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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Seite 115 von 692
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 686 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Signatur: II Z 759/4(1963
Intern-ID: 116798
es., l'arte, il conoscere filosofico, la comunicazione intenzionale etc. — Per il con- cetto di religione cui qui si accenna, cfr. Valore religioso e valore morale, in Sapienza, 1960, 1-2, e II problema del sacro, oggi, in Giornale critico della filosofia italiana, 1963, 1. 2 ) Nel periodo tra le due guerre mondiali, in forme diverse, ma sempre in qualche modo lontane daH'idealismo dominante, fu rilevante l'influsso: a Milano, prima (fino al 1931), di Piero Martinetti, indi di Antonio Banfi; a Napoli

, di Antonio Aliotta; a Pavia, di Adolfo Levi e di Mariano Maresca. II clima della Facoltà filosofica di Milano tra il '25 e il '30 è stato di recente rievocato da Guido Piovene in un articolo apparso su La Stampa del 23 febbr. 1963, L'Università di Milano negli « anni venti». L'« eretico » Piero Martinetti gran nemico di Benedetto Croce. 3 ) Per un esame di un concetto di Ereignis rimando al mio art. Evento e linguaggio in un recente scritto di M. Heidegger, in Giornale critico della filosofia italiana

, 1961, 2, pp, 222-46. 4 ) La fine della civiltà, in Filosofia e storiografia, Laterza. Bari. 1949,p. 310. 5 ) Per la documentazione ragionata di questi punti, rimando al mio vol. L’estetica e la religione di Benedetto Croce. Paideia. Arona. 1958, in par- ticolare cap, X. 0 ) Per la storia dell’influsso e del fermento esistenzialistico nella cultura filosofica italiana, cfr. Àntonio Santucci. Esistenzialismo e fHosofia italiana. II Mulino. Boiogna. 1959. Per la filosofia italiana dell '900 fino

alle soglie del periodo che è particolare oggetto del nostro studio, i profili storico- critici fondamentali sono: M.F. Sciacca. II secolo XX. Bocca. Milano. 1947 2 e E. Garin. Cronache di filosofia italiana (1900-1943). Laterza, Bari. 1959 2 . I due profili sono condotti da punti di vista speculativi fortemente di- vergenti. Per un panorama della cultura italiana nei vari settori fino al 1946, si veda Cinquant’ànni di vita intellettuale italiana (1896-1946). Scrit- ti in onore di Benedetto Croee per

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater
Jahr:
[1965?]
Aspetti e problemi del Novecento culturale italiano e tedesco nel quadro dell'unità culturale europea : estetica e arte, letteratura, filosofia, storia ; atti del II convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 5 - 11 aprile 1961
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Seite 61 von 416
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <2, 1961, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 408 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: Erscheinungen und Probleme der deutschen und italienischen Kultur des XX. Jahrhunderts im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1900-1961 ; f.Kongress ; g.Meran <1961> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1900-1961 ; f.Kongress ; g.Meran <1961>
Signatur: II Z 759/2(1961)
Intern-ID: 116799
ARMANDO PLEBE ESTETICA E ANALISI DEL LINGUAGGIO DEL NOVECENTO Essendo stato gentilmente invitato a tenere la relazione uf- ficiale per la sezione « Estetica e critica d' arte », penso che il mio compito debba essere sostanzialmente quello di rispondere alla domanda fondamentale: che cos' è vivo e che cos’ è morto oggi dell' estetica italiana di questi ultimi sessant' anni, o, in altre parole, in qual modo e sino a qual punto l'estetica italiana del Novecento puó esercitare tuttora una sua

italiano del giomo d' oggi si trova gene- ralmente in posizione polemica contro 1’ estetica italiana dei primi quarant’ anni del nostro secolo. Basti pensare al fatto che ancor trent’ anni fa 1' estetica italiana era, per massima parte, di deriva- zione crociana, mentre oggi invece la parte piu cospicua e piú importante dell'estetica italiana si trova in polemica contro Croce. Date queste difficoltà la domanda fondamentale su che cos’é vivo e che cos’ è morto oggi dell’ estetica italiana del Novecento

puó forse piú utilmente trasformarsi in quest’ altra domanda: nel corso di queste profonde polemiche e fratture che caratteriz- zano la storia recente della nostra estetica vi è almeno una certa direzione unitaria, vi è almeno un certo indirizzo comune che permetta di considerare, dal suo punto di vista, 1' estetica italiana del Novecento secondo una linea di sviluppo coerente, che pro- ceda dai primi libri del Croce dell’inizio del secolo sino ai piu recenti studi di questi anni? Io credo

di si; credo cioé che, nono- stante che un abisso separi l'estetica italiana di questi ultimi anni — 57

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater
Jahr:
[1965?]
Aspetti e problemi del Novecento culturale italiano e tedesco nel quadro dell'unità culturale europea : estetica e arte, letteratura, filosofia, storia ; atti del II convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 5 - 11 aprile 1961
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Seite 168 von 416
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <2, 1961, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 408 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: Erscheinungen und Probleme der deutschen und italienischen Kultur des XX. Jahrhunderts im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1900-1961 ; f.Kongress ; g.Meran <1961> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1900-1961 ; f.Kongress ; g.Meran <1961>
Signatur: II Z 759/2(1961)
Intern-ID: 116799
Interventi sulla relazione II Prof. HERBERT SINGER interviene nella discussione per presentare alcuni problemi che nella relazione del Prof. Pensa non hanno trovato posto. « Quel che soprattutto mi sembra che sia stato troppo in breve trattato — egU ha detto — è la ietteratura italiana. Certamente questa non ha avuto sulla letteratura tedesca quell’influenza che hanno avuto altre letterature, quella francese, ad esempio, o Ín tempi piu recenti quella russa, o, ai nostri tempi, quella americana

. Ma la letteratura italiana appartiene pur sempre a quelVeredità della cultura classica che Goethe ha canonizzato come letteratura mondiale. Dante e Petrarca son da annoverarsi, accanto ai tragici attici o a Virgilio, tra i padri deíl’età classica ed anche del XX secoio germanico. II Prof. Frenzel, per esempio, ha scritto sulVattualità di Virgilio nella letteratura itaiiana moderna. Non sarebbe difficile dimostrare Vattualità di Virgilio nella iettera- tura tedesca moderna. Quanto siano abbondanti le traduzioni

e trasposizioni dall’una all’aitra ietteratura si puó facilmente vedere dalla raccolta delia iirica italiana che il Prof. Rüdiger ha ailestiW in modo cosi esempiare. Fra i poeti itaiiani Manzoni è uno dei piü ammirati ed il suo nome si trova spesso negii scritti di Goethe. I grandi traduttori ed interpreti dei XX secolo — Ín prima linea George, Rilke, Borchardt — non si sono soltanto cimentati con Dante, ma hanno anche cercato di avvicinare aila coscienza tedesca Michelangelo (che come poeta è forse piii

, ma anche nella poesia italiana. La poesia italiana — in genere — nei confronti di una gran parte della poesia tedesca ha ü vantaggio di poter disporre della parola con una maggiore libertà dail'oggetto. Quanto vi è di figura retorica, di libero giuoco, di formale, di distanziato dalVoggetto nella poesia italiana, ha spesso spaventato ií lettore tedesco, ma altreitanto spes- so lo ha attratto. Nel suo interessante studio sulla traduzione fatta da Goethe dell’ode manzoniana .11 cinque maggio’ il Prof

. Rüdiger fa vedere come Goethe anche in questa traduzione faccia il tentativo di reaiizzare la sua idea di una lingua mondiale, una lingua univer- sale. E questo distacco della Ungua dall’oggetto è soltanto un ca- rattere che accomuna la poesia tedesca del dopoguerra e già del- Vespressionismo con una parte deiia poesia italiana piu recente ». Se si possa pariare di uninfluenza effettiva, di un rapporto vera- 164 —

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
1969
¬I¬ problemi dell'Illuminismo e la loro attualità nella cultura di lingua italiana e nella cultura di lingua tedesca nel quadro dell'unità culturale europea : filosofia, pedagogia, religione, storia e storiografia, diritto, politica, sociologia ; atti del VI convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 21 - 26 aprile 1965
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Seite 417 von 504
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <6, 1965, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: XLVII, 452 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Probleme der Aufklärung und ihre Aktualität in der deutschen und italienischen Kultur im Rahmen der europäischen Kultureinheit
Schlagwort: s.Aufklärung ; g.Italienisches Sprachgebiet ; f.Kongress ; g.Meran <1965> s.Aufklärung ; g.Deutsches Sprachgebiet ; f.Kongress ; g.Meran <1965> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1680-1790 ; f.Kongress ; g.Meran <1965> g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1680-1790 ; f.Kongress ; g.Meran <1965>
Signatur: II Z 759/6(1965)
Intern-ID: 116790
GIUSEPPE SEMERARI IL NEO-ILLUMINISMO FILOSOFICO ITALIÀNO Essendomi proposto di presentare il neo - illuminismo filosofico ita- liano, cercherò di rispondere successivamente a tre domande: 1) che cosa deve intendersi per neo - illuminismo italiano?; 2) quali sono i suoi temi fondamentali?; 3) quale è il suo rapporto con la cultura contem- poranea? 1) Mi sembra opportuno accennare preliminarmente, seppure in mo- do assai schematico, allo svolgimento della filosofia italiana contempo- ranea

po- litica nella Nazione italiana. II positivismo costituiva allora il risultato piü maturo della civiltà filosofica occidentale e la sua introduzione in I- talia rispecchiava la influenza esercitata sulla cultura italiana da quella anglo-francese. Con il positivismo, tuttavia, la filosofia italiana, da un lato, si riallacciava alla tradizione naturalistica e scientifica del Rinasci- mento, da Pomponazzi a Telesio, da Bruno a Campanella e a Galilei e, dal- l'altro, tornava a darsi una dimensione

e un respiro europei. La esperien- za del positivismo, che in certo modo faceva da sfondo alla evoluzione in senso democratico (pur nei limiti della democrazia ottocentesca) della società italiana, non riusci, — nonostante il favorevole momento stori- co —, a radicarsi profondamente neWhumus filosofico italiano soprattut- to per la immaturità delle strutture della società italiana che, ancora al di qua di una vera civiltà industriale e scientifica, non potevano sostene- re e fecondare un tipo di cultura

presupponente la esistenza di una gene- rale organizzazione industriale e una non meno generalizzata coscienza scientifica. Ciò spiega perché, proprio quando il positivismo stava per raggiun- gere la sua massima espansione e profondità, si profiló la reazione del neo-idealismo col quale s'identifica la seconda fase della filosofia italiana contemporanea: dal primo al terzo decennio del secolo ventesimo. La reazione neo-idealistica, non meno dell'apertura positivistica, si collegó a fatti politici

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater
Jahr:
1968
Presenza della cultura italiana nel mondo di lingua tedesca e della cultura tedesca in quello di lingua italiana dal 1945 ad oggi nel quadro dell'unità culturale europea : teologia, filosofia, politica e sociologia, letteratura, scienze, pedagogia e psicologia ; atti del V convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 1 - 8 aprile 1964 = ¬Die¬ Präsenz der italienischen Kultur im deutschen und die der deutschen Kultur im italienischen Sprachraum seit 1945 im Rahmen der europäischen Kultureinheit / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige - Merano ; Vol. 2
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Seite 208 von 252
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <5, 1964, Meran> / Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <5, 1964, Meran>
Ort: Meran
Umfang: 244 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Präsenz der italienischen Kultur im deutschen und die der deutschen Kultur im italienischen Sprachraum seit 1945 im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung
Schlagwort: g.Italien ; s.Kultur ; g.Deutschland ; s.Rezeption ; z.Geschichte 1945-1964 ; f.Kongress g.Deutschland ; s.Kultur ; g.Italien ; s.Rezeption ; z.Geschichte 1945-1964 ; f.Kongress
Signatur: I Z 759/5(1964),2
Intern-ID: 116796
passivamente ospitano esponenti della cultura italiana e svolgono programmi loro, adeguati all'ambiente già culturalmente ita- liano. Nelle vallate dei Grigioni sono attive almeno tre sezioni della « Pro Grigioni ». Che piü? Si dispone di una Radio ed anche di una Televisione della Svizzera Italiana, nei cui programmi la collaborazione italiana è costante. Si pubblicano libri, riviste, giornali: quasi come spesso era awenuto nel passato, cosi in tempi appena superati, Eugenio Montale e Umberto Saba

pubblicarono a Lugano due raccolte di loro versi inediti « Finisterre » e « Ultime cose » (Collana di Lugano, 1943). Ci sono Premi per opere letterarie italiane, quello fondato dal giornale luganese « Li- bera Stampa » e quello per il romanzo francese, italiano e tedesco isti- tuito dall’industriale losannese Charles Veillon: il secondo (di cui ho l'onore di presiedere la Giuria italiana), dal 1948 ad oggi ha premiato, e in taluni casi rivelato, i seguenti scrittori italiani e svizzeri: A. Jenni

indipendenza della zona di lingua tedesca, per quanto si riferisce alla zona di lingua italiana si deve parlare di totale apertura verso l’Italia, di costanti ambiti contatti con l'Italia, anche se proficui contatti si affermano owiamente pure con le zone di lingua francese e di lingua tedesca. Sotto questo aspetto la zona di lingua italiana, pur essendo assai ristretta e, come tale, presen- tando caratteri provinciali, è schiusa alla considerazione delle manife- stazioni piü varie. Per quanto riguarda

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater
Jahr:
1968
Presenza della cultura italiana nel mondo di lingua tedesca e della cultura tedesca in quello di lingua italiana dal 1945 ad oggi nel quadro dell'unità culturale europea : teologia, filosofia, politica e sociologia, letteratura, scienze, pedagogia e psicologia ; atti del V convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 1 - 8 aprile 1964 = ¬Die¬ Präsenz der italienischen Kultur im deutschen und die der deutschen Kultur im italienischen Sprachraum seit 1945 im Rahmen der europäischen Kultureinheit / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige - Merano ; Vol. 2
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Seite 154 von 252
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <5, 1964, Meran> / Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <5, 1964, Meran>
Ort: Meran
Umfang: 244 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Präsenz der italienischen Kultur im deutschen und die der deutschen Kultur im italienischen Sprachraum seit 1945 im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung
Schlagwort: g.Italien ; s.Kultur ; g.Deutschland ; s.Rezeption ; z.Geschichte 1945-1964 ; f.Kongress g.Deutschland ; s.Kultur ; g.Italien ; s.Rezeption ; z.Geschichte 1945-1964 ; f.Kongress
Signatur: I Z 759/5(1964),2
Intern-ID: 116796
far introdurre alcuni anni fa la lingua italiana come materia obbligatoria. In alcuni Istituti magistrali superiori della Carinzia e del Tirolo orien- tale si insegna l'italiano, ma sono piuttosto pochi. A questo quadro piuttosto triste si potrebbe aggiungere, a nostra consolazione, che fra le materie facoltative gli alunni scelgono di preferenza la lingua italiana, ma sappiamo benissimo quale sia la sorte delle materie facoltative inse- gnate nelle scuole medie in tutto il mondo. La situazione

cambia invece completamente quando si passa dalle scuole secondarie alle scuole superiori. In Austria esistono tre univer* sità complete: quella di Vienna, quella di Graz e quella di Innsbruck. A Vienna e a Graz esiste inoltre un politecnico e a Vienna, a Graz e a Innsbruck una scuola superiore di commercio. A Vienna c’é anche una scuola superiore di agricoltura e una di veterinaria. Salvo eccezioni in tutte queste scuole superiori sono insegnate la lingua con la letteratura italiana; nell'Università

, oltre ai lettorati, abbiamo anche insegnamenti di materie attinenti aila cultura italiana affidati con incarichi. A Vienna, per esempio, esiste un corso di storia della civiltà italiana, uno di fone- tica, uno di letture dantesche, uno di storia del giornalismo, ecc. Di piü, nelle università austriache, si sente molto spesso l’insegnante ordinario o incaricato o il lettore tenere lezioni molto spesso affollate, in lingua italiana e questa situazione è per noi particolarmente confortante. Perché

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater
Jahr:
1968
Presenza della cultura italiana nel mondo di lingua tedesca e della cultura tedesca in quello di lingua italiana dal 1945 ad oggi nel quadro dell'unità culturale europea : teologia, filosofia, politica e sociologia, letteratura, scienze, pedagogia e psicologia ; atti del V convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 1 - 8 aprile 1964 = ¬Die¬ Präsenz der italienischen Kultur im deutschen und die der deutschen Kultur im italienischen Sprachraum seit 1945 im Rahmen der europäischen Kultureinheit / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige - Merano ; Vol. 2
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Seite 207 von 252
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <5, 1964, Meran> / Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <5, 1964, Meran>
Ort: Meran
Umfang: 244 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Präsenz der italienischen Kultur im deutschen und die der deutschen Kultur im italienischen Sprachraum seit 1945 im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung
Schlagwort: g.Italien ; s.Kultur ; g.Deutschland ; s.Rezeption ; z.Geschichte 1945-1964 ; f.Kongress g.Deutschland ; s.Kultur ; g.Italien ; s.Rezeption ; z.Geschichte 1945-1964 ; f.Kongress
Signatur: I Z 759/5(1964),2
Intern-ID: 116796
anche a Zurigo gl'insegnanti di filologia romanza e di lingue romanze, che sono tre, R. R. Bezzola, G. Hilty e K. Huber, facciano buon posto aH’italiano. Per l’assistenza, è qui doveroso segnalare che l'Università di Friburgo, in questo antesignana, fin dal 1902 istitui la cattedra di let- teratura italiana, che fu affidata a Paolo Arcari cui succedettero Giu- seppe Bilanovich e, ora, il ticinese Padre Giovanni Pozzi. A Friburgo, la stessa cattedra di filologia romanza fu dal 1905

, vi furono Vilfredo Pa- reto, Pasquale Boninsegni, Guglielmo Ferrero. Di tutta la schiera di in- segnanti italiani che, durante la guerra organizzarono corsi universitari per gli studenti italiani rifugiati in Svizzera, basti richiamare Luigi Ei- naudi. Superfluo ricordare che la cattedra di lingua e letteratura italiana nella Sezione culturale del Politecnico di Zurigo fu fondata nel 1856 da Francesco De Sanctis, il quale vi insegnó sino al 1860: negli anni nostri essa fu di Giuseppe Zoppi

e, attualmente, è di Guido Calgari, entrambi ti- cinesi, fervidi assertori di italianità. II professor Calgari, al Politecnico federale, organizza annualmente e regolarmente serie di conferenze ita- liane. Quattro altre cattedre universitarie di lingua e letteratura italiana sono oggi di Svizzeri italiani, quella di Berna affidata ad A. Jenni sviz- zero nato e cresciuto a Parma, quella di Ginevra a E. R. Castiglione di origine italiana, quella di Neuchâtel a R. Fasani, Grigionese di Mesocco, quella di San

Gallo a P. Fontana, Ticinese: col che risulta che tutte le cat- tedre di lingua e letteratura italiana in Svizzera — tranne quella di Zu- rigo, che però, come dicemmo, é, secondo il vecchio sistema, di roma- nistica — sono affidate a docenti di preparazione e di « struttura » ita- liana. Considerando la parte fatta, tanto nei programmi universitari quan- to nei volumi e nelle riviste scientifiche svizzere, che sarebbe lungo ri- chiamare (l’« Archivum romanicum » fu fondato da G. Bertoni a Fri- burgo

), si puó accertare che l'apporto agli studi dell'italiano e soprat- tutto agli studi linguistici puri, che culminarono col monumentale « Sprach- und Sachatlas Italiens und der Südschweiz » di K. Jaberg e J. Jud, è uno dei piü notevoli che si siano avuti fuori d’Italia. Per la diffusione della cultura italiana negli ambienti extra univer- sitari, ma talora con l'adesione delle Università, nella Svizzera transal- pina operano varie associazioni. Quella senza confronti piü organiz- zata, piü attiva e piü

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater
Jahr:
1968
Presenza della cultura italiana nel mondo di lingua tedesca e della cultura tedesca in quello di lingua italiana dal 1945 ad oggi nel quadro dell'unità culturale europea : teologia, filosofia, politica e sociologia, letteratura, scienze, pedagogia e psicologia ; atti del V convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 1 - 8 aprile 1964 = ¬Die¬ Präsenz der italienischen Kultur im deutschen und die der deutschen Kultur im italienischen Sprachraum seit 1945 im Rahmen der europäischen Kultureinheit / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige - Merano ; Vol. 2
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Seite 209 von 252
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <5, 1964, Meran> / Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <5, 1964, Meran>
Ort: Meran
Umfang: 244 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Präsenz der italienischen Kultur im deutschen und die der deutschen Kultur im italienischen Sprachraum seit 1945 im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung
Schlagwort: g.Italien ; s.Kultur ; g.Deutschland ; s.Rezeption ; z.Geschichte 1945-1964 ; f.Kongress g.Deutschland ; s.Kultur ; g.Italien ; s.Rezeption ; z.Geschichte 1945-1964 ; f.Kongress
Signatur: I Z 759/5(1964),2
Intern-ID: 116796
altri giorni della settimana — Montag, Dienstag, Donnerstag, Freitag, Sams- tag, Sonntag — finiscono con Tag, soltanto il Mittwoch, mercoledi, ri- nuncia a quella finale, e cosi si disautorizza, non risulta un vero giorno come gli altri, Ma, forse in quanto qui si tratta di una superstizione spie- gabile soltanto in lingua tedesca, altre zone e in particolare quella di lin- gua italiana, anche se le superstizioni hanno forze di propagazione e di diffusione potenti, seppero opporre una loro

resistenza: mentre la zona retoromancia è già stata « contaminata », nella zona di lingua italiana, il mercoledi continua ad essere, alla pari degli altri, un innocentissimo giorno, la palma delle avversità è saldamente detenuta dal venerdi. II discorso ci condurrebbe molto lontano se volessimo prendere in considerazione anche qualcuno soltanto degli influssi e scambi operati dall'una e dall’altra lingua. Che nella Svizzera italiana un commerciante dica « peso brutto » (Bruttogewicht) invece di « peso

linguistiche che essi lasceranno, non si potrà parlare che in un tempo a venire. Argomento scottante di cui si puó e si deve parlare oggi, rimane inve- ce quello della situazione di estrema gravità nella quale si trova l'italiano in certe zone del Ticino. Ci si domanda se un giorno il preoccupante diffondersi nella Svizzera italiana della lingua tedesca — bellissima lin- gua, lingua di una delle maggiori culture europee, e una delle lingue nazionali ufficiali svizzere, ma lingua non della Svizzera italiana

— potrà essere arginato. Problema gelosamente svizzero. Nel 1880 il Ticino, su 29.409 abitanti di lingua italiana, ne contava appena 1.054 di lingua tedesca, nel 1950, anno delle ultime statistiche ufficiali (se ne sono fatte recentemente di nuove, ma non si posseggono ancora tutti i dati), su 155.609 ne contava ben 15.907: se prima dunque il rapporto non era nem- — 205

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Seite 194 von 692
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 686 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Signatur: II Z 759/4(1963
Intern-ID: 116798
mento italiano, Firenze, 1961; Cronache della vita italiana contemporanea, Bari, 1955. 36) La storia della filosofia, in Verità e Storia, cit. 37) Osservazioni preliminari a una storia della filosofia, in Giornale cri- tico della Filosofia italiana, 1959, pp. 1-55; La filosofia come sapere storico, Bari, Laterza, 1961. 38) G. BONTADINI, Del far storia, in Giornale critico della Filosofia italiana, 1959, pp. 500-538; L. LUGARINI, Implicazioni dell’orientamento storiografico di E. Garin, ivi

metafisico e la storicità della filosofia, in Giornale Critico della Filosofia Italiana, 1954; pp. 209-217. 40) V. i primi corsi di Storia della filosofia del Gentiie, redatti dal Carlotti e pubblicati da MARIA A. GIGANTI, Storia e Storia della Filosofia di G. Gentile (Palermo, Centro di Studi per la Cultura Siciliana, 1959). 41) Logo e Dialogo, Milano, 1950; Osservazioni sul metodo della storia della filosofia in Verità e Storia cit., pp. 43-51. - Alla problematica del Calogero si accosta, da un punto

, il Mulino, 1958), pp. 69-83. 44) Dal problematicismo all’onnicentrismo, in Giornale Critico della Filo- sofia italiana, 1959, pp. 56-75. 45) Problemi fondamentali della filosofia europea, Roma, 1948; Le origini della filosofia nel mondo greco, Roma, 1954; Nascita del mondo moderno, Roma, 1953; La filosofia italiana negli ultimi cento anni, Roma, 1958; Concetto e problemi della storia della filosofia, Roma, 1953, 1957 2 ; Dopo lo Storicismo, Roma, 1955; II piano del nostro sapere, Roma, 1958

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater
Jahr:
[1965?]
Aspetti e problemi del Novecento culturale italiano e tedesco nel quadro dell'unità culturale europea : estetica e arte, letteratura, filosofia, storia ; atti del II convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 5 - 11 aprile 1961
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Seite 174 von 416
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <2, 1961, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 408 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: Erscheinungen und Probleme der deutschen und italienischen Kultur des XX. Jahrhunderts im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1900-1961 ; f.Kongress ; g.Meran <1961> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1900-1961 ; f.Kongress ; g.Meran <1961>
Signatur: II Z 759/2(1961)
Intern-ID: 116799
che sia questa la civiltà, piu che mediterranea, autenticamente cri- stiana, dentro la quale possono trovare posto tutti i valori di cui parlavamo prima e dentro la quale si è formato il logos che il Prof. Pensa chiama mediterraneo. II Prof. HERBERT FRENZEL desidererehbe non piii tornare sull’interessante formulazione del tema, ma solo toccare un pro- blema che è già stato posto dàl Prof. Singer, il problema cioé délle relazioni reciproche fra la lirica moderna tedesca e quella italiana, fra

due forme immediate, dunque, dell’ attività espressiva dello spirito. A dire il vero questo problema non puó ancora essere esa- minato compiutamente « in quanto la lirica italiana moderna sol- tanto negli ultimi tempi è stata conosciuta in Germania. Anche i suoi rappresentanti piü notevoli come Montale, Ungaretti, Quasi- modo, Sinisgalli ed altri, soltanto da due o tre anni hanno acqui- stato notorietà fra le persone di cultura e persino nell’ambito degli specialisti. Ma forse si puó porre

il problema di qual significato puó avere la lirica italiana moderna per i tedeschi e per la lirica degli altri paesi, e a questo scopo si deve prendere in considerazione par- ticolarmente un aspetto di questa lirica ». Secondo il Prof. Frenzel l’essenza della lirica italiana moderna consiste nel fatto che « essa presenta si tutti i caratteri negativi che l’analisi ha messo in evi- denza (decadenza della lingua, perdita dell’armonia, malinconia, tristezza, disgusto per l’oggetto, tutti quei caratteri

insomma che Ortega y Gasset una volta ha definito come disumanamento del- Varte), ma essa poi, a paragone con quel che accade in altri paesi, resta pur sempre aderente all’ideale estetico del bello. L’impres- sione immediata che si ritrae dalla poesia italiana moderna è che esse son sí moderne, ma offrono anche un pieno piacere estetico; il che non sempre si puó dire delle liriche moderne di altri paesi ». Nel fatto che la lirica italiana resti aderente all’ideale del bello il Prof. Frenzel scorge

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater
Jahr:
[1965?]
Aspetti e problemi del Novecento culturale italiano e tedesco nel quadro dell'unità culturale europea : estetica e arte, letteratura, filosofia, storia ; atti del II convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 5 - 11 aprile 1961
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Seite 141 von 416
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <2, 1961, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 408 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: Erscheinungen und Probleme der deutschen und italienischen Kultur des XX. Jahrhunderts im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1900-1961 ; f.Kongress ; g.Meran <1961> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1900-1961 ; f.Kongress ; g.Meran <1961>
Signatur: II Z 759/2(1961)
Intern-ID: 116799
Capitolo riassuntivo in lingua italiana Zusammenfassung in italienischer Sprache HANS RHEINFELDER L' ITALIANISTICA TEDESCA DEL NOVECENTO Mentre nel secolo XIX in Germania si registra una serie conside- revole di importanti produzioni letterarie nel settore dell’ italianistica, nel secolo XX questa produzione non è cosi ricca. Finora in Germania non è stata scritta alcuna vasta storia della letteratura italiana, mentre l’italianistica tedesca del secolo XIX ha pub- blicato tre grandi lavori

sulla letteratura italiana. Non mancano natu- ralmente pubblicazioni singole sulla letteratura dei diversi secoli e del periodo contemporaneo. In modo particolare l'interesse dei roma- nisti si è rivolto, anche nel secolo XX alle opere ed alla personalità di Dante. Furono scritte numerose pubblicazioni, traduzioni e commentari. La società tedesca Dante Alighieri fondata nel 1865 poté rinascere nel primo ventennio del secolo XX. Da allora viene pubblicato di nuovo ogni anno il: Deutsche Dante

-Jahrbuch, i cui saggi, nel loro insieme, costi- tuiscono un riguardevole contributo tedesco alle ricerche su Dante. Nel campo della scienza linguistica anche nel '900 venne fatta una pub- blicazione importante: La Grammatica italiana di Gerhard Rohlfs, in tre volumi. A1 contrario a noi manca una storia della lingua italiana ed un grammatica storica. Non esiste ancora un grande vocabolario tedesco- italiano e italiano-tedesco, quantunque il vecchio Rigutini-Bulle sia già invecchiato ed abbia bisogno

europea ebbe tanta influenza come quella italiana, allora appare chiara la necessità di isti- tuire anche nelle università tedesehe, come in quelle francesi, inglesi, — 137

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Seite 284 von 692
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 686 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Signatur: II Z 759/4(1963
Intern-ID: 116798
e sociale, offrivano ai sociologi italiani un nuovo ricco campo di ricerche. Bisognerà peraltro attendere qualche anno prima che ap- paiano degli studi sociologici degni di attenzione. Filippo Bar- bano delI'Università di Torino fa cominciare la nuova sociologia italiana dal 1948, data di partenza della sua Bibliografia della socio- logia italiana (Torino, 1959) che conta 1624 voci, oltre a quelle con- tenute nei due Aggiornamenti (Pavia, 1960; Bologna, 1961). Fran- co Ferrarotti ci ha dato

il Volume « Storia della sociologia » in «Storia delle Scienze » diretta da Nicola Abbagnano (Vol. III, T. II, Torino 1962); ma la sociologia italiana, se si eccettuano le pagine dedicate a Pareto, non è presa in considerazione. Durante questi quindici anni di vita (1948-1963) della nuova sociologia italiana, assume una particolare importanza il primo periodo, dal 1948 al 1954, in cui la sociologia acquista, non senza gravi contrasti, la dignità di scienza autonoma. Nel 1954 la Sezione di Bologna della

Società filosofica italiana promosse un Convegno di studio, tenutosi dal 23 al 25 aprile, sul tema « Filosofia e Socio- logia ». 11 convegno di Bologna fu quanto mai utile per il chiari- mento dei rapporti fra sociologia e filosofia; esso fu anzi per la sociologia un traguardo obbligato, poiché, come ha scritto di recen- te il sociologo Charles Bouglé nell’ introduzione della sua ope- ra Sociologie et philosophie (Paris, Presses Universitaires de France, 1963) una scienza allo stato nascente

daH'ammettere un rapporto ideale o pratico fra sociologia e filosoíla: « Oggi la corrente prevalente in sociologia è esclusivamente sperimentale, fatta di casi particolari e di dati sta- tistici, con la cura di evitare teorie e costruzioni speculative, né si sogna di instaurare contatti con la filosofia, creduta quale pura sistematizzazione aprioristica di un pensiero privo di base nella realtà ». A sua volta Felice Battaglia, Presidente del Convegno, ana- lizzava la situazione italiana, osservando che per

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater
Jahr:
[1963?]
¬La¬ persona ed i suoi problemi nella cultura italiana e nella cultura tedesca dell'Ottocento nel quadro dell'unità culturale europea : atti del I convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 20 - 23 aprile 1960
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Seite 174 von 300
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <1, 1960, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 295 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Person und deren Probleme in der deutschen und italienischen Kultur des XIX. Jahrhunderts im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. Darin enth.: Rasmo, Nicolò: ¬La¬ storiografia artistica dell'Ottocento nell'Alto Adige / Nicolò Rasmo, 1963 In: ¬La¬ persona ed i suoi problemi nella cultura italiana e nella cultura tedesca dell'Ottocento nel quadro dell'unità culturale europea ; S. 219 - [227]. - Sign.: II Z 759/1
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; z.Geistesgeschichte 1800-1900 g.Italienisches Sprachgebiet ; z.Geistesgeschichte 1800-1900
Signatur: II Z 759/1(1960)
Intern-ID: 117196
Zusammenfassung in italienischer Sprache Capitolo riassuntivo in lingua italiana HANS RHEINFELDER L'ITALIANISTICA TEDESCA DELL'OTTOCENTO COME CONTRIBUTO ALLA CONOSCENZA DELL'ITALIA IN GERMANIA In principio della sua conferenza il Prof. Rheinfelder rileva che nelle Università italiane, francesi ecc. esistono Cattedre di filo- logia tedesca, ma che nelle Università tedesche e austriache non esistono finora Cattedre di filologia italiana. I Romanisti sono teoricamente obbligati a occuparsi

di tutte le lingue romanze; cosi l’italiano, almeno teoricamente, non è che una lingua fra nove, chè nove sono le lingue romanze. Dunque in Germania l'italianistica è di proporzioni ben piü modeste della germanistica in Italia e non esistono periodici italianistici in Germania, come per esempio esistono in Franeia, in Inghiltezza o negli Stati Uniti. Vi è un’ita- lianistica, cioé una filologia italiana nei paesi di lingua tedesca dacchc Federico Diez creò la filologia romanza, cioé dal 1836

. Ma Tinteresse per la lingua e la letteratura italiana nacque molto pri- ma. I primi ad interessarsi alle cose italiane furono i poeti tede- schi, seguiti poi dai traduttori e dagli scienziati. Nel 1673 fu stam- pata a Monaco di Baviera la prima grammatica italiana ad uso dei Tedeschi. La prima guida turistica, per dire cosi, è del 1575. Una letteratura che si occupa dell'Italia nacque in Germania nel '600 — il Prof. Rheinfelder ha accennato a Gryphius e a Balde — dunque piü tardi che in Francia. Solo nel

periodo dello « Sturm und Drang » ITtalia, quale tema poetico, divenne piü frequente. U Prof. Rheinfelder ha citato i grandi poeti tedeschi che hanno eantato Tltalia, dal Goethe in poi. Le prime traduzioni di opere poetiche o letterarie italiane sono del '400 e da allora non si è mai cessato di tradurre in tedesco i capolavori della letteratura italiana; cosi nel 500 « II Cortegiano » del Castiglione, « I Trioníi » del Petrarca, « La Gerusalemme liberata » del Tasso. Nel 700 le opere italiane 172 —

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater
Jahr:
[1965?]
Aspetti e problemi del Novecento culturale italiano e tedesco nel quadro dell'unità culturale europea : estetica e arte, letteratura, filosofia, storia ; atti del II convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 5 - 11 aprile 1961
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Seite 337 von 416
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <2, 1961, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 408 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: Erscheinungen und Probleme der deutschen und italienischen Kultur des XX. Jahrhunderts im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1900-1961 ; f.Kongress ; g.Meran <1961> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1900-1961 ; f.Kongress ; g.Meran <1961>
Signatur: II Z 759/2(1961)
Intern-ID: 116799
ARMANDO RIGOBELLO I. KANT NELLA STORIOGRAFIA FILOSOFICA ITALIANA DEL NOVECENTO La presente comunieazione si propone di illustrare i rapporti tra cultura tedesca e cultura italiana nel Novecento, prendendo in esame un particolare aspetto di tali rapporti: la rilevanza che il pensiero di Kant ha avuto nella storiografia filosofica italiana del nostro secolo. Ci si propone di articolare la comunicazione nelle seguenti due dire- zioni: 1°) Esame delle ragioni per le quali in Italia non si ebbero

una o piü scuole neo-kantiane; 2°) precisazione in merito alia funzione eser- citata dagli studi su Kant nello sviluppo della filosofia italiana del Novecento. In Italia non vi è stato un Zuriick zu Kant (1°); se di un ritorno si puó parlare, tale ritorno fu un ritorno ad Hegel, attraverso le note riforme della logica hegeliana. Le ragioni di ció vanno ricercate da un lato nei caratteri propri dell'hegelismo, dall'altro nelle precipue caratteristiche della posizione kantiana, sempre considerati

in rapporto alla nostra temperie filosofi- ca. La prospettiva storicistica, con la sua ampia ed organica articolazio- ne culturale rispondeva in maniera piü adeguata a quella sensibilità culturale italiana volta al concreto, attenta alla molteplicità ed insieme bisognosa di una interpretazione del molteplice che semplifichi ed uni- fichi. Le note individuanti di una cultura animata da motivi kantiani sono invece riscontrabili in una predominante attenzione al problema gnoseo- logico ed in particolare aila

sua rilevanza scientifica; in un'analisi delle condizioni dell'intransigenza morale'; in una considerazione dei valori colti nella loro struttura formale. La filosofia italiana della prima me- tà del Novecento è piuttosto lontana da questo orizzonte culturale: in 10) In realtà vi fu una scuola facente capo a Filippo Masci (1844-1922) che puó essere considerata neo-kantiana ma si trattó di movimento isolato che non ebbe risonanza paragonabile a movi- menti neo-kantiani stranieri. In particolare

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater
Jahr:
1968
Presenza della cultura italiana nel mondo di lingua tedesca e della cultura tedesca in quello di lingua italiana dal 1945 ad oggi nel quadro dell'unità culturale europea : teologia, filosofia, politica e sociologia, letteratura, scienze, pedagogia e psicologia ; atti del V convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 1 - 8 aprile 1964 = ¬Die¬ Präsenz der italienischen Kultur im deutschen und die der deutschen Kultur im italienischen Sprachraum seit 1945 im Rahmen der europäischen Kultureinheit / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige - Merano ; Vol. 2
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Seite 157 von 252
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <5, 1964, Meran> / Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <5, 1964, Meran>
Ort: Meran
Umfang: 244 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Präsenz der italienischen Kultur im deutschen und die der deutschen Kultur im italienischen Sprachraum seit 1945 im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung
Schlagwort: g.Italien ; s.Kultur ; g.Deutschland ; s.Rezeption ; z.Geschichte 1945-1964 ; f.Kongress g.Deutschland ; s.Kultur ; g.Italien ; s.Rezeption ; z.Geschichte 1945-1964 ; f.Kongress
Signatur: I Z 759/5(1964),2
Intern-ID: 116796
novità per nessuno, è sempre viva e sempre molto pressante. Quando una signora viennese entra in un negozio per comprarsi un vestito, si sente spesso consigliare dal venditore di acquistare un tessuto italiano se vuole merce di qualità. Le donne austriache, specie le viennesi, nu- trono la convinzione che per portare scarpe eleganti, devono essere di fabbrieazione italiana e sappiamo un po' tutti quale sia stata negli ultimi tempi la penetrazione della produzione e dell'industria italiana nel

mercato austriaco, che è attivissimo. L’Italia intrattiene con l'Austria rapporti commerciali che, salvo la Germania, non hanno confronti con le altre potenze dell'Europa e del mondo. La bilancia commerciale austro-italiana è per loro attivissima: noi vendiamo in Austria la metà di quello che gli austriaci vendono in Italia, ma sono proporzioni nu- meriche dovute all'entità degli abitanti dei due paesi. I rapporti eco- nomici sono intensissimi. Quali sono i rapporti turistici lo sanno tutti quelli che

di musiche italiane. II mo- vimento dei libri della nostra biblioteca tocca facilmente le tremila unità all'anno. L’attività culturale itaüana in Austria è molto intensa. In oceasione dell'inaugurazione di un corso speciale per insegnanti medi di lingua e letteratura italiana nelle scuole austriache, nell’autun- no passato, io dissi che la situazione attuale della scuola secondaria austriaca è paradossale in relazione all'insegnamento delle lingue stra- niere. « Voi insegnate — ho detto — piu l'inglese

, piú. il francese che tutti dimenticano o quasi, e non insegnate l’italiano che dovrebbe essere veramente insegnato, perché la lingua italiana domina, fra le lingue straniere, nella vita del vostro Paese». Non c’é ristorante infatti a Vienna, dove il cameriere non rivolga con simpatia la parola in ita- — 153

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
[1966]
¬Il¬ volto della cultura italiana e tedesca del secondo dopoguerra nel quadro dell'unità culturale europea : atti del III convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 27. IV. - 3. V. 1962
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Seite 332 von 542
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <3, 1962, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 528 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Antlitz der deutschen und italienischen Kultur nach dem Zweiten Weltkrieg im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1945-1960 ; f.Kongress ; g.Meran <1962> g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1945-1960 ; f.Kongress ; g.Meran <1962>
Signatur: II Z 759/3(1962)
Intern-ID: 117559
Ío faccio, che il fenomeno dei dialetti e la lingua, quando non sia pura mescolanza, non sia il risultato di un complesso processo storico. lo chiedo insomma se la lingua nazionale italiana, la lin- gua letteraria italiana, sia stata sempre lingua letteraria, vale a dire separata dalla lingua parlata e sia poi stata avvicinata, e solo avvicinata, al linguggio parlato attraverso Vopera straordinaria- mente rivoluzionaria del Manzoni; se quella lingua, a cent’anni dalVunificazione politica italiana

. Soltanto questi romanzi e questa narrativa contemporanea non soltanto sconterebbero il travaglio e il dram- ma della coscienza europea e particolarmente italiana, non soltanto rappresenterebbero alcuni aspetti della società italiana, che sono as- sai importanti, ma realizzerebbero anche questa esigenza e questa necessità di costituire una lingua di popolo, non diciamo popolare, in Italia, dopo che il Manzoni ha compiuto quella rivoluzione. L’Ita- lia ha avuto una grandissima fortuna: la lingua feudale

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
[1966]
¬Il¬ volto della cultura italiana e tedesca del secondo dopoguerra nel quadro dell'unità culturale europea : atti del III convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 27. IV. - 3. V. 1962
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Seite 536 von 542
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <3, 1962, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 528 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Antlitz der deutschen und italienischen Kultur nach dem Zweiten Weltkrieg im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1945-1960 ; f.Kongress ; g.Meran <1962> g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Kultur ; z.Geschichte 1945-1960 ; f.Kongress ; g.Meran <1962>
Signatur: II Z 759/3(1962)
Intern-ID: 117559
mentazione piü viva e piü ricca, il secolo della fermentazione di tutta la cultura moderna italiana. Che cosa abbiamo fatto noi per studiare coteste fondazioni? Quasi nulla o poco, e invece tutta la prospettiva storiografica della letteratura italiana va rinnovata profondamente, perchè generalmente è sotto l'influenza di alcuni moduli di derivazione romantica, sotto i quali noi ancora soggiaciamo. Concludendo, mentre la tendenza storicizzante si deve rivolgere sostanzialmente, e si va di fatto

rivolgendo, alla indagine sui modi di costituirsi della cultura italiana, le due correnti di critica letteraria, che abbiamo sopra indicate, quella stilistica e quella marxistica, che peró non ancora soddisfano. Rivoltici sinora a cercare dal centro la poesia e il suo valore assoluto, spesso i valori formali (che sono quelli nei quali si realizza la pesia) ci sfuggivano, sicché un gusto di lettura piü attento, e che riconduca storicamente il testo al modo di foggiarsi del linguaggio, un gusto e una

ricerca che sia rivolta alle costruzioni particolari che lo scrittore riesce a costituirsi, è certamente un'integra- zione notevoie, una importante e necessaria integrazione della tradizione critica italiana. La critica stilistica ci sta abituando a guardare attenta- mente ai valori del testo, ai valori musicali e a quelli della tradizione linguistica. Cosi la critica marxistica pone in forma piü perentoria, piü nuova, il rapporto tra storia e poesia, tra la personalità del poeta e la società da cui

a stimoli culturali che vengono da mondi diversi da quelli tradizionali (per esempio dal mondo anglosassone) è un fatto certa- mente positivo, e per oggi e, soprattutto, per l'awenire della critica let- teraria italiana. La quale peró si svilupperà tanto piú alta e consape- vole, quanto piü riuscirà a congiungere il presente col passato, e ad innestare sul suo vecchio glorioso tronco le nuove esigenze, dopo averle sottoposte ad un esame nè disarmato né frettoloso. 526 —

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater , Sprachwissenschaft
Jahr:
1967
¬La¬ storiografia nel mondo italiano ed in quello tedesco: stato e problemi attuali nel quadro dell'unità culturale europea : religione ed educazione, filosofia e scienze, politica e sociologia, letteratura e arte ; atti del IV convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 17 - 23 aprile 1963
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Seite 300 von 692
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <4, 1963, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 686 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Das¬ Geschichtsbild im deutschen und italienischen Sprachraum: gegenwärtiger Stand und Probleme im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung.
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963> g.Italienisches Sprachgebiet ; s.Geschichtsbild ; f.Kongress ; g.Meran <1963>
Signatur: II Z 759/4(1963
Intern-ID: 116798
io volevo proporre alla loro attenzione, » II prof. MARIO D’ADDIO ritiene che la retazione del prof. Santo- nastaso è stata chiara ed esauriente nelt’individuazione delle linee fondamentali della storiografia politica italiana di quest’ultimo dopoguerra. Egli vorrebbe avere una risposta su un problema che gli sembra fondamentale della storiografia italiana di quest’ultimo dopoguerra. II Professore afferma che la storiografia etico-politica italiana è stata sostanzialmente guidata, indirizzata dalla

storica e tutta la realtà politica? ». II prof. D’Addio riferendosi alle due opere classiche del Croce, alla Storia d'Europa nel sec. XIX e atla Storia d’Italia dal 1871 al 1915, obbietta che la storiografia crociana sostanzialmente ha impegnato la storiografia italiana nello studio della forrnazione dello stato unitario Ítaliano cioé « nello studio del Risorgimento dei movimentí Ídeati, dei vatori politici che hanno consentito all’Italia di organizzarsi Ín Stato », e conctude che l’ideale supremo che

ha guidato questo movimento sto- rico-politico è stato l’ideale della libertà. II concetto della libertà, quale ci è stato proposto dal Croce è un concetto valido ai fini di una storiografia etico-politica? Questa domanda, credo, si debba porre, se noi consideriamo la storiografia del Croce prima e dopo Íl fascismo. Sappiamo che la Storia d’Italia del Croce è ta valuta- zione, direi addirittura l’esaltazione dell’opera della destra storica italiana. Giolitti non ha fatto altro che continuare l’opera

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater
Jahr:
[1963?]
¬La¬ persona ed i suoi problemi nella cultura italiana e nella cultura tedesca dell'Ottocento nel quadro dell'unità culturale europea : atti del I convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 20 - 23 aprile 1960
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Seite 137 von 300
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <1, 1960, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 295 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Person und deren Probleme in der deutschen und italienischen Kultur des XIX. Jahrhunderts im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. Darin enth.: Rasmo, Nicolò: ¬La¬ storiografia artistica dell'Ottocento nell'Alto Adige / Nicolò Rasmo, 1963 In: ¬La¬ persona ed i suoi problemi nella cultura italiana e nella cultura tedesca dell'Ottocento nel quadro dell'unità culturale europea ; S. 219 - [227]. - Sign.: II Z 759/1
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; z.Geistesgeschichte 1800-1900 g.Italienisches Sprachgebiet ; z.Geistesgeschichte 1800-1900
Signatur: II Z 759/1(1960)
Intern-ID: 117196
rimase il tentativo di un repertorio bibliografico del Manacorda perché ormai la incipiente germanistica italiana incominciava a saper attingere direttamente ai repertori bibliografici tedeschi. Un decisivo impulso ad un ampliarsi, rafforzarsi, maturarsi della germanistica italiana venne dall'insegnamento e dall'attività del Farinelli chiamato a Torino nel 1907, su proposta del Graf e del Renier, alla cattedra di letteratura tedesca di quella università. Per rivelare e precisare che eosa abbia

significato allora l'inse- gnamento del Farinelli, mi permetto di ricordare le parole del Gabet- ti, che, laureatosi in letteratura italiana con una tesi sul Prati, si rifece scolaro accanto al Farinelli e fu uno dei suoi primi discepoli ad inse- gnare letteratura tedesca all'università di Genova prima e poi a Ro- ma. Dice il Gabetti: « Quando in un pomeriggio di novembre del 1907 a Torino, nell'aula settima della facoltà di lettere, dall’alto dell'altis- sima cattedra, dove eravamo soliti vedere

davanti ai nostri occhi. D’ogni lato si spalancavano orizzonti, la cultura degli altri popoli non era piii un semplice inci- dente marginale, un termine di paragone e un'occasione piú o meno a vaghe analogie, ma tutte quante le espressioni della eultura, presso tutti i popoli, diventavano ugualmente oggetto di espressione viva, immediata nella vibrante impetuosità italiana del maestro, la vita dello spirito si ampliava con naturalezza in una spontanea vastità di respiro europeo; e qui appunto

significó prima di tutto per noi, il Farinelli, l'annullamento di ogni apparente contrasto fra Io spirito nazionale e la materia illimitatamente vasta dell'esperienza spirituale, lo sprovincializzarsi della cultura, la cultura italiana veduta come forza viva e operante nel complesso divenire della storia úmana, ma presto il FarineUi divenne per noi, per le nostre giovani ansie, speranze e incertezze anche qualcosa di piíi limitato e preciso. Erano quelli gli anni della polemica fra ció che si usava

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater
Jahr:
[1963?]
¬La¬ persona ed i suoi problemi nella cultura italiana e nella cultura tedesca dell'Ottocento nel quadro dell'unità culturale europea : atti del I convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 20 - 23 aprile 1960
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Seite 175 von 300
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <1, 1960, Meran> / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige
Ort: Meran
Umfang: 295 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Person und deren Probleme in der deutschen und italienischen Kultur des XIX. Jahrhunderts im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. Darin enth.: Rasmo, Nicolò: ¬La¬ storiografia artistica dell'Ottocento nell'Alto Adige / Nicolò Rasmo, 1963 In: ¬La¬ persona ed i suoi problemi nella cultura italiana e nella cultura tedesca dell'Ottocento nel quadro dell'unità culturale europea ; S. 219 - [227]. - Sign.: II Z 759/1
Schlagwort: g.Deutsches Sprachgebiet ; z.Geistesgeschichte 1800-1900 g.Italienisches Sprachgebiet ; z.Geistesgeschichte 1800-1900
Signatur: II Z 759/1(1960)
Intern-ID: 117196
contemporanee vengono tradotte in tedesco spesso mentre l'autore è ancora in vita, come per esempio le opere del Goldoni. E' dif- ficile, dice il Prof. Rheinfelder, scegliere nella ricchezza delle traduzioni dell'epoca romantica. I romantici tedeschi non guar- davano a nessuna letteratura con tanta affettuosa simpatia come a quella italiana. E' eome se avessero sentito, che in fondo la letteratura italiana è la piú importante di tutte le letterature europee. II Prof. Rheinfelder ha poi dato

». Accanto a questi studi danteschi bisogna ricordare l'atti- vità dei « cenacoli » o « eircoli dei poeti », che si formavano nel- l'Ottocento fra i quali quello di Monaco di Baviera era il piü im- portante. II suo mecenate fu il Re Massimiliano II di Baviera. Questo principe chiamó a Monaco parecchi scrittori tedeschi, fra i quali Paul Heyse, che divenne il piú importante di tutti riguardo alle relazioni con la cultura italiana. Da questo affetto per l'Italia nacque l'italianistica nel senso piü stretto

della parola. Questa ita- lianistica scientifica prende il suo inizio nel 1763 con l'opera di Johann Meinhard « Saggi sul carattere e le opere dei migliori poeti italiani »; poi troviamo Jagemann e soprattutto i fratelli Schlegel. II Professore Rheinfelder ha quindi enumerato gli italianisti tedeschi dell'Ottocento: Ruth, Ebert, Wolff, Sauer, Gaspary, ecc. Nel qua- dro della linguistica conviene menzionare la « Grammatica italiana » del Meyer - Lübke. Cosi anche i filologi hanno dato un contributo

prezioso a far conoscere la cultura italiana in Germania. La diffe- renza fra il popolo tedesco e quello italiano ha suscitato la curio- sità dell'italianistica tedesca. Le similitudini dello sviluppo storico dei due popoli, messi davanti a problemi analoghi, hanno creato parallelismi anche nella letteratura, malgrado tutte le differenze di essenza spirituale. Infine il Prof. Rheinfelder ha rilevato nello sviluppo culturale dell'Ottocento, un elemento che manca in Germania: le relazioni delio stato

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Kategorie:
Geschichte , Kulturgeschichte, Volkskunde, Musik, Theater
Jahr:
1968
Presenza della cultura italiana nel mondo di lingua tedesca e della cultura tedesca in quello di lingua italiana dal 1945 ad oggi nel quadro dell'unità culturale europea : teologia, filosofia, politica e sociologia, letteratura, scienze, pedagogia e psicologia ; atti del V convegno internazionale di studi italo-tedeschi, Merano, 1 - 8 aprile 1964 = ¬Die¬ Präsenz der italienischen Kultur im deutschen und die der deutschen Kultur im italienischen Sprachraum seit 1945 im Rahmen der europäischen Kultureinheit / Istituto Culturale Italo-Tedesco in Alto Adige - Merano ; Vol. 2
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Seite 127 von 252
Autor: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <5, 1964, Meran> / Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran) ; Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien <5, 1964, Meran>
Ort: Meran
Umfang: 244 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Parallelsacht.: ¬Die¬ Präsenz der italienischen Kultur im deutschen und die der deutschen Kultur im italienischen Sprachraum seit 1945 im Rahmen der europäischen Kultureinheit Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung
Schlagwort: g.Italien ; s.Kultur ; g.Deutschland ; s.Rezeption ; z.Geschichte 1945-1964 ; f.Kongress g.Deutschland ; s.Kultur ; g.Italien ; s.Rezeption ; z.Geschichte 1945-1964 ; f.Kongress
Signatur: I Z 759/5(1964),2
Intern-ID: 116796
Riassunto in lingua italiana AMEDEO SILVA-TAROUCA UMANESIMO ED ESISTENZIALISMO Qualunque considerazione si faccia confrontando i due indirizzi di pensiero si perviene sempre, allorché ci si metta dal punto di vista del tema di questo congresso, a proporsi problemi di storia della fitosofia. Si tratta di problemi molto simili a quelli che si incontrano nella storia dell’arte circa le origini e possono pertanto essere trattati in modo analogo. Non si tratta dunque di pervenire ad un’esposizione

tra il mondo di cultura italiana e quello di cultura tedesca. II loro esame porta a dare una spiegazione anche ad un pià limitato problema: perché mai dall’epoca della scoperta di Hegel da parte della filosofia italiana il pensiero tedesco ha avuto in Italia un’influenza rela- tivamente maggiore di quella che il pensiero italiano ha avuto in Germania? Per rispondere a questo problema vorrei evitare le consuete sem- plificazioni, come per esempio dire che ia filosofia italiana avrebbe riscoperto

se stessa soltanto scoprendo la possibilità di una disposizione esistenziale del pensiero, che l’avrebbe portata a rinunciare al suo col- legamento umanistico col Rinascimento. Con ció non si vuol natural- mente negare in dlcun modo che ci sia una specie italiana di filosofia esistenzialistica. D’altra parte si dovrebbe dire che al posto del predo- minio di Hegel è semplicemente subentrato il predominio di Heidegger o, per esempio, di Sartre. In ogni modo è da tener presente che le peculiarità nazionali

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