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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 577 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Dilettone et Altézza, et Noi, e tutti li nostri Successori Conti et Prin cipi de Tirolo, parimente Vescovi, et Capitolo di Trento sij eseguito in tutto, e per tutto in tutti li ponti, et articoli suoi debitamente, et effettualmente, et osservato in perpetuo fermamente, et inviolabilmente siccome verso Sua Dilettone, et Altezza, Suoi Eredi et Successori Conti et Princìpi de Tirol habbiamo formato ciò con scrittura, et apprèsso per la nra persona solo obbligati con giuramento, quale corporalmente

però non debba succedere ali’ hora tutto quello che tra noi ambe parti è convenuto, sij totalmente levato, eh’a Sua Dile ttone et Altezza, et a noi, se Sua Dilettone et Altezza sarà colpe vole della mora, sia reservato, et admesso a ciascuna parte d’ usar quello haurà, facoltà, et ragione. 7. Quanto poi tocca 1 ’ articulo circa il prestare aiuto per un • Vescovo di Trento a Prencipe de Tirol, Sua Dilettone et Altezza intorno a ciò con noi, è convenuta et accordata in questo modo, che questo ponto

sia osservato conforme al libello della Provincia fatto sotto l’anno 1511, et noi Cardinale Ludovico insieme col Vescovado di Trento, et Suoi pertinenti sudditi, dobbiamo, et vogliamo osservare, et eseguire.esso libello Provinciale del 1511, in quanto concerne runa, et T altra parte ledelmente, et sinceramente in fede et confirmatione di quel tutto noi predetto Cardinale Ludovico Vescovo di Trento habbiamo affisso qui il nostro sigillo, et espedito per noi in Roma àlli 2.0 d’Aprile dopo

la Natività di Cristo Signore Redentore, et Salva tore anno 1578. 8. Ét noi Decano, Canonici, et tutt’ il Capitulo di Trento recó- gnoscemo anche questa renovatione, et confermatione delia predetta obligatione scritta, et quel tanto il prenominato nostro Gratioso Signore Cardinale Ludovico Vescovo di Trento per se stesso et tutti i suoi Successori Vescovi, et Capitulo di Trento si ha obligato con giura mento, confirmato, messo in scritto, stabilito, promesso et astretto, fu fatto con nostro Conseglio

in Trento alli 3 Maggio doppoi la Natività di Christo nostro Salvatore 1578. ..Ludovico Cardinale Vescovo di Trento. Simon de Thon Decano, et il Coitolo Generale di Trento etc.

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 386 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
in Vienna decise a favore del vescovo Cristo foto. I capi della rivolta furono rimandati al tribunale vescovile di Trento, J ) Relazione della demolizione del dazio in Tempesta. MSS. della Bibl. di Trento, N. 56. 2 ) Perini Carlo: Cenni citati , II, pag, 39.

del dazio. Gli arresti furono estesi a molti, e per ogni e qua lunque sospetto, tanto che venne persino arrestato il paroco di Tione, Don Antonio Sizzo, agnato del Vescovo, per avere detto di non prendersi pensiero pel fatto di quella demolizione. Venne tradotto da dodici birri nel castello di Trento, ed ai primi di agosto 1770 l’uf ficio spirituale pronunciò contro di lui quella sentenza, per la quale fu privato della parocchia e nominato in sua vece Don Paolo Bevi lacqua di Malè. I processi

liberare se non ricorrendo ai buoni ufficj dell’imperatore Giuseppe II, il quale fu a Trento nell’ occasione che ci venne l’arciduchessa Maria Amalia, sposa al duca Ferdinando di Panna. Quivi si trovarono ambidue nel luglio del 1769, accolti e festeggiati dal Vescovo principe 2 ), il quale ot tenne altresì di essere ammesso all’udienza dell’Imperatore: la-ebbe in Castello nell’ anticamera dell’ appartamento destinato per la Prin cipessa, e tanto disse di sè e delle calunnie de' suoi nemici, che

l’Imperatore se n’andò convinto della sua innocenza. Restituitosi in Vienna, depose la cosa presso i ministri di sua madre; e fu deliberato che si delegassero i consiglieri Kuen e Sench per riassumere un nuovo processo, Gli avversar] del Vescovo tornarono allora alle brighe ed agli intrighi, finché, nominato giudice in sì delicata controversia il fiscale Giambattista Duvra, ogni questione rimase appianata. Egli, fatto lo spoglio del processo, ne estese la relazione, ed il supremo tribunale di giustizia

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 558 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
N.° i 3 . 244 1454, Convenzione conchlusa tra il vescovo Giorgio II e Sigismondo Conte del Tirolo. (Dalla Storta inedita cl’ Innocenzo a Prato). MSS. della fì. di T, N. 4, Noi Giorgio per l’Iddio gratia Vescovo di Trento, recognoscemo da parte nostra et successori nostri vescovi di Trento, et notifichamo pubblicamente con questa lettera, essendo che per avanti vertivano molte et gravi differenze tra la nostra gratiosa Signoria d’Austria, et Conti del Tirolo, et nostri antecessori vescovi

di Trento, per il che' ci sono nati molti et diversi danni, et travagli, differenze, guerre, spese, et temendo che ciò anco per l’avvenire, per ragioni di tali discordie, potrebbe nascere, là,onde molto bene si conviene, che noi, nostri successori vescovi di Trento, et la Chiesa nostra restassimo con li Principi ed la Provincia; del Conta di Tirol in buona concordia sempre uniti, acciocché a questi travagli, guerre ed altri incomodi, che alli tempi passati per cause delle discordie, et dispareri delli

Si gnori di Tirol, et Vescovo di Trento succedevano, si possi oviare, et che per l’unione inseparata, et obbligatione tra essa Signoria, et Noi' et li successori nostri di Trento, et la nostra Chiesa cosi pos siamo restar in buona pace, concordia, protezione et augumento, così siamo con conseglio, volontà, et piacer del nostro Capitolo, pari mente delli nostri Conseglieri, sudditi, et fedeli volontariamente, et ben consideratamente, et per queste tali cause restati in tal’unione, com positione

et federatione con esso Senno Prpe Big. Nostro Gratioso il Signor Sigismondo Duca d’Austria, et Conte del Tirol, et habbiamo noi obbligati per scrittura verso di. lui, suoi Eredi et successori, et ci obblighiamo anco scientemente coii la presente Lettera, in questo modo, come di sotto sì contiene: 1 , n Che noi vescovo Giorgio, et tutti li successori nostri vescovi di Trento, parimente il nostro Capitolo così, dobbiamo, et vogliamo con la nostra persona et città, et castelli, sudditi, beni èt Signorie dèlia

predetta nostra Chiesa di Trento, et con tutto quello, che al presente habbiamo, eriche acquistaremo, restare perpetuamente in virtù di tali obbligationi appresso il prefato nostro gratioso Signor il Duca Sigismondo, suoi Eredi et successori SS, Conti de Tirol, et con quelli essere aiutevoli, consigliane, ed assistenti nelle necessità et bisogni loro con tutt’il nostro potere, contro ciascuno fedelmente e realmente eccetto il SSmo Nostro Sign, P.P. et la Santa Sede Romana per quanto nelle cose

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 580 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Et dappoi questo di Commissione dei prefatti IUmi Signori Com missari] fu -commesso, et imposto alli prefatti nobili et Magnifici Signori Consuli, et a tutti li Cittadini, et convicini delle Ville esteriori della Città di Trento, che debbano da qui in poi esser obedienti et pronti all’ Illmo Monsignor Cardinale come Suo Signore et Vescovo, cosi ancora prestargli il solito giuramento di fedeltà secondo che hanno «fibrato ad altri Vescovi però che si] reservato a Sua Ser. ma Altezza quelli

giuramenti, et obligationi con li quali essi sono tenuti a Sua Ser.’' 11 Altezza, Suoi Eredi Arciduchi d’Austria, Conti e Principi del Tirol secondo il tenore delle prefate compattationi fatte fra Tirol et. Trento. N. 18 . 1578. Lettera di procura rilasciata dall’arciduca Ferdinando ai Signori Remer, Wolcheristein e Hendel. (Dalla storia inedita cV Inn. a Prato) MSS. della B. di T. N. 4. Noi Ferdinando per 1’ Iddìo gratia Arciduca d'Austria, Duca di Borgmidia, Stiria, Carinthia, Carinola et Wirtemberg

, Conte d’ Habs-- purg et Tirol, confessiamo, eh’ essendo, che gli accordi, et obbligationi scritte celebrate tra li nostri antecessori Prencipi Regenti et Prencipi del nostro Contado de Tirol, et tra lo Vescovado di Trento, adesso per Noi et il Riho Prpe singoiar nostro diletto Amico il Domino Lodovico della Santa Romana Chiesa del titolo di Sant’ Honofrio Car dinale, et Vescovo di Trento ..nell’ ingresso di Sua Dsletione al detto Vescovado di Trento, et regimento di quello, come da esser fatto

et Munitioni della Superiore et Infe riore Austria, et sue Provincie, et Capitano dì Schlanders, dando alli prelibati la nostra detta potestà, et autorità in vigor della presente,- acciocché in nome, et per conto nostro per vigor del lì mandati di Sua Ces. Maestà nostro gratiosissimo Signore, et amantissimo Nepote a loro emanati, habbino da reassumere et pigliar nelle nostre mani il temporal . Dominio del Vescovado di Trento, et poi in nostro nome, chiedere dal Cardinale, et far prestare il conveniente

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 301 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Più tardi si distinsero nel verseggiare Barnaba Manci di Trento, che fu pubblico notaro e compose il tetrastichon posto nel libro de peticularì febre di Ottaviano Roveretti, Nicolò Inama di Fondo che . fu maestro di belle lettere in Trento e fece i distici a Feliciano Belerà messi in fine al libro del medico bresciano intitolato : Malignarum Veriolarum et obiter etiam petechiarum tractatio (Brixiae, 1591 *) i e Tomaso Tabarelli di Terlago, che fu podestà di Rovereto 1’ anno 1529, e si ricorda

in un componimento poetico intitolato ; Familiae Fatorum prosopopea, e in un dialogo (De semita ad non inanis gloriae lauream Colloquium inscriptum Carolus coronatus Nicolò Scutelli di antichissima famiglia trentina, Eremitano nel convento di san Marco in Trento dove morì (1542), va lodato come peritis- - simo nelle lingue ebraica, greca e latina. Di lui abbiamo la tradu zione latina del libro di Jamblico sui misterj degli Egiziani 3 ), ed una vita di Pitagora 4 ). La poesia italiana sgorgò spontanea

ed affettuosa dal cuore di Cristoforo Busetti di Rallo innamorato di Dorotea d’Arsio, cui sposò l’ anno 1569. Le sue canzoni sono dettate alla maniera petrarchiana, e non videro la luce prima dell’ anno 1836 rì ). Leonardo Colombino di Terlago mise in versi la festa dei 3 maggio 1547 celebrata in . Trento per la vittoria riportata dall’ imperatore Carlo V a Mühlberg G ); e Pietro Andrea Mattioli, il commentatore di Dioscoride, quivi venuto a stabilirsi, attirato dalla munificenza di Bernardo Clesìo

, descrisse in ottava: rima il Castello destinato a sede de 1 principi vescovi ; poema che fu stampato in Venezia nel 1539 con il titolo: Il Magno Pa lazzo del Cardinal dì Trento. Bartolomeo Tachello di Arco si tenne alla prosa ed al verso 7 ), . e sono altresì lodate nelle cose di lette- . raria esercitazione parecchie donne, tra le quali le due sorelle d’Arco figlie di Nicolò, Livia ed Emilia, che si ricordano nelle Lettere di molte valorose donne raccolte da Ortensio Laudi (Venezia, l'559)> e Vincenza

. Milano 1836. e ) Il Trionfo trentino, Trento, 1858. 1) Scrittori ed Artisti Trentini , pag. 11,

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 563 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
vitori, i quali si sono giurati, parimente e ’l Castello di Buon Con seglio insieme con la Città di Trento, et tutte le altre nostre Città, Castelli, Chiuse et ufficij, et tutti] quelli che possedono tali Città, Castelli, Chiuse et ufficij, et tutti gli altri della Chiesa Vassalli et Sudditi a noi non debbano prestare ajuto di sorte alcuna, ne assi stenza, ne favore contro la nra Graziosa Signoria d’Austria, et li Suoi ; ma con questo modo, che loro anco non diano a quella nra Gra tiosa Signoria

, o. suoi Eredi aiuto alcuno, assistenza, ne favore contro noi, ma che in tutto questo caso restano fermi. 13. Ma se alcuno de luoghi forastico, et persone sia chi si voglia, niuno eccetto, pigliasse le parti nostre per aiutarci, et volesse essere contra la Gratiosa Signoria, sue Provintie et Sudditi all’ bora essa nostra Gratiosa Signoria et Eredi debbano, et possino prevalersi d’esso Castello di Buon Conseglio insieme con la Città di Trento, et parimente l’altre Città, Castelli, Chiuse et TJificij

et con tutto quello, che possedono contra quelli che per questo tempo fossero contrala Gratiosa nra Signoria, Provintie et Sudditi, li quali anco a Sua Signoria debbano esser obbedienti, et questo da noi essergli con cesso, et detta causa siano assolti dal giuramento con quale a noi sono tenuti, et per testimonio di questo diamo al Prefatto uro Gra tioso Sign. Duca Sigismondo, Suoi eredi et Successori da parte nra et Successori nri Vescovi della Chiesa dì Trento, questa lettera si gillata con

il nostro pendente Sigillo. Et noi Giovanni Andrea Decano, li Canonici generalmente, et tutt’ il Capitolo di Trento recognoscemo, che ’l prefatto nostro Gra tioso P. Vescovo Giovanni ha fatto la prefatta rennovazione, et confirma tione della prefatta obligatione scritta con nostro conseglio voluntà et saputa, promettendo ancor di voler quelle osservare fermamente, et saldamente, et perciò habbiarno posto il nro Sigillo insieme con quello del prefatto nro Gratioso Signore di Trento a questa lettera

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 147 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
in concordia con il vescovo di Trento, e da lui ricevono la investitura dei loro feudi 1 ). Inoltre si nota, che, sotto il di lui governo, fu in cominciata la riedificazione della chiesa di san Apollinare fuori di Trento, e che Nicolò e Gerardo d’Arco fondarono un convento dei Celestini alle Sarche. Papa Clemente V era morto dopo otto anni e dieci mesi e ■mezzo di pontificato (20 aprile 1314). A lui successe Giovanni XXII di Lahors, cardinale vescovo di Porto ; il quale visse pontefice diciotto

della corona dell’ Impero ; Lodovico di Baviera avea vinto, e, fatto prigioniero il suo competitore nella ..famosa giornata di Mühldorf (28 settembre 1322), lo rimetteva in dibertà (1325), ottenendo da lui la cessione dei diritti e delle ra gioni che stimava di avere sull’ Impero. Ma il Papa non si dava pace. Qrdinava a Lodovico di desistere da ogni funzione imperiale sotto . pena della scomunica ; e, renitente, lo • citava dinanzi al suo tribunale, e, non comparso, lo scomunicava. Una dieta

menico, e stimolato dai Ghibellini, scende in Italia. Il giorno 16 feb braio 1327 arriva in Trento, e vi rimane sino ai 13 marzo, tenendo *) Alberti: Annali cit. pag. 223 . -) Raynaldi Continuatio Annalium Eccl. Baranti, an. 1317.

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 398 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
Santo Tolommei, bargello dei Pretorio ’)■ H Pilati arriva a Trento li 24 febbraio e circa le 7 ore di sera s’ avvia verso la casa del suo amico Bassetti in Via del Macello vecchio ; ma all’ ingresso della stessa è assalito da due assassini, che a furia di bastonate ve lo la sciano come morto. Accorrono i vicini e trasportato in casa Bassetti, gli vengono prodigalizzate quelle cure, che in capo a due mesi lo ristabiliscono in salute, fuori che nella vista, che gli rimase difettosa tutta la vita

in Trento dopo le pubblicate sentenze, e con un decreto libera il Gervasi di prigione, e concede un salvacondotto ai banditi. La cosa non poteva stare occulta agli occhi del popolo, ed era voce comune, che il Principe in quel tristo avvenimento avesse avuta la parte principale. I suoi parenti cercano pertanto di velarne l’ignominia, assegnando al Pilati un annua pensione 3 ), e respingendo fortemente le pretese del Gervasi, che, ritornato in patria, avea inta volate contro la famiglia del Vescovo

principe. E da quel momento il Gervasi cadde nell’ oblio 4 ). Nell’anno 1784, quando Pietro Vigilio era meno principe di quanti vescovi principi governarono prima di lui il principato di Trento, si sentì tratto ad emulare i monarchi del suo secolo, ordinando con lettera dei 20 gennaio al suo cancelliere Barbacovi la compilazione d’ un Codice giudiziario. Il Barbacovi se ne incarica; ma prima che il Progetto di questo codice si stampasse, arriva l’aprile del 1785* — In quest’anno, l’ultimo di maggio

, si nota l’arrivo in Trento dell'imperatore Giuseppe IL Ei ci venne da incognito e con l’inten dimento di trasportarsi in Mantova, dove doveano pur convenire il re di Napoli, gli arciduchi e le arciduchesse. Era sera, e lungo il Tratto atesino le acque del fiume aveano ingombrate le vie per la pioggia dirottissima che vi cadeva. Lo accompagnava il giovane principe di Keunitz, e in più luoghi l’Imperatore, per transitare, fu costretto di servirsi delle spalle di robusti contadini, A Trento albergò

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 476 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
, ad eccezione degli ultimi sette, che passò tranquilli, facendo concordati, scomunicando le società secrete, rianimando la lotta contro lo spirito di libertà, e benedicendo i principi ristauratori del passato senza riguardo a scismatici ed a protestanti. Fu portato alla tiara, dopo molte gare, il cardinale Annibaie Della Genga, nobile Spoletano, che si disse Leone XII (28 settembre). Avea sessantatre anni di età, ed era noto anche in Trento pei lieti momenti passati in questa città, e per le relazioni

epistolari da lui mantenute alla lunga con quello spirito bizzarro che fu il nostro ab. Simone Poli. E fu sul principio del suo pontificato) che la sede episcopale di Trento si vide onorata del nuovo Pastore. Ma non più il Capitolo ci entra nella elezione del vescovo: Sua Maestà a dì 12 novembre 1823 nomina vescovo di Trento il sacerdote Francesco Saverio Luschin Carinziano, e con sigliere presso il governo del Tiralo. Il Papa ne conferma l’elezione (24 maggio 1824), e l’eletto viene consacrato

(3 ottobre) in Salis burgo da quell’arcivescovo Augustino Gruber assistito dai due prelati t) Graziadei : Manoscritto citato. 2 ) Francesco I in Trento nelle feste di Natale 1822 . Trento, Mo nacali, 1823, pag. 5-23.

9
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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 575 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
861 eleggerà il suo sindico, con questo, che sia di buona stirpe, et ne castelli voglia Sua Serenità metter buoni paesani, che rendili buona rason et paghili i fitti a sua Serenità. N.° 17. 1578. Convenzione fatta tra il vescovo Lodovico e l’arciduca Ferdinando conte del Tirolo. (Balla Stoì'ìa inedita d’Inn. a Prato.) MSS , della B. di T. N. 4. 1. Et essendo noi Lodovico predetto Vescovo di Trento con promotione et favore del prefatto uro Carissimo. et gratioso Signore Arciduca Ferdinando

al presente pervenuto et admesso al predetto Vescovado di Trento; però in recognitione debita delle ricevute grafie et benefici], ci habbiamo da parte nra, et tutti li successori nostri Ve scovi di Trento obligato et promesso perpetuamente sopra I’ honore et dignità nostra, et ci obligiamo, et promcttemo anco per vigore della presente Lettera fermamente che tutti li successori nri Vescovi di Trento, et Capitulo costì vogliamo osservar quelle et questa no stra obligatione scritta in tutti li punti

; 2. ° Per conto della Consignatione del Castello del Buon Con- seglìo; . ' 3 . ° Per conto della prestazione d’obbedienza, obbligatione, et giuramento di fedeltade, mettere et Hcentiare li Capitani del Vesco vado, Officiali, et sudditi pertinenti ad esso; 4. 0 Per aprire la città, castelli, fortezze et luoghi del Vesco vado dì Trento, et poter dentro e fuori guerreggiare contro ciascun inimico; .

10
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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 392 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
decano, alla quale dignità rinunciò tosto che fu al pos sesso del principato di Trento. A di 30 novembre fu consacrato da Mons. Minucci vescovo di Feltre assistito dai due prelati di Stamps e di San Michele all’Adige, dove prima avea fatti tre giorni di esercizj sotto l’apparente direzione del suo pro vicario Redolfi *) ; ma come prese in mano le redini del governo non fece buona prova di se : scelse a ministri persone poco atte a provvedere alla buona direzione degli affari dello Stato, e volle

definire immediatamente certe questioni eh’erano insorte tra la contea del Tirolo e il principato di Trento. A questo fine tenne in Trento con i commissari austriaci delle con ferenze in cui si trattò dei dazj e dei loro gravami, dell’ affare mi litare, e di altri argomenti di non minore importanza. Terminate le sessioni, si propose di recarsi a Vienna per ultimare le vertenze pen denti con vantaggio della sua Chiesa, e se ne va; ma l’effetto non corrispose all’aspettazione dei Trentini, avendo egli

, e siano osservate le tariffe del Tirolo, che cessando i dazj interni si man tengano i dazj pel vino, acquavite e tabacco, e che il Vescovo si uniformi alle disposizioni del Conte ; che 1’ ufficio capitanale di Trento avesse il diritto di ascoltare e definire le questioni e i gravami che fossero portati dalle Comunità trentine suddite vescovili intorno a steure, concorrenze militari, contribuzioni di carriaggi e di difesa dello Stato* che Termeno e Levico siano rimessi al Conte del Tirolo, e il Vescovo

11
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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 134 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
minarlo, ed a consacrarlo vescovo di Trento, fu papa Nicolò IV, che era tenerissimo di que' frati e zelante sostenitore della sacra. Inquisizione *)• Ma Filippo, che più temeva da Mainardo che dagli eretici, non vuole entrare nella sua diocesi, se prima non fosse assi curato d’ una solida difesa; ed a questo fine ricorre al patrocinio della Santa Sede. Il papa indirizzala Bernardo vescovo, di Padova, all’ abbate di Pedolirone, e al primicerio di san Marco di Venezia una bolla, con la quale

di Ricovrando, bergamasco, in loro procuratore; e-questi, prestato il giuramento nelle mani del vescovo padovano, mosse alla volta di Trento, recando seco i monitorj, le citazioni ed altro. Dovea fare l’intimazione prescritta al Conte del Tirolo, ai baroni, ai soldati © a tutti i detentori di beni spettanti a quella chiesa 4 ) ; ma Mainardo avvertitone, se ne risente e invia per mezzo d’ Ivano Veronese suo procuratore, un atto ampolloso di appellazione (3 marzo 1290) a l vescovo di Padova. Se.non che

quell’alto non poteva apportargli che conseguenze funeste; onde s’affretta a ripararvi, segnando an cora entro il marzo un mandato di procura a Corrado di Schroven- stein, perchè fossero tosto riconsegnati in nome suo al Capitolo; ©d alla Chiesa di Trento, la città, il borgo di Riva, 1 castelli di Tenno di Stenico e di Volsana, le valli di Non e Sole, le Giudicane e Fiemine * e poi ordina al suo capitano di Trento, Federico di Trebensteìn al podestà di Riva, ai capitani di Tenno, di Stenico e di Volsana

12
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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 125 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
125 che doveà condurre le sparti in contesa ad una pace definitiva 1 ). Mainando era tenuto di restituire al Vescovo i beni e le rendite usurpate, e. il Vescovo lo dovea assolvere dalla scomunica, levare alla città l’interdetto, mantenere Erardo di Zwingenstein al suo posto di capitano di Trento stipendiato metà da lui, e metà dal Conte, e di concedere che i castelli di Edenhurgo, Levico, Volsana e Tonale fossero custoditi, durante la tregua, dai Cavalieri teutonici, che aveano beni nel

Trentino, e convento in Trento al luogo del cessato monastero delle Orsoline. La tregua doveva spirare a san Michele, e se la pace fosse durata oltre quel termine i castelli suddetti sarebbero ritornati al Vescovo, diversamente il Conte ne anderebbe al possesso, e le scomuniche tornerebbero nel primo loro vigore. Indi il nostri) vescovo segue l’Imperatore a Losanna. Il Pontefice dopo il concilio di Lione s’ era adoperato a risolvere la lite dell’ Impero ; e, venutone a capo, designava Losanna a luogo

di. Mantova T investitura del marchesato di Castellare (2 decemb.) ; primo atto di sovranità esercitato dai nostri vescovi prìncipi in quella 'ferra' 3 ). A Trento convoca il popolo nella cattedrale (6 decemb.), e presenti il capitano Erardo, i signori di Campo e di Castelbarco e altri, lo fa giurare, per mezzo dei sindaci Gonselmo e Gerardo Capelletti, sili santi evangeli, e dinanzi al Crocifisso aureo di „ promuovere, » conservare e difendere la persona, la dignità, la potenza, e i diritti „ del

chiusa di Beseno a Sai orno, eccettuata la città di Trento 5 ) . Visto ri Ughelli Italia Sacra, V. col. 608. -) Boniclli : Notizie citate , II, pag. 157. 3 ) Vedi Appendice , N. 6. 4 ) Bonelli : Monumenta ecc. pag. 69. s ) Kink : Codex di. pag. 402,

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 331 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
16 Corte. 1 canonici, per tutte queste sue qualità, ne vagheggiavano Y elezione, e convocati per la nomina del successore, pensavano alla fortuna eh’ egli solo potea rendere al vescovato, allora ridotto a gravi angustie - non avea più di nove mila scudi d’ entrata -, la lite dispen diosissima con i Castelbarco, pel possesso dei Quattro Vicariati, pen deva ancora indecisa al tribunale dell' Impero, e poi c erano liti da intraprendere per il mantenimento dei diritti della chiesa contro gli eredi

suonò forte, malgrado che 1’ organista n’ avesse messa tutta la sua arte, ed al Castello la cam panella solita a suonare nell’ elezione del vescovo, si ruppe al primo tocco 1 ). H papa poi, senza essere con il popolo, sì rifiuta di con fermare quella elezione, e non riconosce l’Arciduca per legittimo ve scovo di Trento. E non di meno 1’ eletto si tenne fermo, ed ottenuta dall’Imperatore, suo cugino, la solenne investitura delle regalie (26 aprile 1660), prese il temporale possesso del principato

che fu firmata dalle parti il dì 27 settembre 1662. A Giangiacomo Sizzo era stato commesso il maneggio dell’ affare ; I’ arciduca Sigismondo vi si faceva rappresentare da Ignazio Weinard, ed erano deputati per il Conte Ciriaco Troies, Cristoforo Udalrico de Fach, Giacomo Fair, Giangiacomo Arparei e il segretario Haus mann. Ne furono prodotti i gravami, e posti in discussione, fatte le 1) Motivi dell’ elezione a Vescovo di Trento dell’Arciduca Sigismondo, Vedi Appendice, N. 20. 2) Mangi : Annali

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1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 464 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
149 La pubblica istruzione fu pure riorganizzata, provvedendo, che ogni cantone avesse una scuola popolare, che fosse riaperto ed am pliato il ginnasio di Rovereto, è che in Trento il Liceo fosse accre- . sciuto nelle materie d’insegnamento, ed avesse nuovi professori per le cattedre di nuova istituzione. E in ordine allo sviluppo dello spirito di educazione, che s’insinuava nel popolo, sorgevano anche nel Trentino quegli amici del bene dell’umanità, che si dicono Franchi Muratori o frammassoni

. Parecchi trentini prima ancoraché il paese passasse al regno d'Italia, facevano parte della Loggia Amalia Augusta di Brescia, e tra questi si distinguevano pel loro zelo, e la loro sapienza Francesco Filos j ), Jacopo Pederzoli, Pietro Tazzoli e Luigi Scevola, dei quali abbiamo alcuni componimenti letti nelle ordinarie adunanze' 2 ). Passato il Trentino al nuovo Regno, s’ aperse una loggia di fratelli Massonici anche in Trento. Troviamo, che nel decembre 181.0, dietro ricorso fatto al Grand’Oriente

affigliati, il piccolo numero dei rimasti rendeva inutile le ordinarie adunanze. Nel gennaio 1812 Giuseppe Leopoldo Zuccoli, membro Onorario della R, Amalia Augusta, tentò di ricostituirla, ed a questo fine ne scrisse al segretario generale Cristani ; ma il locale, che avea servito alla prima loggia, era passato a disposizione del militare, ed era impresa difficilissima il trovarne un altro opportuno, e' poi a soli sette si ri ducevano i Fratelli esistenti in Trento, e questi erano tanto attaccati all

. Le, Re. Amalia Augusta nell’ore. di Brescia negli anni della Te. Le. 5808 e 5800, Brescia, Bottoni, 1 voi. in 16°. 3 ) Vedi Lettere di Carlo Cristani al F. Zuccoli, ed altre carte sullo stesso argomento conservato nella Bibl. di Trento, N. 504.

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1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 492 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
quel lungo processo che fu incamminato contro il suo presidente, il benemerito signore Antonio Cofler, e finì con la condanna di lui ; la quale non ebbe però effetto, essendo egli morto (4 aprile 1864) P oco dopo la comunicazione della proferita sentenza. E mentre così anda vano le cose della dieta, e i Trentini reluttavano di ammetterla per ragioni di nazionalità, in Trento Don Giuseppe Pattis di Bolzano, cappellano pei Tedeschi in san Marco, veniva autorizzato (11 set tembre 1862) ad aprire

, che la Dieta avesse da. prendere in dann del Trentino 1 ). — Nello stesso anno s’apersero in Trento (21 giugno) le feste del terzo an niversario secolare del Concilio tridentino. Furon precedute da una serie di sermoni dati in Duomo e nella chiesa del Seminario da padri Gesuiti; v’intervennero tre cardinali, sette arcivescovi, 18 vescovi, e 24 tra prelati, abbati e monsignori 2 ); il cardinale di Reisach vi teneva il posto di legato pontificio, e tutte quelle festività non ebbero altro aspetto

fosse quello di un semplice chiasso, met tendo sotto i loro occhi i veri bisogni della Chiesa espressi nell’ opera del celebre nostro Rosmini, intitolata le Cinque piaghe della Santa Chiesa. Ed a questo fine ne fu fatta una nuova edizione 3 ), e spedita B Prato: Memoria citata , pag, 37. 2 ) Margotti: Le consolazioni di N. S. P, Pio IX nelle feste celebra tesi in Trento ecc. pag, 197-202. 3 ) Rovereto, giugno 1863, 1 voi. in 8° colla seguente dedica: Ai piissimi , e venerandi / Padri , e Pastori

della Chiesa j che di loro pre senza onorano / la città di Trento j nella solenne commemorazione j secolare j della Santa Sinodo / qui chiusa nell’anno MDLXIII / queste sacre pagine j che rivelano alcune funeste piaghe j ond’ è travagliata oggidì I la Sposa di Cristo j i Tridentini / credenti fidenti / D. D. D. / nel Giugno MDCCCLX 1 II. 12

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Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 419 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
contemporaneamente il governo d’ Innsbruck ordina che il Consìglio Amministrativo austriaco sia ripreso. La Reggenza sì raccoglie per istabilire il da farsi, e conchiude di eseguire gli ordini dei Principe, onde avvenne che si videro in Trento stabiliti due Con sigli, due Tribunali, uno principesco e l’altro austriaco. I canonici reggenti ritirano le chiavi del Castello e degli Archiv] ; e mentre le cose andavano di questo passo, arriva al Magistrato la notizia del- 1’ armistizio conchiuso tra 1’ arciduca Carlo

e il Generale in capo del- 1’ armata d'Italia; armistizio che fu precursore della pace, i cut pre liminari furon segnati a Leoben a dì 17 aprile. Ai 19 dello stesso mese giungeva in Trento il consigliere Filippo Baroni di Cavalcabò incaricato dal governo d’ Innsbruck di assumere la presidenza del Consiglio amministrativo ; ma la Reggenza faceva ostacolo al buon ordinamento di esso. C’erano due tribunali, due autorità che si con trastavano la preminenza, e c’ era nel popolo tutto quel disgusto che inette

: Cronaca de’ falli accaduti in Trento in occasione della guerra Ira Vimp. Casa d’Austria e la Francia . MSS. della Blbl. di Trento, 11 aprile 1797. 2) Pietrapìana: Cronaca citata, 13 aprile 1797. a ) Pietrapìana: Cronaca citata , 20 aprile 1797.

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Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 267 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
del modo di pagare le contribu zioni per la guerra. I Protestanti pubblicarono un libello, in cui di chiaravano di non avere per buono il concilio tenuto in Trento, perche città non di Germania, se non in quanto il suo vescovo è principe del- 1’Impero 2 ). E tali cose spiacevano egualmente a Roma ed in Trento, e nondimeno i legati pontifici e i prelati quivi venuti pel concilio non esitarono a solennizzare pomposamente la nascita del figlio del prin cipe di Spagna (6 agosto). Vi fu messa cantata

sera si fecero fuochi dentro e fuori la città, e, nel dì susseguente fu celebrata nuova messa, ed al Castello fu fatto nuovo lauto ban chétto imbandito da Nicolò Madruzzo fratello del Cardinale 3 ). E questo succedersi di messe e di pranzi, non era infrequente, ed ogni volta che ciò si compiva, que’ prelati prendevano occasione a tornare la mente a Dio, ed a riferirgli la meritata lode (laus Deo)., Continuavano pertanto a venire a Trento nuovi vescovi e abbati e teologi ; ma non ancora era permesso

di aprire in concilio. Il Pon tefice pareva incominciasse a pentirsi della fretta adoperata nell’ in camminarlo, si pentiva altresì d’ avere destinata Trento a sede del medesimo. Pensava poi molto all’ infeudazione di Parma e Piacenza nella persona di Pier Luigi, ed investitolo a dì 12 agosto 1545> si guardava di non disgustare l’Imperatore, il quale avea in sospetto rinvestito, e, come padrone di Milano, pretendeva a quelle città. Tornò quindi al pensiero del concilio, e ottenne dall’ Imperatore che

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Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 402 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
sua attività. Il re stesso Luigi XVT insieme con la moglie, il figlio, la figlia e madama Elisabetta sua sorella, s’ ; era indotto ad abbando nare segretamente la capitale (20 giugno 1791); ma a Varennes ve niva arrestato e ricondotto a Parigi, dove ebbe a firmare 1 ’ ultimo decreto della Costituente (14 settembre), che cessata, lasciò il posto all'Assemblea legislativa, durante la quale in Francia cadde definiti vamente il potere regio. Nell’ anno 179 2 d Principe vescovo di Trento nominava

. Il Barbacovi dovea esaminarlo ed intimargli il precetto ; ma la cosa mutò presto in un trionfo per l’illustre ac-' cusato. 11 Romagnosi fa la propria dichiarazione e difesa, la quale fu così splendida che nessuno osò contraddirgli, e se n’andò assolto da ogni imputazione, e con la gloria di avere superato co’ suoi ta lenti, e col suo spirito il valore dei proprj giudici 1 ). Torna al suo ufficio, e vi rimase sino ai 28 settembre, nel quale giusta le norme stabilite nello Statuto di Trento viene assunto

il nuovo podestà, che fu l’Avv. Luigi Francesco Riboldi parmigiano 2 ). Il Romagnosi rimase a Trento anche dopò compiuto l’anno del suo podestariato. Vi esercitava 1 ’ avvocatura ed era stimato e' onorato da tutti. Gli affari intanto della Rivoluzione procedevano alacremente. Bastò la comparsa di un’ armata comandata dal re di Prussia e dal duca di Brunswich sulle frontiere della Francia, perchè la moltitudine parigina tornasse a concitarsi contro il re, e macchi nasse nuovi tumulti. Il re fu costretto

a ripararsi in seno dell’Assemblea legislativa ; ma questa, decretata la convocazione d’ una convenzione J ) Manci: Annali citati , III, pag. 451. 2 ) Ciscato : Giandomenico Romagnosi a Trento . Vicenza, 1882, p. 18.

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