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Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Seite 558 von 692
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 686 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Signatur: II Z 759/4(1963
Intern-ID: 116798
gli Atti del Convegno di Torino (Ago- sto 1961) dedicato interamente al Pensiero di A. Rosmini e il Risor- gimento. Del Rosmini, sono state curate anche le seguenti edizioni: Progetti di Costituzione che costituiscono il volume ventesimo quarto dell'edi- zione nazionale delle opere; e, in attesa della ricercatissima Filosofia del diritto, sono uscite due raccolte antologiche degli scritti politico-giu- ridico, Persona, diritto, Società, scritti scelti a cura di Michele Fede- rico Sciacca

alla base della persona umana, e perció condiziona la libertà del singolo e la libera e dinamica vita delle nazioni. Gli studi attuali delle dottrine politiche e giuridiche rosminiane si unificano attorno a questa tesi interpretativa fondamentale. Almeno undici riviste di filosofia e di diritto hanno accolto in questi ultimi anni saggi sul pensiero giuridico-politico del Roveretano, con la collaborazione di piu di venti studiosi speciali dell’argomento. Sono apparsi anche volumi specifici

, quali quelli del Bonola, sulla proprietà individuale, del Piovani, sulla Teodicea sociale del Rosmini, oltre al volume che raccoglie gli Atti deil'incontro internazionale di Bolzano (1954) interamente dedicato alla problematica politica e giuridica; e a quattordici degli articoli riferenti comunicazioni e relazioni presentate nel Congresso internazionale di Stresa, e raccolti nel volume degli Atti relativi (1955). La « Rivista Rosminiana » ha dedicato inoltre i fa- scicoli 2-3 del 1962 a raccogliere

nell'assunzione di insufficienti idee direttrici. Rosmini afferma a fondamento del rapporto sociale, giuridico, po- litico, un principio non astratto perché già carico in se stesso della 554 —

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Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Seite 118 von 692
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 686 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Signatur: II Z 759/4(1963
Intern-ID: 116798
scritti del Guzzo concernenti il pro- blema. Di Luigi Pereyson, Estetica: teoria della formatività. Zanichelli. Bologna. 1960 2 e L'estetica e i suoi problemi. Marzorati. Milano. 1961. 45 ) Augusto Guzzo. La moralità. Edizioni di « Filosofia ». Torino, 1950; Michele Federico Sciacca. L’uomo, questo « squilibrato », cit., Parte II (Intelligenza morale e ragione etica); Ugo Spirito. La vita come amore, cit.; R. Lazzarini, Condizione umana e il senso della storia e del tempo. Marzorati. Milano. 1960

43 ) Cfr., in particolare, Norberto Bobbio. Politica e cultura. Einaudi. Torino. 1955. Per l'aspetto religioso del problema saranno da tenere presenti gli scritti di Arturo Carlo Jemolo, Felice Balbo, Augusto Del Noce. 44 ) Di Luigi Stefanini cfr., soprattutto, Itinéraires, métaphysiques. Aubier. Paris. 1952. e Trattato di estetica. Morcelliana. Brescia. 1955. Di Augusto Guzzo, L'arte. Edizioni di « Filosofia ». Torino. 1962. (a pp. IX-XII il lettore potrà trovare l'indicazione degli altri

; Umberto Padovani. II problema religioso nel pensiero occidentale. Milano. 1951. Del Padovani si veda, in particolare, lo scritto, nella sua - intensità rivelativo della contrastata posizione dell'Autore, La mia pro- spettiva filosofica, nel volume collettivo dello stesso titolo cit., pp. 164-86. 46 ) Luigi Pareyson. Esistenza e persona. Taylor. Torino. 196Ö 2 . Del Pareyson v. pure Filosofia della persona, in La filosofia contemporanea in Italia, II. cit. pp. 303-17. 47 ) N. Abbagnano. La struttura

dell'esistenza. Paravia. Torino. 1939; M. F. Sciacca. Morte e immortalità, cit. 48 ) Taylor. Torino. 1947. 2 a ediz. 1962. 49 ) Einaudi. Torino. 1946. 2 a ediz. 1962. 50 ) Morcelliana. Brescia. 1961. pp. 483. 51 ) Naturalmente prendo qui in considerazione solo gli scritti strettamente pertinenti al problema in discussione, non i saggi pur interessanti ma non concernenti direttamente il problema dell’essenza del religioso, che anche si trovano nel volume, quali, ad es., quelli del Filiasi Carcano e del

Bongioanni, 52 ) Per ció che concerne la trattazione del problema della religione si tengano presenti, oltre gli articoli compresi nel vol. di cui veniamo parlando (Filosofia e religione di G. Chiavacci - L'esperienza religiosa vissuta di A. Guzzo), anche questi altri scritti. G. Chiavacci. La ragione poetica. Sansoni. Firenze. 1947; Id. Le «forme dello spirito» e la religione, in Giornale critico della filosofia italiana, 1942, 5-6; Id. L'autonomia della religione, ibi, 1953, 3, pp. 335

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Seite 557 von 692
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 686 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Signatur: II Z 759/4(1963
Intern-ID: 116798
MARIA RASCHINI INTERPRETAZIONI DEL PENSIERO POLITICO E GIURIDICO DI A, ROSMINI NELLA STORIOGRAFIA ATTUALE La personalità di Antonio Rosmini costituisce un punto d'obbligo ed impegna criticamente la storiografia di alcune, e non certo fra le minori correnti di pensiero della filosofia italiana. Nel dopoguerra tali ricerche si sono intensificate, sia per il rinnovarsi degli studi rosmi- niani sotto l'impulso della nuova ed ormai classica interpretazione data da Michele Federico Sciacca, dunque

per un motivo di ordine specu- lativo, sia per un interesse piü propriamente storico: cadeva infatti nel 1955 il primo centenario della morte del Roveretano. Per le stesse ragioni si è manifestato un sempre piü vivo interesse per le dottrine giuridico-politiche, apparse agli occhi dei contemporanei degne di un attualissimo, fecondo approfondimento, contro il noto deprezzamento di B. Croce che aveva affermato che il Rosmini « era interamente sordo alla storia e alla politica ». Anzi, il giudizio

del Croce diventava semmai una conferma che vera politica e vera storia, per il Rosmini, sono quelle che non si commisurano sui singoli atti del poli- ticare e sui singoli momenti della storia, ma chiamano piuttosto questi a commisurarsi sui valori dai quali la storia, la politica e il diritto traggono il loro fondamento. Ché questa è infatti la condizione perché esse non segnino barriere e limitazioni cariche di strascichi dolorosi, ma costituiseano ponti solidi e robusti sia tra gli individui

che tra le nazioni. Nel settore politico-giuridico il pensiero del Rosmini è visto oggi, generalmente, come precursore delle nuove e piü ampie vie per le quali si cerca una forma positiva di convivenza, socialmente la piü larga e comprensiva e tuttavia non utopistica. Su questa funzione di precursore cade l'accento della maggior parte degli studiosi: quel che oggi si ricerca nel Rosmini è la concezione di una società nella quale la categoria dell’utile abbia il posto che le compete, quello precisa

- mente che la conferma nella sua connessione dialettica con la cate- goria del giusto, e dunque con il principio morale; cioé la concezione di una società che non compia la effettualistica riduzione del diritto alla politica, né la platonica (ma del piatonismo deteriore) identifi- cazione del momento politico con un principio utopistico; ma compe- netri tutti i valori pratico-sociali nell'unità del valore morale che è — 553

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Seite 237 von 692
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 686 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Signatur: II Z 759/4(1963
Intern-ID: 116798
problema: su qual base si puó formulare scientificamente una proposi- zione circa il futuro? Sulla base di una conoscenza della struttura del mondo, quale si puó ottenere nell’ambito di una teoria scientifica, Questa teoria è la costruzione generalmente riconosciuta dello spirito che si estende sul corso totale del mondo e per ció reclama validità. La teoria scientifica è dunque una costruzione, documentabile con particolari fenomeni, del processo del mondo dall’alfa all’omega, dall’inizio alla

fine,- Questo processo del mondo presenta una tendenza verso il futuro e verso una mèta futura. In essa il genetico è il cosmico, la totalità, Vintero. Ora, Teilhard de Chardin ha seguito da geologo le stratificazioni del passato, e queste stratificazioni sono per lui fasi dinamiche, momenti del processo del mondo. Egli nota nel susseguirsi dei gradi del processo del mondo un intensificarsi qualitativo verso la riflessione, la struttura della rifles- sione, la stratificazione del pensiero, come

egli si esprime, quella stratifi- cazione che col presentarsi dell’uomo sulla scena del mondo diventa ricca di effetti. Egli indaga queste fasi delle stratificazioni fino al presentarsí dello strato pensante, e io fa con grande precisione scientifica e con l’im- piego di abbondante materiale, e in particolare descrive con molta esat- tezza il passaggio dalla biosfera aila logosfera. Distingue tre grandi fasi: due fasi organiche, una piü lunga ed una piü breve, ed una fase ancor piii breve, in cuí

si ha lo sviluppo dell’umanità. Questo accorciamento delle fasi è particolarmente analizzato. Nasce cosi il problema: che signi- ficato ha questo accorciamento della fasi per una concezione del mondo? per la relazione genetica delle forme nel tempo? E qui diventa molto importante parlare dello sviluppo umano che dipende dal fatto che il fenomeno umano non puó essere concepito ín modo puramente somatico ed antropologico, ma include in sé la progressiva organizzazione sociale, la scienza, la tecnica, la civilità

, la cultura, ed ha il suo centro di sviluppo nella riflessione. L’uomo sulla terra riflettendo ha influenzato il mondo e ne ha modificato le sembianze. II pensiero non puó essere visto in una astratta distanza dal mondo, ma deve essere considerato come un mo- mento che si connette col mondo. La particolarità del punto di vista di Teilhard de Chardin consiste proprio nel considerare il pensiero dell’uo- mo come il nuovo strato che ricopre il mondo intero, lo muta e gli dà figura, come cioé la riflessione

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Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Seite 680 von 692
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 686 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Signatur: II Z 759/4(1963
Intern-ID: 116798
rimberghesi, fino a mostrare sorprendenti punti di contatto con lo stes- so Dürer prima del 1500. Poi, il De Barbari sarebbe tornato a Vene- zia, per aggiornarsi come pittore su Alvise Vivarini (tra parentesi, il piü « tedesco» fra gli artisti veneti, per il gusto dei netti voJumi, il disegno inciso, le fredde trasparenze di luce). In quest'ambito, anche la cita- zione del Dürer, che, incontrandolo nel 1494 lo riconosce istruito nella « umana proportione » all'italiana, viene a ridimensionarsi

, o comun- que non convalida una posizione di preteso « maestro » troppo facil- mente affibbiata al veneziano. In verità, guardando alle opere, ci pare che nulla vieti di ritenere almeno certe stampe, come le spinose trascrizioni dal Mantegna, del ti- po del Tritone con Nereide (H. 21) o della Vecchia con Tritone (H. 25) o del Centauro (H. 28) e Pegaso (H. 29) tutte anteriori forse di un decennio al 1500. II gruppo di stampe con paesaggi, invece, come la Ma- donna (H. 2), le Sacre Famiglie

(H. 3 e H. 5) e le Sante Giuditta e Cate- rina (H. 7 e H. 8) mostrano con una certa chiarezza di esser venute in contatto con la cultura pittorica piü ricca di fine secolo, a Venezia. In particolare è abbastanza evidente la discendenza da Alvise Vivarini, nei modi della Paletta di Amiens e della seconda Pala di Murano, ora Ber- lino (datate sullo scorcio del secolo). La relazione, infine, di alcune stampe come quelle del Tritone (H. 21) e deWAngelo Custode (H. 12) con la silografia della Pianta di Venezia è innegabile

: e cosi il cerchio di questa prima attività incisoria si chiuderebbe non oltre il finire del secolo. E’ il momento ora di osservare una delle prime pitture certe del De Barbari, e cioè la Sacra Famiglia con S. Giovanni del Louvre. E' chia- ro che siamo di fronte alla versione delle Sacre Famiglie incise poco dianzi: ed infatti lo stile veneziano è fin troppo evidente, nelle imita- zioni di Alvise Vivarini, con il paesaggio che dialoga alla lontana con le figure del primo piano, emergenti come solenni

idoli. Una riprova iconografica di questo rapporto è la identità del S. Giovanni Evangelista con quello della Pala alvisiana, datata circa 1500, ora a Berlino. Ma non c’è dubbio che sul 1500 Alvise rappresenti il modello del nostro pittore, che vuole evidentemente rifarsi uno stile, operando su un fondo evidentemente esotico, con paesaggi dalla tipica prospettiva aerea, e raffinatezze calligrafiche tutt’altro che veneziane. Si guardi anche l’altra Madonna e Santi, di Berlino, con il Ritratto della

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Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Seite 532 von 692
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 686 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Signatur: II Z 759/4(1963
Intern-ID: 116798
La costruzione esistenziale della storicità ha il suo filo conduttore nell'analisi di ciò che è autentico nella temporalità e nel suo discerni- mento da ogni forma spuria di vivere nel tempo, quali sono la disper- sione del « vivere alla giornata » o l’attaccamento assolutizzante a que- sto o a quell'ideale mondano. II modo autentico di essere nel tempo è costituito, per l'uomo, dal suo essere un progetto che ha nella morte il suo senso e il suo compimento (sein-zum-Tode). L'esistenza dell'uo

- mo, nel suo essere e riconoscersi come un progetto verso la morte — un progetto non volontario, ma intrinseco all'assenza stessa dell’uo- mo —, manifesta la propria possibilità di essere una totalità di senso, in cui il passato, il presente e il futuro si unificano in un destino con- cluso. Questo poter-essere-un-tutto costituisce propriamente la storici- tà (Geschichtlichkeit) dell’esistente, che è progetto nella misura in cui è assunzione totale del proprio passato: cioé anzitutto del proprio essere

-nel-mondo (in-der-Welt-sein), del suo trovarsi in un contesto di condizioni e di determinazioni naturali che lo legano a un mondo pree- sistente di cose e di fatti; e, in secondo luogo, del proprio essere-insie- me (mit-sein), cioé dal tramandarsi dei compiti, delle aspirazioni e del- le possibilità, che formano il « destino comune » dei coesistenti. La storicità è questa coerenza esistenziale che assume come proprie le pos- sibilità che sono già state, è perciò un tramandarsi di tali possibilità

, una « ripetizione » (Wiederholung) operata attraverso un atto di deci- sione e di scelta, ma la cui continuità coincide con lo stesso esistere autentico. « La decisione costituisee la fedeltà dell'esistenza al proprio se stesso. In quanto decisione pervasa d’angoscia, la fedeltà è nel con- tempo il possibile rispetto di fronte all’unica autorità che un libero esi- stere possa riconoscere, cioé di fronte alle possibilità ripetibili del- l'esistenza » (Sein und Zeit, par. 75). Mediante

la « ripetizione » — che è la temporalità autentica come fedeltà — si costituiseono totalità di senso, che oltrepassano di gran lunga I'esistenza individuale. Tali totalità sono le grandi « epoche » del- la Weltgeschichte, che sono altrettanti momenti del dialettico svelar- si dell'Essere che è « al di là di ogni ente » e domina come « destino » (Geschick) il mondo degli esistenti, cosi che questi sono quello che sono soltanto « in base all'Essere » (cfr. Holzwege, Francoforte, 1950, p. 255). Gli scritti

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Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Seite 93 von 692
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 686 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Signatur: II Z 759/4(1963
Intern-ID: 116798
include nel suo Mito del redlismo una versione del Was ist Metaphysik dello Heidegger. Nel '36 appare la monografia di Franco Lombardi su Sören Kier- kegaard. Nel '39 Nicola Abbagnano pubblica la Struttura déll'esi- stenza, in cui rielabora originalmente tutti i temi di Sein und Zeit, e fissa le linee del suo esistenzialismo positivo. In questi anni cadono i numerosi scritti esistenzialistici, storici e teoretici, di Enzo Paci. Nel '38 Luigi Stefanini pubblica It momento dett’éducazione: giudi- zio

sull'esistenzialismo. Nel '40 appare La filosofia dell’esistenza e Carlo Jaspers di Luigi Pareyson, e lo stesso Pareyson raccoglie nel '43 in volume i vari suoi Studi sull’ésistenzialismo. Nel '42 appare Situazione e libertà nell’esistenza umana di Cesare Luporini. Nel 40 il Congresso nazionale di filosofia è dedicato all’esistenzialismo. Nel '43 appare sul Nr. 4 di Primato l'inchiesta sull'esistenzialismo in Italia. Sarebbe tuttavia errato pensare che la svolta del pensiero ita- liano sia stata determinata

soprattutto dall'influsso esistenzialistico. In realtà alcuni dei pensatori che o per eredità lasciata o diretta- mente dovevano influire piü decisamente nel dopoguerra giunsero alla sostanza della loro posizione per vie fondamentalmente auto- nome rispetto all'esistenzialismo. Armando Carlini, Augusto Guzzo, Michele Federico Sciacca, Gustavo Bontadini, Ugo Spirito, Guido Calogero già fermavano negli anni indicati — alcuni nella piena maturità, altri ancora giovani — la sostanza di quella che doveva

restare la loro concezione. Cadono nel '36 II mito det realismo del Carlini, nel '36 Idealismo e Cristianesimo del Guzzo, nel '39-40 i due volumi Sic vos non vobis dello stesso, nel '36 Le linee di uno spiri- tualismo critico dello Sciacca, nel '37 appare sul primo numero di Logos il Programma metafisico pure dello Sciacca in collaborazione con l'Aliotta, nel '38 il Saggio di una metafisica dell’esperienza del Bontadini, nel '37 La vita come ricerca di Ugo Spirito, nel '38 Le con- clusioni della

filosofia del conoscere di Guido Calogero. È tuttavia — 89

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¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Seite 272 von 692
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 686 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Signatur: II Z 759/4(1963
Intern-ID: 116798
Buonarroti v'era stretta compenetrazione degli ideali democratici della Montagna con gli ideali egalitari della congiura, e Robespierre deve apparire come puro eroe assertore della rivoluzione dell'egua- glianza e il tentativo tragico di Babeuf come svolgimento estremo della tendenza implicita neH'esperienza del Terrore 32 ). Sullo svi- luppo europeo del Risorgimento ha svolto vaste indagini Franco Venturi, che ha collegato il populismo russo al socialismo del resto d’Huropa. II Venturi

ha approfondito problemi della rivoluzione francese 33 ). Egli nota che la scoperta del giacobinismo fatta da Mathiez porto il grande storico francese alla rottura definitiva del « blocco » rivoluzionario, cioé alla fine di quella visione unitaria della rivoluzione francese, che aveva dominato in vari modi gli sto- rici precedenti. Abbiamo avuto pure una ripresa degli studi su VoL taire, tendenti a dimostrare l'infondatezza di un pregiudizio, sorto nell'età romantica e ancor vivo oggi, dell'astrattezza

antistorica come carattere pecuiiare del pensiero di Voltaire. Mentre un gruppo di storici e di giuristi ha indagato le forme dello stato, un altro ha affrontato le ricerche sugli utopisti socialisti: è stato merito di Dellio Cantimori l'aver allargato questo campo di indagini; egli è stato seguito da L. Bulferetti, che ha ampiamente illustrato il soeia- lismo risorgimentale e le ideologie socialiste nell'età del positivi- smo. Walter Maturi ci ha dato poi un'ampia interpretazione del Risorgimento

. II Settecento ha avuto notevoli indagatori da Franco Valsecchi e Bruno Brunello. Gli studi sul Giannone e sul Monte- squieu sono stati fecondi di risultati: del Giannone si è osservato che uomo dell'illuminismo egli non é. Del mondo che si annunzia egli mostra in vari punti dell'opera sua un grande timore. Del Mon- tesquieu è stato posto in luce ii contributo alla scienza della so- cietà 34 ). II De Mattei ha dedicato una vasta indagine ai politici della « ragion di stato », mentre l'Amerio e il Firpo hanno

svolto ricer- che notevoli sul Campanella: essi considerano la Città del Sole come un momento dello sviluppo nella progressiva intelligenza dei pro- blemi che trovano nella Teologia (finita nel 1926) e nel Reminiscen- tur, finito nel 1628, il culmine, che segna il passaggio dalla filoso- fia della natura alla filosoíia del Cristianesimo. II D’Addio ha dedi- cato le sue ricerche al problema del contrattualismo e del machia- véliismo. II De Caprariis ha dedicato al Guicciardini una monografia in cui

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Jahr:
1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Seite 111 von 692
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 686 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Signatur: II Z 759/4(1963
Intern-ID: 116798
a confronto con le altre nello stesso volume dedicato alla scienza o al tempo, o si legga l'interpretazione dell'espe- rienza religiosa nel cap. XX dell'JBít’ca del Calogero 49 ) e la si para- goni con le acute e innovanti analisi sull'arte, sul linguaggio, sulla logica, sulla politica, che si leggono nelle sue stesse Lezioni di filo- sofia e non si potrà non rilevare il dislivello, Nella sostanza, nell un caso e nell'altro, la religione non è che una philosophia inferior o xmethica inferior

, Ma, se l'atteggiamento negativo non giova all'affermarsi del problema nei termini che qui ci interessano, neppure giova l’impo- stazione che esso assume nei pensatori di opposta tendenza. All’Ídea v della religione come philosophia ed ethica inferior fa qui riscontro quella della religione come di philosophia superior o di ethica su- perior, ovvero di religione come integrazione del momento filosofico e dell’agire morale. II Problema della religione trova gravi difficoltà a costituirsi e legittimarsi come problema

di un modo originario, distinto, non in altro risolubile quantunque non ovviamente irrelazionato. Molto istruttiva è per chi desideri farsi un'idea concreta della situazione del problema in parola la lettura del vol. degli Atti del XV Convegno di studi filosofici tra professori universitari tenutosi a Gallarate nel settembre del 1960. II vol. intitolato appunto II prohlema dell’espe- rienza religiosa 50 ) raccoglie scritti, non di tutti, ma di parecchi filosofi di indirizzo cristiano (fra parentesi

ricordo che trattazioni teoretiche esplicite sulla reiigione sono rare in campo cosiddetto laico). Le relazioni di base sono di tre studiosi stranieri: Romano Guardini, Jean Guitton, Johannes B. Lotz. Tutte e tre concordano nell'impostazione della religione come valore autonomo e irriduci- bile. A questa impostazione rispondono positivamente non poche delle relazioni italiane, del Lazzarini, del Guzzo, del Giacon, del Prini, del Santinello, del Mathieu, del Chiavacci, per esempio. Ma le diffi- coltà

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Seite 168 von 692
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 686 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Signatur: II Z 759/4(1963
Intern-ID: 116798
la sola Biblioteca di Cultura Moderna del Laterza e gli "Studi Filosofici" diretti da Gentile G. pubblicavano mono- grafie storico-filosofiche in serie, oltre le Accademie. Àbbiamo avuto ora per oltre un decennio le numerose serie edite dai Fratelli Bocca e dirette da Michele Federico Sciacca (Storia della Filosofia, Storia della Filosofia Italiana, Testi e Indagini), e quelle dell’Einaudi e del Sansoni, e di "Vita e Pensiero", "Arte e Storia": e ai "Profili" del Formiggini sono succeduti quelli

bisogna trascurare le opere di storia della filosofia di grandi autori stranieri tradotte in italiano; che prima erano rarissime, o appena iniziate, e ora diventano numerose e imponenti: la Filosofia dei Greci di Eduard Zeller (R. Mondolfo, G. Martano), i Pensatori Greci di Theodor Gomperz, Paideia e le altre monografie di Werner Jaeger, la Storia della Filosofia moderna e 'la filosofia delle forme simboliche di Ernst Cassirer, e altre storie di indole sintetica, del Durant, deilo Störck, del

Collins, di Radakrishnah. Prima del 1945 non si aveva che il Dizionario di Scienze Filo- sofiche di Cesare Ranzoli e qualche piccolo lessico scolastico (E. Mor- selli, E. P. Lamanna): ora, per lo sforzo concorde di gran parte della cultura filosofica italiana, abbiamo innanzi L’EnciclopedÍa Filosofica curata dal Centro di Studi Filosofici di Gallarate, e anche un Dizio- nario di Filosofia redatto con criteri analitico-empiristici da Nicola Abbagnano, e ancora altri lessici filosofici. Prima del 1945

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Seite 302 von 692
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 686 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Signatur: II Z 759/4(1963
Intern-ID: 116798
italiana, cé stata anche la scuola sociologica della scuola di statistica italiana che ha dato dei contributi notevolis- simi alla sociologia. Potremmo anche riguardare Vistituzione del- la Facoltà di Scienze Politiche, dove si studiava la politica, la so- ciologia, la statistica. Mi sembra quindi che bisognerebbe guardare con maggiore concretezza storica a quelli che sono stati i rapporti fra il regime politico del ventennio e gli studi sociologici in Italia. » II Prof. MICHELE FEDERICO SCIACCA

Quanto a Padre di Rovasenda, nella sua relazione ha accennato al rapporto che cé fra sociologia e dittatura, rilevando che in Italia gli studi di sociologia sono stati àbbandonati per le condizioni politiche che sono state instaurate dalla dittatura fascista. Non ritengo che si possa porre questa decisa connessione fra dittatura e sociologia, perché in Italia, durante la dittatura, oltre alla scuola sociologica che si rifaceva alVinterpretazione del diritto penale, quindi alla criminologia

ringrazia Vamico San- tonastaso non solo della relazione cosi ben articolata, densa dei riferimenti che ha voluto fargH in un campo non di sua speciaUz- zazione, ma anche del coraggio con cui ha parlato. « II Prof. Santo- nastaso si è schierato apertamente in tempi in cui predomina il coraggio della paura: oggi si vota, ci si conforma, si parla e si tace per paura. II mio intervento sarà Vultimo, ce lo siamo promessi con Spirito — e perció sarà un po’ piii lungo; e già vedo il nostro amico Presidente

tirarmi la coda. II primo punto riguarda (e mi allaccio all’amico D’Addio) Vin- terpretazione che Santonastaso ha dato det Croce, visto da un punto di vista storico-politico secondo la sua competenza; io mi permetto di vederlo da quello strettamente filosofico. Sono convinto che pochi marxisti lo sono quanto Croce, affermazione sconcertante se si pensa al filosofo della ”reIigione della libertà”, del liberalismo; ma sotto certi aspetti il Uberalismo è il rovescio della medagtia del marxismo. Com’è

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Seite 184 von 692
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 686 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Signatur: II Z 759/4(1963
Intern-ID: 116798
creto, sarebbe mai nel vivo della realtà storica, sia pur del solo pen- siero. Ma da questo gradino essa scende al dialogo dello storico con i filosofi da lui riconosciuti e presentati, dialogo che non è neppure identico con un suo eventuale processo dialettico, ma con una rela- zione vivente di analisi e sintesi; e da questo dialogo si passa ai trialoghi e ai tetraloghi del divenire storico della filosofia e dei suoi giudizi immanenti e trascendenti. La storia della filosofia era infatti

incominciata già in atto con i "dialoghi" di Platone, dalla conoscenza di AÍcibiade alle alternative del Filebo. Ma la sua scala ideale porta solidamente connessi tutti i suoi gradini, e anche il primo di essi non è sufficiente se non è collegato con gli altri. In ció l'esigenza di Hegel non sembra potersi eliminare, appunto in vista di una piü concreta verità della storiografia filosofica. La scuola neohegeliana è del resto quelia che tuttora ha conti- nuato a replicare alle critiche degli empiristi

secondo la piü com- plessa delle tradizioni storiografiche. I suoi maestri hanno conti- nuato l'opera del Gentile nell'esame e nella determinazione storica del pensiero idealistico. Cosi Vito Fazio Allmayer nelle sue Ricerche hegeliane (Firenze, Sansoni, 1959) riprende in forma di rigorose metodiche ricerche l'interpretazione e l'elaborazione del metodo di Hegel e dei suoi principi storici da cui era partita la dialettica genti- liana; e dimostrava che questa conduce a comprendere la "storicità" della

filosofia non solo in obiecto ma anche in soggetto, nel processo del pensiero: che è la storia stessa nella sua autocoscienza, come sintesi di soggetto e oggetto. Nella storia della íilosofia l'idealismo dialettico e lo storicismo si fondono in esperienza speculativa vi- vente. La compresenza e successione dei sistemi filosofici corri- sponde alla legge di sviluppo del pensiero attraverso la logica dei "compossibili": la cui soluzione è a un tempo autocoscienza reale del concetto e affermazione della

personalità del filosofo. Questo indirizzo neohegeliano, si direbbe ortodosso, veniva svolto dal Fazio Allmayer con la concretezza della sua particolare capacità di com- penetrare la storia vissuta e artisticamente sentita con il concetto: e di questa sua maniera ancora dava prova nella sua Antologia Gali- leiana, un felice ritorno al primo autore da cui aveva cominciato 39 ). Tra gli altri neohegeliani, Giuseppe Saitta (// pensiero italiano dell’Umanesimo e del Rinascimento, Bologna, 1949-1951) e Cecilia

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Seite 516 von 692
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 686 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Signatur: II Z 759/4(1963
Intern-ID: 116798
Íl mondo, come fatto indipendente del soggetto che conosce, cioé il mondo del realismo » ( 8 ). II Prof. P. Filiasi Carcano, pur considerando l'analisi del linguag- gio come lo sbocco naturale e necessario di tutto l'indirizzo critico del pensiero moderno, tanto nel campo della scienza che in quello della filosofia, pur ritenendola come un fatto d'importanza fondamentale che domina il nostro psichismo e che rende possibile il piü alto eser- cizio dell’attività intellettuale, denuncia peró

il gigantesco ingiustificato passo che l'analisi del linguaggio fa nel porsi come unica valida co- noscenza e nel voler con ciò sopprimere ogni metafisica. « E' neces- sario — egli dice — dissipare un equivoco; occorre cioé chiarire se l'analisi del linguaggio ha veramente (come pretende il Circolo di Vienna) un diritto di giurisdizione totale sulla filosofia, ovvero se essa costituisce soltanto uno strumento tecnico di indubbio valore critico, ma comunque sempre subordinato ed intrinseco al libero sviluppo

della riflessione filosofica» ( B ). « Ció che, in breve, io rimprovero al positivismo — conclude il Prof. Filiasi Carcano — è il suo estremo semplicismo e il fatto di lasciare a mezza strada i problemi. E' as- surdo sostenere che l’analisi del linguaggio abbia questa virtü magica di eliminare la metafisica, come se essa stessa non suscitasse — nel- l'atto stesso in cui la si fa e per la coscienza che la fa — dei problemi metafisici... ... L analisi del linguaggio sotto la pressione del

neopositivismo ac- quista cosi una posizione distruttiva nei confronti della filosofia che non avrebbe dovuto essere affatto nella sua essenza: la sua pretesa, distaccandosi dalla filosofia, di diventare per cosi dire arbitra e giudice in materia di filosofia mi sembra del tutto infondata, mentre essa puó valere soltanto come uno strumento logico, o magari come una norma interna di autocritica » ( 10 ). Per noi, come altrove abbiamo a lungo illustrato e difeso ( n ), la giustificazione d'un sapere universale

, di una metafisica, che trascende i limiti del tempo e della storia, è valida non soltanto in un tempo passato per un linguaggio comune e per esigenze extra-scientifiche, ma è valida oggi e in ogni tempo e per tutti i saperi scientifici. Vi sono infatti molte nozioni comuni usate in tutte le scienze par- ticolari e in tutto l'umano parlare, come, per esempio, ente, essere, essenza, esistenza, natura, univocità, equivocità, analogia, unità, mol- titudine, identità, distinzione, somiglianza

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Seite 625 von 692
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 686 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Signatur: II Z 759/4(1963
Intern-ID: 116798
veste del poeta o come parte integrante del paesaggio stesso. La Huch invece si interessa alla natura sotto forma di brulichio umano quale a lei si presenta in un quartiere popolare di Trieste. Qui non ci sono elementi naturali se non la vite selvatica che si arrampica lungo l'antico arco di trionfo che cavalca il vicolo centrale del quartiere o alcuni pochi fiori che vengono messi dai devoti davanti alla immagine di S. Antonio in una nicehia murale o un oleandro in vaso che trovasi nella stanza

di un povero infermo, Riccardo, o finalmente il mare che si intravede di tanto in tanto sullo sfondo del racconto quasi come una indicazione geografica. Tutto il resto è fatto di uomini che formicolano nello stret- to scenario della Piazza del Duomo, della viuzza principale e della stanza di una popolana che è la figura centrale del racconto, Farfalla. Questo paesaggio umano è dunque stretto in poco spazio fra muri di case ed ha il selciato sotto i piedi ed uno spicchio di cielo sulla te- sta afoso

, temporalesco, piovoso o canicolare. La folla dei personaggi, una vera foresta umana, ha al suo centro un giovane storpio ammalato di non si sa che cosa, forse tubercolosi ossea, che puó solo stare disteso o al massimo fare pochi passi con le stampelle: Riccardo. Accanto a lui v'é la madre, Farfalla, che ha anche altri figli ciascuno con la sua storia dolorosa. Ma Farfalla si occupa principalmente del figlio malato, lo assiste, gli procura le cure medi- che, ne soddisfa i desideri. Intorno a questo gruppo

ruota una folla multicolore di figure di ogni specie che compaiono e scompaiono come la successione casuale degli avvenimenti suggerisce. Cosi sentiamo par- lare del parroco Jurewitsch e dei suoi fratelli adottivi Torquato e Ga- lanta, con tutte le loro vicende, Sentiamo parlare della Kirchenweib, la prefica del quartiere, dello Elendgraf, il mendico del quartiere, del macellaio Toni col figlioletto Berengar, di una ragazza di nome Anto- nietta, di un’altra chiamata Anetta, di altre figure che

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Seite 536 von 692
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 686 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Signatur: II Z 759/4(1963
Intern-ID: 116798
filosofare, che è poi, in definitiva, rineliminabile carattere metafisico di ogni filosofia autentica. Ma la ricerca di questo « elemento supersto- rico », come lo chiama Jaspers, che costituisce il carattere proprio dei «grandi filosofi», tende inevitabilmente a esaurirsi in uno sterile monografismo mistico, dove l'individualità storica del pensatore non conta o conta assai poco nella generale confusione delle categorie e delle forme dell’attività spirituale. Quello che conta per Jaspers

è l'approdo di ognuna di queste individualità alla « Trascendenza »: della quale poi non è possibile alcuna immagine né alcun concetto, e che non ammette altro che il silenzio «al di là di ogni esegesi». Jaspers, in sostanza ha trascritto in termini aconfessionali e teologi- camente agnostici una tensione caratteristica del pensiero kirkegaar- diano. Anche Kierkegaard voleva « cancellare 1800 anni di cristianità », perché rivivesse in una nuova contemporaneità il Cristianesimo auten- tico. Ma nel contesto

teologico del suo pensiero questo aveva un senso relativamente preciso. Qui invece ogni senso si confonde e si fa equi- voco nell'incognito indistinto d'un radicale abbandono della ragione. 3. - Con Sartre il problema della storia viene ricondotto nell'àlveo del materialismo dialettico, con l'implicito proposito di unificare, per l'identità di teoria e azione, la duplice posizione, epistemologica e ontologica, in cui lo stesso problema era stato formulato rispettiva- mente dallo storicismo

, e dall'esistenzialismo nella filosofia tedesca fino ai primi decenni del secolo. Àlla diseussione del marxismo (che per Sartre è la sola filosofia viva nel nostro tempo, in quanto è « la totalizzazione del Sapere conteniporaneo», che ne rende intelligibili le direttrici fondamentali) sono dedicati specialmente, per quanto riguarda il problema della storia, i tre saggi metodologici (Marxisme et existentialisme, Le probléme des médiations et des disciplines auxiliaires, La méthode progressive-rêgressive) che son posti

all’inizio dell'ultima sua opera d’impegno filosofieo, La critique de la raison dialectique; tomo I, Parigi, 1960. Ció che manca al marxismo, secondo Sartre, è un'antropologia fondamentale che si distingua senza equivoci dal naturalismo dogmatico della odierna « scolastica » marxista. Marx, denunciando la mistificazione ideologica del sapere come teoria pura, ha raggiunto il concetto della praxis come « metodo progressivo » che spiega i concetti umani attraverso i loro risultati. Questo movimento

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Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Seite 640 von 692
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 686 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Signatur: II Z 759/4(1963
Intern-ID: 116798
è affatto diverso da quello dei patrioti, solo che si estrinseca in senso opposto. Le diverse forme di espressione che prende la sostanza umana sia nella stessa che in diverse persone non deve ingannare perché « die schroffe Verànderung liegt im Grunde nur in der Form, die das Inne- re wàhlt, um sich auszudrücken ». 57 ) Sicché la sua figura è da cata- logarsi accanto a quella del Confalonieri, come del resto apparirà anche nella piú ampia biografia di quest'ultimo. * * * A1 principio di Das Leben

des Grafen Federico Confalonieri, del 1910, il giovane patriota va a trovare il vecchio Melzi d'Eril, già presi- dente della Repubblica Cisalpina, per chiedergli consigli politici ed al- la fine del colloquio privo di risultati Melzi d'Eril indica al suo giova- ne interlocutore un libro che era sul suo tavolo, Vlmitazione di Cristo di Thomas a Kempis, con le parole: « Alle Geheimnisse der Welt löst dieses Buch dem, der es versteht ». Nell'ultimo periodo della sua pri- gionia allo Spielberg Vlmitazione

di Cristo è la lettura abituale dello stanco e deluso Federigo che comincia a rifugiarsi nella medesima conclusione del mistico di Kempen citata da Melzi d’Eril in quel lon- tano colloquio: « In girum imus nocte et consumimur igni ». Che que- sta opera apra la biografia del Confalonieri e spiritualmente la chiuda è un indizio molto significativo; non tanto per la convergenza delle con- clusioni del vecchio presidente della Cisalpina con quelle del giovane capo del partito liberale lombardo, quando per

il parallelismo piú so- stanziale esistente fra l'opera del mistico medievale e l'opera della Huch. E il parallelismo consiste in ciò: che come VImitazione di Cristo è un’opera di edificazione religiosa, cosi Das Leben des Grafen Confalo- nieri è un'opera di edificazione morale e civile in cui l'esempio è costi- tuito dalla vita che si narra. La quale non è quelia di un avventuriero, non è ricca di vicende im- previste e casi strani che possono destare sorpresa e meraviglia nel let- tore come si conviene

ad un argomento veramente « romanzesco ». E' invece una vita lineare che, dopo un rapido accenno a molti progetti disordinati di riforme liberali e di alleanze segrete con circoli politici piemontesi, declina nella impotente segregazione dello Spielberg da cui esce col crisma del martirio. I tre periodi di cui essa consta, prima della prigionia, prigionia e dopo la prigionia, non sono avvenimenti sen- sazionali ma piuttosto tre momenti di un processo interiore. Ma non è intenzione dall'autrice di scrivere

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
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1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Seite 442 von 692
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 686 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
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cosx la dissoluzione del panorama del barocco o del manie- rismo in tendenze isolate e concomitanti. Per esempio in Italia ci si è occuptai del manierismo dal 1945, anno a cui risalgono il libro di Giuliano Briganti, che peró trascura volutamente tutta la biblio- grafia tedesca in proposito e la grande rassegna di Giustamico Fa- sola o gli studi del Coletti, che cercano di vedex'e come la storiogra- fia tedesca e inglese avevano esaminato il problema del manierismo. La revisione e acquisizione

della bibliografia straniera hanno por- tato ad una nuova impostazione del lavoro: si sono ripercorse ra- pidamente le stesse fasi della bibliografia tedesca, giungendo ad individuare il sorgere del manierismo come dovuto ad un gruppo limitato di persone connesse ad un movimento spiritualistico (da Michelangelo a tutto il Seicento) e rilevandone la piü tarda suddi- visione in scuole. La tendenza oggi predominante è quella di iden- tificare il manierismo come due momenti di influenze: di Michelan

- gelo prima e del Parmigianino poi. Tali influenze cronologicamente si pongono nel primo e nel tardo Cinquecento. Ma l'accezione mo- derna dà un carattere ristretto al termine di manierismo, che un tempo aveva finito per designare una civiltà intera o addirittura un secolo; escludendo da esso molte componenti, come la pittura veneziana, tale termine viene a caratterizzare una determinata ten- denza del gusto, che riunisce fra loro alcuni artisti. Dopo il congresso tenuto all'Accademia dei Lincei

si vede nel barocco lo stile della sovranità al- tamente rappresentativa e simbolica, quasi come il concetto di Re Sole o il rapporto fra sovranità e potenza. II barocco è lo stile del- le grandi capitali, di Roma, di Parigi. Di comune accordo studiosi italiani e stranieri rifiutano il termine « barocco spagnolo » per l'ar- chitettura, in quanto fenomeno posteriore, svincolato dal barocco. Abbiamo quindi un filologismo che tenta di riportare a determi- nati momenti esigenze e poetiche di gruppo

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Seite 110 von 692
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 686 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Signatur: II Z 759/4(1963
Intern-ID: 116798
55 usciva il vol. Come si pone il problema metafisico di Marino Gentile. Sullo stesso problema ha ripreso recentissimamente la parola sulla Rivista di filosofia l'Abbagnano 39 ). Ai fini del medesimo problema deve essere studiata la discus- sione intorno alla metodologia della storiografia filosofica (che è evi- dentemente indisgiungibile dalla discussione sull'essenza della filoso- fia), cui pure pressoché tutti i pensatori italiani hanno partecipato, anche i giovani e i giovanissimi 40 ). Quando

alludo alla letteratura su questo problema, intendo includervi anche studi storico-teoretici, come, ad es., quelli di Romeo Crippa su Ollé Laprune e Maurice Blondel o quelli del Riondato e del Lugarini su Aristotele 41 ). Non indifferente certo neppure dall'angolo che qui interessa la anche assai sostenuta polemica pro e contro il giusnaturalismo 42 ). Ritengo che lo studio di queste tre polemiche, e dell'altra sulla politicità della filosofia 43 ) sia tra i piü fruttuosi per chi voglia occuparsi del

pen- siero italiano del dopoguerra. Per il probiema della religiosità dell’arte sono da vedere, soprattutto, gli studi dello Stefanini, del Guzzo, del Pareyson 44 ). Per il problema della religiosità della mo- rale — in senso lato, con gli impliciti problemi della colpa — le inda- gini del Guzzo, dello Sciacca, dello Spirito, del Lazzarini, del Pado- vani 45 ). Per lo stesso problema in relazione alla comunicazione gli studi del Pareyson 46 ). Per il problema della morte le meditazioni

dell'Abbagnano e dello Sciacca 47 ). 3 - Al deciso impegno religioso del filosofare, alla stessa notevole 106 —

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Seite 297 von 692
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 686 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Signatur: II Z 759/4(1963
Intern-ID: 116798
il rapporto tra Cristiane- simo e Comunismo: ”Con Spirito non posso andare d'accordo quan- do afferma che il comunismo e il socialismo sono in qualche modo eredi della tradizione cristiana”. In effetti Ío ho affermato che Ü socialismo e il comunismo ereditano Vistanza del cristianesimo; senonche Santonastaso riferendo questa mia affermazione ha. di menticato di dire che la cotpa di questo fatto non è del socialismo e det comunismo, ma del cristianesimo. Cioé ta tesi che io sostenevo è appunto questa

, il cristianesimo malinteso è degenerato, attraver- so ta storia netle istituzioni che sono diventate via via piu conserva- trici e percio tali da appoggiare la horghesia e il capitalismo. L’istan- za vera del cristianesimo si è andata smarrendo, tanto da far nascere Vesigenza di nuove correnti poiitiche e ideologiche che ne ereditas- sero il programma non saputo mantenere. Questa era ta tesi, una tesi evidentemente tale da spostare il probtema dal comunismo al cristianesimo e tale da non consentire, poi

, di accusare il socialismo e it comunismo di materialismo. Vero è che anch’io ho fatto ta cri- tica del comunismo e del socialismo per il modo di concepire i rapporti tra uomo e natura, ma — questo ha giustamente richia- mato Santonastaso — la mia accusa di materialismo era volta pro- prio at cristianesimo. Perché it cristianesimo, diventa materialista quando appoggia il capitalismo e Vindividualismo borghesi. Questo è vero materialismo, ed una chiesa che non si accorge detla sede del vero materialismo

, e se la prende contro U materialismo del comunismo, è evidentemente fuori strada, perché, se sono vere le riserve metafisiche da me sollevate e da Santonastaso ricordate con- tro U socialismo e il comunismo, queste colpe sono assolutamente trascurabili di fronte alle piii profonde colpe del cristianesimo che, se fosse stato coerente e aderente alle sue premesse e ai suoi prin- cipi, non avrebbe storicamente consentito il sorgere del socialismo e del comunismo. Non ci sarebbe stato il bisogno, né ci sarebbe

stata la possibilità del sorgere di queste ideologie, se il cristianesimo aves- se mantenuto fede, attraverso la storia, al suo programma. «Per quel che riguarda Padre di Rovasenda egli ha toc- cato un argomento, quello della sociologia, che è stato oggetto dei — 293

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Seite 152 von 692
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 686 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Signatur: II Z 759/4(1963
Intern-ID: 116798
contributi originali di Caló, di Gambaro, di Agazzi e d'altri ri- cercatori. 7) La commemorazione del centenario delVunità d’Italia È noto come la celebrazione del centenario dell'unità d’Italia, ricorrente nel 1961, e preceduta da quella del centenario della cam- pagna del 1959, abbia dato origine a pubblicazioni, la cui abbondan- za e la cui occasionalità non potevano essere sempre amiche del pregio scientifico. Di alcune fra le opere migliori s’é già detto; su altre, non meno considerevoli

, sarà qui offerto un cenno conclusivo. Anzitutto, non sfuggi ai ricercatori il rapporto del rinnova- mento scolastico ed istituzionale pre-risorgimentista e risorgimen- tista con motivi, oltreché rousseauiani, ossia romantici, anche gian- senisti ed illuministi. Fra questi studiosi, sono da menzionare il Lantrua, per il suo studio su Gerdil; Fubini, originale ed acuto studioso del sorgere e dello svolgersi della cultura illuminista in Ita- lia; e il Laporta, per il suo apprezzamento di rielaborate

lo stato ideologico e poli- tico del Piemonte sabaudo nel periodo di preparazione del Risorgi- mento; Fonzi riesamina nelle linee politiche generali il problema dell atteggiamento dei cattolici nella società italiana dopo l'unità; e Maria Teresa Gentile conchiude una ricerca suH’atteggiamento, specifico ma denso d indieazioni generali, del Lambruschini nella controversia sulla legittimità del potere temporale pontificio e 148 —

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Seite 146 von 692
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 686 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Signatur: II Z 759/4(1963
Intern-ID: 116798
diversi livelli culturali e professionali: movimento che, nel suo secondo convegno, del 1955, riprese in esame, con intento storiogra- fico e programmatico, le vivamente discusse ragioni dell'attivismo pedagogico, proponendone i motivi ed i limiti di conciliazione con l'antropologia cristiana; come ha saputo fare, del resto, il salesiano don Titone nella sua analisi del funzionalismo genetico psicologico di Claparéde, precisando il divario fra il metodo d'una ricerca psico-pedagogica funzionale

ed una fondazione filosofica della so- stanzialità dell'anima. Un'ispirazione di generale consenso a valori storici e ad un'epistemologia distaccata da istanze ontologiste, tale da potersi qualificare laica soprattutto per comodità terminolo- gica, si rintraccia, invece nel numero unico su Dewey della « Rivista di Filosofia » edita nel 1960, nel quale il motivo essenzialmente so- ciologico ed operativo della íilosofia strumentale di Dewey, e del movimento culturale ad esso collegato, è verificato

, metodologica- mente, entro il campo situazionale che lo ha prodotto. 5) Coestensione del problema pedagogico al problema sociale e al problema della pace Quanto agli studi sul Risorgimento, essi venivano ora inqua- drati nella ricerca di una motivazione degli antefatti sociali, econo- mici, istituzionali, psicologici, di alcune fra le piú. drammatiche situazioni dell'Italia del dopoguerra: la scissione fra il nord e il sud; 1 analfabetismo; la situazione delle aree depresse; la fame; il tracoma

; le malattie parassitarie; la sovrapopolazione; la degra- dazione delie terre coltivabili ed altre piaghe deíl'Italia Meridio- nale; la qualificazione professionale del lavoratore generico; le emi- grazioni interne e la destinazione di lavoratori all'estero; il proble- ma demografico. Cio spiega la via via aumentata diffusione edito- riale di scritti sulla questione meridionale, sia dei vecchi meridio- nalisti, quali Giustino Fortunato, Franchetti e Sonnino, sia dei piú recenti, quali il RossFDoria

e il Dolci, Anche le ricerche su Carlo Cattaneo e sui suoi piani di riforma scolastica, e gli studi del De 1 Sanctis (ripresi da Cione) riflettono l'esigenza di riesaminare com- parativamente la situazione lombardo-veneta del 1859 e del 1966 con la situazione dell Italia Meridionale del 1950, quasiché la reale incorporazione dell'Italia Meridionale nell'unità nazionale non aves- se mai progredito dal 1861 in poi. Giova anche soggiungere che la sollecitudine a conoseere la 142 —

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