di popolazione italiana-, e che quindi risulterebbero piuttosto in difetto che in eccesso; mentre si indicò con colore diverso i tratti della zona ad abitazioni permanenti, dove positivamente si avevano italiani o tedeschi in prevalenza. Dall'ispezione della nostra carta risulta, che la zona dove la popo lazione di razza latina può oggi dirsi in prevalenza è il largo fondo del tratto atesino, specie da Salorno a Bolzano, e le alte valli ladine di Monastero, Gardena e Badia, nonché tutto l'Ampezzano. Il fondo
di valle da Salorno a Bolzano può considerarsi come la diretta continuazione della Val d'Adige inferiore, da cui risale l'onda della italianità del Trentino, la cui popolazione si trova in numero esuberante a confronto di quella dell'Alto Àdige (60 ab. per kmq. nel Trentino, 29 nell'Alto Adige). Così ad onta di tutti gli ostacoli frap posti dal dominatore tedesco e dalle false indicazioni dei censimenti, la preponderanza, degli italiani fu qui confermata e favorita da cause economiche e geografiche
, specie nella seconda metà, del sec. xxx. Infatti oltre il 05 °/ 0 degli italiani che vivono nel tratto atesino, sono campagnoli, contro il 48 °/ 0 della popolazione tedesca clie vive nelle città di Bolzano e Merano; e ciò senza contare i braccianti avven tizi, che d'inverno tornano ai loro paesi nel Trentino. Questa vera colonizzazione agricola degli italiani, la quale meglio di quella industriale dà garanzie di stabilità e di sviluppo, dovuta in gran parte alla immigrazione trentina in seguito
alle crisi agricole succedutesi a più riprese dopo il ISSO, s'insedia quasi tutta sul fondo di valle, al di sotto di 200 m. s. m. (SG,2 °/ 0 dell'intero numero dei nostri connazionali). Oggigiorno i centri maggiori d'italiani sono Salorno, Pochi, Laghetti che in realtà contano più del 50 °/ 0 d'italiani, e poi Bronzolo, Vàdena, Làives, S. Giacomo, alle porte di Bolzano, che supe rano il 70 °/ 0 d'italiani: mentre sulla destra dell'Adige l'elemento ita liano è in continuo progresso, attestato anche dai
dati dei censimenti. Anche il «lungo monte», sulla sinistra dell'Adige fra Bolzano e Merano, costituisce una zona di italianità, i cui centri maggiori sono le borgate di Postai, Gargazone, Vilpiano e Terlano; fatto riconosciuto,