126 Ergebnisse
Sortieren nach:
Relevanz
Relevanz
Erscheinungsjahr aufsteigend
Erscheinungsjahr absteigend
Titel A - Z
Titel Z - A
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1899
¬I¬ Principi tridentini ed i Conti del Tirolo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/240670/240670_11_object_5406264.png
Seite 11 von 161
Autor: Pilati, Silvino / Silvino Pilati. Con appendice Il Trentino nella confederazione germanica
Ort: Riva del Garda
Verlag: Miori
Umfang: 159 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trient <Hochstift> ; g.Tirol<br>g.Trentino ; g.Deutschland ; z.Geschichte
Signatur: II 102.520
Intern-ID: 240670
Princìpi-Vescovi, eranvi delle città, che si reggevano con proprio statuto e si governavano con leggi parti co. lari. E tra queste, è prima la stessa città di Trento. Che Trento abbia vissuta, fino da una remota antichità la vita autonoma dei Municipi italiani, è un fatto innegabile e che non ha bisogno di tante prove. cc La Città eli Trento durante la dominazione dei Goti reggevasi coi propri magistrati, sotto i Duchi e Re Longobardi la intera costituzione municipale tu poco alterata. Essi

vi avevano introdotto un magistrato popolare conservatosi sotto i Franchi,' detto degli ScaHni il quale interveniva ai Malli ed ai Placiti vale a dire ai giudizi ed alle promulga zioni delle leggi ed agli altri atti solenni della società. » J ) E questa vita municipale libera ed indipendente la continuò Trento anche sotto i primi imperatori germanici e conseguentemente anche dopo il dono fatto da Corrado alla Chiesa di Trento. « La città di Trento, o per naturale vigoria alimentata dallo spirito

di emancipazione, che subito dopo il mille, agitava i maggiori comuni, o per consenso tacito od espresso degli Imperatori e dei Vescovi si mantenne ancor per lungo tempo nella sua pristina autonomia. 1 2 ) « Fino alla fine del secolo XII non appare vestigio alcuno dì governo, che i Vescovi abbiano avuto della città di Trento. » 3 ) Il Comune di Trento quindi era una specie di Stato indipendente, sovrano, il quale ritraeva in se 1) F. Gar, - Biblioteca Trentina - Voi. III. Disp. III. p. 6. 2) F. Gar. - Opera

1
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1899
¬I¬ Principi tridentini ed i Conti del Tirolo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/240670/240670_151_object_5406404.png
Seite 151 von 161
Autor: Pilati, Silvino / Silvino Pilati. Con appendice Il Trentino nella confederazione germanica
Ort: Riva del Garda
Verlag: Miori
Umfang: 159 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trient <Hochstift> ; g.Tirol<br>g.Trentino ; g.Deutschland ; z.Geschichte
Signatur: II 102.520
Intern-ID: 240670
« Risulta adunque* scrive un profondo conosci tore del diritto germanico, che il Ducato di Trento fino alle Alpi Retiche, dopo aver.fatto parte del Regno italico, sotto gli Imperatori delle case di Sassonia e di' Frànconia, di conformità al diritto pubblico italico e germanico, continuava a far parte del Regno Italico sotto gli Imperatori della casa di Svevìa. » % ) Con questi dottissimi uomini s’ accordano anche gravissimi storici italiani e distinti scrittori trentini. L’ UgheUi traccia

i confini del Regno italico in questo modo : « Ab oriente Adriatico litote finitur, ab occasu Longobardi, ad Austrum Athesis, a sep tentrione Roetice Alpes imminent. » * 2 3 ) . ■ ' Tommaso’Gar asserisce : « essere stato Trento sempre ascritto all’Italia anche sotto gli Imperadori Franchi e Tedeschi. » s ) Il Cresseri, diplomatico austriaco, dice: « Finita la dominazione longobarda, Trento fu considerata città di Lombardia anche sotto gli imperatori Fran chi e Tedeschi. » 4 ); « Argomento maggiore dell

' Italica condizione di Trento a quei tempi (di Filippo Re dei Romani ed Enrico VI Imperatore) si trae dall’ aver il sud detto Re dei Romani ordinato, che le appellazioni della città di Trento, come quelle di Verona, Vicenza e Padova vengano ricevute da Obizzo Marchese di Iste; e queste appellazioni formavano appunto quel diritto, che Federico si riserbo sopra le città j) BokFiiio — Ilalia t Confederazione Germanica, 2) Ugheli.i - Italia sacra Voi. I. , 3) Gar - Prefazione agli slattiti di Trento

2
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1899
¬I¬ Principi tridentini ed i Conti del Tirolo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/240670/240670_93_object_5406346.png
Seite 93 von 161
Autor: Pilati, Silvino / Silvino Pilati. Con appendice Il Trentino nella confederazione germanica
Ort: Riva del Garda
Verlag: Miori
Umfang: 159 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trient <Hochstift> ; g.Tirol<br>g.Trentino ; g.Deutschland ; z.Geschichte
Signatur: II 102.520
Intern-ID: 240670
— 6 ! e passa con Sigismondo a fare il seguente com promesso: : l.° I Vescovi di Trento si obbligano di as sistere con tutte le forze il Conte del Tirolo contro chiunque, eccettuato il Pontefice e la 8. Sede nello spirituale. 2.0 I Vescovi di Trento accordano l’apertura delle fortezze e castelli del Vescovado alle milizie del Conte del Tirolo. 3. ° 1 Vescovi di Trento promettono di non muovere guerra alcuna senza il volere ed il per messo del Conte del Tirolo. 4. 1 Capitani, i prefetti

, i giudici ed i Vicari tutti delle valli di Non e di Sole sono obbligati a giurare T osservanza di questi patti. 5. ° Il Conte del Tirolo per parte sua promette al Vescovo ogni assistenza e protezione. 6. ® Ogni discrepanza tra i conti del Tirolo ed i Vescovi di Trento deve terminarsi per mezzo di arbitri eletti in ugual numero dalle parti, in dis sonanza di questi col beneficio del soprarbitrio no minato dalla parte rea. 7. ° Con questa convenzione non s’intende de rogato ad altre confederazioni

o ; promesse fatte dai Vescovi di Trento ai predecessori Conti del Tirolo. *) Combinate, così le cose, con soddisfazione delle parti e con danno della libertà del Principato^ il Vescovo Giorgio II si dà cura a regolare le cose interne della suà Diocesi. Intanto il Conte del Tirolo spadroneggia nel Trentino ed i Vassalli maggiori, si può dire con

3
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1899
¬I¬ Principi tridentini ed i Conti del Tirolo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/240670/240670_38_object_5433292.png
Seite 38 von 161
Autor: Pilati, Silvino / Silvino Pilati. Con appendice Il Trentino nella confederazione germanica
Ort: Riva del Garda
Verlag: Miori
Umfang: 159 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trient <Hochstift> ; g.Tirol<br>g.Trentino ; g.Deutschland ; z.Geschichte
Signatur: II 102.520
Intern-ID: 240670
— 36 ' — 6. — Egnone, ultimo rampollo dei Conti dì Appiano, consanguìneo di Mainardo di Gorizia, già Canonico di Trento e Vescovo eletto di Bressanone, fu il successore nel Principato Tridentino dello sventurato Aldrighetto (1248). « Il Pontefice lo divisò al Principato di Trento, come uomo cui solo bastava T animo ed aveva la forza e T autorità per sorgere contro la prepotenza di Eccedi no da Romano e di Alberto Conte del Ti- l'OlO. » l ) Non ci voleva che la nomina di quest’uomo a Vescovo

di Trento, per istizzire maggiormente il Conte Tirolese. Nemico personale .dei conti d’ Ap piano; nemico di lui, come Vescovo di Bressanone, Alberto del Tirolo T avrebbe desiderato distrutto prima ancora, che prendesse possesso della sede di 8. Vigilio e per conseguenza si accordò tosto con Incelino e Sodegerio, per rovinarlo e perderlo. Ma Egnone, che era di animo torte ed infles sibile, non si sgomenta per le intimazioni del Conte tirolese, ed alla minaccia delle armi, risponde colle armi. E siccome

le cose per gli imperiali non an davano tanto bene in Italia, Sodegerio dovette ritirarsi da Trento e lasciar libero il passo ad Egnone, il quale, vinti alcuni vassalli ribelli venne fino alle porte della città. Non potè entrare in Trento, perchè il Municipio era contro il nuovo Principe ed aveva fatta lega eòi nemici stessi del Principato, laonde si ritirò in un suo Castello, ad Adriano, aspettando tempi migliori. Intanto gli affari dei ghibellini avevano presa i) Ambrosi - Op. cit,

4
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1899
¬I¬ Principi tridentini ed i Conti del Tirolo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/240670/240670_64_object_5406317.png
Seite 64 von 161
Autor: Pilati, Silvino / Silvino Pilati. Con appendice Il Trentino nella confederazione germanica
Ort: Riva del Garda
Verlag: Miori
Umfang: 159 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trient <Hochstift> ; g.Tirol<br>g.Trentino ; g.Deutschland ; z.Geschichte
Signatur: II 102.520
Intern-ID: 240670
- <32 — per conseguenza ordinò ai suoi figliuoli di tosto restituire alla Chiesa di Trento tutti i beni ed i diritti usurpati. E perchè non avessero a mancare a questa sua disposizione, li volle vincolati con so lenne giuramento. *) 15. — Morto Mai nardo, il Vescovo Filippo cre dette venuto il tempo propizio di restituirsi a Trento, da dove era stato quasi sempre lontano, affine di trattare più da vicino coi figli del defunto Conte. Ma Ottone, Enrico e Lodovico non si mostrarono tanto

pieghevoli, e seguendo 1’ esempio paterno, ri fiutarono di restituire il mal tolto e di eseguire P ultima volontà di Mainardo. Allora Filippo lasciò di nuovo Trento ed andò a Francoforte per portare le sue lagnanze ad Astolfo, Re dei Romani. Da lui ebbe un Diploma « col quale dichiarava invalide tutte le concessioni, investiture, donazioni ed alienazioni feudali carpite dai Conti del Tirolo ai Vescovi Egnone ed Enrico. » i) 2 ), E con questo reale documento ritornò a Trento. I figli di Mainardo anche

a quest’ordinesovrano opposero un formale rifiuto; e Filippo stanco pensò di pubblicamente colpirli colle censure ecclesiastiche,« Questo atto rivoltò talmente l’animo dei nuovi Signori del Tirolo, che il Vescovo, per salvare se stesso ed i diritti della sua chiesa, dovette ricorre re alle armi. Tirò egli dalla sua il Comune di Trento, fece i) Tovazzi - Qp. cit. - Nel V. Ili P. ir si può leggere per intiero il Codicillo di Mainardo II che incomincia: « Anno dom, 1295. Indret’ 8 die Sabati tertio exente October

5
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1899
¬I¬ Principi tridentini ed i Conti del Tirolo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/240670/240670_110_object_5406363.png
Seite 110 von 161
Autor: Pilati, Silvino / Silvino Pilati. Con appendice Il Trentino nella confederazione germanica
Ort: Riva del Garda
Verlag: Miori
Umfang: 159 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trient <Hochstift> ; g.Tirol<br>g.Trentino ; g.Deutschland ; z.Geschichte
Signatur: II 102.520
Intern-ID: 240670
testarono eziandio contro i dazi e le imposte che il Conte voleva loro imporre e contro le pretese ■ defila Camera enipontana, che nella trattazione degli affari voleva si facesse uso della'lingua tedesca. » *) Ma il combattere contro chi vuole ciò che Mote, è affare finito; perchè alle argomentazioni ed ai documenti si risponde sempre colla forza e colla prepotenza; laonde i Roveretani ebbero torto ed il Conte del Tiralo ebbe ragione. Cristoforo 1 nel 1567 rassegnava il Vescovado di Trento

nelle mani del Pontefice in favore del nipote Lodovico, e si ritirò a Roma. 13. — 11 successore di Cristoforo 1 doveva essere il nipote Lodovico figlio di Nicolò e di Piena de Lemberg, nato a Trento nell’anno 1532. Nel 1549 fu nominato amministratore dell 1 Episcopato Triden tino; nel 1561 fu creato Cardinale e nel 1567 veline innalzato alla sede principesca dì Trento. Governava la Con tea del Tiro lo 1' Arciduca Fer dinando II, il quale però del primo Ferdinando non avea ereditato le virtù. Questi

, si educò alla scuola' dei Mai nardi e di qualche suo predecessore. . Appena fatto Vescovo Lodovico Madruzzo pretese che il nuovo principe giurasse, non solo le- vecchie compattate, ma che firmasse anche-la forinola di rinunzia alla sovranità principesca di Trento. . Alla pretesa del Conte del Tiro Io, Lodovico rispose con un rifiuto, còm’era-suo doverei «Ferdinando II tenne, ferma la s.ua ingiusta pre-, tesa, ed- al rifiuto di Lodovico rispose colla forza. i) Ambrosi - Op. cit.

8
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1899
¬I¬ Principi tridentini ed i Conti del Tirolo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/240670/240670_47_object_5406300.png
Seite 47 von 161
Autor: Pilati, Silvino / Silvino Pilati. Con appendice Il Trentino nella confederazione germanica
Ort: Riva del Garda
Verlag: Miori
Umfang: 159 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trient <Hochstift> ; g.Tirol<br>g.Trentino ; g.Deutschland ; z.Geschichte
Signatur: II 102.520
Intern-ID: 240670
—. 45 buon animo le giustificazioni della plebe ingannata ed interpretando questo avvicinamento come un sintomo favorevole, da Riva lancia la scomunica contro Mainardo 11 invasore del principato, ed in terdice la stessa città di Trento (1268). Mainardo, prevedendo amare conseguenze, si spaventa alla scomunica lanciata contro di lui e si appella al Pontefice contro la sentenza vescovile. Il Pontefice delega ad esaminare i fatti ed a comporre la lite il Vescovo di Coira, il quale però tratta

la questione poco decorosamente e condanna T assente Egnone. Il Principe tridentino, vedendosi così maltrattato dal delegato pontifìcio, viene nella determinazione di trattare la cosa personalmente con Mainardo. Per ciò fare consegna alia fedeltà dei Rivalli la torre ed il palazzo vescovile, e s’avvia alla volta di Bolzano. La lite venne composta con soddisfazione delle parti: il Conte fu assolto dalla scomunica ed alla città di Trento venne levato T interdetto. Mainardo, che s’ è messo in testa di volere

spegnere T indipendenza del Principato di Trento, trattiene a Bolzano, in onorevole prigionia, il Ve scovo e tanto lavora, che nel 1269 lo costringe a venire a una transazione, i principali punti della quale sono i seguenti : l.° Le rendite provenienti dai 'dazi, dagli af fìtti, dalla zecca e dalle cantine, pagato prima lo stipendio ai Capitani della Città di Trento ed ai custodi delle castella vescovili, saranno divise per. metà tra il Vescovo ed il Conte. 2*° La medesima cosa sì farà delle collette

10
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1899
¬I¬ Principi tridentini ed i Conti del Tirolo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/240670/240670_72_object_5406325.png
Seite 72 von 161
Autor: Pilati, Silvino / Silvino Pilati. Con appendice Il Trentino nella confederazione germanica
Ort: Riva del Garda
Verlag: Miori
Umfang: 159 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trient <Hochstift> ; g.Tirol<br>g.Trentino ; g.Deutschland ; z.Geschichte
Signatur: II 102.520
Intern-ID: 240670
Durante queste nomine e questi interregni Lo dovico di Bràndehurgo, senza curarsi di iiissuno, faceva gli interessi suoi continuando' ad allargare le sue conquiste sempre ai danni del Principato. Come Mainando voleva anche Trento; ma la ■ città era forte e resisteva. Egli allora pensò al tradi mento; comperò Dionisio (lardelli, già Vicario Ve scovile, e Trento divenne suo. 11 Brandeburghese, fatto signore e padrone delle terre tridentine incominciò a governarle a suo be neplacito, amministrando

in suo nome la giustizia, investendo di feudi i suoi fautori ed incassando le rendite. E questo nuovo reggimento contìnuo fino all’ anno 1359. Lodovico, venuto in questo medesimo anno a migliori pensamenti, decise di farsi levare la sco munica papale. Intermediario fra la Santa Sede ed il Brandeburghese fu Rodolfo d’Austria. Lodovico fu assolto dalle censure, ma gli venne imposto, per patto espresso, di dover restituire alla Chiesa ed al Principe di Trento tutti i beni usurpali. In conseguenza di ciò

, li 30 Agosto 1359 di chiarava con atto solenne: « Noi Lodovico di Baviera primogenito del fu Lodovico, che vivendo da buon ghibellino, ma ri provato dal giudizio della Chiesa, alla presenza dei Reverendi Padri Vescovo di Frisinga e Pietro Paolo Abbate di 8. Lamberto dì Salisburgo, Legati dalla S. Sede Apostolica, specialmente a ciò deputati, confessiamo ed attestiamo di aver occupata la città . di Trento e parecchie città, castella, terre, beni e diritti spettanti alla Chiesa trentina e di avere tutto ciò

13
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1899
¬I¬ Principi tridentini ed i Conti del Tirolo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/240670/240670_23_object_5433289.png
Seite 23 von 161
Autor: Pilati, Silvino / Silvino Pilati. Con appendice Il Trentino nella confederazione germanica
Ort: Riva del Garda
Verlag: Miori
Umfang: 159 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trient <Hochstift> ; g.Tirol<br>g.Trentino ; g.Deutschland ; z.Geschichte
Signatur: II 102.520
Intern-ID: 240670
in Alberto HI. una opposizione inaspettata. Egli proibì severamente ad Enrico, Conte del Tirolo, di fabbricare un castello sopra il colle « che domina la valle di Celso-Selso o Felso. » *) Anzi nel 1185 pubblicò un solenne bando, in cui si dichiarò: « non essere lecito ad alcuno di fabbricare entro il territorio, o dominio temporale della Chiesa di Trento, qual si fosse castello o for tezza senza il consenso del Principe ». 1 2 ) Con questo atto principesco il Vescovo Alberto ebbe di mira

di umiliare 1’ alterigia dei Feudatari della Chiesa di Trento, di rialzare la scaduta autorità del Principe e specialmente di colpire il Conte del Tirolo, il piu potente feudatario, e ridurlo alla dovuta soggezione. Pare però che il signor Tirolese* non abbia dato ascolto alle rimostranze ed alle proibizioni del Prin cipe tridentino; imperocché . si legge nella nostra storia come qualmente il Vescovo di Trento abbia dovuto presentare le sue lagnanze all’imperatore Federigo, il quale, esaminata

la questione, diede ragione ad Alberto e pronunziò sentenza contro il Conte del Tirolo. Dopo tutto Alberto III non lo si può chiamare un buon Principe temporale. Alla sua morte lasciò il Principato di Trento in uno stato assai miserando; ed anzi che umiliare, com’ era suo desiderio, la potenza del Conte del Tirolo, da debolezza sua servì a rafforzarlo. 6. — Dopo morto Alberto III. fu innalzato alla sede vescovile principesca del Trentino Corrado 11, 1 ) Alberti - Opera citata. 2 ) Alberti - Op. cit.

14
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1899
¬I¬ Principi tridentini ed i Conti del Tirolo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/240670/240670_114_object_5406367.png
Seite 114 von 161
Autor: Pilati, Silvino / Silvino Pilati. Con appendice Il Trentino nella confederazione germanica
Ort: Riva del Garda
Verlag: Miori
Umfang: 159 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trient <Hochstift> ; g.Tirol<br>g.Trentino ; g.Deutschland ; z.Geschichte
Signatur: II 102.520
Intern-ID: 240670
promettono e giurano di osservare fermamente que ste compattate. E questo atto porta la data dei 3 Maggio del- P anno 1578. *) Dopo di aver composte in questo modo le cose tridentine il Cardinale Lodovico M’adruzzo prènde formale possesso del Principato (1579). L‘ Arciduca Ferdinando, Conte del Tirolo, ha fatto P ultimo passo per finirla 5 col principato-di Trento. Ci è riuscito ; e contento potè scendere nel sepolcro (1595). - . Morto senza eredi legittimi, P imperatore Ro dolfo II sarebbe

stato il solo Conte del Tirolo, ma i Tirolesi non erano contenti ; si opposero ed otten nero, nel 1607, un nuovo Conte, nella persona dello Arciduca Massimiliano, Gran Maestro dell 1 Ordine Teutonico. Il Cardinale Lodovico poi scosso nella salute, col consenso del Pontefice e del Capitolo di Trento, rimise gli affari del Principato al suo nipote Carlo, si ritirò a Roma, dove morì il dì 2 Aprile dei 1600. 14. — Colla assunzione al governo della Contea tirolese di Massimiliano si chiude questo terzo

periodo. Dal fin qui detto, possiamo ormai farci una chiara idea delle condizioni del nostro Principato e delle relazioni dei Vescovi-Principi di Trento coi Conti del Tirolo. il nostro Trentino, si può dire, che abbia pas- i) Queste, compattate, esposte in un barbaro italiano, si trovano per esteso nel M, SS. dì In a Prato, che si conserva, nella Biblio teca di Trento.' • ,

15
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1899
¬I¬ Principi tridentini ed i Conti del Tirolo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/240670/240670_28_object_5406281.png
Seite 28 von 161
Autor: Pilati, Silvino / Silvino Pilati. Con appendice Il Trentino nella confederazione germanica
Ort: Riva del Garda
Verlag: Miori
Umfang: 159 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trient <Hochstift> ; g.Tirol<br>g.Trentino ; g.Deutschland ; z.Geschichte
Signatur: II 102.520
Intern-ID: 240670
politica ottenne il suo scopo. Finalmente volse il suo pensiero al Municipio cittadino. I suoi prede cessori avevano tentato di sottomettere il Comune di Trento all’ autorità del Principe-; ma sempre inutilmente. Federigo Vanga invece tratta col Mu nicipio .e senza questioni dispiacenti, o lotte san guinose, riesce parzialmente nell’impresa costrigendo il Magistrato tridentino a riconoscere la sua autorità. « Fu però mantenuto in vigore T ordine ed una parte della primiera autorità, del Comune che con

tinuò a rappresentarsi nel suo^ civico Magistrato *). E in fatti j cittadini di .Trento continuavano, anche dopo il secolo XIV ad avere la facoltà esclusiva di nominare i membri del proprio corpo legislativo. * 1 2 ) Per il bene della. Chiesa di Trento e per la prosperità del Principato, la provvidenza avrebbe dovuto conservare più a lungo in vita quest’ottimo Formiano ille etiam deberet esse Instici arus apud Bauzanum in Burgo qnam extra Thirgttm » id quod ab inolita, "consuetudine roboràtur dono

subditur: et ita futd apud q. Dominos Episcopos lAdalprèlum, Salomomm , Albe-ritmi, Corradum. 1) Crescer! - Ricerche storiche, ' - 2) GàR. - Introduzione agli statuti di Trento,

18
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1899
¬I¬ Principi tridentini ed i Conti del Tirolo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/240670/240670_71_object_5433301.png
Seite 71 von 161
Autor: Pilati, Silvino / Silvino Pilati. Con appendice Il Trentino nella confederazione germanica
Ort: Riva del Garda
Verlag: Miori
Umfang: 159 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trient <Hochstift> ; g.Tirol<br>g.Trentino ; g.Deutschland ; z.Geschichte
Signatur: II 102.520
Intern-ID: 240670
Trento, il moravo Nicolò di Bruna Cancelliere del- T Imperatore Carlo IV (1338). Costui sostenne la causa di Giovanni di Lus semburgo contro la Contessa del Tirolo; per conse guenza diventò nemico accorri ino del Brandeburghese presunto Conte del Tirolo. E questa inimicizia portò la guerra; guerra che fu condotta con varie fortune; ma che pel Principe tridentino terminò in male. Nicolò Vescovo, abbandonato dal suo protettore Carlo IV, che per critiche circostanze dovette ritor nare in Germania

,. non potè sostenere F impeto dei soldati dì Lodovico ; e prevedendo il maP esito delle cose, abbandona i) Principato, ritorna in Moravia e quivi muore nel 1347. Intanto il Marchese di «Brandeburgo continuava la guerra contro il Trentino e di vittoria in vittoria era giunto alle porte di Trento. Fatto Principe nel 1347 Gerardo II di Monaco, nulla egli potè fare, perchè nel 1348 era passato a miglior vita. Assunta allora P amministrazione temporale dal Capitolo, esso, chiese pronti soccorsi

ai Padovani, i quali verniero a tempo e respinsero il tentativo fatto dalle armi tirolesi. In questo fra tempo, fu eletto Vescovo e Prin cipe di Trento Giovanni III da Pistoia, il quale, giunto a Riva, e, sentito che Je cose nel superiore Trentino erano disperate, trattò coi Veronesi, loro cedette Riva, perché la difendessero contro le armi tirolesi e quindi lasciò la sede tridentina per altra sede vescovile fi349). A lui fu dato per successore il boemo Mainardo di Neuhaus, il quale, se fu Vescovo

di Trento fin-o al 1362, non potè però inai ottenere il reale pos sesso del Vescovado.'

19
Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1899
¬I¬ Principi tridentini ed i Conti del Tirolo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/240670/240670_131_object_5433313.png
Seite 131 von 161
Autor: Pilati, Silvino / Silvino Pilati. Con appendice Il Trentino nella confederazione germanica
Ort: Riva del Garda
Verlag: Miori
Umfang: 159 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trient <Hochstift> ; g.Tirol<br>g.Trentino ; g.Deutschland ; z.Geschichte
Signatur: II 102.520
Intern-ID: 240670
— 129 — insorte fra il Tiralo ed il Trentino pel contingente militare e per le imposizioni. Trattò da prima coi commissari imperiali e poi an dò a Vienna, dove nel 1777,,conchiuse un trattato che segna il tracollo dTma potenza-vicina ad estinguersi. In esso fu stabilito che il Principato di Trento fosse soggetto alle presenti e future leggi , o Tariffe, di dazio del Tiralo : che le steore vengano esatte da impiegati vescovili per conto della provincia ; che al Principe di Trento si pagassero

annualmente 10,000 formi sulle rendile e sui dazi e nulla più; che sul Dazio degli animali bovini della Val di Sole un solo terzo compete al Principato; che la coscrizione mi litare sia fatta dal Conte del Tiralo ; che il Capitano del Conte in Trento abbia il diritto di ascoltare e definire le questioni intorno a steore e concorrenze militari , ecc. ' Il Principe Pietro Virgilio rimise al Capitolo questa convenzione, parto infelice d’ una mente de bole ed impolitica, ed il solo Canonico Centi lotti ebbe

il coraggio civile di protestare e condannare questo atto. N’ ebbe ripulsa da Vienna e la stessa consorteria liberale e riformatrice ebbe il fegato di ricordare all’uomo che parlò chiaro ecT alto « a non misurarsi in altri incontri, onde non dare a S. M, giusto motivo di risentirsene ». J ) Sebbene sia intimamente persuaso che il carat tere dell’ ultimo principe temporale di Trento non era tale da tener fronte alta alle pretese sempre piu avvallanti si, della Reggenza tirolese, tuttavia non i) Ecco

20