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1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 355 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
40 kt i[ »ii! • ■ i»l ! -: I ' / c \ ii »,. K-.-. I: 1 : H' •K Giuseppe I, che quella terrà gli fosse ritornata, coinè avvenne con i decreti cesarei dei 2 e 23 ottobre 1708. E circa questo tempo il Vescovo dava termine alia visita pastorale, e inviava a Roma , suo nipote per dare relazione dello stato della sua diocesi al pontefice. Clemente XI. Nell’ anno 1709 si nota lo stabilimento in Trento dei padri della congregazione di san Filippo, venutivi sotto la direzione del padre Giuseppe Musocco

vicentino. Il Magistrato se n era opposto, ma gli ammiratori della pietà di quel padre, ottennero che la congregazione fosse ricevuta a patto, che tenesse una sola casa di dodici religiosi, un solo fondo entro i confini della Pretura trentina, e si assoggettasse, senza eccezione, a tutte le colte che venissero ordinate *). E nello stesso anno ebbe principio il lungo processo che fu tenuto nel ca stello di Trento contro. Caterina Donati di Giudicane 3 ), che. passava per visionaria e faceva mostra

ad obbligare il Vescovo a dichiararsene formalmente, promettendo in iscritto che il tribunale di santa Inquisizione non avrebbe sede stabile nel Trentino. Si ri cordavano con orrore i processi intentati dalla Curia trentina contro gli eretici e contro le streghe, e si temeva che con il processo contro la Donati avessero a rinnovarsi non solo, ma a stabilirvisi definiti vamente- E già il tempo li avea condannati; ma gli effetti di tale condanna tardavano a manifestarsi tra noi., Si osserva che solo nel

- 1’anno 1716 ebbe luogo nel Trentino 1’ultimo processo per strego neria contro certa Maria Bertoletti di Pileante, che fu decapitata e poi abbruciata (14 marzo) nel Palù di Brentonico a vista del popolo 3 ). A Giuseppe 1 succedeva nell’Impero Carlo VI (12 ottobre), fratello del defunto Imperatore, é figlio di Leopoldo I. Egli, prima di essere eletto, era in lspagna, e di là, passando a Vienna, transitò, insieme con la sua consorte, per Trento, dove fu incontrato dal prin cipe di Neuburg, governatore

del Tirolo, ed il Vescovo nostro gli 1) Manci: Annali diali, II, pag. 71. 2) AUi di S. Inquisizione costrutti nel castello di Trento eec, Bìbl. di Trento MSS. N. 755; 3 ) ZoTTi: Storia citata, II, pag. 280 .

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 256 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
veniva eletto a sostituire il Balclungo, eh’ era morto il giorno 3 marzo-, ma durante il corso delle trattazioni, pervenuta in Trento la notizia della malattia e morte vicina del Pontefice, il cardinale desio, con lettere regie, fu ricercato a portarsi a Roma insieme con il cardinale Matteo Long, arcivescovo di Salisburgo. Prese seco il suo cancelliere Antonio Quetta. e l’Assemblea, per V assenza di lui, impedita a pro cedere negli affari, Fu di nuovo interrotta. Muore il Papa (25 set tembre

) ; il re Ferdinando avea commesso ai suoi oratori di prestarsi, ' perchè venga promosso al pontificato il cardinale Bernardo; ma Cle mente. morendo, avea raccomandato Alessandro Farnese, e i car dinali intervenuti nel conclave convennero nel nominarlo (12 ottobre). Vi aderirono anche quelli di parte imperiale, per la cagione, che il Farnese avea sempre mostrato, massime in sede vacante, di non temere il concilio *). Si disse Paolo HI; ed appena Bernardo fu reduce in Trento, riconvocaronsi gl’ Imperiali

serenissima Repubblica 1 ). E mentre ciò si compiva, il nostro Cardinale vescovo ritornava in Germania per assistere il re Ferdinando nel tentativo fatto per to gliere le differenze pendenti traini eil Vaivoda di Transilvania circa la corona d’Ungheria; e reduce dì là, partiva da Trento alla volta di Padova allo scopo di larvisi curare da un male che lo travagliava, Carlo V avea nel frattempo spinte le sue armi sino alla costa settentrionale dell’Àfrica contro i Corsari, che erano arrivati a pos sedere

sua corona. Restituì a Muley gli Stati 1) Db Leva: Opera citata, IH, pag. 139. 2) Vedi p. Mobizzo : Storia del Congresso dì Trento ecc. Borgo, Mar chetto, 1884, op. in 8 . — Sententia di Trento dei 7 giugno 1535, M '88 della Bibl. Com. di Trento, N. 1167. - . ’

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 61 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
61 le ordinarie incombenze di cancelleria, di registratura e scritturazione venivano affidate ai Notari, il cui collegio formava in Trento una delle più rispettabili istituzioni. Del resto i Comuni dipendenti dal Principe o da’ suoi vassalli aveano una costituzione affatto diversa da quella dì Trento. Essi, in genere, si tenevano ad una propria Carta di Regola, ad un proprio statuto, ed aveano un sindaco, e regolani, e anziani e giurati, nonché un luogo di giudicatura, in cui in dati giorni

da serj pensieri per le domestiche ribellioni, e questa circostanza li anima a raccogliersi e ad intendersi circa l’elezione del nuovo vescovo. Deliberano di non volere un Vescovo che fosse nominato da Arrigo; danno mano al Comune, eccitano le genti ad essere con loro, e si dichiarano Guelfi. Ma la maggior parte dei feudatarj della Chiesa di san Vigilio, tutti uomini dì puro sangue ghibellino, se la intesero con Adalberto di Venosta, fedele vassallo dello sfortunato Arrigo ; e questi scese a Trento

vescovo di Costanza in qualità di legati pontifici, e questi, come disposero le cose in favore di Arrigo il figlio, ripresero la via di Roma. Arrigo V li fa accompagnare da una ambasceria composta dì vescovi e di baroni, tra’ quali era Gebardo o Geberardo, suo cancelliere italiano, di recente da lui nominato Vescovo di Trento. Era l’anno 1106, e i legati pontifici e gli ambasciatori regi scendevano per la valle dell’Adige ; ma, giunti ad un certo punto, Adalberto di Venosta li assale, li svaligia

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 279 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
In Germania parlavasi allora più che mat del concilio, e gli stessi protestanti si disponevano ad intervenirvi, qualora il concilio deàse loro un salvacondotto simile a quello che fu dato ai Boemi dal. concilio di Basilea. Enel frattempo giungeva a Trento dì ritorno da Bruxelles il principe Filippo di Spagna (6 giugno), e vi rimaneva tre giorni festeggiato largamente dal nostro Cardinale, dai prelati del concilio e dalla città. Ci veniva da Augusta, dove avea lasciato il padre suo

, 1’ Imperatore ; fu ospitato splendidamente dal Madruzzo nel suo castello, e del suo seguito, oltre la Corte e molti nobili, erano il duca di Sessa, il principe di Savoja Emanuele Filiberto, il marchese del Vasto, il principe d’Eh oli e il signor Prospero Colonna. Dei molti festeggiamenti è notabile il sontuoso banchetto dato dal nostro Car dinale all’Ischia sulla sponda destra dell’Adige poco, sopra Trento-, banchetto che fu seguito dallo spettacolo d’ una pugna e giostra dato ad imitazione delle scene

cavalleresche' descritte dall’Ariosto *)• Con il seguito del Principe era anche il pavese Silvestro Bottigella, valente negli esercizi di cavalleria, il quale nella pugna accennata fece la parte di Rodomonte. E si nota ancora, che alle feste fatte in que st’ occasione fu presente il nostro Alessandro Vittoria 2 )» che de’ scul tori fu maestro insigne. Il giorno 9 il principe Filippo se ne va accompagnato dal .Madruzzo .e dai prelati sino a Rovereto. Ai 22 giugno, arriva in Trento Massimiliano figlio del

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 358 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
del nuovo Pastore. I commissarj cesarei sì trovano questa volta per fettamente d’accordo con le viste degli èlettori, e nel giorno stabilito esce eletto a pieni voti Giovanni Benedetto Gentilotti, che allora co priva la carica di auditore dì Rota in Roma. Era nato in Trento gli 11 luglio 1672 da Giambattista cbe fungeva l'ufficio di consigliere aulico vescovile, e da Cecilia baronessa de Lener. Fece i suoi primi studj in patria ; indi fu inviato alle università di Salisburgo e di Inns bruck

bibliotecario cesareo, signor Nessellio (1699), l’imperatore Leopoldo I lo chiamò a succedergli, ed otto anni dopo fu spedito in Italia insieme con Adamo conte di Martinitz viceré di Napoli, ma sei mesi appresso fe’ ritorno a Vienna per dare termine al registro di quella biblioteca, già arricchita di molti codici e manoscritti-, frutto delle ricerche da lui fatte nel corso dei suoi viaggi. Nel 1723 andò a Roma, e prima di questo tempo avea conseguito in Trento il canonicato a lui ceduto da Giovanni Ber

nardino, suo zìo, preposito dì Walchensmarch di Carìnzia 1 )- Il Gentilotti era uomo di esimie virtù, stimato grandemente in patria e fuori, desiderato da tutti, non amante degli onori, ed affatto alieno da qualsiasi dignità ecclesiastica, delle quali si riputava incapace di sostenere il peso. La elezione di lui a vescovo di Trento era stata fatta a sua insaputa, e tutti l’aveano accolta con atti di sincera esultanza ; ma nessuno potò vincere l’eccessiva sua umiltà. Sperava che S. Maestà Cesarea

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Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 276 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
accordò a patti che rimanesse prigioniero, finche piacesse all Impe ratore-che cedesse la sua dignità ed i suoi Stati al duca Maurizio, /all’Imperatore le fortezze suddette. Le condizioni non potevano essere piu umilianti, e il tradimento del duca Maurizio divenne da quel momento l’oggetto dell’ esacrazione de principi smalkaldicr . La vittoria di Mühlberg fu celebrata in Trento il di 3 maggio dal nostro Cardinale, dando quel festoso convitto al palazzo delle Mbere che Leonardo Colombino

(10 settembre). Là dieta era stata aperta il primo settembre, ed avea per iscopo, m modo speciale, il riconoscimento del concilio. I principi ecclesiastici ivi radunati fin sulle prime scrissero al Pontefice, perchè il, concilio venisse rimesso a Trento, e la domanda era altresì avvalorata dall unanime delibera zione degli Stati tedeschi. Cesare manda a Roma il cardinale Ma- druzzo (9 novembre), e lo incarica dì adoperarsene, e là ed a Bo logna perchè la cosa si effettuasse prontamente. Ma il Papa, che avea

evangeliche venivano ricondotte alla dottrina 9 II poemetto dei Colombino vide la luce in Trento 1 anno 1858 nell’ occasione delle nozze Larcher-Ciani. 2) Le Plat : Monumenta ad historiam Cono. Tridentini , III, p. 679.

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