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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Seite 24 von 37
Ort: Lipsia
Verlag: Weber
Umfang: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Schlagwort: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Signatur: IV 1.107
Intern-ID: 209509
22 IL VIAGGIO IMPERIALE. \M 2. più forti, e fra questi e Io benedizioni più fervide il po polo accompagnò Ja sua bella Regina aus alla Residenza. Grand« invito a Corte. — Quella letizia fll ill VCFO la più pomposa preparazione per la gran festa notturna, che ancora in quel di dovea aver luogo. Ma pria si vide gran concorso a Corte del mondo più rispettabile di Milano. Io credo, che da 130 persone v'erano stale invitate a banchetto; il che è la prova più amichevole, che un Sovrano dar possa

ai Suoi sudditi; il clic avrà certamente ferito sino all' imo de' cuori que' pochi av versarli, che già avviliti, svergognati dagli altri avveni menti ninna consolazione poleano sperare dalle novità della giornata. La mensa Unì co' brindisi più solenni, e l'Imperatore die ai Suoi ospiti la mano in suggello dell' alto di pace ooiicliiuso con tutto il popolo nella Casa di Dio sin dal primo momento del Suo arrivo in Milano. li Corso notturno. — Appena il sole ebbe fatto il suo tramonto, tutti! la gran

di zaffiro a mille fiori trapunto. Già alle sette tutta la città era illuminata, ma in modo mirabile splendevano le contrade e le piazze del suo mezzo. Qua archi trionfali, là piramidi, e obe lischi; qua fontane che assomigliavano a vulcani, là altri bizzarri edilicj, che erano carichi di tanti lumi da dirli opere di fuoco, Poi candelabri smisurati a varie fiamme di gas, e lutti que'maestosi palazzi, olir essere stali riccamente illuminati, portavano ornamenti preziosi, e mostravano alle loro finestre

i visi gai, amabili di pul- celle e matrone nobilissime. Persino i giardini pubblici offersero varie scene d'incantesimo, fra cui due nicchie verdi, vagamente illuminate, che contenevano i busti dell' Imperatore e dell' Imperatrice, e dall' un all' altro albero del viale principale pendevano ghirlande formate di ballon! screziati, e qua e là ondeggiavano nell' aere i più bei trasparenti. Dopo le otto Francesco Giuseppe I. ed Elisabetta montarono nella carrozza già nota, e col seguito di sei altre

Collegio „Longone'. — La Scuola «Longone» in Milano guidata dai zelanti RR. Barnabiti è in somma reputazione, e v'accorrono all' ammaestramento i figli delle principali famiglie. Sua Maestà l'Imperatore la visitò nel mattino del 19. Mae- stri e Scolari Lo accolsero col maggior rispetto e colla letizia in volto. Di poi la scolaresca cantò l'Inno Nazionale e nella grand' Aida ornata a festa diede prove della sua capacità. Fra que' giovani uno per ingegno distinto presentò all' illustre Monarca un poema

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Seite 29 von 37
Ort: Lipsia
Verlag: Weber
Umfang: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Schlagwort: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Signatur: IV 1.107
Intern-ID: 209509
26 IL VIAGGIO IMPERIALE. [M 2. Ecco in poch paroll nomo l'è slada: — El di venticinq do s(« bcll'antutda, M Ire òr circa dopo mezz di, (Tegnìmel ben a meni sto bui d'i), Vogncva (accaa sui canton do Milan on graziös begliett del nosl S uvrax. L'avvis l'era minga taut grand, Bui cai-alter o stampaa elegant, Leggi, c capissi clie l'è on buglioli. GIi'ò vim denanz, e disi: - El penuetl? ' Vedi elio al cont lladetzky l'è imlrìzzaa, E disi: - Sicur l'è orni bella uovitaa! Ve disi nagott i ine sciori

! Se sent suhit a vosà: Fveura i lumi! è rivaa oiui grazia de I'I mphratók Oh'ci peidoima ai pvviìr e ai seiòi'. El perdon l'è propri per luci: Audemni in piazza de la Cori a anice. Infatti, in mane che no el se scriva, Gna gran folla in piazza del Donmi riva, E giò j eapcj, i barrett, i calloll: in d'on bolt tuce i eoo in der e bìott, E l 'i: - Viva el nosler bon Imperator! Voseiuro, fieuj, voscinm con tuli onori Pocb prima on avvia del Municipio L'avvertiva die se dava prìncipi A unoltra bella

Scultore Faccaroli ed altri simili, lo cui belle opere, parie finite e parte sotto lo scalpello de' Maestri, Lo sorpresero al sommo. Onorò poi' dell' alta Sua atten zione la gran fabbrica di seta del Sigr. Osnago e quella di bottoni del Sigi*. Binda. Da questa Egli recossi al Gin nasio di Sani' Alessandro ed al Ricovero Pio Trivulzio. Primo ballo mascherato.'alla Scala'. — Non manca rono le Maestà aiigustississime d'intervenire al primo balio mascheralo che si diede in questa sera alla Scala

. £8 Gennajo. Francesco Giuseppe 1. al Duomo. — Ogni volta che lumini dato di vedere l'edifìcio gigantesco e me raviglioso del Duomo di Milano, mi s'apri il cuore ad insolita -gioja. Esso è slato già da secoli inco minciato: Principi ed Imperatori non pochi contribui rono a questa fabbrica imponente e superba, che la puossi dire un poema portoni-uso, a cui ogni secolo ag giunge il suo cauto. Lo stesso Napoleone cooperò al line di questa preziosità; egualmente gl' Imperatori Fran cesco ed il vivente

quell' infelice, studiosa gioventù e do' suoi progressi ri masero attonite. Gran lode al fondatore c Direttore di si pio Istituto, e cosi all' esimio Sigr. Mundolfo che a beneficio del medesimo seppe tanto sacrificare! Ambedue i Bene fattori al premio degli uomini s'avranno pur quello, clic eternamente dura, del Cielo. Basilica di Kant' Ambrogio. — Dal lllOgO succitato la Coppia Imperiale pertossi all' antica Chiesa di Sani' Am brogio, in cui venivano coronati i Re Longobardi. Vi fu ricevuta

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Kategorie:
Geschichte , Religion, Theologie
Jahr:
1897
Regesto cronologico dei documenti, delle carte, delle scritture del principato vescovile di Trento esistenti nell'I. R. archivio di corte e di stato in Vienna
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Seite 175 von 201
Autor: Dominez, Guido / Guido Dominez
Ort: Cividale
Verlag: Strazzolini
Umfang: VIII, 192 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: c.Wien / Haus-, Hof- und Staatsarchiv ; g.Trient <Diözese> ; s.Regest ; f.Verzeichnis
Signatur: II 102.538
Intern-ID: 87423
alla sin. dell'Adige sotto S. Michele? o Sasso Rosso di S. Lugano nella Val di Fiemme? Canale ; il nome ricorre in più luoghi delle nostre valli ; forse Canale di Pergine ? 320. Caneve ( Canìpa, Canapae), fraz. del coni. d'Oltresarca, presso Arco, 286. canipd, ebbe oltre il comune signifi cato di cantina quello pure di uf ficio d'esazione delle rendite in vino, e per estensione, di qualsiasi rendita iu natura (biade, pece, legname ecc.) 7. Capodistria, ( Iustìnopolift ) 381. Capriana, com. della

Cadine, vili, presso il lago di Te. ri ago fra Vezzano e Trento, 308. Cagno, com. dell'Anaunia, allo sbocco della Pescara nel Noce, 82,276, 573. Calavino, vili, all'imbocco della Val di Cavedine presso il lago di To- blino, 245, 458, 542, 630, 917, 932, 1081. Caldaro (ted. Kaltem), com. alla des. dell'Adige a sett, del lago dello stesso nome, 39, 231, 233-235, 275, 435, 585, 950, 957, 978. Cai des, com. della Val di Sole sulla sin. del Noce a circa 3 km. sotto Male, 699, 757, 848. Caldivo, rivo

affi, di sin. dell'Adige presso Egna, 45. Caldonazzo, grossa borgata a mezzodì del lago dello stesso nome, allo sbocco della Val Sorda, 2 nota, 1.73, 261, 308 nota, 735, 952. Callisto Ili, Papa (1455-58), 1049, 1055. Calvene, com. del Vicentino alla sin. dell'Astico, 479. Campione, penisoletta ' sulla. sponda bresciana del lago di Garda (v. Bo- nelli, op. cit.. voi. TI, p. 287), 213. Campo, coro, e cast, nelle Giudicane, fraz. del com. di Lomaso, 72, 99, 105, 106, 1-25-128, 142, 144, 171, 194, .210

, 220, 221, 265, 288 nota, 302, 393, 402, 409. 419, 470, 471,. 528, 580-582, 599-603, 634, 653, 660, 681, 722 : 724, 758, 778, 786, 811, 812, 824, 869, 886, 956, 987, 989, 1035. Campo ; forse Campo Tassullo ? o Campo di Benno, entrambi nel- rAnaunia alla des. del Noce? 508. Campolongo, oggi Masi di Novaledo nella Val Sugami, 2. Campo Sciano, 744; v. Castel Sciano. Campus Rubei : pare di desumere dal documento clic si tratti di località del corn, di Giovo o della Val di Fiemme ; forse Maso Rosabel

Val di Fiemme alla des. dell'A visio a circa 10 km. sotto Cavalese 334, 729. Carbonara ( Carbonaria)\ il nome è ri- petutissimo nelle nostre Alpi Tren tine e-Venete': Carbonara , monte sovrastante alla valletta percorsa dal Rivo di Rinasico, affi, del Noce ; Carbonare , cas. all' imbocco della Val d'Astico, e borgata della Val di Fiemme alla des. dell'Avisio; 1 alle della Carbonare , con lo sbocco alla sin. del Noce presso la. Rocchetta ; Le Cari)onare, fianco di monte nella Val di Vermiglio non

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Seite 13 von 37
Ort: Lipsia
Verlag: Weber
Umfang: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Schlagwort: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Signatur: IV 1.107
Intern-ID: 209509
l'ordine che in quell' immenso edi ficio regna, ritornò alla'Sua Residenza. Odltna dalle Loro Maestà del Consoli stranieri. — Am mise subito ad udienza privata tutti i Consoli stranieri, i quali ebbero egual onore dall' augustissima Imperatrice.. Nel corso del giorno Sua Maestà Elisabetta consolò di Sua presenza e di amorose parole gli. Istituti delle Penitenti, delle.Clarisse ed altri fondali a sostegno dell' Evangelo; poi pertossi alla Casa d'educazione di Santa Doroiea, overcome ne' suddetti luoghi

, lasciò di Lei la più grata memoria. 30 Norembre e 1 Dicembre. erasie Sovrane. — Anche in questo dì hai diritto, o Venezia, d'esultare. Ad un trattò ' di penna, ad un cenno del tuò generoso Monarca sei stata assaissimo arricchita, e sollevata da pondo gravissimo. Nient' altro che unDecreto di Sua Maestà Imp. R. Apostolica* còl quale si compiacque rilasciare ai Comuni di Venezia, Durano, Malamocco, Murano e Pelestrina, per poter regolare la loro interna economia scossa dagli avvenimenti del 1848 e del

e là come di casa in Alla sera del primo Dicembre cessò la procella; non più quel flusso e riflusso! e con zelo incredibile si fece sparire ogni traccia di neve. Gli Elementi s' erano sfo gati nel loro furore per far risplenderé sempre più colla loro benignità e possanza un dì, che ai Veneziani sarà sino alla tomba di grata memoria. Era il 2 di Dicembre. 2 Dicembre. Spirava un' aria mite, e piacevole; il ciel era del più bel sereno, ed il sole più splendido irraggiava su Venezia antica e maestosa

' Austria! 0 giorno so- ;lenne pe* sudditi e pel Re! I primi pregarono sul di Lui capo la celeste benedizione; ed Egli si rese più granàè, immortale con atti della più alta grazia e cle menza. 0 quanto stupirono i Veneziani, ed in un si ralle grarono a leggere nel foglio ufficiale i due scritti del ma gnanimo lor Signore diretti al bravo Suo Maresciallo,. Conte Radetzky! Essi suonano così : «Caro Maresciallo Conte. Radetzky ! Ho risolto, di levare totalmente il sequestro, al quale .fu sin qui sottoposto

l' avere dei fuggiaschi politici del mio Regno Lombardo-Veneto. ' Ella prenderà subitissimo le necessarie disposizioni, affinchè ogni possesso gravato di Sequestro venga rimesso libero a coloro, che se ne dichiarano Amministratori in nome dei.proprietarj, In egual tempo Le «lo la facoltà di accordare ai fug giaschi politici il ritorno, se lo demandano, ne'Miei Stati, sotto la condizione però, che si obblighino di mantenérsi fedeli c leali Miei Suddili. La incarico della pronta pubblicità di questo mio

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Kategorie:
Geschichte , Religion, Theologie
Jahr:
1897
Regesto cronologico dei documenti, delle carte, delle scritture del principato vescovile di Trento esistenti nell'I. R. archivio di corte e di stato in Vienna
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Seite 183 von 201
Autor: Dominez, Guido / Guido Dominez
Ort: Cividale
Verlag: Strazzolini
Umfang: VIII, 192 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: c.Wien / Haus-, Hof- und Staatsarchiv ; g.Trient <Diözese> ; s.Regest ; f.Verzeichnis
Signatur: II 102.538
Intern-ID: 87423
. 1. Gresta, v. Gardnmo. Gricez ; forse Gries? App. 1. Gries, fraz. del com. di Bolzano, 29, 109 nota, 274, 718. Groanesperg (V), 76. Grumes, com. sulla des. dell'Avisio a circa 7 km. sopra Cembra, 58. Grumo, vili, sulla des. dell' Adige presso S. Michele, 26, 892. Gurk, c. di Carinzia sul fiume dello stesso nome, 1045, 1128. Gusidaun, vili, presso la Chiusa di Bressanone, 969. H Hagenau, c. dell'Alsazia sul Moder, 1116. Hall, c. sulla sin. dell'Inn sopra Inns bruck, 929, 1043, 1122. Harrach (Leonardo

S. Gervaso, cum. in prov, di Brescia, circondario di Verolanuova, 133. S. Giorgio, monastero nella valle del- ! l'Inn presso Scliwaz, 71, 659. Giorgio I di Lichtenstein, V,° di T, (1390-1419), 938-952, 954, 956, 957, 959-965,. 969, 970, 973, 977-979, 982. Giorgio II di Hack, Y.° di T. (1446- 65), 1046, 1048-1054, 1056-1059. Giorgio III di Neudeck, V.° di T. (1505- 14), 1087, 1088, 1091, 1095. Giovanni XXII, Papa (1316-34), 761, 765, 805. Giovanni, Duca di Carili zi a, Conte del Tirolo, 827, 829

, 840. Giovanni III da Pistoia, V.« eli T. (1348- 49), 888, 903. Giovanni ÌY Hinderbach, V.° di T. (1465-85), 1060-1062, 1066, 1067, 1069. Giovanni Zapolya, 1156, 1157. Giovo (Iugum), coni, della vai di Cem- bra, composto dalle borgate di Verla, Mosaiia, Ville, Palù, Ceola, Valternilo e del casale Spedai-, 44, 437, 477, 482, 1088. Gismanu, cas. alla sin. del Talfer a pie dei Rittnerhorn, 410. S. Giustina, cas. sulla des. dell'Eisack presso Bolzano, 259, 385, 414, 486, App. 1. Godenzo, vili, delle

Giudicane, fraz. del com. di Lomaso, 724. Gonzaga, com. in prov. di Mantova, 727 nota, 1060. Graun {Curdnum), vili, sulla des. del l'Adige a circa 6 km. S. dal lago di C aid aro, 39, 190, 441, App. 1. Gregorio IX, Papa (1227-41), 288 nota, 325, Gregorio X, Papa (1271-76), 502. Greifenberg, cast, non lungi da Bres sanone, 650. Greifen stein, cast, sulla sin. dell'Adige a circa 4 km. sopra Bolzano, 21, 29 nota, 313, 317, 385, 396, 399, 403, 410, 414, 424, 430,' 431, 487, 594, 639, 643, 676, 916, 923, App

di), cancelliere im periale, 1149, 1177. Haselberg, cast, presso Bolzano, 317, 318, 495, 496, 503, 802, 809. Helfenstein; forse Helfenburg, cast, sulla sin. dell'Adige a circa 6 km. sopra Bolzano ? 685, 768. Hirschpruneck (?), 412, 750, 871. hostaticum, tributo che dovevasi dal l' investito al signore infeudante in riconoscimento della sovranità feudale a scanso di devoluzione del feudo, 203, 205. huoba, hub a, hova, hohuna , modus agri cum habitatione coloni (Du- cange, Glossarium cit,), 24 nota. Hussiti

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Seite 8 von 50
Autor: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Ort: Pisa
Umfang: 40 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Schlagwort: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.494
Intern-ID: 236700
Emico ricevuto dei feudi dall'im peratore Arnolfo, contemplando ciò come una vergogna pel suo casato, il quale (in a quel tempo era sempre stato indipenden te, esso si corruccio fuor di misura e cad de in una profonda melanconia. Non volen do più vedere nò il proprio tiglio nò l’avito SUO castello d’Altdorf. Elicone si ritirò con dodici de’ suoi più fedeli armigeri nelle sel ve della Scharnitz, sulle fonti del Ini me Isar, e si fece eremita. La cronaca di Wein garten ci riferisce questo fatto colle

gli antichi Sciri a- bitavano quelle foreste, le quali in conseguen za appartenevano ab antiquo ai Guelfi, in onore di Elicone quel luogo denn nominalo Etthal ossia Valle d' Elicone, ed uno de’ suoi discendenti gli fece ivi erigere un con vento. Elicone lt mori l’anno 910. Da sua moglie Giuditta, la quale giusta le testimonianze del Bucellini e dcll’Hormnyr era figlia d’ un Le d'Inghilterra, esso ebbe due figli, Enrico e Barilo, c due Figlie Gin- ditta moglie delTlmperaiare Arnolfo, e Luit gard

» moglie di LixHnnfco Ho di Baviera. Enrico del Carro d’ Oro, primogenito d’ Elicone U, gii successe qua! Gonio di Ravensburg, d’ Altdorf e del Lechgau, co nte pare nelle possidenze guellielie nel Ti ralo. Nell'anno 889 rjtnperatore Arnolfo si trovava in Augusta, e teneva ivi una bril lantissima corte. \assalii da tutte le parti del suo vasto impero, dai confini della bas sa Dalia sin ai paesi del ghiaccio perenne, Ambasciatori de’ Polacchi, degli Ungheresi, de’ Borgognoni e d’ altri numerosissimi

po nti ni win.si’Enfi. 8 poli si piegavano sui gradini del suo trono. Appaino T Imperatore aveva fatto delle do nazioni a vari vescovi, allorquando àvvi ci nò un giovino, prediletto delTimpcràlore. Era questi Enrico il Guelfo, figlio d' Elico ne Conte di Ravensburg, il quale contro la volontà di suo padre ambiva le glorie del la guerra e le distinzioni della corte impe riale. Ei pregò T Imperatore che gli voles se dar in feudo tanta estensione di terra che esso potesse percorrere con un carro entro

una mattina. Concessagli che fu la sua preghiera, prese un piccolo carro d'oro in mano, montò sul suo destriero e percor se in una mattina un grandissimo territorio, fra i fiumi Isar, Ammer c Loysach. L’Im peratore non volle mancar di parola e die de queste terre in feudo ad Enrico. Fu Enrico del Carro d’ oro che fondò il monastero d’Altomünster ed un convento di monache in Alldorf. Da sua moglie Beala Contessa di Hohen wart figlia di Rapolene Conte d’ Andechs ebbe tre figli cioè: 1. S. Corrado

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Kategorie:
Geschichte , Religion, Theologie
Jahr:
1897
Regesto cronologico dei documenti, delle carte, delle scritture del principato vescovile di Trento esistenti nell'I. R. archivio di corte e di stato in Vienna
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Seite 139 von 201
Autor: Dominez, Guido / Guido Dominez
Ort: Cividale
Verlag: Strazzolini
Umfang: VIII, 192 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: c.Wien / Haus-, Hof- und Staatsarchiv ; g.Trient <Diözese> ; s.Regest ; f.Verzeichnis
Signatur: II 102.538
Intern-ID: 87423
957. — 1401 Febbraio 7, Trento. Il V.° G. investe Enrico di Rothenburg, Capitano vescovile in Bolzano, per sè ed 'eredi della giurisdizione sulla villa di Caldaro e sulle altre delle rive del lago omonimo. ^ 958. — 1407 Aprile 1 2 } S. Michele all'Adige. Federico, Duca ., d'Austria, Conte del Tirolo ( 1 ), promette a Rodolfo de' Bel- lenzani, — che aveva s eco lui occ upato il castello di Teano % a danno del Vescovado — d'investirlo del castello mede simo e della signoria di Tenno, o altrimenti

di Castel Selva di Levico a di lui scelta. | Perini, I castelli cit. vol. II, p, 78. ' f |7Vi' 4- • 959- ~ 1^07 Aprile 17, Trento. Il V.°'G. rinunzia ad ogni tem- poraìe giurisdizione e rimette i suoi sud ditti e vassalli alla d T sovranità del Duca Federico d'Austria. V. s. 960. — 1407 Aprile 20, id. Strumento notarile, col quale il Duca Federico d'Austria in seguito all'arresto ed alla, cattura del V.° G. conferma lo statuto emanato alla Città di Trento, promette di tutelare di fronte alle pretensioni

del Vesco vado i diritti del popolo tridentino e si obbliga a. punire con le confìsche, le spogliazioni e la prigionia tutti coloro, che parteggiando per il Vescovo e per il Capitolo eransi fatti strumento della tirannide. Dei quali seguono i nomi — V. s. 901. — 1407 id. id. Il Duca Federico viene a trattative col V.° G. e lo libera dalla prigionia, previa rinunzia — verso annua pensione — a qualsiasi temporale giurisdizione sulla Città e sulla Diocesi. V, s. Tìttf.fcTh 962. — 1407 Maggio

9, id. 11 V.° # G. ordina a Nicolò, Vicario vescovile nei Perginese, di consegnare quella 1 fortezza al Duca Federico d'Austria. V. s. 963. — 1407 Maggio 30, id. Lettera autograta del V.° G. scritta dal suo carcere di Torre Rossa, colla quale ordina al suo Capitano Vicario in Riva, di consegnare quella fortezza al Duca Federico. Y. s. 964. — 1407 Giugno 6, Vienna. Il Duca Leopoldo d'Austria con ferisce al Duca suo fratello, Ernesto, facoltà di trattare in ( l ) bit* quel medesimo, che passò nella storia col uomo

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1906
Popolazioni e costituzioni antiche di Valsugana, Primiero, Fiemme, Fassa, Cadore, Ampezzo e i Sette Comuni Vicentini
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Seite 27 von 85
Autor: Rizzoli, Giulio / Giulio Rizzoli
Ort: Feltre
Verlag: Tipogr. Zanussi
Umfang: 80 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; z.Geschichte
Signatur: II 104.059
Intern-ID: 151174
vicentine e dei paesi e popolazioni loro, scrìtta 1' anno 159^ ( Padòvà, Stampa, 1877) dice che il territorio di Levico aveva il confine alla linea del Brenta dove arrivava il territorio della Città e Comune di Vicenza in tempo antico. L' abate Agostino Dal Pozzo nelle sue Memorie Stori che dei Sette Comuni Vicentini, scritte la seconda metà del 1700 ( Vi cenza, Stampa. 1820) parla dell'esistenza di documenti, del. 1200 al 1500 secondo i quali l'alveo del fiume Brenta formava il confine, dei

Sette Comuni Vicentini a levante e settentrione di essi Comuni incominciando dal Torrente Vallissone di Angarano, avvanzando in Valsugana sino alla antica Chiesa di S. Giuliana presso Levico, situata sulla sponda de stra del Brenta (già parrocchia, soppressa nel 1786 ) ; da questa località per la linea del torrente Riobianco la linea del confine ascendeva alla sommità di Monterovero, e di là volgendo a mattina giungeva alle Fon tanelle di Vezena; di qui attraversando la montagna del Bizele metteva

capo alla Valle della Torva e in quella dell' Astico. Il medesimo conte Caldogno si riporta a una sentenza proferita l'anno .1395 dal Duca di Milano, che in quel tempo governava la città di Vicenza, in una que stione di confine tra i Sicconi di Caldonazzo e i Sicconi della Valsu gana inferiore per possesso delle montagne Vezena, Coste, Manazzo, Marcesina, e altre, nella quale sentenza queste montagne furono dichia rate possedimenti del Comune di Vicenza. Non é comprensibile come Ì possessi dei

Sette Comuni Vicentini, divisi dalla Valsugana dalla pa rete di una montagna a picco di mille a due metri, potessero giungere alla linea del fiume Brenta, a meno non venga ritenuto che quei Comuni formassero il confine politico dell' antico Comune di Vicenza, come il documento del 1166 sulla lega fatta dalla Comunità di Pergine colla Città e Comune dì Vicenza ne tornirebbe prova (v. Perginese). Rispetto le montagne delle Vezene i termini di confini tra lo stato della Repub blica Veneta e i Conti del

Tirolo furono definitivamente demarcati ap pena sul principio del millecinquecento, nell' incontro della pace fatta tra la Serenissima e l'imperatore Massimiliano I. Levico come terra infeudata a Castel Selva ha avuto tardivamente lo sviluppo del proprio diritto comunale, e il primo suo statuto formale in 59 capitoli ascende appena al 1595, E' esso tuttavia, come lo attesta la formula della sua introduzione, un diritto antiquìssimus, composto, come tutti gli statuti comunali dell' evo medio di doppi

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
Notizie storiche di Primiero
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Seite 132 von 138
Autor: Rizzoli, Giulio / Giulio Rizzoli
Ort: Feltre
Verlag: Tipogr. Zanussi & Curtolo
Umfang: 137 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Primör ; z.Geschichte
Signatur: II 105.175
Intern-ID: 517781
I 33 fu giurato debita obbedienza, fedeltà- con promissione ancora del l'Homeni alla suddetta Dieta mandati, et deputati, eh'ad ogni tem po venendo li Coinmissarii, che a loro requisitione essi faranno giurare fedeltà da tutti, Piccoli e Grandi, Ricchi e Poveri. Per tanto essendo a ciò deputato, et destinato li M.' Ill,™ 1 Stg.' Leone Baron di Spaur, et Valerio Coppiero, hereditario del Contado del Tirol» con piena authorità, questo giuramento, quali hanno ciò significato alli MJ Sig

. r! Giovanni Simonetta, Vicario minerale, Giovanni ■ Altumer collega, suoi officianti, et Michele Mollerano, Vicario della Giurisdit- tione di Primiero, et ricercato da essi, eh' siano condunnati tutti li Sudditi et Canoppi della Giurisdittione et Terrieri di Primiero a prestar questo Giuramento et temendo, che ciò sia eseguito per ve dere il popolo in questo loco condunnato, i due Sig/' Perii.'' 1 com mettono a tutti et cadauno, che giurar debbano alla C. M. di Ro dolfo Secondo per Iddio grattia elletto

Imperatore de Romani, Re d' Ongheria, Boemia, Arciducha d' Austria, Duca di Borgundia Sty- ria, Carintia, et Bittemberga, Conte d'Auspurg, et Tjrol, et alli Ser. m1 Prìncipi suoi Fratelli et Cugini della Ser.™ Casa d'Austria, come Principi et Conti del Tj^ol, di rendere alle loro Maestà ed Altezze, come Principi hereditaria del Contado del Tjrol, et dopo la loro morte a' suoi prossimi heredi, fedeltà, et debbita obbedienza, pro curando il loro utile, et diffendendoli d' ogni danno siccome con tinuamente

. consuetudini, et usanze già concesse dalla felicissima m: del Ser. n, ° Principe Ferdi nando Arciducha d'Austria, conforme alla conclusione fatta nella so pradetta Dieta, così cadauno giurerà fedelmente, et sicuramente, dicendo di sua bocca propria od alla voce, et tenendo le tre ditta alte della mano- destra. Lette furono le cose soprascritte di parola in parola, con alta et intelligibile voce per me Nodaro infrascritto, così comandando li Pehill.' S.' S. ! Commissarii a tutto il popolo, pieve, Canoppi

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Seite 18 von 50
Autor: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Ort: Pisa
Umfang: 40 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Schlagwort: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.494
Intern-ID: 236700
Welfsperg co! Vescovo di Bressanone, ri guardo al loro castello e giurisdizione di Welfenstein, ed anche in quel caso fu Al berto Conte di Tirolo che sostenne gene rosamente i fratelli de Welfsperg. Già nell anno 1214 Ottone IV fu testi monio allorquando Alberto Conte di Tirolo rinunziò al castello di Sommersberg in fa vore del Vescovo di Bressanone. Nel 1218 Ottone de Welfsperg, Alberto Conte di Ti rolo e Dito de Firmian si recarono a Ve nezia, ove compariscono insieme in un do cumento dei

sperg s’obbligò di non molestare più il Ve scovo di Bressanone. Il relativo documento si trova stampato negli scritti dell’ Ilormayr, del Sinnaclier e del Sadurner. Nell’ anno 1237 fu Ditone testimonio della cessione del castello di Reifeneck, fatta da Alberto Conte di Tirolo in favore del Vescovo di Bressanone. Il relativo passo suona: Testes: 1). Ileinricus de Vecifespercit et D. Otto Welfus ejus frater. I). Ileinricus de Boimonl etc. Ad. Sterzìng a D. 1239 mi. I, Die martis 3 intrante Marth

. Fu pu re Ottone testimonio del conferimento de' Privilegi alia città d’ Innsbruck da parte d Ottone II Duca di Meran nell'anno 1239. Sottoscrisse. Ottonis de Welfsperc. Il 29 Marzo 1241 allorquando Alberto Conte di Tirolo couchiiuse un trattato di pace con Egnone Vescovo di Bressanone, Ottone ne fu garante. Sottoscrisse: D. Otto Welfus. Egualmente fecero garanzia pel Conte del Tirolo i fratelli Ottone ed Enrico de Welfsperg il 21 giugno 1241 quando quegli promise all’ordine Teutonico la dona zione

d’ un ma so in Aicba. Sottoscrissero: He nricumet Ottonerà fratres de Welfesperch. Nell’anno 1242 ebbe luogo quella cele bre guerra fia Arnoldo de Rodank da una parte, ed Ottone de Welfsperg, Ugo de Täufers e Guglielmo de Velthurus dall’al tra parte. Durò quella faida diversi mesi; quei Cavalieri si presero vicendevolmente le loro torri e castella, ebbero luogo diverse scaramuccie sui torrenti Eisach e Rienz, ma lilialmente dietro mediazione del Conte di Tirolo fecero un accomodamento. Nell’anno 1243

nell’investitura pel ca stello di Reiffeneck fatta da Egnone Vesco vo di Bressanone in favore del Conte Al berto di Tirolo leggiamo fra i leslimonj : J). ileinricus de Welfesberch et D. Otto Welfus ejus frater. Nell’ anno 1243 conchiuse certo Enrico Beige un contratto col monastero d’I. Can dido in Jnnicben riguardo a’beni in Beiden, in Wüiienbach, ed in Walgratt, e ciò sotto le porle del castello di lleunfels in praesen tia D. Ottonis Wdf de lleunfels, come s e- sprime il relativo documento. A questa per

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Kategorie:
Geschichte , Religion, Theologie
Jahr:
1897
Regesto cronologico dei documenti, delle carte, delle scritture del principato vescovile di Trento esistenti nell'I. R. archivio di corte e di stato in Vienna
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Seite 180 von 201
Autor: Dominez, Guido / Guido Dominez
Ort: Cividale
Verlag: Strazzolini
Umfang: VIII, 192 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: c.Wien / Haus-, Hof- und Staatsarchiv ; g.Trient <Diözese> ; s.Regest ; f.Verzeichnis
Signatur: II 102.538
Intern-ID: 87423
Dimaro ( Imarium ), com. della Val di Sole allo sbocco del Mei echio nel Noce, 119, 120, 253. Diolasa (Aulasa), f'raz. del com. di Commezzadura in Val di Sole, sulla des. del Noce ; 116, 141. Don (Adonia), com. dell'Anaunia alla sin. del rivo di S. Romedio, 676. Dossomaggiore, cast, ora distrutto, sorgeva sul fianco or. del Monte Baldo in quel di Brentonico, 730, 759. Doverla ( Ovena ), vili. dell'Anaunia sulla des. della Novella presso Ca stellini do, 308, 676, 737. Drena, com. e cast, della

valle del Sarca all'imbocco della valle di Cavedine, 744, 1198. Bro, com. della valle del Sarca, sulla siu. in quel d'Arco, 227, 664, 672, 706. Durone, monte e passo delle Giudi carle fra Monte S. Martino e Cima Sera, 377. Duvredo o Druè, fraz. del com. di Bleg'gio nelle Giudicarle, 724, E Ebolo, monte sulla sin, dell'Albola, a cavaliere della via che da Riva mena alla valle delle Giudicane, 123. Eger, c. della Boemia. 936. Egna (ted, Neumarkt}, com. della valle dell'Adige sulla sin. ad oltre

. Enrico II il Santo, Imp. (1002-24), 1. Enrico III il Nero, Imp. (1039-56), 2, 9. Enrico VI, Imp. (1190-97), 43. Enrico VII di Lussemburgo, Imp. (1308- 13), 721. Enrico, Conte del Tirolo, 24, 32. Enrico, Re di Boemia, Duca di Carin- zia e Conte del Tirolo, (m. 1335), 652, 662, 674, 675, 677-680, 683, 684, 686-688, 690, 728, 729, 762, 814, 815. Enrico Flechtel, V.° di T. (1422), 983, Entiklar ( Lìnteclarium ), cast, in Val d'Adige sulla destra ad 8 km. S. dal lago di Caldaro 56, 254. Eppan ( Pianum

-376,. 383, 387, 391 nota, 394, 406, 411, 418, 419, 444, 693. K Fai, vili, della valle del Noce al di qua di Mezzolombardo verso la Zambana, 7, 781, 818.

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1920
¬La¬ passione del Tirolo innanzi all'annessione : con l'aggiunta del progetto d'autonomia presentato al governo italiano dalla Lega Tedesca (Deutscher Verband)
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Seite 158 von 192
Autor: Grabmayr, Karl ¬von¬ / C. di Grabmayr
Ort: Milano
Verlag: Vallardi
Umfang: 189 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Südtirol ; z.Geschichte 1918
Signatur: II 102.148
Intern-ID: 420137
dell’associazione dei cantieri di Ratisbona, al cui congresso, già nel 1459, il Tirolo meri dionale era rappresentato da « Michele dell’Adige ». Il li bro contiene i nomi dei maestri, ed artigiani di tutte le re gioni del Tirolo. Il Duca Sigismondo, soprannominato il ricco, aveva ab bellito l’antica capitale Merano di altri due magnifici fab bricati, il palazzo principesco e la chiesa dell’ ospedale. Verso la fine del quindicesimo secolo, Innsbruck andava sempre più sviluppandosi come effettiva capitale della

1519 il superbo campanile di Bolzano colla sua leggiadra cupola, secondo i progetti del maestro Burkhart Engels berg di Augusta. 'Nei conti per la costruzione figurano, oltre i tirolesi, scalpellini provenienti da numerose città tedesche, ma nessuno dall’Italia. Una testimonianza in confutabile del carattere tedesco di questa arte ci fornisce il registro tirolese del cantiere dell’anno 1410, dal quale risulta che i maestri e gli artigiani tirolesi già organizzati aderirono alle disposizioni

di Innsbruck e il Gol denes Dachl, le statue di bronzo della chiesa di corte uscite dalla fiorente fonderia di Innsbruck ed i celebri pezzi di artiglieria colà fusi, le corazze dell’armeria di Innsbruck, i quadri del chiostro di Schwaz e del castello Tratzberg, i conii dèlia zecca e le vetrofanie della vetreria di Hall, sono prova dell'alto livello raggiunto dall’arte nel Tirolo settentrionale.

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
(1760)
Notizie istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto, vescovo e comprotettore della chiesa di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania, e dell' Italia a tempi dello scisma di Federigo I. imperadore ; Vol. 1
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Seite 67 von 503
Autor: Bonelli, Benedetto / Benedetto Bonelli
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: XVII, 462 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: III 103.346/1
Intern-ID: 337105
^Jnìiquiìates Medii ^Aevì del Sig. Muratori col. 753. e feg. Di Federigo ed <Jrrigo Conti d'Eppan > tutti e due figliuoli d' Udakico Conce d* Roche neppen, e Signore di Konigfperg , Eppan, Altempurg , Arfio ec. , benemerito dell' infigns Prepofitura di S. Michele fopra Trento, parla la Carta originale da me veduta, e trafcritta, che darò nel fecondo Volume, e che nell' Archi vio della medefima Prepofitura confervafi-, ed è del 1145., in cui il Vefcovo Altemanno confecrò quella Chiefa. E che i predetti due

2§ Notizie Ißorico*>Crii, del B. v4deìp. radore, che flava allora air affedio di Crema, è che anche negli anni' prima gli fofle molto divoto. E ficcome non meno aderente a queir, Augufto fì ditroftrò anche Arrigo Conte d'Eppan, allora quafido elfo Augufto nutriva un animo troppo efaeerbato , ed offefo contra i Ro mani Pontefici , vi fi unì egli pur anche ,. intervenendo alla di lui ri conciliazione col vero Capo della Chiefa in Venezia T anno 1177. » conforme raccoglie*! dal Tomo primo delle

Con-* ti non traefler l'origine dalla nobile antica Famiglia d'Arco, è-più che certo ( a) . Neppure furon Conti del Tirolo^ febben. così chiamati dallo ftef- fo Muratori ne' fuoi ^Annali d'Italia. VI'. Ora tornando in cammino, e ripigliando- il filo dell' incominciato racconto, ficcome ftando amendue i prenominati Centi d'Eppan in ag guato , non ritrovarono per avventura alcun- militare oftacolo , così riufcì ad elfi molto facile il forprendere tutta quella venerabile Comi tiva lo fvaligiarla

Ietto in un MS., re dalla prefata Carta del 11 Si. fottoil che i Conti mafnadieri da Kadevico ri- Vefcovo Salomone , ove fi nominano co-, cordati , erano Conti di Pugen o fiad'Ar- me Signori di Famiglie molto diverfe. co; In Falle Loherina. Federte us Henri- (b) Tarn Cardinales, quam Epìfeopum Crani ex Famtlia Tv.gen ft , fett birchen fi-, ( Radevìco ivi ) captos , fpoliatps in v'mculis Ma quefta è una paftocchia, perchè non ponunt.. avvenne ciò nella Val Lagarina fotto Tren- (e) Romamis quidam

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1805
Periodi istorici e topografia delle Valli di Non e Sole nel Tirolo Meridionale
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Seite 110 von 159
Autor: Maffei, Giacomo Antonio ¬de¬ / Jac. Ant. di Maffei
Ort: Roveredo
Verlag: Marchesani
Umfang: X, 144 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.554
Intern-ID: 255010
furono dati' degli allodj in Caklaro,. Abbiamo avuto '..alle mani un originale investitura fornita -di .tutti i requisiti .diplomatici ..di Ferdinando Ile d' Va : gheria e ,di Boemia Conte .del Tiralo, che fu poi Imperatore il primo di tal .nome, data in Innsbruck li .24 Novembre ,3,5,29 {era a. quel tempo Mi nistro alla reale Corte ^Bernardo Clesio ;); conferisce in questa nella princi pesca .Contea del 'Tirolo ,(V) a Giorgio «T Arz (b) per sua umilissima sup plica a .titolo di feudo

la giurisdizione, e 'il castello d' Arz 3 colla riserva di cinque anni ..consecutivi ,a favore de' Conti del Tirolo, ed il sesto anno che la possa godere con .tutti li .suoi .emolumenti .Giorgio d'Arz e suoi Eredi : -del -succèsso .sotto il Duca ^Federigo non .si fa menzione . .Riscontrate le in vestiture ..di Federigo medesimo antecedenti al ,fatto-del .Rotemboirgo non si ritrova questa ; risserv.a a favore 4c 1 ..Cond ..del Tiralo,-onde veniamo al chia ro com« terminò quest'affare dopo la morte del Buca

.Federigo , e che .siano iavole certi racconti ; del volgo intorno,.a -quest' affare. Nella medesima investitura vengono .-nel resto conienti i feudi jstessl.che si ritrovano no minati nelle .antecedenti ,investiture * Della depressione di .questa famiglia ne fa fede ristesso diploma di .Ferdinando Ìli. Imperatore dato in Linz li Jj Agosto 3648, -col quale .li rimile ^nche nella /dignità di .Conti. Ag giunsero poi il feudo di caste! Vasio situato nella Pieve di Samonico. Con viene però credere, che

i Vescovi Trentini non riconoscessero la cassazione del -Duca Federigo, perchè in Trento nella -chiesa .degli Agostiniani esiste una lapide .collo stemma gentilizio, e colla seguente 'iscrizione , ,che si ri trova anche .neW.archivio .d' Innsbruck-: Septtlcmm . nobilìttm virornm, pomi- num Federici lamest, ■Aligroriài Gomitum X^astrj • Arsi ? Val lis Anania , in quo jacet nobili s, egregi its jnvenis, -Comes Dominus Alipranàus de Castro Arsì j qui obiit die jo'vis sciavo mensis Febmarii 1474. Il marmo

è corroso . Nel trascorso secolo fiorì Felice Ferdinando -Cavaliere .dell'Ordine Teuto nico, e Commendatore ,di .Sterzing -> Ciambellano , .Consigliere 'imp eriai re gio intimo , e generale .dell 3 ^lettore ,-dl- baviera .; morì 'in Revò (V) li 25 Settembre 1726 nell' età d' anni 54. Questa famiglia 'ha .anche , de' vassalli, ai quali spedisce il seniore le investiture : .queste sono del secolo XV., e si ri feriscono all' antica osservanza ; -forse saranno perite le .antecedenti ; oltre le prestazioni

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Kategorie:
Geschichte , Religion, Theologie
Jahr:
1897
Regesto cronologico dei documenti, delle carte, delle scritture del principato vescovile di Trento esistenti nell'I. R. archivio di corte e di stato in Vienna
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Seite 185 von 201
Autor: Dominez, Guido / Guido Dominez
Ort: Cividale
Verlag: Strazzolini
Umfang: VIII, 192 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: c.Wien / Haus-, Hof- und Staatsarchiv ; g.Trient <Diözese> ; s.Regest ; f.Verzeichnis
Signatur: II 102.538
Intern-ID: 87423
— 17' 9 — Leopoldo, Duca d'Austria, Conte del Tirolo (1363-86), 742, 751, 914, 923, 924, 929. Leopoldo, Buca d'Austria, figlio del precedente, Conte del Tirolo (m. 1406), 944, 949-951, 964. Less, com. nel cantone svìzzero dei Grigioni, 489. Leute, forse Leitach ? 412. Levico, 357, 408, 619, 620, 663, 958. teyta, 414. Lichtenstein, (Leytesfeìn), cast, ora di strutto, sorgeva sulla destra del l'Adige ■ presso Leifers, 34, 541, 1059. App. 1. Lin gen stein, v. Lengstein. Lione, c. di Francia nel

dip. del Ro dano, 502. Lìscia , v. S. Maria in Augia. Livo, vili, della Val di Sole presso la conflluenza della Pescara nel Noce, 71, 75, 146, 147, 183, 184, 189, 593, 753. Lizzana, Guardia di Lizzana, vili, e cast, alla sin. dell'Adige sotto Rovereto, 20 nota, 166, 289, 293- 295, 304, 311, 319, nota, 322, 323, 327, 394, 411, 420, 427, 428, 433, 436, 450, 492,.547, 759, 833, 938, 976, 1038. Lodovico di Baviera, Imp. (1314-47), 760, 767. Lodovico di Brandeburgo, figlio del precedente, 881, 885-888

, 894, 895, 899-903. Lodovico, Aglio di Mainardo II, Conte del Tirolo dal 1295, (m. 1305); 652, 662, 674, 675, 677, 679, 680, 683, 684, 686, 688, 692. Lodovico II, Re d' Ungheria (1515-26), 1146. Lodovico Madruzüo, V.° di T. (1569- 1600), 1188-1194. Lodron (Conti di), 579, 716, 946, 956, 967, 1041, 1050 -1054, 1056, 1066, 1178. Lodrone, com. sulla des. del Chiese presso il lago d'Idro, 196, 674. Lomaso ( vicus de Nomas so), una delle 7 pievi delle Giudicane, sul Lo- mason, affi, di sin. del Sarca

, 99, 126, 425, 488. Lombardia, 10, 59, 422, 765. Lonato, com. in prov. di Brescia, 571. Loppio ( Oppuhim ), cas. sul laghetto dello stesso nome, fraz. del corn, di Mori, 13, 465,. S. Lorenzo, com. ed abbazia di Be nedettini fuori le mura di Trento presso il ponte sull' Adige, 8, 48, 77, 176, 199, 609, 618, 755, 1003, 1055. Lovestiaium; forse la cima Slavazzaìe nel com. di Rumo nell 'Anaunia ? 121. Lubiana, 905, 908, 920. S. Lucia, collina presso Fondo nel l'Anaunia, 484, 813, 1183, App. 1. Lugagnano

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
(1761)
Notizie istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto, vescovo e comprotettore della chiesa di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania, e dell' Italia a tempi dello scisma di Federigo I. imperadore ; Vol. 2
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Seite 499 von 828
Autor: Bonelli, Benedetto / Benedetto Bonelli
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: XCVI, 730 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: III 103.346/2
Intern-ID: 337106
402 D 0 C U 3 „ ks homines , ex inferiori 1{obHium or- „ dine ccn fen tur.,, Su di che fi rappor ta l'autorità del Glossario del Cangio, e le parole d'un Diploma di Federigo I. Imp. dell'anno MCLIII. Nel Glossario al To mo primo del Frehero Scriptor. Rer. German. fi fpiega il Mnifieriales per Faffalli , qui fenda quae dam. pofßdebant ,pro miniflerio quod praeßabant. (0 11 Vescovado diTrento allora avea. Palazzo, e Cappella di S. Vigilio in Son- neburgo nella Pusteria. Si richiamino a memoria

le cote notate fui Documento n. XI. Che fe il B. ^Adelpreto fi trovava col B. Hartm.inno in Sonneburgo, quan do fu fatta questa Carta , non era dun que affilio al lato dell' Imperador Federi- S° QO La lìgia R. per avvito del prelo dato Sig. Ab. Refchio, lignifica Reinberto. (/) Richen fu pofcia Vefcovo di Bref- fanone. (m) Quantunque manchino a questa Carta le note Cronologiche, non per questo rigettarti dee come fai fa » ed in finta , essendovi moltissime altre Carte fine ulla nota chronolegica

, delle quali non pertanto fidem faciunt inmimerae Ecckßarum tabulae apud Terardim Jam inde a fiecttlo duodecimo ad decimum tertimi . Vegga fi Giulio Fontanini in Find. Diplom. L. z. c. il. w. z. pag. ij9- Vero è però, che mancando alla nostra Carta tali note Cro nologiche, non può accertarsi quando il presente Concambio fia feguito. Ma essen- do morto il B. normanna a 2-z. di Di cembre del 1164., forza è che prima fe guito fi creda. Bensì potrebbe farfi, che per avventura fucceduto folle in occafio

- ( E N T 1 ne del Congresso di Ratisbóna del 1156. cui intervenne infiememente con lostef- fo B. Hartmanno anche il nostro B.yAdel- preto. Da altra Carta de' 5. di Febbra io 1157. fi ha, che questi era già Ve fcovo. Se non che in qualunque anno avvenuto fia il predetto. Concambio , da questo apparisce la stretta alleanza , che tra' medefimi ßß. Vefcovi passar dovea. Negli Archivj di Trento non mi riufcl fin ora di poter ifcoprire riguardo al Santo nostro Pastore alcuna Carta del 1156. 1157. e 1158. Per altro

certa co- fa è, che il nostro Vefcovo non fu pre fente alla gran Dieta di Roncaglia te nuta dall'Imperador Federigo nel 1158., e che in questo fteflo anno continuò la £ua refidenza eatro la fua Diocefi, ove accolte con tutto il rifpetto i Nunzj Pa- pali, glufcortò, e essendo con esso loro caduto nelle mani di due Conti, che stavano in agguato per assalirli , dalle me- defime singolarmente egli venne tratto per Divina 'Potenza ; laddove gli altri furono rilasciati per opera del Duca di Baviera

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
(1761)
Notizie istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto, vescovo e comprotettore della chiesa di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania, e dell' Italia a tempi dello scisma di Federigo I. imperadore ; Vol. 2
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Seite 518 von 828
Autor: Bonelli, Benedetto / Benedetto Bonelli
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: XCVI, 730 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: III 103.346/2
Intern-ID: 337106
V E t X I I. S E C O L 0 . 42! oiKKOTtAZIOKl. t a h FV Ä quefte parole abbiamo, che a' tempi del noftro S. Vefcovo in Pressano, Borgo noto fopra Trento:, vi era un Caßello, e che al predetta Bozzo ne tal Inveftitura diedefi nella Chiefa, co me contenente un Feudo Ecclefiaftico , che da rapporto a Dio. Non manca chi penta, che il Caftelio, giufta la varia lezione di più Codici, nominato presso Paolo Diacono Britiamm, Bricianum, Bri- xianum , fia per appunto quello di Pref- fano. (b) A quefto

Maeßro Romano , che fiori in quefta ftagione, e guari dopo , c /Ter dovette il noftro Preiato, non v'ha dubbio , ben noto. Non potè dunque ignorare il vero tenore della di lui vi- *a, e morte. Tanto più» che le noflre Carte » e più altre, che per brevità fi iralafciano, lofuppongono uom di giudi zio, e di Capere. Egli è ricordato nel no ftro Dittico, e nel Calendario Udalricia- J10. Il perchè invalfa eflendaa tempi dello flesso MaeßroRomano l'opinione della Santità, e Martirio del B.^ddelpreto

t e coftantemen- te confervatafi fenza contrailo, chiara cola è, che v'ha tutto il motivo di cre derla molto bene appoggiata, e non già popolare foltanto , mercechè fondata in dotti teftitnonj, che lo conobbero di vi- fta, e vissero con esso lui. (c) Quello Ferreto et Ifeo, come Dioce- fano del Cattolico Vefcovo di Brefcia , non può non crederli c'flò pure Catto- lieo. ... (d) Tutte chiare chiarissime efpreflìo- ni, che accertano la personale prefenza del noftro Vefcovo nella Chiefs, di Tref- fano ßpra

il Caftelio» (e) E' celebre il Cajìrum deStinigo ,c Fi cus Stinìgus nelle Giudicarle. Quivi con- fervafi tuttavia una Lapida Romana,che parla di M, \Jlpio Bellico Veterano del-. la Legione XXX. Vien indicata nelle Me* morie ^Antiche di Rovereto pag. 37., come rapportata dal Mariani nel fuo Trenta pag: 610. ; ma fenza punto notar gli errori intorno ad essa, che leggonff presso lo flesso Mariani. Su l'antichità di tal luo go vegganfi le dette Memorie , come pure le Vìndiciae Rom. Mart. &c. pag. 64. not

. ». Se poi a' tempi del noftro Vefcovo già era in essere il Caflrum de Stinigo , ed il Ficus Stinìgus, come può fuffifter ciò, che rUghelli d' Alberto , fuccessor medias dello flesso noftro Vefcovo, afferma, vai a dire, che aedißcavit Cafiellum Stenicum, e quello dice il Pincio, che Stenicum op- pidum, &, quoi noßra etiam aetate durai, iti ea Traetorium aedißcavit ? Ma fu di queftò fi richiami a memoria il detto fa- pra pag. pr. (f) Si noti bene VipoteRquod ft vver- ra apparuerit & Epifcopus voluerit

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Seite 16 von 50
Autor: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Ort: Pisa
Umfang: 40 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Schlagwort: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.494
Intern-ID: 236700
, menlrecliè la sostanza libera passò a sua figlia Rosina ed agli c- redi di essa. Weriando de Welfsperg altro figlio d' Ottone II fu negli anni 11ÖG e 1164 te stimonio in documenti. Godosealco de Welfenstein ereditò da Ottone II de Welfsperg suo padre, il ca stello c la giurisdizione di Welfenstein pres so Srcrzing sulla via del Brenner. Lo tro viamo in un «strumento del 20 Aprile 1189 qual testimonio della transazione fatta fra Corrado Vescovo di Trento cd i Conti Ar noldo ed Egnone d’ Appiano. Roberto

de Welfsperg figlio d’ Otto ne II. fu testimonio in documenti negli an ni 1102/1170, 1171, 1172, 1174 e 1178. Si trovano questi diplomi negli archivj del Vescovo di Bressanone, del monastero di Wjltau e del monastero di Priel presso Ra- lisbona. Iti quest’ ultimo documento esso vien chiamato: Ruprecht der Wclf insieme con suo fratello A Ime rigo. Giusta il mortm- rium Willhimise, documento antichissimo del monastero di. Wiltau, Roberto de Welf sperg morì il 26 Febbrajo 1189 e venne se polto nella chiesa

del convento di Wiltau. Esso ebbe tre figli, cioè Bertoldo, Ildegrino e Consto (Kunz). Bertoldo ed Ildegrino de Welfsperg vengono nominali in due porga mene degli anni 1227 e 1217. Di Kunz de ! I Welspcrg la cronaca di Slernfeld ci rar- j conta che esso insieme con Filippo Arcive scovo di Salisburgo e coi fratelli Ottono e CI io lo de Falkenstein invase la Corinzia e recò a quel paese danni immensi, stimali sin' si valore di 600 marche. Seppe tenersi per due anni nella Corinzia superiore

, ma dovette poscia cedere alle forze superiori del Duca Mainardo. Kunz ebbe un figlio, Marquardo de Wel spcrg signore del castello di Ilabcrhcrg, vi vente negli anni 1267, 1281 e 1290 e morto il 13 marzo 1301 in età avanzatissima. Con esso s' estinsc la linea di Boberto de Welf sperg. I beni appartenenti a questa linea passarono' a quella di Welfsperg. I,A STIRPE DEI CONTI DI WF.ESPERG. 13 Almerigo de Welfsperg figlio d’ Otto ne II comparisce in documenti degli anni 1171, 1172, 1174 e 1180. Riguardo

18
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
(1761)
Notizie istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto, vescovo e comprotettore della chiesa di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania, e dell' Italia a tempi dello scisma di Federigo I. imperadore ; Vol. 2
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Seite 89 von 828
Autor: Bonelli, Benedetto / Benedetto Bonelli
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: XCVI, 730 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: III 103.346/2
Intern-ID: 337106
y s e r j xa. ixxxvij; fimo c Reverèndi/fimo Capitolo della Cattedrale di Trento ) e della Prepofitura diS. Michele di Canonici Regolari Lateranenfi diS. Agoftino sco pra Tremo, umaniflìmamente apertoci da Monfig. Prepofito Ignazio Krana- biter; e di quell' altro del MonifterO di S. Michele nel Borgo di S- Croce prefifo Trento,J le Pergamene molte di cui (a), furonci , non fenza fingolar grazia, e favore , date a vedere. Pari obbligazione pro« feffar dobbiamo al Sig. Conte Gio. Battifta d'Arco

in foglio grande, ed in pergamena affai groffa, e per la maggior parte a due colonne. E' diviso in due parti J La prima è di pagine 115., e la feconda di 120. circa, cui premettefi quefto titolo ; Liber de Toßis Montis Argentane. Poi fi vede di nuovo l'effi gie del suddetto Vescovo in trono . Non tutte le pagine fono scritte » ma a ogm due scritte seguono ordinariamente due vacue. Ogni Do cu- ITientO ha il titolò coìT^roffi-caTanreri-^ ed autenticato con figlilo 3 e. so scrizione di Notajo, anzi

d'ordinario di più Notar) co' loro figlili 5 ! e mani diverse , IpelTe fiate trovandoli anche notato l 'anno , giorno , me- / (a) Tra le medefime non poche fi an- di Rainaldo Vefcovo Oftienfe, di F. La- noverano> per la maggior parte origi- tino Vefcovo d' Oftia > e di Velletrì nali, di Gregorio IX., d'InnocenzoIV., Legato Appoßolico , di Filippo Arci-, d'Aleffandro IV.j d UrbanoIV.,diCle- veicovo di Ravenna, di Ottone Duca thente IV., di Niccolò III., d'OnorioIV. di Carintia, e Conte del Tirolo

19
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1805
Periodi istorici e topografia delle Valli di Non e Sole nel Tirolo Meridionale
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Seite 94 von 159
Autor: Maffei, Giacomo Antonio ¬de¬ / Jac. Ant. di Maffei
Ort: Roveredo
Verlag: Marchesani
Umfang: X, 144 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.554
Intern-ID: 255010
% imo. Per aumentare ' le fn'clennfzzazioni del Duèa di Modena, S. -M. I. gli cede rOrtenau nella Sylvia. ' 2do. Per risarcire S. M. I. .per questa cessione dell 1 Ottenau verranno secolarizzati li due Vescovati di Trento , e .di Bressanone , e sua Maestà entrerà nel' possésso decloro benirenditediritti, e prerogative' senz' r alcu- na riserva-^ coli'incarico di provvedere li due presentatici■ Principi Vescovi, e li membri dei Capitoli in una maniera da convènirsi tra di loro ; come pure

la dotazione del .Clero da impiegarsi • nelle due. diocesi sarà stabi lita secondo il piede -consue.to nelle altre Provincie della Monarchia Au striaca, -Avendo 'il vice - Presidente del Governò, e dell'Appello del Tirolò, e Commissario Aulico immediato Giovanni di Str.obl con suo dispàccio se gnato in Trento li 28 Febbrajo 1803 ' diretto all'ufficio assessorio ' delle_ Valli ^ Alinone e Sole ordinata la pubblicazione del seguente imperiale! dispac cio , questa pubblicazione segui li 6 Marzo nelle più

solenni maniere , es sendosi in tutte le chiese cantatp l'inno ambrosiano, e fatte pubbliche feste : e qui termina ia. nostra Istoria', „ NOI FRANCESCO. JI. ter I.a grazia di dio eletto Im- pesatore Romano, sempre Augusto, Re in Germania, è' Un-' „ g he ria , Boemia , Galizia , e Lojdomiria ecc. ; Arciduca d'Aü- „ stria ; Duca di Borgogna , e di Lorena ; Gran Duca di To- „ scan a ; Conte I'rincipe.scó del Tiroto ecc. ecc. ecc. „ Annunziamo a tutti i sudditi , ed abitanti dei due distretti di Tren

i diritti principali già pria ci competevano in qualità di Con- te principesco del lirolo . ,', Noi dunque .ci attendiamo da uitt'i sudditi ed abitanti d' ambidue li „ distretti una inviolabile fedeltà, ed ubbidienza, a gara con gli altri sudditi 3 , del restante del Tirolo , che presteranno a'Noi', ed a' nostri successori ,, ereditàri del Trono, come pure alle Superiorità .da Noi costituite , o da „ costituirsi , tra le quali le in ora esistenti locali d' ambedue li distret- „ ti sino ad ulteriore

20
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
(1761)
Notizie istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto, vescovo e comprotettore della chiesa di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania, e dell' Italia a tempi dello scisma di Federigo I. imperadore ; Vol. 2
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Seite 768 von 828
Autor: Bonelli, Benedetto / Benedetto Bonelli
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: XCVI, 730 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: III 103.346/2
Intern-ID: 337106
loquor. quia infinita funt &c. Ec predica omnia requirantur a fide dignis de ditta Valle Lagari. quia fatis notoria funt omnibus. (II) ANNOTAZIONI. (a) *pUè vederli n. VIII. Cod. 'Wang. X Su di ciò veggafi anche sopra n. LXIV. Nè mancano più altre Carte, tra le quali una del iìio. cit. Cod. n. 2-1 p., una del xziz. ibid. n. 14y. ec. (&) Parimente fu di quefto attefta un altro Inftrumento cit. Cod. 1,- 2.55. dell' anno l Z4^-, ln cui Marcobruno di Caftel- barco figliuolo del qu. Nobile Milite

<Aldrìghetto, confessò : JurifdìUìonem Civìlem & Crimìnalem & merum & mixtum Im- perinm Cafiri & Caftellantie Befeni tam in monte quam in plano effe & pertinere pie• tto jure ad ipfunt D. Epifcopum ( Nico- laum ) & Eccleftam Tridenti &c. (e) La Carta qui accennata può ve derli N. 134. Cod. Wang. (d) Intorno a quefto Cartello leggo notato in un Codice pergameno per ma no del noflro Vefcovo Giorgio di Njydegk, overapporta.il maràl valore de'Ve neti nel Principato di Trento : „ Pe- „ tram Caftrurn fub Bifeno

„ Comitatus Archenfis. „ Ce) Fra limili Inftrumenti e Atti pub blici v' ha nell' Archivio del Cartello di Trento una Carta originale d'irrigo Re di Boemia, Duca di Carintia, Conte del Tirólo, e di Gorizia, ed Avvocato delle Chiefe d' Aquileja, di Trento, e di Breflanone, ufeita nel 132,0., in cui vien ordinato a'Signori Caftrobarcenfi, che Fenda & Jnveflituras fuas recipiant a Dfio Epifcopo Tridentino. (/) La Carta in queft' anno pubblica ta è del Vefcovo Enrico II. , ma l'infe ritavi del Vefcovo Egnone

fi è del 1 163. Tutte e due fono nel Cod. Wang, ac- crefc. n. izi. (g) E' nel cit. Cod. n. 150. (I) Cioè il Cartello di Roveredo , poiché nella Convenzione feguita nel 1416. a' li. di Novembre, tra 'Fede rigo Duca d' Auftria , t ed *Aldriet ta , o fia • Aldrighetto di Caftelbarco, 'li nomina Caßmm Junk}} ac Suburbium in Hofredo , supponendoli spogliato nella guerra de'Veneti. Si chiama eziandio Caflrum Caflrmculi penes Burgum Terre ßo 3 nere-

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