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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
(1761)
Notizie istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto, vescovo e comprotettore della chiesa di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania, e dell' Italia a tempi dello scisma di Federigo I. imperadore ; Vol. 2
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Seite 32 von 828
Autor: Bonelli, Benedetto / Benedetto Bonelli
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: XCVI, 730 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: III 103.346/2
Intern-ID: 337106
Sxx . DISSERTAZIONE Vescovo xjltemmno , regiftrati sotto l'Orio Impcratorum &c. 8. Perchè la continuazione della disciplina del Dittico non folo ne' Secoli IX. X. ed XL z ma ancor nel XII. può vederli pretto Edmondo Mortene De ointiquis Ecclefiae Ritihus To. i. L. i. c. 4. a. 8. n. 28. ; e dallo ftef- fo Melfale Adclprctaao apparisce, che fuvvi anche il coftumc di ag giungere nella Memoria. San Sì or um dopo Cofmae, & Damiani , i nomi dì Pigila, Si finii ^ Mmyrii, & ^flextmdri . Su di limili

giunte interrogato da Guglielmo Abbate di S. Albana il Pontefice Innocenzo HI. non le ri provò y come fcrive Matteo Par'ifio nelle Vite degli Abbati del medeß«. mo S.Albano. Anche dal Calendario* Adclpretano fi ha, che parimente durava la Difciplina della Qjarefìma dell'Avvento, eflTendo nello ftefTo XVIII. KaL Pscemb. regiftrata la Rubrica : lnitium Quadugefimae ante jfativitatem . E che a' tempi del S. ^Adelpreta perfeveraflfe del pad 1^ Difciplina del Dittico, lo dimoftra il nome di Migißri Romani

, che fv* contemporaneo di lui» e vieti ricordato» conic poetami dicemmo cotit Waritnbtrto di Cagno nella continuazione del medefimo Dìttico . 9. Fu. nalmentc perchè l'ufo del Dittico rinvienti anche preffb Cesario L. ^ c. 10. , ove parla del Canone, e del luogo, UBI DEFUNCTl KOM i ^,' NAHTUR^ scrivendo fu d'un fatto a' fuoi tempi seguito, cioè nell k Anno 122 j. Tanto allora non era celiato l'ufo di recitarli i nomi de* Defunti, e per confeguenza de' Ve fco vi, che tri' Defunti il primo Iuq ^ _go

tenevano. Anzi lo ftefTo Cesario efprelfamente ivi parla del Gew none', in cui fi coftumava anche a* di fuoi di recitare i nomi de' Vc w .. scovi piamente defunti XVIII. Che poi le predette parole t HIC RECItENTuR NQMj KA DEFUHCTQRUM 1 UBI DEFUKCTl NOMIHAKTUR , e fienili'* alludano al Dittico, s'impara dal Concilia Turonefe tenuta nel Secoli ottavo, ove al Memento de' morti premettefi que ft a Rubrica: Si fusrj> J£ nomina defitnElorum , rccitenlM* : indi prosegue lì : Deinde , poßquam rec£^ tata

fuerint , àicat Sacerdos : Ipfis & omnibus &c. Lo lìclfo eziandio itn„^ para- giftrato nel noftro Dittico » fegui inter ta. Quindi pure apparifee, eh'efprìmer»«* Oenttm & Lkim , niente è piti falfo del- do il Cronografo Saffone, pubblicato dal Leìfe^ la cofa, che nelle Memorie Antiche di Ho- nitìo, e 1' ^nnalifla Saffam, ù sia verno pag, 52. dicefi trita preß* gli stori • Vragenfe-, pubblicato■ dall' Ecbard , il /, dì vai a dire, che'Lotario-lì. Imperatore , preeifo, ovefeguì tal fattole all'anno

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
(1761)
Notizie istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto, vescovo e comprotettore della chiesa di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania, e dell' Italia a tempi dello scisma di Federigo I. imperadore ; Vol. 2
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Seite 770 von 828
Autor: Bonelli, Benedetto / Benedetto Bonelli
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: XCVI, 730 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: III 103.346/2
Intern-ID: 337106
da questa Chiefa „ quello della Chizzola, o fia Chi ufo la, tuttavia veggonfi le rovine di tal Ca- „ e di Seravalle, così detti dalla lor fi- ilello. j, tuazione. ,, (?) In Carta del 1440. nella Pieve di <0 Nel Codice Wanghianò n.XCVIIL Mori , dopo Tierno { ivi detto Tìarno ) v' ha una Carta data in Mori l'anno Sfagno (ivi nominato Bifegno) dopo Sano, e 12.17. intitolata : De Caftro Valdo Tleba- l'aldo vien mentovata Summitas Corone Soft- tus Mitrìi. Mi accerta il predetto Sig. Ignali

tifqueadvdthacerKycA inapprefioCorona Arciprete, che „ era fituato fopra Tier tf Anche in altra Carta del 15z j. die- „do verfo Brentonico, appena_lungi à i predetti Luoghi vien Umilmente no- „ da effo Tierno un mezzo miglio, pa ginata Summitas Corone Sofìgnali ufque ad „ rimente fopra un Doßetto, e fi chiami ulticem &c. E che foste collocato quafi „ anche oggidì la contrada di 'Palt, fu al .in fondo alla Campagna di Mori verfo t J.* }) Caftdlo da Valt , un po' a man fìniftra ■dìge j fu la flrada , che porta alla

dopo le rovi- Ecco il Castello nelle pertinenze s, ne ) e fonovi perfone pur viventi, che di Brentonico, che non fi chiama Ca- „ hanno fra van do trovati pezzi di fer- fìrob cu ™ , ma Cafirum de Doffo Majori. ■3, ro, di rame, ed anche di freccie. (x) Veggafi fopra il Docum. XXXIX. „ li. perchè in faccia a questo Castello Lo stello confermano altre Carte , tra „ verfo fera poche pertiche fi alea il le quali una del .Vefcovo Conrado del 5, monte , e fu in cima a questo v' ha 119 z. Cod. W angh

. n. 61. ^ ed un altra 3, pure gran copia di fallì, che furon ira del Vefcovo Egnone del 12,51. - cit. Cod. „ fabbrica, ed eziandio qualche pezzo num. 2.2.5. z, di muro r ficchè fi argomenta quivi (y) Al num. 2 .55. eie. Cod. v'ha una ? , pure vi folle qualche torre, o fortez- Carta del medefimo Vefcovo Gerardo non „ za per guardia, e ditela dello stello del 12.2.4. ma del 12.2.^, in cui non fa- « Ca liei lo. IIL perchè questo Castello I amen te è chiamato digniffimus Epìfcopu<•, 5, guardava la strada, cui era

vicinifiì- ma ancora Comes Dux & Marchio. Di z, mo , ftrada che allora battevafi da tut- tal Carta rilevali qualiter quoddam Dof- 3, ti quelli, che o dalla Germania in Ita- fum quod Grefla vacatur in vlebatu Gar» 3) lia, o dall'Italia in Germania pasta- dmì &c, cognofcitar ab Epifcopatu Trìden■> j, dann ,e poteva pure guardare in qual- tino- z, che distanza l'Adige. IV. perchè qui- (z) Al num. 2.45. cit. Cod. può ve- z, vi fot to verfo mezzodì pochi pasti, co- derfene un' altra del 1340. del Vclcovo

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Kategorie:
Geschichte , Religion, Theologie
Jahr:
1897
Regesto cronologico dei documenti, delle carte, delle scritture del principato vescovile di Trento esistenti nell'I. R. archivio di corte e di stato in Vienna
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Seite 176 von 201
Autor: Dominez, Guido / Guido Dominez
Ort: Cividale
Verlag: Strazzolini
Umfang: VIII, 192 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: c.Wien / Haus-, Hof- und Staatsarchiv ; g.Trient <Diözese> ; s.Regest ; f.Verzeichnis
Signatur: II 102.538
Intern-ID: 87423
documento — alla Val Sorda verso Bosentino, 175. Garzano, cas. della Valle del Fersina sopra Civezzano, 797, Casez, com. dell'Ànaunia presso la confluenza della Novella nel Noce, 447, 448, 494, 501, 508, 513. Castel Barco ( C. Barchum), oggi insi gni ti can ti rovine presso Chiusole nella Valle Lagarina, 20 nota, 59, 108, 195, 197, 215, 222, 241, 243, 339 , 383, 392, 394, 395, 411, 418, 423, 427, 433 nota, 477, 492, 552, 554, 588, 595, 604, 679. 703, 730, 759, 762, 764, 827-829, 833, 846, 855, 856, 866

, 867, 900, 903, 910, 939, 972, 976, 1038, 1044. Castel Belvedere, ora distrutto, sor geva presso Villamontagna fra Di vezzano e Trento, 433 nota, 436 nota, 450, 477, Castel Belvesino, detto oggi barbara mente Castel Thunn, fu costruito dai Signori di Tono nel 1422 sul Dosso dfeìla Visione alla des, del Ri nasi co. affi, di sin, del Noce, presso la Bocchetta. — Rovine presso Pieve di Vigo, 8S0, — V, Tono, Castel Beseno ( C. Bisinitm, Businum), antico castello in Val Lagarina alla sin. dell'Adige

sopra Galliano, 75, 134, 135, 181, 194, 263, 28fe, 292 nota, 301, 307, 333, 372, 383, 411, 423, 515, 578, 759, 855, 1061. Castel Bosco, sorgeva all'imbocco della Val Sugana presso Civezzano, 28. Castel Bragher o Brughiere (C. Bra- gerium), nell'Anatolia alla sin. del 'Noce su quel di Taio, 831. Castelcai, località della Val di Vestino, dove sorse il castello di Turano, 324. Castel Corno, nella Valle Lagarina alla des. dell'Adige su quel d'Isera, 298, 370, 383, 394, 433, 436, 730, 759, 833

. Castelfondo, com. e cast. dell'Ànaunia sul rivo di Rabiola, affi, della No vella, 36, 951. Castel S. Giorgio o Castel Sa jori -, rovine presso il vili, dello stesso nome' nella Valle Lagarina alle falde del Monte Baldo, 759. Castel S. Ippolito ( superiore ed infe riore), distrutto nell'insurrezione del 1407, sorgeva presso Meclo nella piana di Cles, 636, 826, 913, 926, 928, 930, 934. Casteir Albano, v. Albano. Castellano, vili, e cast, della Valle Lagarina alla des. dell'Adige sopra Villa, 295, 423, 759

, 833. Castellare o Castel d'Ario ( Castella- _ mm), com. del Mantovano, 727, 1060. Castellalo, collina presso Termeno, sulla des. dell'Adige a mezzodì del lago di Caldaro, 164, 445, 446, Castel Leone, sorgeva sul fianco orien tale del Monte Baldo fra Castione, che ne prese il nome, e Brentonico, 108. Castelletto, cas. sulla sin. del Noce, fraz. dei Masi di Vigo, 830. Castello, com. della Val di Fiemme sulla sin. dell'Avisio a circa 3 km. sotto Cavalese,. 334, 729, Castello, vili, della Val di Sole

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Kategorie:
Geschichte , Religion, Theologie
Jahr:
1897
Regesto cronologico dei documenti, delle carte, delle scritture del principato vescovile di Trento esistenti nell'I. R. archivio di corte e di stato in Vienna
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Seite 19 von 201
Autor: Dominez, Guido / Guido Dominez
Ort: Cividale
Verlag: Strazzolini
Umfang: VIII, 192 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: c.Wien / Haus-, Hof- und Staatsarchiv ; g.Trient <Diözese> ; s.Regest ; f.Verzeichnis
Signatur: II 102.538
Intern-ID: 87423
dóve dell'Impero — appartengano per diritto e per antica consuetudine all' Imperatore, pure vuol egli in seguito a richiesta fattagli dal Vescovo dì Trento, cedere a, quest' ul timo tutte le miniere d'argento, rame, ferro, e di qualsiasi altro metallo, situate entro i confini dèi Vescovado, quelle sole eccettuate che fanno parte degli allodi dei Conti del Tirolo e d'Eppan. Or. e Cop. V. n. 83 ; aut. n. 1175, A lberti , Ann. cit. p. 38 ; B onblli , Op, cit. vol. II, n. LV. 33. — Codice non

autentico del Capitolo tridentino. Contiene copie dei n. 32, 36 , 82, 93, 97, 100-102, 104, 107, 110, 111, 113-122, 130-132, 138, 141, 143, 145, 147, 150, .151, 163, 168, 169, 183, 185, 206, 301, 534, 535 - sulla copertina è trascritto uu Re-' giatro dei proventi del Vescovado dai fondi situati verso la Germania. 34, — 1189 Aprile 18, Bolzano. Carta de castro de Lichtemtein. * Il V.° CORRADO investe Adelaide di Castelrotto ed Ottone di Weineck O del, castello di Lieti te nstein. Cop. non aut. del 1278

135 lire veronesi i feudi che detenevano in nome dei fratelli Regenardo e Folcone v di Bolzano e del Vescovado. Cop. V. n. 33. ; K ink , Op. cit. n. 38, (*) I Signori di Weineck furono parte ministeriali del Vescovo di Trento, parte del Vescovo di Bressanone. ( 2 ) « Distrutta in seguito a frequenti inondazioni gran parte del borgo che stendevasi a mezzogiorno di quel castello, il V.° Adalpreto III ne fece im prendere nel 1222 la ricostruzione dal lato di nord » (V, il doc. 29 Luglio 1222, K ink

, Op. cit. n. 149) «donde la denominazione di Burgum novum de Egna, ted. Neumarkt. » Cosi il Bonelli, Op. cit. vol. III, 2, p. 54. Senonchè il nome parrebbe anteriore a codesta ricostruzione, figurando già in questo'docu mento che è del 1190.

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
(1760)
Notizie istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto, vescovo e comprotettore della chiesa di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania, e dell' Italia a tempi dello scisma di Federigo I. imperadore ; Vol. 1
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Seite 189 von 503
Autor: Bonelli, Benedetto / Benedetto Bonelli
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: XVII, 462 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: III 103.346/1
Intern-ID: 337105
J jo Notizie IßoricO'Crit. del 23. ofàtlp. fi, che dì Cotanto famofo Vicariato d'Italia , di cui avrebbe rifuonat© il Mondò, neppur il nome iìa rimafto negli Archiv) di Trento ? Qui sì, che vien molto in acconcio il detto del Launoyo lodato dall'Apologe fta pag. 153. Infigne fa&um, è 1 quod memoria dtgnum fuijfe ponitur , fi tarn generali obruitur filentio, cauffam nullum habet, qua fiat credibile . E che il fatto ,, di cui ora difputafi, lìa infigne fa&um , lo provo tanto da parte del noftro

Yefcovo, quanto da parte dell' Imperadore. Da par te del noftro Vefcovo, perchè afferma l'Apologifta pag. 77. che ^ aU ietto foßenne in Fano per interi anni la carica di Vicario Imperiale , e che quelli fi ha fatto conofcere un uomo efperto 3 fvegliata , intefo del Diritto Civile ^ e Canonico , e che per confeguenza ne doveva fapere più degli altri in queßo affare. E febben egli dice di lui pag. 132. per gran Santo , eh' e fojfe, non godeva già egli la prerogativa d'edere nello fteffo tempo in due

diverfi luoghi , forza è ad ogni modo s che confeifi, efTere flato $ qual Sant'Antonio , replicato in diverfi luoghi, e per foflener in Fam interi anni la carica di Vicario Imperiale , e per andar tutt* un tempo nel la Lombardia, e Germania, corteggiando fempre l'Imperadore , è ftandogli fempre a' fianchi , attefo il di lui non fognato attacco al medefima - Da parte dell' Imperadore j perchè qualora foflfe flato col noftro Vefcovo s pretefo fuo Vicario, in Fano nel Febbrajo del 1164. ( mentre, a det

le parole molto chiare ed efprefle : Albertus Dei gratia Epifcopus Tri« dentinus ; vegga bene di non ingannarfi col cantare il trionfo prima della vittoria, e di non rafTomigliare a quell' altro, che rimafe fuo fe- pultus triumpbo . Rifponda in grazia a quefto mio quefito , che ora gli fo, fe per avventura egli ftima di maggior pefo ed autorità il Codice di Fermo, che l'antico Codice di Pietro Piteo nelle: note fopra i De cretali^ onde rilevali , che la figla <Jl. del Can. Quoties Frater nofler

3 * 1' 5' notato all'anno 1131. , porta il nome di xAdelpretus Epifco- put Tvideminus , eh' è 1' Adelpreto Primo predeceflor d'Altemanno ? Non1 poffo credere, che voglia egli attribuire cotanto ad un MS. di j-V ^ unc l ue °iò nulla oftante 1* ^àelpretm del per altro pregiato Codice del celebre ed accreditato Piteo altro non efprime fuorché una fai-

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Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1856
Andrea Hoffer e la sollevazione del Tirolo del 1809 : memorie storiche
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Seite 338 von 343
Autor: Andreis, Girolamo ; Volpi, Alessandro [Hrsg.] / di Girolamo Andreis. Per la prima volta pubblicate da Alessandro Volpi
Ort: Milano
Verlag: Gnocchi
Umfang: 344 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: p.Hofer, Andreas<br />s.Tiroler Freiheitskampf
Signatur: I 59.509
Intern-ID: 85135
ila Segonzano. Edilio del bavero Commissariato di Trento per la quiete del paese. Piccole scaramuccio fra Trento, Lavis e Gardolo. Valore dei sollevali di Sehlanders. Ritirata de’napoleoniani a Ro vereto, che prendono posizione a destra e a sinistra dell’Adige, al monte ed al piano. Battaglia presso Volano e sui colli orientali di Rovereto. Risultati della medesima. Altri fatti darmi avvenuti a Morì e a Ravazzone fra le truppe del generale francese Fonta ne:! li, e quelle dell'austriaco Fermer

ed ì sollevati provenienti dal Lago di Garda. Naufragio terribile dì Ravazzone . , . . . Pag. 44 CAPITOLO IV. . Finta difesa del generale Paraguay dTIillìers. Nuove mosse de gli austriaci. Ritirata dei napoleoniani. Entrata in Rovereto degli austriaci c dì molti tirolesi armati. .Allegrezze dei roveretani. Loro guardia civica passala in rivista dal generale Chasteler. Somministrazioni di viveri e modo per ammanirlo. Solennità per le austriache vittorie. Ritirata improvvisa degli austriaci. Loro sconfitta

in Germania. Conseguenze ch’essa portò ai tirolesi, c con tegno ulteriore de’medesimi . ... . . » n CAPITOLO V. Napoleone comanda di torre al Tirolo la comunicazione col l'Austria. Avanzamento de’napoleoniani nel Tirolo italiano. Difesa del tenente colonnello conte di Leitungen in Ala. Sua ritirata a Ro vereto, a Trento e poscia a Lavis. Il generale Rusca P insegne. Carattere strano di questo generale. Sua diversione verso Bus sano. Il Leiningen con 800 fanti e ì>0 dragoni prende alloggia mento nel

castello di Trento, che viene fortificato insieme, alle mura della città. Scorrerie del Leiningen verso i confini vero nesi. Il maresciallo Lefcbvrc entra nel Tirolo tedesco colle due colonne governate dai Lavari generali Wrede e Deroy. Quest’ul- 1 imo entra in Innsbruck. Boiler lo attacca colla massa tirolese, c con piccai nervo d’austriaci. Seguono varii ed accaniti combatti menti con trionfo dei tirolesi , che liberano dal nemico tutta la valle dell 5 Enno. Fatti d’anni avvenuti nel Vorarlberg

. Napoleone pianta il suo alloggiamento a Schönbrunu.Capitolazione di Vienna, v battaglia d’Essling »'87 CAPITOLO VI. il colonnello francese Lìvier entra con 41120 uomini nel Tirolo italiano. Suo scontro al ponte del Fersina presso Trento, colle prime quadriglie del tenente colonnello Leiningen. Lìvier intima la resa del castello di Trento e della città al colonnello Leiningen, ed eccita i cittadini a cooperare in di lui ajuto, Risposta negativa

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1940
Accordi fra l'Italia e la Germania relativi al trasferimento di allogeni e cittadini germanici
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Seite 80 von 84
Autor: Italia / Ministero degli Affari Esteri / Ministero degli Affari Esteri
Ort: Roma
Verlag: Tipogr. del Ministero degli Affari Esteri
Umfang: 83 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Südtirol / Option <1939> ; f.Quelle
Signatur: II 107.152
Intern-ID: 105887
Confidenziale ACOOEBO ADDIZIONALE all’accqrdq relativo all’attuazione agli effetti ECONOMICI BEL TRASFERIMENTO DI ALLOGENI E CITTADINI GERMANICI DALL’ITALIA IN GERMANIA FIRMATO IL 21 OTTOBRE 1939. Allo scopo di fornire ai cittadini germanici ed agli allogeni tedeschi che si trasferiscono in base all’Ac cordo relativo all’attuazione, agli effetti economici, del trasferimento di allogeni e di cittadini germanici dall’Italia in.Germania, firmato il 21 ottobre 1939, i mezzi di pagamento necessari

a coprire le prime spese del loro soggiorno nel Beich, si conviene quanto appresso : Art. 1. — I cittadini germanici e gli allogeni tedeschi che si trasferiscono nel Beich, hanno facoltà di acquistare e portare con sè, senza bisogno di par ticolare autorizzazione, speciali assegni turistici in marchi del Beich, del taglio fìsso di 50 marchi del Beich ciascuno, sino ad un importo massimo di 100 marchi del Beich, per persona. Art. 2, — Gli assegni, contrassegnati con l’indi cazione « Alto Adige

», potranno essere emessi da tutti gli Uffici, situati nei tenitori indicati nel sopra citato Accordo, delle banche ed istituti italiani auto rizzati a sensi dell’art. 2 dell’Accordo concernente il traffico turistico italiano verso la Germania, del 21 febbraio 1939. Essi verranno ceduti al cambio fisso di Lit. 4,50 per un marco del Beich più una com missione fìssa di Lit. 4 per 50 marchi del Beich rispet-

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Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1920
¬La¬ passione del Tirolo innanzi all'annessione : con l'aggiunta del progetto d'autonomia presentato al governo italiano dalla Lega Tedesca (Deutscher Verband)
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Seite 31 von 192
Autor: Grabmayr, Karl ¬von¬ / C. di Grabmayr
Ort: Milano
Verlag: Vallardi
Umfang: 189 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Südtirol ; z.Geschichte 1918
Signatur: II 102.148
Intern-ID: 420137
e francesi evitavano dì attaccare il territorio. Nel 1866 ci fu l’irruzione nelle Giudicarie e in Val Sugana, ma il maggior generale Ivuhn seppe assolvere in modo bril lante il compito di difendere Trento a qualunque costo. Già nell’anno seguente fu costruita la linea del Brennero, che avvicinò il Tirolo tedesco meridionale alla madre patria tedesca, e aprì un nuovo sbocco alla produzione atesina di vino e frutta. L’esportazione contribuì potentemente alla prosperità del paese e Bolzano divenne di nuovo

un impor tante scalo per questi prodotti. Inoltre, la ferrovia portò a migliaia gli stranieri nelle stazioni climatiche e nei luo ghi di cura del Sud. L’alpinismo, prima coltivato da pochi, trovò tosto in Germania favore e diffusione e nuove ricchezze abbondantemente fluirono nel paese. Le lotte del 1S66, lo sviluppo del nuovo impero Germanico e i nuovi aspetti assunti dalle condizioni interne della Monarchia, su scitarono anche nei Tirolesi una viva coscienza nazionale. Non è quindi da meravigliarsi

se essi videro nell’.Italia il nemico ereditario e si opposero decisamente a tutti i de sideri dei loro convalligiani di razza italiana, che aspira vano ad una posizione politica separata. Essi vedevano in questi tentativi di rompere l’unità del paese soltanto dalle aspirazioni irredentistiche, e consideravano l’infelice idea del Governo di impiantare una facoltà giuridica italiana, proprio ad Innsbruck come un pericolo per il carattere te desco del Tirolo. Poiché anche da parte italiana non si la-

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Bücher
Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1805
Periodi istorici e topografia delle Valli di Non e Sole nel Tirolo Meridionale
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Seite 77 von 159
Autor: Maffei, Giacomo Antonio ¬de¬ / Jac. Ant. di Maffei
Ort: Roveredo
Verlag: Marchesani
Umfang: X, 144 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.554
Intern-ID: 255010
tro corpo passava in Italia -per 'il Friuli, tè flotte -turche, e russe salpava no il-Mediterraneo;-e l'Inghilterra aveva promesso de'forti sussìdj all' lm~' peratore-,; se continuava la-guerra. Rispetto alle nostre Valli il maggiore di Siegenfeld rinforzato da un battaglione 'di Michele W,allk -cori cannoni, e da • diverse compagnie d' infanteria leggera , ohe prese i'1 nome di esercitata y formata per 'altro dagl' individui de'-corpi- franchi della passata guerra , che- non avevano- cangiato

in Italia j in Germania e nei' Grigioni- jrfi-riaeciavario .è! invadere -il Tirolo -dà due parti 'è 'rinforzati- nei' Grigioni diedero ,a pensare al tenente .maresciallo Belle-garde -per -la difesa' di Venosta.. . L,a deputazione di difesa era già .'stata sotto- li -iz Marzo con-- vocata in Bolzano , si erano-pubblicati gli opportuni ordini pel' 1' arruola mento de' Circoli dell' Enno , e dalla Provincia-veniva per 1' avvenire pa gato ,dé' nuovi -capitali T interesse del .cinque -per cento , onde non

per ì bersaglieri , e-qui non andò malameritè 1' affare' per gli\ austriaci . Ma non .cosi passò la vicenda nella Venosta col corpo del Lou don, di-cui abbiamo relazione da-.iui ufficiale, che-fu presente alle azioni. Una colonna, francese composta di circa xinquemila domini -senza cannoni part it a-da'Santa Maria nei <3rjgipni ,'4>er'nevi : \e .'ghiàcci'li 25 Marzo alle óre due della' meiza ; notte per la \ alle di Täufers sotto-il picciolo torrente Rum , che a Glums si perde -nel!' Adige

^penetro_ nellaVenosta,- eà assali ti sei battaglioni austriaci ivi trincerati li fece .prigioni di guerra con 17 cannoni j e 3 obizzi;: restarono feriti de' bersaglieri tirolesi , ed altri prigio nieri, tra i .quali il Conte Hcndel capitano di una compagnia-: con diffi coltà salvossi il generale -Loudon , che ajutato -da' bersaglieri per la Valle Lang - Taufers .pervenne nella Valle superiore- dell' Enno, ed indi si '-restituì al corpo imperiale sotto gli ordini del generale Bellegarde.. Dopò quésto

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
(1760)
Notizie istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto, vescovo e comprotettore della chiesa di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania, e dell' Italia a tempi dello scisma di Federigo I. imperadore ; Vol. 1
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Seite 466 von 503
Autor: Bonelli, Benedetto / Benedetto Bonelli
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: XVII, 462 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: III 103.346/1
Intern-ID: 337105
Geografia mài provveduto il P.Teologo, e non anzi il Sig. Apologifta > e quefti ragion aveffe d' inferir francamente , non eflfer dunque verifimile, che allorché Arnaldo andò in Germania, pel Trentino paf- faffé . Ma 0 paffaffe, o non palfafse pel Trentino , egli è più che wi- fintile prefso gli ninnali d'Italia del Sig. Muratori all' Anno MCXL. , che Arnaldo, cacciato da Roma, e dall'Italia, andò in Germania, [parten do dappertutto il fuo veleno. E fe Io fparfe dappertutto , come da fimi- gliante

infezione, e contagio cotanto univerfale ne farà riraafto efente, ed immune il Trentino ? Che dirò del madornale Svarione nello fcrivere pag. 221. ^pol., che i rigori d'Urbano Fili, non incominciarono prima de' 30. d'Ottobre dell'an* no 1625. , in cui ufet il primo Decreto di quel Pontefice fopra quefl-a mate ria ec. ? Ma chi mai glie lo ha detto ? Forfè l'Autore delle Confuta:-* Zioni di alcuni Errori del Dottore Don Bernardino Zannetti nella Storia del Regno de' Longobardi, diflribuite in fei Lettere

, e ft amp at e in Roveredo l'anno 1756. , mentre nella Lettera terza pag. 69. medefimamente vieti citatala la detta celebre Coßituzioned'Urbano VJlI.y tome pubblicata li 30. Ottobre 162$. ? Ma perchè mai egli, che dappertutto la fa da Critico Lau- noyano eon fopr acciglio pedante fco fopra gli Apologifti del Santo , tra- fandare la fonte della prenominata Coftituzione per appigliarci all' accen nato rufcello ì Io che mi attengo alla fonte della Coftituzione medefi- ma j giufta 1 Edizione Romana della

Stamperia della Reverenda Camera Appoftolica del 2545., ritrovo, che non già ufcì a 30. d'Ottobre, m^ « s IJ. di Marzo , c che a' 4. à'idprile del 1625. fu pubblicata. Di chi è dunque il cervello troppo facile a lafciarlì trapiantar le carote nate in un altro dillo fleffo Calibro ? Che dirò di quell'altro, non che madornale , ma ben anche ma~ dornaUjpmo fu ari one , ove pag. 300. not. 20. xApol- dice : L anno 1198^ dal fecondo di quefti Documenti apparifee , ( Conrado ) inveflì d' un C $flello

10
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1805
Periodi istorici e topografia delle Valli di Non e Sole nel Tirolo Meridionale
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Seite 132 von 159
Autor: Maffei, Giacomo Antonio ¬de¬ / Jac. Ant. di Maffei
Ort: Roveredo
Verlag: Marchesani
Umfang: X, 144 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.554
Intern-ID: 255010
per di versi anni. ^ Castel B rughi ERO, ossia Bragher, è sotto la Pieve di Corredo, ma più vicino a Tajo, situato alla falde d ; una profonda Valle, che per mezzo d' un ponte comunica colle campagne vicine ; fu fabbricato sopra un cengio mastinoj- ed è attorniato da boschi (£). H castello è grande con torri, ed in parte fu aumentato, e rinnovato alla fine del secolo passato. Non pos siamo fissar 1' epoca del suo principio per mancanza di documenti ; ma quello che è certo sì è, che già 1' anno

1363 esisteva, mentre Alberto IL Vescovo di Trento (c) li .1 g Novembre del citato anno concesse T investi tura a Pietro di C. Thunn del detto castello. La sua struttura dimostra, che fu fabbricato in diversi tempi. Appartiene a questo castello la piceiola giurisdizione di Tuenetto , della quale si parlerà sotto la Pieve di Torri, avendo, oltre questa, altri sudditi peculiari nella Villa di Tajo, ed in Se gno, e case in altre Ville; esercita la giurisdizione civile, e criminale per mezzo d'un

Vicario sopra questi sudditi peculiari , alternando la nomina del Vicario colla linea de' Conti di Thunn di castel Caldes per convenzione di famiglia Per altro della famiglia de'Conti di Thunn-, e di questi sud diti peculiari ci riserbiamo parlare sotto I s articolò castel Thunn . r De co Almanacco tirolese dell' anno 1803 stampato in Vienna pag. 29^ (£) Questi boschi sono assai folti cT alberi in confronto de'contigui boschi delle Ville di Corredo, e Tajo. La cagione si è, che il castello non

permette il pa scolo alle capre, la morsicatura delle quali è assai nociva alla vegetazione . (e) Monumenta Eccles> Trident, pag. 109* Nobili viro Set- Peiro de Castro Thoni gm. Nob* Viri D. Simonis de dì eie Castro : gli concede l'investitura, e nomina tra altri castelli Castrum Eragkerii; data in Trento'nel vescovile castello del buon Consiglio.

11
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1805
Periodi istorici e topografia delle Valli di Non e Sole nel Tirolo Meridionale
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Seite 50 von 159
Autor: Maffei, Giacomo Antonio ¬de¬ / Jac. Ant. di Maffei
Ort: Roveredo
Verlag: Marchesani
Umfang: X, 144 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.554
Intern-ID: 255010
Ì9 ßat Secolo XFIIL fino ni principio dèi XIX JL /Unga quiete godettero questi paesi sotto 1 1' impero* del religiosissima Imperatore Leopoldo I>, finché vennero a cambiarsi le-cose negli ultimi anni della sua vita Poiché' in Novembre dell' anno' 1700 morto- senza suc cessione Carlo II. Re di Spagna con un testamento, nel quale chiamava suo erede Filippo Borbone' Diica d' Angicy, la Casa d' A>ustria< di Germa nia mosse le sue pretensioni per antecedefìti patri di famigliale per

' la. di scendenza del primiero acquìstatore nacque una lunga guerra. Con varia fortuna com batte vasi neir Italia-, quando 1 X' anno J703. 1' esercito francese pensò di passar in Germania per la via del Tirolo> e per togliere ai Te deschi- quella strada, per cui solevano spingere soccorsi' in Italiae per aprirsi la comunicazione colla- Baviera, il di cui Elettore- èra collegato col la Francia.- Quindi il Duca di Vandomo nel mese d' Agosto-si mosse dal la'Lombardia, e per monte Baldo con mille stenti aMa fine

del mese giun se alla vista di Trento, ma coli' Adige frapposto , e con gli abitanti nell* opposta riva preparati' a contrastargli ogni ulteriore avanzamento. .Ne le mi- Haccie del Vandomo, nè le molte bombe avventate contro la città avvili rono punter i Trentini^ e massimamente da- che, in ajuto loro- con alcuni reggi inenti Cesarei accorse ti Generale Conte Solari . Ma battuto da' Tiro lesi il' Duca- di Baviera,, il quale ; fu costretto à precipitosamente ritirarsi ne' suoi stati, e dubitando

i< Francesi della fede di Vittorio Amadea Duca di Savoja , il Vandomo-da Lodovico XIV. allora Re di Erancia fu richiama to i® Lombardia, il quale verso il fine di Settembre ritrovossi già col suo quartier generale a San Benedetto 1 sul Mantovano, dopo avere inutilmente sacrificato .molta, gente in quella sua infelice spedizione del Trentino ia). Le nostre Valli dell' Anaunia non soffrirono alcuna invasione nemica, höh essendosi i francesi inoltrati nemmeno nelle sette Pievi, ma lasciatisi ve dere soltanto

12
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1805
Periodi istorici e topografia delle Valli di Non e Sole nel Tirolo Meridionale
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Seite 91 von 159
Autor: Maffei, Giacomo Antonio ¬de¬ / Jac. Ant. di Maffei
Ort: Roveredo
Verlag: Marchesani
Umfang: X, 144 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Nonsberg ; z.Geschichte ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.554
Intern-ID: 255010
So grani, e farine cón respiro senza supporto; anzi ai poveri questa medesima granaglia fu generosamente donata. lece bensì ritorno nelle Valli li 21 Febbraio il generale Deurignì col ia sua brigata ; ma recando la consolante-notiziache era stata segnata la pace, il dì 9 a Luneville.. Ciò che nei 19 articoli del trattato di pace evvi xTinteressante per la nostra .Istoria si è ,che per base fu preso il trattato di Campo Formio ; che all' articolo terzo fu stabilito, che l'Adige , dal sortire

italiani \ ali articolo settimo , che in confor mità dei principi formalmente stabiliti nel congresso di Rastadt , l' Impero /ara tenuto di dare ai Principi ereditar], che si trovano spossessati ■ sulla riva si nistra del Reno , un indennizzazione, che sarà presa dal seno dell'Impero ; negli articoli undici, e dodici viene nuovamente ristabilita la Repubblica Cisalpi na secondo la .base di Campo iE ormido ; nel quartodecimo fu dichiarata li bera la navigazione, sull'Adige *,. . e,, finalmente

ai .decimonono fu convenuta 1 : evacuazione delle truppe francesi dagli Stati , ereditar) dieci giorni < dopo il cambio delle ratifiche, ed entrò trenta giorni .da quelli dell'Impero. Secondo i dettagli pubblicati , colla cessione fatta ai francesi della riva sinistra del Reno veniva a perdere 1' Impero Germanico mille e duecento miglia quadrate incirca ,-tr.e^milioni e seicentomila .abitanti,-e la rendita al rispettivi Stati di cinque milioni e settecentomila fiorini, se non è maggiore. Fatti bruciare

i dispendiosi casoni di Tonale -, e dalle Comunità spia nati li fortini in Val di Sole, ai 4 di Marzo fece - fardello il battaglione del generale' Deurignì, e dalle Valli si p^rtì per Tonale 4 e per Ponte di Legno passando al suo destino ; ed al 6 se ne andò, anche il generale Deurignì w li suo nome sarà sempre a noi memorabile , mentre, ci portò prima la guer- ra , poi ritornato da Trento .ci recò, anche l'annunzio- della pace. Ricercato prima della sua partenza delle perdite fatte dai francesi in Tonale

. , egli 1@ ridusse a tredici in quattordici morti., e quaranta in cinquanta feriti. Ma secondo le osservazioni de 3 villici di Vermiglio sopra i cadaveri scoperti in primavera nel coltivare le terre, la perdita in morti dovette essere maggio re, quando non si dica , che alcuni sieno m9rri di malattia, non uccisi in guerra. Era restato nelle Valli il tenente colonnello Pi!let =con trecento uo mini del terzo battaglione .dell' undecima mezza brigata leggera . Egli: era quà giunto ai primi di Marzo per

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
(1760)
Notizie istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto, vescovo e comprotettore della chiesa di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania, e dell' Italia a tempi dello scisma di Federigo I. imperadore ; Vol. 1
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Seite 54 von 503
Autor: Bonelli, Benedetto / Benedetto Bonelli
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: XVII, 462 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: III 103.346/1
Intern-ID: 337105
Capo Secondo, ij to di Trento, Impèrverfaron vieppiù, dappoiché l 1 Eretico (a), anzi Enfiarca ( b) Arnaldo di Brefcia cominciò a fpargere contra i Pontefi ci, Vefcovi, Abbati, Monaci, e Clero sì Regolare, che Secolare , il veleno della fua quanto adulatrice, altretranto peftilenziale dottrina (c) t non folo in Italia, e principalmente in Roma capo del Mondo, ma an cora in Germania, vai a dire Sa Turgavv, e non già io Zurich ( d), co me penfa il noftro Erudito Avverfario pag. 201. <Jpol

x. N è fo chi pof- fa negarlo, fe non fe chi è divoto della dot trina de'condannati Libri dì Pietro Giannone. (c) Il medefimo S. Bernardo Epift. 156. T j£rnaìdus de Brixia, cujus converfatio mei & doBrina venenum, cui caput columbae , cauda /corpi oftis ij?v- (d ) In Oppi do lAlemamae Tur ego, accerta Ottone di Frifinga De Reb. Geft. Frid. i m p. L. 2.C.21. DalloftefifoOttone L.l.c .8 fi chiama Turegum nobiUffimum S nevi ae oppi dum. E fu così ben intefo della coftituzione e fituazioti del medefimo, che

inter TU gurinum Vagum ad occafum, ir lacum Con- jlantienfem ad ortum. Ecco fe \'Oppi dum jlle- manniae, e fe il Tarego, o Turrego , prefifo di Ottone , e di Gunthero, telTé lodati, ove rifugiolTi Arnaldo, non fia altro,che Zu- rigo. Che il veleno Arnaldiftico fparfo fi fo(fe per la Germania, e più oltre, fi può raccorre da ciò che leggefi appo l'Autor Anonimo preflo che contemporaneo della Vita del B. Hartman no Veicovo di Brefia- none , pubblicato dal Pezjed appoilTomot. degli Anecdoti del Martene

col. 492. Con più chiarezza fi hä da Wigüleo Hündio pag. m. 205. in Epifcopis Tatavi;nf;bus fub Regintaro, altìs Regimano, fecundàm jln- nales Reimaro, che fuvvi in Paffavia lo ftef- fo Arnaldo giurato nimico del Clero , da lui nominato Magifier quidam lÄrnaldus .Nar ra Radevico Continuatore d' Ottone L. I« c. ij . j che lo fteffo Ottone dovette forte mente refiftere, e contraddire al Duca Ar rigo fuo fratello, che volea praedia Mcc/e- fiae ftbt illiàte ufur pure. » .

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1908
Vita Trentina nel Cinquecento - Conferenza tenuta a Trento nella Sala del Palazzo della Filarmonica il 25 Aprile 1908
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Seite 10 von 25
Autor: Oberziner, Giovanni / Giovanni Oberziner
Ort: Trento
Verlag: Ed. Trentina
Umfang: 23 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; z.Geschichte 1500-1600
Signatur: II 192.774
Intern-ID: 258463
rettore dell'università di Bologna, essendo venuto alle -prese coll'oratore del duca di Milano, che pretendeva l'onor della destra (si questionava per la. destra fin d'allora), lo avvinghiasse colle poderose braccia e Io scaraventasse, come, un fuscello, nel mezzo della via. ■) Ma ora egli aveva ben capito ch'era (piuttosto il -caso di cucire i;a pelle delia volpe su quella del leone. E' a ogni modo doppiamente ammirevole, che il cuore del nostro popolo battesse 'all'uni sono .con quello d'un,a città

, che, in epoca di tanta incertezza di senti menti, adottò sola, poco appresso, il jiome d'Italia come grido di guerra nella battaglia di Agnadello. Xè di quell'incertezza, di cui feci cenno, è da muovere eccessiva meraviglia, in quanto che, se è vero che il popolo italico mandò in ogni tempo scintille moderne, scaturite dalla sua originaria romanità, di al cuni pregiudizi, causati da circostanze speciali del momento, o lasciati in eredità dall'elemento germanico medievale, non si svestì tanto

presto, nemmeno in tempo, nel quale pareva che la libertà del pensiero sonasse •a festa per ogni dove. Se Raffaello infatti disegnava., e Marcantonio ma gistralmente intagliava, la stregozza, terribile espressione d'una torbida idea, rarissima in Italia, comune invece in Germania, da noi ancora in •sul principiar del Cinquecento (e <pur troppo non solo allora) s'erigevano i roghi a disgraziate creature, che Dio sa come suggestionate a forza di tormentare il loro labile cervello, e di torturare

15
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1940
Accordi fra l'Italia e la Germania relativi al trasferimento di allogeni e cittadini germanici
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Seite 44 von 84
Autor: Italia / Ministero degli Affari Esteri / Ministero degli Affari Esteri
Ort: Roma
Verlag: Tipogr. del Ministero degli Affari Esteri
Umfang: 83 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Südtirol / Option <1939> ; f.Quelle
Signatur: II 107.152
Intern-ID: 105887
gute beneficiarie al cambio ed alle condizioni pre viste dall’Accordo per l’attuazione, agli effetti eco nomici, del trasferimento degli allogeni tedeschi e dei cittadini germanici dall’Italia in Germania, fir mato in data odierna. Art. 14, — Le Compagnie cessionario manter ranno in vigore le condizioni generali di polizza delle Compagnie cedenti, in quanto lo consentano le dispo sizioni delle Autorità germaniche di sorveglianza, esclusi gli eventuali diritti di partecipazione agli utili

. Eventuali prestiti gravanti sulle polizze saranno convertiti in marchi del Eeich allo stesso cambio praticato per il trasferimento delle riserve, cioè al cambio di L. 4,50 = 1 marco del Eeich. Le polizze trasferite saranno soggette, per quanto riguarda il rischio di guerra, alle disposizioni del E. A. A. für Privatversicherung vigenti per le Com pagnie germaniche. Assicurazioni contro i danni. Art. 15. — I contratti di assicurazione riguar danti cose mobili od immobili, nel caso in cui il rilevatario

o l’acqüirente non ne accetti la conti nuazione, saranno annullati alla data dell’emigra zione o alla data del realizzo dell’oggetto assicurato, restando acquisiti alla Compagnia i premi scaduti a tale data e con rinuncia della stessa, nel caso di con tratti poliennali, ad ogni penalità o alla restituzione di sconti accordati. Art. 16, — Le polizze riguardanti rischi personali del contraente, saranno annullate a norma delle disposizioni che precedono, salvo il caso in cui la Compagnia assicuratrice abbia

16
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1940
Accordi fra l'Italia e la Germania relativi al trasferimento di allogeni e cittadini germanici
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Seite 81 von 84
Autor: Italia / Ministero degli Affari Esteri / Ministero degli Affari Esteri
Ort: Roma
Verlag: Tipogr. del Ministero degli Affari Esteri
Umfang: 83 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Südtirol / Option <1939> ; f.Quelle
Signatur: II 107.152
Intern-ID: 105887
tivamente di Lit. 5 per 100 marchi del Beich a favore degli istituti italiani emittenti. Una eventuale com missione per la cassa germanica pagatrice potrà essere prelevata all’atto del pagamento. Abt. 3. — I predetti assegni, che saranno rila sciati previa apposizione sul passaporto dell’acqui rente dell’annotazione « Alto Adige » dovranno sod disfare alle condizioni previste dall’alt. 3 punto b ) dell’Accordo concernente il traffico turistico italiano verso la Germania, firmato a Boma

il 21 febbraio 1939. Abt. 4. — I fondi necessari al pagamento degli assegni saranno costituiti presso le banche germa niche trassate, da parte degli istituti italiani emit tenti, mediante ordini di versamento dell’Istituto Nazionale per i Cambi con l’Estero alla Deutsche Yerreehnungskasse, a debito dell’Interimskonto e previo versamento del controvalore in lire italiane al cambio già indicato di Lit. 4,50 per ogni marco del Beleg, a credito del Conto Alto Adige. Abt.. 5. — In quanto nel presente Accordo non

sia stato concordato nn regolamento speciale, val gono, con le opportune varianti, le disposizioni pre viste dall’Accordo concernente il traffico turistico italiano verso la Germania, firmato a Boma il 21 feb braio 1939. Abt. 9. — Il presente Accordo forma parte inte grante dell’Accordo relativo all’attuazione agli effetti economici, del trasferimento di allogeni e di cittadini germanici dall’Italia in Germania firmato il 21 ot tobre 1939. Fatto a Boma in duplice esemplare in lingua italiana

17
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1940
Accordi fra l'Italia e la Germania relativi al trasferimento di allogeni e cittadini germanici
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Seite 43 von 84
Autor: Italia / Ministero degli Affari Esteri / Ministero degli Affari Esteri
Ort: Roma
Verlag: Tipogr. del Ministero degli Affari Esteri
Umfang: 83 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Südtirol / Option <1939> ; f.Quelle
Signatur: II 107.152
Intern-ID: 105887
43 cedente, dovrà farne richiesta scritta alla Compa gnia in Italia con cui ha in corso il contratto di assi curazione, entro tre mesi dall’emigrazione o co munque non più tardi del 30 giugno 1940. Art. 11 . — Il trasferimento avverrà in hase allo stato della polizza al momento della domanda di trasferimento, restando invariate tutte le condi zioni del contratto, in quanto ciò sia consentito dalle Autorità germaniche di sorveglianza, salvo quanto previsto per la partecipazione degli utili e per

il rischio di guerra di cui al successivo Art. 14, mediante conversione dell’ammontare delle presta zioni assicurative e del premio in marchi de 1 Reich al cambio fìsso di L. 4,50 — 1 marco del Beich. Art. 12. — Le Compagnie italiane che hanno sedi. esercenti il ramo vita nel territorio del Beich e le Rappresentanze italiane di Compagnie germaniche esercenti il ramo vita in Italia suoi Possedimenti e Territori dell’Africa italiana, trasferiranno i con tratti rispettivamente alle loro sedi o Compagnie

da trasferire in Germania dovranno essere versate, al netto di eventuali prestiti accesi sulle polizze stesse, in contanti, all’Istituto Nazionale per i Cambi con l’Estero a credito del Conto « Alto Adige » per il successivo trasferimento in Germania alle Compa-

18
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1921
¬Il¬ Tirolo, unità geografica? : studio di geografia politica
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Seite 24 von 151
Autor: Toniolo, Antonio Renato / Antonio Renato Toniolo
Ort: Firenze
Verlag: Ed. "La Voce"
Umfang: 145 S. : zahlr. Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturangaben
Schlagwort: g.Tirol ; z.Geschichte
Signatur: II 88.776 ; II A-3.986
Intern-ID: 155047
l' Italia portavano in Germania e per il Norico alla Pan- noma, fu,'In breve volgere di anni, estesa ino ai confini strategici stabiliti, senza riguardo' alle condizioni naturali dell'ambiente, nè a quelle etniche, giacché comprendeva non. solo i popoli retici delle montagne, ma anche i Vindelici dell'altipiano bavarese fi). I confini della ftèzia, nelle loro linee generali, ci sono dati da T o 1 o m e o nella sua Qtogrcphia (II, 12). A sud Il confine correva lungo le creste dei monti Ira le valli del

Ticino e dei 1 Adda. Cosi le vallate a nord dei laghi Maggiore e di Como e la Valtellina continuavano a far parte, del l' Italia, attribuite alle città della Gàllla Transpadana, Dopo il rinvenimento della Tavola Clesiana (del 46 d. C.) è certo che gli Anamni erano' aggregati al Municipio di 'Trento ; mentre il confine attraversava la Val d'Adige presso Me rano, dove era un'importante stazione militare e doganale (Stolto Majen&is o Castrum Maje-ntte , ricordata da 'ima iscrizione votiva del 180

d. C, trovata a Partschins presso Merano (2). Da Maja (forse Fattuale Mais) il confine, al (I) Si! vaJoi® eminentemente strategico-politieo del« pro» ▼im«,» fèti©*, veil auch«; Math (M.) f TPdwWtroI i» »einer p* •dMeMUeto» Entwicklung, cii.» pag. W. fi) Dal luogo di ritrovamento ài questa iscrizione, alcuni ritengono ehe U confine del Municipio Tridentino puaaaae per Paroina allo «boeco di Val Venosta sopra Merano ; comuni»® a

19
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1920
¬La¬ passione del Tirolo innanzi all'annessione : con l'aggiunta del progetto d'autonomia presentato al governo italiano dalla Lega Tedesca (Deutscher Verband)
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Seite 147 von 192
Autor: Grabmayr, Karl ¬von¬ / C. di Grabmayr
Ort: Milano
Verlag: Vallardi
Umfang: 189 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Südtirol ; z.Geschichte 1918
Signatur: II 102.148
Intern-ID: 420137
esprime l’intimo suo sentire e la profondità dell’anima po polare nelle sue poesie e nei suoi racconti « Prati di monte » e « Dura alternativa ». Lo Steck si è reso benemerito del germanesimo, fondando insieme con il Wackernell, il Roh- meder ed Edgardo Meyer il Volksbund per la difesa del confine minacciato della patria tedesca. VI. Accanto a questo idealismo di un’arte tirolese serena.ed ampia e dal tratto talora grandioso, si sviluppò un realismo robusto e nervoso, dallo stile xilografico

, che descrive con arguzia ed ironia, in forma aneddotica, la vita e le passioni della popolazione contadina. Il meranese Carlo Wolf scris se le numerose sue novelle (p. e. il primo volume delle sue «Storie del Tirolo, « Sixt e Hartl», ecc. «Fedeltà tiro lese ») rivolgendosi a poco a poco sempre più a un pub blico forestiero che ai lettori indigeni. Questo indirizzo fu seguito dal noto umorista R. Greinz che ne trasse in Germania un vero e proprio «tipo ». Dap prima egli tracciò in bozzetti

e schizzi una buona parte della vita tirolese, indi, da una decina di anni egli pubblicò regolarmente verso Natale un suo romanzo di ambiente lo cale, nel quale sono assai spesso riuscite rappresentazioni naturalistiche della vita borghese nelle piccole cittadine del Tirolo. Carlo Zangerle di Merano, fino novellatore, padrone si curo della lingua e del dialogo, scrive delle gioconde storie meranesi e schizzi di maggiore profondità come « Joerg der Reimer » dove si rispecchia il meglio delbanima popo

lare. 11 bolzanese Otto Rudi con le sue « Storie umoristiche di Hiasl » (il tipo popolare del contadino tirolese) fresche di realismo personale, si colloca, dopo Carlo Lutterotti,

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Bücher
Kategorie:
Geschichte , Recht, Politik
Jahr:
1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
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Seite 419 von 823
Autor: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: LXXI, 343 S.
Sprache: Lateinisch
Anmerkungen: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Schlagwort: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Signatur: II 103.173
Intern-ID: 219652
molle belle borgate , di villaggi e castella così al piano che al monte , lungo amendue le rive del fiume, sulla destra del quale, ai tempi romani, correva la via mi litare, che per la Rezia congiungeva il Po col Danubio. Sulla sinistra di esso sorgeva, sin dall'epoca romana, il castello di Liei ana o Lizzana, distrutto dai Longo bardi, poi dal conte di Lagare rifabbricato, ed ampio così da poter ospitare nel 1014 V imperatore Arrigo iL che dall'Italia r itornava in Germania. Fu più tardi

infeudato dai Vescovi di Trento ad una famiglia che si nominava da esso ; quindi ai signori di Castel bar co. famiglia anch'essa paesana, uscita dalle ministeriali, subito dopo la istituzione del Principato. Dalla giù- risdizione di Lizzana dipendeva la tcrriceiuola di Ro vereto, situata -in sulla sponda destra del torrente Leno, all'imboccatura di Vallar sa. Il nome di Rovereto riscontrasi per la prima volta nelle carte pubbliche verso la metà del secolo duodeci mo. Nei primi decenni del secolo

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