Ortles, Adamello, Brenta, Baldo e Adiacenze.- (Da rifugio a rifugio ; 3)
), S. Nicolò (m. 1319) e, km. 4, S. António (m. 1339, ore 1), capoluogo del comune di Valfurva, allo sbocco della V. dello Zebrù.. Si varca il ponte sul T. Zebrù e, lasciata a destra la strada per il Passo di Gàvia (v. N.° 356), si prende a sinistra la carrettabile in cattivo stato che' rag giunge, con ripide svolte, S. Gottardo (m. 1381), Pradóccio (m. 1680) e Ponte di Pecenàccia (ore 1.30 -2.30). Si varca il torr., addentrandosi nella valle profonda, stretta, selvaggia, chiusa fra l'erte nevose del
M. Confinale e le pareti scoscese e franose del M. Cristallo. La strada (in parte franata) ripassa più volte il T. Zebrù, guadagnando lentamente quota, toccando Bàite dello Zebrù (m. 1852), Bàite di Pecetto (m. 1925) e Bàite di Campo (m. 1970). Si continua quasi pianeggiando sulla sinistra del torrente e si arriva, varcato il Rio Mare che scende a NE, alla Bàita del Pastore (m. 2159; ore 1.30-4), dove termina la carreggiabile. Di qui, lasciato a destra il sentiero che* s'ad dentra dolcemente verso