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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1925
Sulla via del Brennero : Vipiteno e Colle Isarco.- (Collana di piccole guide locali dell'Alto Adige ; 15)
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Seite 82 von 198
Autor: Viesi, Carlo / Carlo Viesi
Ort: Roma
Verlag: S.A.I. Industrie Graf.
Umfang: XII, 186 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturzerz. S. [181] - 182
Schlagwort: g.Sterzing <Region> ; f.Führer ; <br />g.Gossensass <Region> ; f.Führer
Signatur: I 119.191 ; I A-4.606
Intern-ID: 161448
Si è già parlato altrove dell'importanza ar cheologica di tale preziosa reliquia in quanto essa rappresenta il documento scritto della romanità più settentrionale rispetto al Bren nero ed attesta un lontano glorioso passato cui si collega dopo millenni il presente. Anche il fatto del rinvenimento dove oggi sorge la parrocchiale e del suo collocamento in loco è pieno di significato: la pietra corrosa dai secoli, ma più per l'incuria e l'abbandono in cui fu lasciata negli ultimi decenni, parla

a noi italiani il suo profondo linguaggio, incom prensibile agli stranieri. Dopo il cippo del confine essa è forse il monumento piò meri tevole per noi di venir conosciuto con amore e devozione, y Prima di lasciare la chiesa, abbiamo ancora da vedere il portale verso mezzogiorno che ha una superba lunetta in marmo, nella quale sono scolpiti in alto una Madonna col Bam bino e sotto tre scudi con gli stemmi del Sacro Romano Impero, dell'Austria e del Tirolo. In basso, fiancheggiata da altri due stemmi

, uno di Vipiteno (a destra) e uno della giuris dizione feudale, chiude la lunetta gotica una iscrizione in latino nella quale si ricorda la solenne cerimonia della posa della prima pie tra ' 'fatta dall'imperatore Massimiliano 'I. Questo*'pregévole lavoro fu eseguito nel .1498 dallo scultore JThoman su disegno del pittore Matteo Stöberl df Vipiteno. ' Vicino alla chiesa è il nuovo cimitero co struito nel 1847 con buone linee architetto niche e ornamentali. Riprendendo il cammino verso la città

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Geographie, Reiseführer
Jahr:
1925
Sulla via del Brennero : Vipiteno e Colle Isarco.- (Collana di piccole guide locali dell'Alto Adige ; 15)
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Seite 133 von 198
Autor: Viesi, Carlo / Carlo Viesi
Ort: Roma
Verlag: S.A.I. Industrie Graf.
Umfang: XII, 186 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturzerz. S. [181] - 182
Schlagwort: g.Sterzing <Region> ; f.Führer ; <br />g.Gossensass <Region> ; f.Führer
Signatur: I 119.191 ; I A-4.606
Intern-ID: 161448
mortuaria e tale è detta anche oggi, benché attualmente sia piena di svariato materiale ecclesiastico fuori uso o in deposito. Si entra nella cappella per un bel portale in marmo che reca gli emblemi dell'arte mina toria, martelli incrociati e arnesi da scavo, un teschio e l'anno della costruzione 15io. La porta in legno è pure pregevole lavoro del l'epoca. L'interno ha una decorazione mo derna e costoloni. L'interesse maggiore è co stituito dall'altare gotico a battenti e da altre opere appese

dipinto ci sono nove busti di apostoli in legno, prege vole lavoro del xvi secolo su basamento con r eli que: essi erano originariamente dodici, furono in parte rovinati e si dovettero recente mente restaurare: due di essi si trovano ora nella collezione del conte Wilczek. Il lavoro artisticamente più rilevante della cappella di Santa Barbara è rappresentato dall'aitar maggiore, dedicato alla patrona, costruito a battenti. È un'opera pregevolis sima, un modello quasi di quel genere d'altari, dedicato

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Geographie, Reiseführer
Jahr:
1925
Sulla via del Brennero : Vipiteno e Colle Isarco.- (Collana di piccole guide locali dell'Alto Adige ; 15)
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Seite 156 von 198
Autor: Viesi, Carlo / Carlo Viesi
Ort: Roma
Verlag: S.A.I. Industrie Graf.
Umfang: XII, 186 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturzerz. S. [181] - 182
Schlagwort: g.Sterzing <Region> ; f.Führer ; <br />g.Gossensass <Region> ; f.Führer
Signatur: I 119.191 ; I A-4.606
Intern-ID: 161448
dell'Archivio nel paziente lavoro: La Grande Catena A l-pina di displuvio sopra l'Alio Adige. Riassumeremo quanto il Tolomei ha scritto perchè necessario al visitatore del nostro confine. Tanto chi arriva da mezzodì, quanto chi viene da nord, là dove la ferrovia e la strada parallele, cessando dì salire, s'inarcano e da un valloncello a ponente precipita la cascata dellMsarco, s'avvede senza difficoltà d'essere al sommo. E chi proseguirà verso Innsbruck vedrà, a qualche centinaio di metri dal valico

, il ruscello della Sili, proveniente dai monti del levante piegare a settentrione e declinare fra le selve. E chi invece discenderà nella Val d'Isarco verso Vipiteno e Bolzano, vedrà dopo la cascata piegarsi l'Isarco ricco d'acque a mez zodì, Ma alla stazione del Brennero non tro verà il particolare topografico preciso che a stento. Per chi viene percorrendo la strada maestra, il culmine è proprio davanti all'al bergo: si nota subito una leggera scesa dal l'albergo alla chiesetta. Onesto dislivello

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Geographie, Reiseführer
Jahr:
1925
Sulla via del Brennero : Vipiteno e Colle Isarco.- (Collana di piccole guide locali dell'Alto Adige ; 15)
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Seite 129 von 198
Autor: Viesi, Carlo / Carlo Viesi
Ort: Roma
Verlag: S.A.I. Industrie Graf.
Umfang: XII, 186 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturzerz. S. [181] - 182
Schlagwort: g.Sterzing <Region> ; f.Führer ; <br />g.Gossensass <Region> ; f.Führer
Signatur: I 119.191 ; I A-4.606
Intern-ID: 161448
berg), il più difficile di tutta la linea Verona- Brennero con l'ardita galleria girante di Fle- res; moltissimi furono gli operai italiani im piegati in questi lavori, come pure italiani furono diversi impresari. Nel 1867 la lìnea del Brennero fu ufficial mente inaugurata e aperta al pubblico: Colle Isarco cessò quindi di essere il piccolo centro di transito della rotabile. Ma qualche anno dopo ecco già si profila il non lontano brillante avvenire della loca lità, come luogo di soggiorno

estivo: attorno al 1870 si contano i -primi dieci villeggianti •e si ricordano, tra i primi ospiti stranieri, la famiglia del gioielliere Ditmar di Amburgo, In breve tempo si stabilisce una regolare cor rente di forestieri, attratti dalla bontà del clima e dalla bellezza del paesaggio. Nel 1873 Colle Isarco è visitata dallo Scià di Persia, e poscia da altri regnanti d'Europa. Nel 1882 Luigi Gröbner costruisce il primo albergo, _ l'attuale parte vecchia del Grand Hotel; cinque anni dopo si costituisce

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1925
Sulla via del Brennero : Vipiteno e Colle Isarco.- (Collana di piccole guide locali dell'Alto Adige ; 15)
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Seite 124 von 198
Autor: Viesi, Carlo / Carlo Viesi
Ort: Roma
Verlag: S.A.I. Industrie Graf.
Umfang: XII, 186 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturzerz. S. [181] - 182
Schlagwort: g.Sterzing <Region> ; f.Führer ; <br />g.Gossensass <Region> ; f.Führer
Signatur: I 119.191 ; I A-4.606
Intern-ID: 161448
il nome Colle Isarco, uno dei pochissimi che non siano di riesumazione storica, poiché quello tedesco è di dubbio significato ed in traducibile, Colle Isarco trae origine dalla conformazione topografica del luogo e vuol dare l'idea del ripido terreno che percorre il torrente appena sceso dal Brennero. Si è detto che la prima volta in cui com parve citata la località è in un documento del 1218, Due anni dopo, nel 1220, il conte Alberto del Tirolo costruì il castello di Ra- spenstein, che la tradizione

ed altre indica zioni ci permettono porre sullo sperone di monte meridionale di Colle Isarco, ove oggi è un piccolo belvedere per la vista verso Vi piteno. Il maniero era una rocca di predoni che taglieggiavano i viandanti: infatti il nome significa « pietra dei briganti ». Ma durò poco; infatti, il conte Alberto del Tirolo, dopo la contesa col vescovo Bertoldo di Bressa none durante la quale aveva derubato località e cittadini, firmò, per la mediazione dell'im peratore Enrico V, con la pace di Augusta

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1925
Sulla via del Brennero : Vipiteno e Colle Isarco.- (Collana di piccole guide locali dell'Alto Adige ; 15)
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Seite 120 von 198
Autor: Viesi, Carlo / Carlo Viesi
Ort: Roma
Verlag: S.A.I. Industrie Graf.
Umfang: XII, 186 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Literaturzerz. S. [181] - 182
Schlagwort: g.Sterzing <Region> ; f.Führer ; <br />g.Gossensass <Region> ; f.Führer
Signatur: I 119.191 ; I A-4.606
Intern-ID: 161448
era, inoltre, sede dell'amministrazione feudale, del giudice di pace, con giurisdizione su tutta la vasta zona dalle Alpi fin quasi a Bressanone, Castel di Strada, questo nome è del resto assai significativo, era in origine (prima del looo?) un feudo dei vescovi di Bressanone, assegnato poi ai conti del Tirolo. Questi, alla loro volta, dopo che il castello aveva già servito per lungo tempo come sede dina stica, lo passarono nel 1348 ai signori di Vi 1 - landro, e nel 1363 a i Freundsberg, sotto

, Winkelhofen), finché nel 1726 fu comperato dalla famiglia Sternbach, che lo possiede an che oggi, come diversi altri castelli della zona, Dal secolo xvn data la decadenza e la rovina del maniero, che dopo quell'epoca fu abitato solo da contadini. Castel di Strada si presenta ancora adesso assai pittoresco col suo aspetto suggestivo e ro mantico fra le alte pinete, circondato da qual che campo e da un minuscolo laghetto, ma quasi nulla conserva di artistico e di stori camente interessante, se non la torre

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