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. della Prepofi- tura di S. Michele fopra Tren to 391. 2.2.. Carta del 1147. del detto Vefco vo Z94. 2.3. Akra del 1149, dello fteffo 395. 24. Cärta del 1155. del Vefcovo Eve- rardo 398. 25. Permuta feguita tra i BB. Vefcovi Hartmanno di Bressanone , e Adelpreto di Trento 400,- 26. Carta del 1159. dello fteffo B. Adel preto 403. 27. Altra del 1160. dello fteffo 405. 28. Altra del 1160. dello fteffo 407. 29. Altra del 1160. dello fteffo 410. 30. Altra del lidi, dello fteffo 413. 31. Diploma del udì

INDICE DE' DOCUMENTI. Ittico Udalriciano Tag. 3, Calendario Udalricia- no '207. Atti di S. Vigilio del- - la Biblioteca Tren tina 3 19. 4. Atti di S. Vigilio della Biblioteca Veronese 328. 5. Vita di S. Maffenza 540. 6. Altra Vita della fteffa Santa 346. 7. Lezioni della medefima Santa 347. - 8. Memorie di 5. Remedio _ .349- p. Memoria de' Santi, e de' primi Ve scovi di Trento Z55- 10. Memorie delle Chiefe di Caldaro, Tremeno, e Caftello 357- 11. Diploma del 1018. di S. Arrigo Imp

. 3 63. 12. Diploma del 102,7. di Conrado Imp. 369. 13. Akrodel 10i8.deimedefm10Imp.371. ,14. Carta del noi. dei Vefcovo Adal- perone 373. ■15- Carta . del mi. del Vefcovo Ge- bardo 576. 16. Altra del 11 it. del medefimo Ve fcovo 379. 17. Carta del 112.4. dell' Eletto Alte- manno 3^' '18. Carta del 1142.., in cui con lo fteifo Vefcovo fi nomina Engilbero- m di Choftelvvarch, o fia di Caftdbarco 384. *9« Altra del 1142,, dello ftefib Vefca- vo 386. 20.,.Altra del n 44 . dello fteffo 389. il. Memorie del 1145

. di Federigo I. Imp. 417. 32. Carta del 1163. del B. Adelpre to 420. 33. Altra del 1163. del cnedefimo Ve. feovo 42 z.. Z4> Lega fatta nel 1166. da' Pergineß co'. Vicentini 433« 35. Carta del 1166. del B. Adelpre- . t0 458. 36, Diploma del 1167. di Federigo I; Imp. 44--. 37- Carta del ii <58. del B- Adclpre- t0 447« 38. Altra del 1171. dello fteffo 450, 39- Akra del 1171, dello ftefio 452.. 4°* Altra del 1172. dello fteffo 454. 41. Bolla del 1177. à' Aleffandro Ili. Papa 45 42. Car-

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Geschichte

Jahr:

(1760)

Seite 400 von 503

Capo ÉecÌMQìtmQ i 361 delicatezza, e dirò Così fcrupoJofità della Chiesa Trentina m materia di fimilc Culto, finiftramente vicn. -attribuita al non effer tenuti i fuddetti per veri Santi , quando per altro del lor pubblico inveterato Culto du bitare non hfeia il Sinodo del 1344. fotto il Vefcovo Niccolò Bruna, ed un Codice pergameno del Capitolo di BrefTanone. 6. Perchè nep- pur S. Giuliano Prete ravvifafi nella raffegna del Calendario Madruz- ziano, e nelle Ferie dello Statuto ; eppure

dem lapidum conquajfati , fed non comminuti , cordis Martjrio Confeffor um gloriam in Coelis pofe-derunt. VI. Abbiamo adunque la conferma del Culto pubblico Immemo rabile del noftro Santo Vefcovo e Martire dopo i rigori d'Urbano Vili, fotto il Cardinal Carlo Madruzzo, de* medefimi ben confapevole , ed appunto dal vederlo nella famofa Coftituzione d* eflfo fommo Pontefice emanata nel 1625. eccettuato, e privilegiato, niente è più verifimile, che quindi prendeffe egli motivo di maggiormente promoverlo

in Verona da una. Coßttuztone Sinodale del 1503. affermò, ch J è certo, che da wieynorte allot ricevute comunemente il Clero fu indotto; che dovrà dirfi del noftro Car dinale, che inferito volle di nuovo nelle Fette dei fuo Troprium Sanflo- vum tra' Vefcovi di Trento dopo S. Vigilio i! folo S. uidalpretoì E fic- come il f u0 degniamo Anteceflore, e Zio Cardinal Lodovico Madruzzo >.j>ttenn c V accrefcimcnto del Culto del B. Martire Simone dalla Santa i n £ ppöftoIica CO» così niente più facile a credere

, che fatto abbia ° anc ^ e ^ Cardinal Carlo dimorante in Roma, non folo in rap- Volume Trinto . Z z p 0rCo (a) Differì, dei B. jlaalpr- pag. 40. mub. Inarato recitata in Trento in lode del Car- l l P'Z' 2 H- dinal Lodovico Madruzzo par, 10. Nell'Orazione funebre di Niccolò

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Geschichte

Jahr:

(1913)

Forschungen und Mitteilungen zur Geschichte Tirols und Vorarlbergs ; 10. 1913

Schlagwort: g.Tirol;z.Geschichte;f.Zeitschrift</br>g.Vorarlberg;z.Geschichte;f.Zeitschrift

Signatur: II Z 245/10(1913)

Intern-ID: 484875

.) „La cosidetta ,Lettera di S, Vigilio' nella fondazione della Pieve di Caldaroni (Ebenda, 1905.) . . . „Castellieri del Trentino'. (Bollettino della soc. Rododendro 1905, 1906, 1908, 1909. — Bollettino della soc. la Paganella 1910, 1911.) „1 coveli di Pai e di Loverno'. (Paganella, numero unico, Trento, 14 novembre 1905.) „Sul. confine linguistico nel secolo XVI a Pressano, A visio, S, Michele, Mezocorona'. (Atti dell'i, r. Acad. degli Agiati. Rovereto, 1906, fase. 2. II. Aufl., Rovereto, Grandi, 1910

Mitteilungen. - „Antichità di Vezzano'. (Tridentum, 1904, fase. 10). „II ,Maso' di Lisignago'. (Ebenda, 1904, fase. 5.) „Un reliquiario ed una croce', (La Domenica del Trentino,-1905, 1.) „Trento nella prima metà del luglio 1409'. (Emenda, 1905, 3.) ■„Notizie sul palazzo municipale di Trento'. (Strenna dell'Alto Adige, 1905,) ..La chiesa di S. Vigilio a Mol veno'. (Scritti di Storia e d'Arte per il XV centenario della morte di S. Vigilio, vescovo e martire. Trento, Com. Diocesano, 1905

.) ,,Lo stemma di Trento*'. (Tridentum, 1906, fase. 3.) „Rodolfo Belenzani e le rivoluzioni trentine 1407—1409'. (Ebenda, 1907, fase. 1.) - „Ancora dello stemma dì Trento'. (Ebenda, 1907, fase. 4.) „Per il quinto centenario della Rivoluzione trentina'. — Rodolfo Belenzani. (Alto Adige, 1907, Nr. 27.) „Due documenti in volgare del 1415 e 1417'. (Rivista Tridentina, 1907, fase. 2.) „Codicìs Clesiani Archivii episcopalis Tridenti — Regesta'. (Ebenda, von 1907, fase. 4 an, noch im Erscheinen begriffen

; Mitarbeiter: P. Marco Morizzo.) x ) „Colonie tedesche in Folgaria'. (Alto Adige, 1908, Nr, 200 u. 201.) „La chiesa di S. Maria di Taio'. (Suppl. all'Alto Adige, 19QS, Nr. 220.) „Urbano di Castel Selva e Levico'. (Arch. Treni 1908—9.) „Ancora a proposito dei diplomi dell'istituzione del principato vesco vile di Trento. (Ebenda, 1909.) „Castellieri dell'Alto Adige'. (Archivio per l'Alto Adige, 1908.) „Notizie e documenti su Lavarone e dintorni'. Trento, Soc. ed, tren tina, 1910. „Dottor Augusto de Panizza

'. Necrologia. (Atti dell' i. r. Accademia degli Agiati, Rovereto, 1910, fase. 2 und Arch, Trent., 1910.) „Note ed appunti: 1. Lo scultore Barbacovi di Taio e l'indoratore Bezzi di Cusiano. 2. Un attestato ginnasiale di Trento del 1741.' (Tri dentum 1911, fase. 2—3.) „Patenti di Notariato e Notizie sugli Archivi notarili trentini'. (Tri dentum, 1911, fase. 5.) ') Reich beaibeitete den deutschen, Morizzo den italienischen Teil. Beide Arbeiten sind bereits dmicMertig,

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Kategorie:

Geschichte , Religion, Theologie

Jahr:

1897

Regesto cronologico dei documenti, delle carte, delle scritture del principato vescovile di Trento esistenti nell'I. R. archivio di corte e di stato in Vienna

Seite 197 von 201

Autor: Dominez, Guido / Guido Dominez

Schlagwort: c.Wien / Haus-, Hof- und Staatsarchiv ; g.Trient <Diözese> ; s.Regest ; f.Verzeichnis

Signatur: II 102.538

Intern-ID: 87423

Leonardo, 1091, 1124. Moceuigo Giovanni, 1066. Yenier Francesco, 1183. Verdesina, com. della Val di Rendèua sulla des. del Sarca a circa 2 km. sopra Tione, 371. Vergonzo, fraz, del com. di Druè nelle Giudicarle, 724. Vermiglio (Armellium), com. della Val di Sole sulla Vermig-lian», affi, di des. del ISloce, composto delle fra zioni Cortina, Fra viano, Pi zzano, 97. Verona (e Signori di 10, 23, 59, 66, 68, 69, 98, 167, 170, 322, 349, 376, 422, 439, 449, 509, 552, 555, 556, 559, 575, 604, 622, 627, 677

, 679,' 680, 683, 684, 882, 903, 1096-1102, 1111, 1114-1118, 1120, App. 3. Vezzano, borg, a pie del monte Gazza presso il lago di S. Massenza, 88, 171, 229, 308 nota, 630, 649. Viarago, com. sulla des. del Fersina a circa 3 km. sopra Pergine, 341, 682, 756, 873. Vicenza, 9 nota, 479. Vienna, 539, 572, 761, 964, 1138, 1139, 1149, 1164-1169, 1172, 1177, 1179, 1182, 1188. S. Vìgilii Liber, 721. S.Vigilio (altare di), 236, 292, 534, 547. S. Vigilio (Cattedrale di), 18, 48, 63, 68, 88, 442, 451, 500, 514

, 567, 583,. 644, 645, 764, 814, 1003, 1055, 1085. V. Trento. Vignole, fraz. del com. d'Oltresarca in quel d'Arco, 363. Vigo ; quale dei molti ? il doc. 654 non vi accenna affatto. Vigolo Baselga, vili, a piè del Bon- done, presso Baselga di Calavioo, 308. Vigolo Vattaro, v. Vattaro. Villafranca, com. in prov. di Verona, 66, 1117. Villa Lagarina, com. sulla des. del l'Adige sopra Rovereto, 148. Villanders, vili, siili' Eisaek presso la ! Chiusa, 858, App. 1. Villaazano, fraz. del com. di Povo

■ presso Trento, 41. S, Vincenzo, v. Torre S. Vincenzo. Visconti, v. Milano. Volano, com. della Valle Lagarina alla sin. dell'Adige sopra Rovereto, 263. Völs (Velles), vili, alla sin. dell'Eisaek presso Atzwaug, 24 nota, 641. W waìto, imitare, imoaitare, 301 nota. Waldsee, c. del regno di Württemberg, 742. Walwenstein, cast. nell'Anaunia? 26, 74. zaarda , 301 nota. Weinberg, 478. Weineck, Winec, cast, ora distrutto, sorgeva già sul Wivglberg presso Bolzano, 34, 348, 517, 518,^844. Werenberg ; Wehrbuxg

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Geschichte

Jahr:

(1761)

Seite 81 von 828

¥ R E V I ^4. Ixxix fbiodo , il quctl toflumt ài dipingere il Salvatore in Croce, * detta del Sena* tore Buonarroti nelle Ojfervazioni [opra il Dittico di Rambona 5 viene da tem pi di Cimabus, rifloratore della pittura, il qual fiorì verfo la fine del Se tolo XJII. (a). Ma il Crocifìtto , che rollo vieti in seguirò al noftro Calendario, conferva l'antica 5gura de' Crocifitti con mutande fino alle ginocchia, e cotr-quattro chiodi (b). LV. Succedono gli <Jtti di S. Vigilio , diftribuiti

in 9. Lezioni trascritti da un* antica Membrana, i quali attefa la lor brevità sembra no più genuini, e (inceri , e non solamente pajono molto più prege voli della Vita di S. Vigilio scritta da F. Bartolommeo circa h metà del Secolo XIII. , e dal noftro Apologia pubblicata, ma ancor degli Atti medefimi di S. Vigilio prodotti, ed illustrati con Note dal P. Pa- pebrochio nel To. V. di Giugno. Vi lì aggiungono ancora quelli deli' antico MS. Capitolare di 'Verona litt. Q. num. 90. da un celebre Letterato

fedelmente ( eziandio con le varianti d'altro men antico Codi ce ) trascritti , con Ja fletta ortografia, e fcorrczioni non poche. ( c ) Tanto dal noRro Sig. Apologià fi valuta il MS. predetto, che lo chiama pag. 182. preziofo Codice fcritto fulh fpirare del /X Secolo . Ma così non ebbe ad apprezzarlo il MafFei . Il Copifta non datti .punto a conoscere Scrittore del IX. Secolo; dà bensì baftantemente ad intendere, eh' egli ha copiato da Atti più antichi di lui. Anche il Copifta del Dittico Udalriciano

, come sopra dicemmo, certa co fa fem- bra, che ne tratte Ja copia da altro molto più antico. Quefto però Udalriciano Copifla dappertutto fi dimoftra più accurato di quello , da cui fi ha il prefato MS. Capitolare di Verona. Similmente lo Scrit tore dell antico MS. Argentinefe appretto 1' Obrefto, ed il P. Mabillon, maggior acéurate?2a dimostra . Ma febbeh limili Atti, che noi dare mo, 10110 antichi, e pregevoli -, non però uguagliano 1' autorità del Dittico Udalriciano, che certamente e come Dittico

, e come derivato da altro più antico, fort un Vefcovo in quell'età anche per l'elo quenza, affai ragguardevole, ben meritava, che non folo qui fotte da (a) Di lui leggo, che cantò Dante Cant. XL del Turgat. Credette Cìmabue ne la pintura. Tener lo campo ec. (b) Tal figura forma la prima lettera del Canone , cioè del 7\ Dopo di quefta alcune lettere iniziali dello ftefló Cano- ,^ e fono in oro, altre in roffo , tutte «jajufcole, Nelie lettere iniziali d' oro v> ha ancora colorito azurro,o fi a celette

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Geschichte

Jahr:

(1761)

Seite 57 von 828

TREVI y/i. ÌV luogo alla volta della Val Sugana v'ha la Torre , detta comunemente del Marter (-?), che fe vuol dire Torre del Martire (b) 5 o quefto Mar* tire fu il prenominato S. Ermete , o qualche altro Banditore dell' Evan* gelio nella noftra Rezia. XXIX- Ma dove lascio poi S-. Ermagora Vefcovo d' Aquile/a, ed il primo Vefcovo di .Trento di nome Giovino ? Sebben dice il no- fcro Sig. Critico pag. 49. della Differì. Epift, „ Bartolommeo <fa Tren- 3 y ro, che fcriffelé Vite di S. Marco

3 di S. Ermagora, di S. Vigilio, e di S. MalTcnza, in cadauna delle quali, ma spezialmente nelle due prU me tutta V opportunità aveva di far di ciò qualche parola, non ne diede alte cenno 3 da che pare polka sospettarli, che ali età fua,cioè nel secolo XIII., tal tradizione: non fofle peranche nata ec. 3 , ad ogni modo ( fia detto con buona pace del Sig. Avversario ) parmE infuflìflente, e vano il Tuo sospetto. 1. Perchè nella Carta del Vescovo Udìlfcalco 3 che pubblicheremo tra' Documenti num

. X., fi fa ricordanza SanSìor um Set Horum Dei Fi gilt i 3 & Hsrmachorae . 2. Perchè nel Calenda rio Udalriciano fi celebra la memoria a' 12. di Luglio SanBorum Er~ tnaghorae, & Fortunati , c nel Meffale Udalriciano preferivonfi pressoché le flesse Orazioni, che di 'loro fi leggono pag. 257. e feg. del Ca lendario Perpetuo del Vefcovo , e Card. Criftoforo Madruzzo (c) Cam pato 33 JJ In questo luogo tegulae juxtaVìtm• Jogo del Concilio Trentino il P.Andrea 'Vianam menfuram repertae fuerunt, & TS{u- Ve«ga De Commend

. & Defer ipt. Trid. ; che m/mataRomana plurima , al für del già a detta del Papadopoii nella fua Scoria lodato Sig. Barcolpramei de Tridentina- Cymnafn 'Patavini lo. 2. pag. 79. tanti rum , Per openfwrn , Meranenfiumque Mone- habitus ( fuit ) ab ipfis Traefidìbus Synodi tartan jpecie «j j>. m; , ove una ( Tridcncinae ) ut Epiflolas prolixe de law ne rapporta in più parti logorata rfsrfr~<**Ajtt£_.£3 a£ ^ maximum dederint , tempo , nella quale kggelì e f pre ilo SjL1\- eumque omnium vir tut

ac eioquens, cujus opera & lìahtemente parlato. Qui folta rito dirò, conftlio Carolus quintus Imperator , ac filius che nell 'Archivio del Cartello di Trento ipjius Philippus Rex tìifpaniarum } y,ec non & confervanfi più Lettere di ragguardevo- jpft fammi Tontifices, in graviffimisltegotiis ac ìiflìmi Perfonaggj, che dimoerà no gran- legationibus faepe ac utiliter ufi ßm. Sì que- de estimazione di lui ; che i di luimol- sto unicamente bastar potrebbe, ut obfirMà* ri meriti per la Fede Cattolica fono con

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Geschichte

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(1761)

Seite 506 von 828

le circoftanze sembrano in- „ dicare, che querto fia il vero Caßello »> di Belvedere . „ Così Ja Lettera del prelodato Sig. Ippoliti. E ciò tanto è vero, che per accertarlo maggiormente, r ha pure nell' Archivio defCartello di 1 lento una Originale Membrana, in cui r °rrrP° ' ' Anno Dni millesimo ^CCaXIII. Indizionefextadie ultimo exeun. Apri!, in Tridento incontrata 35 Mercati ante domum habit. Bonifici! 55 Apothecarii q, Magìrtri Pacis Phifici. „ presence ip fo Bonifacio A pot. Dno ,, Jacobo Judice diclo

DE BEL- 3 , VEDERO DE DICTA CONTRATA „ PINEDI renunciavit&c. „ Ecco chia ro e lampante il Caßello di Belvedere nel fito dalla predetta Lettera indicato. A ter go altresì della prenominata Membrana à scritto: „ Ciogaxono de Vrizo fio- 7, b che fo de fer Ferigo de pede calìe- „ lo de Bel veder del pleva da Pine de W papiro XXXV'L Ioidi fico el quale /''cìume Secondo. SECOLO. 409 „ pagava Gugelmo Vàita da'Pine. „ E tanto basti in rapporto al detto Cattella nella noflra Carta enunziato. Riguardo poi

a quelle parole, che vi precedono, cioè all' ibique Dom. *ddelpretus Dei gratia Venerabilis Tridentinus Epifcopus &c. ma- nifeftamente dalle ftefle riluce quello, che nelle Note alla precedente Carta dicem mo , tanto in ordine al nome del noftro Vescovo 1 quanto in rispetto alla da lui olfervata Residenza, nel tempo rteffo che vuoili enorme trafgrertòre della medefi- ma. Bisogna eller ciechi per credere, che il noftro Vescovo abbia fatta in Tren to tal inveflitnra del Cartello di Belvede re per mézzo

d' altri. (.du Tutti i Feudi del Velcovido di Trento hanno rapporto a S. Vigilio, cj- me a Santo principale del medelìmo Ve scovado. E non senza molta ragione vi aggiunse all' ad falvam fidelitatctn Sa-ich Vigilii , anche 1' & ipfim Eptfcopi & fuo- rstm fucceflorum , perchè in altra Carta, che sotto fi darà, vederanfi le inique macchinazioni de' vicini Signori del Ca rtello di Pergine ec. Qualor il nullro Vescovo avuto avelie all' Imperatore quel molto attacco, che vietigli imputa to, sembra, che non

avrebbe ommefla la solita clausola ad falvam fidclitatem- Imperatoris. Dal veder poi invertito del Cartello di Belvedere quel Gandolfino me desimo, contra di cui un giorno prima fi era profferita sentenza a favordel Ca pitolo, fi dà non oscuramente a cono scere il buon cuore del noftro Partoie , che con si fatta Invertitura volle rattem perargli il dolor cagionatogli da tale causa perduta. (e) Non già per far guerra, ma per rifugiarli, ed alììcurarfì in tempo di guer ra, e di persecuzione. E di fatto

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Geschichte

Jahr:

(1761)

Seite 433 von 828

Illa- Brat a Lib. 3. eoi. nix. e feg. „ Nell' „ hanno yjj. poco lontano da Trento J3 fu martirizzato dal popolo S, Sifinnio, „ e Compagni, perchè vi predicavano „ la Fede : per l'ifteffa ragione fu mar- „ tirizzato anni dopo S. Vigilio Vefcovo, ,, negli lAtti del quale, benché impaflricciati „ di giunte , e però di poca autorità , fi )} tegg e > dì eccito i Vefcovi di Verona, e dì „ Brefcia a combattere l'Idolatria nelle Dio- 3 , cefi loro , e che con lor licenza venne a „ predicarvi egli fteffo

un Vescovo giovine bensì, ma del pari modestiffimo, com'era S. Vigilio, ofaHe di scrivere a' predetti Vefcovi di Verona e di Brefcia : nolite neglegere ver- bum Dei, chi potrà crederlo ? Ch' egli nonpertanto abbia sparsa la Divina pa rola ne' Territori di Verona, e di Bre* , lo attesta anche la nostra Mem brana fopra descritta, ma lenza il rim- S er ^ tt0 a' rispettivi Vefcovi col (*) Lo stello fi narra nella nostra R ON ESI Membrana. Tutto il punto còn/Tftéj fé tal Chiefa fiali eretta in Trento, op- pur

nel luogo del Martirio. Che non in Trento, ma nel ipfcgo del Martìrio fiali fabbricata,lo affermano iPP. Bollane disti. Gli Atei però del MS. di 5, Maf- fimino di Treviri dicono esprestamente rediens Tridentinae Vrbi, honorificc condì- dit in Ecclefia, ipforum nomini ab ipfo ( Vi gilio ) Domino confurata. Anche gli Atti, di cui ora fi parla, indicano tal Chiefa fabbricata in Trento. Ad ogni modo leggo nelf Epistola di S. Vigilio a S. Simpliciano Vefcovo Milanefe: reverter ti autem voto, cogitamus

nobifeutn, ut id loci Bafilica conflrmtur } ubi primum fìdei gloriofae teflìmonium ^fddiderunt . Sembra verifi- mile, che ana fiafi eretta in Trento, e \ LL trl ne ^ . luo go altresì del Martirio , febben per altro dell' eretta in Trento ora non fi trova vestigio j non effendovi in Trento prefentemente de' SS. Martiri Anauniefi fuorché una fontuofa Cap pella nel Palazzo detto del (falafs. (h.) Se i busti, e reliquie de' SS. Marr tiri da S. Vigilio fi trasportarono in Tren to, e fi raechiufero nella

Chiefa qui fabbricata , non è già credibile , che fi lasciaste senza parte di fimi li busti, e reliquie, quell' altra Bafilica, che il fan- to nostro Pastore tosto meditò di ergere loro in quel luogo, dove il gloriofo Marti rio sostennero . Far volle altresì lo fteffo nostro fanto Vefcovo partecipi del le dette Reliquie il prelodato S. Simpliciano , 5, Gtangrifoftomo, S. Gaudenze di Brefcia ec+ Le medefime Reliquie furono comunicai te anche alle Chicle di Roma, Ravenna Torino, Verona ce. Onde non

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(1760)

Seite 476 von 503

Capo Venteßme, 43-7 pendendo ex Indulti! a SanSfa Sède, aut ex Seri pits Tatrum, Virorumque SanEìorum , per tacer altri limili moftruofi troncamenti di tefti, on £ po terli violentemente trarre al fuo difegno ? Sarà forfè buona fede il vo ler dar a credere « 112. ^ feg., che quando egli non pubblico, ma prt« vaio chiamò il Culto, che cAlberto godeva al tempo del Ttncio, per privato intefe particolare della fola Cbiefa di Trento ; fe anzi ove dille del l incio nella prima .Lett. pag. 12 (5., che

forfè buona fede il figurare pag. 112. , il noftro B. Adel- preto giufta T ìpotefi degli Uwer far] , niente inferiore a S. Vigilio , lume pimi pai e di quella Cbiefa, anzi attefa la qualità de' tempi , e la rar ita del Martirio, in certo modo maggiore i avvegnaché per altro manifeftiffima co- fa fia 3 che i Difenfori del B. Adelpreto , chiamati dall Apologifta verfarj , non hanno fognato giammai d'uguagliarlo a S. Vigilio 5 e mo> to meno di farlo credere in certo modo maggiore ? E quaL rarità

di Marti» ■rio attefa la qualità de' -tempi , immaginarfi potea , ne'tempi appunto , in cui troppo infieriva il furore Arnaldiftico , fino, a rimaner vitti me del medefimo intorno a quella ftagione i SS. Bellino Jefcovo Padova, e Giovanni Vefcovo di Vicenza ? Sara forfè buona fede 1 up porre a chi legge, e nulla fa del Duomo di Trento pag. 126. il Corpo d'Alberto in terra in un cantone del Duomo, con una Tabella fopra la torn- ba^ fe pur t era nè men tanto ; quando è certiflìmo, che la Tabella c era

, èfprimente non il nome d'Alberto, ma di S. adelpreto, e man 1 eie chi medefimi, al tocco della facra Tomba, ove ripofa il Corpo e ?|0,eh'effa tuttavia è alzata da terra, e molto più lo era puma e 1 mo rinovellamento del Duomo ? Sarà forfè buonafede 1 aver avanz ^ tutta affeveranza, e franchezza nella fìeffa pag. 126. ? che ne 1Z \?' * berto .non aveva in Trento neppure commemorazione nell 'Uffizio, e ne a ej- A, <<pU> ignorar non potè, che di ciò non »eva u n ™ag,nab.lc Do- .pmgitÄ Doveva egli pure

fapere, che poteva 9 ed ™ z i° Jiellf Chiefa Cattedrale, quantunque effa MefTa, ed Uffizio da tutta .a T%e£ per arì che non il celebralo, e che nella raedefima Cattedrale a ^er point Commemorazione fenza Meifa, ed Uffizio. Non dubito pun avrà egli letto Quello fcrifìfe il Molano del B. Gorlaco Eremita nel ^vritorio Falkemburgefe, di cui fenza Me (fa , ed Uffizio Commemora^

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Geschichte

Jahr:

(1760)

Seite 453 von 503

4 ! 4 Notizie Jßorico - Crii, del B. adelp. o^ni parte fe non fe fognata , e chimerica. E molto più fognata, e chi merica fembra 1' interpretazione 3 che pe '1 Trideftinus Epif co p U s del pre te fo Originale dell'Archivio di Vienna, non oilante il Tridentinus del la Confermazione 3 poffa intenderli in elTo Diploma de' 17- di Settem bre del 1156. il Vefcovo di Triefte. Shardellato fogno , e chimera fi è 10. 1' immaginar fi pag. 34- vépol., che ila un aar incenfo a' grilli il volere dal Culto

, la notizia de J quali fi riduce ad alcune azioni efteriori 5 in cui non confitte la lor Santità , ma bensì nel facro commercio, che hanno avuto con Dio, nel fuoco della lor carità, e nell' efercizio non interrotto delle loro inte riori virtù? Forza è dunque il dire , che fìraili azioni fco no fcìute , fienili virtù afeofe , e limili grazie fegrete , intanto non ci fono del tutto feonofeiute, afeofe,' e fegrete, in quanto fi polfono arguire dalf inveterato immemorabile Culto , che fuppone in chi vera

Santità , ed in chi anche vero Martirio ; e baftar dee la contemporanea perfuafipne , che uno fia morto qual Martire per difcoprirci ancora molte cofie del la fua vita . E per qui adoprare un efempio domestico , ed am ine ffo dall' Avversario medefimo , che farebbe della Santità di Maf~ fenza Madre di S. Vigilio, fe il volere dal di lei Culto inveterato ti immemorabile arguir in elfa lei le azioni da Santa, , foffe un dar if tenfo a grilli ì Siccome il giorno fuppone il Sole , non fuppone al tresì

il Culto la Santità delle azioni ì ConfeJTa pure Y ApologL ftà p a g. 37. Egli è vsrijjìmo , che il Culto fuppone la Santità dell' aziau i te', fuppone il Martirio. Dunque vede ognuno che ha fior di fenno che ficcome perchè il giorno fuppone il Sole, dall' efiftenza del gior«, no può, e deve arguirfi 1'efiftenza del Sole; così perchè il Culto fup, pone la Santità, e Martirio, dall' efiftenza del Culto può, e deve ar guirfi r efiftenza della Santità, e Martirio. E ficcome in buona Lok ca oltre le prove

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583 Notizie Ißo'äco »Cr it. del B. ^Adelp. pintò ; mi Iufìngo d'averlo più che fufficientemente perfuafo , per non dir dimoftrato. XXVI. Nuli'altro refta egli adunque, chiare e/Tendo, e certe tutte e due le propofizioni predette , fé non che chiara fia, e certa la confe- guenza , che il noftro Adelpreto giuftamente appellafi Martire 9 ficcome Martire , ed anche ^Avvocato deKa Chiefa di Trento, fi riconobbe, e ve nerò, fino a' tempi del Vefcovo Egnone, infiememente con S. Vigilio : GLORIOSORUM

maggiore del preietto Culto nel prefente fe colo XV111. fmo a dì noflri. ■ I. 1WT ^ principio del corrente Secolo molto fi fegnalò la /ingoiar- pietà di Monfig. Vefcovo e Principe Giammichele de Conti di Spaur inverfo il noftro Santo Vefcovo e Martire, confor me Io diraoftra il Quadro pofto fopra la di lui facra Tomba, la quale allora, come tutti fanno, e fu da noi avvertito pag. 293. 6305. not. flava molto più alzata da terra, di quello che a cagion del pavimento' di frefco follevato, e dei nuovo

rinnovellamento del Duomo, in oggi fi offcrva. Quindi non può non recar maraviglia , che una cofà co sì notoria, ed a tutti conta, e palefe, non pertanto ignorata foffe dall est dito, ed oculato Apologifta, fino a volerci fupporre pag. 130. , che il' Corpo del noftro Santo non fia flato giammai elevato, ma bensì giaeccu-ß t0 in terra in un cantone del 'Duomo fino a dì noßrt. li detto Quadro' 1 dunque collocato fopra la mentovata Tomba, elevata di terra, porta qu# ■ fl a Ifcrizione : ^Adalpreti Epifc

. Tridentini & M. mortales exuviae hie n* condì tae Celßjf. y 0 . Michaelis Epifc. & Trincip. Trid. pieiate , Fidelium 'jenerottoni reflitutae MDCCI. • <?' 4 u ì dica il Sig. Apologifta , che tanto ciò non vera bantua, e Martirio del B. Adelpreto, quanto non prova vera/' 01 '

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7 X E V i xA, KU| fametttc ß nöintnt V- ^Antonius Epifcopus praedecejfor y il qua! nome per altro non appari fee ne* noli ri Cataloghi . Ora non eflendovi ragione di rigettar come infinta, e falla, tal Carta, nè altro potendoti dire,, fc noti che 'dal Kotaj'o venne mal rilevato tal nome, oche, come fo- fpettà l'Annotatore del Franco, l'indicato Predeceifore di Niccolò avelie due nomi ; c perchè farà ad altri vietato il fimilmente inferire fu due ftomi dell'immediato Vefcovo predeceffore

di S. Vigilio} Che però quan do bene fembri troppo difficile a credere, che tal Vefcovo abbia avuti due ; tJótìii, non dovrebbe almeno parer incredibile , che i Copifti del predetto Concilio ci abbian con qualche alterazione tramandati ! nomi de* Vefcovi intervenutivi. Parimente non folo è incredibile, ma bensj è più che certo, aver il Copifta della Carta del 99z. preflfo l'Ughelli (To. y. ltal. fac. col.yq.j. ) trasformato il nome di Rainoardus Epifcopus fctnBae Trident ime Ecckftas , in <Arnotufdus

Epifcopi fecundoque Ecclejiae (a). Similmente è più che certo aver il Copifta del famofo Privilegio di Federigo JT. Irtìperadore (b) non fenza moftruofa alterazione de' nomi dei teftimonj prefenti alla pftbblicazion del medefimo, annoverato tAn* àrea alpino Vefcovo di Trento , quando feri ver dovea Alberto , oliai AdeU preto ( ITI. di quello nome ) Vefcovo di Trento. Ancora nel Sinodo Mantovano dell'anno 827., cui in vece di Heitnberto Vefcovo di Tren to intervenne Andrea Arcidiacono, rapportandoti gli

Atti del Sinodo Gradetife', vi comparirono in quefìi tra' Vefcovi Materninm Sabioncnfis, FUmnius Tridentina ; nè per quefto avranno mai luogo, il primo tra Vefcovi Sabionefi, ed il fecondo tra' Vefcovi Trentini, avvegnaché pec altro tali Atti fieno tratti da un Codice della Vallicellana di Roma, il quak per àimifo del ?. Bianchini tanno 14 60. er * flato copiato da altro più an tico Codice s allora efiflente nella Biblioteca della Cbiefa di Brejfanone . Nulla diro d altre moiTruof^aitej-awloni, che

incontranfi appo Odorìco Rainal- do \dnnal. Ecclef. Continuai. To. XVIL ad \Ann. 1411. ««»1.9., e prelfo Natale Aleifandro Hiß. Eccl. To. XVHL Sacc. XV. c. 1. art. z. , ove parlano del noftro celeberrimo Vefcovo e Principe Giorgio di Liechten- Hein, meritamente creato Cardinale da Papa Giovanni XXllì. , errando $ì l'uno, che l'altro i il primo nell'appellarlo Georgium e Liecbtenflein Epiftüfutp'Tudertinum , in luogo di Tridentinum; ed il fecondo nel chia marlo Georgium Rofco feu Rufca ( in vece

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. Capo Ventefimo. 435- un Vefcòvo non è già un morir da Innocente 5 ma da uno de' maggiori fcellerati del mondo, e cofa da non poterli fupporre come materia di martirio, e nè tampoco come fcufabile, neppur giufta 1* avvifato abufo de' fecoìi dell 1 ignoranza ? Dove la buona fede in figurare pag. 112. co me a lui fuppoßo 3 che nel Calendario MS. del Meß ale Udalrìciano compa rirono benà X Vigilio , e S. Majfenza , ma non i Martiri Smunte fi , quan do e fio Calendario fa di Ior efprefia

rimembranza; Calendario , che tanto fu da lui veduto ( fe nzä che gli fi potefle fupporre una cofa per l'al tra ) quanto pag. 285. dallo fteffo Mefsale, che Io contiene, egli tra- fcrifse il Catalogo de' Vefcovi di Trento, fcritto intorno all'anno 102 1. ? (a) Ma che dico e[[o Calendario , quando nel Corpo del medefimo Mefsale Udalrìciano fi recitan i loro nomi al Fonte Battefimale, ed anche pro pria Mcffa vi fi preferive ? Quindi nè tampoco fi ommettono nel Ca lendario Adelpretano, e fi ricordan del pari

nella Letania al Fonte Bat- tdfimale, anneffa al Meffale fimilmente Adelpretano, e-fino rammentanfì nel Canone della Meffa (b) ? O egli dunque veduto avendo il detto Meffale Udalrìciano , ha veduto pur anche il Calendario MS. , che itagli alla tefta, sì, o no . Se no ; gli occhi di Tantoffo fono tutti di.lui . Se sì ; quando con gli occhi di Tantoffo non lo abbia letto, forza è il dire, che niuno abbiagli potuto falfamente fupporre, che nel Calendario MS. del Meffale Udalrìciano comparivano bensì

- intorni all' anno 1022, 5 0 pag. 2 9 j , col. i- fi afferifee, che viveva chi lo fc riffe nel principio dell' Uftdscimo Sc colo. , Certa cofa è , che febben l'epoca Ub anno * hearnationis Dai »rl Jhü Xpì M XXII. figni- fica Hljfenno dell' elezione d' Udalrico II. » Ug» pjentiarv. però addita contemporaneo lo Scrittor del Meffale » e del Dittico inferi tovi*' * * (b) Non rechi maraviglia, che nel Com- '■muHìcantes isn memorìam venerante ! {9V. del j^PMTale Adelpretano fienvi inferiti i nomi !Ìft

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2J4 Notizie lßoricd m'Ctit» del B. tAdelp. B. ^D^LTSETI E7ISC0TI TRWEHTJ i e perchè ( pag. 177. ) rifol- fi fu V e fem fio £ Uomini grandi y a di foce orrer e alla cadente 'Patria 3 0 di cader egli ßejfo per la fua Chief a . XVIII. E per tralasciare più altri, conchiuderò quefto Capo, con la Relazione, o fia Ragguaglio di Monfig. Giufeppe Vittorio Alberti Vefcovo, e Principe dottiffimo, e periciflìmo ancora delle cofe della fua Patria. s che nell'anno 1689. ad EminentiJJìmos

, nec non Beati ^daìpreti ab uno de Caßrobarcenfi Familia Faff allo fito , dum Eccleßm libertärem y & jura propu gnata lances trajeBi. Rifponde 1* Apologifta pag. 36., che di fintile no vella autor più antico non fi potrà forfè moßrare del Tremino Volgarizza** tore del Tincio. Ripete ciò affinchè aiuno fi dimentichi di quefìa giu- dizioffflìma oflervazione pag. 227., che teßimomo più antico , e fedele non abbiamo fcoperto del Falfificatore del Tincio. Nè fazio di sì bella e felice Scoperta, ne parla

anche pag. 197. affermando, che il lancea trajeBus , dum Ecclefiae Libertattm propugnata altro non è, che uriimpoftura del Volga? iz- zaiore, 0 phtitofio Falfificatore del Tincio, della quale il buon Vefcovo ( ecco uri nuovo Midollonaccio ) agevolmente accorto fi farebbe, fe all original La tino aveffe fatto ricorfo ec. Quali che T originai Latina , che porta ap punto V ah bofle confojfum y e pia dichiaratamente ab uno ex Caßrobmis hafia transfixum , eh' efprime bensì il jura Civitatis, <& public

am liberiti' tem magno animo defendere , ma non ommette Y injuriafqm ab Epifcopatn viriliter propagare , ed afferma Seguita la morte del noftro Vefcovo glo~ riofiftmè pro Tatria, pro Religione, pro Deo, ripugnar potette all' ab uno de Caßrobarcenß Familia Vaux allo fuo ^ dum Ecclefiae libertatem , & jura pro-, pugnat, lancea trajeBi. Se aveffe riflettuto il buon , innocente , e dabben Apologifta, che non Solamente, com* egli bea avverte cit. pag. 227. s il lancea transfixus, dum Ecclefiae Libertatem

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* anc ^ e * Martiri ^inaunìefì , non avrebbe mai tra» Jcurato interamente ■«. Alberto , perche Ve/covo di Trento , e perchè gin ft a V ipot e fi degli <Jnrverfarj, niente inferiore a S. Vigilio lume principale dì quella Ciießty anzi attefa la qualità de' tempi, e la rarità del Martirio in certo modo maggiore^. No, ciò non giova rifpondere ; e perchè neppur il B. Adelpreto v' ha motivo di crederlo di nazione Trentino; e per chè Te i detti Martiri non furon Vefcovi di Trento, hanno però Ria bilita

Calendario neppure di mano pofleriore vi compaja il nome del B. Martire adelpreto , come vi fi veggono di mano pofteriore i nomi de predetti tre Martiri, infamemente con quel lo del B. Martire Innocente Simone , quello tanto non fa, che allora e anche di poi, foffefi fpenta la memoria del di lui Martirio , e del'dì lai pubblico Culto 3 quanto non fa , che foffefì cancellata la memoria della Santità, e del pubblico Culto di Magoriano, e Claudiano. E di fatto,tal filenzio fio fteffo fi dica di quello

de'Calendarj Hinderbachiani^ veniva nel Secolo XV. abbondantemente fuppHto, non che dall' antichiflìma Lamina fopra il facroDepo/ko, che Io ràpprefentava,e tutt* ora lo rappre- fenta qual Santo Martire, e dalla vetufta di lui Immagine pofta, conforme fopra dicemmo, tra quelle degli altri Santi ; ma ben anche, e da' due Cata- lö ghi .<lello ftelfo Secolo XV. , 1' uno del Vefcovo Giovanni Hinder- bachio 3 e l'altro del Canonico Giovanni di Parma, col coftante titolo J ^ftäpretm Beat*; e da quella Nota

Hinderbachiana Fuit a Nobilibus Ca ft r °barcbo in Valh Lagarina lancea transfoffus. Et habetur pro ]> eai0 Et eft fepultm prop e januam Ecclefie dexter am verfus Bur gum Novum ut figura illic oftendit ( a ). Volume Trim. V v \rrr ^ > v n. Qui (a) Avendo il Vefcovo Hinderbachio ve- rato il nome del —7 duu .Ja Lamina , e non per tanto igno- re, fogno è manifefto 5 eh' egTu' ha'veduI ta

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Ugo Notizie lßoYk$«Crtt. del B. >Adeìp. cui ^Alberto fu uccifo, e per conféguenza fa cagione del fuppoflo Martirio ® ft itdiofamente fi è valuto di quefti equivochi . Non Vorrei , che Y ingenuo Apologifta mifuraffe il Teologo con le proprie virtù. Chi fìa Y ingenuo y che tronca il tefto del Pincio 3 per farlo dire a fuo modo teftè lo udimmo- Ora fonofi pur anche {coperti gli equivochi del •veritiero Apo logia fui Ducato , e fu le Giurifdizioni dall'Imperador Corrado, e da altri -r.l Vefcovado

di Trento donate. . XXIV. Conchiude T Apologifta. E y poi anche falfa h detta fropo- fizione , poiché non è vero, che Martire giuftamente fi appelli chi vim ucci- (o per difefa de 1 beni temporali del fuo Vefcovado, quantunque inerme, e fuo~ ri di battaglia. Ma il Vefcovo fopra Iodato da Onorio III. ( per tacere ■più altri ricordati nella Differì, del B. ^Adalpr. ) non fu forfè vero Mar-, tire , fe offendo ftato ùccifo per difefa de beni del fuo V efcovado 3 inerme, e fuori di battaglia , per avvifo

quando fia per confeßion dello fteifo Avverfario lodevole > e necejfario ad un Vefeovo il difenderfi j tontra nimico ingiufto ( aggiugnerò io del pari facrilego ) che invada i 1 leni della fita Chief a y come quelli, che fono patrimonio de' poveri ? Forfè la carità 3 che riguarda il patrimonio de' poveri , non è virtù dalla Fede { freferitta , giufta la dottrina dell' Apologifta Teologo ì Non è virtù dalla , fede preferitta l'adempiere il fuo precifo dovere , ed il Giuramento C0nfe£- « fato pag

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DITTICO I lìarfi tra di loro nel fenfo già detto. Si noti eziandio ( per nulla dif* finiulare) che febbene 1 * ut àìgnm in pr adi Eia Urbe Tontificatus tertia loco fufciperet dignitatem z & Epifco- pali th'tono more apofiolico confederet 3 leggefi negli Atti dell' infigne Bi blioteca Capitolare Veronese, da cui noi ftefli li daremo in quella noftra Raccolta fotto il num. IV. fedelmente trascritti ; il Codice pe rò , dove contenganfi , non v' ha motivo di crederlo più pregevole del noftro

, di cui qui fi favella . Lo Scrittóre di tali Atti fi dimoftra certamente poco perito , nè fi fa baftantemente conoscere d' avergli scritti fuìlo fpirare del IX. Secolo , lecondochè rApplógifta noftro pre tende pag. 282. Che fé è preziofo tal Codice quanto più lo farà il noftro Dittico Udalriciano , e co me tratto da altro affai più vetufto, e come contenuto in un Libro Li turgico di gran lunga più preziofoì Che però finattantochè non fi pro durrà un Codice contrario più pre gevole del noftro

, fuffifterà mai sempre T autorità rispettabile del noftro medefimo Dittico. Da tutto il fin qui detto racco- gliefi 5 che T » Abbondanzio nel no ftro Dittico immediato Succeffòre di Giovino 1 non è il Vefccvo Trentino intervenuto at Concilio d* Aquileja del z8i.; e che perciò non v* ha ragione d' abbandonar la fucceflìo-* ne de' Vefcovi dopo Giovino , ed Abbondanzio, nel noftro Dittico re- ■ g'ft rata , e fino a S. Vigilio prodot- -y^LRici^iup: 19 ta. Il di più fi riferba ove dell* im mediato Predeceflore

dello fteflfo S. Vigilio parleremo più fotto. CLAUDIA NO. (7) Quefti non può eifere già Claudi ano Fratello di S\ Vigilio 3 e Figliuolo di S. Maßehza , perchè dagli Atti di S. Vigilio ( che non poflbn crederli ignorati dallo Scrit^ tore del noftro Dittico) fi fa, e fi fapeva , che non fu. Vescovo . L con qual apparenza di verità fareb- befi annoverato Claudiana fratello di S. Vigilio nel!* Orda Epifcoporum S. Trìdentinae Ecclefiae , quando era no* tifiimo-e prima e dopo i tempi del noftro Vefcovo

Udalrica IL , che il detto Claudiano nè fu Vefcovo, nè come Fratello di S. Vigilio lo potè tanto prima precedere ì Per nulla dire, eh* egli eflendo fiato uno di quelli , di cui dicono gli Atti dello fteffo S . Vigilia dell' anzidetta Biblioteca Capitolare di Verona , che lapidum iSìus ut grandinem fu- [ceper unì ; fed nullus ex ipfis nec li* vorem nec plagtm accepit :. qui tarnen Confefforum .praemìa meruerunt ; non farebbefi defraudato del titolo di Santo , o di Beato , Onde Y antica Iscrizione , che

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Seite 399 von 503

g5o . Kolizie Ißorko-Crit. del R vAdelp. le pubblico Culto eccettuato , e privilegiato , feiiza Commemorazio ne nella Meffa , ed Uffizio. 2. Perchè abbiamo dagli ^tti dì S. Vigilio s che in antico gran Lezionario pergameno fi cuftodifcono tuttavia nella Biblioteca Capitolare di Trento, che non altrimenti di S. Vigilio loro fratello, e di S. Maffenza lor Madre, devotifßme Deo deferviebant : che S. Vigilio cum germani s fuis Ciati di ano, & Magoriano , nec non & Juliano Tresbjtero perrexit

occaßone Con /efori, dunque gli Autori dello Statuto molto più recC nti gli hau tenuti per Santi, avvegnaché loro non preferì/fero Ferie s e però potero no parimente non ordinar ferie per la Fella anche de! Vefcovo Adel- pretò j benché da lor creduto, e tenuto per vero Santo , e per «uero- Martire . 4. Perchè è molto maggior maraviglia, che Claudiano, e Ma goriano, tuttoché fratelli di S. Vigilio , e figliuoli di S. Maffenza, che divotiflimamente a Dio fervirono, non altrimenti del Santo Fratello

, c della Santa lor Madre , cooperatori magnanimi ed invitti dell' eroico zelo del Santo Vefcovo e Martire contra 1* infano furor de'Pagani, la pidati con efio lui, febben non morti , ne' quali però non martjrìo do - Juntas , fed vol untati Martyrium defuit , ed in fine fantamente vifTutì morti, e feppclliti preffo S. Maffenza lor Madre, ed indi come poc'an zi dicemmo, dal^Vefcovo Altemanno trasferiti con la lor Santa Madre alla Cattedrale di S. Vigilio, ed annoverati tra Santi della medefìma di modo

che dell' antico Altare denominato di S. Maffenza parlando at- tefta il Mariani pag.^ 54. Vedefi a de/ira di queflo altare la Statua £ eß'a Santa Maffenza con a piedi li due Figlj Magoriano, & Claudiano, ambidue Santi ec.i con tutto ciò non abbian ottenuto univerfal Meffa, ed uffizio in tutta la Diocefi prima del 'Proprium SanEìorum del 1626'. ; di quello fia, che Adelpreto, 'vero Santo , e vero Martire bensì, ma Santo di lo», ro affai più recente, e Martire per aver [ottenuta la morte

in di-. fefa de J Beni Ecclefiaftici, non da' Pagani, ma dagli Arnaldifti della Val La gar ina, non abbia confeguito T univerfal Meß a, ed uffizio in tutta la Vioceft prima di loro. Maffimamente che a' tempi del Vefcovo Alte manno non erano per anche emanati i rigori di Aleflandro III. cui fu- iottopofto il Culto del B. Adelpreto. 5. Perchè sì fatto ritardo di Culto più imiverfale, e più foknne, la caufa di cui deelì afcriv^ e a dili-

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23$ Notìzie Ißo'rico-Crit. del B. <Adelp. Secolo XIV., In cui non vi legge il nome del b . o S. ^deìpreto. Con-» cioflìachè ne pure fi trovano nel medefimo i nomi de' Magoriano , e Claudiano , che pure nel precedente Secolo XIII. a' tempi di F. Barto- lommeo fi tenevano in grado di SS. Confefori , mentre al dire di lui , Confeforum gloriarti meruerunt, e quindi nel Secolo appreffo fotto il pre detto Vefcovo Niccolò Bruna fi folennizzava la loro Fefta ; vi manca eziandio la Fefta di S. Remedio

Anauniefi Sifinnio, Martirio 3 ed aieß,'andrò , i quali però giufta la Coftituzione Sinodale del Bruna , aveano non per tanto nel Secolo XIV., ed anche molto prima, certiflìmo Culto, anche molto folenne , e diftinto. Che fe nel detto Calendario fcritto di prima mano fi ommife la memoria di quefti rinomatiflìmi Martiri, che pure fon Santi particolari delia Chiefa di Trento, qual maraviglia fia, che anche il nome del B. Martire Adelpreto fiafi ommeffo? V. Rifpondefi pag. in. ^pol , che V eccezione avrebbe

il fuo pefa, »Horcht non fi potejfe moßrare , che anche in altri antichi Calendarj della flsfj'a Cbiefa i Martìri Anauniefi furono ommefß. Ture tanto apparifee da an Calendario MS. alla tefla del Meffale Udalriciano, ferii to intorno fanno 102 2. , che fi cor serve nella Libreria del C aß elio di Trento (a), ein cui ( come mi vien fuppoßo ) comparifeono bensì S. Vigilio, e S Majjenza, ma non i Martiri ^Anauniefi . Falfo falfillìmo, mentre in effo Calendario } che ora ho per le mani, e che nel fecondo

-) ne traferifte il Catalogo de ftfeovi di Trent o, fcritto intorno all' anno 1021. ? Temo affai, che il Teologo —. non C*0 Si è « ferva, non e ^travia fi con- e quel che reca maggior maraviglia, an c e vio del CaßellotiT****' ' ma nell'Archi- al Vefcovo Hinderbachio, come a fuo I« 0 ' 11 3 Monfìg, *° TO,r5m< '-

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, pro indubitato afferam ex §. 5. „ Exiit ad terrkoria Feroncnfium vel Bri- „ xiarnmm : ubi iterutn particula vel „ pro & ponitur. „ (o)^^inagnia è nominata l'Anauma, o fia Val di Non, anche da S. Figilio nella fua Epistola a s. Giovanni Grifofto- } con errore poi la chiama Civitatem ri'?'! 1 ™ MS. di Treviri. Negli At* del Fezio fi chiama Anania. (P) Supponefi , che questa Valle al- fora folle in gran parte idolatra, e pa gana , chiamandola le noftre Lezioni pa- pulum idolatria & errore coftfufum

- Me a Le ; incredibil cola essendo, che fino à quel punto, cioè fino allo spirare del quarto secolo, anche iti tempo della Fe ile più luminosa, e più dilatata, non vi 5.1 lie unque mài trapelato raggio d'ef- La, e che i Predecestòri di 3. Vigilio, o fossero molti, o pochi , non fi averter giammai prefa la cura di trarla dal bu io j e di diradarle le tenebre, nèCriftia- iiQ alcuno per illuminarla vi avefle mai IG 1 L I O. oiato por piede. Io per tanto farei di avvilo, che i predetti SS. Martiri fieno flati r primi

contra di loro la perfecuztone soltanto allora quando con petto forte ed invit to fi opposero a* riti fuperftiziofi dell3 barbara gente, quindi argomentali, che questa attaccata era bensì alle vane os servanze del Paganefimo, ma che non era poi nimica cotanto del nome Cristia no. Finalmente il supporli prima del Martiri l'Anaunia Pagana ed Infedele , vien agevolmente a verificarli,prenden do la denominazione a potiori. Si ram mentino le cose dette nella Previa Dis sertazione. (q) Manca in questo Iuog

<V nella no- ftra Membrana il pezzo , che riguarda S. Remedio, e Compagni , il qual pezzo per altro leggefi negli Atti di F. Barca* lommeo, e del Fezio. (r) Cioè) fé credefi a ? PP.Boilandiütj nel luogo stesso del Martirio. F. ßarto* Ss 2 Ioni-

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