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Kategorie:
Sprachwissenschaft
Jahr:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
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Seite 33 von 90
Autor: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Ort: Trento
Verlag: Marietti
Umfang: 85 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Schlagwort: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Signatur: II 89.165
Intern-ID: 165420
confusione con cui è scrìtto dal notaio il nome di Mezo s. Pietro; le varie dizioni sono: villa di Mezo s. Pietro (villa Mezi s. Petri) die sarebbe la giusta, ma poi compare Mezo solo, poi Mez funi, poi Mezzo, s. Pietro solo, e dimenticando il latino, si scrive in volgare de dito santo Petro , per la qual cosa amebe qui è da ri tenersi che il Mezo era ancora generico per il piano, e soltanto quà e là, nelle cose più importanti fa capolino la denominazione precisa per Y uno e 1’ altro villaggio

. Così nella chiusa del documento, quando si accetta dalle parti delegate la terminazione si dice esplicitamente che ai 5 maggio, a La Nave, presenti Odorino, notaio dì Pressano, Vaia cursore di Mezo Corona ed altri, il signor Àdelpret.o di Mezo s. Pietro, quale gastaldione di detto Mezio (!) s. Petro per i nobili Melino e ditone, fratelli e figli del fu ditone di Mezo, Gerlando 1 e Si- clierio del fu Federico de Chaneparia, regolani maggiori della detta comunità della villa di Mezo 8. Pietro — tutti

di Mezo s. Pietro, specie verso Grano (nei documenti contemporanei sempre così scritto) e La Nave. Il figlio del fu Federico de Chaneparia è detto così da una contrada o località in Mezo s. Pietro. Così siamo arrivati coll’ajuto di questo documento a sta bilire che nel 1306 Mezo Corona dipendeva dai Conti di Tiralo, che vi avevano un capitano, ed un vicario di questo che rendeva giustizia in suo nome restando quindi esclusa la giurisdizione dei Mez, e che a Mezo s. Pietro era un vicario vescovile. Era

pievano di s. Maria di Mez Pomerio (Codice Cles. I. 53). 1 Gerlando o Gradando di Mezo era come signore del castello di s. Pietro di Mezo, regolano maggiore di Mezo s. Pietro. (V. in fine l’Ap pendice).

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Sprachwissenschaft
Jahr:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
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Seite 66 von 90
Autor: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Ort: Trento
Verlag: Marietti
Umfang: 85 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Schlagwort: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Signatur: II 89.165
Intern-ID: 165420
62 TOPONOMASTICA STORICA (ivi) 111,39) gli stessi nomi : a Mezio dì 8. Pietro, pieve di 8. Maria di castel di Mezio Corona, si decreta in pubblica regola cbe tutti concorrano alla difesa delle acque del Mosso (stavolta anche Nuxii !). Di Mediocorona è detto il suddetto dinasta Giorgio anche nel 1572 (ivi, 13,11). Finalmente compare il vero nome volgare. È in una sen tenza dei consoli e provvisori del comune di Trento dell’anno 1588, 24 marzo, emessa contro Giovanni Faidan di Medio s. Pietro

, che aveva condotto a casa sua del graspato da Medio Corona, (perchè cioè d’ altra giurisdizione) cosa contraria al §. 117 dello statuto cittadino. In base a questo è condannato: “considerando anche che il predetto Giovanni è stato condannato per la stessa causa da quelli di Medio s. Pietro (vulgo Mez Lombardo, come Medio Co rona è detto vulgo Mez Todescho) perchè non ne hanno 1’ auto rità in pregiudizio dei diritti del comune di Trento, perchè tali condanne spettano a questo ed appartengono sìve

in possessorio sive in peti torio da antichissimo tempo senza che vi sia memoria d’ uomo in contrario alla magnifica comunità di Trento. „ (Pro cesso origin. in Archivio Cons. N. 801). Nell’ esame dei testimonii si dice per Mezo s. Pietro anche semplicemente ed in volgare comun de Mea, Essendo che Mezo s. Pietro apparteneva alla giurisdizione dello statuto di Trento, nel linguaggio interno è detto sempre in quest’ epoca Medio sem plicemente, anche Medium o Mezo, e gli vien aggiunto il s. Pietro o Lombardo

soltanto per distinguerlo da Mezo Corona o Mezo Tedesco, che aveva pochi affari col Comune di Trento. 1 * * * * Anche in carte anteriori trovo confermato ciò : in un registro di rendite del 1476 scritto in italiano dalla badessa delle Clarisse di Trento (era Fina di Folgheria) si trova notato più volte un Baldisera. de Mezo, che non può esser che Mezo s. Pietro, che è la forma più pura e naturale nel passaggio dal Medium latino al volgare Mezo. 8 Cosicché si trova nella dizione italiana al fine del

Medio i V. una designazione di beni comunali di Mezo s. Pietro del 1592, oltre il processo suddetto, l. c. N.° 755. 8 “ In nessun documento dì Corona di Mezo trovo la parola Me dium, che fu solo introdotta da Mezolombardo nel secolo XLV, perchè non volevano sentire il Mez, Mec, Metz con che rammentava loro una

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Kategorie:
Sprachwissenschaft
Jahr:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
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Seite 31 von 90
Autor: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Ort: Trento
Verlag: Marietti
Umfang: 85 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Schlagwort: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Signatur: II 89.165
Intern-ID: 165420
di Mezio di Medio s. Pietro (da questa espressione si conferma ancor più l’idea che Mezo, o Mezio era ancor denominazione ge nerica per tutto il piano, come si disse, e dall’ incertezza colla quale viene usato in tutto il documento la parola Mezo o Mezio si comprende come anche dopo la avvenuta separazione politica, tale denominazione rimanesse ancora promiscuamente per il piano, e quindi- anche per l’uno e per l’altro Comune) domanda dal giurisdicente di Mezo Corona che imponga agli uomini

della sua giurisdizione, che sanno o che si crede sappiano quali siano i beni comunali di Mezo s. Pietro, sotto pena di sessanta soldi di designarli, indicarli e terminarli con giuramento affine di se pararli dai beni dei privati. Il vicario in seguito alla preghiera di Con so comandò a Federico Soger, a Boncepino, ad Odorico del fu Avidante, a Biagio Zanboininato, tutti de La Nave ed ivi presenti (La Nave era quindi giurisdizione di Mezo Corona), che scorsi otto giorni si trovassero nella villa

di Mezo s. Pietro o nelle sue pertinenze a fare la detta designazione e terminazione dei beni comuni di Memo s. Pietro da quelli dei privati. Sulla preghiera del sindaco suddetto il vicario ingiunse al viatore che denunziasse tale ordine a tutte le persone della sua giurisdizione secondo il desiderio di Conso. Ai 30 aprile nella villa di Memo Corona , nella casa di Morato del fu Negro, alla presenza di detto Morato, di Benzatto e Vaia “ della fruta „ di Messo, e di altri testimoni, Ballino, via tore

o cursore della villa di Mezio Corona annunziò al notaio, che d’ ordine del vicario Ambrogio aveva intimato a Zanbognino del fu Pasio della villa La Nave, a Faidano, padre di Pelegrino della- stessa villa, a Bominato di Zovo e ad Arcolino di Faedo allora abitanti a La Nave, di comparire innanzi a lui notaio nella villa di Messo o sue pertinenze (qui Mezo evidentemente è Mezo 8. Pietro) per ricever il giuramento affine di determinare i beni comuni della villa di Mezio s. Pietro da quelli dei privati ecc

, pena sessanta soldi per ciascuno. Diffatto ai 3 maggio assume il notaio la detta terminazione in villa di Meso s. Pietro , nella casa degli eredi del fu Malecone presente il maestro Endrico, Bocognolo di donna Avanza Matarela del/u Madelgesio, Auletto del fu Negro e Guglielmo del fu Bonaven-

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Sprachwissenschaft
Jahr:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
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Seite 53 von 90
Autor: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Ort: Trento
Verlag: Marietti
Umfang: 85 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Schlagwort: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Signatur: II 89.165
Intern-ID: 165420
fratelli de Metz (sono detti ancora de Liscio nel documento latino) per sè ed eredi i feudi di famiglia in Mays, Eppan, Terni eno, Cortaccia, Magrè, Corone, Bugnana, Caoria, Cortina, Grumès, Cembra, in pieve di Mecio, in Uscio s. Pietro, e Uscio Corona, in Baselga di Livo sotto Altavarda, in Corano, tutte le decime ed i feudi di cui erano stati investiti dal vescovo Giorgio nel 1391 (Codice Cles. Ili, 142). Ciò fu nel 1424. Nello stesso anno con fermò (ivi, p. 21) il feudo al connine di Mecio

Corona nella per sona di Ulrico Kinder der Kirchen, sindaco comunale, che lo pre gava d’ esser investito del feudo di cui Giorgio aveva investito i nobili e la Comunità nel 1391. Svicherio, marito di Margherita di castel Campo delle Giudicane, ebbe nello stesso anno, come procuratore di lei, l'infeudamene di una parte di castel Campo e Merlino (ivi, p. 41 ed Hippoliti cit., I, 405, ed altrove). Un documento importante, specialmente per lo sviluppo del commercio di Mezo s. Pietro, ci conferma delle

rovine cagionate in questi dintorni dalla guerra accennata. È un privilegio che il vescovo Alessandro concede a quelli di Mezo s. Pietro nel 1420, e confermato loro dal vescovo successivo Giorgio II nel 1447. È riportato dal Benelli (III, p. 254). La comunità di Mezo s. Pietro (Metzinm s. Petri) pregava il Vescovo a provvedere ai danni prodotti dalla guerra. “ Nei tempi recentissimi delle guerre in quelle parti (dice il docu mento specificando propriamente i luoghi in cui per opera di Pietro di Sporo

infierirono di più le lotte) soffrirono tali e tanti derubameli e spogliazioni, che anche sedate le lotte degli av versari sembrano essere per lungo tempo insanabili; i prati ed i campi furono ridotti a tale stato, che i carratori e viandanti, abbattute le siepi, calpestavano ed esportavano il tutto, come che tutta la campagna fosse via comune. „ In vista di ciò ordinò il Vescovo l’erezione di una dogana in Mezo s. Pietro per tutte le merci, che si trasportavano da Trento e dalla Valle di Non, e viceversa

, specialmente per il. ferrò che da questa veniva condotto alla città; che il servizio di carriaggi e dì trasporto per quelle parti si dovesse fare esclusivamente da quelli del villaggio, che in tal modo diventò lo scalo ufficiale delia Valle di Non. Da questo tempo Mezo s. Pietro prosperò per

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Kategorie:
Sprachwissenschaft
Jahr:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
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Seite 16 von 90
Autor: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Ort: Trento
Verlag: Marietti
Umfang: 85 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Schlagwort: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Signatur: II 89.165
Intern-ID: 165420
scaria s. Petri, clie non è detta di Mez, ma che si può credere lo sia stata, perchè lo scarso riassunto dei beili episcopali ivi no minati porta subito dopo che un Malfato di Fai giurò e mani festò che il Vescovo aveva 14 moggi di grano nella villa di Fay che si dovevano condurre a s. Pietro, cioè alla “ canipa. „ Questo ci porta a ritenere che anche a s. Pietro, vale a dire nel piano ove ora è Mezolombardo, o meglio sulla collina ove è la chiesa di s. Pietro vi era una scaria, vale a dire

un distretto minore, od un comune entro la gastaldia di Mezo, cui sottostava la villa di Fai, e dove pure, come in ogni scaria era uno scario o giudice minore o comunale, al quale spettava pure la raccolta dei beni in natura che si versavano alla canipa della scaria. Così colla pura scorta dei documenti e senza altro ragio namento siamo giunti a ritrovare le due speciali denominazioni: Mezt verso corona , e la scaria dì s, Pietro , posta di fronte a questo. Potente per possessi e per aderenze si presenta

il casato dei Mez in questo tempo ; Svicherio de Mez si trova presente a moltissimi atti di infeudazione per sè e per altri, come quando il vescovo Federico infeudò nei 1212 un tal Enrico di Sardagna di un maso vescovile con una casa in Me» (Bep. 64,36), che anche qui è generico per l’abitato nel piano del Nòs. Coll' anno 1223 veniamo a sapere che la gastaldia di Mezo era unita al Vicariato delle Valli di Non e Sole, 1 delle quali era vicedomino o vicario Pietro di Malosco. Essendo teste un domious

(vale a dire un nobile) Jacopo de Mez, il vicedo mino Pietro investì Ottone di Ballo di mezza rimania in Meze, cioè di una rendita vescovile in Mezo {Bep, 64,55). Così gene rico come sopra appare il nome di Mezo nel 1231 (Bep. 35,i). Nel palazzo vescovile presenti con altri Vualla di Mezo ed Olu- rado di Mezo furono sotto giuramento manifestati i diritti e le 1 Politicamente, come sì dirà, venne staccata verso la fine del se colo XIII dall’unione col Vicariato delle Valli, ma ecclesiasticamente

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Kategorie:
Sprachwissenschaft
Jahr:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
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Seite 32 von 90
Autor: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Ort: Trento
Verlag: Marietti
Umfang: 85 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Schlagwort: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Signatur: II 89.165
Intern-ID: 165420
fu Endrico, Odorino del fu Avidante, Benamato che fu di Giovo, Zanbagnino del fu Pasio, Biagio della famiglia Zan- bagnini ed Àrpolino, che fu di Faedo ed allora era a La Nave, tutti abitanti della villa de La Nave e della villa di Mezo s. Pietro (nel testo Metio de s. Retro) d’ ordine del vicario de La Nave che era, come si disse, il giurisdicente di Mezo Corona, e d' or dine del nob. Àdelperio, vicario degli uomini e privati della villa di Mezgio di s. Pietro. Quindi risulta che un vicario era pure

a Mezo s. Pietro. Pur troppo non è detto se per il Vescovo o per il Conte di Tirolo, ma è a ritenere per il primo, perche Fanno antece dente (1805) che questa importante designazione fosse fatta, i figli di Mainando si erano riconciliati col vescovo Bartolomeo Qui- rini, che era successo al perseguitato Filippo, al quale restituirono la città di Trento, le terre e giurisdizioni spettanti allora alla Chiesa, dapoichè il Vescovo aveva ottenuto dalla Santa Sede che i Duchi e Conti venissero prosciolti

dalla scomunica (Alberti, Ann. p. 212). Per la qual cosa è da ritenersi che Àdelperio fòsse vicario in Mezo s. Pietro a nome del Principe Vescovo in questo anno 1806, mentre che Mezo Corona era sotto la dominazione dei Duchi di Carinzia e Conti di Tirolo e specialmente del duca e conte Ottone. Gli uomini de La Nave dunque d’ordine del giurisdicente di Mezo Corona a nome del Duca, e quelli di Mezo s.‘ Pietro d’ ordine del vicario vescovile Àdelperio, dopo aver fìssati i ter mini, dato il giuramento

, manifestarono e designarono i beni del comune della villa di Mezio s. Pietro dai beni privati siti a La Nave, a Grumo e a Zambana. Non entra nel nostro assunto seguire in ciò il documento, nel quale apparisce, quel che è più per noi, l’incertezza e la

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Sprachwissenschaft
Jahr:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
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Seite 39 von 90
Autor: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Ort: Trento
Verlag: Marietti
Umfang: 85 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Schlagwort: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Signatur: II 89.165
Intern-ID: 165420
zato Ancelle, Vatinel, Aneio sarte, Nicolò tessitore, Matteo del fu Mezo (?), tutti ufficiali giurati della regola degli uòmini ed uni versità della villa di Mezo soprascritto, insieme coi detti regol ani da una parte (si capisce che il Comune era pienamente organiz zato e che si reggeva con statuto - regola - 1 consuetudinario o scritto), ed il nob, uomo il Sig.r Enghelmano di Sennano, capi tano nella villa e giurisdizione di Mezo s. Pietro per il venerabile in Cristo padre Nicolò, vescovo

di Trento, insieme con Roberto sindaco (procuratore) della comunità di Mezo s. Pietro con molti altri uomini di Mezo s, Pietro, dall' altra. Le due parti, per il bene comune, fanno un compromesso per nominare ciascuna quattro dei più vecchi per ogni Comune, i quali avessero a fare da arbitri amichevoli nella questione e lite causa i pascoli comuni ed altre qualunque si fossero differenze di confine da Ponte Alpino fino all’Adige. Si ha da osservare che la lite in discorso deve esser insorta causa

cambiamento di letto del Nos, se la lite era vertente fra il comune di Mezo s. Pietro e la vicinia di Mezo Corona, perché a a questa era stato segnato per confine il Nòs nell’ investitura feudale concessa da Egnone nel 1271, poi perché la giurisdi zione di Mezo Corona si estendeva fino a La Nave, che certa mente allora si trovava sulla riva destra del torrente, poi perchè nelle designazioni dei beni di Mezo s. Pietro suddetta del 1306, in nessun luogo è accennato il Nòs come confine da questa parte

citato appare che la vicinia di Mezocorona era già organizzata, che vi aveva la regola, gli ufficiali giurati, come quella di Mezo s, Pietro. — Ricordo ancora che essa estendeva i propri statuti comunali, di cui esistono tre copie del secolo XVII, in tedesco e meritano esser letti e pubblicati, perchè sensatissimi (Thunn).

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Kategorie:
Sprachwissenschaft
Jahr:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
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Seite 52 von 90
Autor: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Ort: Trento
Verlag: Marietti
Umfang: 85 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Schlagwort: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Signatur: II 89.165
Intern-ID: 165420
garo (Archivio Treni, cit. Vili, I, p, 77); quattro membri della famiglia presero parte nel 1406 alla lega dell’ Elefante diretta contro Federico d’Austria, principe del Tirolo, ed erano Gasparo (aliàs Giorgio), Corrado, Svicherio e Leonardo (Brandis, I Capi tani del Tirolo, p. 220). Alla testa della lega stava Enrico di Rottenburgo con molti altri feudatari!, fra cui il potente Pietro di SporO, che volevano spadroneggiare nelle loro giurisdizioni e castelli e conservare gli aviti privilegii

, fu poi deposto e privato del dominio temporale dopo di che il Vescovo, alleato col Rottenburgo si sollevò in aperta ribellione (1410). In queste lotte i Signori di Mezocorona si schierarono dalla parte del Duca; uno di essi, Gasparo Sclienk, fu assassinato dagli aderenti del Rottenburgo (Brandis, Il Tirolo sotto Federico eco. p. 58). Caduto questo (1411), il vescovo Giorgio ebbe un nuovo appoggio in Pietro di Sporo, cavaliere potente e antico rivale del Rottenburgo; Pietro continuò la lotta insieme

coi suoi figli desolando la valle di Non ed il piano di Mezo s. Pietro e Mezo Corona, nel quale era in possesso del castello di Mezo s. Pietro, di quello della Rocchetta, e di Visione. Non si venne alla pace che l’anno dopo la morte del Vescovo, avvenuta nell’agosto del 1419 in caste! Rovina (s. Anna), residenza del potente barone. Pietro dovette rinunziare nella pace fatta a Bolzano (1420) a tutti i castelli conquistati du rante la guerra, come Bellaggio, Thunn, ecc., ed in maggior punizione

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Kategorie:
Sprachwissenschaft
Jahr:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
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Seite 84 von 90
Autor: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Ort: Trento
Verlag: Marietti
Umfang: 85 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Schlagwort: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Signatur: II 89.165
Intern-ID: 165420
80 TOPONOMASTICA STORICA Vescovo che quelli eli Mezo s. Pietro non osino vendemmiare prima di non averne avuto il permesso dai baroni di Sporo che sono regolani maggiori (ivi, 102,82). Anche nel 1558 lo erano (ivi, 94,69) ed anche di poi (Eep, 96.20, 21 e 27). Il loro capostipite ebbe Zambana (ivi 111,39). pure la giurisdizione in Fai e in Un documento del 1609 ci informa ancora dell’antico ca stello e del modus tenendi di questi dinasti, non dissimili ai loro vicini di Mezocorona. Quelli

di Mezolombardo scrivono al ve scovo Carlo Madrnzzo che i baroni di Sporo, come regolani di detto Comune si arrogavano il diritto di segare una certa palude. Gli Sporo rispondono che duecento anni prima Baldessare di Sporo e di Purgstid, castello situato nelle pertinenze di Mezo s. Pietro, come lo dimostrano ancora i ruderi , il quale aveva ottenuto la regolaneria maggiore dal nob. Girìamdo di Mezo Corona (sic), era stato informato con giuramento dagli uomini di Mezo s. Pietro dietro sua richiesta elei

diritti dei regolani maggiori, in base ai quali essi potevano da tempo immemorabile a beneplacito (?!) se gare sul comune e nelle paludi ecc. (Bop. 102,35). Il castello è detto in quest’anno 1609, come nel 1517, Piirgstalì , e vi erano ancora ruderi ; era l’antico castel s. Pietro questo Castelaz o Burgstall del 1517 e del 1609 ? Riteniamo di sì, perchè fu sempre in possesso della stessa famiglia feudale, il cui capostipite fu Wolcmaro di Burgstall. Ma strana ed invero simile è la reminiscenza storica

allegata dagli Sporo nel 1609, che cioè Baldessare di Sporo abbia ottenuto la regolaneria mag giore de! nob. Girlando di Mezo Corona, perchè questo Girlando o Graiando era di Salorno, e discendeva da quel Ulrico che nel 1294 aveva ottenuto il castello di s. Pietro da Mai nardo, e morì, come si dirà più avanti, nel 1335 senza eredi maschi, e i suoi feudi passarono allora appunto a Wolcmaro di Burgstall. Gralando non compare mai come nobile di Mezo Corona, ma sempre di Mezio, così nel 1325 è Gradante

di Mecz (v. sopra), così ser Garlando de Mezio come possessore eli beni confinanti con quelli del comune di Trento nella designazione fatta nel 1339 (v. Gar, Statuto di Trento, p. 322), nel qual anno è citato come già morto. Che es sendo egli dinasta in castello Mezo s. Pietro vi abbia avuto anche

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sprachwissenschaft
Jahr:
(2001)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 23. 1999
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Seite 92 von 374
Ort: San Martin de Tor
Verlag: Ist. Ladin Micurá de Rü
Umfang: 367 S. : Ill., Kt.
Sprache: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Anmerkungen: Bini, Claudio: Aspetti pedologici e paleoambientali del sito mesolitico Putia I / Claudio Bini e Andrea Pilli, 2001</br> Böhmer, Helga: Sprachliche Stereotypen im Comelico : ein Beitrag zur subjektiven Dialekterkennung / Helga Böhmer, 2001</br> Craffonara, Lois: Gibt es einen alten Quadra-Block in St. Martin in Thurn? / Lois Craffonara, 2001</br> Faggin, Giorgio: Testimonianze sulla lingua friulana ; 2</br> Goebl, Hans: Giovan Battista Pellegrini und Ascolis Methode der "particolar combinazione" : ein Besprechungsaufsatz / Hans Goebl, 2001</br> Kostner, Barbara: ¬Il¬ canto religioso in Val Badia tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900 / Barbara Kostner, 2001</br> Odwarka, Karl: ¬Die¬ Namen des Kalser Tales : (am Großglockner) / Karl Odwarka ; Heinz Dieter Pohl, 2001</br> Pancheri, Roberto: Lettere inedite dello scultore Giovanni Battista Insom : (1829 - 1832) / Roberto Pancheri, 2001</br> Richebuono, Giuseppe: Processi criminali dal 1483 alla fine del 600 / Giuseppe Richebuono, 2001</br> Stolzenburg, Andreas: Zu einem wiederentdeckten Madonnenbild Giuseppe Craffonaras / Andreas Stolzenburg, 2001
Schlagwort: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Signatur: II Z 1.092/23(1999)
Intern-ID: 355222
1538. Fratricidio a Sompunt (Badia) Hofarchiv 25019 e 11879 L’inviato del capitano Christoph Prack trova il cadavere di Pietro di Som punt deposto sulla panca della stube, con sulla fronte una grossa ferita profonda e davanti alla casa per terra un cappello bianco di loden con un lungo taglio ed accanto una stanga sanguinolenta. Il “famèi” gli racconta: Abele tornando da Picolin aveva trovato sul suo ter reno bestiame del fratello Pietro; allora si era messo ad imprecare, afferrando una scure

. Poi in stalla aveva litigato, dicendo al fratello: “Cosa fai? Le tue bestie fanno spesso danno ai miei campi!” Poco dopo il servo aveva visto Pietro per terra bocconi, con sul collo una grossa stanga. Rientrato in casa, l’inviato osserva meglio il cadavere, trovando ancora sulla testa due lividi. Secondo il famèi, Abele avrebbe colpito col rovescio della scure Pietro già a terra e dice che fra i fratelli sorgevano spesso litigi, perché non ave vano ancora diviso i beni. L’uccisore è scappato

in territorio veneto. Su altro foglio Baldassarre, figlio di Pietro, dice che suo padre è stato ucci so senza motivo e supplica di trovare una soluzione per la vedova ed i figli. Il 7 aprile 1540 Abele, confessando di aver ucciso il fratello a causa della divisione dei beni, chiede la grazia, con le firme degli amici Pietro di Picolin giu dice di Tor, Christoph von Colz, Gregorio di Picolin, Abele di Vich; ma la vedo va ed i figli non vogliono sapere di fare la pace con l’uccisore. Mancano altri par

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sprachwissenschaft
Jahr:
(1979)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 3. 1979
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Seite 219 von 268
Ort: San Martin de Tor
Verlag: Ist. Ladin Micurá de Rü
Umfang: 263 S. : Ill.
Sprache: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Anmerkungen: Agostinetti, Nino: ¬La¬ cacciata dei Grigioni da Padova / Nino Agostinetti, 1979</br> Arbeiten von Univ. Prof. Dr. H. Kuen über das Ladinische / Kuen, Heinrich, 1979</br> Craffonara, Lois: Vorromanische Elemente in der Gadertaler Toponomastik : (briefliche Mitteilung) / Lois Craffonara, 1979</br> Craffonara, Lois: Zur Palatalisierung von CA und GA in den Sellatälern / Lois Craffonara, 1979 Esser, Wilhelm Martin: Zum Themenkreis vom »Europäischen Helden« und seiner »Dämonin« : (mit Einbezug von einigen in ihrer eigentlichen Wesenheit bislang unerkannt gebliebenen Texten aus der Rätoromania und aus Italien) / Wilhelm Martin Esser, 1979</br> Garlato, Francesco: A proposito di identità etnica - Lettura della tradizione : comunicazione e messaggio, storicità e continuità / Francesco Garlato, 1979</br> Goebl, Hans: Glottonymie, Glottotomie und Schizoglossie : drei sprachpolitisch bedeutsame Begriffe / Hans Goebl, 1979</br> Heller, Karin: Richtungsbezeichnungen im Ladinischen des Gadertales / Karin Heller, 1979</br> Huber, Konrad: Baff! (REW 878) : tractatus logico-ethymologicus von den Arschbacken / Konrad Huber, 1979</br> Kuen, Heinrich: Rätoromanisches bei Oswald von Wolkenstein / Heinrich Kuen, 1979</br> Śliziński, Jerzy : August Lewald über die Ladiner Grödens / Jerzy Slizinski, 1979</br> Lunz, Reimo: Zur Vor- und Frühgeschichte von Abtei und Enneberg mit Ausblicken auf Gröden / Reimo Lunz, 1979</br> Messner, Dieter: Probleme rätoromanischer Neologismen / Dieter Messner, 1979</br> Richebuono, Giuseppe: ¬Die¬ Bevölkerung von Sëlva und Calfosch (Wolkenstein und Colfuschg) im Jahr 1762 / Josef Richebuono, 1979</br> Stefenelli, Arnulf: Zur Latinität des rätoromanischen Wortschatzes / Arnulf Stefenelli, 1979</br> Valentini, Erwin: ¬Il¬ motivo della patria nella poesia della Val Badia : aspetti di una letteratura periferica / Erwin Valentini, 1979</br> Zuccolo, Laura: Aquileia Romana-Friulana : una delle più importanti sedi antiche nell'intaglio delle pietre dure / Laura Zuccolo, 1979
Schlagwort: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Signatur: D II Z 1.092/3(1979) ; II Z 1.092/3(1979)
Intern-ID: 329272
o meno come nel ’62. Qui troviamo: Giovanni Zattin (?), Pietro Botto, Pietro Maurizio, Silvestro Pani (?), Adriano Lumbaroni, Francesco Pomazzi (?), Giacomo Pozz e, a Villa Schiavonia, Pietro Maffei. Di questi, erano già stati censiti nel ’62 il pistore Pietro Maurizio e lo scaleter Pietro Maffei 4D. Il podestà di Montagnana, Sebastian Pizzamano, trasmetteva il 30 agosto 1766 la situazione locale: i grigioni presenti erano cinque, e cioè il già »schedato« scaleter Pietro Calegari e quattro suoi

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Kategorie:
Sprachwissenschaft
Jahr:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
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Seite 22 von 90
Autor: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Ort: Trento
Verlag: Marietti
Umfang: 85 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Schlagwort: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Signatur: II 89.165
Intern-ID: 165420
proprio in quest’anno 1271. E si spiega anche dalle circostanze. Egnone pressato dall' instancabile Mainando gli dovette cedere il castello dì s. Pietro, che Adeìpreto del fu Vaia di Mezo aveva avuto in possesso dal Principe di Trento. Il documento relativo è riportato nella dotta opera di Fran cesco de Filos ( Discorsi sopra qualche punto della Storia Trentina, Rovereto, 1839, p. 32 e seg.). Vi è detto che Wolfeìino viene in vestito, in assenza di Mainando, del castello di s. Pietro in Mete

). Da ciò risulta che Mainardo non otteneva che il puro castello ed i feudi della estinta famiglia di Àdelperio, non la giurisdizione estesa a tutta la pieve di Mezo. Ma il Filos prende errore (p. 33), quando crede che Gennaro, priore della chiesa di santa Maria Coronata, che era uno dei testimoni all' infeudazione, sia stato il priore della chiesa di Mezocorona, e quando attribuisce il plebatus di Metz a Mezo* lombardo, il cui titolare parocchiale dice sia stato s. Pietro, e quello di Mezotedesco santa

Maria Coronata, stabilendo così già nel 1271 due parecchie a Mezo.' Basati su questa interpretazione seguirono il Filos il D.r G- De Vigili (Ardi, Treni. Vili, I, p. 76), il prof, Carlo Nicola De Vigili nella sua pubblicazione intorno alla nuova chiesa di Mezolombardo (Memorie storiche ecc. Mi- vise fra le due popolazioni, non serve di Mez Corona e di Mez s. Pietro, (aggiungeremo quelle sulla sinistra del Nós, perchè altrimenti esso do veva allora scorrere fra questo e La Nave, come ai presente

) le prime furono da Egnone infeudate alla vicinia di Mezo di ' Corona sotto il quale giacevano e ne sono noti i confini, le altre superiori restarono senza vin colo fendale a Mez di s, Pietro, dalla cui chiesa il paese prese 1’ aggettivo di denominazione (Thunn), Si dice superiori, poiché le inferiori rimasero ancora a quelli di Grumo, che formò anche dipoi parte del comune di Mezocorona, ed a quei de La Nave.

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Kategorie:
Sprachwissenschaft
Jahr:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
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Seite 83 von 90
Autor: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Ort: Trento
Verlag: Marietti
Umfang: 85 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Schlagwort: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Signatur: II 89.165
Intern-ID: 165420
della moderna Rocchetta. Wolcmaro di Burgstall ed i suoi discen denti gli Sporo non ebbero però in Mezolombardo mai piena giurisdi zione civile e criminale, che fu sempre del Principe Vescovo e del Comune di Trento. Wolcmaro ottenne, oltre altri possessi, il castello di s. Pietro con giurisdizione ristretta allo stesso ed alle sue adia cenze, come lo ebbe Mainando dal vescovo Egnone. E facile il capire che i castellani (gli Sporo dunque) le allargarono quà e là, per cui la giurisdizione divenne

mista (anche il Tovazzi lo dice nel Par occhiale). Questo si deduce da un ristretto di docu mento citato dall’Alberti {Ann. p. 431 e Misceli. VI, 174) .ove narra che nel 1517 il P. V. Bernardo desio ebbe con Simone di Sporo e coi suoi fratelli una controversia circa la giurisdizione feudale su alcune case e su alcuni uomini nella villa di Mezo s. Pietro. Il Repertorio dell’Archivio vescovile ci reca a propo sito più. dettagliate notizie benché in regesto {Rcp. cit. 35,8)'; ri porta che i delegati

vescovili (sempre nel 1517), fra cui Antonio Gli li di Queta, ed i Signori di Sporo fecero un amichevole com ponimento, che determinò i confini della giurisdizione vesco vile da quella degli Sporo, ai quali spettava solo la giurisdizione civile e criminale sul dosso boschivo detto d Castelaz , in te desco Purgstol (... Germanice Purgstol in quo aliàs fuit castrum), ove era stato un antico castello (certo quello di s. Pietro) con determinati certi confini, poi su una casa a Canchul detta casa de Belli

in Mezo s. Pietro. Gli Sporo ebbero in Mezolombardo anche la regolaneria maggiore. Nel 1565 Ferdinando barone di Sporo scrive ai luogo- tenenti di Trento che egli non dava a Romedio de Vigili, eletto regolano di Medio s. Pietro, il suo assenso perchè non eletto da lui, come ne aveva il diritto {Rep. 98,22). Nel 1598 sentenzia il

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Kategorie:
Pädagogik, Unterricht , Sprachwissenschaft
Jahr:
1830
Elementi della lingua italiana : ad uso delle scuole normali
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Seite 88 von 102
Autor: Soave, Francesco / di Francesco Soave
Ort: Roveredo
Verlag: Marchesani
Umfang: 100 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Italienisch ; s.Grammatik ; f.Schulbuch
Signatur: 0821
Intern-ID: 517785
SEZIONE SECONDA. DEL REGGIMENTO. C A. P O I. Bel Reggimento de Nomi* J[ Nomi o sono "retti dai Verti, o dalla altre parti del discorso, „ I Verbi poi o son transitivi o intransitivi. Ari coio !.. Bèi Nomi retti da Verbi Intransitivi. I Verbi intransitivi, altri sono assoluti , ed altri telativi. Intransitivi assoluti son quelli, ì quali contengono un attributo, «he'riguarda il solo soggetto della propo sizione , e non si riferisce a nessun' altra cosa, come Pietro vive, o è vivente

. - * ■ « hs tran sitivi relativi son quelli, ì quali nel Sogget*. lo della proposizione indicai)" un attributo che si rife risce a qualche altra cosa come Pietro ubbidisce al Pa dre , cioè è ubbidiente al Patire. Intransitivi Assoluti» Gl 1 Intransitivi assoluti, quando sono della prima § . o della seconda persona,spesse volte formano un» pro posizione da se soli, senza che nemmeno il Soggetto aia espresso: così vico è una proposizione compiuta, perchè è lo stesso, come io sono vivente. Quando però sono

di terza persona, il Soggetto •i deve esprimere, coinè Pietro vìve ; eccetto che aper tamente si iottintenda, come se alcun domandassi fg Piflro viva, nel q Ua l cado basterà rispondere viva.

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sprachwissenschaft
Jahr:
(1987)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 11. 1987
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Seite 184 von 268
Ort: San Martin de Tor
Verlag: Ist. Ladin Micurá de Rü
Umfang: 264 S. : Ill., Kt.
Sprache: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Anmerkungen: Arbeitsbericht 2 zum Ald I = Relazione di lavoro 2 per l'ALD I / Tino Szekely ..., 1987</br> Goebl, Hans: Drei ältere kartographische Zeugnisse zum Dolomitenladinischen : (J. V. Häufler 1846, H. Kiepert 1848 und C. Freiherr von Czoernig 1856) / Hans Goebl, 1987</br> Gsell, Otto: ¬Ein¬ rezenter Sprachwandel im Ladinischen: Entstehung und Ausbreitung der dativischen Pronominalform ti im Gadertalisch-Grödnischen / Otto Gsell, 1987</br> Kattenbusch, Dieter: (Räto-)Romanisch im Vinschgau zu Anfang des 19. Jahrhunderts? : eine Handschrift aus dem Jahre 1807 / Dieter Kattenbusch, 1987</br> Munarini, Giuseppe: Breve quadro della letteratura ladina del Comelico / Giuseppe Munarini, 1987</br> Palla, Luciana: Vicende di profughi nelle valli ladine dolomitiche : (1914 - 1918) / Luciana Palla, 1987</br> Richebuono, Giuseppe: ¬Il¬ confine politico della Ladinia con il Veneto alla fine del 1700 / Josef Richebuono, 1987</br> Trapp, Eugen: Johann Dominik Mahlknecht : 1793 - 1876 ; ein ladinischer Bildhauer in Frankreich / Eugen Trapp, 1987
Schlagwort: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Signatur: II Z 1.092/11(1987)
Intern-ID: 355096
Pietro Alverà Cronaca di Ampezzo nel Tirolo dagli antichi tempi fino al XX secolo * Prefazione di Pietro Zovatto * Cooperativa Cortina 1985 Christian Caminada GRAUBÜNDEN DIE VERZAUBERTEN TÄLER Die urgeschichtlichen Kulte und Bräuche im alten Rätien * Reprint Desertina Disentis 1986

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Kategorie:
Sprachwissenschaft
Jahr:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
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Seite 34 von 90
Autor: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Ort: Trento
Verlag: Marietti
Umfang: 85 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Schlagwort: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Signatur: II 89.165
Intern-ID: 165420
L’ anno -successivo (1307) Corrado del fn Sicherio di Mezo Corona costituì nella villa di Mezo Corona alla presenza di Caldeo Maletoro (sellaio?) dì Mezo s. Pietro e di Mazono di Mezo Co rona, suo procuratore il sig. Odorino giudice per rinunziare tutta la decima ed il diritto di decimare, che ebbe ed ottenne nelle per tinenze di Mezo Corona, nelle mani dei vescovo Bartolomeo a ciò ne investisse per sè ed eredi il nob. Arnoldo del fu Arnoldo fu Otone di Mezo, cioè il figlio di quell’Arnoldo che

ebbe la do nazione nel 1288 (Rep. 58,36). Una simile delegazione fa nello stesso anno 1307 il nob. Cifrido di Livo per i suoi diritti di de cima in Mezo, Corzono (?) e Nano in favore dello stesso Arnoldo (Rep. 59,81). I documenti ci portano al 1325; sono nominati molti Si gnori di Mezo Corona cui si dà il nome dì Màio e di Metz (Rep, 61,62) ed anche di Meas (Zeìtschrift ultim. cit.) Quivi si dice ancora che Gralante di Mecz, che è il suddetto signore di castel s. Pietro di Mezo, conferì

in testamento un maso sito in Per meino al monastero dì s. Michele, donazione che fu confermata dal duca Enrico, ex-re di Boemia. L’ anno dopo troviamo che a Mezo s. Pietro, che anche un po’ alla volta mantiene il suo nome costante, il vicario vescovile Corrado investe Antonio di Mezo s. Pietro d’ un piodio di terra nelle pertinenze di detta villa di Mezo al luogo, dove si dice “ alia giara „ (Rep. 64,45). Nel 1328 Utone di Utone di Metsio (della casa feudale di Mezo Corona) comparisce davanti al vescovo

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Kategorie:
Sprachwissenschaft
Jahr:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
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Seite 43 von 90
Autor: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Ort: Trento
Verlag: Marietti
Umfang: 85 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Schlagwort: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Signatur: II 89.165
Intern-ID: 165420
DI MEZ0C0U0NA 3U rate, vale a dire : questa sotto alla dipendenza del duca Giovanni, quella sotto il P. Vescovo. Il Panelli non si esprime in questo riguardo; il Tovazzi, nel Parocchiale, intende la giurisdizione di Mezo s. Pietro, che trovò, aggiunge, altrove restituita al Vescovo nel 1303 (il che sarà più probabilmente nel 1305, cioè all’epoca della pacifica zione del vescovo Bartolomeo col Conte di Piroio, da noi già riportata). Il Eiios, che pur riporta il documento, ritiene, che Gio vanni

di Carinzia restituì al Vescovo “ Mezzolombardo, che anche in questo antico documento è chiamato Metz „ (Op. cit p. 37), ed aggiunge: “con questo smembramento Mezza Corona mutò Principe, leggi e lingua, divenne tedesco, mentre Mezzo San Pietro rimase alla Chiesa di Trento, e conservando Principe, leggi e lingua di prima, rimase italiano. „ Lo smembramento ebbe luogo prima, come abbiamo ve duto, e precisamente per opera di M ain ardo II, e le due giu risdizioni erano divise secondo i documenti esaminati

di sopra, anche nel 1306, 1333 e nel 1337. Che sia stato spogliato il vescovo Nicolò della giurisdizione di Mezo s. Pietro dopo il 1337 ? Non ci pare probabile, perchè le relazioni fra lui e Giovanni di Lussemburgo, conte del Piroio, furono sempre ec cellenti. Piuttosto crediamo che il Vescovo, e lo si dice nel do cumento, abbia fatto insistenze presso Giovanni, dal quale viene chiamato suo speciale amico, a fine di ottenere di ritorno la giu risdizione di Mezo Corona, che era stata occupata ingiusta

possesso di detta giurisdizione il Vescovo. I personaggi poi citati in quest’ ul timo documento sono di Mezo Corona, nè essi avevano a che fare in Mezo s. Pietro, ove il Vescovo era in pacifico possesso della giu risdizione sin dal 1305, ed anche due anni prima, cioè nel 1337.

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sprachwissenschaft
Jahr:
(1978)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 2. 1978
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Seite 104 von 204
Ort: San Martin de Tor
Verlag: Ist. Ladin Micurá de Rü
Umfang: 199 S. : Ill., Kt., Noten
Sprache: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Anmerkungen: Carl von Czoernig, studioso del Friuli / Camillo Medeot ; Giorgio Faggin, 1978</br> Decurtins, Alexi: 40 Jahre Rätoromanisch als vierte Landessprache : eine Besinnung / von Alexi Decurtins, 1978</br> Dorsch, Helga: ¬La¬ scassada busarada ... - ein abteiisches Gelegenheitsgedicht aus dem vergangenen Jahrhundert / Helga Dorsch-Craffonara, 1978</br> Fontana, Josef: ¬Der¬ Enneberger Schulstreit / Josef Fontana, 1978</br> Garlato, Francesco: ¬Il¬ senso dell'identità etnica / Francesco Garlato, 1978</br> Goebl, Hans: ¬Ein¬ Sprach- und Sachatlas des Zentralrätoromanischen (ALD) / Hans Goebl, 1978</br> Kuen, Heinrich: ¬Der¬ Einfluß des Deutschen auf das Rätoromanische / Heinrich Kuen, 1978</br> Kuen, Heinrich: ¬Die¬ ladinischen Farbwörter / Heinrich Kuen, 1978</br> Śliziński, Jerzy : ¬Die¬ Darstellung der Ladiner in polnischen Enzyklopädien des XIX und XX. Jahrhunderts / Jerzy Slizinski, 1978</br> Lunelli, Clemente: ¬Il¬ musicista Giovanni Battista Runcher : (1714 - 1791) / Clemente Lunelli, 1978</br> Moroder, Edgar: Franz Moroder zu Lenert : (1847 - 1920) ; Handelsmann, Altbürgermeister, Heimatkundler / Edgar Moroder, 1978</br> Nazzi Matalon, Žuan : Prejeris furlanis / Žuan Nazzi Matalon, 1978</br> Richebuono, Giuseppe: ¬Le¬ mone da Colfosch te dificoltês / Ojep Richebuono, 1978</br> Sobiela-Caanitz, Guiu: ¬Il¬ Rumantsch ed otras linguas romanas periclitadas / Guiu Sobiela-Caanitz, 1978
Schlagwort: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Signatur: D II Z 1.092/2(1978) ; II Z 1.092/2(1978)
Intern-ID: 329269
in S. Pietro a Trento per le feste di S. Simo- ne. Il »Ristretto dei Foglietti Universali« di Trento del 22 maggio descrive le feste del 13. La mat tina »fu prodotta una nuova Composizione di questo Sig. Maestro di Cappella, la qual’ebbe un ottimo successo attese le varie voci, e suoni tanto degli Esteri, come de' Terrieri Dilettanti, che a meraviglia si distinsero«. 1767 maggio 10: Viene eseguita, sempre in S. Pietro, una sua messa. Lo riferisce lo stesso giornale del 12 maggio: »La mattina dal nostro Sig

. Maestro di cappella fu prodotta con iscielta musica una distinta Messa«. 1775 maggio: Sono eseguite tre messe di G. B. Runcher, in S. Pietro. Il decano Sigismondo Manci nel suo »Diario« il 24 aprile 1775 scrive: »Siccome si fa la festa di S. Simone per esser il terzo secolo con tutta solenità e mille pitoccherie sendo le elemosine ubertose, ed aver ricevuto 100 fiorini dal Magistrato, si pose in capo il Salveti di voler che il maestro dei suoi figli Marinelli produca una sua messa a pregiudizio del

Roncher Maestro di Capella col quale già avanti 15 giorni aveva fatto l’accordo per tutte tre, per ottenerlo fece delle mosse ma non lo potè dimovere dall'impegno centrato« 41 ). Le feste sono descritte nel »Diario« del padre Angelo Maria Zatelli, al 7 maggio, e così scrive delle esecuzioni delle tre messe in S. Pietro: »Vi furono tre Orchestre con varj musici di Bolgiano, e di Verona. Nel suono si segnalarono, ma nel Canto non vi fu rarità« 42 ). 40) Fonte, v. nota I I. S. H. Hansell identifica

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer , Sprachwissenschaft
Jahr:
(1994)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 16. 1992
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Seite 90 von 264
Ort: San Martin de Tor
Verlag: Ist. Ladin Micurá de Rü
Umfang: 260 S. : Ill., Kt.
Sprache: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Anmerkungen: Derungs-Brücker, Heidi: ¬Die¬ Bündner Romanen und die Irredenta-Bewegung / Heidi Derungs. - 1994<br /> Gsell, Otto: Beiträge und Materialien zur Etymologie des Dolomitenladinischen (T - Z) / Otto Gsell. - 1994<br />Innerhofer, Herbert Theobald: ¬Il¬ prevosto di Novacella Leopoldo de Zanna : (1721 - 1787) / Herbert Theobald Innerhofer ; Giuseppe Richebuono. - 1994<br />Kattenbusch, Dieter: ¬Der¬ Ladinerverein in Innsbruck : (1905/1912 bis 1915) / Dieter Kattenbusch. - 1994<br />Rizzi, Giovanni: ¬Un¬ sito mesolitico a Passo Campolongo (Livinallongo del Col di Lana, Prov. di Belluno) / Giovanni Rizzi ; Umberto Tecchiati. - 1994<br />Schwindl, Rudolf: ¬Die¬ Eisenbergwerke und die Eisenhüttenwerke des Bischofs von Brixen in Buchenstein und im Gadertal / Rudolf Schwindl. - 1994<br />Stolzenburg, Andreas: ¬Die¬ Geburt Mariens und der Ungläubige Thomas in der Kirche Santa Maria delle Grazie in Monterone : zwei Gemälde Bernardin Picellers in Perugia / Andreas Stolzenburg. - 1994<br />Tecchiati, Umberto: Nuove ricerche sul popolamento preistorico e protostorico di Val Badia e Val Gardena / Umberto Tecchiati. - 1994<br /> Tekavcic, Pavao: ¬Gli¬ idiomi retoromanzi nella enciclopedia Limbilor Romanice / Pavao Tekavcic. – 1994<br />Trapp, Eugen: ¬Der¬ Verlust der Illusion : Matthäus Günthers Deckenfresken in der Pfarrkirche von Badia/Abtei / Eugen Trapp. - 1994
Schlagwort: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Signatur: II Z 1.092/16(1992)
Intern-ID: 327691
Aggiunta del traduttore sulla famiglia de Zanna Sui documenti di Ampezzo (oggi Comune di Cortina d' Ampezzo) appare per la prima volta nel 1472 una “donna Zanna” (- Giovanna); allora ’’donna” significava una vedova con figli minori, capofamiglia. Secondo una copia posteriore Pietro de Zanna sarebbe stato nobilitato nel 1559 per meriti non specificati, acquistati al servizio dell' imperatore (a Vienna?). Effettivamente un altro Pietro de Zanna viene detto “nobilis vir” nel suo diploma di laurea

in legge, conferitogli a Padova nel 1662. Famoso divenne in Ampezzo Giovanni Maria de Zanna (nipote del citato dott. Pietro), anche lui giurisperito e notaio (si conservano un volume delle sue “imbreviature”, di 687 atti pubblici, e vari altri incartamenti). Con motivazione generica “per le sue doti insigni” egli ottenne dall' imperatore Leopoldo I per sè e per i suoi discendenti la conferma della nobiltà, con diploma (conservato in originale) del 3 gennaio 1692, col titolo “di Santa Trinità e Pietra

, e con delibera del 18 agosto 1696 gli intimò di sospendere i lavori della cinta. Zanmaria de Zanna dovette piegarsi e persino togliere dalla chiesa il “suo" banco speciale, fattosi fare per distinguersi dagli altri. Suo fratello Pietro de Zanna si fece sacerdote e divenne segretario e vicario generale del vescovo di Belluno Berlandis e poi arciprete di Castion, presso Belluno. Per suo interessamento una delle torrette della cinta fu trasformata in campanile di una cappella della SS. Trinità, eretta

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Bücher
Kategorie:
Sprachwissenschaft
Jahr:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
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Seite 54 von 90
Autor: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Ort: Trento
Verlag: Marietti
Umfang: 85 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Schlagwort: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Signatur: II 89.165
Intern-ID: 165420
questo importantissimo privilegio, confermato come si è detto, anche nel 1447, con che ad esso fu assicurato il monopolio del commercio fra la Valle di Non, in massima parte dipendente dal governo dei Vescovi, e la capitale del Principato. È detto, nella prima-infeudazione del 1424 di Alessandro, che Grumo era pieve di Mccìo. Non v’ ha dubbio che era sempre la antica pieve eli Mezo o Mezo Corona. In altri documenti di questo secolo XV è detto più volte che Mezo s. Pietro è giuris dizione

e distretto di Trento, e poi chiaramente, pieve di s. Maria del castello Mezo Corona (v. anche Archivio cit. p. 77). * Coloro che di queste cose si occuparono, scrivono che la parecchia di Mezo s- Pietro decadde talmente per queste de vastazioni che fu ridotta a curazia (De Vigili Mem. stor. cit. p. 10; così la Gronichetta Eccles. p. 9), malgrado che Tovazzi e Bonelli non abbiano mai ritrovato una parecchia colà prima del se colo XVII. Anche recentemente ( Archivio cit.) scrive il D.r Giusto De Vigili

non ci riguardano che indirettamente, diremo ancor per incidenza che il campanile, che sovrasta maestoso e snello il colle e la chiesa di s. Pietro a Mezolombardo, fu costrutto nel 1425 da due maestri di Como, come da relativa iscrizione ; è strano e mal si combina, almeno secondo le idee dei nostri tempi, che si abbia costruita tal fabbrica in un tempo nel quale lamentavano tanta miseria e penuria. Il corso delle notizie ci trasporta all' antico castello della Corona il quale, come il paese

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