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Bücher
Kategorie:
Kunst, Archäologie
Jahr:
1882
¬Il¬ castello di Duino : memorie
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Seite 65 von 481
Autor: Pichler, Rodolfo / di Rodolfo Pichler
Ort: Trento
Verlag: Seiser
Umfang: VIII, 469 S. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Xerokopie
Schlagwort: g.Duino / Schloss
Signatur: II A-1.623
Intern-ID: 137259
non ci perni ottono di farne un a sicura illazi o ne e non escludono la possibilità clic qualche altra illustro persona siasi data que sta cura. Da tutto quello che abbiamo ragionato, si vede adunque clic l’epigrafe, a malgrado della sua prolissità, almeno per noi, è tutt' altro clic chiara, e non clic tacere sull’ origine delle reli quie con tanta pietà e per tanti secoli venerate in S, Giovanni, ci lascia in dubbio anche sul vero tempo in cui vennero nascoste, c sul modo del loro scoprimento

. Mentre ci narra da una parte una visione avuta dall’abate Giovanni, in sèguito alla quale lo reliquie sarebbero stato dissotterrate por nuovamente riporle in una fossa, ci fa sapere dall’ altra che lo scoprimento si deve alle lacrime amare ed allo limosino del virtuosissimo Patriarca Uldarico. Quello che risulta da tutto il complesso c, che la me moria, delle reliquie nascoste fu tramandata di secolo in secolo; che del tempo e delle congiunture in cui vennero sotterrate gli scopritori non sapevano

rendersi esatta ragione, e clic forse nello scavare le fondamenta per erigere il nuovo tempio ordinato da Uldarico, vennero rinvenute fra le macerie. Ma da quel tempo le reliquie vi sono rimaste fino al dì d’oggi; c la pietà dei popoli e dei principi verso le medesime, anzi che scemare, venne col tempo piuttosto crescendo. Nel 1576 la moglie dell’ Arciduca Carlo, al quale appartenevano lo provincia meridionali dell’ Austria, si condusse con grande pompa alla chiesa di S. Giovanni, accompagnata dal

capitano di Duino Mattia Ilofcr, per venerarle devotamente, ed otteneva dal Vicario del Patriarca Giovanni Grimaui alcuni frammenti delle medesime, avendo divi sato di collocarle nella chièsa da costruirsi per la salute dell’anima sua e di quella di suo marito Da tempo immemorabile per toner viva la memoria del loro felice rinvenimento, fu introdotto il co stume di portarle solennemente in processione, coll’ intervento del clero e del popolo di tutte le chiese filiali, nel giorno sacro al Battista

; o a queste si unì da età del pari antichissima anche la reliquia della Santa Croco, forse da quando il Patriarca Ulda rico consacrava in S. Giovanni l’altare di Santa Croce. Insomma osso furono e sono, so ci è lecito esprimerci in forma pagana, il sacro Palladio della parocehta. 1 Ardì, di Duino, Scz. Eccksìast. Decreto al pievano di S. Giovanni 1576.

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