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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1904
¬La¬ famiglia Betta di Tierno Chiozzola Brentonico e Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 4)
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Seite 15 von 25
Autor: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Ort: Rovereto
Verlag: Ugo Grandi
Umfang: 24 S. : Ill., graph. Darst.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto. Ser. 3, Vol. 10, 1904, fasc. 2
Schlagwort: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Signatur: II 89.169/4
Intern-ID: 109553
e Orefici fece fondere il cam- panone della torre sul quale stava impresso il suo nome con quello dei colleglli. Nel 1739 il campanone fu poi rifuso a Trento col materiale del vecchio. Il dottor Felice abitava a Rovereto nel l’attuale casa Baroni sotto i portici che aveva comperata dai fra telli Eccaro; possedeva pure una bella villa alla Favorita di Mori. Felice mori nel 1713, e fu sepolto nella chiesa di Santa Maria nella tomba di famiglia. Dei suoi tredici figli che ebbe da Teresa Eccaro soltanto

Carlo Antonio sopravvisse. Carlo Antonio fu cancelliere alla fiera di Bolzano. Sposò Lu crezia de Saracini Beiforte Molveno, e morì ancor giovine nel 1718, lasciando diversi figli minorenni sotto la tutela della moglie e del cugino, sacerdote Gio. Battista Betta di Brentonico. Lucrezia com però nel 1728, per l’importo di fiorini 7501, il palazzo della comu nità della regola di Lizzano, nel sobborgo di San Tomaso, dove trasportò la sua dimora. La casa sotto i portici fu venduta nel 1738 a Paolo

nell’età di 29 anni. Nel 1752 fu ascritto alla nostra accademia e militò sotto il nome di Eapalte. Colpito da apoplessia, mentre in Nori- glio assisteva alla solennità della consacrazione di quella chiesa curaziale, spirava il giorno 11 dicembre 1765. Pubblicò qualche opuscolo e dei versi. Margherita Brigida andò sposa a Lodovico Nonio, che oc cupò la carica di vice presidente del consiglio supremo di Mantova.

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1903
¬La¬ famiglia Lindegg e le signorie di Lizzana, Mollenburg, Weissenberg, Marbach e Arndorf.- (Famiglie nobili trentine ; [1])
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Seite 10 von 35
Autor: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Ort: Rovereto
Verlag: Ugo Grandi
Umfang: 28, IV Taf. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto. Ser. 3, Vol. 9, 1903, fasc. 1
Schlagwort: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Signatur: II 89.169/1
Intern-ID: 109502
tradurre il commercio del sale fondandovi un magazzino di depo sito, ma per le opposizioni delle città di Ybbs, Spitz e Stein non potè far nulla; anzi con risoluzione imperiale del 11 luglio 1579 il progetto fu respinto. Nel 1581 ereditò dal sunnominato Samson Pràtzl la signoria di Mollenburg, che si trova nelle vicinanze delle signorie di Weis- senberg e Marbach. Mollenburg era conosciuta già dall’ottavo secolo; nel decimo possedeva una chiesa, che stava sotto l’alto patronato del papa. Con

e servitù; l’esenzione da tutte le cariche civili e giudiziarie, come pure da tutte le imposte pub bliche annue, lasciando in suo arbitrio la libera scelta di far parte o meno di qualsiasi società. Nè meno importante fu la concessione per la quale Gasparo e suoi discendenti con le loro consorti e la prole, i servitori, i sudditi, gli abitanti, i congiunti, i parenti e tutti quelli che erano sotto la loro protezione, non potevano essere processati, nè giudicati per qualsiasi motivo e pretesa nè dall’im

legittimi eredi la sua speciale prote zione e ordinava ancora che tutte queste grazie, privilegi, onori, dignità e diritti avessero valore per tutto il sacro impero, e che non fosse impedito il signor de Lindegg nel libero e pieno go dimento di questi favori da persona alcuna, e ciò sotto pena di

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1903
¬La¬ famiglia Lindegg e le signorie di Lizzana, Mollenburg, Weissenberg, Marbach e Arndorf.- (Famiglie nobili trentine ; [1])
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Seite 12 von 35
Autor: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Ort: Rovereto
Verlag: Ugo Grandi
Umfang: 28, IV Taf. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto. Ser. 3, Vol. 9, 1903, fasc. 1
Schlagwort: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Signatur: II 89.169/1
Intern-ID: 109502
di Weiten presso Mollenburg. La tomba in marmo porta uno stu pendo bassorilievo, di ignoto artista, rappresentante i tre Magi dell’Oriente che adorano Gesù; e sotto questo gruppo ne spiccano altri due di otto maschi a destra vestiti da cavaliere, di otto fem mine a sinistra ìn abito signorile, il numero preciso dei sedici figli che regalò a Gasparo sua moglie Cordula. L’epitafio porta la seguente iscrizione, sopra il bassorilievo: Magi intrantes domimi invenerunt puerum curri Maria maire eins

e contraccambio di un appezzamento di terra luogo detto alla moscatella nel tenere di Lizzane, da Antonio Larozzi, al quale Baldassare diede in permuta un appezzamento di terra ai vegri dell’importo di ragnesi 61 e cinquanta carantani; un’altra compera di terreno situato nella località detta sotto al Castell, la fece da Francesco Melchiore Bonfioli di Sacco per il prezzo di ra gnesi 78 e carantani 9; un terzo nel tener di Lizzane nella con trada del Per, per il prezzo dì ragnesi 22 e carantani 45; una quarta

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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1903
¬La¬ famiglia Lindegg e le signorie di Lizzana, Mollenburg, Weissenberg, Marbach e Arndorf.- (Famiglie nobili trentine ; [1])
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Seite 23 von 35
Autor: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Ort: Rovereto
Verlag: Ugo Grandi
Umfang: 28, IV Taf. : Ill., Kt.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto. Ser. 3, Vol. 9, 1903, fasc. 1
Schlagwort: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Signatur: II 89.169/1
Intern-ID: 109502
in possesso di Mollenburg, del quale prese possesso nel 1814, come appare da una lettera scritta alla famiglia di Rovereto, Egli fu ben lieto, appena ne fu signore di aver potuto cancellare tutte le somme che caricavano la signoria di Mollenburg. Gasparo invece ebbe il fedecommesso di Rovereto, Lizzana e Marco. Incorporato il Trentino nel 1807 nel Regno d’Italia sotto il nome di dipartimento dell’Alto Adige, entrò in vigore la legge napoleonica, 6 Termidoro Anno V, (24 luglio 1797) col decreto

Vicereale 15 giugno 1810, in base alla quale qualunque vincolo fedecommessario vigente sotto qualsivoglia denominazione venne annullato, e le sostanze vincolate, divennero libere nella persona del possessore, che ne poteva disporre come di ogni altra sua propria sostanza. Passato di nuovo il Trentino nel 1814 al governo austriaco, col 1° ottobre 1815 entrò in vigore bensì il codice civile austriaco senza però abrogare con una legge speciale gli effetti di quella del 6 Termidoro anno V; e la legge

10
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1906
¬La¬ famiglia Busio-Castelletti di Nomi.- (Famiglie nobili trentine ; 9)
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Seite 35 von 47
Autor: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Ort: Rovereto
Verlag: Ugo Grandi
Umfang: 43 S. : Ill., graph. Darst.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 12, 1906, fasc. 2
Schlagwort: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Signatur: II 89.169/9
Intern-ID: 165264
Nel castello di Kònigsperg, il giorno 10 aprile 1612, presente il notaio Michele qm. nob. Gasparo Coret dì Cembra, Dario Castel letti vendeva sotto certe riserve a Paolo qm. lacobo Ceschi a Santa Croce una casa con molino nella città di Trento nella via delle beccane. 11 fatto che il Ceschi vendette poi alia sua volta il molino a Francesco Febo conte a Torre, a rogiti Bernardino Bonporto, suscitò una lite fra lui e i fratelli Castelletti. Unite all’incartamento, conservato nell’archivio civico

: C * DARIO • CASTELLETTI • HERR - ZV - NA/VU (sic). Con atto 12 giugno 1613, a rogiti Gaspare Paganini, Ferdi nando Castelletti rappresentato da Pierto Benvenuti de Chiusole, cancelliere di Nomi, Gio Paolo Mersi, cittadino di Verona, capi tano del castello di Nomi, e Martino Mulinelli di Galliano vicario pure di Nomi, vendeva a Bai riessa re Cosilo! i di' Rovereto, un ap pezzamento di terra situata a Volano, detta al fiUar, un’altro sotto il porto di Chiusole e due altri ancora nella località detta

13
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1908
¬La¬ famiglia Panzoldi di Sacco e Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 14)
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Seite 15 von 22
Autor: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Ort: Rovereto
Verlag: Ugo Grandi
Umfang: 17 S. : Ill.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 14, 1908, fasc. 1
Schlagwort: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Signatur: II 89.169/14
Intern-ID: 165293
e consistenti in due case nel paese di Sacco, appezzamenti di terra nei villaggi di Folas, Reviano, Isera, Brancolino e Sacco. Bortolameo Alfonso, laureato in medicina, sposò Maddalena Fedr!gotti e come medico fisico prese dimora a Bolzano, dove morì nel 1788. Fu ascritto nel 1751 alla nostra Accademia e militò sotto i nome di Zeloandro. Nell’ archivio della Accademia si conservano del dottor Bartolomeo due composizioni manoscritte. Ebbe undici figli, dei quali sopravvisse soltanto Girolamo che

di Melchiore Baroni-Cavalcabò di Sacco — carta di dote 1 ottobre 1751, a rogiti Bartolanieo Battisti — mori il giorno 20 dicembre 1774, lasciando eredi i figli Giuseppe Antonio e Camillo sotto la tutela di Gerolamo Fedrigotti. Carlo Teodoro, duca di Baviera e amministratore del sacro romano impero durante la sede vacante del 1790, con diploma dei 17 luglio dello stesso anno, nominava i fratelli Giuseppe Antonio e Camillo, figli dì Girolamo e Girolamo Gaetano, figlio di Bartolanieo Panzoldi, cavalieri del

14
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Kategorie:
Geschichte
Jahr:
1907
¬La¬ famiglia Savioli di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 13)
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Seite 12 von 23
Autor: Perini, Quintilio / Quintilio Perini
Ort: Rovereto
Verlag: Ugo Grandi
Umfang: 18 S. : Ill., graph. Darst.
Sprache: Italienisch
Anmerkungen: Aus: Atti dell'I. R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto ; Ser. 3, Vol. 13, 1907, fasc. 3/4
Schlagwort: g.Trentino ; s.Adelsfamilie ; s.Genealogie
Signatur: II 89.169/13
Intern-ID: 165269
Frisinghelli del 1610, volume XVIII foglio 114. Tratta del tesoro di Nomesino. Èssendo pervenuto alte orecchie, così incomincia l’atto, del- l'illustrissimo signor conte Costantino de Lichtenstein, barone e si gnore di Castelcorno e del castello distrutto di Nomesino, che sotto o in detto castello di Nomesino deb basi ritrovare un te soro anticamente nascosto e intendendo di voler sincerarsi della verità ha deliberato di cavare o far cavare detto tesoro. Perciò diede l’incarico della ricerca

a Gasparo Savioli e Martino Bene detti di Rovereto, che accettarono anche a nome del padre Gio. Battista Bologna frate francescano, di Melchiore Lindegg e Ste fano Moro. I lavori dovevano imprendersi a loro spese e sotto là sorveglianza di Giacomo Rizzo vicario di Nomesino. Nel caso che la ricerca del tesoro avesse avuto esito felice, una parie di esso doveva essere adoperata in opere pie, le altre tre da ripartirsi fra gli imprenditori in ricompensa delle fatiche, industria., spese e interessi. Non

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