1000 anni Lana : libro commemorativo ; Lana 990 - 1990
L a seconda parte degli anm trenta fu caratterizzata anche dall’inizio della produzione dello stabilimento Monte- catim di Simgo, fabbnca che dopo varie trasformazioni e ancora in attivitä, at- tualmente di propnetä della Dynamit Nobel (DNS). Alla Montecatim trovarono lavoro, ne- gli anni '35 e seguenti, molti operai prove- nienti, ancora una volta, dal Veneto e dal Trentmo. All’imzio alloggiavano nei dormi- ton della fabbrica. Poi, nel volgere di qual- che anno, riuscirono a trovare anche
alloggio per la loro famiglia, o nelle case apposita- mente costruite dalla ditta a Simgo o nei pae- si limitrofi. Diversi di loro si stabilirono anche a Lana. Ricordiamo ad esempio Vittono e Gaetano Marchetti ed Angelo Martini; tutti operai che per recarsi al lavoro erano co- stretti a fare quotidianamente la spola tra La na e Simgo in bicicletta. Un’altra attivitä che occupö molti lavora- ton di lingua italiana a Lana, ma in un perio- do di gran lunga successivo, fu la centrale elettrica Enel che
sorge aH’imzio della stra- da del Passo Palade. L’mizio dei lavori per la sua costruzione risale al 1950, ll “via" al le macchme ed alle turbine venne dato nel 1953. In quegli anm furono costruite anche le case per i dipendenti Enel, case nelle qua- li negli anm si sono susseguite decme di fa- miglie italiane. Negli uffici pubblici, nei carabmieri, nell’Anas e nelle aziende produttrici di mar- mellate e confetture trovarono impiego gli altn lavoraton italiani saliti a Lana. Dopo gli sbandamenti
causati dalla caduta del fasci- smo e dalla guerra vi fu un periodo di asse- stamento non privo di qualche difficoltä per ll gruppo italiano. Le due lmee tramviarie vennero trasformate in autolinee, alcune fab- bnche, tra cui la Cartoni, cessarono l’attivi- tä, altre, come la Menz e Gasser, si trasfenro- no altrove. Una dimmuzione netta, dunque, dei posti di lavoro che costrmse molte fami- glie italiane a trasferirsi in altre localitä. Per questi motivi, sia pure con una certa gradua- litä
, la consistenza del gruppo italiano si e ri- dotta, passando dal migliaio di persone dell’ immediato “dopo-opzioni" alle circa 600-700 persone di oggi. Nel 1947 il vescovo della diocesi mons. Oreste Rauzi (allora Lana faceva parte del la diocesi di Trento) venne a Lana in visita Pastorale. In quell’occasione due dei mae- stri di lingua italiana, Ada Pasquazzo e Re- mo Vismtamer, parlarono al presule facendo presente che sarebbe stato bene che per una miglior vita spirituale del migliaio di cit- tadmi di lmgua