¬I¬ luogotenenti, assessori e massari delle Valli di Non e Sole
di Cles, che contiene .appunto i privilegi delle Valli (Campi, Arclu'r. treni., I, p. 132), «che era vicario vescovile e capitano di Trento». Credo che sia stato vicario in temporalibus per tutto il principato. J ) Il Tovazzi non sa aneli' egli nulla di meglio, e dice che nell’anno 1407 erano vicari in Val di Non Manfredo di Cie's e Fran-ceachi no del fu Mario , non del fu Merlo, come scrive T Inama, di Santonico. Il Tovazzi aggiunge che Francesch.ino fu vicario a Trento nel 1400 fino al 1407
; che poi fu vicario a Vicenza e finalmente «stipes comitum Tridentorum civitatis Vicentine» -). Fatto è che quando il 2 febbr. 1407 scoppiò la rivoluzione a Trento, i cittadini assalirono il palazzo vescovile (pretorio) per abbattere Franceschino, che riuscì a fuggire. Non si sa che egli si sia rifugiato in Val di Non, dove la sua casa fu pure invasa dai rivoltosi delle Valli nello stesso mese di febbraio insieme a quella di Manfredo ed Aimone di Cles ed a quella di Giacomo, «q.m presbiteri Grisi
il Rottenburgo 3 ) Enrico di Rottenburgo si chiama appunto anche in questo anno 1407 capitano di tutto il principato di Trento, quando, da Castel fondo, sede della sua giurisdizione in Val dì Non, rinnovò ai 13 ottobre un'infeudazione. a Bartolameo Tavellati di Tavon ’) Vicario nel temporale, ma per tutto il principato, è detto pure in val i documenti, così nel 1405 in un documento per Riva- (Gl ab, Statuti di Micci, Trento, 1861, p. 215). 2 ) Interpellata circa a questa notizia la spett. Biblioteca
, di Vicenza ci scrive gentilmente in data 23 genn, 1902 : «Franceschino Mollino da Trento, cacciato dalla patria, fu i] primo (della famiglia che si chiamò Trento) a fermarsi a Vicenza, dove nel 1414 e 142L fu vicario pretorio, Furono ascritti (i discendenti di lui) al Consiglio nobile vicentino, e al nobile collegio dei giudici ; creati conti Palatini da Carlo V (9 nov, 1532) avevano case presso al duomo e a S. Faustino. Napoleone creò Ottavio Trento cavaliere; ultimo e ricchissimo fondò la casa
di 'ricovero il 27 sett. 1810, e morì l’8 maggio 1812, Fu sepolto alla casa dì ricovero con monumento, del Canova». 3 ) V. Nuovi Contributi per lo statuto di Trento, Scotoni e Vitti, 1892 >