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zàj 1HD1C E DE nel Mónifl, di S. Lorenzo 571. 83. Carte del 12,54. e 12.55. per l'ideilo affare _ 575. 84. Carta del 12-56. di Federigo II. Imp. pubblicata nel Canapo Marzio preffo Trento 577. 65. Testamento del 12.41. del Conte Ul rico d' Uken 570. ,86. Statuti del 12.41. dell' Ofpedale di S. Niccolò 87. Carta del 12 .48. del Vcfc. Egno- ne 5^4* 88. Altra del 12.55. dello fteffo 586. Altra del 1255. dello fteffo 637. ßp. Altra del 12.56. intorno al Monift. di Gironda 587. '90. Altra del 12.58

. riguardo a S. Adel- preto Vefe. e Mart. 589, 91. Altra del 12.59. del Vefc. Egnone 593. pz. Altra del 12.66. rapporto alla Braìda prelTo Santo ~4delpreto 595. pj. Altra del 12.^7. spettante al Moni- fiero di Soprammonte 597. 94. Altra del 12.72.. a favore _ dì Fede rigo Parroco di Sarnonico 598. 95. Carte del 12.72.. fu le Monete da batterti in Trento 600. 96. Altre del 12.71. 12.7z. e ^73,, che riguardano la Fondazione del Convento di S. Marco di Tren to 601. 57. Testamento del 1x73. del Vescovo

Egnone <504. 98. Carta del 12,77. di Ridolfo I. Re de Rom. 606. 99. Altra del 12.77. del Vefeovo Enri co II. 608. 100. Altra del 12.79. contenènte un Compromeffo fatto in perfona d'Adalgerio Vefc. di Feltre e di Belluno 610. .ibi. Altra del 1Z79. di folenne Ricon ciliazione 615. [20Z. àltre del 12.79. e 12,80., da cui fi DOCUMEK TI . ha un Sinodo Trentino 616. 103. Lettera del 1^89. di Niccolo IV. Papa al Vefc. di Padova a favor di E Filippo Vefc. di Trento 62.2.. 104. Altra del 12.89. del medesimo

Pa pa .62.5. 105. Carta del 12.90. delVefcavo & Pa dova _ 6z?» 106. Diplotaa del 12 -96. di Adolfo Re de' Rom. 6 30. 107. Carta del 1300. del Vefc. Filippo pel Monift. di S. Mich. 631, 108. Lettera del 1301. dello fteflo Filip po al Vefc. di Breflanone 632. 109. Lettera del izoz. di Bonifacio Vili. • Papa al Patriarca di Aquil. 63 no. Carta del 1307, del Vefc. Bario» lomnaeo 6 36. Altra del 1307. dello fteflo 6 50. iti. Carte del 1307. e 1308. circa 1' Ospedale di S. Niccolò 640. ili. Diploma del

13 13. di Enrico VII. Imp. 64z,. 113. Carta del 1314. del Vefc. Enrico III. per l'Ospedale d'Albiano646. 114. Altra del 1314. in rapporto a Flemme 647. 115. Altra dei 13 14. fpettante a Gu glielmo di Caftelbarco 650« 116. Altra del 13 15. riguardo a Ber toldo , ed Albertino di Terla,- go 654. 117. Altra del 13 17. a favor delia Val di Flemme 656. 118. Lettera del 132.6. del Vefc. En> rico Ili. in fuflìdio del Monift. di S. Margherita di Trento 658. 119. Carta del 1333., intorno la Con, fecrazione della Chiefa

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(1760)

Seite 367 von 503

Notizie I/lorico-Crìt. del B. ^làtìp. barcenfi , dopo la morte del prelodato Bonifacio feguita nel 1238. 5 confederati col Tiranno Ezelino di Romano, il quale molti danni e ftra- gi portò anche al Territorio Trentino, ogni ragion volea, che F. Bar« rolommeo non deftaflfe il vefpajo, e fi teneflfe in filenzio. Oltreché ef- fendo allora pretto i Trentini notiflìmo il Martirio del B. Adelpreto, ed anche troppo frefca la memoria del medefimo , ben potè F. Bartolom- meo pattarlo fotto filenzio

Congregazione della Madre di Dio nel fuo Viario Sagro per le Cbiefe di Lucca pag. 211. e r e //, \ Si rammenti pur anche il noftro Sig. Critico di ciò che fcrifle de Qrigi-, (a) Veggafi la Dìffertazione Up iß olare zìnncàla : propter beneficia ; quae fecit Domi- deli' Indulgenza della Torziuncola conceduta da nut in ilio loco adbuc faciet iyc. Vedi la Gesù Crißo a S. Francefco d' dell'Edi- Storia Letteraria d'Italia Vol.Vili. pag.431. zione di Trento per Francefco Michele Bat- Che fe non ottante

un'Indulgenza così ac- tìfti pag. 67. e fegg. Il pretendere di fven- certata, così Angolare , e così autenticata tarla con unaLetteruccia inferita nelle Me- dal Cielo, potè non efprimerfi da S. Bona- morie Valvaflenfi , per altro dettata più ventura, come altronde troppo nota e pa_ dall impegno, che dall amore del vero, va- lefe , né difputata per anche ; per non dif_ niflìma cofa a rne fembra. famigliarne ragione potè paflar fotto filen- ($) Sono ivi pag. 214- notabiliqueite pa- zio F. Bartolommeo il nome

condiziona- negaffe pofeia l'Indulgenza della Porziun- tamente conceduta dal Cielo, venne pefeia cola, come Papale, non cftante il filenzio dafovraumana voce confirmata in coelo. Che di S. Bonaventura ; gli fletti come più in- però fimil voce celefte, pofteriore a tal con- teri, ed ancora accrefciuti d'un teftimonio ceflìone Papale, rende maggiormente ere- dì più 3 pubblicati dal P. Msnfi 5 ftr do- dìbile 1 anteriore celefte vifione ^ e farà crebbero, malgrado Y obbiettato filenzio del fempre vero, che

£ CC . nnrp ^nnferif^'iw rà ° d T e> bcnefiz .' d -'< Dio fi accerta appo la Hierarcbia Francifcana del Signore conferiti al facro Luogo della Por- P. Diego di Lequile To. i. Cap. 5.

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(1761)

Seite 701 von 828

di Trento tratta De Comìtìis habendh, five Concilio y confagrlta . Tra gli Uomini llluftri fio- in cui tre Interlocutori fi rapprefentano riti in quello Convento annovera lo Carlo, Ferdinando , e Bernardo. In un Li- ftelfo P. Torelli i feguenti, cioè tre Ve- bro Corale pergameno , che fervi ad {covi Suffragane!, Michele , ed ^igoßino , ufo del Convento medefimo, ritrovo fatta ed un altro Vefcovo Suffraganeo Bolo- onorata memoria d' altro piccola Scu- nenie , o Bofanenfe, chiamato Bonifacio deilio, come

So\ DOCUMENTI , nata delle Indulgenze, un alto filenzio Lingua Greca, ed Ebraica in Latino * fu di S.Mdpreto il noftro Egnone\ pen- molto (limato dal gran Génerale , e pò- . fo per timore di chi aveva per invilo feia Cardinal Seripando , e morto , e un Santo Vefcovo invitto difenfore de feppellito nella Chiefa di S. Marco di diritti Ecclefiaftici. Trento nel dì 2.8. d' Aprile del 154z» (h) Così venne ad onor dell'Altiifi- Nella Biblioteca del Caftello di Trento' roo , e dell' Evangelia 5. Marco

, alza- al num. 168. v' ha un Codice in 4., in ta 3 e perfezionata col Moniftero la Ghie- cui vi fi contengono due Orazioni La- fa , la qual pofeia nel 1363. a* 14. di tine feritte dal noftro Scudellio y o Se«. Novembre ■ cilendo {lata riftorata y ed tcilio Trentino > e dedicate ai Vefcovo tìr aggrandita, fu ( al riferir del P.Torelli Cardinal Bernardo Clefio nell'anno 152.9., pai, 77p . ) da F. Ugofìino Vefcovo Salo - ed un Dialogo dello fteflò Scrittore , che bricenfe, e Suffragamo del Vefcovo

morto un Secolo prima circa l'anno 12.85. ; Mattia Pardo della il quale fu Lettore , Priore, e molta Coita pubblico Profeffore di Metafifica benemerito dello fteffo Convento, e de-, nella primaria Cattedra dell' Univer/ità gno Successore del P. Maeftro PaoloTren- di Pavia > e 1' infigne Maeftro pìccola tino. Rammentanfi ancora col titolo Scudellio, di rara dottrina, e fapere for- di optimi Relìgioft , F. Tietro da Flaone nito, affai perito nelle Lingue Latina , Priore, e F. jtgofiino da Trento

, coinè Greca, ed Ebraica , acerrimo perfecutor morti di pefte nella Vigilia di S. jigo- degli Eretici , Autore d' alcune erudite ßino del 1495. Opere, Traduttore di buoni Libri dalla XCVII. 1173. Tefiamento c? Egnone Vefcovo di Trento, conservato in autentica forma nel? Archivio del Caßello di Trento. Esempiutn ex autentico relevatum. L.^S. À Nno Domini Mill. CCLXXHI. (in India prima die XXV. latrante Mayo. Padue in Contrata fantti Michaelis ir* Domo Monafterii fanfte Marie ad Carceres (ö) - fentia

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(1761)

Seite 506 von 828

le circoftanze sembrano in- „ dicare, che querto fia il vero Caßello »> di Belvedere . „ Così Ja Lettera del prelodato Sig. Ippoliti. E ciò tanto è vero, che per accertarlo maggiormente, r ha pure nell' Archivio defCartello di 1 lento una Originale Membrana, in cui r °rrrP° ' ' Anno Dni millesimo ^CCaXIII. Indizionefextadie ultimo exeun. Apri!, in Tridento incontrata 35 Mercati ante domum habit. Bonifici! 55 Apothecarii q, Magìrtri Pacis Phifici. „ presence ip fo Bonifacio A pot. Dno ,, Jacobo Judice diclo

DE BEL- 3 , VEDERO DE DICTA CONTRATA „ PINEDI renunciavit&c. „ Ecco chia ro e lampante il Caßello di Belvedere nel fito dalla predetta Lettera indicato. A ter go altresì della prenominata Membrana à scritto: „ Ciogaxono de Vrizo fio- 7, b che fo de fer Ferigo de pede calìe- „ lo de Bel veder del pleva da Pine de W papiro XXXV'L Ioidi fico el quale /''cìume Secondo. SECOLO. 409 „ pagava Gugelmo Vàita da'Pine. „ E tanto basti in rapporto al detto Cattella nella noflra Carta enunziato. Riguardo poi

a quelle parole, che vi precedono, cioè all' ibique Dom. *ddelpretus Dei gratia Venerabilis Tridentinus Epifcopus &c. ma- nifeftamente dalle ftefle riluce quello, che nelle Note alla precedente Carta dicem mo , tanto in ordine al nome del noftro Vescovo 1 quanto in rispetto alla da lui olfervata Residenza, nel tempo rteffo che vuoili enorme trafgrertòre della medefi- ma. Bisogna eller ciechi per credere, che il noftro Vescovo abbia fatta in Tren to tal inveflitnra del Cartello di Belvede re per mézzo

d' altri. (.du Tutti i Feudi del Velcovido di Trento hanno rapporto a S. Vigilio, cj- me a Santo principale del medelìmo Ve scovado. E non senza molta ragione vi aggiunse all' ad falvam fidelitatctn Sa-ich Vigilii , anche 1' & ipfim Eptfcopi & fuo- rstm fucceflorum , perchè in altra Carta, che sotto fi darà, vederanfi le inique macchinazioni de' vicini Signori del Ca rtello di Pergine ec. Qualor il nullro Vescovo avuto avelie all' Imperatore quel molto attacco, che vietigli imputa to, sembra, che non

avrebbe ommefla la solita clausola ad falvam fidclitatem- Imperatoris. Dal veder poi invertito del Cartello di Belvedere quel Gandolfino me desimo, contra di cui un giorno prima fi era profferita sentenza a favordel Ca pitolo, fi dà non oscuramente a cono scere il buon cuore del noftro Partoie , che con si fatta Invertitura volle rattem perargli il dolor cagionatogli da tale causa perduta. (e) Non già per far guerra, ma per rifugiarli, ed alììcurarfì in tempo di guer ra, e di persecuzione. E di fatto

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(1761)

Seite 89 von 828

y s e r j xa. ixxxvij; fimo c Reverèndi/fimo Capitolo della Cattedrale di Trento ) e della Prepofitura diS. Michele di Canonici Regolari Lateranenfi diS. Agoftino sco pra Tremo, umaniflìmamente apertoci da Monfig. Prepofito Ignazio Krana- biter; e di quell' altro del MonifterO di S. Michele nel Borgo di S- Croce prefifo Trento,J le Pergamene molte di cui (a), furonci , non fenza fingolar grazia, e favore , date a vedere. Pari obbligazione pro« feffar dobbiamo al Sig. Conte Gio. Battifta d'Arco

in foglio grande, ed in pergamena affai groffa, e per la maggior parte a due colonne. E' diviso in due parti J La prima è di pagine 115., e la feconda di 120. circa, cui premettefi quefto titolo ; Liber de Toßis Montis Argentane. Poi fi vede di nuovo l'effi gie del suddetto Vescovo in trono . Non tutte le pagine fono scritte » ma a ogm due scritte seguono ordinariamente due vacue. Ogni Do cu- ITientO ha il titolò coìT^roffi-caTanreri-^ ed autenticato con figlilo 3 e. so scrizione di Notajo, anzi

d'ordinario di più Notar) co' loro figlili 5 ! e mani diverse , IpelTe fiate trovandoli anche notato l 'anno , giorno , me- / (a) Tra le medefime non poche fi an- di Rainaldo Vefcovo Oftienfe, di F. La- noverano> per la maggior parte origi- tino Vefcovo d' Oftia > e di Velletrì nali, di Gregorio IX., d'InnocenzoIV., Legato Appoßolico , di Filippo Arci-, d'Aleffandro IV.j d UrbanoIV.,diCle- veicovo di Ravenna, di Ottone Duca thente IV., di Niccolò III., d'OnorioIV. di Carintia, e Conte del Tirolo

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(1760)

Seite 493 von 503

Carbone Vefc. di Fano iió . noe. c. 131. in cardinai d' Aragona 87. pò. Cardinal di Lucca 122. e feg. Cardinali fautori di Vittore Antipapa 33• e fiSS- ' . CarlelTarì Signori Veronefi 20. 102. e fegg. 184. e fegg. Carlo Magno Imperad. 2.84. not. c. C astelbarchi, Signori Feudatari del la Chiefa di Trento nella Val Lagari- na 15. Collegati con GundibaldoDi- nafta di Pcrgine , col Conte Mainar- do, con Ezelino da Romano , ed al tri a' danni delia Chiefa di Trento, e di Feiere 18. e fegg. 313

207. Pratalia zog % 245.247. Preda ; 245.^ Preffano ni, 205. Spor 267. Stenico Dedìc. Vi. goIo-Vattaro 207. S. Cafiiano d'Imola 220, da Caftro Jlfonfo 225. Catalani Gmfeppe 4 16. not. e. Catalogo de Confratelli di S. Remedio 300. 32t. Catalogo de' Vefcovi di .Trento 307,, 333' Cattaneo silvano 270. not, a. 34p. Cavalieri Giammich. 440. not. c. Cavriolo Elia 400. not. a. 420. in not. S. Cecilia. Invenz. del fua Corpo 387. not. a. C hiese , di S. Adelpreto preffo Arco. 2. 301. 305. 308. 332

. ■ di S, Apollinare preffo Trento; De die.. di S. Croce preffo Trento_ 30p. di S. Giorgio nella Pieve di Lizzana 317. di S. Giuliano in Rendena 361. 1 di S. Lorenzo preffo Trento 6. not. a.- di S. Lugano in Fiera me .113. in-not.' ò di S. Maria di Caldaro_ 2004 di S. Maria , e3 EfiìaSitta di ' Rovere»i do 317. - n uv • di S. Michele di Riva 88. 170. 17.1, 205,} di S. Michele (opra Trento 28. u ,,; .' di S. Remedio neU'.Anaunia 321.-^, -..e di S. Sifmiiio dì Pcrgine ip.-'mt; k'fètèi di S. Valerio preffo Cavalefe

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(1761)

Seite 732 von 828

DEL XI f. 5, Tyroìi 'Comes'^ac pluribus ob id cen- „ furis äefixirs diem fuum obierät: cujus j, nefariis vefiigüs ipfius 'filii Ocho, Lu- „ dovicus, & Henricus, cum aliquan- „ diu infticiffentj de mum urente coa- „ fcientia, Ramano pontifici adexpian- „ dum rite crimen, farciendaqu.e lliata „ dam na , paratiffimos fe öbtulerunt. „ Qui Aquìlejenfi Patriarchae .provwi• »> ciam injunxit, ut praenobiles h'ofce », viros, expiata fa&i religione > sacro- „ rum communi reftitueret . Avea Icritto

!o. Ile (To Rainaldo anche all' an- tó Hpy. lotto, il Num. 54. del rne- defimo Papa Bonifacio Vili. „ Gra- j) vi us infurgendurn illi fuit in Charin- ,, thiae Dticem, eundemque Tiroll Co- „ mitem, poffeffionutn EcclefiaeTriden- ,, tinac invaforern, quem meritis cea- „ furis folemni ricu perculit. ,, (b) Quefti fu Ottobono. Vegganfi Mo- num. Eccl. utquilejen. col. 812.. del ' P. de Rubeis. Di cai Patriarca può vederti eziandio il Cronico Piacentino di Già. de' Muffi To* 16. Scriptor. Her. Ital » all

' anno 1joz» (e) Da qui apparisce» che nel 1302. Mainardo era già morto . Gerardo di Roo L. %. Hiß. Aulir. pag. 64. fot to 1'.an no 12.96. afferma, che Meimrdus fupe- viori amo dism ahierat. (d) Di quello Ottone v* ha nell' Ar chivio itfel Mòmftero di 5. Michele pref- fo Trento una Carta» che qui do,, ac ciocché non folo il male, ma anche il bene fi vegga di Mainardo Padre di Ot tone. Suoni cosi giuda una copia favo ritami dà un Amico, che dal fuo ori ginale la ha trafcritta„ Otto Dei z, gratia Dux

Meinhardum Com. Tyro- „ lent. & Goricen^ & uxoreru Elifabe- „ tham , Du ci tiara Bavariae &c. Ci-r ftertienC Ord. „ (e) D' Oltane ed Arrigo Duchi di Carintia, e Conti del Tirolo , confe derati contra Adolfa Re de' Romani con Alberto Duca d' Aulirla » ammogliato con una loro Sorella, parla 1 'Hifloria Fer irti Vicentini col. ppi. To. IX. Script. Rer. Italie. „ ove dice, che E- duobus al- „ ter Henricus junior, Othone pro Re- „ gni fui gubernatione rcliéto ( non falli „ qui menziona di Lodovico ) a (lump

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(1760)

Seite 286 von 503

foferitto leggefì al famofo Capitolare Congrego , allora quando .Anno Dm 1234. IndiB. 7. die Matth 4- Infrante Julto va Cboro Ecclefie S. Vigila ...... D. ^Aldricm Dei gratia Tridentine Ecckße Èpus per fe Juofque Succejfores. ad boc ut Ca- ftrum de Tradalia nunqtum pofjit nec debeat extra munus Epifcopatus infeu- dari vendi nec alto altcjuo modo dien ari. ilhtd fuper altare Beati Ftgilii de- M & obtuht &c. (a) . Del molto zelo per la Chiefa di Tremo d'ÀI- -drighetto di Caftelbarco Trentino Canonico nel

' infoìito grandißimo eccejfo (/), che nella vcnerabil perfona del {■<*) Nelle Giunte al Codice Wanghia- Carta del medefimo Archivio data in^Trento no n. 2S4- nel Cartello di Buon Configlio a' 12. di (b) Sono-trafcritre in altro Codice per- Giugno del 1440. , . gameno del Secolo XIV. (e) In quella Famiglia medeiima re ' (c) Si conferva in autentica forma nell* dettefi degna £ immortal lo e ino n _ Archivio del CafMio di Trento. Circa le figliuola d'Antomo^di Caftelbarco 1 di jl Ifcrizioni , che nella

Cattedrale di Trento zana, la di cui infigne ,P iet ® v , - riguardati lo fteffo Guglielmo , veggafi la tata dal Teftamemo Ongmale. che i! Stazione del B. Malpr. pag. 225. Della ferva nell Arch.v.o di S- Bema d in o t uo Pace fegnita ncr À\ Ini mezro tra'l Vefco- di Trento, rogato a ij. d Aprile del 1505. v o g p;i * P , ,, « 7 j V m :,L; e (f) Similmente pe 'I pentimento d altri tra Bartote de ] 1 .P'c £ tn Ge infoili! grandiffimi ecceffi, de' quali fu col- nerale di v°™ eo de J Ia ? jx nevole

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(1761)

Seite 420 von 828

, pro indubitato afferam ex §. 5. „ Exiit ad terrkoria Feroncnfium vel Bri- „ xiarnmm : ubi iterutn particula vel „ pro & ponitur. „ (o)^^inagnia è nominata l'Anauma, o fia Val di Non, anche da S. Figilio nella fua Epistola a s. Giovanni Grifofto- } con errore poi la chiama Civitatem ri'?'! 1 ™ MS. di Treviri. Negli At* del Fezio fi chiama Anania. (P) Supponefi , che questa Valle al- fora folle in gran parte idolatra, e pa gana , chiamandola le noftre Lezioni pa- pulum idolatria & errore coftfufum

- Me a Le ; incredibil cola essendo, che fino à quel punto, cioè fino allo spirare del quarto secolo, anche iti tempo della Fe ile più luminosa, e più dilatata, non vi 5.1 lie unque mài trapelato raggio d'ef- La, e che i Predecestòri di 3. Vigilio, o fossero molti, o pochi , non fi averter giammai prefa la cura di trarla dal bu io j e di diradarle le tenebre, nèCriftia- iiQ alcuno per illuminarla vi avefle mai IG 1 L I O. oiato por piede. Io per tanto farei di avvilo, che i predetti SS. Martiri fieno flati r primi

contra di loro la perfecuztone soltanto allora quando con petto forte ed invit to fi opposero a* riti fuperftiziofi dell3 barbara gente, quindi argomentali, che questa attaccata era bensì alle vane os servanze del Paganefimo, ma che non era poi nimica cotanto del nome Cristia no. Finalmente il supporli prima del Martiri l'Anaunia Pagana ed Infedele , vien agevolmente a verificarli,prenden do la denominazione a potiori. Si ram mentino le cose dette nella Previa Dis sertazione. (q) Manca in questo Iuog

<V nella no- ftra Membrana il pezzo , che riguarda S. Remedio, e Compagni , il qual pezzo per altro leggefi negli Atti di F. Barca* lommeo, e del Fezio. (r) Cioè) fé credefi a ? PP.Boilandiütj nel luogo stesso del Martirio. F. ßarto* Ss 2 Ioni-

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Jahr:

1900

Seite 35 von 138

civili e amministrativi, che con leggieri modificazioni hanno avuto vi gore in quella terra fino alla fine del secolo scorso. E esso composto di quattro libri; ognuno diviso in rubriche. Il libro I, composto di 20 rubriche, tratta : 1. Delle controversie e liti ; 2. Delle sentenze, prove, ed attestazioni; 3. Del salario del Podestà ; 4. Dell' elezione dei Nodal i ; 5. Dell'officio dei Nodari e del loro salario; 6. Della nomina di un Giurato per ogni Regola e del suo ufficio; 7. Delle misure, pesi

e stadiere ; 8. Della vendita dell' olio, sale e pane ; 9. Dell' interesse sui vini ; 10. Dell' obbligo del Massaro di non dare o ricevere denaro ad im prestito per l'interesse comune, che nell'importo di soldi sessanta lungo il tempo del suo ufficio; 11. Di non bestemmiare Iddio, Maria e i suoi Santi ; 12. Di non giocare al gioco dei Taccili e della Biscazaria; 13. Di non levare dalla testa degli altri il cappello, cappuccio o berretta; 14. Dell' elezione degli Stimadori pubblici ; 15. Delle divisioni

e vendizioni di beni ; 16. Del modo di vendere le possessioni; 17. Delle vendizioni e alienazioni occulte e celate ; 18. Di non fare o ricevere due o più gabelle ; i£. Di non vendere le possessioni o terre a Monasteri ; 20. Di non vendere le possessioni o terre senza il consenso dei parenti.

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Geschichte

Jahr:

1900

Seite 127 von 138

zione militare in Italia allo scopo di riprendere allo Scaligero ciò che questi aveva tolto nel Friuli a Enrico 111. Conte, di Gorizia. Sparsasi la nuova che lo Scaligero meditasse di irrompere per Pri miero in Fietnme per attaccare il Conte del Tirolo da quelle parti, i Primierotti si collegarono coi Fiemtnazzi per impedirne il passaggio. Documento fatto il 16 Giugno 1324 in Tonadico dal Notaio Ugolino. 16. Quietati©, latta li 22 Ottobre 1340 da Federico de Sporo, Podestà e Capitano del

Castello della Pietra, in punto salario dovuto al Marzollo de Mezzano Vittor de Gozio, qn. Oliviero. Rogito : Ugolin us de Mezzano, Imp. Aut. Notarius. 17. Sentenza del 22 ottobre 1357 di Giovanni de Tisolinus de Porto- gruaro, delegato da Nicolò Patriarca di Acquileia e dalle Città di Belluno e Feltre, in punto esenzione dal Dazio del Bestiame pro veniente dalla Valle di Primiero nel Bellunese per pascolare. Rogito : Bonifacius de Tarletonibus de Campo, Imp. Aut. Notarius. 18. Sentenza di àrbitri

, fatta in Tonadki li E maggio 1362 in punto divieto di pascolare e capulare dagli arbitanti in Villa plebis sui monti di Primiero, fuori del Feudum Domini Episcopi Feltrensi. Rogito: Franciscus qn. Aquiani de Lago Primerii, Imp. Aut. Notarius. 19. Sentenza, fatta li 21 agosto 1368 da Andrea de Codagnelli di Parma, delegato da Francesco de Carrara, Generale delle Città di Padova, Feltre e Belluno e distretti delle medesime Città, nonché dal Milles Bonifacio de Lnpis di Parma, Marchione di Soraine

, Generale della Valle di Primiero e del Castello della Pietra per Imperiale Auto rità, circa i confini della Valle di Primiero e dei territorii di Agordo e Belluno. Rogito: Simon de Transacqua, Imp. Aut. Notarius. 20. Sentenza del 11 Maggio 1394 di Hieronimus de Rotenstein, Vica- rius et lus reddens pro Francisco Vintler, Capitano generale di Primiero e del Castello della Pietra, in oggetto di cosa privata. Rogito : Franciscus qn. Johannis de Scopolis , de Tonadici, Imp. Aut. Notarius»

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Geographie, Reiseführer , Geschichte

Jahr:

1793

Notizie storiche, topografiche, e religiose della Valsugana e di Primiero

Seite 327 von 582

Autor: Montebello, Giuseppe A. / raccolte e compilate da Giuseppe Andrea Montebello

Ort: Rovereto

Verlag: Marchesani

Umfang: XII, 464, 104 S.

Schlagwort: g.Val Sugana ; s.Landeskunde g.Val Sugana ; z.Geschichte Anfänge-1793 g.Primör ; s.Landeskunde g.Primör ; z.Geschichte Anfänge-1793

Signatur: II A-2.370

Intern-ID: 107489

3*3 ML ln Sem'slle lai Signori di Caftelnovo . Nel 1321., da quanto foli’ autorità del Piloni riferifee il Bertondel- li nella foa Storia di Feltre pag. go., Énjedifio dì Ron* cegno era Avvocato delle Chiefa di Feltre , ufizio che non fole va conferirli fe non a person illultri e giufdi-» ceriti capaci a difendere le cofe del vescovo anche col la forza . Veramente egli ivi è detto uomo dì poco potere $ ma era ben tale in confronto dei Caminefi » del quali ivi fi parla , quand 1 anche abbia

avuto la glurifdi- ssioiie di Roncegno. Non solo dunque quella famiglia godeva giurisdizione , ma era anche onorata del ri guardevole ufizio dell’ avvoészia del vefcovato . Ella, possedeva in oltre una parte del monte Frizzone ; poi ché nella demarcazione dei confini di Marcefina per la Comunità di Grigno fatta l’anno 128F. ( Doc, N. 16. ) fra i confinanti nel distretto di Frizzone fono nomina te UH de Roncegno . Se cafa di Eoli alto ebbe quella giurifdizione , co me fa sospettare 1' indicato

vìglietto di cafa Hippoliti , dovrebbe riferirli l’acquifto al detto anno 1321., in cui creato Vescovo di Feltre e Belluno Manfredi di Collal- to fe la fi* intesa col fuo avvocato Enfedific di Ron cegno a favore dì cafa foa . Manfredi dopo pochi meli fu ucciso ; le cofe fi confusero, e la famiglia di Ronce gno fermoffi in Feltre, ove per asserzione del Bertovelli l’anno 3392 . Amar do di Roncegno intervenne come te- ftimonio al compromesso dei Canonici di Feltre in tre di loro per l’ elezione del nuovo

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Geschichte

Jahr:

(1913)

Forschungen und Mitteilungen zur Geschichte Tirols und Vorarlbergs ; 10. 1913

Schlagwort: g.Tirol;z.Geschichte;f.Zeitschriftg.Vorarlberg;z.Geschichte;f.Zeitschrift

Signatur: II Z 245/10(1913)

Intern-ID: 484875

del castello di Castellano. Statuten der Emde des 18. Jahrh. von 'Franz. Grafen von Lodron-Laterano begründeten Milk — II. Spogliazioni e sper peri. Wegführung von Waffen u. w. aus Castellano und Castelnuovo, — Quintiiio Perini: Contributo alle invasioni francesi nel Trentino. II. La- battaglia di Galliano'dei 6.—7. novembre 1796 descritta da un testimonio oculare. Schilderung der Sehlacht von Galliano 1796 vom Augenzeugen Santo de Valentini, in dessen Haus in Galliano zwei Gedenktafeln

di Castelbarco. Siegel der Huldigungsurkunde von 1363 der Castelbarco gegenüber Herzog Rudolf von Tirol. — G. Adami: A proposito della chiesa di Sant'Antonio di Pomarolo. — Rassegna bibliografica. Frane. Perotti Beno: I 4 vicariati di Ala, Avio,. Brentonico e Mori. — Nel I. Centenario del Regno Italico (Tridentum Anno XIII fase. I, II, III). — Q. Perini: Le cedole di carestia del magi strato consolare di Trento (Bollettino it. di numismatica e di arte di me daglia. X. 4. Milano 1912). — Q. Perini: Famiglie

Tito Bassetti (mit zahl reichen Briefen. ■— Bruno Emmert: Saggio dì una bibliografia tren tina del '48, '59. '66. VII. La guerra del 1866« Die Literatur zum- Kriegsjahre 1866- Fortsetzung. — Note ed appuntì Arturo Bonetti: Trentini nelle guerre dell' indipendenza, Teilnehmer an den Kriegen 1848—1866.—Illustrazione fisica storica del Trentino. Giulio Conci:- Astrologia, alchimia, miniatura e medicina in un manoscritto della biblio teca civica di Rovereto. Ein lateinisch-italienisches Manuskript

aus dem Ende des 15, oder Anfang des 16. Jahrh. der städtischen Bibliothek in Rovereto, wahrscheinlich ein Rezeptenbuch eines Klosters, -— Dr. Mario Filzì: B „eafalogus' del Bartolomei, Fortsetzung, Mit Bezeichnungen aus-

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Geschichte

Jahr:

1900

Seite 115 von 138

PRIVILEGI E ESENZIONI GODUTE DAI MONACI DI CASTROZZA. A quel Priore competeva il diritto di elezione del Priore del mona stero dei Santi Gottardo e Leonardo di Tesero in Valle di Fiemme, sebbene questo monastero tosse sito nella diocesi di Trento. Vuoisi che questo privilegio sia stato concesso da Bonifacio Vili, eletto al Pontificato nel 1294; come si asserisce di leggere in un antico catasto e in altri documenti dell'ospizio di Castrozza, fra cui in uno del tempo di Jacopo Casali© vescovo

di Feltre ( '). Lo storico trentino Benedetto Bonelli conferma questa notizia, e di cendo che questa indulgenza fu concessa al tempo del Vescovo Filippo di Trento deduce, che i monaci di Tesero appartenessero, come quelli di Castrozza, alla medesima regola di San Benedetto ( u ). In una lettera del medesimo Vescovo Casalio del 5 Luglio 1294 è ingiunto a certo Giacomo Balbi, esattore delle collette in Feltre, di svincolare da pegno e ritornare ai monaci di Castrozza le collette ca ntatone dai medesimi

ascendere i monaci di Castrozza al 1033-1043 (pontificato di Benedetto IX ), Con lettera Insprugg 20 Giugno 1396, Leopoldo duca d'Austria confermò ai medesimi monaci tutti i diritti, le decime, le libertà, le eccezioni, che furono conferite da Mainardo duca di Carintia, Enrico re di Boemia, Lodo vico march ione di Bran— deburgo, nonché da Leopoldo, padre del primo nominato ( ia ).

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Geschichte

Jahr:

1900

Seite 60 von 138

Edificio sopra quello senza la licenza del Big. Bonifacio, deve quello esser castigato, in modo per simil Castigo, hab- bia a morire, e tutti li suoi Beni divengano del Commune. LIBRO IV. Rubrica 1. Dell! Banditi. Stabbiliamo, che se alcuno prendesse qualche Bandito da Primiero, qual Bandito fosse condannato a morte, e lo presentasse o vivo 0 morto, al Podestà, o Commune di Primiero, deve avere, e deve esser* gli pagato dal Commune XL soldi de danari Veneti per cadauno. Ban dito, et il Podestà

, o Rettore stesso li farà consegnare il predetto pa gamento. Così similmente, chi presentasse uno, che avesse posto fuo- cho nelle Ville di Primiero, o avesse tentato di abbruggiare, havrà dal Commune di Primiero cento libre de denari, mediante però la prova del tentativo, che fatta, il Podestà, o Rettore farà sborsare le predette libre cento a quello lo havesse presentato. Rubrica 2. Di non poter parlar con Innimioi, e Banditi. Stabbiliamo, che niuno vada, e possi parlare con rianimici e Ban diti del

Commune di Primiero, nel distretto di Primiero ne in altro Loco del Vescovato di Feltre, ne di Belluno senza la licenza del Sig. Boni-

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Geschichte

Jahr:

1900

Seite 56 von 138

nella pena di cento libre o meno, secondo l'arbitrio del Rettore. Più chi forma monete false, deve in pena esser abbruggiato. Et se qual che Persona, Huomo o Femina di questo distretto di Primiero, o d'al tro Loco havesse dodici dinari lalsi, et che in quelli non ve ne fosse nemeno un buono, deve esser preso, e condotto avanti il Podestà, e secondo parerà al sig. Bonifacio sarà castigato, et ognuno sarà obbli gato a prenderlo, e denuntiarlo al Podestà, e similmente chi tenesse dieci soldi falsi

pagare, sarà fruscazato per la Villa, e se alcuno intrasse in qual che Loco, o Chiusura contro la volontà del lavorante» sarà punito in soldi vinti ai Commune, et in altri vinti a quello, di cui sarà il Loco, o Chiusura, e similmente se non pagherà sarà frustato per la Villa. Parimenti se alcuno entrasse in qualche Prato senza la volontà del Patrone, e rubbasse in quello del Fieno, sarà castigato nella pena de vinti soldi al Commune, et altri vinti al Patrone, oltre la reffationc del danno, e furto

. Rubrica 13. Di una intromettersi la Beili alieni. Stabbiliamo, che se alcuno se intermetesse nelli Beni d'altri di sua propria autorità, sarà condannato nella pena de soldi cento, la metà al Commune, e F altra metà a quello del Loco. Che se alcuno vendesse il suo, o quello d' un altro, o due, sarà castigato con pena de libre venticinque, e valerà la prima venditione, in case però Stab bili, et immobili, e nelle Mobbili sarà condannato in soldi cento, e parimenti, havrà loco la prima venditione.

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Geographie, Reiseführer , Geschichte

Jahr:

1793

Notizie storiche, topografiche, e religiose della Valsugana e di Primiero

Seite 166 von 582

Autor: Montebello, Giuseppe A. / raccolte e compilate da Giuseppe Andrea Montebello

Ort: Rovereto

Verlag: Marchesani

Umfang: XII, 464, 104 S.

Schlagwort: g.Val Sugana ; s.Landeskunde g.Val Sugana ; z.Geschichte Anfänge-1793 g.Primör ; s.Landeskunde g.Primör ; z.Geschichte Anfänge-1793

Signatur: II A-2.370

Intern-ID: 107489

rZ3 te del Ttroló e di Gorizia , e Lodovico Marchese di Brandebargo . Se è legittimo nn pezzo di documen- to ài Bonifacio Vili. , c he apporta il Raduni . qneì Monaci aveaio il diritto dì eleggere il Priore dell’ Ofpi- tale de Ss. Leonardo e Gottardo di Fiemme. Il Mo- LiKeko venne foppreffo dopo il Concilio di Coftanza , quan o fi diede mano alla riforma della Chiefa 9 e mol ti piccoli Monafterj furon caffati ; onde 1’ ultima me- itioda, che abbiali di un Priore Monaco ivi e fidente, è del 1415

. Nella foppreffione fu convertito In CómmeDda di DB Chierico fecolare coll* obbligo della solita ospitalità. Dapprima il Papa nominava il detto Priore . Ma 1 ' Ar ciduca Sigismondo avendo tirato alla Tua Corte fimi- gliànti nomine- nominò il Priore 1 ’ anno 1459. , poi transfer! tal diritto nella giusdicente Casa Weìfpérg , che incominciò ad esercitarlo 1 * anno 1482. Per i cat tivi coltami del primo Priore nominato da Casa Wel- Ipetg» «he fi meritò di effer depo fio, la Sede Apofto- lìca rlàfnnfe

la nomina : Cafa Welfperg non cedette, s uno ne nominava anch* effa; onde per qualche tempo fi videro contemporaneamente due Priori , uno nomina to dal Papa, e 1 ’ altro dai Giusdicente, che tra loro litigavano per la legittimezza deli’ elezione, e talvolta venivano a compofmoni per spartirli le entrate . Fin ché prefe le parti di Cafa Wdfperg 1' Arciduca Ferdi nando, e fimeffa la cauta il giudicio del Vescovo di Feltre^ I anno 1524. fi compofer le cose à favore del Giafdicente , qUa i e 0 il piìi

vecchio della famig»» efercitò poi tempre senza contratto tal nomina f R P ra del-

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Kategorie:

Geographie, Reiseführer , Geschichte

Jahr:

1793

Notizie storiche, topografiche, e religiose della Valsugana e di Primiero

Seite 461 von 582

Autor: Montebello, Giuseppe A. / raccolte e compilate da Giuseppe Andrea Montebello

Ort: Rovereto

Verlag: Marchesani

Umfang: XII, 464, 104 S.

Schlagwort: g.Val Sugana ; s.Landeskunde g.Val Sugana ; z.Geschichte Anfänge-1793 g.Primör ; s.Landeskunde g.Primör ; z.Geschichte Anfänge-1793

Signatur: II A-2.370

Intern-ID: 107489

Lupis , il qual diede alla Valle gli iatuti , che. Topi* defedili » Sotto di luì Primiero nel 1360. paisà in do minio di Francefco da Carrara » e nel 1373. alla divo zione della Cafa d' Auftria . Morto Bonifacio de Lopis 11 Duca Leopoldo d’ Auftria 1' anno 1380. conferì quel la giurifdizione a Cor radiino di Rottenftein . al quale nel 1386. fuccefie il di lui genero Sigifiuondo di Star- chenperg . Quefti fa 9 che ritornate Feltra e Belluno BÌl obbedienza del Carrarese convenne col Capitano

delle due nominate città: per Ja fieurèz®® delle rade « Lo St-archenperg 1' anno 1401. rafeghè la gìurjfdizione in favore di Giorgio Signor dì Welfperg Preß den te della. Camera ^Aulica in Infprachche e in riguardo Zcì di lui meriti , e mediante I 1 esborfo dì quattro mi la fiorini d’ oro ne fu inveftito dal Duca Leopoldo , fa qual inveftitUfa dopo la morte del Duca Leopoldo fu riconfermata, dal Duca Federico d’ Auftria a’ 14. feb braio 1403» - ' ' i Il Rachiui teile una copiosa genealogia dèlia

mobi lissima cafa Welfperg incominciando M.Ruperto:» che fecondo lui vìveva in Pufteria nel 1150, ,e per la sua faviezza ed altre amabili .qualità fi conciliò la grazia di Adelpreto o Alberto Conte di Gorizia in modo, che fu regalato del caftel Welfperg , d onde la famiglia traile il suo cognome . Io però non conosco nel detto anno alcun Conte di Gorizia di tal nome , ma bensì Adelpreto 0 Alberto Conti del Tirol0 z onde se il Ra duni non isbaglia nella data , dal Conte del Tiralo è da dirli efier

© fiato in premio del fuo buon servigio fatto A Roperto j] dono di quel caftello . Che & il la-

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Geschichte

Jahr:

(1761)

Seite 756 von 828

DEL XIV. secolo: 65s cJNNOTaZIOH I. (a) /^\Ui non fi efprirne di qua! Or- vera Trovidus vir Gratiadeus Votarius fi- V5 dine follerò, bensì in altra Car- lius Ser intbonii Ser Blaxìi de Caftello de ra.Originate dell'Archivio delia Prepo- Terlacbo Dioc. Trid. finirà di Trento , pubblicata JLmo y^at. (b) Vaie lo fleffo, che Suburbano, oflia Mill. Quadrigent. tercio decimo Indift.fexta Sobborgo , e penferei, che per avventura die Jovis vìge fimo primo menfis Decembris tal nome fia rimafto dal

vetuftoSobbor- Trìdenti in Cantratet Sorbani de [tòtus Ho- go prima che Trento foflfe^ßnto di mm /pitale Santte Marie Mayoris deTridento&c., ra per ordine del Re Teodorico^ fi appella Monaflerium Monklium Sanfte (c) Su di forni gl tante palio già altro- Margarete de Sorbano Ordinis Fratrum Tre- ve s è fatta offer vazione. dicatorum de T ridento ; ed in queftà fecon- (d) Suififte tuttavia, ma fenza il Mo da Carta fi fpecifica eziandio il nome nifteró, tal Chiefa, in cui tra'Santi del- della Priora, o fia

Abbadeffa, e dell'una la Chiefa di Trento veggonfi effigiati, o 1' altra Religiofa di tal Moniftcro, come Leviti i SS. Magoriano e Claudia- cioè Religiofa & honeßa Domina Domina no, e come Martire 5. Adalpreto. Nel tdeleita de Balzano Trhrijfa feu utbbatijfa fuddetto Archivio Prepofiturale v' ha dim Monaßerii, $$colina de Falle Jtnna- una Carta del 1 363., da cui fi ha, che ma Katerina de Infprukjz ; e neppur fi Frater Blaftus Epifcopus Teriflajienfis inTon- dlllimula lì nome del Proccuratore

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Geschichte

Jahr:

(1760)

Seite 366 von 503

Capo Decimofeßo» 1 $27 fua ritornale alla Comunione cattolica (a ) , onde come Cattolico pro- dar lì poteflfe e prefentare a Brunichilde Regina^ di Francia per impe trare il rifcatto de' Terrieri del Trentino, i quali da Franchi furori fat ti prigionieri di guerra : mentre alla ftefla Brunichilde fcritto avea S. Gregorio di richiamare alla Chiefa gli aderenti allo Scifma, con forme ben oflerva il Chiariflìmo Noris De Sjnodo quinta Cap. IX. §. P. Ma come noti può dubitarli, che il noftro Secondo

omnipotentis oculos in borni nfìibus animarti praeeipuè cuflodit &c. ; fon elleno tutte cofe , che uomo d'auftera, e fanta vita lo fan conofcere. Tanto più, che come a fant' Uomo, divotiilìmo delle facre Immagini , marinamente di quella del Divin Redentore -, così lo fteflo S. Gregorio gli fcrifTe : Val de nobis tua foflulàtio fìacuit, quia ilìum loto corde, tota intentione -quaeris , cujus ima- giriem prue oculis habere deßderas , ut te dì fio cor por ali s quotidiana reddat e xer citatum , ut dum fi Bur

am iìlius vi des, ad iìlum animo inardefeas, cujus imaginem vi der e deßderas &c. E di nuovo : Scio quidem , quod imaginem Salvator is noßri non ideo petis, ut quafì Deum colas, fed ut recordations Fi lii Dei in ejus amore recalefcas, cujus te imaginem videre confideras &c. (e) . X.. Finalmente per torre ogni forza all'argomento fondato fui filen- zio di F, Bartoiommeo, giova il fapere, che a' tempi di lui non man- •caron predanti motivi di non regiftrare le geftc del B. Adelpreto; poi ché

in trattandoli allora, che i PP, Benedettini cedeUTero il lor Monifte- ro di S. Lorenzo a* PP. Domenicani, e molto potendo a tal uopo 1 in- terceffione, e mediazione di Bonifacio di Caftelbarco Canonico ed Arci diacono della Chiefa di Trento, quindi necelfità volea , che F. Barto lommeo, come Domenicano, non irritalTe i Caftrobarcenfi col mettere fatto 1' occhio de' Leggitori le reità, ed il barbaro empio attentato del mar antico Aldrighetto. Malfimamcnte che effendofi alcuni d'elfi Caftro- bar- ( ä ) Che

Ga morto nellaComumone Catto- - fecondochè nel Volume fecóndo vedrafll. 1ica 5 argomentati ( checché dica TApologifta ) (*) Veggafi la Dìffert. del B. Jlàalpr. dal Dittico Trentino a' tempi de' Vefcovi pag. 189. »of. b. XJdalrico II., Udilfcalco , ed anche prima, (r) Preffo il citato Baronio.

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Geschichte

Jahr:

1900

Seite 17 von 138