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Kategorie:
Religion, Theologie
Jahr:
1911
¬La¬ corrispondenza del Cardinal Cristoforo Madruzzo nell'Archivio di Stato di Innsbruck : coll'elenco delle lettere e documenti, un indice dei nomi e dei luoghi e una riproduzione del quadro del Cardinal Madruzzo del Tiziano, già esistente a Trento
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Seite 6 von 53
Autor: Galante, Andrea / Andrea Galante
Ort: Innsbruck
Verlag: Libr. Acad. Wagneriana
Umfang: XII, 35 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: III 58.093
Intern-ID: 318469
Madruzzo e da Eufemia figlia di Cristoforo signore di Sporenberg e Villanders, veniva sin dai primi anni dedicato allo stato ecclesiastico; nel 1529 otteneva nella cattedrale di Trento un canonicato cedutogli dal fratello Nicolò, e in seguito i frutti delle parrocchie di Tirolo, Merano e Lienz. Dal 1532 al 1537 compì gli studi all'Università di Bologna, dove ebbe a condiscepoli Ales sandro Farnese, Ottone Truchsess barone di 'Waldburg. in seguito arcivescovo di Augusta, e Sta nislao Osio e nel 1534

, mentre si trovava ancora agli studi a Bologna, veniva nominato canonico di Augusta e l'anno seguente decano del capitolo cattedrale di Trento 1 ). Nel 1536 gli veniva conferito il canonicato di Salisburgo 2 ), nel 1537 quello di Bressanone e quando per la morte di Bernardo Clesio, lo splendido protettore delle lettere e delle arti, si rendeva vacante il vescovato tridentino, il capitolo unanime lo acclamava vescovo di Trento 3 ). Nel novembre del 1539 la ele zione capitolare veniva confermata dalla

Curia pontificia, e così si iniziava il vescovato del Madruzzo nella diocesi trentina, che egli doveva tenere per quasi un trentennio, appunto nell'epoca in cui a Trento si tenne il Concilio Ecumenico, e che fu la più celebre e la più importante della storia ecclesiastica trentina. Al 25 maggio 1542 il Madruzzo riceveva l'ordinazione a diacono dal vescovo di Bressanone, Cristoforo II Fuchs, al 27 dello stesso mese la consacrazione a prete, a cui seguiva nel giorno della Pentecoste quella a vescovo

, mentre con breve dei 13 novembre 4 ) dello stesso anno il Pontefice gli concedeva la facoltà di venir eletto o postulato a qualunque chiesa vescovile od arcivescovile. Sulla famiglia dei Madruzzo cfr. JOH. ENGERDO, Madruciados libri tres, Ingolstadii 1593 ; VIGILIO VESCOVI, Posthumae memoriae Madrulianae, Bononiae 3 648; Madrucia Tempe seu gentes ecc. Madnitiae etc., Tridenti 1630 ; AURELIO FERRACCI, Pompa funebre nei funerali fatti nella Chiesa Cattedrale di Trento all' ecc. reo. Möns. Carlo

Emanuele Madruzzo ecc., descritta con altre particolarità spettanti all' illustrissima Casa Madruzzo, Trento 1659; BONELLI, Monumenta occlesiae Triden- tinae. Tridenti 1796 seg. I. p. 102 seg. II p. 306 seg.; Declaratio de extinctione legitima de antiqua famìlia de Madrutio, 1766 edita, s. L; Sammler für Geschickte und Statistik von Tirol, Innsbruch, 1806—1808, Vol. V, pag. 174 seg.; BARBACOVI, Me morie storiche della città e territorio di Trento, Trento, 1821—1824, Vol. II. Cap. XIV, pag. 119 seg

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Seite 277 von 335
Autor: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Ort: Milano
Verlag: Civelli
Umfang: XLVI, XIII, 278 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Signatur: III 154.332
Intern-ID: 138326
d’ Ostetricia e ricovero delle partorienti. Quest’edificio era un convento di frati Carmelitani fondato dal generale Galasso. ' A settentrione della città si apre la la valle còl piano denominato Campo-tren tino, un tempo fertilissimo terreno ed ora miseramente impaludato dalle frequènti inondazioni dell’Adige. Per esso passa la via di Germania. Storia. Trento, città dei Rezj e colo nia romana, è il monumento storico che il conte Giovaneili ci lasciò quasi ad ere dità di affelti. Sull’orìgine retica

di Trento sorsero varie questioni. Lo Stoffella di ceva: Trento non è di origine retica, ma fu edificata dai Galli Cenomani ; essa non era colonia, non era città, aveva un ter ritorio, sterile e ristretto. Il Frapporti ri fiuta le antiche tradizioni, la cacciata de gli Etruschi dall’ Italia superiore, l’inva sione dei Galli, e conehiude che nulla si sa intorno all’ origine di questo popolo-; modo assai agevole per liberarsi dalla fa tica di ogni ricerca. Sull’origine éeUca là questione ,è diffi cile

ritrovate in questi, ulliini anni, .dopo che fu agitata la quistione, .possono spargere qualche , luè me, e per esse è duopo convenire che i popoli-delle-valli dei Grigioni, della valle di Monastero alla sorgente dell’ Adige , delle valli del Nóce, di Fassa e di Badia, sono frantumi di quel popolo razenieo primitivo che restò Illeso dalle emigrazioni germàniche e al quale deve 1’ origine an che la città di Trento. Che questo popolo TRE 221 parlasse.lo stessa lingua che si parlava in Toscana lo assicura

Tito Livio favellando della potenza degli Etruschi avanti l’im pero romano. E’ certo, egli dice, che gli abitatori delle Alpi hanno la medesima origine, massimamente i Rezj , i quali conservarono, sebbene corrotto, il suono dello lingua. Se ciò non bastasse, i monu menti eti'iisclu scoperti in questi ultimi tempi nelle valli trentine formerebbero Una provo più sicuro. Cite Trento fosse colonia romana, il mo numento illustrato dal conte Giovanelli lo prova: che fosse città af tempi romani, abbiamo

esisteva an cora maestoso, e secondo Cassiodorb era maraviglia d.el mondo. - Sollo i Longobardi fu sede di un duca, e ì duchi Longobardi di Trento furono temuti e potenti per iriodó ; che A lòchi . duca di Trento, aspirava al regno d’Italia. L’ abate 'Secondo di Trento , celebre in quéi; tempi' per là sua santità-, fu chiamato in Monza a levare al sacro fonte il figlio dèlia regina Teodolinda, donde si può ar guire che Trento, anche dopoTimpero dei Romani, si conservò città forte e impor tante. Caduto

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Kategorie:
Religion, Theologie
Jahr:
1911
¬La¬ corrispondenza del Cardinal Cristoforo Madruzzo nell'Archivio di Stato di Innsbruck : coll'elenco delle lettere e documenti, un indice dei nomi e dei luoghi e una riproduzione del quadro del Cardinal Madruzzo del Tiziano, già esistente a Trento
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Seite 9 von 53
Autor: Galante, Andrea / Andrea Galante
Ort: Innsbruck
Verlag: Libr. Acad. Wagneriana
Umfang: XII, 35 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: III 58.093
Intern-ID: 318469
avuto altra volta ad occuparci in un breve studio, di cui riassumi;)mo (i precisiamo qui i dati principali ')■ Al principio del sec. XIX, in seguito alla secolarizzazione dei principati ecclesiastici di Trento e di Bressanone, i loro archivi 2 ) venivano trasportati ad Innsbruck, dove, non ostante che una pai-te del materiale sia, passata in seguito altrove, essi costituirono uno dei fondi principali del l'importante Archivio di Stato annesso alla i. r. Luogotenenza di Innsbruck

3 ). Al 1 luglio 1805 l'archivista Gassler 4 ), che era stato incaricato dell'esame degli archivii di Venezia, Trento e Bres sanone. faceva trasportare da Trento ad Innsbruck, in sedici casse del peso complessivo di cin quantadue quintali, l'archivio del vescovato di Trento e questo materiale si trova ora principal mente raccolto nella Sezione XLVI dell'Archivio di Innnsbruck, che consta di settantadue fasci coli. Già nell'ottobre del 1805 veniva spedita a Vienna quella parte dei documenti dell'Archivio

di Trento, che il Gassler destinava all'Archivio di Corte di Vienna, passato quindi temporaneamente in seguito agli avvenimenti politici di quell'anno, in Ungheria, come una parte del materiale dell'Archivio di Innsbruck passava poi. in conseguenza delle vicende politiche del Tirolo, a Fri burgo, a Strasburgo ed a Monaco. Ma ciò malgrado e non ostante che nel 1861 fosse passata da Innsbruck a Vienna l'importantissima corrispondenza del Card. Bernardo Clesio' 1 ) assieme ad una serie di documenti

compresi fra il 1325 ed il 1644, un materiale preziosissimo relativo ali antico Principato di Trento ed alla sua diocesi è rimasto presso l'Archivio di Stato di Innsbruck, che apparirà anche meglio in tutta sua importanza quando sarà compiuta la registra/ione del vastissimo materiale già appartenente all' Archivio di Trento vescovile, iniziata dalla solerte Direzione dell' Ar chivio di Stato di Innsbruck Già varii anni or sono la Direzione dell'Archivio procedeva con lodevole sollecitudine

particoliirmento rivolto le citate parti dell'opera del Bonelli relative al Madrur/.o. l'er il conflitto suscitato dall'opera del Tartarotti, cfr. AMBROSI, Scrittori ni artisti trentini. Trento 5894, 2. ed p. 84 sog. ') A. GALANTE, L' epistolario (lei Card. Cristoforo Madruzzo jtresso 1' Archivio di Stato di Innsbruck, nella Miscel lanea di studi in onore di Attilio Horlit t,Trieste 1910, pag. 787—805, con in appendice mia poesia di Nicolò Secco al Card. Mad- uzzo e la risposta di lui. (Cfr. ill proposito

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Seite 278 von 335
Autor: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Ort: Milano
Verlag: Civelli
Umfang: XLVI, XIII, 278 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Signatur: III 154.332
Intern-ID: 138326
222 TRE Nell' anno 880 convenivano in Trento Arnolfo e Berengario: Arnolfo accordava a Berengario 1’ Italia, eccetto due luoghi del Trentino, lu corte delle Navi e Sago. Db questi brani si scorge che la città di Trento per la sua positione'serbò an che in quell’epoche una evi ta importanza nella storia, fino che passò, per la dona zione dell' imperatore Corrado nel -10117, sotto il dominio temporale dei suoi prin cipi vescovi. Da quell’epoca comincia una serie di falli pei quali dohhiamo rimet

tere i nostri lettori alla Prefazione di questo Dizionario, Afflitto di Trento. — Alla pace di Co stanza, convenuta coll’iniperatore Federico nel -1183, le città di Lombardia acquista rono il diritto di reggersi indipendenti dal Legalo imperiale, e da quell’epoca co minciarono gli statuti delle città lombarde. Siccome quello di Verona si accosta molto a quello di Trento, si volle da ciò inferire che anche Io statuto trentino traete origine da quell’epoca e Trento facesse-pnrte della lega Lombarda

. Non è a dubitarsi l’an tica costituzione di Trento essere stata quella di urite le altre città consolari ita liane, cioè un complesso di leggi fatte dai cittadini e sanzionate da magistrati scelti dal loro grembo; ma sarebbe un far vio lenza ai fatti e ai documenti dì quell’ e- poca il voler dedurre dallo statuto che Trento facesse porte della lega Lombarda. Nella parte dei sinduci si dice che que ste leggi esistevano già ai tempi del reg gimento dèi vescovi Bartolomeo, Arrigo, Niccolò, Alberto

egli fece esaminare dal suo consiglio e dai giure consulti e vi appose In sua conferma. Lo statuto fu pubblicato in Trento colla data 10 dicembre 1528 da Matteo Fracacino. Allo statuto Odelrìchiano non si fecero che piccole correzioni, e queste più a chip rezza ehe allo scopo di riformama quello che rese interessante lo statuto desiano fu 1’-aggiunta dei plebisciti trentini, che 11 principe nell’ introduzione si professa aver voluto rendere di pubblico diritto. Queste aggiunte sono divise

in 98 capi toli, 51 risgunrdaiui la parte civile, 29 la criminale, e 18 quella dei sindaci, Questo,statuto fu ripubblicato nel 1614 da Giovanni Battista Gelmini , nel 170£ da Giovanni Paroni e l’ultima edizione latina uscì dai torchi del Monauni. Una traduzione italiana fu pubblicata dalla tipo grafia. Battisti nel 17G5. In origine lo statuto trentino fu com pilato e destinato ùnicamente per la pre tura interna ed esterna di Trento ; ma tanto in quello di Odalrico quanto nel desiano viene esplicitamente

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Kategorie:
Sozialwissenschaften , Sprachwissenschaft
Jahr:
1885
¬I¬ Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi : ricerche storiche
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Seite 185 von 254
Autor: Galanti, Arturo / del Prof. Arturo Galanti
Ort: Roma
Verlag: Tip. della R. Accademia dei Lincei
Umfang: 252 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Deutsche ; s.Nationale Minderheit ; g.Südalpen ; z.Geschichte
Signatur: III A-14.025
Intern-ID: 103499
Per quel che riguarda Trento e il Trentino e l’origine dei dialetti ita liani che quivi si parlano, abbiamo da una parte il prof. Tomascheck di Vienna nel Commentario agli Statuti di Trento ( Die ältesten Statuten der Stadt und des Bisthums Trient in d. Archiv, f. Kunde Österreich. Geschichts- quellen he’rausgegeben von d. k. Akad. der Wissenschaften T. XXVI, pi 67-228, Vienna 1861), il prof. Schneller (1° Deutsche und Romanen in Süd-Tirol. 1877 — 2° Die Romanischen Volksmundarten in Süd-Tirol

pubblicazioni. Basta leggere gl 'Idiomi nel Trentino e l’Etnologia trentina per con vincersi che Trento è stata sempre italiana, che sempre popolate d’Italiani furono le valli del Sarca, del Chiese, del Noce, la valle inferiore dell’Adige da Trento in giìi, la Val Sugana inferiore, e in massima parte anche la valle dell’Avisio ('). — Basta leggere dello stesso Malfatti 11 libro della cittadinanza di Trento e / confini del Principato di Trento nell’Archivio storico per Trieste, l’Istria e il Trentino (febbr

. 1882, gennaio 1883) e con fortare questa lettura con quella dei Monum, Eccl. Trid. del padre Benedetto Bonelli (*) (1765), dello Statuto dei Battuti di Trento (’), non che della Biblioteca trentina pubblicata da Tommaso Gar l’anno 1858 (Gar, Pref. agli Statuti di Trento — Barone Giangiacomo Cresseri, Ricerche storiche sul ma gistrato consolare di Trento), per vedere come sia stata costante la prevalenza dei Latini sui Tedeschi, dell’idioma italico sul germanico in Trento e nella maggior parte del

Trentino ; come il regno italico sotto i Franchi compren desse anche il Comitato di Trento ( 4 ); come Trento fra l’XI e il XII secolo (') Io mi discostai dal Malfatti solo in questo, che diedi assai maggiore importanza all’elemento tedesco che un tempo si distese dai Mócheni ai VII ed ai XIII Comuni. Egli invece se ne sbriga con poche parole e non entra nella questione delle origini. (’)' Veggasi dello stesso Bonelli, Notizie storico-critiche della chiesa di Trento, 1760-62. Il Malfatti trae pure non

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Seite 156 von 335
Autor: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Ort: Milano
Verlag: Civelli
Umfang: XLVI, XIII, 278 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Signatur: III 154.332
Intern-ID: 138326
dureino la serie. I primi dominatori della falle Venosta non erano che conti feudatari! dell'impero;; la loro origine è ignota, sembra però che provenissero dalla casa di Coira. Nell'anno -1039 la Venosta era signo reggiata da Ottone. Quesl’OUone ebbe ti ■' s • i ii * w - - l’tt figli, che furono Genmgo, Adalberto ed lìgnone. Sembra che Genmgo abbia go vernata la contea prima di Adalberto, fratello piti giovane. 11 sassone annalista narra, che nell’anno -1196 si assembrarono nella città di Trento

Bruno arcivescovo di Treveri, Arrigo ve scovo di Magdeburg», Ottone di Bamber- V?» Eher ardo di Aiehstadt e Geberardo di Costanza, | quali pernottarono in que sta città per poi unitamente partire verso Ho in«, ove andavano mandali da Arrigo V iMER ad accusare il proprio padre. Adalberto conte della Venosta, ancor giovinetto, con molti cittadini di Trento armati, sorprese sull’albeggiare del giorno qne’vescovi e li pose sotto custodia, dicendo di ciò fare per ordine di Arrigo IV suo imperatore

. Al terzo giorno sopravvenne il duca Guelfo dal Norico e costrinse 8 conte della Ve nosta a consegnare i prigionieri ed il ca stello di Trento. Sembra da questo fatto che i conti della Vènosta esercitassero già allora un potere sul principato di Trento. Bertoldo ed Adalberto figli del pre messo conte di Venosta si fecero patro cinatori od avvocali del vescovado dì Trento e cercarono setnprepiù di esten dere il loro potere sopra le sponde meridionali dell’Adige. Adalberto accom pagnò nell’ mino 4458

Federico Barba- rossa in Italia c si distinse sotto le mura di Milano. Mori il 23 febbrajo -1463 e Bertoldo it 7 maggio dell’anno -1-100, Arrigo. Prima ancora della morte di Bertoldo Arrigo suo figlio aveva assunto il governo della contea. Gli amministra tori dipendevano da lui, e conte unica erede subentrò poi in tutta l’estensione dei diritti del padre. Egli è firmato qual patrocinatore del vescovado di Trento al decreto deU’imperntore Federico dell’anno 4182, in fòrza del (piale la città di Trento

non poteva reggersi pei proprj magistrati ina doveva dipendere dal governo del suo vescovo. La tendenza d'ingra»dimei\to di questi conti era sempre diretta verso mezzo giorno, e non lo poteva essere altrove essendo la loro contea verso il setten trione confinata dalle montagne gelate della cateti a delle Alpi. All’opposto il con tado di Bolzano e il principato di Trento stavano loro aperti, ed Arrigo sotto il titolo di avvocato del vescovado di Trento seppe esercitare un potere. Arrigo movi nel

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Seite 58 von 335
Autor: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Ort: Milano
Verlag: Civelli
Umfang: XLVI, XIII, 278 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Signatur: III 154.332
Intern-ID: 138326
ADI dono dalle stesse ghiacciaie e bagnano le due vaili alpine di Silandro, Schlanders , e di Senale, Schnals; i piccoli rivi di Villapinna e di Teda che scendono dai monti fra le città di Merano e Bolzano, i piccoli rivi di Ora e di Cadino che scen dono dai monti fra le città di Bolzano e di Trento ; il Fersina, che trae origine nei monti di Fierozzo e mette foce presso la città di Trento; il rivo di Calliano che shocca dai monti di Folgaria e finalmente il rivo di Ala che scende dalla valle

dei , Monchi. Il corso dell’ Adige dalla sorgente fino alla città di Merano è velocissimo a guisa di torrente, quivi ingrossato dal Passero prende l’aspetto di fiume e si rende na vigabile alla discesa con zattere, ingros sato dì sotto a Bolzano dallTsarco è na vigabile all’ ascesa fino a Bronzolto con barche della portata di 4 ai 500 centi naia, le quali salgono a doppia portata fino a Trento per la confluenza del Noce e deli’ A'isio. La media larghezza dell’Adige dalla sor gente fino a Glorenza

è di 2 ai 4 metri, da Glorenza a Merano dai 4 ai 40, da Merano a Bolzano dai 40 ai 20, da Bol zano a Salorno dai 20 ni 40, da Salorno a Trento dai 40 agli 80 e da Trento alla Chiusa di Verona dagli 80 ai 400 metri. La profondità minima presso Trento è di metri 2.21, la media di 4 ai 5 metri, e nella piena di giugno 4827 raggiunse metri 40.42, in quella di ottobre 4844 metri 9,48, in quella di agosto 4845 me tri 8,52 di altezza presa dal fondo del letto, Il corso di questo fiume è tortuoso, con seguenza della

spinta e delle ghiaie che seco traducono i principali confluenti. Alia foce delflsarco l’Adige è cacciato a lam bire le falde del monte Piccolongo o Pi- glon sulla destra, a quella del Noce è re spinto sul fianco sinistro a bordeggiare i colli di S. Michele; dall’Àvisio è cacciato sul fianco destro al piede del monte, di là si distacca con una curva e lambisce la città di Trento che sorge sulla riva si nistra; il Fersina respìnse 1’ Adige sulla destra, e di sotto a questa foce si for marono due curve

, il secondo per il Brennero al Danubio, il terzo per Tobiacco alla Drava. Questi tre passaggi si uniscono in una sola conca alla città di Bolzano, indi la valle prosegue, si allarga alle città di Trento e Royeredo e continua sino a Ve rona, La via principale partendo da Verona segue la sponda sinistra deH’Àdige sino a Bolzano, ivi entra nel recipiente dell'Isar- co, passa sotto il forte di Alca e va per Sterzinga al varco del Brennero per di scendere nella transalpina valle delTEnns. Nella Venosta

7
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Kategorie:
Wirtschaft
Jahr:
1925
¬Il¬ padiglione tridentino alla fiera campionaria di Milano nell'anno 1925
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Seite 10 von 48
Autor: Condini, Cornelio [Hrsg.] / a cura di Cornelio Condini ...
Ort: Trento
Verlag: Tipogr. Tridentum
Umfang: 41 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: c.Mailand / Mailänder Messe <1925>;g.Trentino-Südtirol
Signatur: III 96.585
Intern-ID: 243371
e la sistemazione di questa sezione è stata curata con il valido concorso dei direttori degli Istituti per le Piccole Industrie di Rovereto e Bolzano, Ingegneri Guido Monauni e Spiro Nachich, e del delegata per la Fede razione Industriale di Trento Sig. Fortunato Slomp. Durante il periodo d'apertura il Padiglione era diretto dal Dott. Cornelio Condini, coadiuvato dal sig. Guido Torboli. In questa sezione, a cura della direzione, funzionò un ufficio vendite e commissioni, per conto degli espositori, dando

risultati notevoli. Gli espositori In questa sezione della Mostra — della quale seguono illustrazioni e notizie dettagliate su ogni singolo espositore — hanno esposto le seguenti ditte della Provincia: Industria del ferro, rame e bronzo Alessandro Peter & C. - Industria del rame, Trento Luigi Taddei - Officina artistica, Borgo (Valsugana) Luigi Farina - Industria del rame battuto, Riva s IG. Cesare Fcdrizzi - Officina artistica, Trento Pietro Dorner - Officina artistica, Monguelfo (Pusteria) Giovanni

Colbacchi™ - Bronzi artistici, Trento Camillo Chier - Officina artistica, Trento Mario e Attilio .Taddei - Officina artistica, Borgo (Valsugana). Ermanno Val lazza - Officina artistica, Ortisei (Val Gardena) Industria del legno. Francesco Tomasini - Mobilio intagliato, Trento Cav. Carlo Pancheri - Sculture sacre in legno, Ortisei (Val Gardena) Silvio Calza - Galanteria in legno d'olivo, Arco Albino Doliana - Mobilio intagliato, Tesero (Val di Fiemme) Giuseppe Schieder - Sculture in legno, Chiusa

Gottardo Waschgler - Lavori di intarsio, S. Candido F.lli Ortler - Giocattoli in legno dipinti, S. Giacomo (Bolzano) Antonio Dejori - Mobilio artistico, Primiero Casari & Trappolin - Mobilio artistico, Trento. Industrie femminili Ago Trentino - Lavori femminili, Trento U. F. N. Sezione di Rovereto - Lavori femminili, Rovereto Josefa Hofer - Lavori femminili, Maiabassa (Merano) Rita Hellriegl - Lavori femminili, S. Candido Istituto per le Piccole Industrie di Rovereto - Lavori fem minili, Rovereto Else

giovane ditta si è rapidamente sviluppata, tanto da acquistare ben presto, nel suo genere di produzione, un indiscutibile primato nella città di Trento. Senza trascurare il perfezioniuriento dei prodotti, il titolare della Ditta, sebbene molto giovane, rivolse ogni sforzo per dare alla propria industria la massima capacità di produzione; questa ditta è diventata così, nel volgere di pochi anni, la sola nel Trentino che possa ora assumere for niture su larga scala, non solo di attrezzi casalinghi

8
Bücher
Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Seite 94 von 335
Autor: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Ort: Milano
Verlag: Civelli
Umfang: XLVI, XIII, 278 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Signatur: III 154.332
Intern-ID: 138326
38 CAL e merita particolare menzione la bella fi landa dei fratelli Ricci di 50 caldaie. L’aria vi è salubre e questo paese è prescelto da alcune famiglie trentine come luogo da vil leggiare. Curazia filiale della parecchia di Ba- selga, decanato di Calavino» CAD ISO, Frazione del comune diFaedo, distretto di Lavis, circolo di Trento. Casale sulla via imperiale fra Trento e Bolzano, CALINO. Frazioni del comune di Am- pezzoj distretto dello stesso nome, circolo di Posteria. CaDINO. falle

e torrente dello stesso nome, influente alla sinistra nell Avisio, Questa ralle è tutta dii selve e di pascoli, e per gran parte è appartenente allo Stato. GAFFARO. Influente alla destra nel Chiese. Esso ha la sorgente sui monti di Bagolino nella provincia di Brescia, lam bisce il confine del circolo di Roveredo , passa presso il villaggi® di Lodrone ed imbocca nel Chiese poco prima di entrare nel lago d’Idro. CAGNO. Circolo di Trento, comune del distretto di Cles. Abitanti 451, case 45. Estimo fior

, meranesi 49,136 car. 45. Villaggio situato fra il Noce e la Novella, Ö miglia a mezzogiorno da Fondo, 2 mi glia a settentrione da Cles, Curazia filiale della parecchia di Revò, decanato di Cles. A breve distanza dal villaggio si vedono ancora le rovine dell'antico castello di Ca ino, che appartenne alla casa di questo nome, e spenta «{Siesta casa passò ai conti di Thann. CAINÀRI. Frazione del comune di Ca stello Tesino, distretto di Striglio, circolo di Trento. Piccolo villaggio situato alla destra del

Vanoj nella valle di Canal S. Bovo, CALAVINO. Circolo di Trento, distretto di Vezzano, forma un comune col casale Sarca. Abitanti 4 J26, case 447. Estimo fior, meranesi 65.893 ear. 20. Grosso villaggio situato al piede occi dentale del monte Rondone, 2 miglia a mezzogiorno da Vezzano, 40 miglia a set tentrione da Arco, Anticamente faceva parte della pretura ® sl «*Égge di Trento; alla secolarizzazione nel vescovado fu incorporato al distretto tu V«toqgo e soggetto a quella giudicatura. M -territorio

e da 848 fanciulle. Come parecchia ha 9 curazie filiali, cioè Vezzano, Covelo, Ciago, Fraveggio, Pa- dergnoiie, Lasino, Madruzzo, Santa Mas* senza, Sarca. CALCERANICA. Frazione del comune di Caldonazzo, distretto di .Levieo, circolo di Trento. Piccolo villaggio situato verso la sponda a ponente del lago di Caldonazzo, È opi nione che la 'sua parocchiale sia la prima fondata nella valle Sugano; in essa è mu rata una lapide romana, dalle quale si rileva che questo popolo prestava culto a Diana Antiochena

9
Bücher
Jahr:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Seite 114 von 379
Autor: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Ort: Milano
Verlag: Aliprandi
Umfang: 374 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: III 79.502
Intern-ID: 333735
altri più celebri, è il Doss Trento, o 'Verruca, guardante la vicina città — di cui già abbiamo parlato — antica sede (dice la Guida dell’Ambrosi) di una rocca eretta dai Romani « a freno dei Barbari ». Purtroppo la rocca romana non ha impedito ai barbari di stanziarsi validamente nella prima gentile città italiana, che é oltre il confine della Germania : e la rocca che sopra il Doss Trento ora sorge, non sta più a freno dei barbari, scendenti dall’Alpe in Italia, ma degli Italiani che

volessero, non salire le Alpi — ché passò il tempo di tali pretese per gli Italiani — ma riunirsi ai loro fratelli di questa vallata, coi quali hanno comuni cielo, avi e lingua. Giungendo dalla strada di Riva — quella da me percorsa — o dalla ferrovia, Trento si presenta nel miglior modo possibile, colle vesti di città elegante, pulita, moderna. Passato il ponte dell’Adige, ed oltre il piazzale della stazione ferroviaria, si offre al vian dante un magnifico squadre a giardini inglesi, nel cui mezzo

serpeggia abbastanza largo, un rivo vegnente dalla montagna, e che muore in Adige. Intorno a questo spazio di giardino, o passeggiata pubblica, ognora verdeggiante per le belle conifere che vi sorgono, pei bei viali, pei tappeti erbosi tenuti con cura estrema, sorgono bellissimi edifici, di recente costruzione, tra i quali — prospiciente la città — il magnifico Hòtel Trento, degno sotto ogni rapporto di ornare la piazza di ben più importante città, e magari d’una capitale. L’orizzonte circuito da monti

, che si gode da questo piazzale, è quanto di più pittoresco si possa desiderare: ed è specialmente dalla stazione o dalla finestra dell’Hotel Trento, che si può ammirare da vicino, senza scomodarsi, nella sua prospettiva migliore, in tutta la stranezza della sua forma il già tante volte menzionato Doss’ Trento. Tutto ciò però é suburbio immediato: non città. Si entra in Trento per una via larga, fiancheggiata da platani alti e fronzuti, detta della Statione, e dopo aver passato, sopra un ponte

in pietre, quasi nel mezzo ad un boschetto di verdura, il rivo più sopra accennato. Oltre questo ponte sorgeva, come evidentemente appare da talune costruzioni comuni •— anche senza dire delle due torri, la Torre verde e la Torre Vanga, che stanno come due capisaldi, agli estremi della città, luna alla sinistra e l’altra alla destra di chi entra — l’antica cinta delle mura di Trento: costrutta, dicesi, da Teodorico, che i disegni e le incisioni di un mezzo secolo fa, ci dànno' ancora diritte, nere

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1903
Alta Valle dell'Adige : (appartenente all'Impero Austro-Ungarico)
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Seite 14 von 42
Ort: Torino
Verlag: Ute
Umfang: S. 163 - 202 : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: La Patria, vol. I, parte 2
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; g.Etschtal ; s.Landeskunde
Signatur: III 215.967
Intern-ID: 359312
Alta Valle dell'Adige 175 montana sulla quale si distende la città di Trento appare bello, ridente, maestoso. Il bacino di Trento, formato da l'alta corona dei monti già ricordati, si do mina tutto all'intorno : e nel mezzo di questo bacino, che sembra uno scenario circolare da panorama ada giato sopra tre colli, i tre Dossi, sorge non vasta, ma graziosa e irta di torri e di pinacoli, Trento, la ca pitale storica della regione, del l'alta valle dell'Adige, del Trentino. Dai suoi Dossi forse

Trento prese il suo nome latino, Tridentum, e non senza una ragione, perchè visti dall'alto, nello sfondo dell'orizzonte, presentano appunto il fantastico aspetto di tre immani denti capo volti. L'antico motto della città suona difatti : Monte* argentum mihi dant Nomtnque Tridentum, ma, in realtà, l'etimologia pare ijbbia tutt'altra origine. ' Di cotesti tre colli o Dossi, l'o rientale è detto Dos«' Sant'Anna, quello a mezzodì Doss' San Rocco, ed infine quello ad occidente, a falde più ristrette

, a forma di fungo, meno alto, ma degli altri più ce lebre, è il Doss' Trento o Verruca, guardante la città: antica sede di una rocca romana a difesa dai bar bari, poi di fortificazioni a difesa della città verso la parte inferiore dell'Adige, ed ora di una polveriera ed una caserma d'artiglieria. Giungendo dalla strada di Riva o dalla stazione ferroviaria Trento si presenta nel miglior modo pos sibile, colla veste di città elegante, pulita, moderna. Il piazzale della Stazione, ridotto a magnifico

square o giardino in glese, nel quale torreggia il superbo monumento a Dante, opera lodatis- sima del fiorentino Cesare Zoochi, inaugurato pochi anni sono con feste grandiose ed indicibile entusiasmo di tutto il popolo trentino, che - diede al monumento al padre della lingua nostra il più alto significato, è circondato da grandiosi edifizi mo derni, taluno dei quali ad uso di albergo, è uno dei ritrovi più graditi della cittadinanza. Si entra in Trento per una via larga, fiancheggiata da platani alti

e fronzuti, detta della Stazione e, dopo aver passato sopra un ponte in pietra un rivo che scorre placido fra quel verde per finire poi in Adige, al di sotto della stazione stessa. Oltre questo ponte sorgeva l'antica cinta delle mura di Trento, costruite, dicesi, da Teodorico, che i disegni e le incisioni di mezzo se colo fa ci danno ancora diritte, nere e merlate. Dove sorgevano le mura antiche — delle quali sono ancora in piedi alcuni avanzi nella parte occidentale ed a mez zodì della città — con

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Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1905
Castello del Buon Consiglio in Trento : descrizione artistico-storica ; progetti per i lavori di ristauro = kunsthistorische Beschreibung ; Projekte für die Restaurierungsarbeiten = Castello del Buon Consiglio in Trient
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Seite 58 von 91
Autor: Tommasi, Natale / Natale Tommasi
Ort: Innsbruck
Verlag: Selbstverl.
Umfang: [40] Bl., 11 Taf.
Sprache: Deutsch; Italienisch
Anmerkungen: Text ital. und dt.
Schlagwort: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Signatur: IV 301.953
Intern-ID: 495368
NATALE TOMMASI — CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO IN TRENTO - Attorno alle spallette della finestra dal lato opposto che in parte è murata, si ripetono le impronte di simili stemmi, busti ed ornamentazioni. Nello spazio tra il foro della finestra e l'arco acuto non vi sono nè avanzi di stemmi nè di ornamentazioni e sotto l'arco non c'è l'aquila, come dall'altra parte, ma vi si scorge solo un ornamento. A questo punto si potrebbe obiettare che le decorazioni attorno alle finestre, i due scudi

, la scuola dei quali in quel tempo era operosa anche fuori d'Italia e la somiglianza dell'arte in Pomposa, Tolentino e Trento dimostra che i maestri dei nostri affreschi seguivano le direttive della scuola di Giotto e di quella del senese Simone Martini, coi suoi precessori. Anche le rappresentazioni di vecchi edifizi di Trento e contorni ed in special modo la comparsa di molte chiese e campanili, i quali presentano indizi non dubbii di stile romanico, con poche eccezioni di motivi di stile gotico

, ci parlano di un periodo di scuola nella quale il suddetto stile nell'architettura venne ancora coltivato sebbene il periodo del gotico fosse già da lungo incominciato. Nel secolo XIV in Italia, patria degli illustri maestri dei nostri quadri, restò ancora in vigore Io stile archittetonico ro manico e questo stile venne conservato eziandio dai pittori e scelto con speciale predilezione nelle loro rappresenta zioni d'oggetti di architettura. Del resto nei contorni di Trento osserviamo il fatto che

i campanili medioevali tuttodì esistenti, sono quasi tutti romani. E questa una prova dell'influsso dell'arte italiana, cui accennammo di sopra. I Principi Vescovi Regnanti di Trento del principio del secolo XIV Filippo Bonacolsi (1289—1303) e Bartolomeo Querini (1304—1307) non entrerebbero in considerazione per riguardo alle nostre pitture dei mesi, giacché il primo non fece alcun ingresso in Trento e l'altro vi entrò sola mente la vigilia di Natale 1306 prendendovi possesso del Castello e della città

e morì il 23 giugno 1307. Noi ascri viamo i nostri affreschi della Torre d'Aquila al tempo della Reggenza dei due Vescovi successori, Arrigo III di Metz e Nicolò Alram; e la ragione di ciò la troviamo nel fatto che i suddetti Principi ecclesiastici soggiornarono per lungo tempo a Trento, mentre i loro tre successori, Gerardo II di Magnocco (1347—1348), Giovanni III di Pistorio (1348—1349) e Mainardo di Neuhaus (1349—1362) non si dass diese Farbe nicht die heraldische ist und um die Mo notonie

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Kategorie:
Buch- und Bibliothekswesen , Geschichte
Jahr:
1926
¬Die¬ Literatur über Südtirol seit der Lostrennung von Österreich.- (Schriften des Instituts für Sozialforschung in den Alpenländern an der Universität Innsbruck ; 2)
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Seite 43 von 93
Autor: Margreiter, Hans / zsgest. von Hans Margreiter
Ort: Innsbruck
Verlag: Wagner
Umfang: 92 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Südtirol;f.Bibliographie 1918-1926
Signatur: III 58.594
Intern-ID: 145468
Felieetti, Lorenzo. La valle di Fassa nel Trentino. Milano. E. Vec chietti & Co. 1923. 24 S. Felicetti, L(orenzo). Le valli di Fiemme, Fassa e„Primiero nel Trentino. Piccola guida... Mezolombardo. G. Moser. 1920. 32 S. Fellenberg, A. von. Qheretsch und die italienische Brennergrenze. Borne. G. Bardi. 1919. 37 S. Dio Schrift wurde im Aufträge des italienischen Senates herausgegeben. Der Verfassername ist vermutlich ein Pseudonym. Fogolari, Gino. Trento. Con 229 illustrazioni (nel testo

. Gribaudi, Piero. Le nuove terre italiane: Venezia Tridentina — Venezia Giulia — Zara. Notizie geografiche, storiche ed economiche. Torino. Società editrice internazionale. 1921. 45 S., 2 Tfln. Guida, La nuova, di Trento . . . Trento. Giuffrida e C. (1921.) 64 S. Levico metri 520 sul mare. Trento. Scotoni e Vitti. (1921?) 12 S. Prospekt. Lins, Pietro. L’ alpe di Siusi e la Via Ladinia. Trento, t. Mutilati. 1925. Zuerst fortsetzungsweise in einer siidtirolischen Wochenschrift erschienen, er örtert

erschienen unter den Titel: Lins, P(ietro). Im Schlerngebiet. Die Seiseralpe und die Ladinerstraße. Trento. Tip. editr. mutilati e invalidi. 1925. 57 S. Lorenzoni, Giovanni. Cesare Battisti and thè Trentino. Nuova York. 1919. Herausgegeben vom „Italian Bureau of Public Information“. Luca, R(omedio) de. Bolzano (Bozen) e dintorni. Trento, t. Tridentum. 1921. 40 S. Luca, R(omedio) de. Da Verona al Brennero. Per enra della Federazione Concorso Forestieri nel Trentino. Trento, t. Tridentum. 1921. 62 S. Luca

, Romedio de. La valle di Fassa e le sue Dolomiti. Trento. Triden tum. 1919. IV— 156 S., 4 Tfln. Luca, R(omedio) de. La valle di Gardena (Groden) e i suoi monti. Trento. M. Disertori. (Tip. Coop. trentina.) 1922. 83 S., 16 Tfln. 43

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
(1761)
Notizie istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto, vescovo e comprotettore della chiesa di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania, e dell' Italia a tempi dello scisma di Federigo I. imperadore ; Vol. 2
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Seite 49 von 828
Autor: Bonelli, Benedetto / Benedetto Bonelli
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: XCVI, 730 S.
Sprache: Italienisch
Signatur: III 103.346/2
Intern-ID: 337106
7 R E r I ot . x I vij na, a Frontino te. (a)- Che entro le <Jìpi 'Re ti che , denominate Trenti- A?, folle vi tal Camello, sembra non potersi ragionevolmente negare, ne entro le medeiime determinarsi può, almeno sotto Trento (b), situazio ne più acconcia del nostro VOSTRE NT 0 al TrotuGR^CULUM R0~ M^JNORVM. Nè può non riuscir pregevole a Trento l'aver potuto 1© ftcfTo Cattilo col suo Esercito mettere toro piede , ed appostarsi nelle noftre contrade, l'aver qui avuto un Castello da rifugiarsi

.cauja „ Cafae quoque „ e che cantò ancora Virgilio Georg. Lib. 4. F. 324. „In fait us utrtimque gregem, atque in pafpua mittes. „ (b) Disti ialmeno fotto Trento , perchè il dotto e4 erudito Sig. Simon - Pietro JBartojommei è d' avvifo, che il Cailelio prefidiato da Catulo fia anzi un Caßello vicino a Bolgiano , e che però fe lo debba ricercar ( fopra Trento ) in una fitua%ione t ove piti firade qitaft al centro confiuifcpno, ed appunto a Bolgìano piti (irade confluifcono che dal Teorico, dalla

Piadelicia , e dal Ueno ivi portano ec. Quindi egli pensa, che il detto Caßello ßa quello $ che ora cbiantaft CASTEL FEùERf cioè C*4STRVM FOE DERIS, 0 pure fia flato ivi vicino. Ad ogni modo però egli fteifo ebbe a con- feffare ingenuamente: „ Che il Caßello „ di Catulo polla eifere flato Dos Trento, „ non è inverifìmile ; poiché anche in „ Trento fi unifeono più Ararle, che „ dalla Germania portano qua , e così ,, pure da Trento portano più strade „ per l' Italia. „ Il che può arguirli ancora dalle

quattro Porte di Trento , Porta d'Aquile#, detta dell' àquila , porta Feronefe di S. Croce, Porta Bre sciana di S. Lorenzo, e Porta Germa nica di S. Marcino- <?> ciò tanto fembra più verifimile , quanto che dopo la rotta de' medefimi Cimbri per lunga pezza di tempo i po poli Settentrionali perdettero il corag gio di penfare all' Italia. Ogni pru denza volea, che i Romani, sì fatta mente vittoriosi, proccuraflero rantolìo di rientrar nel pofleìTo di Trento , e di tenerlo qual piazza d' armi in ogni

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Seite 63 von 335
Autor: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Ort: Milano
Verlag: Civelli
Umfang: XLVI, XIII, 278 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Signatur: III 154.332
Intern-ID: 138326
ALL di tutti i villaggi della valle di Fiemme cagionato dalla ricchezza de’ boschi e dal fiorente commercio di legnami ch’essi fanno colla valle dell’Adige. Bel resto il territorio di questo villaggio non produce che ce reali, nè vi matura il grano turco, ha però degli estesi pascoli e la pastoreccia è l’ag getto primario di rendita. Curazia filiale della parecchia di Cava lese, decanato dello stesso nome, diocesi di Trento. *ALDEIN. Circolo di Bolzano, comune del distretto di Egna. Abitanti

-1064, case -168. L’ estimo di questo comune è con giunto con quello dei comuni di Egna, Ora, Bronzollo e Montan. Till aggio di monte situato sulla costa sinistra che fiancheggia la valle dell’Adige. E lontano 3 miglia da Ora, 6 da Egna. Curazia filiale della paroechia di Ora, decanato di Salomo, diocesi di Trento, ALDENO. Circolo di Roveredo, distretto di Mogaredo, comune composto da questo villaggio e da alcune piccole frazioni. Abitanti 4250, case 491. Estimo fior, meranesi 404,563 car

. 44. > Villaggio di 478 case alla destra del l’Adige situato al piede del monte Bon- done, 6 miglia distante da Trento. Il suo territorio è coltivato a gelsi e viti; i suoi campi al piano sono però soggetti alle inondazioni dell’Adige, le quali rendono anche il paese un poco insalubre. ' Curazia filiale della paroechia di Yilla Lagarina, decanato dello stesso nome, dio cesi di Trento. * ALCUNO A, dlgitnd. Circolo di Bol zano, comune del distretto di Merano. Abitanti 4383, case 484, Estimo fiorini meranesi

201,644. ■ ■Villaggio situato alla sinistra dell’Adige, sopra la città di Merano, dalla quale è 2 miglia discosto. Il territorio del comune si estende però sopra ambo le sponde del fiume, in esso vi crescono ancora le viti e vi maturano delle squisite specie di fruita. II villaggio di Algunda è noto nei docu menti del decimo secolo col nome di Àla- gumna. Parocebia dipendente dal decanato di Merano, diocesi di Trento. ALLEGRE, Piccolo lago nel distretto di Livinalongo formatosi nell’anno 4774 per

di Trento, co mune del distretto di Malè, Abitanti 478, case 30, Estimo fior, meranesi 6059 enr. 40. Piccolo villaggio situato nella valle su periore di Sole, lontano 4 miglia da Malè. Almazzago è patria di Pietro Antonio Guardi dottore di teologia, paroeo di Vigo ed autore dell’opera « De peccati occulti , scampata in Trento nel 4756» del la quale il Lami nelle sue Novelle letterarie di Fi renze ne fece un distinto elogio, come di fatto è pregevolissimo e per la profonda cognizione dell’ uomo , per

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Seite 133 von 335
Autor: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Ort: Milano
Verlag: Civelli
Umfang: XLVI, XIII, 278 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Signatur: III 154.332
Intern-ID: 138326
FRA FRACENA. Circolo di Trento, distretto di Strigno, comune composto dei due vil laggi Irono e Fracena. Abitanti 347, case 57. Estimo fior, meran. 45,751 car. 45. Villaggio della Valsugana situato alla sinistra del Brenta. FRAPPORTA. Frazione del comune di Tenno, distretto di Riva, circolo di Ro- veredo. FRASSILONGO. Circolo di Trento, distretto di Pergine, forma con Roveda un comune. Abitanti 605, case 75. Estimo fior, meran. 9693 car, 32, Piccolo villaggio di monte situalo nella valle del

Fersina a levante da Pergine. Curazia filiale della parocclna e deca nato di Pergine. BRAVEGGIO, Circolo di Trento, di- GABIQLO. Frazione del comune di Povo, distretto di Civezzano, circolo di Trento. Piccolo e ameno villaggio situato a le vante dalla città di Trento ove si ammi rano alcune belle case di campagna, sog giorno nei mesi di autunno di cittadini di Trento. GÀDRA o GÀDER. Rivo che scende dal distretto di Marebbe, trae origine sui monti che dividono questo distretto da quello di Livinalongo

a ponente da Vezzano, Curazia filiale della parocclna e deca nato di Calavino. FUCCINE. Frazione del comune di Os sami, distretto di Male, circolo di Trento. FUCCINE. Frazione del comune di Sacco, distretto della città di Roveredo, circolo dello stesso nome, FUGAZZA. Giogo culminare sulla via di Vallarsa per discendere a Schio nelle provincie Venete; alto dal livello del mare metri 4403, FUMMO. Valle secondaria delle Giudi- carie, ricca di selve. Abitanti 455, case 20. Estimo fior, meran. 42,264 car

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Kategorie:
Buch- und Bibliothekswesen , Geschichte
Jahr:
1926
¬Die¬ Literatur über Südtirol seit der Lostrennung von Österreich.- (Schriften des Instituts für Sozialforschung in den Alpenländern an der Universität Innsbruck ; 2)
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Seite 91 von 93
Autor: Margreiter, Hans / zsgest. von Hans Margreiter
Ort: Innsbruck
Verlag: Wagner
Umfang: 92 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Südtirol;f.Bibliographie 1918-1926
Signatur: III 58.594
Intern-ID: 145468
ein. An ihrer statt kam die „Alpenzeitung“ heraus. Das Blatt führte als Beilagen „Der Meraner Sonntagshote“, 1919; „Fremdenverkehr“, 1923ff. „Unsere Heimat“, Sonntagsbeilage der Meraner Zeitung und der Südtiroler Landes zeitung, 4 Jahrgänge 1919—23; „Südtiroler N a e h r i e h t e n-B 1 a 11“, 1920 und die Sparten, der Südtiroler Landeszeitung: „Meraner Zeitung“ und „Bozner Tagblatt“, 1920-22. Alto Adige. Quindicinale per gli interessi atesini- (Bozen.) Bolzano. 1919ff. Brennero, II. Quotidiano politico. Trento

. 1923 ff. Bildet die Fortsetzung des „Giornale di Trento“. Corriere dell’Alto Adige. (Veronal 1925? ff.) Corriere della Sella. (Brixen-) Bressanone. 1923 ff. Eco, L\ della settimana — Echo der Woche. (Bozen.) Bolzano. 1924 ff. Gazzetta del turismo e Italia alberghiera. Trento. 1925 ff. Giornale, II, di Trento. Trento. 1919—23. Fortgesetzt als „H Brenner o“. Lavoro, II. Rassegna settimanale industriale, agricola, commerciale, finanziaria, turistica per la Venezia Tridentina. (Direttore - - Oreste

Mareheselli.) Trento, t. A. Scotoni. 1925 ff- Libertà, La ... Trento. 1919—25. Messaggero, II, di Rovereto. Rovereto. 1919 ff. Ponte, II. (Bozen.) Bolzano- 1920—23. Posto, Piccolo. (Direttore: S- Bar he si no.) (Bozen.) Bolzano. 1922 ff. Trentino, II, meridionale. Rovereto. 1922 ff. Trentino, Il Nuovo. Trento. 1920 ff. Vetta, La, d’Italia. Trento. 1919—25. Voce, La, della Sella. (Direttore: Cav. Neri.) (Bozen.) Bolzano. (Gedruckt in Trient.) 1923 ff.

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Kategorie:
Wirtschaft
Jahr:
[1940]
Veronesi e Fiorentini a Merano nel secolo XIV
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Seite 9 von 16
Autor: Trasselli, Carmelo / Carmelo Trasselli
Ort: Bolzano
Verlag: S.I.T.E.
Umfang: 15 S.
Sprache: Italienisch
Schlagwort: g.Meran;s.Handel;g.Verona;s.Notariatsurkunde;z.Geschichte 1300-1400;f.Quelle ; <br>g.Meran;s.Handel;g.Florenz;s.Notariatsurkunde;z.Geschichte 1300-1400;f.Quelle
Signatur: II 3.281 ; II 6.635
Intern-ID: 112380
moneta coniata in Verona o moneta coniata in Merano, ma all'uso di Verona? Propendo per la seconda ipotesi, appog giandomi ai seguenti dati, non ancora, che io sappia, posti nella dovuta luce (10). Della Zecca di Trento abbiamo notizie non molto fre quenti: rarissime poi si fanno nella seconda metà del XIII secolo e di ciò non si stupirà chi pensi alle complicate vicende della città in quel secolo (11). Fra tanti padroni, è ben naturale che Trento ricevesse la moneta dei forestieri dominatori

spangnea» (Spange = fibbia, fer maglio), (voi. 13, c. 15 v.). Incidentalmente ricordo anche la menzione di due pittori nel 1379: Fridelinus pictor e «Oli. pictor ex orto ferarum in plebe Mays» (vol. 5, cc. 35 t . e 58 v.). Noto ancora che molti altri nomi di battiloro potrebbero essermi sfuggiti. (10) La bibliografìa sulle zecche di Trento, e Merano non è copiosissima: mi limito a ricordare i lavori del Geröla (I quattrini meranesi ecc. Atti Accad. Agiati, Rovereto, 1929; Varianti di tipo e varietà

di conio nei primi soldi di Trento in Atti e (Mem. Istit. Ital. Numismatica, imi, Roma, 1934); del Perini (Nella Zecca di Merano, in Arch, per l'Alto Adige, 1914, fase. HI-IX; Della Zecca di Merano e delle imitaz. del Tirolino in Italia, ivi, I, ipagg, 40, e Monete di Merano descritte ed illustrate, ivi, I, 195); di A. Gazzoletti (Della Zecca di Trento, Memoria, Trento, 1858); di B. Giovarteli! (Intorno all'antica Zecca Trentina, Trento, 1812); di S. P. Bartholome! (De Trident. Veron. Meranensiumque

monetarum specibus et valore, Trento, 1749), (11) 1222-1256 dominio veronese e di Ezzelino 1256-1265 Vescovo Egnone 1265-1268 Scaligeri 1268-1274 Egnone e Mainardo 1274r-1278 Vesc.- Enrico II 1279-1281 Padova 1283 Alberto della Scala 1291 Mainardo H 1291-1296 Ottone, Enrico, Ludovico figli di Mainardo. ? —

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Seite 10 von 335
Autor: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Ort: Milano
Verlag: Civelli
Umfang: XLVI, XIII, 278 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Signatur: III 154.332
Intern-ID: 138326
A 11 i'RKPAZiOiVÈ; fiere conte Consolati, con gran seguito di carrozze, erasi il giorno 25 maggio re cata a Lavis per incontrarlo, quando ad un tratto s’intese che il principe, invece di recarsi a Trento aveva a Salorno passalo l’Adige'e andava nel suo castello di famiglia nella valle di Non. Fu mistero la repentina deliberazione, ma in molti cominciarono già allora a svanire le illusioni che -1’Austria meditasse di ristabilire il principato di Trento. -Mentre restavano ambigue le cose, ruppe

nuovamente la guerra. Bonaparte in Egitto, fortunati gl’Imperiali in Italia, alleata la Russia, la quale mandò quaran tamila uomini in Italia in sussidio delle forze imperiali. Questo corpo era gui dato dal generale Suwaroff, e perì per due terzi, in parte nei combattimenti in Piemonte, in parte dalle malattie. L’artiglieria ed i convogli ritornarono in set tembre del 1799 per la via di Trento, scortali da distaccamenti di Cosacchi. Avevano piccoli cavalli, arruffati, e- ferrati soltanto ai piedi

anteriori. Il teatro della guerra si era frattanto allontanato da queste contrade, e ri sorgevano speranze.che si potesse ristabilire l’antico sialo di cose: furono, le ul time illusioni dei buoni cittadini che nel loro principe vedevano, un potere esecutivo. Nel giorno 17 geimajo 1800 seguiva in Castel di Titunn la morte di Pietro Vigilio, ultimo principe temporale di Trento. Del suo governo sono alcune cose da biasimare, alcune da lodare: soppresse diversi monasteri e ne diresse a miglior frutto

in Alessandria, il generale Melos si obbligava di consegnare entro otto giorni ai commissari francesi dodici delle più .importanti fortezze del Piemonte e della Lombardia, esclusa Mantova, e la linea fra i due eserciti.- veniva fissata fra il Mincio e il Chiese. A guardare il Trentino venne un corpo d’imperiali, sotto i comandi del generale Wucassovich, lo stesso die sposò una contessa Mal fatti di Trento: una brigata comandata dal generale Laudon occupò le Giudicane, e un’altra la valle del Sole, tenuta dal

generale Stojanicli. L’armistizio durava lino al 15 dicembre, e tosto spiralo, i Francesi presero l’offensiva e costrinsero gli Austriaci a ripassare il Mincio è a ripiegare versò l’A dige. 11 generale francese Brune sostò sul Mincio, in attesa dell’ardita mossa del gene rale Macdonald, il quale nel cuore dell’inverno rigidissimo, superava le montagne dello Spluga c dei Grigioni per congiungersi in Trento coll’ala sinistra francese e prender Verona in ischicna. Era la sera del 6 gcnnajo 1801 quando

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
(1760)
Notizie istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto, vescovo e comprotettore della chiesa di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania, e dell' Italia a tempi dello scisma di Federigo I. imperadore ; Vol. 1
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Seite 488 von 503
Autor: Bonelli, Benedetto / Benedetto Bonelli
Ort: Trento
Verlag: Monauni
Umfang: XVII, 462 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Signatur: III 103.346/1
Intern-ID: 337105
INDICE Degli Scrittori, Perfonaggi, e cofe notabili. A- ABbati, D 'Acqua Negra 'Pietro 202,. Admontenfe Gotìfredo 4 p. pj. i§i, d' Augea, ora Gries £«rào 208. di Chiara valle Faßrado 42. 48. 58. 63. 64. 85. 87. Ciftercienfi 3*5. Clavatcn : fe JLlgifo 97. 100. Cluaiacenfì di Gironda Gerardo 209. not. é, di S. Lamberto nella Stiria Tìetro 148. di S, Lorenzo pretto Trento uAru'tdperto 432. in not, Lanfranco 55. not. a. 191. 'Pietro 208. not. b. Tedalch 208. 2.09. not. h. Malmesburieafe vfìlklmo

3?-. 21 6. di S. Michele fopra Trento En gelberte 119. Enrico 208. Morimonden- ,fe py. 102. di Novezela Enrico 208. 'Reicherfpergenfe Gerhoho 93. ip8 .ziS. 254. Hermanno Cronifta jp. 4p. 50. 7j. 87. not. a. 132. 170. Z53. delia Vangadizza J/^o 145. Urfpergenfe 14. not. <1. <5S. 177. di S. Zenone di . Verona 120. Abbondanzio Vefc. di Trento 273. Adalberto Arci vefc. di Salisburgo 50.52. 93- 97' Adalberto Tiranno fi oppone a Lotta- rio III. che pafTa pel Trentino, e vien fuperato 14. §. Adalberto Vefc. di Praga non ebbe

Chiefa preflb Arco 301; e fegg. fua ?<efta quando introdotta, nella Chiefa * di Trento 3 12. Adalgerio Vefe. di Feiere, e di Belluno 242. AdaJperone-Vefc.' di Trento 20z. 32 .1, Adami -Franz. 1 K>. n8. 154. 358. 396. Adamo Vefc. di Felt re 7 6. 84. ' j . Ade! ber to ( dt Carimali ) Vefc. di Bergamo 302. 365. S*. Adelberto , o Alberto, Vefc. di Co-. mo 301. 365. 5. Adelberto Oliandefe 302. Wlddpreto di Livo 205. 212. Àdelpreto di Sarentina 212. Ade preto I. Vefe. di Tremò B. Adelpreto II. Vefc

. di Trento. Non fu il fuo fola nome quello à'jilbertQ x. e fegg. Non confìa per certo di guai Na* 2Ìone Egli foffe 7. Non cominciò a reggere la Chiefa di Trento nei 1157, s ma nel 11 <$6. pag. 7. e fegg. Nel 1158. non calò in Italia coil' lraperador Fe derigo I. 30. Nel 115p. non fi äffen- tò dalla fua Chiefa ivi. Non è inter venuto al gran Congrego Imperia!« di Roncaglia 3 e perchè ivi . Non è certo il di lui intervento al Concilia bolo di Pavia 32. e fegg, E nell'ipotefì di tal intervento, non

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Kategorie:
Geographie, Reiseführer
Jahr:
1854
Dizionario corografico del Trentino : con la regione subalpina dell'Adige.- (Dizionario corografico-universale dell'Italia ; Vol.1, P. 1)
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Seite 48 von 335
Autor: Perini, Agostino / compilato per cura di Agostino Perini
Ort: Milano
Verlag: Civelli
Umfang: XLVI, XIII, 278 S.
Sprache: Deutsch
Schlagwort: g.Trentino-Südtirol ; f.Ortsverzeichnis
Signatur: III 154.332
Intern-ID: 138326
piedi, dal quale si cala alle volta d’ Innsbruck, Salisburgo, Linz, Vienna; il ramo secondario destro diverge per Milbacco verso la valle della Rienza,ossia della bassa Pusteria, è forma il terzo passo delle alpi Reliche detto dì Tobia eco, alto 3750 piedi, ed è il punto di separazione dall’alta Pusteria transalpina e dal Ducato di Carinzia , regno Illirico. Da Verona a Trento per la detta via Claudia vi sono 52 miglia italiane, da Trento al Prennero 87, Un’altra strada recentemente eretta

è quella, che dal bellunese passa per il distretto di Ampezzo, da cui ha il nome, e poco distante dal paese di Tobiacco si unisce alla strada della' Carinzia. Celebre è l’altra strada dello Slelvio, che nel gruppo delle alpi Reliche e Gri- gione congiunge la Valtellina colla valle dell’Adige, ossia coll 5 alta Venosta. Lo stradale della valle del Brenta, che il veneto unisce a Trento , e che presentemente viene rettificato, è importantissimo, e per la pronta comunica zione del porto di Venezia col

Trentino, e poscia colla Svizzera e colla Ger mania , e per il còmmercio intèrno e di transito che vi si esercita vivissimo. Siccome questa strada venne in questi ultimi anni continuata a sera di Trento, sulla destra dell’Adige, lungo il territorio di Yezzano per il passo del Limarò c lungo i distretti di Stenico, Tione e Condino , essa presenta senza dubbio una delle più interessanti strade di questa parte d’Italia snperiore, poiché oltre all’avvicinamento di tante popolazioni, al nuovo impulso clic

, Trento a 457, Roveredo a 467, Bolzano a 896. Il pizzo del monte Orleliò nella Venosta , monte dèlie alpi d’ Italia il piu elevato dòpo il Rósa ed il Bianco, è allo 42.561 piedi. Il paese è tuttavolta soggetto ai venti settentrionali, ai sirocehi ed a frequenti variazioni atmosferiche, prodotte dai ghiacci che stanno eterni sùlle altissime alpi Reliche, particolarmente da quelli dell’ Ezio e del Gibaccio. La situazione di ciascheduna valle modifica poi in qualche parte la rispettiva temperatura

. La primavera comincia generalmente verso i primi giorni d’ aprile, ed a lungo non dura, poiché sopraggiungono ben testo i calori estivi. L’autunno è la stagióne la più regolare e costante, Tinverno è moderato. In Trento la tem peratura media dell’ anno è di IO, dei blesi più caldi di 19 , e de’ mesi più freddi di 2 gradi sopra zero; per il che il grado dì caldo vi è maggiorò elle in Milano, e non è inferiore a nessuna città cispadana. In fatto ne’distretti di Riva, Arco, Vezzano presso Trento, Ala cresce

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