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Bücher
Kategorie:
Technik, Mathematik, Statistik
Jahr:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Seite 69 von 136
Autor: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Ort: Venezia
Verlag: Ferrari
Umfang: 108 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Signatur: II 8.257
Intern-ID: 84057
recarsi in Verona, al così detto «Ponte delle Navi», perchè quivi era Io scalo ai hurdu che salivano o discendevano 1 ’ Adige per ricevere il carico da trasportare. Naturalmente essi dovevano venire con i loro barconi, e con un dato numero di cavalli per potere effettuare il traino nella ascesa del fiume (1). Uit « sovrano decreto » del 1622 (2) acco gliendo le insistenti suppliche dei burchieri di Pescantina, concesse la costituzione di essi in corporazione. Con il riconoscimento ufficiale

di detta arte, veniva pure assegnato con tale decreto il percorso per la navigazione dal Ponte delle Navi di Verona fino sopra Trento ( 3 ). La grande affluenza di merci dalla Germania e dagli altri Stati della Europa Occidentale faceva si che il centro fluviale ove sorgeva detta arte divenisse assai fiorente e difatti la posizione di Pescantina nel XVI, XVII e XVIII secolo è importan ìs sima. Per potere regolare meglio i suoi trasporti sull Adige essa aveva stabi ito ungo il corso del fiume proprie

. Ma sei’istituzione di questa nuova corporazione veniva a portare nuovi vantaggi al traffico fluviale in generale, l’Arte di Pescantina invece ricevette un orte anno a causa di questa limitazione. Il peggio avvenne quando, più di un secolo opo,^ 1 ui chìeri di Trento ebbero In animo di attuare per loro vantaggio anche la navigazione dalla loro città fino ai confini veneti e di togliere a quelli di Pescantina « 1 ’antica non mai contesa libertà^di far qualunque carico o sopra carico lungo l Adige anco uon del

Veneto confine». Ad assecondarli il governo fece un primo tentativo nel dicembre del 1758 intimando al paron A. Benvenuti di Pescantina « acciò non dovesse picare cosa alcuna nella terra di Sacco per trasportarla a quella parie ». Il 13 giugno in fine il Principe Vescovo di Trento pubblicava un editto con il quale stabiliva c e e barche di Pescantina «non possano approdare alle Rive dell Adige con qua sivo fe ia merce e particolarmente con grani che nelle parti superiori alli contini Veneti ossero

e pericolosa, ma con tutto ciò piuttosto che pagare il dazio di Sacco la convenienza faceva si che si preferisse questa via a quella dell’ Adige. E dire che le mercanzie che passavano per il Lago erano iutt altro che sicure, perchè andavano facilmente soggette a ruberie da parte dei ladroni che P infestavano continuamente. (1) Ant. Arch. Ver. ■ Archivio dei Burchieri - Processi. (2) Arch. dei Frari - Cinque Savi/ etc. S. Diversorum B. 368, n. 207. (3) Ibidem. . (4) Archivio di S. Maria dei Frari - Venezia

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Bücher
Kategorie:
Technik, Mathematik, Statistik
Jahr:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Seite 62 von 136
Autor: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Ort: Venezia
Verlag: Ferrari
Umfang: 108 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Signatur: II 8.257
Intern-ID: 84057
territorio bagnato dall’ Adige, che aveva fatto terminare per sempre e le continue controversie, e la formazione di trattati commerciali per la libera navigazione per la via dell’ Adige, fu forse una delle molteplici cause, che hanno valso a rendere grandemente rilevante la navigazione dalla fine del XVI sec. a quella del XVIII e che quindi rese possibile agli Stati dell’ Occidente d’Europa in continuo sviluppo, ed a Venezia stessa, di poter inviare liberamente le loro mercanzie senza impedimento alcuno

. La mancanza di dati statistici per il 1500, e i pochissimi per il 1600 impedisce di poter dimostrare l’entità del traffico che si svolgeva sull’ Adige in questo periodo e di poter far dei paragoni con quelli del 1700, che abbiamo per una numerosa serie di anni, che sarebbero stati di grande interesse, perchè ben valida attestazione a quanto si è/ venuto finora dicendo. Dai dati, che si riferiscono al sec. XVII, che trovammo inediti nei registri dell’ Ufficio di Sanità e della Dogana, non si possono trarre

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