südtiroler Volkszeitung" G.m.b.H. — Postfach/casella postale 155 — I • 39100 BOLZANO/BOZEN, tei. (0471

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Seite 58 von 64
Datum: 01.10.1983
Umfang: 64
INCHIESTA / SALUTE Alimentazione eubiotica A bolzano e nel meranese si moltipli cano i punti di vendita di prodotti ali mentari naturali, integrali, macrobioti ci. Un numero crescente di persone si accosta all’alimentazione eubiotica come ad un nuovo Vangelo. La dieta mediterranea, proposta dai moderni dietologi, riscopre i contenuti alimen tari dell'anteguerra: cereali, legumi, verdura, poco ‘companatico” e con essa il benessere, l’equlibno psico-fisi co, la resistenza alle malattie. Questo

alle aziende biologico- dinamichc, gite ecologiche, ferie alter native. Ci sono state e ci saranno con ferenze, momenti d’incontro tra i soci, corsi di cucina alternativa, corsi natu rali (shiatsu). T. Il vostro progetto più ambizioso? R : Coinvolgere gli enti pubblici, la Provincia, il Comune di Bolzano, per una corretta alimentazione nelle mense scolastiche. La maturazione alimentare La presenza di alcuni soci-clienti mi invoglia a porre loro una domanda. T. Scusi, lei perché viene qui a fare la spesa

quelli dei su permercati,,. Più gente di quanto si pensi, comincia a far suo quanto medici e dietologi d’avanguardia vanno dicendo da tem po. Il prof. Pccchiai in una conferenza tenuta a Bolzano l’autunno scorso in dicava nell’introduzione della dieta americana la causa d’indebolimento delle difese naturali dell’organismo. L’eccesso di carne, l’impoverimento tramite la raffinazione e la sterilizza zione degli alimenti, l’uso eccessivo dei Entro nei locali del Centro Cultura e Vita in via Druso

, 1, a Bolzano per avere informazioni su un movimento che si sta consolidando rapidamente e che pro pone ai suoi soci un modo di vivere e di alimentarsi eubiotico, naturale. Pietro, membro del Direttivo della cooperativa e commesso fisso della rivendita di pro dotti alimentari integrali, biologici è occupato con i clienti..

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Seite 2 von 72
Datum: 01.09.1984
Umfang: 72
Prima che sia troppo tardi Il “laboratorio europeo" che la “lista alternativa per l’altro Sudtirolo”, insieme al CENDOK (centro di informa zione e documentazione) ba indetto a Bolzano nel giugno 1984, si è posto l’obiettivo di guardare un po’ in avanti, verso il Sudtirolo dell’anno 2000. Persone di buona volontà si sono ritrovate in un dialogo, in una elaborazione per mol ti tratti comune, al di là dei confini linguistici o ideologici. Solo pochissimi invitati hanno declinato l'invito a questo

di un attentato dinamitardo, agli alpini sfilati con ostentazioni tricolorate per Bolzano, dagli episodi di intolleranza etnica al “corteo anacronistico” e militaresco degli Schützen a Innsbruck, dalla ricorrente tentazione (da entrambi i versanti) di butta- “SUDTIROLO 2000” - un “pacchetto” per l’Europa 1. laboratorio Europeo Bolzano, 8/9/10 giugno 1984 Venerdì 8 giugno 1984' TAVOLA ROTONDA ■ con: Matthias Abram — Umberto Gandini — Alexander Langer — Lidia Menapace — Giorgio Pasquali Sabato 9 giugno 1984

. Prima che sia troppo tardi, bisognerà trovare altre strade per non finire nel vicolo cieco del continuo logora mento ed impoverimento o addirittura dello scontro aperto. In questa direzione si muovono i lavori del convegno “Sud tirolo 2000 — un ‘pacchetto' in Europa?” che TANDEM in questo numero speciale documenta. Hrsg./edit.: Südtiroler Volkszeitung G.m.b.H. — Postfach / casella postale 155 — I 39100 BOLZANO/BOZEN, tei. (0471) 24555 — Bank/banca — KK/cc Nr. 1884/8 Raiffeisenkasse/Cassa rurale

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