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Geschichte
Jahr:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Seite 43 von 50
Autor: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Ort: Pisa
Umfang: 40 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Schlagwort: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.494
Intern-ID: 236700
tore Leopoldo I; Michele Venceslao conte de Spaur, che morì nel 1712 qual Vesco vo di Rhossa ; Gian-Giuseppe-Ferdinando conte de Spaur; Vescovo d’Ahila; Leopoldo conte de Spaur, morto nel 1778 qual Prin cipe Vescovo di Bressanone; Ignazio Spaur fratello del precedente e suo successore qual Vescovo e Principe di Bressanone; Giusep pe conte de Spaur, il quale fu pure Vescovo di' Bressanone e mori nel 1791; Gian-An- lonio conte de Spaur mori nel 1709 qual Luogotenente del Tiralo, e Ciambellano e con

1613 qual Principe Vescovo di Bressanone, Gian-Filippo Conte de Spanr Ammiraglio delle flotte spagnuole sotto il Re Filippo III; Crisante Conte de Spaur Generale delle troppe «lei re di Spagna; Francesco Vigilio Conte de Spaur Principe-Vescovo di Chiem see, morto nell’ anno 1672; Gian-Michele Conte de Spanr Principe-Vescovo di Tren to, che mori ne! 1728. — Francesco An tonio Conte de Spaur, consigliere intimo e Ciambellano imperiale e generale supre mo nei confini dell’Italia sotto l’Impera

sigliere intimo imperiale; egualmente fu suo figlio Gian-Francesco-Guglielmo Luogo- tenente del Tiralo negli anni 1710-1789. Giovanni conte di Spaur fu capitano provinciale del Tiralo e morì nel 1793. Suo fratello Francesco fu Giudice supremo principesco dell’Impero in Welzlar, e morì nell' anno 1797 qual consigliere intimo e ciambellano imperiale. Giambattista de’Conti de Spaur fu Governatore del Lombardo- Veneto, consigliere intimo e ciambellano imperiale. Morì nel 1882. Carlo conte de Spaur

fu ambasciatore del Re di Baviera in Roma nell’anno 1848. Già dal 1426 questa famiglia s'era di visa in due rami, i quali si divisero ancora in modo che oggigiorno esistono cinque li nee del nome di Spaur. Elisabetta contessa de Welsperg, fu me diante la morte im prole dei suoi fratelli Giovanni e Cario conti de Spaur, ciambel lani di sua Maestà e Gran coppieri del Ti ralo, erede universale della linea dei conti di Spaur in Mezzolombardo, e passarono in conseguenza ad essa le loro possessioni. Dal matrimonio

d’ Eugenio conte de Welsperg con Elisabetta contessa de Spaur nacquero due figlie, Maria ed Eugenia, ed un tìglio Enrico conte de Welsperg-RaiLenau- Primiero, ora gran cuciniere e scudiere del Tiralo, il quale nacque il 18 luglio 1880. Eugenio conte de Welsperg morì in Primiero il 29 agosto 1867 evenne sepolto ivi nella tomba ereditaria dc’Conli di Wcl- sperg della linea di Primiero. Piobago li 20 Dicembre 1873, Dr. COSMO RÀGCHIN1

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Geschichte
Jahr:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Seite 42 von 50
Autor: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Ort: Pisa
Umfang: 40 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Schlagwort: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.494
Intern-ID: 236700
LA STIRPE DEI CONTI DI WELSPERG. 39 to ad Emilia de Micheli figlia del Cavaliere Giovanni de Micheli dalle Colonne e d' Er- nestina Conlessa de Liechtenberg. Eugenio-Ottone Conte de Wclsperg-Rai- Essendo morto nell’anno 1840 suo cu gino Giovanni conte de Welsperg-Primiero, Carlo ereditò da esso per diritto di succes sione feudale le possessioni feudali in Pri miero ed i patronati del priorato di San Martino di Castrozza e del Decanato di Primiero. La legge sull’esonero del suolo dell’an no 1848

de Türckhcim-Älldorf, ciambellano e consigliere intimo del Re di Sassonia, e di Chiara-Maddalena Baro nessa de Seuferheìd. la quale morì in Lu biana il 4 marzo 1840. In seconde nozze sposò il conte Carlo nell'anno 1841 Maria nata contessa di Thurn-Valsassina, vedova del conte de Slainach, la quale morì nel l'anno 1864. Carlo conte de Welsperg rag giunse l’età di 98 anni, e fu sempre di chia ro intelletto sin’all' ultimo momento della sua vita. Morì in Vienna il 12 ottobre 1873 e la sua salma venne tradotta

nella Paste ria e sepolta nella tomba di famiglia nella parrocchiale di Taisten. Carlo conte de Welsperg lasciò tre figli cioè : 1. Eugenio conte de Welsperg ecc. suo primogenito, il quale continuò la stirpe. 2. Riccardo conte de Welsperg, Raite- nau e Primiero, il quale nacque in Langen- stein il 4 Febbrajo 1813, e vive tuttora qual imp. reg. Tenente-Maresciallo, e Co mandante del Genio nel Regno d’Ungheria, Cavaliere dell' Ordine imperiale di 8. Leo poldo, dell’Ordine della Corona ferrea, del

l’Ordine ottomano di Metljidie, fregiato del la Croce di merito militare, della Croce ma- nanna dell’ Ordine Teutonico, dell’ Aqui la rossa tirolese e della medaglia commc- moratizia di guerra, ora Seniore della fa mìglia. 3. Volfango-Teodorico Conte de Wel sperg, Raiten su e Primiero, nacque in Sa lisburgo il 14 maggio 1820 e vive presente mente colla carica militare d’Irap. reg, Co lonnello e Direttore del Genio nel Titolo, colla sede in Innsbruck. Esso è ammoglia- tenau-Primiero, gran scudiere

e gran cuci niere del Tirolo, Patrizio della Svevìa, delta Baviera, della Stiria, della Carinaia e del Tirolo, Figlio primogenito di Carlo, nacque il 28 marzo 1808, percorse la carriera mi litare, nella quale arrivò fin ai grado di Maggiore nella cavalleria austriaca. Abban donò il militare per prender moglie nell’an no 1849 e sposò in Innsbruck il 10 set tembre 1849 Elisabetta Contessa de Spaur, erede dei castelli e possessioni Altmetz, Faj ed Àltspaur nella Vaile dell' Adige e nel- 1’ Annaunia

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Jahr:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Seite 8 von 50
Autor: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Ort: Pisa
Umfang: 40 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Schlagwort: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.494
Intern-ID: 236700
Emico ricevuto dei feudi dall'im peratore Arnolfo, contemplando ciò come una vergogna pel suo casato, il quale (in a quel tempo era sempre stato indipenden te, esso si corruccio fuor di misura e cad de in una profonda melanconia. Non volen do più vedere nò il proprio tiglio nò l’avito SUO castello d’Altdorf. Elicone si ritirò con dodici de’ suoi più fedeli armigeri nelle sel ve della Scharnitz, sulle fonti del Ini me Isar, e si fece eremita. La cronaca di Wein garten ci riferisce questo fatto colle

gli antichi Sciri a- bitavano quelle foreste, le quali in conseguen za appartenevano ab antiquo ai Guelfi, in onore di Elicone quel luogo denn nominalo Etthal ossia Valle d' Elicone, ed uno de’ suoi discendenti gli fece ivi erigere un con vento. Elicone lt mori l’anno 910. Da sua moglie Giuditta, la quale giusta le testimonianze del Bucellini e dcll’Hormnyr era figlia d’ un Le d'Inghilterra, esso ebbe due figli, Enrico e Barilo, c due Figlie Gin- ditta moglie delTlmperaiare Arnolfo, e Luit gard

» moglie di LixHnnfco Ho di Baviera. Enrico del Carro d’ Oro, primogenito d’ Elicone U, gii successe qua! Gonio di Ravensburg, d’ Altdorf e del Lechgau, co nte pare nelle possidenze guellielie nel Ti ralo. Nell'anno 889 rjtnperatore Arnolfo si trovava in Augusta, e teneva ivi una bril lantissima corte. \assalii da tutte le parti del suo vasto impero, dai confini della bas sa Dalia sin ai paesi del ghiaccio perenne, Ambasciatori de’ Polacchi, degli Ungheresi, de’ Borgognoni e d’ altri numerosissimi

po nti ni win.si’Enfi. 8 poli si piegavano sui gradini del suo trono. Appaino T Imperatore aveva fatto delle do nazioni a vari vescovi, allorquando àvvi ci nò un giovino, prediletto delTimpcràlore. Era questi Enrico il Guelfo, figlio d' Elico ne Conte di Ravensburg, il quale contro la volontà di suo padre ambiva le glorie del la guerra e le distinzioni della corte impe riale. Ei pregò T Imperatore che gli voles se dar in feudo tanta estensione di terra che esso potesse percorrere con un carro entro

una mattina. Concessagli che fu la sua preghiera, prese un piccolo carro d'oro in mano, montò sul suo destriero e percor se in una mattina un grandissimo territorio, fra i fiumi Isar, Ammer c Loysach. L’Im peratore non volle mancar di parola e die de queste terre in feudo ad Enrico. Fu Enrico del Carro d’ oro che fondò il monastero d’Altomünster ed un convento di monache in Alldorf. Da sua moglie Beala Contessa di Hohen wart figlia di Rapolene Conte d’ Andechs ebbe tre figli cioè: 1. S. Corrado

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Jahr:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Seite 37 von 50
Autor: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Ort: Pisa
Umfang: 40 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Schlagwort: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.494
Intern-ID: 236700
nella Posteria, So vrano in Langenstein e Hohenkrahen, signo re pignora tizio in Laudeck e Naudersperg, gran cuciniere e scudiere del Tirolo, Luogo- tenente della Svevia austriaca, del Tirolo e del Vorarlberg, Consigliere intimo, Presi dente governativo e ciambellano di sua Mae stà Cesarea, figlio primogenito di Cristofo- ro-Sigismoodo nacque il 2 Giugno 1655; passò la sua gioventù in Italia, e si trovava ivi allorquando morì suo padre nel 1675. Gli vennero deputati per tutori Gian-Gior- gio Conte

sera eoi territorio de’ Principi de Fiir- slemberg, verso settentrione colla Svevia austriaca, verso oriente coi territori del Principe-Vescovo di Costanza e dell’Ordine Teutonico, e verso mezzogiorno col territo rio dei liberi cavalieri d’Impero del circo lo di Radolfzell. Comprendeva le borgate di Osigen, Duchfmgen, Danenburg.Volkerts- bansen, Eigeiliogen e Beuren, e moltissimi villaggi. Era residenza dei Conti il magnì fico castello di Langestein, e centri milita ri della contea erano

il castello di ITomboll e la fortezza di Hohenkrahen, la quale go deva fama d'inespugnabilità. Il suolo era diviso in questa contea in cinque categorie. Chiamavasi dominio, ciò che era d’ esclu siva proprietà del Coite; Megale ciò che apparteneva bensì al Conte, ma che dovea però fruttare a vantaggio dell’amministrazio ne civile, militare e politica della contea. Chiamavansi inoltre Terreni urbariali quelli sopra i quali spettava il dominio al Con te, ma che appartenevano per mezzo del- Dl WELSPERG

inlimo, ed indi lo fe ce Luogotenente del Tirolo, del Voralberg e della Svevia Austriaca affidandogli in que sta guisa un territorio esteso dalle fonti del Danubio sin alle fonti della Piave ed al lago di Garda. Nei tempi disastrosi delle guerre francesi ed in ogni questione d’im portanza Guidobaldo seppe sempre eminen temente distinguersi e crebbe sempre più nel favore dell’ imperatore. Nell’ anno 1790 Leopoldo I innalzò in favore di Guidobaldo an che la giurisdizione della Pusleria al ran

go di Contea, e con diploma del 18 Aprile 1693 venne conferito da Leopoldo I a lui ed a tutti ! suoi discendenti maschi e femine il titolo e rango di conti del Sa cro Romano Impero in welsperg, Lau genstein e Primiero. Questo diploma impe riale, net quale sono enumerati tulli i me riti e la discendenza principesca della fa miglia Welsperg, dai più antichi tempi sin a quell’anno, fa testimonianza dell’alta sti ma che professavano gl* Imperatori della casa (l’Austria per questi dinasti. Quel di ploma venne

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Geschichte
Jahr:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Seite 18 von 50
Autor: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Ort: Pisa
Umfang: 40 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Schlagwort: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.494
Intern-ID: 236700
Welfsperg co! Vescovo di Bressanone, ri guardo al loro castello e giurisdizione di Welfenstein, ed anche in quel caso fu Al berto Conte di Tirolo che sostenne gene rosamente i fratelli de Welfsperg. Già nell anno 1214 Ottone IV fu testi monio allorquando Alberto Conte di Tirolo rinunziò al castello di Sommersberg in fa vore del Vescovo di Bressanone. Nel 1218 Ottone de Welfsperg, Alberto Conte di Ti rolo e Dito de Firmian si recarono a Ve nezia, ove compariscono insieme in un do cumento dei

sperg s’obbligò di non molestare più il Ve scovo di Bressanone. Il relativo documento si trova stampato negli scritti dell’ Ilormayr, del Sinnaclier e del Sadurner. Nell’ anno 1237 fu Ditone testimonio della cessione del castello di Reifeneck, fatta da Alberto Conte di Tirolo in favore del Vescovo di Bressanone. Il relativo passo suona: Testes: 1). Ileinricus de Vecifespercit et D. Otto Welfus ejus frater. I). Ileinricus de Boimonl etc. Ad. Sterzìng a D. 1239 mi. I, Die martis 3 intrante Marth

. Fu pu re Ottone testimonio del conferimento de' Privilegi alia città d’ Innsbruck da parte d Ottone II Duca di Meran nell'anno 1239. Sottoscrisse. Ottonis de Welfsperc. Il 29 Marzo 1241 allorquando Alberto Conte di Tirolo couchiiuse un trattato di pace con Egnone Vescovo di Bressanone, Ottone ne fu garante. Sottoscrisse: D. Otto Welfus. Egualmente fecero garanzia pel Conte del Tirolo i fratelli Ottone ed Enrico de Welfsperg il 21 giugno 1241 quando quegli promise all’ordine Teutonico la dona zione

d’ un ma so in Aicba. Sottoscrissero: He nricumet Ottonerà fratres de Welfesperch. Nell’anno 1242 ebbe luogo quella cele bre guerra fia Arnoldo de Rodank da una parte, ed Ottone de Welfsperg, Ugo de Täufers e Guglielmo de Velthurus dall’al tra parte. Durò quella faida diversi mesi; quei Cavalieri si presero vicendevolmente le loro torri e castella, ebbero luogo diverse scaramuccie sui torrenti Eisach e Rienz, ma lilialmente dietro mediazione del Conte di Tirolo fecero un accomodamento. Nell’anno 1243

nell’investitura pel ca stello di Reiffeneck fatta da Egnone Vesco vo di Bressanone in favore del Conte Al berto di Tirolo leggiamo fra i leslimonj : J). ileinricus de Welfesberch et D. Otto Welfus ejus frater. Nell’ anno 1243 conchiuse certo Enrico Beige un contratto col monastero d’I. Can dido in Jnnicben riguardo a’beni in Beiden, in Wüiienbach, ed in Walgratt, e ciò sotto le porle del castello di lleunfels in praesen tia D. Ottonis Wdf de lleunfels, come s e- sprime il relativo documento. A questa per

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Jahr:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Seite 15 von 50
Autor: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Ort: Pisa
Umfang: 40 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Schlagwort: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.494
Intern-ID: 236700
Questi documenti si trovano lutti nel- 1’ Archivio vescovile di B'essanone. Guelfo di Welfsperg chhe, giusta le ge nealogie dell’ Archivio Wclsperg rii Primie ro, e giusta le congetture de’ genealogisti moderni un tiglio per nome Ottone 1. de Welfsperg del quale trovai nell’Archivio ve scovile di Bressanone i seguenti due do cumenti: N. I. « Omnibus Kath&Hcss sigillo Crisi Impressis ctc. qucliter quiitnm Ingenmij lliitipolt dictus dilectione petiiicmcqi’.p Allwlni Brixine:,ris praesutis

Vodalrich cj isib tn Ottoni; Dater miam de prae scriptis cortiiem ab jedem episcopo cambivit ctc. dai is etc. etc. Cujus rei testes, sunt Bercchtolt, Adaliicro, E- berhart, Ekrich, isingrin. Actum Resine, Anno Dom. 1091 ». Nella cronaca del monastero dii wiltau nel Tirolo troviamo nell’anno ti-40 qual te stimonio: v Otto Welf una cum filijs ejus Ottone et Swickero de Wcìfesperch ». Ol tre i già citati documenti parlano d’ Ottone I de Welfsperg moltissimi libri storici e ma noscritti, fra i quali voglio

annoverare sol tanto la storia della Pusleria del D r Teodoro Mayrhofer, il Brandis, il Burglecbner ed il Sinnacher. Ottone I de Welfsperg ebbe tre figli cioè: Ottone 11, Swidtgerio 11 ed Enrico de Welf sperg. Come lo è monti mentalmente pro vato, Ottone II e Svidegerio figli di Ot tone furono i restauratori del castello di Welfsperg nella posteria nell’ anno 1140. Pare che quel castello edificato nell’ anno 1020 fu poscia trascurato e che fu neces saria una riedificazione. Ottone li e Sividegerio

II compariscono quali ilestimonj in varj documenti che furo no già stampati in diverse raccolte d’islru- menti storici e che preferisco omettere, ri guardo al terzo fratello Enrico de Welfsperg, del quale parlano le genealogie di Primie ro, ricevetti pochi anni fa, a mezzo del fa moso storiografo D. r Teodoro Mayerhofer, Professore di storia in Bressanone un do cumento originale di molto valore tolto dal- 1’ archivio del monastero di Neustift. Il se guente è il tenore di quella pergamena. - Ad armum 155i

la famiglia con una simile divisione, chè mentre Ottone 11 de Welfsperg apparteneva al numero de’ più potenti dinasti del Tirolo, i suoi figli dopo la divisione non erano più che semplici gentiluomini. Seppero però essi agire in modo che acquistarono dai Conti di Tirolo gran di possessioni in feudo, e se da un lato questa procedura tolse alla famiglia la sua originaria indipendenza, dall’ altro lato fu essa che la sostenne nella sua primaria po tenza. Fu in questa guisa che i Welsperg di ventarono

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Jahr:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Seite 34 von 50
Autor: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Ort: Pisa
Umfang: 40 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Schlagwort: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.494
Intern-ID: 236700
prendendo parte a quasi tulle le battaglie di quell’epoca. Ammoglialo con Terj|a van Arceli, morì senza prole nel 1830. Marianna contessa de Weìsperg, nata nel l’anno 1767 sposò Luigi Conte de Sarnthcin. Teresa contessa de Weìsperg, altra figlia del Conte Marquardo, sposò Giovanni-Giu- uNTt DI W1ÌLSPERG. UT seppe Conte de Ebnen, e morì nell’ an no 1840. L’ ultimo di questa linea de’ Conti de Weìsperg Primiero fu il secondo lìgbo del conte Marquardo cioè: Giovanni Conte de Weìsperg, Dinasta di Primiero

, Maresciallo di Bressanone imp: reg: consigliere intimo, Ciambellano e Pre sidente di Giustizia in Venezia. Nacque que sti li 16 Febbrajo 1765 in Primero, e do po aver affidato l’amministrazione della giu stizia della sua giurisdizione al giudice Piazza, entrò nel servizio dello stato, in prima sotto suo cugino Filippo conte de Weìsperg Luogotenente dell’ Austria supe riore, e poscia presso il governo d’ Inn sbruck. Scoppiate le guerre napoleoniche, esso prese viva parte alla difesa del paese, ma dopo che

nella pace dì Presburgo nel- 1’ anno 1803 venne cesso dall’ Austria de finitivamente il Tirolo alla Baviera, esso, la di cui attività non gli permetteva le noje d' una vita privata, si vide sferzato d’ en trare nei servizio bavarese. In premio del suo zelo venne esso con tolta la stia fami glia assunto nel patriziato del Regno di Ba viera con diploma del 6 Luglio 1813. Po chi mesi dopo venne fregiato dell’ ordine cavalleresco di 8. Giorgio, L’Imperatore Francesco I d’ Austria si era mollo

corrucciato del perchè egli s’era opposto nel!' anno 1809 alla rivoluzione fat ta d’ Andrea Roder contro il dominio ba varese in favore dell’ Austria, e difatti me rita d’ esser vituperato un simi! contegno da parte d’ un membro d’una famiglia che tanto era stata distinta dalla casa d’Austria; ma contemplando le circo stanze da urj al tro lato fu per amore clic portava al suo paese, al quale Giovanni volea risparmiare le calamità d'ima nuova guerra, clic lo con sigliò contro quella sollevazione. Ritornato

il Tirolo sotto il dominio austriaco, tornò anche il conte Giovanni de AVelspcrg, se guendo 1’ espresso desiderio del Re di Ba viera, al servizio dello stato austriaco e ven ne onorato dall’ Imperatore coll’importante carica di Presidente della corte di Giusti zia in Venezia, nel qual impiego non colse che allori e vìvo riconoscimento delle sue abilità tanto da parte del popolo che da parte del governo. Fu sotto di lui, che andò perduto il di ritto dì giurisdizione nella Valle di Primie ro nell’ anno

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Jahr:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Seite 35 von 50
Autor: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Ort: Pisa
Umfang: 40 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Schlagwort: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.494
Intern-ID: 236700
IX. 32 LA STIRPE DEI CONTI DI WELSPERG. ministrazione della giustizia, e perciò il go verno fece conoscere ai singoli dinasti es ser espresso desiderio dell’ Imperatore che volessero cedere questi diritti, che ormai si ritenevano per rimasugli del medioevo. 1 dinasti tirolesi, cioè i Conti di Welsperg, di'Wolkenstein, di Spaur. di Thun, di Trapp, di Lodron e d’àrea non lo fecero volontier!, ma quasi costretti dovettero risolversi a cedere all’ Imperatore i diritti di giurisdi zione, di esigere

de Thurn-Taxis, la seconda che spo sò il 7 Gennajo 1893 fu Carolina contessa de Wolkenstein-Troslburg, vedova del con te di Colonna-Vels, e figlia del conte Giu seppe-Francesco de Wolkenstein-Trotsburg Poìmont e di Marianna contessa d’ Àrz. Carolina morì il 20 Febbrajo 1825 improle ; il suo marito la seguì nella tomba il 29 Febbraio 1840. Lasciò una grande sostan za (900000 fiorini) di cui la più parte pas sò agli eredi delle sue sorelle, cioè ai conti Lodovico, Giuseppe e Marquardo de Sarn- thein

, Gabriele conte Kuen ed ai fratelli conti d’ Arz, ed mia parie a suo cognato Carlo conte de Welsperg-Raitenau, il quale assunse in allora il predicato di Primiero, ed adì i feudi situali in quella valle. Pas sarono egualmente a Carlo conte de Wd- sperg-Raiteaau gli onori di Maresciallo di Bressanone, di Patrizio di Baviera, di Pa trono del Decanato di Primiero e del prio rato di 8. Martino di Castrozza. La casa appartenente a Giovanni conte de Welsperg in Innsbruck era stala ven duta. Un’ altra casa

signorile che possede va in Bolgia no passò ai conti d’ Arz. Una possessione con villa signorile a Fonzaso nel Veneto passò ai conti di Sarnthein. Marquardo li Conte de Welsperg , fra tello di Giovanni nacque il IO Ottobre del 1776; fu Canonico in Bressanone e Priore di San Martin di Caslrozza, e morì ancor in età adolescente. L Conti de Welsperg-Boitenau Conti-immediati di Langen- stein e Dinasti nella Pusteria. Sigismondo V, Barone de Welfsperg, Dinasta nella Pusteria e nella Yalsugana, Gran Cuciniere

e Gran Scudiere del Tirolo, terzo figlio di Sigismondo IV e di Chia ra Contessa d’IIohenems nàcque nell'anno 1594, passò la sua gioventù in Italia, e fu poscia per 3 anni consigliere intimo e Ciambellano dell’Arcivescovo-Sovrano di Sa lisburgo. Nell'anno 1618 divise con suo fra tello Jacopo-Annibale le giurisdizioni e pos sessioni della famiglia in modo clic a suo fratello restarono la giurisdizione di Primie ro ed il feudo di Caldonazza, ed a Sigi smondo V le giurisdizioni de Welsperg, Thurn

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Jahr:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Seite 39 von 50
Autor: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Ort: Pisa
Umfang: 40 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Schlagwort: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.494
Intern-ID: 236700
la quale morì in Langenstein il 20 Novem bre 1740. In seconde nozze sposò il 7 Aprile 1742 Maria-Teresa Principessa di 'Waldburg, fi glia di Ferdinando Lodovico Principe de Waldburg-Wolfegg e vedova del Conte di Waldburg-Zeil-Trauehburg, la quale morì in Friburgo il 8 Agosto 1788. Sna terza moglie sposata il 29 Agosto 1787, fu Maria-Ginseppa Contessa di Sta- rliemberg nipote di Ruggero Principe de Sta- rhemberg, la quale nacque il 13 Giugno 1717, e mori il 3 Marzo 1768. Giuseppe-lgnazio morì

diSprinzenstein.Fa Giuseppe molto propenso alle scienze, e lasciò alla famiglia una ricca bi blioteca. Riguardo alla sua carriera ecclesia stica, esso divenne Priore di S. Martino di Castrozza, poscia Decano del duomo di Pas savia, indi Consigliere aulico ed intimo, e Presidente della carniera aulica del vesco vato di Passavia e finalmente Vescovo in partibus e Luogotenente di Passavia. Morì 11 4 Dicembre 1814, nell’età di 81 anni, la sciando erede il proprio nipote Carlo Conte de Weìsperg. Luigia, sorella del

precedente, sposò nel~ l'anno 1760 Marquaréo Conte de Wel- sperg-Primiero, suo cugino, e mori Dell’an no 1781 ■Marianna,, altra figlia di Giuseppe-lgna- zto, nacque il 3 Novembre 1728, sposò il 12 Aprile 1719 Giovanni Conte de Fugger Kirchberg-AVeissenborn, e morì nel 1770. Teresa, sorella della precedente, nacque il 6 Febbrajo 1730, sposò il 10 Aprile 1750 Costantino Conte de Rost, ultimo rampollo maschio di quella famiglia, e morì in Co stanza nell’anno 1758. Walpurga, egualmente figlia del Conte

Giuseppe Ignazio, nacque li 11 Marzo 1738 in Stockach nel territorio di Langenstein; sposò in Friburgo il 18 Agosto 1754 Gio vanni Rnrone de Wittenbach, Ciambellano di Sua Maestà e morì nel 1798. Filippo Conte de Welsperg-Raitenau- Langcnstein e Primiero, Dinasta nella Po steria, Sovrano in Langenstein, gran scu diere e gran cuciniere del Tirols, Ciambel lano e Consigliere intimo di Sua Maestà Cesarea, Ambasciatore e Ministro dell’ Im pero nei regni di Danimarca, Portogallo e Sardegna, e Luogotenente

della Stiria, e della Corinzia, figlio terzogenito e succcs- ' sore di Giuseppe Ignazio, nacque il 2 A- gosto 1736; fu un personaggio dotato di qualità intelettuali eminentissime, e prese parte attiva agli avvenimenti del suo tempo. Non contentandosi del governo dei propri territori, entrò nel servizio dello stato au striaco, c divcnneCiambellano e Consigliere intimo dell’ Imperatrice Maria-Teresa; indi gli venne a Ridato il governo dell' Austria superiore, e nel 1760 venne destinato a Ministro

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Seite 16 von 50
Autor: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Ort: Pisa
Umfang: 40 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Schlagwort: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.494
Intern-ID: 236700
, menlrecliè la sostanza libera passò a sua figlia Rosina ed agli c- redi di essa. Weriando de Welfsperg altro figlio d' Ottone II fu negli anni 11ÖG e 1164 te stimonio in documenti. Godosealco de Welfenstein ereditò da Ottone II de Welfsperg suo padre, il ca stello c la giurisdizione di Welfenstein pres so Srcrzing sulla via del Brenner. Lo tro viamo in un «strumento del 20 Aprile 1189 qual testimonio della transazione fatta fra Corrado Vescovo di Trento cd i Conti Ar noldo ed Egnone d’ Appiano. Roberto

de Welfsperg figlio d’ Otto ne II. fu testimonio in documenti negli an ni 1102/1170, 1171, 1172, 1174 e 1178. Si trovano questi diplomi negli archivj del Vescovo di Bressanone, del monastero di Wjltau e del monastero di Priel presso Ra- lisbona. Iti quest’ ultimo documento esso vien chiamato: Ruprecht der Wclf insieme con suo fratello A Ime rigo. Giusta il mortm- rium Willhimise, documento antichissimo del monastero di. Wiltau, Roberto de Welf sperg morì il 26 Febbrajo 1189 e venne se polto nella chiesa

del convento di Wiltau. Esso ebbe tre figli, cioè Bertoldo, Ildegrino e Consto (Kunz). Bertoldo ed Ildegrino de Welfsperg vengono nominali in due porga mene degli anni 1227 e 1217. Di Kunz de ! I Welspcrg la cronaca di Slernfeld ci rar- j conta che esso insieme con Filippo Arcive scovo di Salisburgo e coi fratelli Ottono e CI io lo de Falkenstein invase la Corinzia e recò a quel paese danni immensi, stimali sin' si valore di 600 marche. Seppe tenersi per due anni nella Corinzia superiore

, ma dovette poscia cedere alle forze superiori del Duca Mainardo. Kunz ebbe un figlio, Marquardo de Wel spcrg signore del castello di Ilabcrhcrg, vi vente negli anni 1267, 1281 e 1290 e morto il 13 marzo 1301 in età avanzatissima. Con esso s' estinsc la linea di Boberto de Welf sperg. I beni appartenenti a questa linea passarono' a quella di Welfsperg. I,A STIRPE DEI CONTI DI WF.ESPERG. 13 Almerigo de Welfsperg figlio d’ Otto ne II comparisce in documenti degli anni 1171, 1172, 1174 e 1180. Riguardo

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Seite 29 von 50
Autor: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Ort: Pisa
Umfang: 40 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Schlagwort: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.494
Intern-ID: 236700
Sigismondo ili Welsperg dimostrava som ma altitudine- Si può vedere ancora nella cosidetta Amhrasser Sammlung a Vienna un’antica scultura la quale ci mostra l'lm- peratore Massimiliano rompendo una lan cia con Sigismondo de Welsperg, con iscri zione relativa. Diventò bentosto Sigismon do Ciambellano e Consigliere intimo dell’Im peratore, e poscia gran Maggiordomo del- I' Imperatrice Bianca nata Principessa di Milano della casa Sforza. Nell’ anno 1491 l’Imperatore gli confe rì in feudo

la giurisdizione ed il castello di Porgine presso Trento, con tutti i diritti ad essa inerenti. Nell’ anno 1498 scoppiò una guerra fra !' Impero e la Repubblica degli Svizzeri e Grigioni; qaesl’ultimi inva sero la Val Venosta e progredirono lin’ a Merano. L’Imperatore spedi Sigismondo de Welsperg qual generale delle sue truppe af fidandogli la difesa del Tirols. E difatti il Welsperg sconfisse i Svizzeri in tre batta glie, presso Merano, Laas e Finstermünz, e li ricacciò entro i loro confini. Nell’ anno 1499

conchiuseun armistizio cogli svizzeri, e lasciando il comando delle truppe ai si gnori di Vels e di Sladion si recò a Inn sbruck per indurre i luogotenenti imperiali ad approvigionare le sue truppe. Essendo in quel tempo scoppiata una guerra in Un gheria, l’Imperatore Io chiamò ivi, diede il comando delle truppe dirette contro gli Svizzeri ad Ulrico de lìabsberg il quale venne sconfitto presso Galla nei dintorni di Latsch; mentre che Sigismondo de Wel sperg diede nuove prove del suo valore e della sua

di esso si vede nella parrodiiaie d’Inn sbruck. Bernardo de Welsperg, quartogenito fi glio di Baldassare, sposò Margarita Fuchs de Fuxperg, figlia del Cavaliere Degenar- do de Fuxperg e di Èva de Freundsperg. Risiedeva Bernardo di regola nel castello di Telvana in Valsugana, ove era Dinasta, Elide delle contese coi suoi sudditi di bor go, i quali aizzati dalla Repubblica di Vene zia non voleano più prestare i loro obblighi, ma seppe reprimerli coll’ ajulo dell' Impe ratore Massimiliano I. Morì nell

' anno 1517 senza prole. Bartolomeo Barone de Welsperg,altro figlio di Baldassare, divise dopo la morie di suo padre e de’ suoi fratelli Sigismondo e Bernardo, le loro eredità col suo terzo fratello Cristoforo III in modo che ritenne per sè la giurisdizione di Primiero e mela della Valsugana, e lasciò a suo fratello l’al tra parte della Valsugana, la Pusteria intera c tutte le altre possessioni della famiglia. Baldassare suo padre lo avea fidanzato a mezzo del Conta Vinciguerra d’Àrco ad una

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Seite 41 von 50
Autor: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Ort: Pisa
Umfang: 40 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Schlagwort: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.494
Intern-ID: 236700
che di questa contea erano stati tolti a suo padre i diritti di Sovrano e di Dina sta. Ora il Re di AVfirtemberg non avea ancor saziala la sua avidità e tendea an che a confiscare il resto di quella contea. Fece sapere al Conte de Weisperg, che qua lora non abbandonasse il servizio dello sta to austriaco gli verrebbe confiscato tutto ciò die posseder» nel AVürtcmberg, non es sendo ammissibile che un suddito del Re di Wurtemberg servisse uno stato il quale era in guerra dichiarata con Ini, come

Io era 1 ’ Austria. Carlo Conte de AVelsperg fe ce rispondere al Re di AVürtembcrg, che volesse benignamente scasarlo, ma che gli sarebbe impossibile abbandonare il servizio dello stato austriaco in tempi così critici, essendo egli non soltanto suddito del Re di AVürtcmberg, ma bensì feudatario e gran funzionario ereditario della casa d’Austria, dalla quale tanto egli in ispecie, che tutti i suoi antenati erano stati colmati dì ono ri. Il Re di AVürtcmberg fece seguire a ciò un decreto di confisca

d’ un terzo del la contea di Langenstein, e di. tutti i mo llili, capitali, e cose preziose trovatesi net castello o nelle case del Conte de Ai ci spe rg. Ciò venne eseguito sull’ istante, ed una commissione regia fece vendere a mez zo di licitazione tutti i sopraindicati ogget ti. Avendo il Conte Carlo sentito ciò, prese nell’ anno 1809 un permesso dal governo austriaco e si recò nel Wiirtemberg per evi tare la licitazione e confisca dei due altri terzi della conica. Trovò la sua residenza di Langenstein

tutta devastata, il castello di Uohenkràhen ridotto in cenere, le stes se campagne calpestate a bella posta. Tale era stato il contegno de’commissari regi e del loro seguito. In Costanza trovò Carlo diversi altri di nasti media lizzali, e deliberò con essi di far opposizione a quel procedere barbaro di quel neocreato Re. Apparteneva a quell’op posizione anche il Principe di Hohenlohe. Ciò non impedì la confisca dei due terzi rimanenti della contea de Langenslein, ed anzi poco dopo Carlo Conte

ed il fatto suo. Nell’ anno 1812 il Re di ÌVurtemberg venne costretto cedere quei dintorni che for mavano 1 ’ antica contea di Langenstein ed il Langraviato di Nellenburg (appartenente prima all’ Austria) al Granduca di Raden. Il Conte de AVelsperg colse quest’ occasio ne per abbandonare sull’ istante il suo im piego Wirtenberghese ed entrò qual Te nente-Colonnello nell’ armata del Granduca di Baden, e prese parte come tale alla guerra dell’ anno 1814. Nell’ anno 1818 rientrò al servizio dello stato

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Seite 5 von 50
Autor: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Ort: Pisa
Umfang: 40 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Schlagwort: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.494
Intern-ID: 236700
troviamo il passo: Scyrorum reliquiae cum corum priritalibus Epico ed Yiìlfo supra Danubium se ferunt. I Sciri erano un popolo germanico, parente agli A- Jemanni, il quale abitava nei dintorni d’Au- gusta (Vindelicorum), e sembra che i Guel fi fossero stali i principi di questo popolo. Anche Paolo Diacono ne fa una menzione: Odoacer . cujus pater Edita, frale r An- nulfus , e se è vero ciò clic pretendono Eichhorn, Hormayr e Philipps, cioè die Ao- nulfus sìa la medesima persona che quel Ycl- fo del

Jornandes, il celebre Resegli Ertili Odoacre, sarebbe anche un membro di que sta famiglia. Dal 430 sino al 600 il nome de’ Guelfi sparisce affatto dalle poche tracce che la sciò la storia riguardo a quei barbari tem pi. Soltanto nelle memorie storiche del Frc- degerio e dell’ anonimo de rebus gestis fran - corum, troviamo un Welfo , nominato dal Re de’ Franchi Clotario II a Patrizio di Borgogna, il quale mori nel 628, od ebbe per successore Ricomer, genero di Pippino di Landen qual Patrizio di Borgogna

. Da qui in poi non troviamo altri Guelfi sin ai tempi di Carlo Magno. Però i genealogisti hanno tentato di indagare i nomi degli an tenati dì quel Guelfo ! contemporaneo di Carlo Magno. Quasi tutti gli autori sono del parere che quei due virar] del Re Pi pino in Svevia, cioè Hulhnrd e War in, i quali si fecero celebri per la loro procedura contro S. Otmaro Abbate di San Gallo, ab biano appartenuto alla casa de' Guelfi. Mol te circostanze parlano per poterlo ammet tere. lìulhard era «eli'anno '69 Conte

d’altronde dimostrano essere un as surdo I’ opinione clic professavan Theganus ed il Mederer, i quali derivavano i Guelfi dai Duci di Baviera della casa de’ Tassiioni (Agilolfingi). La genealogia documentale dei Guelfi comincia con Guelfo I, contemporaneo di Carlo Magno. Guelfo I. era Conte del Schussengau in Svevia c dell’Augstgau in Baviera, e Signo re dei castelli d’ Altdorf e di Ravensburg. Il genealogista Bucellini lo chiama Princi pe d’Àllemagna, ed il Tega no lo vuole Du ca di Baviera, ma dai

documenti risulta che non portò simili cariche nò titoli. Parente di Cario Magno per affinità, Guelfo I gode va in sommo grado il favore di quel mo narca. Bucccllini ci riferisce la distinta di tutti i Ceuobj clic fondò Guelfo, e ne risul ta che quel potente signore contribuì non poco alla diffusione del cristianesimo nella Germania. Dopo la morte di Carlo Magno nell’814, il suo successore Lodovico il Pio destinò il Conte Guelfo 1 unitamente ai ve scovi Ila Lo di Passavia, Dito di Frisinga, Balurigo

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Geschichte
Jahr:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Seite 17 von 50
Autor: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Ort: Pisa
Umfang: 40 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Schlagwort: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.494
Intern-ID: 236700
14 LÀ STIRPE DEI CONTI Dl WELSPERG. Enrico 17 Guelfo de Welfsperg, Cava liere e Dinasta sul Brenner e nella Buste- ria superiore, sposò Agnese de Rodanck fi glia del Cavaliere Arnoldo de Rodanck e comparisce in diversi diplomi degli anni 1227, 1233, 1238. 1236, 1237 ecc. Nell’an no 1241 esso donò al monastero di Wiltau distretto di Seves vicino al Brenner, Sul relativo diploma d’investitura si vedono i suggelli del Cavaliere Enrico de Welfsperg donante, e del Conte Alberto di Tirolo. Quai

di regola il nome di Welf, e talvolta anche il predicalo di lunenfels, da un castello situalo vicino a Welsperg, appartenente ad esso, le di cui rovine sono anche ai giorni d’oggi un ornamento di quella valle. Per ben comprendere la storia di Otto ne IV fa d’ uopo di spiegare un po’ le cir costanze politiche e civili del Tirolo in quel tempo. Degli antichi dinasti di quel paese, cioè dei Couti di Tirolo, d' Appiano, d'Àn- decbs e di Gorizia, dei Guelfi, e di molli altri dinasti i quali s’ aveano

conquistato delle giurisdizioni poco prima del principio di quest’epoca, cioè dei Conti di Fiavon, di Castel ha reo, di Esclienloebe, dei Signori di Spaur, di Wanga', di Täufers e di Ilodank, quasi tutti, mediante divisioni fra fratelli, mediante guerre infelici co’ loro vicini, ed in causa delle continue turbolenze per o- diosità fra i parlili Ghibellini e Guelfi, Ae rano impoveriti, ad eccezione dei Conti del Tirolo, dei Duchi d’ Àndechs-Meran e dei Conti di Gorizia, cd ora fra queste tre ca se s’ era

attivi amici del Con te Alberto di Tirolo fu Ottone de Welfsperg, eppure s’ avrebbe dovuto credere che quel dinasta che portava con predilezione il no me di Guelfo, dovesse piuttosto oppórsi ad un Alberto di Tirolo, vale a dire ad un a- mico e complice d’Ezzelino da Romano. Ma se vogliamo esaminare con più critica la situazione, troveremo anche le cause di questa amicizia. 1 Guelfi di Welfsperg te- neano già dai tempi di Guelfo IV occupala e godeano le rendile della contea di Jnni- clien

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Geschichte
Jahr:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Seite 21 von 50
Autor: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Ort: Pisa
Umfang: 40 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Schlagwort: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.494
Intern-ID: 236700
questo mutuo sulle rendilo dì 8. Candido, il successore di S. Geroldn. il Vescovo Corrado di Frisinga, creò di rivendicare ciò clic aveva cestro il suo an tecessore; esso accusò i fratelli de AYelf sperg presso 1’ imperatore Federigo li e seppe con solistiche deduzioni cattivarsi la decisione del sovrano. Ora i V.'elspcrg era no al procinto di perdere ciò che per secoli avevano saputo conservare. Ma nei momento fatale insorse un nuovo fattore coll'ausilio del quale sfidarono persino le sentenze deh

l’imperatore. Fu queGi Alberto Ili Conte di Tirolo, l' erede de'Conti d'Àmlocli?, ii quale come tale pretendeva egualmente I' avvocarla di 8. Candido, e vedendo dm questa gli veniva contestata, da rivale dei VVelfsperg, esso si fece loro propugna loro ; il Conte di Tirolo ed i Dinasti di WeìLparg fecero una fusione delle loro pretese. Moti come mercenaij del Corde di Tirilo, roro,: ignorantemente asserisce d padre En Iunior in un libercolo comparso a Inr..-brode i.ud ranno 1860, ma come averitdiril’o

, i fra. telii di VVelfsperg s'appropriarono la giu risdizione ed i redditi del canonicato di S. Candido. Ciò successe nell’ anno 123-5. Cor rado Vescovo di Frisinga seppe procurarsi due sentenze imperiali in suo favore, una in data del settembre 1237 c l’altra elei marzo 1231). Non curandosi nudamente i VVelfsperg: d’ eseguire quelle sentenze che ritenevano ingiuste perchè fatte senza esa minare la parte avversaria, come lo erano io quei tempi al solito le sentenze dc’polenti, essi continuarono

senza appello. 5 termini però nei quali ò concepita questa bolla lasciano abbastanza intravedere, esser sialo il Pontefice del pa rere che i VVelfsperg possederlo di diritto quella giurisdizione, e che gli condannò soltanto per non dar torlo ad una Chiesa, seguendo massime che oggidì si condanne rebbero, le quali però in (pici tempi cor ruttibili venivano anche troppo praticale. Ad onta della scomunica, i Dinasti di VVelf sperg continuarono a dominare la Contea <l’J fi nicheli ; venne poscia l'atta

di Tirolo e di Gorizia di tulio rio che possedeva. Unisci in questa guisa a idainardo di privare i Dinasti di VVrll’.-pcrg di tutto ciò che possedevano fuori della Posteria, ma non gli riuscì di spogliarli del dominio della Posteria ove i figli di Wolrlerigo Guelfo de VVelfsperg ereditarono lutto ciò che vi possedevano Enrico V ed Ottone V. Woldcrigo Wolf de Welfesperg figlio di Svide,gerio ili e fratello d' Enrico IV de WeTsperg, ebbe per oppanapgio i castelli

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Jahr:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Seite 40 von 50
Autor: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Ort: Pisa
Umfang: 40 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Schlagwort: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.494
Intern-ID: 236700
LA STIRPE DEI CONTI DI WELSPÉRG. Scoppiate le guerre francesi, Filippo pre vedendo ciò che nacque si ritirò nella sua contea in Langenstein. Ebbe due mogli: la prima, che sposò il 9 Gennaio 1769 fa Massimiliana Contessa de tVallis-Carrigmain, la quale mori improle. In seconde nozze sposò filaria-Dominica Contessa de Thurn-Valsassina, figlia di Francesco Conte de Tburn-Yalsassina-Co- mo-Yercelli, Cavaliere dell’ ordine del To sen d’ oro, Commendatore dell’ ordine di San Stefano, gran Ciambellano

mi altri territori, ed aggiudicali ai Duchi di Baviera, di Wirtembcrg e dì Baden, di cui i primi due presero il titolo di Re c l'al tro assunse il titolo di Granduca i quali s’appropriarono i diritti di sovranità appar tenenti ai già nominati dinasti. La contea di Langenstein venne sotto posta alla sovranità del Re di Wiirlenberg, d quale non lasciò alla famiglia Welsperg che il castello di Langestein e quei stabili 37 che per lo innanzi appartenevano al dina sta, cioè il castello di Hohenkrähen

, e po chi diritti, usurpando a prò della sua neoindorata corona i diritti di giurisdizione, di reclutamento, d’incassare le steore, im poste, multe, la proprietà di quei fondi che si chiamavano regali, e rilasciando verso risarcimenti molto poco corrispondenti l’ob bligo di pagare le decime ed i livelli ai sudditi del Conte de Welsperg. In questa maniera la famiglia dei Welsperg perdette quei suoi di ritti, e la contea di Langenstein, per lo innanzi di tanta importanza, diventò una semplice possessione

. E non vi fu modo di ripararvi, essendo quel re de Wurtemberg nuli’ altro che un Luogotenente del primo Console francese, il quale volea una volta Unirla per sempre con quelle contee e con quei principali immediati della Svevia. Fi lippo non sopravvisse che pochi anni a questo disastro, e mori: in Langenstein il 1° Agosto 1806. La sua vedova Dominica morì il L Febbraio 1818 a Gratz nella Stiria. Dei tre figli di Filippo, fu il più vecchio, Carlo , il quale continuò la famiglia. Degli altri due

a Wolfsberg in Carinzia il 27 Marzo 1821. Carlo Conte de Welsperg-Raitenau-Lan- gcnslein e Primiero, gran cuciniere e gran scudiere del Tiralo, Dinasta nella Pus te ria, signore in Langenstein-IIohenkraen, Licle- nau ed Altrasen, Ciambellano e Consigliere intimo di Sua Maestà Apostolica e Luogo- tenente della Camicia eoe. tìglio primoge nito di Filippo I nacque in Gorizia il l.° Marzo 1779; entrò il 17 Ottobre 1798 al servizio dello stato presso il governo della Stiria, venne promosso il 7 Agosto 1804

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1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Seite 9 von 50
Autor: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Ort: Pisa
Umfang: 40 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Schlagwort: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.494
Intern-ID: 236700
Là. STIRPE BEI CONTI VI WEF.SPERG. percorrere la vita monastica; esso diventò nel 982 Vescovo d’ Angusta. Le terre ere ditatela suo padre Elicone le cesse a suo zio Guelfo HI, il quale ani in questa gui sa di nuovo tolte le terre che possedeva Enrico del Carro d’oro. Dopo aver cinque anni degnamente governato il suo Vescova to, morì Elicone IH l’anno 987. Guelfo III, terzo figlio di Enrico del Carro d'oro, ereditò da suo padre il potere di Conte nei territori dei fiumi Lech, Am mer, Isar

, Eisack dell’ Enno e dell’ Adige, e da sno fratello le contee de’ Guelfi in Sve- via. Fu esso che fece edificare e che dotò riccamente la chiesa di San Martino in Mem mingen. Guelfo III morì nel 969 lasciando due figli cioè: Rodolfo 111 ed Elicone IV. Elicone IV fa Conte odia Rezia e nel- l’Elvezia, e sposò, giusta il Luce!lini, JLuit- garda figlia del Re d’ Ungheria, ed in se conde nozze una servente schiava di suo fratello Rodolfo, dalla quale ebbe una tiglio che s’impalmò ad un patrizio di Coira

era d’tin importanza a- I cica come chiave dell’Italia, verso la qua le erano sempre dirette le spedizioni degli imperatori tedeschi. Fu per questo else i Guelfi in genere e Rodolfo' IH in ispeeie cercarono in quel tem po d’ aumentare il piu che fosse possibile le loro possessioni in quel paese. La divi sione ed amministrazione politica del odier no Tirols in quel tempo ajutava di molto le aspirazioni de’ Guelfi. I Conti introdotti da Carlo Magno, i quali originariamente e- rano impiegati

laterali di Ulten, Annone e Sole, Sarntbal, Gardena, Flemme e Primiero; oltre molte possessioni nella Pustoria e nel Wippihal. Si vede poi a pri mo colpo d' occhio che i Guelfi erano più potenti che gli altri Dinasti di questo pae se, cioè che i Conti di Gorizia, d’Atidechs, del Tirolo e d’ Amazia. ( Ai solilo però dimorava Rodolfo nella Svevia nei suoi aviti castelli d' Altdorf o di Ravensburg, oppure nella Baviera nel magnifico castello medioevulc di Hohen schwangau. Numerosissime sono le pergamene

nelle quali troviamo il nome di Rodolfo HI; tal volta esso vien nominato: Rvodolf AUtor[en sis Comes , talvolta: Rmrlolfus Rauenspur- gias, anche Rvodolf Wdfonis filius; mi fer mo soltanto su di quei documenti nei quali vien fatta allusione alfa sua contea di Bol giano. Negli Annali delle donazioni del con-

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Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Seite 32 von 50
Autor: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Ort: Pisa
Umfang: 40 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Schlagwort: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.494
Intern-ID: 236700
2g L A STIRPE »El COUTI VI 1VELSPEHG. sono numerosissimi i gioielli che gli rega lava quel monarca del valore di mille a mille fiorini. Nell’ anno 1603 Sigismondo bollano, nel qual’ impegno restò fin’ a tan to che raggiunse 1’ età di 29 anni, indi si ritirò dalla corte, e venne fatto governato re di Rovereto nel Tirolo. Nell' anno 1891 s’ ammogliò con Chiara Contessa d’ Hohe nems figlia di Jacopo-Annibalc Conte d’Ho- lienems, Principe-sovrano di Vaduz, Duca di Gallarate, Grande di Spagna

e genera lissimo delle armi del Re Cattolico, e d’Or- lensia contessa di Borromeo-Arona. Furono celebrate sontuosissime nozze nella città di Trento, alle quali intervennero ambasciato- ri a ciò appositamente inviali dall’ impe ratore Rodolfo 11, da Filippo II Re di Spa gna, da Massimiliano Arciduca d' Austria, dal cardinale di Lorena, da Ferdinando Arciduca d’ Austris, dal cardinale De Ma il ruzzo, dal cardinale Andrea d’ Austria, dall’ Arciduca Ernesto d’ Austria, dall’ Ar civescovo di Salisburgo

, sotto condizione che venisse occupato da almeno 12 monaci di qiieH’or- dine, tz vi fabbricò anche una chiesa che donò pare a questo. Siffatta donazione ven ne sanzionata dal Papa Clemente Vili con bolla del 8 Novembre 1898, eia chiesa del convento venne consacrata nel 1606 dai Ve scovi di Belluno e di Bressanone. — Era Sigismondo per le sue rare doti e singolari talenti in concedo tale presso l’imperatore Rodolfo li che sovente veniva da esso gra ziato con lettere scritte di proprio pugno

, c consultato sugli affari più importanti, e venne deputato qua!’ ambasciatore straor dinario e plenipotenziario dell’ impero ro mano presso le corti di Modena, di Man tova e di Guastalla, ed in ispecie pressoi! Granduca di Toscana, ove prese a nome dell'Imperatore possesso della città di Piom bino. Si distinse in quest’ambasciata per la sua magnificenza, clic oltre i numerosissimi cavalli del suo seguilo avea seco 23 caval li arabi di rare qualità. Nell’ anno seguente 1004 fu ambasciatore della casa

quella disastrosa epo- | ca; esso morì onoralo da tutti nel castello di Tel vana il 28 Maggio 1613 lasciando tre lìgli, cioè Jacopo-Annibalc, Filippo-Ferdi- nando, c Sigismondo- Wolfango-Teodorico Ba roni de Welsperg. Filippo-Ferdinando Barone de 'Welsperg nacque nel 1392 ed ebbe per padrini di battesimo Filippo e Ferdinando Duchi di Baviera; diventò Canonico nelle Cattedrali di Trento, Augusta e Salisburgo e Preposito del Duomo di Costanza, allorquando morì nel 1613 nell’età di 20 anni. Suo zio

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Seite 20 von 50
Autor: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Ort: Pisa
Umfang: 40 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Schlagwort: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.494
Intern-ID: 236700
IV e fratello d’Ottone IV non fu meno importante di suo fratello ; anche esso consacrò tutta la sua vita alla conservazione dell’ influenza dinastica della sua famiglia^ e ad onta della barbarie di qne’ tempi sep pe conservare ai suoi eredi le giurisdizioni della Pusleria, Enrico V comparisce in 30 documenti dall’ anno 1237 sin’ al 1280, 0- metto di citare |e singole pergamene nelle quali si legge il suo nome, stantechò quasi tutte vennero stampale e si leggono nelle Storie del Tiralo di Tlormayr, Sin

nacher, Reseli, Burg ledi ne r, nei Meichclbeck ed in diversi altri autori. Nell’anno 1AV sposò Enrico Sofìa Con tessa de Scbaumbiirg. Le nozze furono ce lebrate in Svevia nel castello di Frauen berg in presenza del Conte de Hirschberg, dei Marchesi di Burgau e di Bonsperg, e di molti altri Dinasti svevi e bavaresi. Il relativo contratto matrimoniale si trova nell’ Archivio vescovile di Bressanone. Da | quel contratto risulta che i Signori Schilt c Gschurren erano Vassalli della famiglia Welsperg

. Ricchissima era la dote di Sofia di Scbaumbiirg consisteva essa in posses sioni immense nella Scharnitz, in May» e Tervcs, nella Valle dell’ Enno e nella Val Venosta. In seconde nozze sposò Enrico Elisabetta de Bedank figlia d’Arnaldo V de Rodank, sua cugina. Fn sotto Enrico V de Welsperg che cominciarono le contese col vescovado di Frisinga per la contea d’Jnnichen e per l’av- vocazia ereditaria del monastero di S. Can dido in Jnnicben. Questa contesa merita un po’ d’attenzione, e per dedurre la sua

il territorio appartenente al Vescovo nella Posteria, e vi fabbricò il castello di Welfsperg che diede in appannaggio al figlio del suo fratello, cioè a Guelfo VI de Welfsperg. Venne po scia nel 1030 fatta una pace col Vescovato di Frissinga, ed avendo in questa Guelfo IV cesso al vescovato la contea di Parten Nirchen, in risarcimento dei danni della guerra, i guelfi ritennero per sè la contea d’ Jnnicben. In questa contea d’Innicbei: trovavasi un monastero di Benedettini de dicato a S- Candido e fondato

dai Vescovi di Frisinga, ma dopo che la giurisdiziore era passata, mediante conquista, ai guelfi de Welfsperg, ritcnevansi quest’ultimi an che per patroni legali- del monastero, la qual cosa però i Vescovi di Frisinga non voleano lasciar valere. Nell’anno 1141 Ot tone Vescovo di Frisinga trovò di far de’cam- biamenti riguardo a 8. Candido, ne allonta nò i Benedettini ed introdusse invece de’Ca- nonici ai quali diede un preposito. Fu Ulrico Conte de Scheyren il primo preposito di 8. Candido. Venne

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Seite 30 von 50
Autor: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Ort: Pisa
Umfang: 40 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Schlagwort: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.494
Intern-ID: 236700
più che l’Imperatore con appo sita lettera gli avea promesso di sostenerlo in quella faccenda sin’ all’ ultimo estremo. Finalmente il Papa Leone X, si lasciò in- ■ durre a miglior intelligenza, e con bolla dcl- l'anno 1523 conferì alla famiglia Welsperg in perpetuo i diritti di patronato, di colla zione e di percezione del priorato di Ca strozza, D’allora in poi quel beneficio venne sempre conferito a membri di quella fami glia. Bartolomeo morì nel!' anno 1532 la sciando da sua moglie un liglio

, Carlo, due figlie, cioè Sibilla moglie del cavaliere Simo ne .Bolse!) - de - Àuer e Susanna moglie di Vito Barone de Wolkenstein-Rodenegg. Carlo Barone de Welsperg figlio di Bartolomeo, conseguì nell’anno 1332 dal- l’Imperatore Ferdinando I per sé ed eredi il titolo e grado di Libero Barone del Santo Impero. La differenza fra Barone semplice come lo erano già prima i Welsperg, e Li bero Barone consisteva meramente in pri vilegi onorifici. Fu consigliere c ciambellano dell’Impera tore Ferdinando

I, il quale lo fece eziandio Luogotenente c Reggente del Tirolo colla sede in Innsbruck. Ebbe due mogli ; la prima fu Maddalena de Trapp, la seconda fu Gatterina de Wolkenstein. Morì nell’anno 1362 lasciando qual erede suo cugino Cri stoforo de Welsperg, ed inoltre 139000 fio rini (sostanza immensa per quei tempi) alle sue due sorelle. Nella parrocchiale di Taistcn si trova la sua statua in marmo accanto di quelle di suo avo Baldassarc e di suo Zio Sigismondo. Queste tre statue, tutte di grandezza

naturale, non sono soltanto d’interesse storico, ma bensì artistico ben ché ne sia ignoto l’autore. Cristoforo III Barone de Welsperg, terzo figlio di Baldassarc, s’ammogliò con Veronica de Neidcgg sorella del Principe- Vescovo di Trento, dalla quale gli nacque un figlio per nome Sigismondo III cd una figlia. Barbara, che si maritò con Gaspare de Kiinigl Elirenburg- Nella divisione dol- l eredità paterna ricevette Cristoforo la giu- STI DI WEt.SPEHG. 27 risdizione della Puslcria; fu inoltre Dapifero

ove avea fondato un an niversario. Ebbe due figli, cioè Cìistoforo IV suo successore, e Gioacchino morto in età giovanile, e tre figlie Gatterina, Elena ed Anna, le quali sposarono tre fratelli della Nobile famiglia dei Fuchs de Fuxperg. Cristoforo IV Barone de Welsperg, Di nasta nella Posteria, Yalsugana e Primiero, gran Cuciniere e Scudiere ereditario del

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1875
Genealogia dei Conti de Welsperg discendenti dagli antichi Guelfi d'Altdorf : compilata in base a documenti
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Seite 11 von 50
Autor: Racchini, Cosmo / Cosmo Racchini
Ort: Pisa
Umfang: 40 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Giornale araldico-genealogico diplomatico ; 2,8/9
Schlagwort: p.Welsberg <Familie> ; z.Geschichte
Signatur: III 102.494
Intern-ID: 236700
Brenner diverse possessioni presso Nenstift ecc. Queste giurisdizioni se fossero state enite avrebbero formato un territorio più grande delia contea di Ravensburg, Troviamo in Swidegerio diversi docu menti fra i quali ne annovero soltanto due. Uno di questi data dall’anno 1018, ed è il documento di fondazione del Monaste ro di Sonnenburg nella Posteria falla da Vokoldo tìglio d’ Otlwino Conte di Lurn. Swidegerico 0 ' entra come primo testimo nio insieme con « IgDolf, Azzili, Rodani e LuttolE

ad essi coti suc cesso. Ciò fece Guelfo IV allorquando Cor rado II raggiunse il trono, ed ina flora eb bero la loro origine quelle celebri lotte fra Guelfi e Ghibellini, che si può soltanto con frontare colle guerre fra la rosa bianca e la rosa rossa, fra le case di Lancaster e di Torck in Inghilterra. L' attività di Guelfo 1Y cominciò sotto l’Imperatore Enrico IL l’ultimo della dina stia sassone. Guelfo 1? sposò Imizza Con tessa di Lussemburgo, figlia del Conte Fe derico e sorella dell'imperatrice

IV e Brunone Vescovo d’ Augusta fratello dell’imperatore Enrico II. Brunone, sacerdote ambizioso ed avido di dominare, odiava in genere tutti i parenti dell’impe ratrice e più di tutti, Guelfo IV di cui ne invidiava la potenza e cercava di denigrar lo presso l’imperatore, nonché di suscitare contro di esso il popolo del vicinato. Guelfo tollerò lungo tempo le animosità e perversità di quel prelato, ma finalmente irri tato fino all’ecesso, gli fece guerra, prése nel- I anno 1220 la città d’Augusta colle

armi, la fece, secondo l’uso de’lempi, saccheggiare ed abbruciare, e si ritirò soltanto dietro la in tercessione dello stesso imperatore. Fu Guel fo IV, che edificò la città di Ravensburg situata ai piedi del suo antico castello del lo stesso nome. Comprendeva in quei tem pi esclusivamente abitazioni di vassalli, mi nisteriali e sudditi de Guelfi. Guelfo la fece circondare di mura e le conferì diritti di città. Nell’anno 1024 morì l’imperatore Enri co li, ed a b benché Guelfo IV avesse fallo dei

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