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Kategorie:
Technik, Mathematik, Statistik
Jahr:
1894
Enquête zur Berathung eines Lokaleisenbahn-Programms für Tirol abgehalten zu Bozen am 23. April 1894 = Inchiesta per lo studio d'un programma di ferrovie locali in Tirolo tenuta in Bolzano il 23 aprile 1894
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Seite 16 von 45
Ort: Innsbruck
Verlag: Wagner
Umfang: 41 S.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Text dt. u. ital.- In Fraktur.- Xerokopie
Schlagwort: g.Tirol;s.Eisenbahnnetz;s.Eisenbahnbau;f.Kongress;g.Bozen <1894>
Signatur: D II 113.639 ; II 113.639
Intern-ID: 148458
zione odierna. Ed avendo la parola ne profitta per rilevare il nobile esempio dato dal Municipio di Trento, cbe desisti da studi già avviati per una linea Trento-Sarche-Tione, in considerazione dei progetti più avanzati polla linea Biva-Bal- lino-Tione propugnata dalla città di Riva e Rovereto. In questo fatto l’oratore non vede solo un atto di deferenza del Comitato di Trento per le città sorelle, ma altresì un riconosci mento della serietà e importanza della linea cbe unisce le Giudicane

al lago di Garda, per il cbe,, egli di nuovo la raccomanda all' adu nanza, per l’approvazione. Il sig. T ambo si ottenuta la parola, riferisce sull’ attività spiegata dal Comitato ferroviario costituitosi presso il Municipio di Trento. Allor ché — dice — Rimpianto elettrico di questa città si addimostrò conveniente dal punto di vista della trasmissione della forza, F egregio Podestà Oss-Mazzurana venne nell'idea cbe le forze idrauliche esistenti in paese si avrebbero potute applicare anche alla

trazione elettrica, ed il Consiglio comunale di Trento nominò un Co mitato collo scopo di studiare l'allacciamento delle vallate principali della parte italiana della provincia alla città di Trento con questo modo di locomozione. Tal Comitato, con mezzi messigli a disposi zione da quel Municipio e dalla Valle di Fiemme, ha corrisposto al mandato, elaborando compiuti progetti tramviari con trazione elettrica per le due linee, che si denominano dalle vallate che son destinate a percorrere, cioè della

Valle di Ison e Val di Sole e della Valle di Fiemme, La prima partirebbe da Trento e per Lavis, Mezzolombardo, salirebbe a Taio, Clès e Male : la seconda collo stesso punto di partenza, diver gendo dalla prima a Lavis, percorrerebbe la vallata di Cembra e quella di Fiemme fino a Cavalese e Predazzo ; questa seconda venne stu diata pure colla variante, che, invece di farla venire a Lavis, la porterebbe per Molina-Val- Horiana-Segonzano a divezzano e al Ciré, dove incontrerebbe la linea di Valsugana

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Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Seite 22 von 42
Ort: Torino
Verlag: Ute
Umfang: S. 163 - 202 : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Signatur: III 215.967
Intern-ID: 359312
Alta Valle dell'Adige 183 vescovile di Trento, la quale pagava un assegno annuo di 120 lire veronesi agli uomini di Vigolo perché vi tenessero una guardia. Fu distrutto da Ezzelino, poscia, riedificato, sfidò il tempo ed è ancora a tutt'oggi iu istato di sufficiente con servazione. CENNO STORICO Nelle sue antichissime orìgini Trento segui le leggi etniche e storiche ita liane, e nulla ebbe a che fare colle razze nordiche, le quali fin dopo il periodo romano, quando si spinsero a mezzodì, non

della razza italiana. Trento fu presto cospicuo, splendido municipio ro mano. Memorie e monumenti d'ogni genere ne par lano e fra gli altri la famosa lapide o Tavola Clesiana, trovata nei Campi Neri di Cles nel 1869, recante l'editto di Claudio Cesare, che conferisce la cittadi nanza romana agli abitanti dell'Anaunia, ora valle di Non, emanato l'anno 46 di C.ai 15 di marzo. In quella . tavola il Municipio di Trento, al quale gli Anaunieiisi erano obbligati d'obbedienza , è qualificato

\)e,\' splendido. Nel travolgimento dell'Impero Romano l» sorte del Trentino non é disgiunta da quella di tutta l'Italia superiore. I barbari vi calano sopra, precipitando dalle Fig. 56. — Trento : Palazzo Tabarelli. Alpi non più guardate e difese dagli antichi legionari, rumando sul loro passaggio tutto quello che la gran dezza romana vi aveva creato. In quel periodo il Cri stianesimo si diffonde nelle valli dei Trentino portatovi da Ermagora d'Aquileja: Trento diventa la sede, il centro della nuova Chiesa

e Giovinone è il primo pre sule precursore di San Vigilio, instancabile predicatore della nuova Cede fra i barbari abitatori rielle vicine lìezic. Caduto l'Impero d'Occidente il regno dei Goti fa di Trento una delle sue provincie e delle più importanti, perchè antemurale ad pi tre minacciatiti invasioni di barbari. Per questo Tcodorico riedifica le mura e le torri della città e la muiihce di numeroso presidio. Colla venuta dei Longobardi, Trento segni le vicende della madre patria, e dei trontasci duchi

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Bücher
Jahr:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Seite 102 von 379
Autor: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Ort: Milano
Verlag: Aliprandi
Umfang: 374 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: III 79.502
Intern-ID: 333735
municipali — e questo non fu poco nello sviluppo civile, morale ed economico di cotesta regione chiusa fra i monti — furono riconosciute a Trento, come per tutte l’altre città italiane obbe dienti a Roma. Memorie antiche e monumenti rinvenuti parlano dello splendore cui era salito il municipio di Trento ai tempi dell’imperatore Claudio. Vedi, fra gli altri, la famosa tavola clesiana, trovata nei Campi neri di Cles, in valle di Non o Anaunia nel 1869, e spiegata da uno che é troppo in. alto

nelle scienze' della storia e della archeologia per soffrire di parti- gianerie o prendere abbagli: nientemeno che Teodoro Mommsen. È un editto di Claudio conferente la cittadinanza, romana ai popoli dell’Anaunia, emanato l’anno 46 di Cristo, ai 15 di marzo, e nel quale il Municipio di Trento, a cui gli panauniesi dovevano sempre restare obbe- ■ dienza, è qualificato per splendido. ' Nel travolgimento dellTmpero Romano, la sorte del .Trentino non è disgiunta per nulla a quella, di tutta l’Italia

, dell’arte, del piacere, della vita di questo mondo, della natura. Ed il Cristianesimo, portato fra i pagani della Gallia Cisalpina da predicatori venuti- dall’Oriente, è introdotto nella valle trentina da Ermagora d’Aquileja : ed un tal Giovino è il primo vescovo di Trento — continuatore dell’opera d’evangelizzazione di Ermagora, e precursore del famoso Vigilio, canonizzato protettore dei Trentini. Il Cristianesimo non salva il mondo romano dalle invasioni dei barbari e dalla.barbarie susseguente: anzi

affretta le une e completa l’altra. -Goti, Visigoti, Ostrogoti, Unni, scorrazzano pei campi italiani e giungono a Roma, scen dendo da ogni parte delle Alpi, orientali. ■ : ' Caduto l’Imperó d’Occidente, il regno dei poti fa di Trento une delle sue provincie: e delle piu: importanti, perchè antemurale alla irruzione di altri barbari,' più barbari dei Goti, che a questi invidiavano' già la ricca preda fatta in Italia',, E ricacciati i Goti dai Greci, oltre l’Alpi, e venuti i Longobardi — non meno barbari

nè 'bellicosi dei Goti ■—chiamati dalla .vendetta di Narsete, l’eunuco che assaporata.la voluttà della,gloria e del potere non voleva ritornare al gineceo, Trento diventa con tutto il resto dell’Italia superiore, Longobardia: ed Alboino, a guardare il passaggio delle. Alpi, vi mette per duca Evino, uno dei suoi più fidati ' generali. Continua sempre, come si vede, indissolubile il nesso fra la storia particolàre di Trento e il gran quadro della storia generale d’Italia.' , Nè diverso accade per l’irruzione

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Bücher
Jahr:
1894
Scrittori ed artisti trentini
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Seite 509 von 554
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Trento
Verlag: Zippel
Umfang: 553 S.. - 2. ed., notevolmente accresciuta e corretta
Sprache: Italienisch
Signatur: II A-3.847
Intern-ID: 154518
Corr. del Leno , 24 e 26 genn. 1894); Memoria sulVImpianto elettrico della città di Trento (Torino, 1892), e molti articoli di cose ginnastiche e tecniche, che si trovano nel Raccoglitore , di Rovereto, e nell 7 Alio Adige di Trento, -- Conci Bar- tolqmmeo, che nacque a Bosen ti no neiranno 1841, riuscì in gegnere e architetto. Scrisse una Relazione del progetto di prosciugamento del lago dì Caldonazzo. (Trento, 1879, in. 16). — Nicolo’ Tomasi. di Cognola, attuale Ingegnere di Luogo tenenza

in Trieste, scrisse l’importante Relazione e Descrizione tecnica concernente il progetto per la erezione d'un Manicomio provinciale a Trieste (Trieste Pastori, , 1893, op. in. 4). Apollonio Annibale nacque a Cortina di Ampezzo l’anno 1848, ed applicatosi all’ingegneria n’uscì peritissimo in ambi i rami dell’edilizia e dell* idraulica. Il Municipio di Trento lo nominò suo Ingegnere fino dell’anno 1878, ed a luì si rife riscono le opere d’ingrandimento, e di sanamente della città, non che rimpianto

elettrico, le nuove caserme, l’ospedale militare eco. eco. Scrisse nel V Annuario degli alpinisti Tridentini parecchi arti coli assai importanti quali sono sui Pozzi ghiacciali di Mezzano (1880), Il Gruppo di Brenta (1881-82-84-86), La Marmolata (1886) ecc. A queste s’aggiungono altre pubblicazioni non meno importanti, delle quali troviamo di registrare le seguenti: La Serra di Pontalto rilevata ed ispezionata li 11 Marzo 1882 in col laborazione di A. Obrelli (Trento, Küpper Bronza, in f.j; la Reia

sione sulle piene dell'Adige e dell Avisio, e sui lavori da eseguirsi per difendere la città e le campagne dì Trento (Ibid. Marietti , 1885, in. 4); quella sul Progetto d'acquedotto con conduttura for zata per I' illum inazione elettrica della città (Ibid. Scotoni e Vitti, 1886, in. 4), e quella gnWefficacia dei lavori recentemente ese guiti ed ancora da eseguirsi lungo l'Adige ecc. (Ibid. 1889,10. 4A —; Vigilio Giuseppe Cberziner Ingegnere Architetto, 63

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Kategorie:
Technik, Mathematik, Statistik
Jahr:
1898
Protokoll betreffend die Avisio-Commission : 11. - 17. Oktober 1897
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Seite 117 von 148
Ort: Innsbruck
Verlag: Selbstverl. der Commission
Umfang: 147 S.
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: In Fraktur
Schlagwort: g.Avisio;s.Flussregelung;z.Geschichte 1897
Signatur: III 105.360
Intern-ID: 237364
frazione dei Spini per impellere tutte le acque di eventuali rotte della difesa sinistra dell’Avisio. Perciò il Municipio di Trento chiese varie volte che quell’argine venisse alzato, prolungato e rinforzato in modo da riescire veramente effi cace e resistente. Ora i rappresentanti del Municipio fidando sulla pronta esecuzione dei provvedimenti previsti per il rinforzo della arginazione dell’ A visio, decam pano per ora da questa domanda, ma pregano però che venga allestito un progetto per

l’esecuzione dei lavori di riserva di Spini quando se ne pre sentasse la necessità. Riguardo alle spese di manutenzione ordinaria delle opere eseguite e da eseguirsi ed alla zona che risente dalle stesse un vantaggio, e che quindi potrebbe essere chiamata a concorrervi, i rappresentanti del Muni cipio di Trento dichiarano, che i censiti della città sono già aggravati for temente dalla concorrenza nelle spese del Consorzio Atesino III Sezione e del Consorzio Avisano trentino, e che quindi devono declinare

Consorzio Atesino. Per quanto si riferisce alle spese dì costruzione di queste opere essi ritengono che sieno per buona parte da considerarsi come un completa mento necessario a garanzia dei lavori già eseguiti, e che quindi la spesa relativa non possa venire addossata in nessuna proporzione al Municipio di Trento. Antonio Tambosi, Podestà di Trento. Annibaie Apollonio, Ing. capo mun. Allegato 4. Dichiarazione del Presidente del Consorzio di Manutenzione del Regolamento dell’Adige S. Michele - Sacco

. Appoggiato al tenore del dispaccio della Eccelsa i. r. Luogotenenza in Innsbruck dei 16 agosto 1897 No. 24975 comunicato col decreto dell’inclito i. r. Capitanato di Trento dei 16 settembre No. 15864 il Presidente del Con-

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Bücher
Jahr:
1856
Episodio del medio evo trentino
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Seite 21 von 65
Autor: Gar, Tommaso / Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: 62 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.592
Intern-ID: 318633
Alla reazione così imponente dei nobili contro l’ecclesiastica signoria prendeva parte quella di parec chi Comuni, e specialmente del Municipio di Trento, forte di molli diritti e franchigie, al cui ambito forse non estendeva si ancora la episcopale supremazia (1). I Perginesi tentarono più volte di muovere colle ragioni a più temperato procedere il loro Signore ; e trovatolo renitente alia minima concessione, si volsero (1) È opinione non priva di ragionevole fondamento, che la città di Trento

in tutti gli altri conferimenti di territorii imperiali. 2.° Dall 5 essere Trento, sotto gli imperatori franchi e tedeschi, stata consi derata fra le città di Lombardia, le quali, dal tempo degli Ottoni, reggevansi quasi tutte a comune coi loro Consoli, può verisimilmente dedursi che anche Trento godesse della medesima libertà prima del diploma di Corrado, e la con servasse sino al cadere del secolo duodecimo per Io meno. 5 ' Anche non ammettendo il pieno valore delle ragioni surriferite

sull’indipendenza nativa della città, converrebbe concedere elf essa, durante questi due secoli, si governasse a popolo per tacito consenso degli imperatori o per impo tenza del Vescovo. Alcuni scrittori delle cose nostre pretesero, che Trento fosse compresa nella famosa pace di Gostanza del 1185 , fra il numero sottinteso delle altre città (et alice civitates) e con ciò venisse abrogato il decreti) antecedente di Fede rico, tanto pregiudìcevole alla di lei libertà. Ma noi siamo d 5 avviso, non potersi addurre

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1860
De' governi del Trentino : dal 1796 in poi
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Seite 10 von 26
Autor: Bernardelli, Pietro / [Pietro Bernardelli]
Ort: Milano
Verlag: Agnelli
Umfang: 24 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Trentino ; z.Geschichte 1796-1824
Signatur: II 129.904
Intern-ID: 65092
— 9' — Nei primi giorni di gennajo del 1806 le truppe bavaresi occu pavano perciò il Trentino, ed in seguilo al proclama del re di Ba viera del 22 gennajo, col quale prendeva solenne possesso di que sto territorio e di lutto il Tirols, nel Municipio di Trento fu esteso, il 1 febbra jo 1806, l’alto formale. - Questo nuovo governo straniero, che da secoli fu in lotta col l'Austria per il domìnio del Tiralo, e specialmente per il possesso della gran valle dell’Enno che giace oltre alle alpi

d'Italia, vera appendice meridionale della Baviera, non è noto con quale inten dimento, se non che forse per rendere uniforme la legislazione col Tiroìo, promulgò 0 1 giugno 1807 nel Principato di Trento, e così in quello di Bressanone, le leggi civili austriache, e, dal 1 gennajo 1808, anche il difettosissimo sistema ipotecario austriaco, per cui lo Statuto di Trento subì altre modificazioni. Nel Trentino le servitù reali, le quistioni di confini, di termini, di acque, di fab briche , di danni recati

alle campagne, ed altre di simil genere enumerale negli statuti, c nelle carte di regola (1) di ogni commu nita, e cosi le cause non eccedenti l'importo di fiorini 2o erano entro ala quale c la frontiera italiana, il Re di Baviera per sé e successori non potesse mai in nessun tempo fare alcuna fortificazione, o trincicramerito, nè formare magazzini di guerra nè alcun concenlramenlo di truppe. Questa linea Militare partiva da Rovereto a oriente lino a Mattarello presso Trento, e da Mattarello si dirigeva per

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Kategorie:
Technik, Mathematik, Statistik
Jahr:
1898
Protokoll betreffend die Avisio-Commission : 11. - 17. Oktober 1897
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Seite 116 von 148
Ort: Innsbruck
Verlag: Selbstverl. der Commission
Umfang: 147 S.
Sprache: Deutsch
Anmerkungen: In Fraktur
Schlagwort: g.Avisio;s.Flussregelung;z.Geschichte 1897
Signatur: III 105.360
Intern-ID: 237364
a scaricarsi. nell’Adige presso il voltatesta della rosta Tonnera. Ancor prima dell’esecuzione del taglio dell’Ischia Wolkenstein venne eseguita la continuazione dell’arginazione sinistra dell’Adige a partire dal suddetto antico voltatesta verso il ponte dei Vodi e tolta così la possibilità che le acque sondate dalla sponda sinistra dell’Avisio possano rientrare nell’Adige in quel punto. Quindi se da un canto la città di Trento risentì un vantaggio dalla costruzione della difesa sinistra dell’Avisio dalla

Nogarola in giù, essa ebbe però un danno dal prolungamento dell’argine dell’Adige a monte dell’an tica rosta Tonnera, perchè in caso di rotture o di tracimazioni della difesa sinistra dell’Avisio favorite specialmente dallo squilibrio che produsse la Serra di S. Giorgio nel regime del torrente, ed in caso di rotte di questa difesa le acque sono costrette a discendere lunghesso il terrapieno della ferrovia devastando tutte le campagne di Gardolo e di Trento, e non pos sono scaricarsi nell’Adige altro

che per la fossa di scolo di Trento presso la foce del torrente Tersili a. Onde evitare questo pericolo i rappresentanti del Municipio di Trento chiedono che venga praticata un’ apertura larga circa 8 metri nell’ argina zione sinistra dell’alveo vecchio della rosta Tonnera di fronte al secondo tombone degli Spini e che in relazione a quest’ apertura nell’ alveo vecchio dell’Adige lungo la rosta Tonnera venga mantenuto un canale capace di smaltire almeno 200 metri cubi d’acqua al minuto secondo

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Bücher
Jahr:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Seite 131 von 379
Autor: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Ort: Milano
Verlag: Aliprandi
Umfang: 374 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: III 79.502
Intern-ID: 333735
a nulla giovano, perocché dalle urne consultate, escono per regola fissa sempre più trionfanti i norai di coloro, contro i quali maggiormente tenaci infieriscono le persecu zioni e gli odi governativi. Nulla che possa dare risalto al carattere nazionale del Trentino è trascurato dal Muni cipio di Trento — coadiuvato in questo, è bene il riconoscerlo, anche dai municipi minori. La resistenza contro la lingua tedesca, che dal governo d’Innsbruk — dal quale, come si sa, il Trentino politicamente

e regionalmente dipende — si vorrebbe imporre come lingua d in- segnamento nelle scuole civiche del cosidetto Tiralo italiano, trova nel Municipio distrettuale di Trento il focolare della massima sua attività. E questa, per non dir d’altre, del Municipio di Trento, è opera altamente, santamente patriottica: poiché cerca di tener sempre viva, distinta, insormontabile fra le due nazioni la barriera della diversa lingua e quindi del diverso genio; comprendendo ognuno che all’imbastardirsi della lingua segue

all’ammirazione di quegli italiani —e sono • la immensa mag gioranza — che non hanno ancora il cuore incartapecorito dallo scetticismo § dalle cabale politiche, nè il cervello cristallizzato nell’ammirazione dei fasti della politica allobroga, 1 opera nobilissima — nella modestia di cui si circonda e nelle amarazze dì cui s accompagna del Municipio di Trento. * - * * Dalla spianata ch’è davanti al Castello, del Buon Consiglio, scendendo verso la nuova strada che fu aperta sull’area già occupata dalle demolite

10
Bücher
Jahr:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Seite 418 von 633
Autor: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Ort: Rovereto
Verlag: Sottochiesa
Umfang: 317 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 102.611
Intern-ID: 350295
morti, indicandone la malattia ; e malgrado queste precauzioni, il morbo non ebbe a scemare, e si dilatò su tutta la pretura di Trento, ed anche fuori, come in Lagarina, nelle Giudicane, nell’Anaunia, nel Perginese e in Valsugana. Mantova capitolava ai 2 febbraio, rendendo prigioniera la guar nigione, eccettuato lo Stato Maggiore ; e la Repubblica potè allora fare la pace con il Papa, che teneva nelle sue mani la vendetta di Dio, e. deliberava di sommuovere contro la Francia la cristianità

. Bonaparte avea occupate Ancona, Perugia, Macerata, Tolentino, Camerino e Fuligno, e qui si fermò, non volendo questa volta spodestare il Pon tefice. A Tolentino (19 febbraio), lo costrinse a firmare la pace, che fu una delle più umilianti, e non soddisfece agli amici della Chiesa. Fa^ta questa pace, Bonaparte dal suo quartiere generale di Mantova scriveva al Municipio di Trento (17 ventoso — 7 marzo), assicu randolo che avrebbe memoria delle requisizioni di generi, da lui fatte pel mantenimento dell

repubblicani, re spingendo 1 arciduca Carlo, del cui valore fa testimonianza la storia. Ma giunto cola, è costretto a dare indietro. Il generale Laudon era riuscito a chiamare alla riscossa i Tirolesi ; i quali, in numero di circa 20 nula accorrono ad ingrossare il suo esercito. I Francesi sono co stretti a scendere per la valle dell’Adige, evacuando Trento, Rovereto e tutto il Trentino sempre con il nemico alle spalle, ed a prepararsi ad una seria difesa tra l’Adige e il Mincio. Il giorno io aprile

rientrano in Trento i primi cinquecento Au striaci sotto la condotta del Neupergh,. Jl Laudon, che era ad Egna non ci venne che due giorni dopo, e intanto il Capitolo s’affretta a repristinare la Reggenza ed il Consiglio come avea stabilito il Principe vescovo prima della sua partenza per Passavia. La Reggenza, come fu detto, si componeva del Decano conte Manci e de' Monsignori conti di Sporo ed Àrsio, il primo arcidiacono, ed il secondo semplice canonico. Al Consiglio erano il Consolati, il Maestrelli

11
Bücher
Kategorie:
Religion, Theologie
Jahr:
1860
Annali del principato ecclesiastico di Trento : dal 1022 al 1540.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 12 - 15 : Annali, Cronache, Diarii)
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Seite 281 von 828
Autor: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: X, 550 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861
Schlagwort: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540
Signatur: II 103.174
Intern-ID: 219661
2C9 — e nominatamente di quelli che godeva sotto il patro cinio di Rodolfo e di Leopoldo, fratelli di Alberto (1). L'anno seguente 1591 , il vescovo Giorgio lasciò Vienna e s'avviò verso Trento per pigliare personal mente il possesso del Principato. Arrivato in Bolgiano, mandò al Capitolo di Trento Bartolomeo, abbate di S. Lorenzo, Enrico Gamer e Giovanni Schenk, inca ricati di esibire ìc lettere apostoliche di elezione e di chiedere che reietto Pastore venisse accolto colla de bita

onorificenza. Il Capitolo e il Municipio di Trento spedirono tosto dei nnneii a invitarlo ad accelerare la sua venuta.. 11 muovo vescovo fu quindi accolto colle più vive dimostrazioni di' giubilo e di rispetto, e in trodotto nel possesso temporale e spirituale del Prin cipato (2). Egli trovò i sudditi in somma angustia e 1 erario aggravato di debiti, a motivo delle continue guerre e delle grosse contribuzioni. Prima sua cura fu dunque di cercar modo di sopperire ai pressanti bi sogni, usando anche delle

proprie sostanze, delle quali abbondava. Nei maggio di'quest'anno,■ egli rinnovava ad Osvaldo di Weilenstein, fattore della curia vesco vile, la investitura feudale d'un orto nella contrada dopo S. Francesco e nelle pertinenze di Trento; as solvendolo , pei suoi meriti, dal solito giuramento di fedeltà (5), Rinnovò in quest 1 anno molte altro investi ti) Miscellanea Alberti, T. IV, fol. 215. Di essa conferma si fa menzione nel nostro Stallilo, Lib. Ill, cap. 117. (2) Miscellanea Alberti, T. V, fol

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Bücher
Kategorie:
Religion, Theologie
Jahr:
1860
Annali del principato ecclesiastico di Trento : dal 1022 al 1540.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 12 - 15 : Annali, Cronache, Diarii)
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Seite 228 von 828
Autor: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: X, 550 S.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861
Schlagwort: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540
Signatur: II 103.174
Intern-ID: 219661
vescovo ad Àncio di Termeno (5). A questo stess 'anno appartengono la investitura feudale di molti beni, si gnorie e giurisdizioni comperate da varii dinasti vicini, specialmente sotto il vescovo Filippo, che il nostro ve scovo Bartolomeo concesso a Guglielmo di Castelbarco, coli'estensione ai nipoti, pronipoti e collaterali, clic fossero da lui chiamali all' eredità (4); la confermazione dello Statuto della città e principato di Trento. È ri marchevole che fosse fatto compilare da un vescovo ita

liano in lingua tedesca questo Statuto, che fu il primo che avesse il Municipio di Trento, il quale si reggeva per T addietro secondo le leggi comuni (5). 11 vescovo e principe di Trento, Bartolomeo Qni fi) Miscellanea Alberti, T. VI, fui, HI). (2) Misceli. Alberti, T, VI, Ibi. MA. (3) Misceli. Alberti, T. VI, fol. 204. (4) Misceli. Alberti, T. II, fol. 95. T. VII, fol. 27-28. (5) L'erroneità di colesla asserzione del cronista Alberti Tien dimostrala abbastanza dal Cresscri nelle Ricerche storiche

15
Bücher
Jahr:
1858
Ricerche storiche riguardanti l'autorità e giurisdizione del magistrato consolare di Trento
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Autor: Cresseri, Giangiacomo ; Gar, Tommaso / comp. da Giangiacomo Cresseri. riordinate e annotate da Tommaso Gar
Ort: Trento
Verlag: Monaui
Umfang: XXXI, 64 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: II 89.159
Intern-ID: 331652
relè, e difendendo nel tempo stesso anche i diritti del Magistrato; il quale aveva stimato necessario di dimo strare con documenti la giustizia della sua causa e l’in- susdstema det principii assoluti, opposti assai crudamente da un consigliere principesco ai gravami della Città e del Capitolo. Il grave ed onorevole ufficio di propugnare le ragioni del Municipio di Trento venne dai Consoli e Provveditori affidato al barone Giangincorno Cresseri, che lo disimpegno con molta dottrina

vittoriosamente provato, stimiamo non reg gere punto atta critica l’asserto del Cresseri , ripetuto ed ammesso dal Giovanetti, che Trento partecipasse atta Lega Lombarda , e fosse compresa nel novero dette città, che, in virtù dell’articolo quarto detta Pace di Costanza f sono ripristinate nel pieno uso di quei privilegi, dì cui le spo gliarono gli antecedenti decreti imperiati; com’era I’ anno innanzi avvenuto alla città' nostra. Diserbiamo ad altro luogo l’esame accurato di questa proposizione. Il lavoro

erudito e patriotico del Cresseri, preparato in gran parte nel 1776 , cotta intenzione di dare esatta contezza detta specie del fatto al Tribunale supremo, che doveva decider la lite tra il Municipio di Trento ed il

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