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Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Seite 94 von 109
Autor: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Ort: Rovereto
Verlag: Grigoletti
Umfang: 104 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Schlagwort: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Signatur: II 7.075
Intern-ID: 204191
C. rOSTINGICR — il CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO (299) 93 All’epoca del Mattioli, la biblioteca era ancora in disor dine ; si sperava però di ben presto regolarla. Come già si disse fu iniziata dai vescovi Giovanni di Hinderbach ed Udal- rico di Frundsberg : il desio aumentò poi la raccolta, com perando nei suoi viaggi libri e manoscritti rari, e commetten done direttamente per la libreria. Pare che il Cardinale abbia comperata anche la biblioteca di Cuspiniano, o che per lo meno trattasse della

compera col figliuolo di lui, come si legge nell’Italia sacra deirUghelU T. V: p. 644 i). Nell’appendice al IV, 0 volume dei Monumenta del Bandii è pubblicato un ca talogo compilato dal Canonico Gentilotti 2 ) nel quale sono registrati i manoscritti e le opere più rare e preziose della libreria clesiana, di cui ci piace riportarne alcune : Undici codici membranacei in foglio che contengono i do cumenti autentici dei Vescovi trentini da Bartolameo Quirini al desio a ). Un bel codice in foglio : Missae

ad Ctesiutn epistola didici, in qua scribit, predio mille et ducentùruni aureorum indicari, ncque id suo judìcio majore quatti decebal aest intuì ione. Epistola data Vienna e Àustriae A rmo 4530. » a ) Gentilotti Benedetto, Canonico della Cattedrale di Trento, bibliotecario della Biblioteca imperiale di Vienna, morì ai 20 di Set tembre 1725. Y. Ambrosi, Scrittori ed Artisti trentini, p. 87 e 91. *) Questi undici volumi sono i primi dei 42 della raccolta dei libri d* * investitura del Vescovato di Trento

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Kunst, Archäologie
Jahr:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Seite 52 von 109
Autor: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Ort: Rovereto
Verlag: Grigoletti
Umfang: 104 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Schlagwort: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Signatur: II 7.075
Intern-ID: 204191
rnsTiNf ;kh — ir, fwsTi-xi.o m-'i. m;ox eoxsmi.io (~n7) 51 di tutto il Castello, come narrano >' Ippoliti, il Ma nei ed il Tovazzi. L’abitazione dei vescovi, situata in palazzo al primo piano coll’accesso dal cortile dei leoni, essendo occupata dall’inter detto vescovo Domenico Antonio, il coadiutore prese' stanza nel secondo piano del lato prospettante il giardino, nelle sale delta libreria fondata dal desio. Non si sa se la spartizione della gran sala adorna di affreschi e di un magnifico

, li fece poi ordinare. Morto il vecchio vescovo Domenico Antonio, il quale mentre era in vita aveva una rendita annua di fior, 600, Francesco Felice rimase nella sua abitazione sopra il giardino, moderna mente addobbata, e così fece pure il suo successore, sicché il Tovazzi narrando la morte del Vescovo Cristoforo Sizzo av venuta ai 16 Marzo del 1776 poteva ormai dire de\Y Appar tamento solito dei vescovi sopra il giardino. Nel 1759 viene a Trento la Principessa Elisabetta di Parma, ed il Vescovo

Francesco Felice imprende ad allestire conve nientemente il Castello pel ricevimento. Gli inevitabili abbel- ') La sottile parete clic divideva in due parti eguali la libreria, venne demolita nel 1884, e si ridonò per tal modo alla sala l' antica stia integrità. La demolizione sì fece per riguardi sanitari, essendo scoppiato il tifo fra ! soldati di fanteria del 59° Reggimento. In quél- rincontro si scrostò la calce dalle pareti della maggior parte delle stanze sopra la loggia e. nel secondo piano verso

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Kunst, Archäologie
Jahr:
1896
¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
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Seite 13 von 123
Autor: Carducci, Giosuè [Mitarb.] / con versi di Giosuè Carducci
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: V, 106 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient
Signatur: III A-21.499
Intern-ID: 96076
L’ARTE MONUMENTALE A TRENTO eli’ era alla scuola del Sansovino, egli potesse produrre capolavori quali il bassorilievo nel palazzo degli Arnaldi in Vicenza e le figure dei quattro Fiumi nella Libreria vec chia di San Marco. Da questa scuola trentina sarebbe uscito fra i primi quel France sco di maestro Sardo da Trento, che lavorò in Verona sul cominciare del quattrocen to; e poi Girolamo da Trento, del quale il nostro museo possiede una tavola assai pregiata, c Antonio Fantucci, lodato incisore

, e il mosaicista Leopoldo dal Pozzo, e il Dosso treniino, — come lo dice il Mattioli — che è forse quello che dipinse in San Fermo e Rustico a Verona, e i Vicentini, e la pittrice Fede Galizia, che diciottenne fece il bel ritratto di Paolo Meriggia conservato con un’ altra tela di lei nell’Ambrosiana di Milano; c giù e giù tanti altri pittori, incisori, scultori, senza dire dei molti che nati in Trento o nelle valli circostanti, fiorirono altrove.,- V’ebbe dunque nel nostro passato e gusto del bello e culto

privati, per esempio, possedettero quadri, per lo più ritratti, del nostro Lampi, chiamato da ta- - luno il Vati Dyk del suo tempo, buon numero dei quali, scampati alle vicissitudini dei ripostigli e delle soffitte, fan fede di quello che troviamo detto intorno all’ attività del pittore anannicsc, durante le sue varie dimore in Trento! ( 3 ) Ma, mi sia permessa un’ osservazione. Se allora ogni cospicua famiglia trentina volle avere dei ritratti da lui dipinti, — pei quali non è senza opportunità

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Kunst, Archäologie
Jahr:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Seite 12 von 109
Autor: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Ort: Rovereto
Verlag: Grigoletti
Umfang: 104 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Schlagwort: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Signatur: II 7.075
Intern-ID: 204191
e. POSTINO KR — IL CASTELLO J)RL BUON CONSIGLIO (217) 11 Bibliografia, Nelle opere degli scrittori dei secoli XVI, XVII e XVili, che trattano della storia del principato di Trento, trovansi co piose notizie riguardanti il Castello. Primo fra tutti è il D.r Pietro Andrea Mattioli, botanico e medico sanese che fece una descrizione minuziosa del Castello, la quale però per l’am mirazione soverchia da cui 1' autore era compreso, riuscì al quanto esagerata. È scritta in ottava rima e fu stampata dal

Marcolini in Venezia sotto il titolo : // Magno Palazzo dei Car dinal di Trento, i) Pur troppo di quest’opera non restano che due soli esemplari custoditi 1’ uno a Venezia, l'altro a Parigi. Nel 1858 Tomaso Gar, bibliotecarico civico di Trento ne curò una ristampa dal Monauni in Trento, abbreviando l’ampollosa introduzione dell’originale. Anche questa nuova edizione è or mai esaurita. Merita poi menzione il vecchio maestro di scuola in Trento Magister Johanes Pyrrhus Pincius di Mantova, che nell’anno

1546 scrisse il suo Cronicon Tridentinum, che è la storia dei Vescovi di Trento, fino ai suoi tempi. * 2 3 ) Verso la fine del secolo XVI venne il sassone Lorenzo Schrader a visitare la nostra sede vescovile già dovunque famosa per la esuberanza degli ornamenti e per la sua magnificenza. DÌ essa egli scrive nel suo libro: Menu mentori! m Itaìiae quae nostro saeculo a Chrìstianis posita sunt, libri quatuor. Heìm- stadii 1592: « Arx pulcherrima a Bernardo Clesio Cardinale ad ornamentum magis

et splendorem, quam ad tuendam urbem aedificata. » Per la cognizione del Castello servono assai le opere storiche del Prato , ;! ) éeWIppoIiti, *) del Manci, "') del ') Ambrosi Franorsoo •. Note biografiche, di P. A. Mattioli sanese e del suo soggiorno nel Trentino. — Tronto, Marietti, 1882. 2 ) Fu tradotta in italiano sotto il titolo: Annali, omero Croniche di Trento, e stampata in Trento nel 1648. 3 ) (nnochn'/o Prato (1045-1615) Historia triti enti nan ci vitati». Ms. ■*) Baldkssakiv Hippomti : Compendio

della storia del ducato trim tino sotto i re d’Italia, Longobardi, Franchi c Germani ; o: Compen dium rerum Tridenti ex archi vii.s (lesa in pi a rum. Ms. Sioismondo Manci: Annali di Trento fino al 1804. Ms.

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Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Seite 13 von 109
Autor: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Ort: Rovereto
Verlag: Grigoletti
Umfang: 104 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Schlagwort: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Signatur: II 7.075
Intern-ID: 204191
12 (218) C. POSTINGER — IL CASTELLO BEL BUON CONSIGLIO Mariani l ) e del minorità Benedetto Boneifi , 2 ) nonché le Miscel lanee raccolte in sette follanti dal Vescovo Francesco Felice degli Alberti (1758-1762) che contengono le copie di docu menti e di altri atti, tratte dall’antico Archivio vescovile. Un po’prima dell’occupazione francese venne a Trento il bolognese Francesco Bartoii che visitò pure il Castello. La descrizione de! suo viaggio data alle stampe nel 1780 col ti tolo : Le pitture

ed architetture della città di Trento e di pochi altri luoghi dei suo Principato t è interessante perchè ci dà una chiara idea della disposizione di ogni parte del Castello e perchè ci dimostra il periodo di decadenza cui ormai si andava incontro, li Bartoii è una delle ultime fonti donde si possa attingere prima della vandalica occupazione francese ; dopo di lui dobbiamo unicamente attenerci ai Diari! del Conte Gra- ziadei e del Pietrapiana che ci narrano con onesta sincerità gli avvenimenti dal 1796 al 1824

. La Biblioteca civica di Trento, che di buon grado si apre alle ricerche degli studiosi, possiede altri lavori di scrittori an tichi e moderni, che trattano del Castello e della città di Trento ; ma di massima importanza sono i documenti originali che ri guardano la fabbrica del palazzo, e gli inventari che fanno parte dell’antico Archivio vescovile, custodito ora nell'Archivio di Stato dell’ 1. R. Luogotenenza in Innsbruck, Avendo otte nuta la liberale licenza di esaminarli, ho potuto accennare in questo

lavoro a molte circostanze finora poco note. Le due vedute più antiche del Castello disegnate da Al berto Dtìrer (Durrero) si conservano nell' I. R. Biblioteca di Corte a Vienna (una si riproduce alla Tav. I), e rappresen tano il Castel vecchio con le loggia prospettanti la città. Fuor della cinta delle mura, dove oggi sta il bastione di mezzo, sorgeva in quel tempo una torre rotonda, robusta e bassa che fiancheggiava V ingresso al primo cortile. Un* altra veduta del *) Michelangelo Mariani ; Trento

con il sacro Concilio oc! altri notabili. — Trento, 1673, 1. voi. ') Bknkortto Bgnblli* Monumenta ccclcsìae indentiti ae. — Trento, 1760-1768, 4 voi, in 4,®

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Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1896
¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
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Seite 122 von 123
Autor: Carducci, Giosuè [Mitarb.] / con versi di Giosuè Carducci
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: V, 106 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient
Signatur: III A-21.499
Intern-ID: 96076
1(1 fi i.a rrr/n'RA conti il Arco, e do che più monta, a Sodegeno da Tito e ad Lzzclino eia K ornai io. iNon sara et-li il poeta i La cosa è possibile tanto piti che epici nobile ghibellino può benissimo essere poi andato nella imperiale Pisa e avervi presa stabile dimora. Con maggior sicurezza trovo però in Trento altri nomi noti alla storia delle lettere nostre, e proprio al tempo in cui è più probabile l’abbia visitata TAllighieri. Alludo agli anni 1304 —1307, in cui ne fu vescovo saggio

ed operoso il patrizio vene ziano Bartolomeo Guiditi dopo avere retto la diocesi di Castello nella sua patria e poi ondili di Xovara. 11 vescovo condusse allora seco a Trento molti ufficiali e parecchi suoi parenti, Ira i quali Andrea, cui fu affiliata con titolo di visconte la podesteria della città, Matteo e il Pievano Xieolò. Ma è questi il rimatore gentile die non senza garbo imitò le liriche di Dante e degli altri poeti dallo s/il uovo! Sentite: Un Spino è zittito elianti al core, ci quale si radona

una novella de una donna lauto adorna c Iella, che *n lei medesimi s' innamora Amore ; ncnJiò la v-jd-g de si ali valore. tùie revcirama o<ui'om dea far a quella, u mostra die Ideiate sia con ella, a uuisa e modo di dolce/e* .strofe . . . Con Bartolomeo e Xieolò è probabile sia stato allora a Trento anche Giovanni Ouirinì, altro e maggiore lirico imitatore di Dante, del quale ili conoscente e caldissimo ammiratore.A nelle era allora in Trento, notaio e scriba del vescovo, evi prese stabile dimora

, maestro Bongiovanni Bonandree da Bologna, che fu pur egli uno dei nostri antichi rimatori e ci lasciò un curioso libretto di regole del dittare in latino e in vol gare. :i Al Bonandree va principalmente attribuita la nuova redazione degli statuti di Trento ordinata dai Ouirinì. Può averla egli stesa in tedesco,. come pretendeva il signor Tomaschek? Xè il Ouirinì nè i suoi ufficiali comprendevano altre lingue die 1 ’ italiana e la latina. Basti dire che al banchetto per l’insediamento del Olii

ri ni essendosi pre sentato il signor Jacopo di Rouenburg, die per aver acquistato il castello di Segoirzano coi diritti ad esso spettanti pretendeva di servire il vescovo quale coppiere e di averne in compenso un vaso ti’argento, non comprendendosi le sue parole ci fu bisogno di un interprete. Che la visita di Dante alla valle dell'Adige e a Trento avesse luogo proprio in quelli anni, cioè tra il primo rifugio a Verona e la dimora sua in Lunigiana, molti indizi inducono a credere verosimile. 11 Ouirmi

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Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Seite 36 von 109
Autor: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Ort: Rovereto
Verlag: Grigoletti
Umfang: 104 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Schlagwort: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Signatur: II 7.075
Intern-ID: 204191
i . l'i i>tiN i• r.i; — u. > astki.i.u I»I-'.I. ui'un eu.NsKU.in successori non ismentirono la fiducia in essi riposta, restarono sempre fedeli alia causa ghibellina, accompagnarono l’Impera tore nei suoi viaggi a Roma, e ne ebbero in compenso mai sempre la grazia e la protezione imperiale. Nel 1220 il Vescovo Alberto III di Ravenstein accompagnò a Roma Federico II, lasciando intanto l’amministrazione temporale del vescovado, durante la sua assenza, all’avvocato della Chiesa di Trento, il Conte

Alberto III del Tirolo. Ben presto la benevolenza imperiale piegò, per i vescovi di Trento, alla peggio. Ritornato che fu Federico II dalla cro ciata nel 1228, si riaccesero le lotte con le città lombarde. All’Imperatore premeva che i valichi delle Alpi, tanto necessari per le calate dalla Germania, fossero aperti ed affidati ad una mano forte e fedele. Aldrighetto di Castel Campo in Giudicane, eletto Vescovo nei 1232, era uomo energico ed ancora devoto al partito imperiale, ma si temeva già che

la prossima ele zione avesse potuto dare un’altra piega alle convinzioni poli tiche del successore. Si veniva ormai formando una corrente contraria alla sovranità territoriale del Vescovo, certamente per gli influssi di Ezzelino da Romano, e forse anche del Conte del Tirolo che procurandosi di continuo infeudazioni nei vesco vadi di Bressanone e di Trento, era divenuto un potente dinasta, ed avvocato arrogante insieme anzicchè sommesso, dei Principi Vescovi. Cosi avvenne che Federico li nell’Aprile del

1236 nomina Governatore imperiale a Trento il Conte del Tirolo, ed ai 12 di Agosto di quell’ anno stesso nega al Vescovo in presenza dei fratelli Ezzelino ed Alberico da Romano e di Alberto Conte del Tirolo il diritto di infeudare, vendere o di mettere a pegno i beni del Principato, <) stacca il principato di Trento dall’Im pero germanico e lo incorpora con la Marca Trivigìana. Nel 1237 venne come giudice imperiale a Trento un tal Rolando, nel 1238 gli sussegui Lazzaro de Lucca, e nel 1239

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Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Seite 9 von 109
Autor: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Ort: Rovereto
Verlag: Grigoletti
Umfang: 104 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Schlagwort: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Signatur: II 7.075
Intern-ID: 204191
8 (214) C, POSTINOER — II- CASTELLO BEL BUON CONSIGLIO Quell’ombra di poter temporale che ancora restava si di leguò del tutto all’ingresso in Trento dì Napoleone I, nel Set tembre del 1796, dopo che l’ultimo dei Principi e Vescovi di Trento, Pietro Vigilio dei Conti di Thun, nella notte dei 20 Maggio di quell’anno, era fuggito a Passavia. I vincitori sban darono per la città e per il castello, nel quale si piantò il quartier generale francese: si penetrò in ogni canto dell’edificio mettendo

i Francesi; Trento cadeva così in potere or dell’una or dell’altra fazione, finché poi nel 1803 in appendice alla pace di Lune vii! e (1801), tutto il Vescovato venne secolarizzato ed incorporato alla Contea del Tirolo. 3 ) L’ archivio vescovile ri posto in 16 casse venne trasportato nel Luglio del 1803 a innsbruck. 4 ) La guerra fu indi ripresa, ma già nel Dicembre del 1805 si venne alla pace di Presburgo per la quale il Tirolo ') Le argenterie, proprietà del Vescovo, erano già state messe al sicuro

ai primi di Giugno del 1796 dalla Reggenza insediata du rante l’assenza del Vescovo. Tuttavia in Castello era ancor rimasta qualche suppellettile d*argento che ì Francesi assieme ad altri og getti di valore trasportarono a Verona. (Vedi Diario del Piotrapiana 3 Luglio e fi Settembre 1796. Ms. Biblioteca C. T.) -) Vi grande interesse per la storia di Trento durante le guerre francesi sono le Memorie storiche, o Cronaca della città di Trento dal 1796 al 1824 del O.tc Girolamo Grazi a, lei che fu Podestà

di Trento dal 1810 al 1812. 3 ) Convenzione tra l’ Imperatore Francesco I e la Repubblica francese del 6 Dicembre 1802. (Nota del Traduttore), '•) Per le ulteriori vicende dell' Archivio veggasi : Schonhcrr D.r Davide: Die Archi ve von Tyrol, nelle Mittheilungoo der k. k. Centralcommission, Vienna, Anno XI, 1885.

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Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Seite 35 von 109
Autor: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Ort: Rovereto
Verlag: Grigoletti
Umfang: 104 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Schlagwort: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Signatur: II 7.075
Intern-ID: 204191
34 (240) C. POSTINGER — ir, CASTELLO del buon consiglio dopo la regolazione dell’Adige venne a trovarsi sulla sponda sinistra, mentre ancora nel secolo scorso a ragione si poteva dire vicino al Doss Trento. Fin verso la metà del secolo XIII non vi è documento attendibile che accenni ad un Castello sulla riva sinistra del l’Adige; appena nel 1250 si ha una investitura con cui il podestà Sodegerio de Tito « tanquam Rector et Provìsor Epi- scopatus Tridenti, in Domo nova Domini Imperatoria

» investe d’un pezzo di terra il Magister et Physicus Spinello. <) Fabbrica del Castello del Buon Consiglio. Da un documento redatto quattro anni dopo, cioè ai 2 di Gennaio dei 1254, nel quale Sodegerio de Tito viene dalla città di Trento investito per sè ed eredi della casa nuova sul Dosso del Malconsiglio, -) si può argomentare che questa sia la domus nova Imperatoria ; tuttavia non è lecito di escludere ogni dubbio. Una sola cosa è certa, che cioè la casa di Sode gerio, descritta nella investitura

del 1254 come domus nova in ci vi tate Tridenti, in contratti S. Martini super Dossum po sila juxta murum civitatis, qui vocatur Dossus de Mai Consilio, è il Castello del Buon Consìglio. Per viemmeglio comprendere la personalità di Sodegerio de Tito, ed il suo titolo fastoso, mi sia lecito di scorrere suc cintamente la storia del Principato di Trento. L’Imperatore Corrado II, separata la Contea di Trento dalla Marca di Verona, l’aveva data al fedele e valoroso Udal- rico II Vescovo di Trento (1027

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Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1896
¬Il¬ Trentino a Dante Alighieri : ricordo dell'inaugurazione del monumento nazionale a Trento ; 11 ottobre 1896
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Seite 36 von 123
Autor: Carducci, Giosuè [Mitarb.] / con versi di Giosuè Carducci
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: V, 106 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Dante <Alighieri> ; s.Denkmal ; g.Trient
Signatur: III A-21.499
Intern-ID: 96076
NOTE. (1) Luigi Viardot, Les merveilles de la peìniure , Paris 1868, pagi 294 « Avec lui (Francesco Guardi) dans sa specialité étroite, mais charmante, 5’ est terminée la grande .écolc qu’ avait inauguròe Bellini et qu’ illustrèrent Giorgion, Titièn, Tintoret. Veronese, Sebasticn del Piombo. » (2) Vita di Alessandro Vittoria Scultore Trentino composta dal Conte Benedetto dei Giovanelli e rifusa e accresciuta da Tommaso Gar. Trento 1858. (3) Notizie Storiche intorno ai Pittori Lampi del Sac

. Luigi Rosati Prof, nell' i. r. Ginnasio di Trento. Estratto del Programma dell' i. r. Ginnasio di Trento alla fine dell'anno scol. 1892-93. (4) L' università di Padova contava dal 1441 fino alla metà del nostro secolo ventiquattro profes sori oriundi dal Trentino. Ve n' ebbero atta Sapienza di Pisa, alla Università di Pavia; Firenze conserva ì lavori anatomici del trentino Felice Fontana; i documenti Ietterarj nostri fornirebbero messe di nomi d’artefici delia penna, di eruditi, scienziati

, VI, f. 103. — Dal coro del Duomo si saliva, alla cappella di san Biagio per una scala che esiste tuttora. Quella di san Giovanni Battista era sotto 1’antica sagrestia. Ambedue queste'cappelle furono distrutte ora è-un secolo e più. Cf. Luigi Woezl, Alcune notizie intorno al Palazzo Pretorio in Trento. Archivio trentino, Anno IV. (6) L' effettiva unità di maniera nella costruzione del nostro Duomo, sebbene edificato inlerrotta- mente, a lunghi intervalli di tempo e con varietà di forme, fu in ispecie

osservata dal dotto critico d’ arte Henry Gally Knight, il quale vi scorge ima prova che gli architetti italiani conservarono lungamente 1’ uso dello stile rotondeggiante o lombardo. Cf. la sua opera The ecclésiastical architecture of Italy , li nr. XV, London, 1844. Cf. anche il Cipolla, Sui recenti restauri del Duomo di Trento , in Arte e Storia , Firenze, Ann. V, X. 16, pag. 114. ' (7) Cf. il Mothes, Die Bauknnst des Mittelalters in Italica t Jena, 1834. Questo critico d'. arte créde rinvenire

qualche impronta dell* arte germanica, non ostante il suo carattere lombardo, anche nella porta delia facciata; e però gli sembra che essa potrebbe appartenere alla stessa epoca, cioè alla prima metà del XI secolo. (8) G. Frapporti, Della Storia e della Condizione del Trentino nell'antico e nel medio evo, Tren to, Monauni, 1840, pag. 334. (9) Cf. il Toneatti, Saggio d illustrazione del Duomo di Trento . (10) Le arti del disegno in Italia, parte II. Medioevo, nell 'Italia del Dott. F. Vallardi pag. 283

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Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Seite 40 von 109
Autor: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Ort: Rovereto
Verlag: Grigoletti
Umfang: 104 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Schlagwort: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Signatur: II 7.075
Intern-ID: 204191
c. posTingur — 11 castello pel fi don consìglio (24 d) 39 di questi due scrittori. Si è già prima accennato a quello che fece Giovanni de Hinderbach per abbellirlo. II Palazzo desiano. Come lo dice il nome, è sorto per opera del Principe Ve scovo e Cardinale Bernardo 11 desio, uomo geniale ed appas sionato dell’arte, il quale dopo la morte di Giorgio di Neudeck (1505-1514) fu dal Capitolo eletto Vescovo di Trento ai 12 di Giugno 1514, ed immesso nel potere temporale dall’ Impera tore

Massimiliano quale Conte del Tiro lo, dopo di aver rinno vate le Compattate. Bernardo era dell’Anaunia, dove tuttora trovasi il Castello degli avi suoi, il padre suo Àliprando fu prode guerriero ai servigi dei duchi d’Austria e morì di peste nel 1509 come Capitano di Trento. Disposato a Dorotea Fuchs, ne ebbe sette figliuoli, i quali vissero sempre in perfetta ar monia ed a questo vincolo volle alludere Bernardo, il mezzano dei sette, scegliendo per sua impresa un fascio di sette verghe che egli fece poi

collocare ovunque, sulle sue fabbriche, e sugli arredi da lui commessi. >) Bernardo desìo. lì nuovo Vescovo aveva 29 anni, ed era dottore in teologia ed in diritto romano, Consigliere dell’Imperatore Massimiliano e Protonotario apostolico. Fece il suo solenne ingresso a Trento in mezzo ad elette festività che furono descritte dal Pincio nel libro 9 dei suoi Annali. Quantunque Vescovo, Bernardo desio accudì pur sempre agli affari di Stato presso la Corte impe riale. Nel 1518 intervenne alla Dieta

d* Augusta, e dopo la morte di Massimiliano I fu membro della Reggenza fino all'ar rivo dei nipoti imperiali Carlo e Ferdinando. Alla Dieta di Fran coforte appoggiò calorosamente la elezione di Carlo Imperatore e nel 1527 presenziò come Presidente del Consiglio segreto ') Pinci us : Annali ovvero Croniche di Trento, I. 8, p. 182.

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