, il Carrara, estendeva i suoi confini fino al principato di Trento : si sentiva per ciò ■inuzzolito di occupare anche Riva che - come si ò detto — era caduta in potere del Visconti nel 1388. Ma il Vescovo- di Trento Giorgio 1°, che per la morte di Galeazzo vedeva- possibile il riacquisto di quella terra, cercò di opporsi al divisa,mento del Carrara, e chiestogli un abboccamento in Riva, stessa, mediante Y esborso di forte somma., ottennu che ritornasse a lui la cittadetta,; ma per la sopravvenuta, guerra
, e pei disastri toccati al Carrara poco dopo, non potè subito averla-, e ne entrò in possesso effettivo solo nel 1405,. Non contento di Verona, mosse il Carrara contro Vicenza,., la quale chiese aiuti a Venezia. Nè fu sorda all’invito la Repubblica, anzi gradendo l’occasione che le si offeriva, inno-' ve va in armi in soccorso di Vicenza e l’occupava. Decisa poi di disfarsi del Carrara che mezza Italia sommoveva coi suoi intrighi, stringeva alleanza, col Gonzaga di Mantova, malcontento anche lui del
Carrara,, che dopo la morte di. Galeazzo approfittando della generale confusione a veva ■ occupato le fortezze di Peschiera e di Ostiglia. Gli alleati, mossero insieme contro Verona-, da due diverse parti assai- dandola e facilmente la presero; il Carrara si rifugiò in Radova. Verona restò a-Venezia-, che in pochi giorni ebbe anche- tutti i castelli e paesi del territorio, e vi mandò a reggerla.