¬La¬ famiglia Orefici di Rovereto.- (Famiglie nobili trentine ; 21)
, a rogiti Marco Porta (*). Morendo lasciò superstiti i figli Antonio, Bortolameo, Cristoforo e Nicolò. Il primo si avviò al sacerdozio e testò in data 26 maggio 1566, a rogiti Giuseppe Resmini ( * 2 ). Di Nicolò esiste pure il testamento in data 14 agosto 1569, a ro giti Giuseppe Resmini ( 3 ), a favore del Monte di Pietà di Rove reto. Di Cristoforo, non trovai documenti bensì parecchi della moglie di lui Eleonora, figlia di Antonio Melchiori di Fumane, vedova di Gio Antonio Peterle, che dopo la morte
di Cristoforo passò a terze nozze con un Ambrosi. Di lei abbiamo tre testamenti, in data 10 ottobre 1562, a rogiti Paolo de Paoli ( J ), 22 giugno e 5 agosto 1588, a rogiti Giuseppe Resmini ( 5 ) e inventario dei suoi beni in data 5 agosto 1588, a rogiti Andrea Cobelli ( ,! ). Da Cri stoforo ebbe diversi figli nominati nei testamento, che riporto nell’albero genealogico. Di Bartolomeo, un altro figlio di Fran cesco, non trovai, che il codicillo, in data 9 ottobre 1596, a rogiti Andrea Cobelli
, ( 7 ) ad un suo testamento in data dello stesso giorno e dello stesso notaio, che manca però nei rogiti. 11 giorno 16 novembre 1564 Bortolameo depose come testi monio nel castello di Rovereto nel noto processo per alto tradi mento a favore di Matteo Del Bene ( 8 ). S’era sposato in primi voti con Barbara di sconosciuto casato, in secondi con Anna figlia di Nicolò Lindegg, vedova di Marco Antonio Porta, carta di dote in data 5 gennaio 1577, a rogiti Giuseppe Resmini ( 9 ). Questa testò il giorno 17 marzo 1590