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Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Seite 589 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
press’a poco le stesse che si sono già viste per la nomina dei Consiglieri della Riviera. ' Il . Consiglio eleggeva ogni anno due Snidaci, un Notavo, un Massaro, un Cavaliere, otto o più Saltiuivii (specie di guardie del Comune) un Cancelliere e gli altri impiegati minori (V. (i) I più antichi Statuti di Riva - Statata comuuis Ripa e — .risalgono al 1274, essendo Principe Vescovo di Trento, Enrico. Più tardi vennero riformati e ripubblicati col titolo di Stallila nona Co- tnunitatis Ripae. Varie

al Podestà di "Verona. Il comando della fortezza era affidato ad un Contestabile die aveva sotto i suol ordini tutto il presidio. In Lazise era pure un magistrato particolare col titolo di Vicario, che aveva la sua residenza nell’antico castello degli Scaligeri. Egli governava la flottiglia che la Repub blica vi teneva a difesa del lago; giudicava in civile e in criminale, salvo appello al Podestà di Verona; teneva ih freno il contrabbando, e insieme ai Deputati della terra regolava il mercato

del lunedì. Le terre della riva orientale erano unite in federazione col nome di Gardesana, distinta, come abbiamo visto, in Gardesana di terra e Gardesana dell’ acqua, in tutto diciotto comuni, i cui rappresentanti formavano il Consiglio gene rale, che teneva le sue adunanze in Torri nel palazzo che già fu della.- famiglia Calderini. Il Consiglio eleggeva il Sindaco, i Deputati e gli altri impiegati minori; dettava le .leggi; sosteneva le ragioni della Comunità; amministrava il pubblico danaro

; aveva in uno. parola le attribuzioni stesse del Consiglio generale della sponda opposta.-, con maggior dipendenza però dall’Autorità cittadina di Verona, La città di Riva, da poi ch’era passata sotto la domi nazione di Venezia, era retta da un Provveditore o Podestà come rappresentante della Repubblica. La rocca e il presi dio erano agli ordini di un Castellano. All’amministrazione del Comune provvedeva il Consiglio generale presieduto dal Podestà. Le condizioni per esser eletto Consigliere erano

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Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Seite 709 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
nominato viceré d’Italia. La prima parte del sogno tormentoso del Corso fatale s’era .avverata.. Austria, Russia, Inghilterra, strette in lega, scendevano in campo; di qua e di là dell’Alpi nuovo sangue fu sparso; li Ima ed Austerlitz condussero alla pace di Pre- sburgo (26 dicembre 1805). Per essa il Veneto fu aggiunto al Regno d’-Italia (30 marzo 1806), e l’antico Principato ili Trento alla Baviera, che acquistava titolo e dignità di regno. 0) Membro della Consulta di Lione pel Collegio elettorale

dei negozianti bresciani fu Giacomo Andreoli di Toscolano; Mattia Bùtturini sai odiano, fu deputato per l’Università di Pavia ai Comizi nazionali di Lione; Giacomo Pederzoli di Gargnano fu membro del Corpo legislativo della Cisalpina. C) Contemporaneamente fu instituito in Salò un Tribunale giu diziario di prima istanza, mentre Vestane, Gargnano, Bedizzole, Desenzano e Bagolino ' ebbero Uffici di conciliazione, detti anche Givdicatu/'e di Pace. Il 17 agosto (1802) fu pubblicato il primo

, fu deli berato di darle il titolo di Repubblica italiana. In virtù ■del conseguente assetto amministrativo, Desenzano cessò •d’essere sede di Dipartimento; Brescia capoluogo del Di partimento del Nella, fu sede di Prefettura; Salò capoluogo dell’ ottavo Circondario, diventò sede di Vice-Prefettura (-}. Il 31 marzo 1805 la Repubblica italiana finiva, e si proclamava in suo luogo il Regno d’Italia ( 3 ) ; il 26 maggio Napoleone cingeva la corona ferrea in Milano; il 7 giugno, Eugenio di Bendar uà era

re golamento di coscrizione della Repubblica italiana. ( 3 ) La notte dell’ 11 aprile (giovedì santo) per ordine del Governo si _atterrarono in Salò l’albero della libertà e tutte le insegne repub blicane.

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Seite 587 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
essere Uteralus et doctus ed esercitava prèss’a poco le stesse funzioni dei segretari attuali delle nostre amministrazioni: doveva abitare in Salò e percepiva 12 lire di piccoli di salario se aveva domicìlio in Salò, .16 se in altra quadra (eap. 18° e 28°). Il Cancelliere era aiutato nell’ufficio da uno o più impiegati subalterni - coadiutori Due tesorieri, uno ordinario, l'altro straordinario, eletti dal Consiglio per quadre . collo stesso sistema del Sindaco e Cancelliere, avevano il maneggio

del pubblico danaro e duravano in carica un anno. Il tesoriere ordinario esigeva le tasse consuete già fìsse, correnti nell' anno dell’ ufficio suo ; l' altro le straordinarie derivanti da taglie, condanne, nuove imposizioni eie.: delle somme incassate ognuno era respon- ■ sabile per la sua parte e dovea renderne conto ad ogni richiesta: aveano anche l’incarico dei pagamenti per conto della Comunità o del Governo centrale, ed erano obbligati a depositare cauzione e ad avere un fedejussore. Usciti

d’ufficio non potevano essere rinominati per cinque anni. Il salario loro era di otto lire di piccoli al mese (eap. 17° e 29°). Impiegati subalterni, simili ai cursori, incaricati dì por tare ed eseguire gli ordini dei magistrati, erano i mini strali, in numero di otto - più tardi diciasette -, eletti dal Consìglio generale. Erano obbligati a portare in capo un berretto o una fascia di color rosso o giallo - a piacere del Consiglio - sul quale, o sulla quale erano le insegne di s. Marco. Il salario che

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Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Seite 765 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
passaggio interno del trarrne ay ; si rifaceva la facciata, verso lago del palazzo del Tribunale; si trasformava la vecchia chiesa di s. Giu stina - da lungo tempo non uffiziata e ridotta, a magaz zino - in un bel fabbricato ad uso delle scuole secondarie (1890); si ampliava e rimodernava il Collegio maschile; ■ si struiva il nuovo osservatorio mete reologico; si provve- al collocamento delle Case di ricovero maschile e femminile in un ampio ed elegante edificio nuovo; si ag giungevano, servizi e comodi

al civico Ospitale; s’inaugu ravano sotto la loggia, restaurata, del Tribunale quattro lapidi ai massimi Fattori del risorgimento politico d’Italia, Vittorio Emanuele, Giuseppe Garibaldi, Camillo Cavour e Giuseppe Mazzini (20 settembre 1895’. Nel 1891 si costituiva, una ; Società anonima per l’ittw- rmlncmone elettrica Falò-Gardenie Rimerà, e Tanno dopo, (9. Altro teatro era in Salò nella piazza Viti,. Emanuele in un fabbricato anticamente di proprietà dell’Accademia degli Unanimi, e per ciò ancor oggi

O'PEKli EDILIZIE. ') 5 si rico s ùllaf- singole energie - qua e là vivacissime - dei centri minori. Nell’ultimo ventennio si può dire che le due città si siano quasi trasformate: assai resta a fare sotto certi riguardi, e non dei meno importanti, nella prima specialmente, ma la misura del compiuto è abbondante tuttavìa, e dà spe ranza per quello che manca. Vediamo brevemente il cammino percorso. Nel 1872 Salò, per cura e a spese di veutisei cittadini, si adornava di un nuovo Teatro, ampio

, elegante, egregia mente riuscito sui disegni del Tardi. Achille Sio mi rini di Milano, e inaugurato nel novembre del 1873 ('). Approfittando delle opere di allargamento e sistema zione della strada provinciale nel tronco Saiò-Gardone, il Comune apriva (1879) il bellissimo passeggio - f iale R< Margherita - posto fuori porta Carmine. Più tara] strniva ampliandolo il palazzo dell’Ateneo (1885) gava la via Garibaldi - già borgo Belfiore - (1887), e quella di circonvallazione detta Fosse (1891), pel

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Seite 597 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
Mentre le milizie di Francia s’accampavano intorno a Peschiera, Riva, desolata dagl’ imperiali, deliberava di darsi spontaneamente al vescovo di Trento, Giorgio. I patti della resa furono redatti in Trento, e il 29 maggio Antonio Tabarelli de Fatis decano del Consiglio prese possesso della città in nome e per conto del vescovo 9). Contemporaneamente i conti d'Arco, approfittando del generale trambusto, s’impadronivano delle terre di Torbole e A ago e del castello di Penede (-). Lodovico

si fermava al Mincio, die era il limite di sua conquista assegnatogli nel trattato dagli altri potentati, mentre la sponda orientale cadeva in mano del vescovo di Trento luogotenente dell’ imperatore, e il conte di Lo (irono occupava alcuni castelli in vicinanza del lago. Verona intanto, die già s’era rifiutata d’aprir le porte all’ esercito del Pitigiiano, inviava legati a far atto di omaggio al re di Francia; ma egli già impaziente di licenziare l’esercito perchè a corto di quattrini, si rifiutava

di riceverli riman dandoli a Massimiliano cui la città loro era destinata. Narra il Guicciardini che prima di tornarsene in Fran cia-, desideroso Lodovico di trovarsi a colloquio coll’impe ratore che indugiava a Trento, essendo suo parlamentario mente proprietà della famìglia del signor Bortolo Castelli. Un Ste- fanino Calsene ebbe la difesa d’uria parte dei bastioni di Brescia nel famoso assedio del 1438 sotto i comandi del cronista e soldato Cristoforo Soldo. 11 Francesco Cai sono di cui qui si tratta

pare abbia abbracciato giovanissimo la carriera deìl’armi e che prima mente sia andato dì presidio in Cremona dove anche si distinse come ingegnere militare. È inutile ch’io aggiunga che ho tratto queste notizie dalla monografia del Fossati, diligentemente da lui messa insieme col sussidio di vecchie carte della famiglia Calsene, avute dagli eredi del salodiano Paolo Peninomi. (9 Uno dei primi atti del nuovo signore fu la concessione, ac cordata per mezzo del suo rappresentante capitano bus taccino

' di Neydegg (9 luglio), a Maffeo e Pasino Girelli, a Matteo Patorelli e a Marco de Toffili di Bogliacco dì poter esercitare la pesca dei carpioni e di altri pesci nel lago dalla pietra del porto fino a Cam pione sotto i confini del Comune di Tignale, verso onoranza di 25 carpioni. (Ambrosi. Op. cit. v. 1°), (*) Ambrosi. Op. cit. v. 1°).

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Seite 614 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
i motivi della sua venuta e ricevette l'omaggio e il giuramento di fedeltà dei Rivani. All’atto erano testimoni Sigismondo di Tono consigliere, regiminale, Antonio di Tiene vicentino, il conte Paride di Lodrone, Nicolò di Neuhaus, Jacopo di Castelclesio capitano di Atonico, Gaudenzio Madruzzo, Martino di Tono, Andrea Regio e Antonio Qu'etta cancelliere aulico (}). - L’ anno dopo (5 luglio 1522), Bernardo confermò alla città gli antichi privilegi e statuti col diritto del dazio e P esenzione dalla

592 Iti VA RESTITUITA AL VESCOVO TRENTINO. la restituzione della città di Riva col territorio, obbligan dosi a tenervi un capitano tirolese o trentino che giurasse a tenore dei patti, con riserva delle imposte ed aggravi provinciali. Il 16 ottobre il vescovo fece il suo ingresso solenne nella città accolto festosamente dal popolo, e dopo le con suete cerimonie nella parocchiale* si recò sotto la loggia del palazzo pretorio, dove, a mezzo dì Giorgio Firmian maresciallo della reggenza, espose

decima fondiaria e da qualsiasi angaria, e il diritto di proporgli quattro dottori in ambe le leggi, tra i quali doveva cadere la scelta del Podestà da rinnovarsi ogni due anni. Inoltre le concesse l’assoluto possesso dei monti e pascoli pubblici, e promise di sottoporre alla giu risdizione di lei i comuni di Limone e Gargnano nel caso tornassero sotto il suo dominio, If 11 settembre dello stesso anno rinnovò agli Ebrei gli antichi privilegi di cui aveauo già goduto sotto i Veneziani e l’ impero

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Seite 738 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
nella forma più pura e geniale che il patriottismo potesse imaginare. Intorno alla figura del Poeta, alto drizzata in atto di benedizione e di auspicio sul limitare sacro d’ Italia, là dove FAlpì scendono sorridenti e festose nel mezzogiorno fiorito, levino i cuori i liberi Italiani, e fausti impetrando e gloriosi I destini alla Patria, riverenti s ? inchinino davanti alla ma schia grandezza dei fratelli dì Trento, cui il gran Padre ■comune protegge e conforta (fi. (i) Il dotfc. Guglielmo Ranzi

. presidente del Comitato pel Monu mento, nella Relazione del Comitato, afferma che in lui e nell’ irig. An nibaie Apollonio nacque l’idea del Monumento Panno stesso in cui si fondò 1 * * * la Pro Patria. (Vegga*i « il Trentino a Dante Alighieri », splendida pubblicazione eseguita a Trento in ricordo dell 5 inaugu razione, (-} Il Monumento, opera lodatissima dello scultore fiorentino ■Cesare Zocelii, fu inaugurato in Trento nel piazzale della Stazione Pii ottobre 1896.

E IL TRENTINO ? 716 mento a Dante Alighieri, quella la parola; questo, il pen siero : tutti e due espressione altissima del sentimento tren tino, affermazione solenne della sua italianità (•), Air attuazione dell’idea non mancarono ostacoli; ma tutti furono rimossi e vinti: saldi animi hanno i Trentini che non piegano per resistenze che incontrino. 0|-a F opera è finita, e resta, sublime manifestazione di Tortezza e di concordia, plebiscito generoso ed eloquente di tutto un popolo, espresso

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Seite 714 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
distrettuale, come Gargnano. Besenzano tu unito al commissariato di Fonato. Il Tribunale giu diziario di prima istanza fu tolto a Salò, ch’ebbe invece una pre tura di seconda classe, cóme. Gargnano e Vestono. 11 Trentino, distaccato dal Regno, venne unito alla contea principesca del Tjrolo, capoluogo Insbrueli. Riva fece-parte del capitanato "circolare di- Rovereto. . '

* - -7K- Il Congresso di Vienna, riconosceva come soggetta al- 1 ? Austria tutta quella parte d'Italia che sta tra il Ticino, rÀdrìatico, le Alpi ed il Po. Il 5 aprile 1815 Francesco 1° ordinava la formazione del nuovo suo stato italiano, che. fu ufficialmente designato col titolo di Regno Lombo:)'do-Vene io ; titolo ben scelto che pareva racchiudere una promessa, e dava ai soggetti una certa speranza di autonomìa; titolo che poteva contentare gl'ingenui, e far credere a molti d’aver trovato

la soppressione di tutto ciò che anche lontanamente poteva ricordare il cessato domìnio; la sosti tuzione ai codici francesi, del penale austriaco del 1804, e del civile del 1812; il divieto della pubblicità dei dibatti menti; l’introduzione della censura; e sopratutto l’orga nizzazione della polizia segreta, che poneva in balìa di (0 Vi dipartimenti furono sostituite le delegazioni ; ai circon dari, i distretti. Brescia restò capo luogo di delegazione e parimenti Verona: Salò diventò commissariato

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Seite 378 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
, corsero armati per ottenere dai Trentini il corpo del vescovo die dal diime Sarca era trasportato a Trento, e non potendo ottenerlo ebbero in vece come carissimo dono e sanla reliquia un vaso del sangue di lui. Aggiunge che alcuni Saionitarii che a Trento si trovavano per ragioni di commercio raccolsero in un pannolino il sangue del martire che dal feretro, in cui era rinchiuso colava sulla via detta Vela - che da Val Rondemi mette a Trento - e lo portarono in patria, dorè poi Mio coupiacqvesi

di Saturno montò sul vuoto piedestallo e cominciò a predi- care. La turba dei montanari presente al fatto, visto atter rato il suo idolo, infuriata si slanciò addosso a Vigilio e a furia di sassate lo uccise. Questo fatto avveniva nel 400 secondo il Tiboni, nel 405 secondo il Brunati (*). À questo punto il Brunati, riferendosi agii Atti dei Bob landiani, narra die molti terrazzani del territorio bresciano, che conoscevano s. Vigilio per averlo avuto tra loro predi catore della fede di Cristo

onorarlo per copia dì miracoli p). Il Gràtarolo nell’accennare a queste reliquie ci informa che al suo tempo si custodivano nella Cattedrale di Salò pi lli che anno sia il vescovo Vigilio venuto nella Riviera benacense a predicare non si può dire con precisione! secondo il Tiboni fu tra il 388 e il 400; secondo il Brunati tra il 403 e il 405. Riferisco il fatto come è narrato dal P- Papebrochio e dal .Ho noi li, dei quali si valse il Brunati nella sua vita del Santo. S. Vigilio recatosi dai vescovi

sotto la mensa dell’altare del SS. Sacramento fino ai - torbidi del 17.97, s che in quest’anno furono rubate insieme ad altri vasi d’argento. (Op. cit. v. I 0 }.

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Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Seite 699 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
sulla fac ciata verso lago del Palazzo del Provveditore (Limi, ed Mevel.), dopo esser stato sconciamente deturpato, veniva nascosto sotto un pro fondo strato di calcina. Questa insegna gloriosa della Repubblica, rinvenuta nella demolizione della facciata del palazzo, eseguita nel 1889, fu per cura del Muni cipio salo di ano collocata in apposita nicchia nella piazzetta prospiciente il lago davanti al Palazzo stes so, ora del Tribunale. {-) È la frase attribuita al Doge Lodovico Manin, quando udì

, coll’intervento del clero, presente il generale Gli e valici- reduce dalle sue imprese di Val Sabbia, presente una grossa schiera di quei francesi che pochi giorni prima l’aveva battuto, deriso, e spogliato : danzava allegramente, ebbro del vino che il munifico suo governo gii aveva distribuito (8 maggio) f 1 * * * ). Non credo siavi stato giorno più felice e pieno dì allegrìa come questo di oggi, esclama il cronista; e descrive i pranzi, le luminarie, gii evviva che chiusero la giornata famosa. In quei

giorni appunto Venezia agonizzante, per bocca del suo Magistrato supremo, esprimeva tutta la miseria in cui era caduta nelle celebri parole : sta note no senio sicuri gnanca nel nostro Uto (“ J ). Ma la forzata sottomissione, e i saccheggi di Riviera e Vr,Rabbia, non bastavano al Governo Provvisorio Bresciano; (i) Mem. Grisetti - Il giorno 5 maggio s 5 era finito di abbattere ogni vestigio della veneta Signoria : il leone alato che, con delibe razione 9 maggio 1562 del gran Consiglio, s'era alzato

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Kategorie:
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Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Seite 570 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
statuto ('). L 5 Accademia salodiana considerata nei suoi effetti fu certamente nel suo principio di qualche utilità alle lettere, nè priva di influenza civile ed educativa. I difetti che la guastarono, le esagerazioni in cui cadde - non maggiori del resto di quelle di tutte le Accademie d’Italia - non le tolgono il merito d ! aver tenuto vivo in qualche modo nel- l’animo di queste popolazioni l’amore allo studio delle let tere e d’aver cooperato ad accrescer lustro alla regione ( 2 ). unico assente

si dovea usare il Voi premettendo per titolo sig. Ac cademico nostro, sottoscrivendo il segretario col so o nome Unanimi; ogni anno si celebrava V anniversario degli accademici defunti, la mattina della funzione gli accademici vestiti di nero e col man tello a scorruccio si portavano alla casa del Principe per scortarlo alla chiesa. fl) Garuff [. « Accademia di Salò » 1688. - Nel 1670, essendo Provveditore Antonio Zane, le adunanze si tenevano nel palazzo del- Provveditore stesso; più tardi, per

concessione del Comune, nella maggior sala del Consiglio nel Palazzo Comunale di Salò. _ (" 2 ) L’Accademia vive tu it’ ora col titolo di Unanime Agraria; più comunemente però detta Ateneo di Salò: possiede una bella casa, un modesto patrimonio, i cui redditi impiega a beneficio della coltura cittadina. I membri di essa - non più accademici, ma sem plicemente soci - non leggono più 1’ Etica di Aristotile, nè discutono di filosofia o matematica, ma s 1 accontentano di radunarsi''qualche rara volta a udir

le letture tutte moderne e pratiche di qualche volonteroso. Il Principe si chiama semplicemente Presidente; i Con servatori^ Consiglieri; il Tesoriere, Cassiere-Esattore ; il Cancelliere, Segretario; non più Ambasciatori, nè imprese, nè pompa di rice vimenti; non più Censori per l’ esame dei componimenti, non più il ducato annuo e la multa ; sic transit gloria Academiarum. L’Ateneo ha una discreta biblioteca che va ogni anno arricchendosi con donazióni ed acquisti ; biblioteca che dal 1891 è resa

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Seite 697 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
, ì quali ritornati a Salò il giorno dopo portarono la risposta del La-Hoz. « Voi potete assicurare il popolo di Salò e di tutta la Riviera » diceva essa « che fedele a; miei principi e al mio dovere, io sarò loro difensore se essi saranno pacifici,, se deper immo interamente le armi e riconosceranno l’errore nel quale si sono lasciati immergere da perfide insinuazioni di alcuni, intriganti, i quali saranno i soli perseguitati e condotti davanti al Tribunale ». Concedeva: però il generale ■che

giorni dopo, il fiero generale riceveva l’omaggio delle popo lazioni eh’uvea poc’anzi spogliate. - 2 ; ** * Ritornati il 17 aprile i. Salodiani nella loro malmenata città,; ricevettero lo stesso giorno dal generale La-Hoz l’in timazione di consegnare entro 24 ore al comandante del forte di Romito tutte le armi cosi da fuoco come da taglio, sotto minaccia di nuovo saccheggio. Ad ottenere una dila zione di tre giorni, furono inviati al generale i cittadini dio. Batta, Bolotti e Romualdo Turini

persone che, insieme ad altre rispettivamente scelte dagli altri Comuni di Riviera, si recassero a Brescia a prender accordi sulla formazione del governo municipale rivierasco. I nomi dei cittadini designati dal voto popolare, e recati a Brescia dal (') Meni, della famiglia Grisetti.

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Seite 569 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
dell'Accademia e la sopraintendenza sugli im piegati minori ; un Tesoriere amministrava il danaro, un JSconomo aveva cura dei mobilio; un Cancelliere redigeva i verbali delle sedute e custodiva gli aiti. Severamente erano puniti dal Principe coloro che trasgredivano agli statuti. Questi primi Statuti furono più volte riformati, e sul principio del XVI 0 secolo ridotti a 19 capi, tra’ quali i seguenti che piacemi ricordare: il Principe nel giorno dell’elezione veniva accompagnato a casa da tutti gli

colo Stato, nominava uno o più de/ suoi soci con tìtolo di ambasciatori e munitili di credenziali e di istruzioni li spediva a dar fine all' affare. À proprio protettore spirituale scelse da principio s. Ambrogio, più tardi s. Carlo Borromeo. Narra l’ab. Gare ili nella sua monografia su citata - edita nel 1688 e inserita in un volume og'gd rarissimo sulle Accademie d’Italia - che essendosi in tempo di carnevale, sullo scorcio del sedicesimo secolo, indetta a Padova una sfida tra tutte

le Accademie d’Itali;* per provarne il valore, 1' Unanime dì Salò vi mandò due campioni, uno de’ quali fu il conte cavaiier Livio Roveg'lìo, il quale colà giunto, premesso un generoso cartello , col compagno suo valida mente sostenne che l'Accademia salodiana non era inferiore nella nobiltà degli spirili a verun’altra (*). (t) Severi erano i primi Statuti che regolavano quest’assemblea. I membri di essa ogni festa, dopo le funzioni ecclesiastiche, dove vano radunarsi per trattare degli affari del Sodalizio

accademici; le composizioni da leggersi al l’Assemblea erano sottoposte all’ esame de’ Censori comprese quelle del Principe, e quelle dei Censori sottoposte al Principe : nascendo discrepanza tra’ * 1 Censori nell’esame dei componimenti, si devolveva il giudizio al Principe e questo era senza appello ; in tutte le adunanze pubbliche dell’Accademia si doveva fare qualche concerto di musica; era proibito a chicchessia, se anche personaggio qualificato, di sedere nei luoghi destinati agli accademici quando

15
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Seite 530 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
di quadrelli di terra cotta , ma che poi temendo elu essi non potessero sostenere il peso del fab bricato, furono sostituiti da quadroni dì pietra con arte (1) In questo palazzo - posto in via Fontana presso la piazza Napoleone - risiedono attualmente gli uffici del Tribunale civile e penale e della Pretura. Trasformato più volte in cento guise, © nel 1889 rifatto nella facciata che guarda mezzodì, poco conserva dell’antico; tuttavia il portone che s'apre a tramontana (nella linea di case che gli stanno

, un vago giardinetto con piante di •agrumi ed altre sempre verdi e fiorite f. Nella piazza vicina, ora detta Napoleone, in più riprese ampliata, si erigeva, sul finire del XV 0 secolo, ratinale palazzo del Comune, disegno del San sovino, sostenuto da pilastri con portici. Ivi si teneva il Consiglio del Co lmine, ed avea sede - come anche oggi - il Monte di Pietà: al pian terreno vi erano magazzini per deposito di . mercanzia. Narra il Ora tardo che i pilastri dei portici erano stati costrutti

di contro) a tutto sesto, con eleganti colonne e basamenti e architrave dì pietra bianca a sfondi dì marmo nero, e lo scalone coi larghi e marmorei gradini e eoi soffitto a* volta su cui probabilmente erano in antico stucchi e dorature o dipinti, e F inquadratura dell’altra porta al primo piano, a stipiti ed architrave di marmo rossiccio levigato - per la quale era anticamente l’accesso all’attuale gran sala dei pubblici dibattimenti -, mostrano ch’era residenza ben degna del magistrato supremo della

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Seite 461 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
, il Carrara, estendeva i suoi confini fino al principato di Trento : si sentiva per ciò ■inuzzolito di occupare anche Riva che - come si ò detto — era caduta in potere del Visconti nel 1388. Ma il Vescovo- di Trento Giorgio 1°, che per la morte di Galeazzo vedeva- possibile il riacquisto di quella terra, cercò di opporsi al divisa,mento del Carrara, e chiestogli un abboccamento in Riva, stessa, mediante Y esborso di forte somma., ottennu che ritornasse a lui la cittadetta,; ma per la sopravvenuta, guerra

, e pei disastri toccati al Carrara poco dopo, non potè subito averla-, e ne entrò in possesso effettivo solo nel 1405,. Non contento di Verona, mosse il Carrara contro Vicenza,., la quale chiese aiuti a Venezia. Nè fu sorda all’invito la Repubblica, anzi gradendo l’occasione che le si offeriva, inno-' ve va in armi in soccorso di Vicenza e l’occupava. Decisa poi di disfarsi del Carrara che mezza Italia sommoveva coi suoi intrighi, stringeva alleanza, col Gonzaga di Mantova, malcontento anche lui del

Carrara,, che dopo la morte di. Galeazzo approfittando della generale confusione a veva ■ occupato le fortezze di Peschiera e di Ostiglia. Gli alleati, mossero insieme contro Verona-, da due diverse parti assai- dandola e facilmente la presero; il Carrara si rifugiò in Radova. Verona restò a-Venezia-, che in pochi giorni ebbe anche- tutti i castelli e paesi del territorio, e vi mandò a reggerla.

18
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Seite 379 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
nelle mani di un feu datario diverso e lontano. N’è esempio il feudo stesso di Tignale, ohe già venduto o ceduto dal vescovo di Trento, era, nel 1212 con atto del 28 marzo, restituito al. vescovo trentino Federico Wanga da Graziadeo de G ani bara, Manfredo de Salis canonico di Brescia o M fiori e di San Gervasio e suo figlio Oprando e Oriehetto ed Ugo db Salis con ogni diritto eccettuato il fodro episcopale di due marche ànnue d’argento e cento soldi imperiali, pei quali veniva ad essi impe gnato

, al peggio, lo stesso Vescovo, sul infeudava il castello e dominio di Garda alla famiglia vero nese dei Carlessari, da cui si vuole originata 1/attuale dei marchesi Parlotti. • . { Vedi gli Annali del principato ecclesiastico di Trento compilati su documenti da Frane. Felice degli Alberti vescovo e principe, e rein tegrati e annotati da Tomaso Gq.t. - Trento 1860).

care la parola di Dio alle plebi pagane e strapparle al demonio : risposero i due vescovi che non si sentivano co- raggio d’espórsi a tanto perìcolo. Vigilio allora si offrì di andar egli in loro vece essendo preparato anche a morire, 6 ottenuto il permesso si recò nei territori di Verona e.di Brescia e vi convertì e battezzò molti di que* popolani Offresti fondandovi olire a trenta chiese ('). Nei primordi del Cristianesimo riconosciuto i primi tem pli cristiani furono generalmente gli stessi

il ripatico di Riva e il feudo di. Bagolino. Tignale fu di nuovo impegnato nel 1349 dal vescovo di Trento Giovanni III 0 a Mastino II della Scala. Altro esempio ci fornisce Garda: nel 1167 il vescovo dentino Alberto la otteneva in feudo dall’Imperatore Federico I °he Pavea tolta ai Turisendi - come vedremo - col patto di non poterla mai alienare, impegnare, subinfeudare. Se non che l’anno- dopo per una rivolta dei-Bolzanesi, approfittando di uy momento iri cui le faccende imperiali in Italia volgevano

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Seite 731 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
a Portese. 11 18 giugno Garibaldi giunse in Salò; visitate le bat terie e la flottiglia - poca, male in arnese, e peggio equi paggiata (') -- spedì tosto il capitano Bezzi a Limone per aver notizie delle mosse del nemico. Il giorno dopo vi si recò egli stesso, e di ritorno, si spinse fino a Rocca d’Anfo, piegati governativi, su 514 elettori, si presentavano alla votazione. Nobilissimo il proclama del Comitato nazionale di Trento <s Momredo, in data 14 marzo 1861, per promuovere l’astensione alle urne

rinunciarono all’ufficio, decisi a non riprenderlo finché non venisse decretata l’autonomia amministrar tivù del loro paese. L’astensione dura ancora, nè valgono le pra tiche governative a farla cessare. Il 22 aprile 1897, in un conve gno dei deputati tenuto in Trento, sì diede incarico al Podestà di Rovereto bar. Val eri ano Malfatti, deputato al Consiglio dell’Impero, di presentare al Presidente dei Ministri in Vienna un memoriale che segna il minimo delle concessioni che si domandano per ri tornare alla

{si può leggere nella su citata opera del Baisini). Nei comizi del 1862 si elessero invece deputati che sì sapeva non sarebbero mai andati alla Dieta, e cosi negli anni seguenti fino al 1889, nel qual anno, entrata in molti la speranza die l’intervento potesse giovare più dell’ astensione, 25 deputati nazionali si presentarono alla Dieta col mandato di chiedere anzi tutto la separazione del Trentino dal Tiralo. Ma due anni di lotta li persuasero dell’inutilità dei loro sforzi, per il che nel 1891

Dieta. (*) « Il Garda - scrive il Guerzoni - abbandonato alla difesa di quattro o cinque squallide carcasse su le quali doveva essere gran mercè, non di cacciare, ma di fuggire alla caccia del nemico, fu in realtà, e per tutta la durata della campagna, un lago austria co ». (Garibaldi, y. 2°. Firenze. 1882).

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1897
Benaco : notizie e appunti geografici e storici
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Seite 458 von 785
Autor: Solitro, Giuseppe / Giuseppe Solitro
Ort: Salò
Verlag: Devoti
Umfang: XIII, 759 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Gardasee-Gebiet ; s.Landeskunde<br>g.Gardasee-Gebiet ; z.Geschichte
Signatur: II 172.910
Intern-ID: 203700
» intanto si acuivano sempre più le ire e le gelosie; Firenze che non sapeva perdonargli d’aver attentato alla sua integrità soffiava nel fuoco, sollecitando il nuovo re a scendere in Italia; Venezia di lontano osser vava pronta ad approfittare di favorevole occasione per allargarsi in terraferma. Nei 1401 scendeva Roberto - pressato anche dal Ponte fice Bonifazio IX° - per la via di Trento, ed entrava nel Bresciano, dove giunto, malamente guidato dai ribelli del Visconti - secondo il Corio - non

s’ attentò di attaccar la città validamente difesa, e con grave suo scorno dovette ritirarsi prima, a Trento, più tardi a Padova con pochi de’ suoi. L’auuo dopo ripassò le Alpi senza aver nulla com piuto, non senza però aver smunto qua e là de’ bei ducati efi oro. Durante questi avvenimenti la Riviera occidentale non si tolse dall’obbedienza del Visconti; ben però fu distur bata dalle bande di un Giovanni Ronzone di Valtrompia, il quale fittosi in capo di togliere lo stato al duca, rinfor- . zato da una

fu corsa e con grande strage di cittadini ridotta di nuovo all’obbedienza del Visconti (1390). Nuove alleanze e nuove guerre, invano si tentarono dai vari stati italiani per abbassare il Visconti, che colla sua sconfinata ambizione teneva sconvolta tutta Italia. Nel 1395 dal re Yenceslao comperava egli il titolo di duca per sè e successori. « Al vile mercato » scrive P Odorici « la Dieta- germanica. indignò, e deposto l’imperatore, sostituivagTi Roberto duca di Baviera (*) ». Contro Galeazze

turba di fuorusciti bresciani, bergamaschi, cre monesi e milanesi e sotto mano aiutato dal Carrara, s’era Ci Questo sdegno della Dieta fa rìdere pensando a quanti altri mercati simili avea assistito senza indignare! Cinque anni del resto aspettò essa Dieta a compiere quest 5 atto di giustizia, perchè la vendita del titolo a Galeazzo fu nel 1395 e la deposizione di Vence- slao il 20 agosto del 1400. La ragione vera della deposizione deve forse cercarsi nella condotta irregolare e scandalosa che egli

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