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Geschichte
Jahr:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Seite 4 von 37
Ort: Lipsia
Verlag: Weber
Umfang: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Schlagwort: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Signatur: IV 1.107
Intern-ID: 209509
de' tanti loro lumi. Pur troppo nella disgrazia, nella noja un' ora pare eterna, mentre nella gioja il tempo è come lampo che passa. Ma passiamo, o lettore, a vedere che fu. 20 Novembre. visita a I Teatro Grande. — Alla sera del 20 una quantità di giovani con torce accese aspettava al por tone del Palazzo Governiate l'Augusta Coppia per ac compagnarla al Teatro dell' opera, ove davasi il grande spartito «La Traviata» ilei Verdi. Il pubblico La accolse fra le più vive acclamazioni, e poi cantò coli

' accordo più armonioso e con vero entusiasmo l'Inno Nazionale. Allorché dopo la fino del second' atto l'Imperatore e la illustre di Lui Consorte alzarònsi ed - alla Lor loggia piegaronsi per attestare al pubblico la Lor piena soddisfazione, levóssi tale un grido generale, di giubilo, che il teatro ne parve scosso. 21 Novembre. Rivista militare. Visit* alle Caserme, alle prigioni, alla Casa ai correzione etc. — Al mattino del dì seguente Sua Maestà l'Imperatore, dopo aver tenuta una rassegna mi litare

di pubblica bene- accusa etc. — Durante quest' intervallo l'augusta Regina, dopo aver ascoltata la ss. Messa nella Chiesa di Sani' Antonio Vecchio, si occupò nella visita di alcuni pii Isti tuti, ove col Suo nobile contegno e conversare amo roso spàrse somma gioja e vi destò la generale am mirazione. Ella se ne partì, lasciandovi doni generosi. Grade solennità nell* Arsenale del Lloyd. — La festa principale di questo dì fu la visita di ambedue le Maestà all' imponente Arsenale del Lloyd, nel quale conven

dalle mani artistiche dei Siggri. Capolino e Depaul custodivano la scala che metteva in un ampio e superbo salone. La contigua gal leria avea preso la forma d'un padiglione, nel cui mezzo sopraslava la Corona Imperiale. Dall' un lato era stala eretta una tribuna per la musica, e dall' altro una per gli ospiti invitati. Forse 12,000 persone, divise in con venevoli gruppi, costituivano l'adunanza nell' interno dell' Arsenale; e le Dame, che siedevano nella fila an teriore della Tribuna, adorne del più

ricco ed elegante abbigliamento, si attiravano particolarmente gli sguardi di tutti. Fra i concenti soavissimi dell' Inno popolare le augustissime Maestà Imperiali seguite da S. A. l'Arci duca Ferdinando Massimiliano, dal governatore, da Sua Eccellenza il Ministro di Commercio, Conte Toggen- liurg e da altri Dignitarj entrarono'nel gran padiglione. Nel- mentre che i Direttori del Lloyd offersero alla Coppia Imperiale i loro omaggi rispettosissimi, nel gran cortile dell' Arsenale venne inalberata

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Geschichte
Jahr:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Seite 16 von 37
Ort: Lipsia
Verlag: Weber
Umfang: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Schlagwort: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Signatur: IV 1.107
Intern-ID: 209509
splendore antico. A quest* atto solenne seguirono salve da tutte le parti e poi fu cantato il Tedeum. L'ispezione delle truppe, dei neo-compiuti lavori e delle navi di lìnea giacenti sul vascello del cantiere oc cuparono grandemente e per lunga pezza l'attenzione del Monarca, che si compiacque di tutto ciò che vide, e che negli affari del più alto momento-pel bene de* Suoi Stati è sempre instancabile. Non meno si rallegrò l'eccelso Imperatore dello stato della Sua flotta. La fregatta «Schwarzenberg

», che porta sessanta cannoni di grosso calibro, era messa non solo nella più gran polizia, la quale regna in modo speciale sulle navi da guerra dell' Austria » ma in vera pompa per ricevere la Maestà Imperiale. Ufficiali, marinaj e soldati erano nel loro abito di gala, e dietro ordine del loro Re, espresso a quel Commendante Colonnello Mühlverth, s'accinsero agli esercizj. In meno di sei minuti lutto il corpo era .suir armi, e la fregatta Schwarzenberg avrebbe potuto affrontare il nemico

. Ma l'Imperatore non gridò alla pugna: tutto al contrario. E chi l'avrebbe pensalo, che anche' in una gita di piacere e insiem di sommo interesse, riposando, puossi dire, alla riva del mare Egli avrebbe distribuito onori e distinzioni in ri compensa de' servigi prestatigli? — L'Arciduca - Com mandante Supremo ricevette la Gran Croce dell' Ordine di Santo Stefano, e il Contrammiraglio Cav. de Bujnko- vich venne nominato Vice-ammiraglio; così i Colonelli de Gyuito, Baron Bourguignon e Cav. Lodovico de Fautz

a Contrammiragli, e Eugenio Cav. de Preti a Capitano di linea. Altre grazie furono concesse, dopo di che l'Im peratore porlossi sulla fregatta «Venere»; la fece mano vrare, il che avvenne con prestezza e puntualità e final mente portatosi co' Suoi fedeli sul vapore «Elisabetta» li trattò d'una delicata colazione. Alle 6 era imbandita la mensa a bordo del vapore «Elisabetta» ed il numero de' convitati fu grande. Ar monia lieta e solenne regnò durante il pranzo, poiché in questo dì si unirono alte aspettazioni

l'eccezione della più misera capanna lia quantità di lumi, e s'ella non t'offre traspaventi e begli scherzi.come hai veduto ultimamente a Venezia ed a Trieste, offre però abbastanza, perchè ha fatto il possi bile. Allorché le Loro Maestà sedute entro piccolo, ele gante palischermo passarono il porto, uscirono da tutte le bocche delle navi da guerra non palle, ma fuochi del Bengalo, che le circondarono d'una vampa come fos sero state in preda alle fiamme. Lo spettacolo fu ma gnifico, e certamente di grande

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Jahr:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Seite 21 von 37
Ort: Lipsia
Verlag: Weber
Umfang: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Schlagwort: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Signatur: IV 1.107
Intern-ID: 209509
le. — Udienza Imp. « S. il. l'Impera- toro al Corso. — Granile invilo a Corte. — Il Corso notturno. — Visita dell' Imperatore nel Collegio «Longone». La Casa di Correzione. — l'Im peratrice in varii [stilliti, — Caccia a Monza. — Visita dello Maestà nel Teatro della Canohbiaiia. — Cita a Como. — Visite dell' Imperatore in luoghi pii. — I Membri della Congregazione C, ad udienza Imperiale. — L'iw Deputazione del Tirolo italiano ad udienza da S. M. l'Imperatore. — Festa ila balio «alla Sesia». — Monza

ed in altri luoghi. — Primo balla mascherato « alla Scala». — Francesco Giuseppe 1. al Duomo. — I, IL Accademia llreiii. — Lavori ili ^d,inetto. — Le Loro Maeslà uell' Is.i- tuto du' Ciechi. — La Dasilica d. St. Ambrogio. — Nomine Sovrane. — Visita di-Ile Maestà in varie Chiese. — 1,'Tnipoi'alore in alcuni L IL Ulllcj. — S. M. il Ite di lluvii'ia iu Milano. — Concerto a C.orte. — Ospitalità al Ile Massimiliano. — Partenza del Ile di lìaviera per Mo« dena. — Grazie Sovrane,'— Caccia Imperiale. — Udienze

. — Trnllenimenlo nel Teatro «alla Sonia». — Gran Corso ma scherato. ~ Grazio Sovrane. — Tedeiuu a St. Ambrogio. — Conces sione Imp, a Hadetzkv. — Le. nomine dell' Arciduca Ferdinando Massi miliano e del Conte tìvulni. — lìpnellcenze grazie e nomine Sovrane.— Udienza di congedo. — Partenza dell' augusta Coppia per Cremona e dell' Arciduchessa Soda per Vienna. Solenne ingresso in Mila.no. — E buoni 6 Cattivi, e pachici od irrequieti videro con somma impazienza av vicinarsi questo dì, che nel viaggio dell

che i Milanesi pel contatto con qualche infermo di peste fossero stati o po' o molto affetti dal morbo spaventevole, furono ben presto persuasi, che la popo lazione di Milano andò lieta, festosa incontro alla gio vane Coppia Imperiale, ed ancora conobbero, che sol tanto i sentimenti più nobili e più cordiali la animarono a festeggiare solennemente l'arrivo e la permanenza nella bella Città del cavalleresco Monarca e della bene fica , amorosa Imperatrice. I Milanesi erano pieni di gratitudine per

l'atto gene rosissimo di Francesco Giuseppe I. del Z Dicembre, mediante il quale non pochi do* loro fratelli ottennero il permesso di ripatriare, e riaquistarono i loro averi: i Milanesi già sapevano quanto di bene aveano fatto l'Imperatore e l'Imperatrice in ogn' altra città del Lom bardo-Veneto, e quanto fu a queste promesso dall' augustissimo Cesare per un loro sempre crescente pro speramento. In Milano non era ignoto, quale e quanto interesse mostrarono l'Imperatore e l'Imperatrice nelle città

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Geschichte
Jahr:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Seite 29 von 37
Ort: Lipsia
Verlag: Weber
Umfang: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Schlagwort: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Signatur: IV 1.107
Intern-ID: 209509
26 IL VIAGGIO IMPERIALE. [M 2. Ecco in poch paroll nomo l'è slada: — El di venticinq do s(« bcll'antutda, M Ire òr circa dopo mezz di, (Tegnìmel ben a meni sto bui d'i), Vogncva (accaa sui canton do Milan on graziös begliett del nosl S uvrax. L'avvis l'era minga taut grand, Bui cai-alter o stampaa elegant, Leggi, c capissi clie l'è on buglioli. GIi'ò vim denanz, e disi: - El penuetl? ' Vedi elio al cont lladetzky l'è imlrìzzaa, E disi: - Sicur l'è orni bella uovitaa! Ve disi nagott i ine sciori

! Se sent suhit a vosà: Fveura i lumi! è rivaa oiui grazia de I'I mphratók Oh'ci peidoima ai pvviìr e ai seiòi'. El perdon l'è propri per luci: Audemni in piazza de la Cori a anice. Infatti, in mane che no el se scriva, Gna gran folla in piazza del Donmi riva, E giò j eapcj, i barrett, i calloll: in d'on bolt tuce i eoo in der e bìott, E l 'i: - Viva el nosler bon Imperator! Voseiuro, fieuj, voscinm con tuli onori Pocb prima on avvia del Municipio L'avvertiva die se dava prìncipi A unoltra bella

Scultore Faccaroli ed altri simili, lo cui belle opere, parie finite e parte sotto lo scalpello de' Maestri, Lo sorpresero al sommo. Onorò poi' dell' alta Sua atten zione la gran fabbrica di seta del Sigr. Osnago e quella di bottoni del Sigi*. Binda. Da questa Egli recossi al Gin nasio di Sani' Alessandro ed al Ricovero Pio Trivulzio. Primo ballo mascherato.'alla Scala'. — Non manca rono le Maestà aiigustississime d'intervenire al primo balio mascheralo che si diede in questa sera alla Scala

. £8 Gennajo. Francesco Giuseppe 1. al Duomo. — Ogni volta che lumini dato di vedere l'edifìcio gigantesco e me raviglioso del Duomo di Milano, mi s'apri il cuore ad insolita -gioja. Esso è slato già da secoli inco minciato: Principi ed Imperatori non pochi contribui rono a questa fabbrica imponente e superba, che la puossi dire un poema portoni-uso, a cui ogni secolo ag giunge il suo cauto. Lo stesso Napoleone cooperò al line di questa preziosità; egualmente gl' Imperatori Fran cesco ed il vivente

quell' infelice, studiosa gioventù e do' suoi progressi ri masero attonite. Gran lode al fondatore c Direttore di si pio Istituto, e cosi all' esimio Sigr. Mundolfo che a beneficio del medesimo seppe tanto sacrificare! Ambedue i Bene fattori al premio degli uomini s'avranno pur quello, clic eternamente dura, del Cielo. Basilica di Kant' Ambrogio. — Dal lllOgO succitato la Coppia Imperiale pertossi all' antica Chiesa di Sani' Am brogio, in cui venivano coronati i Re Longobardi. Vi fu ricevuta

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Geschichte
Jahr:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Seite 13 von 37
Ort: Lipsia
Verlag: Weber
Umfang: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Schlagwort: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Signatur: IV 1.107
Intern-ID: 209509
l'ordine che in quell' immenso edi ficio regna, ritornò alla'Sua Residenza. Odltna dalle Loro Maestà del Consoli stranieri. — Am mise subito ad udienza privata tutti i Consoli stranieri, i quali ebbero egual onore dall' augustissima Imperatrice.. Nel corso del giorno Sua Maestà Elisabetta consolò di Sua presenza e di amorose parole gli. Istituti delle Penitenti, delle.Clarisse ed altri fondali a sostegno dell' Evangelo; poi pertossi alla Casa d'educazione di Santa Doroiea, overcome ne' suddetti luoghi

, lasciò di Lei la più grata memoria. 30 Norembre e 1 Dicembre. erasie Sovrane. — Anche in questo dì hai diritto, o Venezia, d'esultare. Ad un trattò ' di penna, ad un cenno del tuò generoso Monarca sei stata assaissimo arricchita, e sollevata da pondo gravissimo. Nient' altro che unDecreto di Sua Maestà Imp. R. Apostolica* còl quale si compiacque rilasciare ai Comuni di Venezia, Durano, Malamocco, Murano e Pelestrina, per poter regolare la loro interna economia scossa dagli avvenimenti del 1848 e del

e là come di casa in Alla sera del primo Dicembre cessò la procella; non più quel flusso e riflusso! e con zelo incredibile si fece sparire ogni traccia di neve. Gli Elementi s' erano sfo gati nel loro furore per far risplenderé sempre più colla loro benignità e possanza un dì, che ai Veneziani sarà sino alla tomba di grata memoria. Era il 2 di Dicembre. 2 Dicembre. Spirava un' aria mite, e piacevole; il ciel era del più bel sereno, ed il sole più splendido irraggiava su Venezia antica e maestosa

' Austria! 0 giorno so- ;lenne pe* sudditi e pel Re! I primi pregarono sul di Lui capo la celeste benedizione; ed Egli si rese più granàè, immortale con atti della più alta grazia e cle menza. 0 quanto stupirono i Veneziani, ed in un si ralle grarono a leggere nel foglio ufficiale i due scritti del ma gnanimo lor Signore diretti al bravo Suo Maresciallo,. Conte Radetzky! Essi suonano così : «Caro Maresciallo Conte. Radetzky ! Ho risolto, di levare totalmente il sequestro, al quale .fu sin qui sottoposto

l' avere dei fuggiaschi politici del mio Regno Lombardo-Veneto. ' Ella prenderà subitissimo le necessarie disposizioni, affinchè ogni possesso gravato di Sequestro venga rimesso libero a coloro, che se ne dichiarano Amministratori in nome dei.proprietarj, In egual tempo Le «lo la facoltà di accordare ai fug giaschi politici il ritorno, se lo demandano, ne'Miei Stati, sotto la condizione però, che si obblighino di mantenérsi fedeli c leali Miei Suddili. La incarico della pronta pubblicità di questo mio

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Geschichte
Jahr:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Seite 17 von 37
Ort: Lipsia
Verlag: Weber
Umfang: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Schlagwort: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Signatur: IV 1.107
Intern-ID: 209509
IL VIAGGIO IMPERIALE. 15 che in certi momenti ne Padre nò figli poteano proseguire. Nel volto del graziosissimo Monarca leggevasi il contentò, a vedere tanta ricchezza, sì bel gusto e i progressi d'in dustria della Sua Venezia, che Egli tiene per la gemma più preziosa della Sua Corona. In molti negozj entrò il Monarca per ammirarne più dappresso, o dirò franca mente, più paciüco quelle merci costose e finissime, e dappertutto esternò sensi di gratitudine, di partecipipa- ztone e di piacere

festeggiar grandemente*il soggiorno dell' augustissima Coppia. E Teatri, e Musiche, e Maschere, e Illuminazioni, e Regatta e Tombola, e quanto an cora! ma non bastò: per la sera del 21. erano state fatte disposizioni grandi per grandissimi fuochi d'arti ficio preparati dal famoso pirotecnico Stuver di Vienna. Lo spettacolo riuscì a meraviglia di tutti, e anche delle Maestà Imperiali, elio furono lungo tempo' al bal cone del Loro Palazzo. 22 Dicembre. Odiense, e Beneficenze. — Fra le varie Persone autore

voli che in quest' oggi ottennero udienza da Francesco Giuseppe la più dignitosa era il canuto e caritatevole Pa triarca alla testa della Commissione generale di pubblica beneficenza. L'Imperatore e Principe della Chiesa, cono sciuto il bisogno di tante famiglie dalle paterne parole del provvido Pastore, assegnò 18,000 Lire A. a loro suffragio. Nello slesso tempo altre Persone ebbero udienza dall' Imperatore e molte Dame dall' Impera trice,, ed'in sollievo di certi poveri furono e dal Padre e dalla

tenera Madre largite somme ingenti. 23 Dicembre. L'Imperatore al Palazzo de' Dogi. — Dopo aver esami nato diversi Istituti- della Città recossi S. Maestà al Pa lazzo de' Dogi, ove per riceverlo erano stati fatti grandi apparecchi. Qui prese in particolare considerazione il Museo Archeologico, lg sale del Consiglio de' Dieci e delie sedute de' Senatori e finì colle prigioni sotterra nee. Passò alla Zecca, ove in onore dell' alta visita fu coniata una medaglia, della quale Egli degnossi pren dere due

.- esemplari in oro per Se. e per l'Impera trice. 24 Dicembre. Chioggia. — Anche tu, o città peschereccia, hai avute le tue gran feste. Il buon Monarca corrispose al tuo festevole accoglimento e regalò i tuoi poveri Figliuoli a larga mano. 25 Dicembre Beneficenze e L* Famiglia Imperiale. — Oh quanti nei dì del Natale non hanno un tozzo di pane; e lo passano nello squallorel Venezia nello scorso anno non conobbe tanta miseria, perchè e Sovrano e Sovrana spar- 4 sero ovunque, ove la seppero, la loro

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Seite 25 von 37
Ort: Lipsia
Verlag: Weber
Umfang: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Schlagwort: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Signatur: IV 1.107
Intern-ID: 209509
sala profumata e paradisiale. In realtà la fu una festa di famiglia, e festa sì bella, sì armonica, sì gioconda, sì brillante, che ne passerà la memoria ai posteri. Le eccellenti doti personali dell' augustissima Coppia furono ben conosciute dai Milanesi: e come mai può sfuggire a sguardo attento e giusto la serietà dell' Imperatore che palesa risolutezza, fiducia, volontà e bontà? come non restar convinto della Sua esperienza nel maneggio degli affari e del Suo zelo in stancabile? E chi non

di buon mattino il '22. a Monza per prendere parte assieme ai Suoi serenissimi Fratelli ed al Suo eccelso Cognato ad una caccia. Ed ora non voglio trascurare dì dirti poche parole su questa cittadella, che dista ben poco da Milano e dal magnifico Lago di Como. Essa abbonda di fabbrichejli cappelli, di fazzoletti di tela e di lana, e si distingue molto nella concia delle pelli. Monza conserva ancora oggi delle tracce d'antichità. Vi si vedono rimasugli del la pompa che dominava in Italia avanti molti

a 34 Re Longobardi? Chi a veder questa corona, ornata di gemme preziosissime, rimarrà insen sibile pensando alle gravi, ardite parole del gran Napo leone allorché se la pose in testa: »Dio me l'ha data; guai a chi la tocca»? Questa preziosità, che esiste dal sècolo VI per cura di Teodolinda in occasione della co ronazione del di lei marito Agilolfe fu adoprata per l'ul tima volta nel 1838 dall' ottimo ed augustissimo Impe ratóre d'Austria, Ferdinando I. Che pòi a Monza vi sia un grandioso Palazzo Impe riale

. Gita di Francesco Giuseppe I. a Pavia. Pria dello spuntare del sole Sua Maestà l'Imperatore fu oggi in vier gio per Pavia, città discosta poche ore dalia Capitale, confinante col Piemonte, posta al Ticino ed una delle più antiche d'Italia. Al convento della Certosa, celeber rimo in tutto l'universo, e la cui Chiesa è ricca di monu menti rarissimi, l'augusto Personaggio fece sosta e vi trascorse un' ora nell' esaminare questo capo-lavoro dell' architettura e i molti tesori, che vi rinchiude. Qual

di studenti, il cui numero ascende solitamente a 1600. L'Imperatore pria di lasciare quest' ameno e pomposo soggiorno delle Sci enze degnossi assicurare il Rettore Magnifico, il quale raccomandò l'Università all' esperimentato patrocinio Imperiale^ che .questa sarà sempre un oggetto del Suo amore e della Sua premura. Nel dopopranzo Sua Maestà fece una visita ne' Tri-; bunali, nelle Prigioni, ed in altri Uffici; finalmente re cossi nella Cattedrale, edificio grandioso, che contiene i? sepolcri del sommo

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Kategorie:
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Jahr:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Seite 31 von 37
Ort: Lipsia
Verlag: Weber
Umfang: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Schlagwort: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Signatur: IV 1.107
Intern-ID: 209509
con-supplici^ dall' augustissimo Imperatore, che in fatti s'occupò con essi quasi tutto il di; e sebbene non-ab biano tutti ottenuto risposta definitiva, perchè traltavasi fra le tante cose d'affari di Stato .e di sommo momento, pure se ne andarono appagati, colmo il cuore delle più belle speranze. Passeggiata delie Maestà. — Verso le due pom. del ' 17 la Coppia Imperiale uscì a cavallo. Francesco Giu seppe I. è dal! 1 infanzia, puossi dire, un forte, famoso cavallerizzo; ma la è cosa sorprendente

devote della Nobiltà. L'accoglimento vi fu strepitosissimo, e non meno entu siastici risuotìarono i saluti della folla alla partenza dal Teatro dell'amatissima Coppia. ZO-24 Febbrajo. Decreto dell' I. R. Governo. — Rivista militare. — Scritti Sovrani. — Gita artistica dell' Imperatore. — Sua Maestà l'imperatrice in pü istituti. — i Milanesi amano quanto- mai andare nel Carnevale qua e là mascherati, poter far liberamente sulle vie i lóro spassi, e ne' giórni del Corso si divertono gettare a larga

mano de' zuccherini bianchi. Ciò tutto venne loro permesso mediante Ordinazione governativa del 20, e n'ebbero piacere inesprimibile. Il dì seguente Sua Maestà offerse al popolo uno spettacolo magnifico. Egli tenne sulla gran Piazza «Ca stello» la rivista all' intera guarnigione, e la fece eserci tare per lungo tempo. Il giovane Monarca avanti le Sue truppe pare un vecchio guerriero; e del Suo valore nelle armi e nel comandare, del Suo coraggio e della Sua perizia militare noi ebbimo già le più

belle prove durante i funesti avvenimenti dell'Ungheria nel 4 849. I soldati, forti è fidi difensori del Trono, si distinsero particolarmente sotto il commando dell' eccelso Duce.e ne meritarono i suis elogi. Or passiamo a notare altre generosità dell' Impera tore d'Austria. Egli firmò due scritti, col primo de' quali l'illuminato Monarca dona al civico Museo la I. R. Collezione di oggetti naturali eretta in Santa Maria, sotto l'unica condizione, che ciascuno possa aver libero ac cesso a questi

a ristauro ed ornamento di quest' ultima una grossa somma. Onorò pur di una visita la Zecca, ove alla presenza del potente Signore venne co niata una medaglia che su una parte porta le effigie delle Maestà Imperiali e sull' altra un' iscrizione latina. In questo frattempo la piissima e benefica Impera trice visitò nel Borgo Santa Croce un ricovero destinato a ragazze povere, abbandonate, nel quale l'eccelsa Donna distribuì larghe carità e poi passò in una Scuola civica femminile,'le cui allieve

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Kategorie:
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Jahr:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Seite 34 von 37
Ort: Lipsia
Verlag: Weber
Umfang: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Schlagwort: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Signatur: IV 1.107
Intern-ID: 209509
30 IL VIAGGIO IMPERIALE. Grande incremento di beni potete augurarvi, o Mi lanesi, o Lombardo-Veneti, col favore del Principe eletto a rappresentare U Monarca! Esultarne* e mestizia de* Milanesi. — Noil lì potei far menzione del gran Corso del 28, che fu si fitto di po polo, sì ricco di maschere e così stranamente agitato dalla tripudiante furia de Coriandoli, da non ricordarsi d'aver mai veduto a Milano movimento più romoroso e più vasto: nenimen ti parlai dell' entusiasmo de' Mila nesi alla

generale e più cordiale non potea essere. Le Loro Maestà a quelle acclamazioni salutarono amichevolmente i loro sudditi, i quali, finito il tratteni mento, proruppero nuovamente in evviva i più amorosi, ed accompagnarono colle bande musicali sino alla Reg gia le augustissime Maestà. Pria di salire negli apparta menti l'adorala Coppia fece sotto l'atrio del Palazzo un profondo inchino all' immensa moltitudine, che con un misto di gioja e di dolore inviossi a casa. Possedere nel suo mezzo il proprio

Sovrano, la pro pria Imperatrice per sei intere settimane, delle quali non un' ora trascorse senza gaudio; possedere nel suo seno due Benefattori sì magnanimi, un Padre, che portò la pace ai nemici, che si dedicò colla più vigilante cura agli interessi del commercio, delle professioni, della na vigazione, della Chiesa, dell' istruzion pubblica, delle scienze, delle belle arti, degli Istituti pii, e che mediante i pieni poteri, cui Egli diede al serenissimo Suo Fratello, piantò germi d'un felice

bronzi di tutte le Chiese, ed il rimbombo de' cannoni dal Castello indicarono il mesto momento di separazione : e nel mentre le Loro Maestà fecero il passàggio della Capitale, la moltitùdine Le accolse e Le salutò con entusiasmo. Neil' aspetto dignitoso del Monarca si potè leggere chiaramente il do lore della partenza e non meno in quello così avvenente e soave dell' Imperatrice, che pochi momenti prima avea stretto al seno e baciato la vispa Arciduchessa Sofia, di Lei figlia , diretta in quello

giunse avanti la Porta di Cremona, ove in un casinetto es pressamente edificato nel più bello stile ed arredato alla principesca le Autorità civiche accolsero la Cop pia Imperiale. In mezzo ai concenti della banda mu sicale ed alle più calde e prolungate acclamazioni del popolo foltissimo succedette lo scambiamento di poche parole, con cui i Capi della Città la raccomandarono al continuo patrocinio ed alla paterna sollecitudine dell' amoroso Sire, ed a cui 'Francesco Giuseppe I. rispose benignamente

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Kategorie:
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Jahr:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Seite 35 von 37
Ort: Lipsia
Verlag: Weber
Umfang: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Schlagwort: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Signatur: IV 1.107
Intern-ID: 209509
Sovrano, e tanto sul progresso degli scolari come suH' ordine della Scuola Egli espresse al Sigr. Direttore la Sua soddis fazione. - In vero il nuovo piano d'organizzazione ginnasiale del sapiente Ministro Conte Thun produsse' già ottimi resultati nella gioventù studiosa del Lombardo-veneto, essendo ora l'istruzione non solo più estesa dèi passato ma anche più scientifica. Da questo Istituto passò Sua Maestà all' Orfanotrofio maschile ed in egual ora movevasi dalla Corte l'augu stissima Sua Consorte

e de' rari monumenti - di »àntova — La Còppia Imperiale si compiacque en trare in diverse delle Chiese più belle della Città, e v'ammirò i preziosi dipinti, come i capolavori dell' im mortale Canova. Mantova è* ricca di magnifici edifici e g' Augusti entrarono nell'.antichissimo della Dogana, e nel palazzo del Te, costrutto precisamente nella forma d'un T, dal quale esso ebbe il nome. Corso straordinario^ — La sera non potea trascorrere più brillante, più serena, e più dilettevole. L'intera Città venne

nuovamente illuminata, ed ebbe luogo in onore della Presenza Imperiale il gran Corso de' Mocco— letti. Un* infinita quantità di carròzze vestite, io dirò, d'una luce screziata, e forse 40,000 persone con moccoli - accesi percorsero su e giù per molte ore il Corso, e Sua Maestà, sempre benigno, vi assistette prima in carrozza assieme alla leggiadra Imperatrice, e poi Egii comparve nella stessa compagnia ed in quella àncora della Famiglia Granducale e del Suo Seguito sul balcone dell' imponente Palazzo del

Marchese Strozzi, •t>er meglio vedere dall' alto quell' incessante bru lichio . e quella festa, unica, io credo, di tal sorta nel inondo. Sino alla mezzanotte risuonarono nelle vaste Con trade di Mantova le grida più entusiastiche, e nel cuore di tutti resterà impressa la memoria di sì gioconda serata. 6 Marzo. Caccia. — Poco dopo lo spuntar del dì l'augusto Monarca recavasi alla caccia sul Lago superiore. Ben ESO battelli carichi di cacciatori, fra i quali distingue- vansi Personaggi della Corte

di Toscana, S. Ecc. il prode Commandante della Fortezza, T. M. Barone Culoz, pa recchi nobili e cittadini, facevano corteggio aS. M. l'Im peratore, che ebbe occasione di cogliere molta preda. Sulla sponda del Lago era stato preparato un ele gante padiglione per un déjetìner. Gli illustri cacciatori si TetociUarono colà, e ripresero poi la caccia, donde furon#di ritorno alle \ 0 della stessa mattina. Fartensa da Mantova. — Ricevuti gli omaggi dalle Au torità d'ogni ordine, e dalla Nobiltà, l'augusta

10
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1900
Notizie storiche di Primiero
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Seite 114 von 138
Autor: Rizzoli, Giulio / Giulio Rizzoli
Ort: Feltre
Verlag: Tipogr. Zanussi & Curtolo
Umfang: 137 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Primör ; z.Geschichte
Signatur: II 105.175
Intern-ID: 517781
sua consacrazione; tuttavia può essere ammesso che lo fosse verso il mille duecento, per chè da un decreto del Vescovo Gorgia di Lusa di Feltre del 26 Otto- bre 1335, scritto a tergo di un' indulgenza concessa a quella chiesa, si ricava, che. come era stata concessa un' indulgenza dal precedente Ve scovo Filippo ( vissuto fra il 1210—1213 ) ai devoti che visitassero la Chiesa di San Martino di Castrozza il giorno di S. Michele Arcangelo ( ricorrente il giorno 29 Settembre di ogni anno ), cosi

alle due Domeniche del mese di Giugno fosse stata fatta per mante nere viva la venerazione a quella Chiesa, in considerazione che la vi sita della medesima il giorno di San Michele Arcangelo diveniva tal volta impossibile per la primaticcia caduta della neve e l'inclemenza delle stagioni in quel clima alpestre.

ii3 IV. OSPIZIO E CHIESA. Sì 1' Ospizio che la Chiesa portano i caratteri edilizii degli ospizii sorti verso il Mille sui vaìlichi alpini. La chiesa ha 1' altare principale dedicato al suo patrono San Martino, con un secondo altare a San An tonio di Padova, costruito nel 1640. È a una sola navata, nel suo me- dituglio avvi un tumulo coperto da una lastra di pietra senza inscri zione, che deve avere servito, secondo l' uso del tempo passato, a se poltura dei monaci. Non si conosce il tempo della

veniva estesa l 1 eguale indulgenza alla seconda e terza Domenica del mese di Giu gno ( u ). E anzi probabile, che tanto 1' Ospizio che la Chiesa risalgano al Mille e cento con riguardo a un documento del 5 Luglio 1294, che è una carta di esenzione del Vescovo Iacopo di Feltre, nella quale si fa citazione a un privilegio concesso ai monaci di Castrozza dal pon tefice Lucio 111, salito alla Cattedra di San Pietro nel 1181 ( lB ). Non è fuori del probabile, che la concessione di questa indulgenza

11
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
[1857]
¬Il¬ viaggio imperiale
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Seite 36 von 37
Ort: Lipsia
Verlag: Weber
Umfang: 32 S. : Ill.. - 2. ed.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Enth.: N. 1: Venezia, N. 2: Milano
Schlagwort: p.Franz Joseph <Österreich, Kaiser, I.> ; g.Italien ; s.Reise ; z.Geschichte 1856-1857
Signatur: IV 1.107
Intern-ID: 209509
32 II. VIAGGIO IMPERIALE. yw. s, Milano.] nel ritorno dall' Italia quest' opera gigantesca e moravi gliosa della natura, e ciò succedette appunto in questo mattino. Migliaja e migliaja di torce illuminavano quegli antri magnifici dalle pareti continuamente bagnate, ed in certe grotte, nelle sale, e nella Chiesa regnava eie- ganza, e splendore come in un luogo del mondo su periore. Tutte le opere della natura sorprendono, ma: chi percorre questo lungo sotterraneo, n'esce'stupefatto e più caldo

credente nell* onnipotenza divina. L'Imperatore e l'Imperatrice visitarono queste celebri grotte, una delle quali è dedicata alla memoria del giusto Imperatore Ferdinando I., nella compagnia del distinto e benemerito Luogotenente Chorinsky, del Con sigliere Aulico Conte Hohenvarth, Ingenicre perspica cissimo, e d'altre Dignità. Sicuramente anche l'alto Seguito delle' Maestà Svolle ammirare questo capo-lavoro decorato esternamente ed internamente quanto meglio fu possibile; ed almeno altre 2000 persone

seguirono i passi degli eccèlsi Viag giatori. La visita durò due Ì5V»òne ore, che nè sotto, nè sopra terra poleano trascorrere più gioconde, più festive: qua un corpo di lavoratori, che cantavano l'Inno dell' Im pero, là s'alzavano i più bei .fuochi del Vengalo; qua e là musica, e dappertutto popolo, che di quando in quando iacea eccheggiare i nomi cari e soavi di «Francesco Giuseppe» e di aElisabelta». Tanto è l'amore per queste, due eccelse Creature destinate in vero da Dio alla feli cità di tante

nazioni! 'v. Partenza per Gratz. — Poco -pria del mezzodì' il 'treno Imperiale si diresse per Lubiana, che vi si fermò sinché, le auguste Maestà ebbero pranzato, ed alle nove entrava nella Stazione di Gratz. : Qui Je Lóro Maestà furono rice vute da S.E.-il Luogotenente Conte Strassoldò, dal ; T. ' M. Principe Liechtenstein, dal Principe—Vescovo Conte Alterns e da molt' Altri Dignitarj della Corona, che accompagnarono la Coppia Imperiale sino alla Resi- ; denza, óve- Ella era aspettata : allo ' scalone

* dagli Arci duchi serenissimi: Sigismondo e Giovanni. ■' : . La bella : Capitale della Ati'rià giubilò all' arrivò del- giusto, potente sovrano e della-leggiadra, graziósissima 1 Imperatrice.. La fedeltà degli : Stiriàhi-alla'Casa d'Austria 1 : serve d'esempio, ed all' indomani'essi erano tutti per' tempo in piedi e sulle vie, ansiosi di vedere gli-Aùgustr e di sidutarLi alla'partenza per Vienna. ' 12 'bIO.txo. Solènne ingresso delle Hacsiik Imperiali In Vienna. — Alle 8 Gratz prendeva commiato

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Kategorie:
Geschichte , Religion, Theologie
Jahr:
1897
Regesto cronologico dei documenti, delle carte, delle scritture del principato vescovile di Trento esistenti nell'I. R. archivio di corte e di stato in Vienna
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Seite 84 von 201
Autor: Dominez, Guido / Guido Dominez
Ort: Cividale
Verlag: Strazzolini
Umfang: VIII, 192 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: c.Wien / Haus-, Hof- und Staatsarchiv ; g.Trient <Diözese> ; s.Regest ; f.Verzeichnis
Signatur: II 102.538
Intern-ID: 87423
, Giovo, Cembra e Fondo, di decime in quel di Trento e Merano, del diritto di coniar moneta ecc. 483. — 1271 Ottobre 21, nel Monastero di S. Michele nella Diocesi di Trento. Il V.° E. investe Giovanni, notaro del Co. Mainardo, d'una casa in Bolzano al Mercato de' grani. Alberti , Ann. cit. p. 152. 484. — 1271 Ottobre 30, Terme no, (in domo Odolrici Lufti de Trameno). Il V.° E. investe il Co. Mainardo del Dosso di S. Lucia in quel di Fondo. Or. e Cop. aut. V. n. 1158. Alberti , Ann. cit. p. 152. 485

. — 1272 Gennaio 8, nel Monastero di S. Michele all'Adige. Il V.° E. avendo perduto il suo sigillo, lo dichiara nullo. Alberti , Ann. cit. p. 153. 486. — 1272 Febbraio 9, Bolzano. Il V.° E. investe il Co. Mai- nardo del Tirolo di quattro masi in quel di Bolzano ; pre cisamente di tre nelle pievi di S. Giustina già oppignorati nelle strettezze della Chiesa ad Alberto de' Firmian e ad Ottone di Mezzolombardo per 800 lire veronesi, e d'un quarto in quel di Bolzano, impegnato per altro prestito di lire 700

480. — 1271 Marzo 20, Bolzano. Il V.° E. investe il Co. Mai- nardo del Tirolo di Castel S. Pietro in quel di Mezzolom bardo e sue dipendenze. Or. e Cop. aut. V. n. 1158. Alberti , Ann. cit. p. 152. 481. — 1271 Agosto 4, id. Di un'investitura conferita dal V.° E. al Comune di Mezzacorona. 482. — 1271 icl. id. Memorie ossia rogiti di Ottone notaro su certe investiture fatte dal V.° E. e su conferimenti di en fiteusi, benefici e parrocchie, specie su conferimenti di benefici nelle borgate di Faver

. Or. e Cop. aut. V. n. 1158. Alberti , Ann. cit. p. 153. 487. — 1272 Febbraio 15, id. Il V.° E. investe Mainardo del Tirolo d'una metà dei masi e inerenti diritti dei Signori di Greifenstein. Or. e Cop. aut. V. n. 1158. Alberti , Ann. cit. pag. 153. 488. — 1272 Marzo 7, Arco. I fratelli Adelperto e Panceria d'Arco promettono al V.° E., ove si portasse col loro con-

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
(1761)
Notizie istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto, vescovo e comprotettore della chiesa di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania, e dell' Italia a tempi dello scisma di Federigo I. imperadore ; Vol. 2
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Seite 72 von 828
Autor: Bonelli, Benedetto / Benedetto Bonelli
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: XCVI, 730 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: III 103.346/2
Intern-ID: 337106
Santità non funt convenientia te- fìimonia (b) . XXXV III. Spero eziandio * che fe il Sig. Canonico farà più ma turo rifleffo all 'Ordine de* Vefcovi Trentini> come contenuto entro iì Canone d'un Libro Liturgico molto rifpettabile,/anto farà lungi dallo fcartarlo qual Catalogo in tutte le fue partì aß ai sformato , e guaßo , che piuctofto lo riconoscerà vero Dittico» nè gli darà faftidio alcuno pag. 9. e. feg. P Arìmondo del Muratori all'amo 971. s altri* non eflendo quefto Arimondo nominato nel tefto

del Documento Mnratoriano , fuorché i* tJrnaldus bumilts Epifcopus efpreffo nelle foferizioni del Documento me de fimo , eh'è per appunto VArnaldo del nostro Dittico» Nè dee cagìo- nar maraviglia la trasformazione del nome d'Arnaldo in quello di Ar im mondo , quando efempj non mancano di molto maggiori trasforaia-^ zioni di nomi, che hanno fatte i Copifti (c). Lo avverti il gran Mura*. . tori affai pratico in queßa materia , parlando di certi ißromertti mal total dm Copìfìi , pre ilo lo fteffo Sig

. Canonico pag. 13. , che in Us defer ibendi^ facile ineptientes videmus aevr noßri Notarios . Alla replica poi del Sig. \Ca~- nonico pag. 10., che ARNOLDO per atteflato anche del Sig. Gentilotti , fen pre, e nel? Appendice a Diplomi della Cronaca Reicbenfpergefe, e nella CoU fazione de' Canoni all' anno 967. per ARNOLDO ß chiama 3 non mai ARi„ mon- (4) Tutti e tre i prenominati non folo M,Mnanm Marcbio n8</. eTc. Il Bonuf- vengono ricordati, come favorevoli al %em filius Lamberti Judex è menzionate

* noüro B. ^ddelpnto , nelle nöftre Carte t in. Carta del 1146. preifo Io Ile ffo UgheT-. ma ritrovo ancora, che Riprattdo Arcipre- li ivi col. 781. , ed in altra del 1147«. te della Maggior Chiesa di Verona è no- col. 784. nella quale è chiamato : Bow*/, minato col Maefiro Adriano Canonico del- zena de Lamberto, come b altre eziandio la fleila Chiefa in Carta del 1175. presso col 788. e 789. Quindi abbiamo, che il Sig. ßiancoliüi L 4. pag. 541., in altra vece del Bonufzem, Lamberto , così feruta del

118z. L. 3. pag. 15. 3 e nella terza in una noftra Carta del irà, deefi de! 1184, l. 4.pag.6\ f. U predetto Adria- leggere Bonufzem de Lamberto. Anche no Canonico (accedette pofcia Arciprete , Ognìbene Vefcovo di Verona v' ha moti- come apparifee dalie Carte del 1194.1.4. V o di crederlo ben affetto al nostra pagg. 5ii. e 6 15. Appo l' Ughelli To, 5. Adelpreto. Vedi il primo Volumepag.9 5. rv 1 {° I p' ne j a Seri 5 degli Arcipreti della (b) Marci c. H- ?> 5^. f. a , C!:cdr ^ e ^» Verona , come

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1906
Popolazioni e costituzioni antiche di Valsugana, Primiero, Fiemme, Fassa, Cadore, Ampezzo e i Sette Comuni Vicentini
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Seite 53 von 85
Autor: Rizzoli, Giulio / Giulio Rizzoli
Ort: Feltre
Verlag: Tipogr. Zanussi
Umfang: 80 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; z.Geschichte
Signatur: II 104.059
Intern-ID: 151174
di enorme valore del denaro, era diretto a tutelare il debitore contro le losche speculazioni del capitale usurarlo, ed impedì in FlemmeT am massarsi in poche inani della proprietà stabile, conservandosi cosi un giusto equilibrio tra capitale e lavoro agricolo; il che non fu neP rima nente del Trentino, dove la classe del piccolo possessore agricolo ven ne spogliata dei beni e ridotti a mezzadro e giornaliero. Nel governo interno del Comune, la Comunità di Fiemme come ente giuridico in possesso

di materialità di beni comparisce costituita in due documenti : l'uno del 1234, l'altro del 1314. Il primo di questi documenti è contenuto in un laudo proferito in Bolgiano il 1 ottobre 1406 in una vertenza fra le Comunità di Egna, Termeno, il Plebato di Montagna e la Comunità di Fiemme in punto *, quod homines et com- munitas vallis Fleminorum possint habere et possedere ac uti et frui et omnes utilitates et comoda percepire in et super montibus, nemoribus, silvis et pascuis positis et situatis inter

terminos et confines nominates et designates in prenominato instrumento .1234) sine contradictione ho- minum et communitatum montagne de Cadize, pinzani, aradone. et de monte aldeni plebis de Egna, etc. L'altro documento, costituito dal diploma 2 aprile 1314 del Vescovo Enrico III de Metis, abate dei Cisterciensi di Villars, riconferma in modo assoluto a favore degli uomini di Fiemme questo stato di diritto di pro prietà dei monti, dei boschi, dei pascoli, ddle vie, dei sentieri, delle alpi, di caccia

e di pesca. Nei Patti ghebardini risiede il fondamento del diritto pubblico, nei documenti del 1234, e 1314 quello del diritto comu nale. 11 diritto pubblico era fondato su due elementi.: sul diritto dì re galia e dì amministrazione della giustizia, pel quale gli uomini di Fiemme si obbligavano di pagare al Vescovo annualmente 24 Arimanie col loro fodri, (folli, sacchi di pelli pecorine pieni di grano, importanti in denaro da 250-300 fiorini, conforme il prezzo delle derrate, salve le altre ren dite

, placidi e ragioni che già prima godeva, coll'obbligo da parte del Vescovo di mandare nella Valle due volte all'anno, in maggio e a San Martino, un suo Gastaldione a rendervi giustizia col consiglio del Capo della Valle e suoi Giurati, e altramente lasciarli del tutto liberi a gover narsi nel politico-civile - amministrativo a tenor delle loro osservanze e consuetudini, il tutto garantito dal Vescovo sotto la pena di mille lire veronesi e di.un Conte Adalpreto qual avvocato della Chiesa di Trento. Del

15
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Kategorie:
Geschichte , Religion, Theologie
Jahr:
1897
Regesto cronologico dei documenti, delle carte, delle scritture del principato vescovile di Trento esistenti nell'I. R. archivio di corte e di stato in Vienna
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Seite 70 von 201
Autor: Dominez, Guido / Guido Dominez
Ort: Cividale
Verlag: Strazzolini
Umfang: VIII, 192 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: c.Wien / Haus-, Hof- und Staatsarchiv ; g.Trient <Diözese> ; s.Regest ; f.Verzeichnis
Signatur: II 102.538
Intern-ID: 87423
t - ' ! 63 — d'Arco, e questi a sua volta promette al Vescovo la siia assistenza contro qualunque nemico del Vescovado, specie contro Ezzelino da Romano, sotto pena di perdita del pegno costituito. A lberti , Ann. cit. p. 128. 388. — 1256 Marzo 1, id. Il V.° E. fìssa innanzi all'Abate Mar- 7 > tino del Monastero della Gironda il rapporto giuridico del Vescovo di Trento verso esso Monastero, dichiarando com petere bensì a questo la nomina dell'Abate, però al Vescovo di Trento la disamina

e la conferma (*). B onblli , Op. cit. vol. II, n. LXXXIX ; K ink , Id. n 192. 389. -— 1256 Aprile 29, id. Il Co. Mainardo del Tirolo chiede al V.° E, l'investitura dei feudi posseduti già in nome del Vescovado dal Co. Alberto. Or. e Cop. aut. V. n. 1158. 390. — 1256 Maggio 2, id. Il V.° E. investe il Co. Mainardo del Tirolo de' feudi conferiti già al Co. Alberto dal V.° Al- d eri CO; quindi anche deli' avvocazia sul Vescovado trentino. 1 Or. e Cop. aut. V. n. 1158. — Cfr. n. 391, nota. | 391. — 1256

id. id. Il Capitolo tridentino protesta contro il pro cedere del V.° Alderico, che senza il consenso del Capitolo avrebbe di propria autorità conferito ad Alberto del Tirolo nonché l'investitura de' suoi beni, l'avvocazia della Città di Trento. ISFon riconosce quindi il diritto del Co. Mainardo di Gorizia, il quale chiede ora, perchè marito d' una figlia del Conte del Tirolo, la suddetta investitura dal V.° E. ; soltanto in vista del grave pericolo, che sovrasterebbe, in seguito a rifiuto, alla Città ad alla

Chiesa, consente a che il Vescovo assuma l'investitura, pur dichiarandola carpita colla violenza. Al che egli presta piena adesione, dichia- I rando di conferire al Co. Mainardo la richiesta investitura, (*) I diritti del Vescovo di Trento sul Monastero dell'Ordine de' Bene dettini della Gironda nella Diocesi di Cremona datavano ben d'antico, dac ché è memoria che già nell'anno 1101 il V.° Adalperone ne conferisse l'in vestitura a Pietro, Abate di quel Monastero (V. n. 5). — Nel 1276, allorché

il V.° Arrigo II volle imprendere la visita del Convento e l'Abate non gli si diede per inteso, questi fu colpito di scomunica, nè potè riabilitarsi, finché non si fu sottomesso all' ordine vescovile e non ebbe risarcite tutte le spese.

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1906
Popolazioni e costituzioni antiche di Valsugana, Primiero, Fiemme, Fassa, Cadore, Ampezzo e i Sette Comuni Vicentini
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Seite 27 von 85
Autor: Rizzoli, Giulio / Giulio Rizzoli
Ort: Feltre
Verlag: Tipogr. Zanussi
Umfang: 80 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; z.Geschichte
Signatur: II 104.059
Intern-ID: 151174
vicentine e dei paesi e popolazioni loro, scrìtta 1' anno 159^ ( Padòvà, Stampa, 1877) dice che il territorio di Levico aveva il confine alla linea del Brenta dove arrivava il territorio della Città e Comune di Vicenza in tempo antico. L' abate Agostino Dal Pozzo nelle sue Memorie Stori che dei Sette Comuni Vicentini, scritte la seconda metà del 1700 ( Vi cenza, Stampa. 1820) parla dell'esistenza di documenti, del. 1200 al 1500 secondo i quali l'alveo del fiume Brenta formava il confine, dei

Sette Comuni Vicentini a levante e settentrione di essi Comuni incominciando dal Torrente Vallissone di Angarano, avvanzando in Valsugana sino alla antica Chiesa di S. Giuliana presso Levico, situata sulla sponda de stra del Brenta (già parrocchia, soppressa nel 1786 ) ; da questa località per la linea del torrente Riobianco la linea del confine ascendeva alla sommità di Monterovero, e di là volgendo a mattina giungeva alle Fon tanelle di Vezena; di qui attraversando la montagna del Bizele metteva

capo alla Valle della Torva e in quella dell' Astico. Il medesimo conte Caldogno si riporta a una sentenza proferita l'anno .1395 dal Duca di Milano, che in quel tempo governava la città di Vicenza, in una que stione di confine tra i Sicconi di Caldonazzo e i Sicconi della Valsu gana inferiore per possesso delle montagne Vezena, Coste, Manazzo, Marcesina, e altre, nella quale sentenza queste montagne furono dichia rate possedimenti del Comune di Vicenza. Non é comprensibile come Ì possessi dei

Sette Comuni Vicentini, divisi dalla Valsugana dalla pa rete di una montagna a picco di mille a due metri, potessero giungere alla linea del fiume Brenta, a meno non venga ritenuto che quei Comuni formassero il confine politico dell' antico Comune di Vicenza, come il documento del 1166 sulla lega fatta dalla Comunità di Pergine colla Città e Comune dì Vicenza ne tornirebbe prova (v. Perginese). Rispetto le montagne delle Vezene i termini di confini tra lo stato della Repub blica Veneta e i Conti del

Tirolo furono definitivamente demarcati ap pena sul principio del millecinquecento, nell' incontro della pace fatta tra la Serenissima e l'imperatore Massimiliano I. Levico come terra infeudata a Castel Selva ha avuto tardivamente lo sviluppo del proprio diritto comunale, e il primo suo statuto formale in 59 capitoli ascende appena al 1595, E' esso tuttavia, come lo attesta la formula della sua introduzione, un diritto antiquìssimus, composto, come tutti gli statuti comunali dell' evo medio di doppi

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Kategorie:
Geschichte , Religion, Theologie
Jahr:
1897
Regesto cronologico dei documenti, delle carte, delle scritture del principato vescovile di Trento esistenti nell'I. R. archivio di corte e di stato in Vienna
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Seite 193 von 201
Autor: Dominez, Guido / Guido Dominez
Ort: Cividale
Verlag: Strazzolini
Umfang: VIII, 192 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: c.Wien / Haus-, Hof- und Staatsarchiv ; g.Trient <Diözese> ; s.Regest ; f.Verzeichnis
Signatur: II 102.538
Intern-ID: 87423
Regnana, affluenti del primo, 27 nota, 174, 691, 799, 862. Seio, vili, presso Sarnonieo nell'Anali- nia, 350, Salsi (Villa), o Felzi, 24. Senale, com. dell'Anaunia superiore a sett, di Fondo, composto dai ca sali : Seriale di sopra, Senale di sotto, Marg'azot, S. Felice e Casai- dera, 589. Serravalle,. vili, e cast, sulla sin, del l'Adige a circa 6 km, sopra Ala, S23, 383, 406, 428, 759. S. Sesiuio, v. Sanzeno. Sesto, cas. delle Giudicane nel com, dì Bleggio, 724. Sforza, v, Milano. Struzzo

, vili, dell'Anaunia fra il Rio Verdes ed il rivo di Fontanelle, af fluenti di sin. del Noce, 573. Siena, 1017. Sigismondo Imp. (1410-37), 973, 996, 1014, 1015, 1017. Sigismondo, Arcid. d'Austria, Conte del Tiralo ; (abdicò nel 1490), 1047, 1048, 1058,1059, 1061, 1062, 1065, ■ 1069, 1070, 1072, 1074. Sigismondo Francesco, Arcid, d'Au stria, V.° diT. (1659-65), 1197,1198, Sigmundskron, borgata presso il ca stello dello stesso nome; 1079. — V, Firmiau. S. Simone^ sarcofago nella Chiesa par rocchiale

di S. Maria Maggiore in Trento, 1082. Sinodo tridentino (1336), 816. Sodegerio di Tito, podestà imperiale in Trento al tempo d'Ezzelino da Romano, 288 nota, 320-324, 326, , 327, 331, 337, 338, 344, 345, 372, 373, 376, 377, 379, 380, 391, 398, 441, 468. Soell, vili, ted, della valle dell'Adige a mezzodì del lago di Caldaro, 793. Solgaium; per quanto si può desumere dai documenti, località non lontana dalle ville di Cusiano e d'Ognano in Val di Sole, 110, 131. . Somma Torre, Somator, cima nella catena che

divide la Valle Laga- riua dalla Val di Gresta, 370, Sonnenburg, convento di Religiose .nella Pusterthal presso Bruneck, 1, 16, 29, 70, 156, 182, 476, 942, 947, 969, 990, 1002, 1004-1007, 1009, 1010, 1012, 1049, 1067. Sopramonte, vili, a piè del Bondone fra Vezzano e Trento, 308. — V. S. Anna, Sparenberg, 925, 994. Spaur, 899. Spira, c. del regno di Baviera sul Reno, 308. Sporo, com. dell'Anaunia diviso nelle due frazioni di Spor Maggiore e Minore; questo alla sin., quello alla destra dello Sporeggio

, affi, del Noce ; le rovine del castello tro- vansi presso il secondo -, 529, 539, 741, 941, 982, 988, 989, 1025. Stambs, vili, della Oberinnthal nel di stretto di Silz, 586. Stenico, com. e cast, delle Giudicane alla sin. del Sarca, 81, 137, 207, 211, 218, 219, 228, 232, 246, 314, 316, 365, 471, 629, 744/ 869, 885, 956, 967 , 971, 1198. Steteneck ; Steinegg, presso la con fluenza del Breibach nell'Eisack ? 200. Storo, com. della Val Bona alla sin. del Chiese, 133, 196, 379, 1066. Strani e uti zzo

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
(1761)
Notizie istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto, vescovo e comprotettore della chiesa di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania, e dell' Italia a tempi dello scisma di Federigo I. imperadore ; Vol. 2
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Seite 31 von 828
Autor: Bonelli, Benedetto / Benedetto Bonelli
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: XCVI, 730 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: III 103.346/2
Intern-ID: 337106
T R E V I U. xxiX Papa 111 (in, e dell'Imperadore, e dell'Imperadrlce ,.e del Vescovo ec.s efpreffo di mano posteriore il nec non giriti flit e noflro Friderico i chiaro contraffegoo, che fino alla stagione di quefto Vele ovo, nella Chiesa di Trento ■contìnuoffi l'ufo di tal Mestale, e del Dittico in effo contenuto, coti la Disciplina della Liturgia Udalriciana (b) . 6. Perchè ritrovo in uno de due Libri Liturgici Wanghiani, che nella Sagristia del Duomo di Trento religiosamente confervanfi

, la seguente Rubrica , porta nei Canone ( c ) della Mesta Pontificale al fecondo Memento : HIC REGI- TENTUR NOMINA DEFUNCTORUM. Chi farà maturo rifleflo fui REClTENTUR , non potrà non riconoscere continuata la-recitazione del Dittico fino a', tempi del prelodato Vescovo Federigo. 7. Perchè nel Dittico. Udalricia'no sotto la Rubrica dell' Or do Epìfcopomm aìimrm Ec- cleflarum 3 è registrato in ultimo luogo da diversa mano il nome di Con- radi Brixinenfls Epifcopi , e sotto la Rubrica dell 'Ordo

Tresbiterorum il no me di Turconis Decani , tutti e due fioriti a' tempi del medefimo Vesco vo Federigo , e morti sotto di lui i per nulla dire di Martino Lunga suo contemporaneo sotto lo fteffo Ordine z e del Maeflro Romano , e di Warimberto di Cagno , ricordati nell' Orbo Diaconorum , amendue vif- 'futi nel Secolo dodicesimo molto avanzato, e di irrigo F. coetaneo a! nostro Vescovo Gebardo, e di Lotario HI. (d) contemporaneo al nostro Vefco- (a) Per ili. vien indicato ne' Codici (e) Anche a quefto Canone

Fedricia- più antichi ciò, che da noipre'fentemen- no, non altrimenti che al Canone Udal- vien lignificato per , conforme riciano, lì a prefìtto un Crocifisso con au osservato da Luca Holftenio nella quattro chiodi, e con la sorma del Cro- ^reia^ione l'opra il Libro Diurno de' cififl'o delia Lamina sepolcrale di S. Add- Romani Pontefici, dal Cangio nel fnó preto, con quefto divario soltanto , che Glossario, e per tacere più altri, dal P. dal Crocifisso della medefima Lamina , Mabillon Saec. IF. Benedir

. fa me maggior rozzezza , così mag- pag. m. 17$, E tanto ['ili. vale lo stesso gior~antichità fi dimostra, che l'oche nel Canone Udalriciano, ove (d) Di questo Lotario III. , che da altri ii dice Tapa noflro 111. , indi foggiungefi vien detto anche II. , così leggo To. z. & ^tntìfìite noflro Ts(. & Rege noßro part . 2. LS. Antiquar. Henr. Canißi pag. (b) Non fia maraviglia , che la difei- m. 587. , ove rapportanti le parole del plina del Dittico, la quale, al dir del Cronico ^ Gvvelfìs 'Principibus

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1906
Popolazioni e costituzioni antiche di Valsugana, Primiero, Fiemme, Fassa, Cadore, Ampezzo e i Sette Comuni Vicentini
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Seite 24 von 85
Autor: Rizzoli, Giulio / Giulio Rizzoli
Ort: Feltre
Verlag: Tipogr. Zanussi
Umfang: 80 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; z.Geschichte
Signatur: II 104.059
Intern-ID: 151174
si 1742, 3 /a H Conte Gius, Trapp Dinasta concede di tener fiera libera i primi mercoledì di ciascun mese. Scomparsa la famiglia dei Sicconi di Caldonazzo, i beni ieudali t della medesima passarono nel 1412 in possesso di Federico IV duca d'Austria e conte del Tirolo, che con lettera reversale «Innsbruck 21 giu gno 1424» confermava a Alessandro di Mazzovia vescovo di Trento - sua creatura - di tenere il feudo di Caldonazzo (la terza parte del monte La- varone, la terza parte del monte

di Vattaro e Centa, la terza parte del monte Costa, e tutti gli altri feudi della Chiesa di Trento avuti da Gia como signore di Caldonazzo) in nome della Chiesa di Trento. (Brandis. Geschichte Tirol's unter Friedrich von Oesterreich. Doc. 127. Stampa. Innsbruck. 1821.) Questo feudo venne ceduto dal duca Sigismondo, fi glio di Federico, l'anno 1461 per lus pignoratium per fior. 8 .000 a Gia como Trapp, nella famiglia del quale è rimasto fino al principio del secolo XJX. Dell' antico diritto comunale della

Valsugana media non esistono carte: il suo diritto statutario, diviso in tre parti o Libri: del Civile, del Criminale, del Regolanaro o comunale, venne cavato da quello del Per- ginese. Porta la certificazione del notaio e cancelliere di quella Giurisdi zione Lazerus de Matteoni « die septima Mensis 8bris », colla postilla del canonico tridentino barone Ernesto Trapp, quale senior familiae et curator eodem modo, quo magnificae Comunitati Pergini concessum, conceditur Comunitati et Iurisdictioni

Caldonatii uti et frui. » Nel- 1 appendice contiene un separato capitolo sul lus Prothomiseos ( Arch, com, Caldonazzo) Il redattore notaio e cancelliere Matteoni nella parte del diritto regolanare certifica che « le regole e ordinazioni furono sem- pie e anticamente osservate, come al presente si osservano dagli uo mini e comunità di Caldonazzo e comuni di Centa, Lavarone, Vattaro, dai quali tre ultimi comuni devesi eleggere un particolare Regolano della giurisdizione di Caldonazzo. Il capitolo 11 porta

la disposizione che «se alcun volesse agitare contro la Universalità di alcuna vicinanza della giurisdizione di Caldonazzo, sia tenuto e debba comandare il Sindaco della vicinanza, o il Console, o i Consoli di essa, o il Gastaldo della villa o luogo, congruentemente riferendo cadauno o cadauni da parte del Giudice; che debba far costituire un Sindaco entro il termine di dieci giorni, e quindici se fuori di quello, il quale abbia a rispondere in gen dizio per l'Universalità ». E' questa una notizia

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
(1761)
Notizie istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto, vescovo e comprotettore della chiesa di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania, e dell' Italia a tempi dello scisma di Federigo I. imperadore ; Vol. 2
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Seite 502 von 828
Autor: Bonelli, Benedetto / Benedetto Bonelli
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: XCVI, 730 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: III 103.346/2
Intern-ID: 337106
Chiesa di 5. Michele di Riva a' 2.5. di Marzo del 1159., non fu dun que egli, nè uno degl'inviati poco pri ma a Milano per la creazion d'un 'Po* SECOLO. 405 deftà, e per 1' abolizione de* Confoli ; nè uno de' mandati a Crema pel disfa cimento delle mura, e per lo spianamen to delle fülle della medesima ; nè tam poco fi trovò a canto dell' Imperadore nel dì 2.1. di Marzo in Luzzara, Terra del distretto di Reggio , per di là eoa esso lui passare a Bologna a celebrar la Pasqua nel dì iz. d'Aprile

DEL XII. camminando bene tutto il redo, refta a correggere la fola Indizione , mentre in eflo annoi i yp. non correva la 5., ma la 7. (x) Nella predetta lunga ferie di te- fìimonj niuno de Signori di Caftelbafco vi comparisce, nè molto meno vi fa camparla alcun Caftrobareenfe nelle al tre Carte , che foggiugneremo in appref- io, ciò che merita, e qui , ed altrove, d'essere molto bene notato. Si avverta di più, che quella Carta ufcita essendo alla perfonale presenza del noftro Ve- fcovo nella

. Quindi non apparisce tra'Vescovi, ne nell'Imperiale Conferma de' Diritti e Privileg) delMo- niftero Veroneie di S. Zenone circa lo Nesso anno 115?., nè nel Privilegio Ce- fareo accordato ai Monaci di S . Tictro di Modena dell'anno medefimo ec. XXVII. > 160. Semenda a favore del Capìtolo di Trento pronunciata alla, prefenza del Pefcovo Adelpreto 11. intorno alle Chiefe di Fornàs-i e Pineda y contra Gandolfno di Fornas, trascritta da m Rotolo pergamena originale del? Archivia Capitolare di Trento

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