— Verfluchter Kerl ! — gridò, comicamente minacciando — parola di 'boche,, che ti ricaccierei in gola l'offesa fat tami, se oggi non fosse la fausta ricorrenza, per cui è vietata ogni discordia umana, o, per lo meno, sconsigliata. Ho ragione o non ho ragione, caro dottor Paolo? A proposito: universae medicinae doctor? — No, purtroppo — rispose Paolo — sono dottore in filologia... — Poveretto! — esclamò il pittore. — Povero diavolo! — incalzò il commediografo. — Povero paria — concluse Giovanni
. — Però, come 1' amico presente può asserire, non esercito la professione inerente al mio diploma dottorale... — Ah, allora è un' altra cosa — replicò il drammaturgo. — Faccia il dattilografo — consigliò il pittore. — Farà il commerciante — sentenziò Giovanni. — Non farò nulla, poiché ho di che vivere lo stesso. — Fix Teufel, trés bien ; ah, potessi a,neh' io fare lo stesso ! Io nie ne andrei sul più alto paesello della Baviera — Ed io nel più romito dei villaggi della Bretagna — Fein, sehr fein
! ... Un coro di esclamazioni e di proposizioni... desidera tive, assalirono Paolo ; Giovanni, visto l'amico assalito da quel fuoco di fila, levatosi in piedi, con enfasi sentenzio : lì dottor Paolo filologo, pescecane autentico, è condannato a pagare alla ex alleata Francia, alla ex nemica Germania e alla bolscevica Italia, tre, dico tre, bottiglie di 'Magdalena,,, e precisamente una bottiglia per cadauna delle tre accennate potenze, libero però di pagarne per sè a piacimento.... Un coro di 'bravo,, 'bene
,, 'evviva l'Italia bolscevica,, e di altre esclamazioni, accolse la condanna pronunciata da Giovanni. Lo stesso Paolo applaudì freneticamente, e chiamò la padrona della 'Weinstube,, onde scontare tantosto la pena inflittagli. Quando la simpatica vecchietta portò le bottiglie e versò nei bicchieri il vino, il drammaturgo francese con voce pro fonda, disse: E l'ultima sera che ci troviamo assieme; domani parto.